Campagna #bellimanonbulli

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Campagna #bellimanonbulli
Minorenni online e bullismo. Una denuncia ogni cento casi
Gazzetta di Mantova, 10 febbraio 2014
Suicida perchè gay, l'amica del cuore:
<<Era tormentato da un gruppo di bulli>>
Il Messaggero ed. Roma, 13/08/2013
Cyberbullismo sempre più diffuso,
lo subisce il 31 per cento dei 13enni
Corriere della sera, 19/11/2014
Lecco, studente vittima dei bulli a scuola: la
madre pubblica su Facebook le foto dei
lividi - Repubblica, 16 maggio 2014
#bellimanonbulli
La violenza "non ci piace"
I bambini e gli adolescenti hanno abbandonato la piazzetta per ritrovarsi nella piazza virtuale.
Un posto sconosciuto, indifinibile e inaccessibile allo sguardo dei genitori. Si tratta di una socialità
liquida quella che nel web si scambia immagini, parole, video, "mi piace", emoticon ...
E' la nuova piazza che come tutti i posti abitati dagli uomini nasconde il suo lato oscuro, le sue
insidie, le sue controindicazioni. Adescamenti, furti d'identità, furti di dati sensibili, truffe online,
sono solo alcuni dei rischi del web.
Così come il bullismo si consuma nel gruppo, il cyberbullismo si consuma dietro uno schermo. La
versione speculare della piazza, dove però all'offesa non corrisponde quasi mai una difesa. I casi
registrati di cyberbullismo nel 2104, compiuti tramite Facebook o altri Social Media, sono
stati oltre 300, perpetrati da minori su altri minori. Stando al Centro nazionale anticrimine
informatico si tratterebbe solo della punta dell’iceberg: la maggior parte delle volte, pur
configurandosi gli estremi di un reato, il cyberbullo non viene segnalato.
I minori effettivamente denunciati all’autorità giudiziaria sono passati dai 28 del 2013 ai 50 dello
scorso anno. Altri dati capaci di mostrare l’entità del fenomeno sono le 4.998 denunce per furto
d’identità digitale, le 2.705 per diffamazione online e le 76 per cyberstalking.
Ma sono ancora pochi quelli che denunciano o che chiedono aiuto ad un adulto. E' una violenza
strisciante della quale gli adulti finiscono per accorgersi solo quando le vittime diventano oggetto
di cronaca giornalistica. Quando i danni sono oramai irreparabili.
Per questo come parlamentare della Commissione Giustizia ho depositato una proposta di legge
per il contrasto del fenomeno del bullismo e cyberbullismo, ma non ho rinunciato al dialogo con gli
studenti italiani che mi hanno aiutato a comprendere meglio questo mondo in cui passano la
maggior parte del proprio tempo.
Nel progetto #bellimanonbulli sono coinvolti gli studenti, ma anche gli adulti, favorendo l'incontro
di generazioni spesso non dialoganti. Se gli adulti fanno fatica a comprendere i "nuovi linguaggi"
giovanili, dall'altro ci sono ragazzi che non si sentono compresi e per questo ritengono non utile
rivolgersi ai propri adulti di riferimento (genitori, insegnanti).
Le azioni di #bellimanonbulli
Gli incontri nelle scuole
Per questo negli incontri nelle scuole italiane sono sempre accompagnata da una delle associazioni
che compongono il tavolo tecnico che è dietro la proposta di legge (Skuola.net, Telefono Azzurro,
Save the children, Moige), la Polizia Postale e i psicologi dell'Università Lumsa di Roma.
Per favorire il dialogo con i ragazzi abbiamo anche cercato di coinvolgere "gli eroi" degli
adolescenti come Francesco Totti (che ha realizzato un breve video), Noemi, Silvia Salemi, Roberto
Farnesi (già testimonial di "Una vita da social", Fabio Arboit (dj Radio Capital) e Monsieur
David.
Un video virale contro il bullismo
#weare è uno spot sociale realizzato da un gruppo di studenti della scuola media "Falcone e
Borsellino" di Caponago (Mb) vincitore nel 2014 del Bando Legalità D.G. Protezione civile, Polizia
locale e sicurezza, iniziative di interesse regionale in materia di educazione alla legalità di cui alla
legge regionale 14 febbraio 2011.
Pur essendo nato indipendentemente e prima, della proposta di legge è stato adottato come spot
della campagna per la sua incisività e la scelta di un linguaggio nuovo capace di arrivare
direttamente ai ragazzi.
Gli studenti di Caponago hanno partecipato alla presentazione ufficiale della campagna
#bellimanonbulli che si è tenuta a Roma il 23 aprile 2014 presso la Camera dei Deputati alla
presenza di Noemi e del Dj di Radio Capital, Fabio Arboit che ha moderato l'evento.
Un fumetto contro il bullismo
Con la casa editrice romana Round Robin è allo studio un progetto per realizzare un fumetto con
le scuole sulla tematica del bullismo e cyberbullismo. L'obiettivo è quello di raccogliere delle storie
scritte dai ragazzi e sceneggiarle con l'aiuto degli esperti della casa editrice che ne realizzeranno
una graphic novel.
Si tratta di realizzare un vero e proprio prodotto editoriale da diffondere nelle scuole come
strumento di apprendimento e sensibilizzazione che ha il vantaggio di essere stato scritto dai
ragazzi con il linguaggio dei ragazzi.
Social contro il bullismo
E' nella piazza virtuale che nasce il fenomeno del cyberbullismo. Una campagna che ha come
obiettivo quello che di contrastare la violenza che si manifesta sul web non può fare a meno di
scendere nella nuova polis. Già dal nome di questa campagna #bellimanonbulli si capisce l'intento
di essere argomento all'interno del web. Con l'hashtag abbiamo voluto dare un senso univoco a
tutte le nostre azioni, creando un trend all'interno di Twitter e a partire dal febbraio 2015 aprire
una pagina Facebook dove raccogliere i contributi dei nostri testimonial. L'ambizione è di
#bellimanonbulli non è quella di mettere a tacere la rete, come i detrattori possono pensare, ma di
creare uno spazio di consapevolezza positiva delle opportunità del web e dei suoi rischi. Non
poniamo divieti, ma creiamo uno spazio con un messaggio in positivo per educare i ragazzi al
comportamento nella piazza virtuale che come quella reale mostra talvolta il suo lato cruento.
Una canzone da #bellimanonbulli
Con questa azione vogliamo trasmettere un messaggio musicale ai ragazzi. Grazie alla
collaborazione di affermati cantanti e cantautori chiederemo ai ragazzi di scrivere il testo di una
canzone contro il cyberbullismo e la violenza in rete. Tutti saranno invitati a produrre un video
della loro canzone e con i loro versi verrà creato un testo per una canzone che diverrà colonna
sonora di questa campagna. L'obiettivo è quello di arrivare con un linguaggio semplice e con la
musicalità direttamente ai ragazzi.