Corriere di Bologna - Fondazione Golinelli

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Corriere di Bologna (ITA)
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Tipo media:
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Autore: Paola Gabrielli
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08 Aprile 2015
Ai bianchi la prima mossa
La Fondazione Golineffi
ha organizzato un corso
cli scacchi per i più piccoli
A disposizione un tavolo
dagiocodi4metriper4
Ci si iscrive già da oggi
Ci sono un re, una regina,
due alfieri, altrettanti cavalli e
torri e Otto pedoni. A voi la
mossa. In quelle 64 caselle
bianche e nere su cui si muovono quei 16 pezzi contro altri 16,
sudando la ricerca della mossa
definitiva,lo scacco matto, conCOOflO tante conoscenze, dalla logica alla matematica alla
geometria e non solo.E il mondo degli scacchi e sabato 11 un
assaggio di questo affascinante
gioco verrà offerto al Voltone
del Podestà di Piazza Re Enzo
dando vita a «Scuola di scacchi!» nell'ambito della Scuola
delle idee della Fondazione Golinelli. L'appuntamento, alle
15.30, curato dalla stessa fondazione in collaborazione con il
Circolo Scacchistico Bolognese
e rivolto a bambini di ogni fascia di età
si va dal piccoli di
4 anni fino alle soglie dell'adolescenza
è nato per condividere questa disciplina da ogni
angolatura.Così,seipiiipiccoli
si potranno avvicinare al gioco
divertendosi a interpretare
personaggi degli scacchi con
travestimenti fantasiosi all'intemo di una scacchiera 4 metri
per 4 dalle 15.30 con ll laboratorio Questione di strategia (4-6
anni), ai più grandi si chiederà
di sperimentare su base scientifica le regole, i trucchi e le
strategie di ogni mossa, con altre due iniziative, Scacco matto!(alle 15.30 e alle 17,6-9 anni)
e Tu che pezzo sei? (alle 17, dai
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io anni), in cui ognuno costruirà anche il proprio pezzo a
grandezza naturale. A guidare
bambini e ragazzi, tre esperti,
Carlo Alberto Cavazzoni(autore
de Il castello degli scacchi, raccolta di fiabe e leggende adhoc,
e il libro illustrato I segreti del
castello degli scacchi), Tosca
Proietti, vicepresidente della
Federazione Scacchistica Italiana e medico, e il presidente del
Comitato Emilia Romagna
Scacchi Giulio Calavalle. A partire da oggi si dà il via alle prenotazioni ([email protected], 051.0251008). «Non ci
sono limiti età per questo gioco
ci racconta Tosca Proietti
almeno per i bambini.Semmai,
ne esistono per gli adulti. Per
riuscire negli scacchi l'emotività è molto importante e se da
bimbi si può imparare a controllarla, da adulti è più difficile. Per essere un buon giocatore non basta avere un carattere
vincente, serve sangue freddo». La creatività è l'arma in
più. «Il creativo ha quella che
chiamiamo la marcia interessante, costruisce aggiungendo
la variante personale. Con giocatori così le partite sono bellissirne». Altro aspetto chiave?
La resistenza. Anche fisica.
«Non dimentichiamo che questo è uno sport della mente,
membro del Coni», aggiunge
Giulio Calavalle. Fisioterapista,
sabato coinvolgerà i piccoli
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scacchisti in giochi di psicomotricità. Da anni tiene corsi
nelle scuole dell'obbligo di Bologna. «Più che spostare i pezzi
spiega in segno a ragionare e riflettere», qualità che in
un mondo veloce e fatto di immagini come il nostro sa di sfida. Eppure, «ogni anni raggiungiamo circa 600 alunni e di
questi un buon io per cento si
iscrive». Ma il vero segreto «è
imparare dalle sconfitte. Meriti
e demeriti di ogni partita sono
nostri e questo gioco si impara
perdendo contro un avversario
che è sempre un amico». A Bologna gli scacchisti si incontrato al Circolo Fossolo in via Felsina, ma nel resto della regione
non è facile trovare spazi. Però
una buona notizia può far sperare per il futuro. Il Parlamento
italiano ha appena approvato
un progetto di legge per inserire gli scacchi come materia
scolastica.
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Paola Gabrielli
Voltone del Podestà
A guidare bambini e
ragazzi, Carlo Alberto
Cavazzoni,Tasca
Proietti, Giulio Calavalle
Scacco Matto
Ci sono un re,
una regina,due
alfieri, altrettanti
cavalli e torri
e Otto pedoni.
Avoi la mossa. In
quelle 64 caselle
bianche e nere
su cui
si muovono quei
16 pezzi contro
altri 16,sudando
la ricerca della
mossa definitiva,
lo scacco matto,
concorrono tante
conoscenze,
dalla logica
alla matematica
alla geometria
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