La visita medica di primo ingresso: punti di criticità e punti di forza

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La visita medica di primo ingresso: punti di criticità e punti di forza
La visita medica di primo ingresso: punti di criticità e punti di forza
Dr. Massimo FORLINI
Resp.le U.O.S.D Medicina Penitenziaria AUSL 04 Teramo
Chieti 9.11.2012‐30.11.2012
PUNTI DI FORZA
1) Valutazione dello stato di salute del detenuto
2) Instaurazione del rapporto interpersonale
3) Dare prosecuzione ad iter diagnostico‐terapeutici già in atto
4) Proporre esami clinici di routine 5) Proporre test di gravidanza
6) Dati anamnestici su uso o abuso di alcool o droghe o tox‐dipendenze
7) Valutazione rischio di commettere atti autoaggressivi o subire violenza
8) Poter rilevare e refertare lesioni corporee già presenti all’ingresso
1) valutare lo stato di salute del detenuto
Minuziosa raccolta dei dati anamnestici
Attenzione a quanto riferisce il detenuto ed a quanto non riferisce
Far emergere eventuali malattie in atto
Completo esame obiettivo
Formulare sospetti diagnostici
Avviare iter diagnostici
Porre attenzione particolare allo stato psicologico o psichico Rassicurare che lo stato di salute è preso in carico e verrà gestito nel tempo.
2) Instaurazione del rapporto interpersonale
Considerare che la instaurazione di un buon rapporto interpersonale permette al detenuto di aprirsi e riferire più dati sanitari possibili.
Considerare che il primo rapporto interpersonale medico‐detenuto proseguirà nel tempo così come lo abbiamo ottenuto (buono o cattivo)
Congruenza nella comunicazione Trasmettere il rispetto che si ha nei suoi confronti e la autorevolezza che noi rivestiamo nella gestione degli aspetti sanitari. Patti chiari, amicizia lunga 3) prosecuzione iter diagnostico‐terapeutici
La continuità degli iter diagnostico‐terapeutici non deve trovare ostacoli nella loro prosecuzione all’interno dell’Istituto Penitenziario.
Prosecuzione delle terapie farmacologiche Riscorso alle strutture sanitarie territoriali esterne per procedure diagnostiche non eseguibili all’interno dell’Istituto 4) Proporre esami ematochimici di routine
Ai detenuti nuovi giunti viene comunque proposta la effettuazione di esami ematochimici di routine che possano mettere in evidenza eventuali condizioni sanitarie da approfondire.
Di importanza fondamentale è proporre screanings ionfettivologici quali HIV, TBC (test di intradermoreazione cutanea), TPHA, HCV, HBV
Considerare seriamente il sospetto di malattia infettiva per la necessaria cautelativa prescrizione di isolamento sanitario (comunità chiusa, detenuti, personale di Polizia Penitenziaria, Sanitari e volontariato esterno).
5) Proporre Test di Gravidanza Proporre insistentemente la effettuazione del test di gravidanza alle detenute considerando i risvolti medico‐legali cui si potrebbe andare incontro qualora si prescrivessero e somministrassero terapie potenzialmente teratogene.
L’accertamento di uno stato di gravidanza va comunicato alle competenti autorità per eventuali misure alternative alla detenzione in carcere ponendo in evidenza che il carcere aumenta la probabilità
di eventi traumatici fisici o psichici che possono indurre aborto.
Indicare alla Direzione del carcere che la detenuta gravida non venga fatta dormire sula parte alta del letto a castello etc..
6) Dati anamnestici su uso o abuso di alcool o droghe o tox‐dipendenze
Dichiarazioni di uso o abuso di alcool o droghe deve sempre essere riportato ed è di notevole importanza medico‐legale.
Ancor più se il detenuto si dichiara alcooldipendente o tossicodipendente e già in carico a qualche Ser.t. Va contattato il Ser.t. di provenienza per accertare se la dichiarazione è veritiera e se è già in atto una terapia sostitutiva; quindi darne immediata continuità. Va fatta immediata comunicazione al Ser.t per la eventuale presa in carico.
Anche qui i risvolti medico‐legali sono notevoli in quanto il detenuto tox‐
dipendente può ottenere benefici di legge.
7) Valutazione rischio di commettere atti autoaggressivi
o subire violenza
E’ il Servizio Nuovi Giunti.
Il medico, all’atto della visita medica di primo ingresso, deve valutare se sussistano o meno condizioni di rischio di commettere atti autoaggressivi (compreso il suicidio) oppure di subire violenza da altri detenuti a causa della tipologia di reato.
Le informazioni matricolari, ciò che riferisce il detenuto e ciò che il medico può percepire o intuire, inducono ad una valutazione di massima circa il rischio e fanno prescrivere appropriate modalità di sorveglianza del detenuto. Sorveglianza ordinaria, grande sorveglianza, sorveglianza a vista.
Ultimamente queste tipologie di sorveglianza sono state revisionate in un concetto di sostegno che coinvolge le diverse professionalità negli Istituti:
Presidio Sanitario, Area Educativa, Personale di Polizia Penitenziaria, Equipe di accoglienza del detenuto, Psicologi, Assistenti sociali.
8) Poter rilevare e refertare lesioni corporee già presenti
all’ingresso
Lesioni che abbiano compatibilità con percosse subite vanno refertate alle competenti autorità. Se non refertate i detenuti potrebbero anche dire che sono state prodotte all’interno dell’istituto a seguito di percosse.
Il medico che non referta eventuali lesioni all’ingresso, adottando i dovuti accorgimenti diagnostico‐terapeutici, si pone nella condizione di aver omesso un atto d’ufficio oltre ad eventuali altri reati se da quelle lesioni ne derivasse un danno ………
Rilevare eventuali segni di agopuntura o sclerosi venosa potrebbe avvalorare le dichiarazioni di tossicodipendenza
Eventuali tatuaggi potrebbero indurci a pensare ad eventuali trasmissioni di malattie infettive…
PUNTI DI CRITICITA’
Spesso si sottovaluta che dalla visita medica di primo ingresso può essere compromessa la salute del detenuto e la nostra professione per eventuali negativi risvolti medico‐legali
2) Ci si limita spesso ad una raccolta verbale dei dati sanitari senza effettuare una visita medica completa (ascoltazione, ispezione , palpazione, percussione…..)
3) Tutti gli atti sanitari vengono riportati sul DIARIO CLINICO del
detenuto che viaggia con esso quando trasferito in altri Istituti. 4) Molto spesso questi atti vengono acquisiti da avvocati o magistrati e vi è una maggior necessità che siano corretti; è da lì che spesso si dimostra o meno di aver agito correttamente.
5) Necessità che la visita medica di primo ingresso, e tutti i successivi atti sanitari, possano essere informatizzati.
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