Lunedì 13 aprile
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Lunedì 13 aprile
Lunedì 13 aprile Le stagioni di Pallina Creazione 2002, una produzione Teatro all’Improvviso Testo scene e regia di Dario Moretti Con Dario Moretti e Elisa Carnelli Lo spettacolo racconta la semplice storia di una pallina, che cambiando colore si trasforma in varie cose e personaggi. Da pesce la pallina diventa fiore, da fiore a cacca, da cacca a rotolo di fieno … fino a dissolversi nell’aria e cadere come neve su un’ampia distesa di colore bianco. E ora come fare ora per ritrovare la pallina? Basta fare un segno, uno scarabocchio, un gesto!! Sciare, rotolare, scivolare, fare palle di neve … e perchè no! Fare un pupazzo di neve con in mano un cartello bianco. E sopra ci scriviamo: C I A O “Le stagioni di Pallina” ha vinto il premio ETI-Stregagatto 2004 come miglior spettacolo per l’infanzia. Dal 2002 ad oggi, sono state rappresentate quasi 2000 repliche nei teatri di tutto il mondo. Tecnica utilizzata: teatro d’attore e teatro visuale Durata: 45 minuti circa Età consigliata: dai 2 ai 10 anni Come il fulmine ai bambini è reso facile con parole gentili, la verità deve abbagliare gradualmente o ogni uomo sarebbe cieco. Emily Dickinson Le stagioni di Pallina inizia con questa dichiarazione di poetica tratta da un verso di Emily Dickinson che sintetizza in un’immagine le caratteristiche dello spettacolo: una storia semplice, pensata per il pubblico dei piccolissimi ma che utilizzando un linguaggio poetico ha la possibilità di comunicare a più livelli. Assistere allo spettacolo è come fare un tuffo nel laboratorio di un pittore. Come nasce un disegno? Si sceglie prima il colore o ci si lascia trasportare dalla forma? Poi basta aspettare e la storia prende vita da sola, sviluppandosi insieme alle immagini. Pallina è una forma, un segno, una linea curva chiusa, un cerchio che si trasforma e gioca, cambiando misure, forma e colore. Diventa pesce, fiore, bruco, pulcino, fiocco di neve… Un’attrice racconta e danza all’interno di uno spazio dove un pittore crea, con acqua e colori, le immagini che vengono proiettate su un bianco fondale di tulle. La musica segna il ritmo del racconto e provoca l’attrice, punzecchia il pubblico con ironiche, buffe e inaspettate melodie, unisce magicamente le immagini alla voce che diventa una guida all’interno del mondo di forme e colori, create da Dario Moretti. Lo spettacolo affronta le seguenti tematiche: - L’esplorazione del colore a partire dal suo riconoscimento, dalla definizione della corrispondenza coloreoggetto, fino alla sua denominazione e alla sua astrazione. - La trasformazione, rappresentata dai continui mutamenti di forma e di stati di Pallina, che stimola nel bambino la funzione del riconoscimento di un segno. - Il rapporto tra disegno concreto e disegno astratto. Dario Moretti con il suo segno quasi naif è molto vicino all’universo pittorico del bambino piccolo stimolandone il difficile passaggio da forme astratte a forme riconoscibili e nominabili. In tal modo si consegna al bambino la sensazione che il disegno astratto non è più o meno interessante e comunicativo di quello figurativo, permettendogli la comprensione e il riconoscimento istintivo ed emozionale del proprio processo creativo. - Il ritmo del racconto e della danza. La narratrice passa continuamente da un registro di racconto narrativo a quello più fisico che passa attraverso il corpo, stimolando l’attenzione dei bambini e facendo compiere loro un interessante lavoro di astrazione Corredo didattico dello spettacolo è un libro con cui è possibile ripercorrere le immagini dello spettacolo: Le stagioni di Pallina, illustrato da Dario Moretti ed edito da Franco Panini Ragazzi.