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34-71Guida_Verifiche.qxp:Antologia Princi LO STUDENTE: A. comprende il significato globale del testo (la storia) B. riconosce le caratteristiche del linguaggio C. sa scrivere un riassunto sufficientemente e coeso 10:03 Pagina 34 STUDENTE: ................................................................................................... CLASSE: ........................................... DATA: ............................................. TEST D’INGRESSO TESTO NARRATIVO Il test verifica l’acquisizione dei seguenti prerequisiti: 13-09-2010 Giuseppe Pontiggia Come ho perso la mia partita con gli scacchi RACCONTO COMPLETO Leggi con attenzione questo racconto autobiografico dello scrittore italiano contemporaneo Giuseppe Pontiggia. Rispondi quindi alle domande del Questionario. Da ragazzo ho sognato di diventare un campione di scacchi.1 I sogni notturni pare che durino pochi minuti, mentre quelli diurni, a occhi aperti e mente sveglia, possono durare di più, a volte una vita. Il mio è durato due anni, tra i quattordici e i sedici, ed era cominciato quan5 do avevo battuto il mio maestro. Tristo è il discepolo che non lo avanza,2 ha scritto Leonardo.3 Si trattava, nel caso particolare, di un amico, di cui non avevo valutato i limiti scacchistici. Avevo poi affrontato mio fratello, che durante la partita chiedeva ancora schiarimenti sulle regole, ed ero riuscito a batterlo alla cieca, ossia con gli 10 occhi bendati. Mio fratello era stupefatto che si potesse giocare su una scacchiera mentale e – facile, almeno allora, all’entusiasmo – si era lasciato dare, come affascinato, lo scacco matto.4 Non conoscevo ancora l’aurea regola5 degli scacchi, che per migliorare bisogna giocare con avversari superiori, ma solo di poco: se lo sono trop- 15 po si è annientati senza capire perché, se sono inferiori non si impara. Io invece, frequentando avversari deboli, li vincevo, ma perdevo il senso della realtà. Leggendo inoltre le biografie dei campioni, scoprivo coincidenze sorprendenti con la mia, almeno per gli esordi. Vedevo meno bene le divergenze, che invece erano essenziali. Ma è mio- 20 pia frequente. Una differenza decisiva, ad esempio, era che un campione non placa mai la sua fame di vittorie, mentre la mia si saziava troppo presto. Del resto basta girare le sale di un circolo scacchistico per avvertirvi, de25 bitamente mascherato da sorrisi e silenzi, un agonismo esasperato. 1. scacchi: gioco da tavolo su una scacchiera per due giocatori: uno prende i pezzi bianchi e l’altro i neri. Ogni giocatore ha sedici pezzi per cominciare: un re, una regina, due torri, due alfieri, due cavalli e otto pedoni. 34 Test d’ingresso 1 Narrativa 2. non lo avanza: non supera il maestro. 3. Leonardo: Leonardo da Vinci (1452-1519), celebre artista, scienziato, scrittore del rinascimento italiano. 4. scacco matto: lo scopo del gioco degli scacchi è riuscire a dare lo “scacco matto” al re avversario (cioè impedirgli qualsiasi mossa) vincendo la partita. 5. l’aurea regola: la regola principale, più importante. 34-71Guida_Verifiche.qxp:Antologia Princi 13-09-2010 10:03 Pagina 35 STUDENTE: ................................................................................................... TEST CLASSE: ........................................... DATA: ............................................. D’INGRESSO COMPRENSIONE DI UN TESTO NARRATIVO Autore Giuseppe Pontiggia Opera Il giardino delle esperidii Edizione Adelphi, Milano 1984 La prima volta che ci sono andato, sempre da ragazzo, è stata una esperienza che non dimentico. Mi siedo a una scacchiera, ansioso e insieme timoroso di verificare la mia preparazione, teorica e solitaria, e subito si siede di fronte a me un signore anziano, con gli occhi vividi, che mi chiede: «Sai giocare?». «Sì ». Mi ad- 30 dita i pezzi: «Bianchi o neri?». «Neri» rispondo, lasciandogli il vantaggio della prima mossa, con quella generosità che la gioventù sceglie e la inesperienza alimenta. Dire come io gioco è difficile, perché non sono solo io a perdere, ma un gruppo di spettatori alle mie spalle, che seguono, con consigli e deprecazioni, 35 le mie mosse. Sono disorientati e soprattutto irritati dal mio gioco, che alterna mosse corrette a sviste e ingenuità. Privi della indulgenza dei maestri e soggetti probabilmente, anche se un po’ meno, alle mie stesse distrazioni, me le imputano come se fossero invo- 40 lontarie, mi urlano nelle orecchie: «Ma che cosa fai?». Io sono sudato, perdere dispiace, ma perdere anche per conto degli altri è una esperienza più dura. Quando abbandono, mi sento infinitamente sollevato e anche loro, credo. Eppure quella prova non era bastata, forse era stata così violenta, che 45 avevo sperato subito di cancellarla, come quei pugili che, quando vengono sorpresi da un colpo, fanno cenno che non è niente, reazione che denuncia il contrario. Così telefonai, per avere un consiglio, al maestro Ferrantes, che dirigeva 50 e dirige tuttora «L’Italia scacchistica»,6 e gli chiesi un incontro. 6. «L’Italia scacchistica»: rivista di scacchi, edita dal 1911. 7. Rubinstein: Arthur Rubinstein (1887-1982), pianista ebreo-polacco, naturalizzato statunitense; è considerato uno dei più grandi concertisti del Novecento. Una mattina di luglio, afosa, umida, entrai nell’anticamera freschissima di casa sua. Credo di avergli domandato che cosa bisognava fare per diventare un campione e lui mi rispose: «Studiare e giocare molte ore al giorno». Mi citò una frase di Rubinstein,7 che se un pianista dà concerti senza al- 55 lenarsi, il primo giorno se ne accorge solo lui, il secondo qualche competente, il terzo tutti. Poi mi mostrò la sua biblioteca scacchistica. Un titolo mi fece impressione: Strategia di avamposti. 60 «Di che cosa parla?» gli chiesi. «Parla dell’avanzamento dei pedoni nel gioco moderno». Sentii confusamente, a quel punto, che per me la partita era chiusa. Da allora gli scacchi sono diventati una passione indiretta, come un 65 amore che si può rimpiangere, ma non riprovare. Test d’ingresso 1 Narrativa 35 34-71Guida_Verifiche.qxp:Antologia Princi 13-09-2010 10:03 Pagina 36 STUDENTE: ................................................................................................... TEST CLASSE: ........................................... DATA: ............................................. D’INGRESSO COMPRENSIONE DI UN TESTO NARRATIVO QUESTIONARIO A LA STORIA A1 Lo scrittore Giuseppe Pontiggia racconta alcuni episodi di cui è stato protagonista quando era un ragazzo: qual è stato il suo sogno tra i quattordici e i sedici anni? A. l diventare un campione di tennis B. l diventare un campione di scacchi C. l diventare un abile musicista A2 Perché questo sogno non si è avverato? A. l Perché ha compreso che avrebbe dovuto impegnarsi troppo. B. l Perché ha compreso di essere troppo mite per un gioco così competitivo. C. l Perché ha compreso che il fratello era più abile di lui, come dichiarato anche dal maestro. A3 Da adulto, il narratore impara un’«aurea regola», che da giovane ancora non conosceva: quale? Che cosa prescrive? A. l Per vincere occorre giocare continuamente, senza mollare mai l’avversario. B. l Per diventare un campione occorre non placare mai la fame di vittorie. C. l Per migliorare occorre giocare con avversari superiori, ma solo di poco. A4 Quale personaggio ha un ruolo fondamentale nella conclusione della vicenda? A. l il fratello del protagonista B. l Leonardo C. l Ferrantes A5 Come può essere classificato il racconto che hai letto? A. l Realistico, perché vengono narrati fatti che potrebbero essere accaduti. B. l Reale, perché il gioco degli scacchi è molto difficile. C. l Fantastico, perché il narratore è il protagonista, e può dire quello che gli pare. 36 Test d’ingresso 1 Narrativa 34-71Guida_Verifiche.qxp:Antologia Princi 13-09-2010 10:03 Pagina 37 STUDENTE: ................................................................................................... TEST CLASSE: ........................................... DATA: ............................................. D’INGRESSO COMPRENSIONE DI UN TESTO NARRATIVO B IL LINGUAGGIO B1 Il racconto è narrato... (completa la frase scegliendo l’alternativa corretta) A. l in prima persona. B. l in seconda persona. C. l in terza persona. B2 Completa la frase: inserisci i tre connettivi mancanti qui elencati in disordine. al contrario però perché Da ragazzo il narratore e protagonista vinceva sempre giocava con avversari più deboli di lui. così facendo non migliorava; , perdeva il senso della realtà. B3 Indica quale fra le seguenti affermazioni esprime lo stesso significato del titolo del racconto: scegli l’alternativa corretta. A. l Vi racconto la mia partita a scacchi, anche se ho perso perché ero giovane. B. l Vi racconto perché ho smesso di sognare di diventare un campione. C. l Vi racconto come si è interrotta la mia prima partita al circolo scacchistico. B4 Indica quale fra le seguenti affermazioni esprime lo stesso significato dell’espressione qui evidenziata: scegli l’alternativa corretta. «Io invece, frequentando avversari deboli, li vincevo, ma perdevo il senso della realtà.» A. l mi illudevo di essere bravissimo B. l smarrivo ogni legame con il contesto in cui vivevo C. l non mi rendevo conto che la mia realtà era sempre più difficile B5 Ti proponiamo alcune frasi tratte dal racconto: indica il significato corretto di ciascuna parola o espressione qui evidenziata. a. «...basta girare le sale di un circolo scacchistico per avvertirvi, debitamente mascherato da sorrisi e silenzi, un agonismo esasperato» A. l agonia B. l accanimento C. l agitazione Test d’ingresso 1 Narrativa 37 34-71Guida_Verifiche.qxp:Antologia Princi 13-09-2010 10:03 Pagina 38 STUDENTE: ................................................................................................... TEST CLASSE: ........................................... DATA: ............................................. D’INGRESSO COMPRENSIONE DI UN TESTO NARRATIVO b. «Leggendo inoltre le biografie dei campioni, scoprivo coincidenze sorprendenti con la mia, almeno per gli esordi.» A. l i novizi B. l gli esosi C. l gli inizi c. «un gruppo di spettatori alle mie spalle, che seguono, con consigli e deprecazioni, le mie mosse.» A. l disapprovazione B. l deprezzamenti C. l esaltazioni C IL RIASSUNTO C1 Riassumi il contenuto del racconto Come ho perso la mia partita con gli scacchi di Giuseppe Pontiggia. Ti consigliamo di mantenere l’ordine logico-cronologico con cui i fatti vengono narrati e di rileggere attentamente il tuo scritto prima di consegnarlo all’insegnante. BUON LAVORO! ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ 38 Test d’ingresso 1 Narrativa