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OSAPP Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria Prot. n.17007/1K6/S.G. URGENTISSIMO e, p.c. SEGRETERIA GENERALE Roma, li 11 gennaio 2016 Al Ministro della Giustizia On.le Andrea ORLANDO Via Arenula n.70 - 00186 R O M A Ai Gruppi Parlamentari di Camera e Senato PD – PDL – M5S – SCELTA CIVICA- LEGA NORD – SEL - F.I MISTO R O MA Al Capo di Gabinetto del Ministro Pres. Giovanni MELILLO Al Capo del Dap Pres. Santi CONSOLO Largo Luigi Daga n.2 – 00164 R O M A Al V.Capo del D.A.P. Vicario Dott. Massimo DE PASCALIS Al Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali Dott.ssa Pierina CONTE Largo Luigi Daga n.2 – 00164 R O M A Alla Direzione della Casa Circondariale NAPOLI-POGGIOREALE Oggetto: Obbligatorietà della legge e dell’azione penale artt. 3 cp e 112 Cost-. registrazioni occulte dei detenuti e videoriprese legali della Polizia giudiziaria (artt. 189 cpp)._______________________________________________________ Questa Organizzazione Sindacale, purtroppo, non può evitare di rilevare la grave inerzia dell’Amministrazione penitenziaria centrale rispetto a questioni degne di rilievo, a nostro avviso, sia sotto il profilo erariale e sia sotto il profilo penale e tale, quindi da richiedere puntuali iniziative da parte delle Autorità in indirizzo. A quanto è dato di conoscere, infatti, l’Amministrazione penitenziaria centrale, malgrado a ciò anche invitata formalmente e per iscritto dall'O.S.A.P.P. non ha mai attivato procedure risarcitorie nei confronti degli aggressori del Personale di Polizia Penitenziaria (come avviene da parte ad esempio della Polizia di Stato in sede di Giudice di _________________________________________________________________________________ Via della Pisana, 228 - 00163 Roma - C.F. 97096520586 - C.C.P. 15268006 Tel.0666154010 - 0666165588 - 0666169070 Fax: 0666151436–06/66141213 - E-mail: [email protected] Assistenza Iscritti e Pol.Pen. E-mail: [email protected] OSAPP Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria Pace qualora il Poliziotto sia costretto poi ad assentarsi dal servizio per le infermità conseguenti all'aggressione), ovvero abbia mai intrapreso, se non in particolari circostanze, iniziative per il risarcimento degli ingenti danni provocati dai detenuti all’interno degli istituti di pena. Ma quel che in questa sede si ritiene opportuno evidenziare è la necessità di tutelare il Personale di Polizia penitenziaria dal quotidiano ed effettivo rischio di strumentalizzazioni da parte di alcuni soggetti appartenenti alla popolazione detenuta che detengono, peraltro del tutto regolarmente lettori mp3, però dotati dell’applicativo per la registrazione anche vocale. Può accadere ed invero è già accaduto ed è stato riportato dagli organi di informazione, senza che a quanto sia dato di conoscere si sia tentato di intraprendere una qualche azione chiarificatrice anche riguardo ai gravi e molteplici precedenti del detenuto coinvolto e senza che poi si sia proceduto ad una qualche smentita da parte dei Vertici del Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria, che un brano di conversazione tra un detenuto e un agente venga registrato all'insaputa del pubblico ufficiale che, magari interloquendo nel gergo carcerario, tutt'altro che "delicato" nei termini e modi, ma storicamente in uso sia nel Personale e sia nell'utenza penitenziaria, ed in maniera del tutto avulsa dall'ambito a cui la conversazione si riferisce e quindi per parole e frasi estrapolate ad hoc, escluse volontà effettive e successive azioni in qualche modo indebite, possa poi ritrovarsi “accusato“ di violenza o di atteggiamenti violenti e conseguentemente esposto per delle affermazioni di fatto decontestualizzate. Tipico è l’esempio del detenuto che compie una resistenza passiva rifiutandosi di rientrare in cella e che accada che l’agente non disponendo di strumenti per documentare il suo operato inviti in modo energico il detenuto dicendo “entra sennò ti faccio vedere io“ e tale frase sia poi pubblicamente, in quanto pre-registrata, diffusa, stigmatizzata e interpretata come una minaccia; al pari di frasi quali: “stai al tuo posto “ – “ fatti la galera “ – conformati al regime, etc. etc. - e solo chi conosce l’insidiosità del contesto e il tenore di certe affermazioni può comprenderne il senso. Si ritiene quindi necessario a tutela del Personale di Polizia penitenziaria nella qualità di agenti/ufficiali di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza che si disponga, finalmente per l'utilizzo di telecamere (qualora il controllo non possa essere effettuato, come assai spesso accade, per il tramite delle apparecchiature in uso presso le Sale Regia degli Istituti) per le videoriprese delle operazioni che la Polizia Penitenziaria pone in essere nei casi di resistenza o anche a seguito delle _________________________________________________________________________________ Via della Pisana, 228 - 00163 Roma - C.F. 97096520586 - C.C.P. 15268006 Tel.0666154010 - 0666165588 - 0666169070 Fax: 0666151436–06/66141213 - E-mail: [email protected] Assistenza Iscritti e Pol.Pen. E-mail: [email protected] OSAPP Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria frequentissime risse e aggressioni nonché ed eventualmente di spray antiaggressione, peraltro in piena osservanza delle regole di “ buon andamento“ dei compiti d’istituto e ai fini dell’acquisizione di fonti di prova atipiche ma ritenute legittime dall’ordinamento che, ai sensi e per gli effetti dell’art. 189 cpp sono liberamente apprezzabili dal giudice. Anche In considerazione di quanto detto, si ritiene opportuno e urgente che presso il Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria siano emanate esplicite direttive riguardanti: - l’inibizione all’uso di lettori mp3, neutralizzando le porte di ricarica disponibili sui televisori lcd – spesso anche oggetto di danneggiamenti dei detenuti; - la dotazione presso i Reparti di Polizia penitenziaria di telecamere per le videoriprese in situazioni di criticità; - la dotazione per il personale di presidi di sicurezza quali gli spray antiaggressione da utilizzare, ovviamente, sotto l’egida delle telecamere - l'assunzione di procedure per l’azione risarcitoria nei confronti dei soggetti responsabili di aggressioni e/o infortuni del personale (a cui viene corrisposta l’indennità di malattia); - l'avvio le azioni di risarcimento ogniqualvolta e non solo in alcuni casi si danneggiamenti, ciò anche in considerazione, oltre del danno, del fatto che il non procedere incentiva a e non inibisce consimili comportamenti al di là dell'eventuale incapienza dei soggetti responsabili. In ordine a quanto sopra, si resta pertanto in attesa di conoscere le determinazioni poste in essere e si inviano distinti saluti. _________________________________________________________________________________ Via della Pisana, 228 - 00163 Roma - C.F. 97096520586 - C.C.P. 15268006 Tel.0666154010 - 0666165588 - 0666169070 Fax: 0666151436–06/66141213 - E-mail: [email protected] Assistenza Iscritti e Pol.Pen. E-mail: [email protected]