informazioni sulle prestazioni ambulatoriali

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informazioni sulle prestazioni ambulatoriali
INFORMAZIONI SULLE PRESTAZIONI AMBULATORIALI
CONSULENZA GENETICA
La consulenza genetica è un processo medico-clinico che ha lo scopo di definire il percorso
diagnostico in caso di sospetto di malattia genetica.
Il conseguente processo informativo e comunicativo è rivolto sia all’individuo affetto o a
rischio di patologia genetica che ai suoi familiari ed affronta la descrizione della malattia, le
modalità di trasmissione, il rischio di ricorrenza e le possibili terapie, incluse le opzioni
riproduttive.
Informazioni per il paziente:
La consulenza è fornita direttamente dal Responsabile Medico del Servizio di Genetica oppure
da un medico specialista in Genetica Medica il martedì e il giovedì dalle ore 8,30 alle 10.00 e
il mercoledì dalle 14.30 alle 15.30, presso gli ambulatori aziendali.
Per i pazienti ricoverati il medico curante richiede telefonicamente o mediante apposita
richiesta la prestazione di consulenza genetica concordandola con il genetista medico.
I pazienti esterni devo prenotare la consulenza genetica contattando direttamente prima il
servizio di genetica e successivamente il Centro Unico Prenotazioni (CUP) telefonando al
numero 800 638 638.
Il giorno della consulenza i pazienti devono passare prima dal CUP per la definizione del
ticket e successivamente devono presentarsi al servizio di genetica con l’impegnativa del
medico curante.
I pazienti esterni che desiderano una consulenza privata devo prenotare la consulenza
genetica contattando direttamente prima il servizio di genetica e successivamente il Centro
Unico Prenotazioni (CUP) telefonando al numero 0372 405417.
SCREENING PRENATALE PER SINDROMI DI DOWN E DIFETTI DEL TUBO NEURALE
I programmi di screening prenatale richiedono un approccio multidisciplinare, che coinvolge
ginecologi, ecografisti, laboratoristi e genetisti. Il ruolo laboratorio è quello di determinare i
marcatori nel sangue materno, utilizzando metodi immunometrici in grado di fornire dati
accurati e precisi. Viene successivamente effettuata la conversione dei dati analitici in
Multipli della Mediana (MoM) per età gestazionale.
La definizione del rischio (risk assessment) viene effettuata mediante metodiche
multiparametriche secondo Wald. Lo screening per la sindrome di Down (DS) nel primo e nel
secondo trimestre di gravidanza, nonchè i difetti del tubo neurale (DTN) nel secondo
trimestre vengono eseguiti come segue:
- Primo trimestre (test combinato) tra la 10a e la 12a settimana di gestazione mediante
valutazione ecografica della translucenza nucale (NT) ed il dosaggio nel sangue materno di
PAPP-A e free beta hCG.
- Secondo trimestre tra la 15° e la 18° settimana di gestazione mediante dosaggio di due
sostanze presenti nel sangue materno: frazione β libera della coriogonadotropina umana
(free beta hCG) e alfa-feto proteina (AFP)
Ogni test di screening non è diagnostico, ma rappresenta una stima individuale del rischio.
In caso di screening prenatale positivo la conferma diagnostica avviene mediante diagnosi
prenatale invasiva attraverso l’esame del cariotipo fetale (amniocentesi o villocentesi).
Informazioni per il paziente:
Il test viene eseguito dietro presentazione di un modulo di raccolta dati anamnestici
compilata dal medico curante.
E’ possibile consulenza sia pre che post-test.
CITOGENETICA PRENATALE
Le indagini citogenetiche prenatali vengono eseguite su cellule da liquido amniotico o da villi
coriali prelevate mediante tecniche di amniocentesi e villocentesi. Tali indagini hanno
principalmente lo scopo di verificare la presenza di anomalie cromosomiche.
Il test viene suggerito nei seguenti casi:
• età materna superiore a 35 anni
• precedente gravidanza con anomalia cromosomica
• anomalia cromosomica rilevata in uno dei genitori
• positività al test di screening
• anomalie fetali riscontrate mediante analisi ultrasonografiche
Informazioni per il paziente:
La procedura prevede un colloquio di consulenza genetica precedente all’esecuzione del
prelievo; tale consulenza è disponibile anche successivamente alla consegna del referto.
Il prelievo di liquido amniotico (amniocentesi) viene effettuato il lunedì presso il servizio di
Ostetricia del Presidio Ospedaliero di Cremona (POC) e il martedì presso il Presidio
Ospedaliero Oglio Po (POOP); il prelievo di villi coriali (CVS) viene effettuato il martedì nelle
UO di Ostetricia in entrambi i presidi ospedalieri.
N.B. L’amniocentesi e la villocentesi sono disponibili anche al di fuori delle indicazioni
codificate, secondo le medesime modalità, ma con un contributo alla spesa sanitaria.
CITOGENETICA POSTNATALE
La determinazione del cariotipo viene comunemente eseguita su colture di linfociti da sangue
periferico.
L’analisi citogenetica postnatale viene raccomandato in caso di:
• sospetto di patologia cromosomica
• genitori di figli con difetti cromosomici
• sindrome malformativa/dismorfica
• ritardo mentale
• pazienti con ritardo mentale non sindromico
• abortività ripetuta
• sterilità di coppia
• pazienti con oligo-azospermia
Informazioni per il paziente:
Il prelievo deve essere prenotato presso il servizio di genetica e viene effettuato nei giorni di
lunedì e martedì.
CITOGENETICA ONCOEMATOLOGICA
La determinazione del cariotipo su sangue midollare viene eseguita in corso di malattie
ematologiche. Il test viene eseguito inoltre per il monitoraggio dei pazienti in terapia o
trapiantati.
Informazioni per il paziente:
Il prelievo deve essere prenotato presso il servizio di genetica e viene effettuato dal lunedì al
giovedì.
CITOGENETICA MOLECOLARE
Le indagine di citogenetica molecolare (Fluorescence in Situ Hybridization -FISH) vengono
eseguite in citogenetica prenatale, postnatale e oncoematologica in risoluzione di quesiti
diagnostici per le quali l’analisi citogenetica standard e' risultata insufficiente.
Le applicazioni diagnostiche eseguite dal nostro servizio sono:
• diagnosi delle sindromi da microdelezione
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studio delle delezioni subtelomeriche
caratterizzazione di marker cromosomici
analisi citogenetiche prenatali
caratterizzazione di aberrazioni cromosomiche in ambito oncoematologico
Diagnosi delle sindromi da microdelezione
Le microdelezioni sono anomalie cromosomiche che comportano perdita di materiale
genetico non rilevabili attraverso l’indagine citogenetica convenzionale.
Alla presenza di microdelezioni in regioni cromosomiche specifiche, sono associate numerose
sindromi con quadri clinici malformativi e/o di ritardo mentale.
Tali microdelezioni sono individuabili mediante tecnica FISH (fluorescent in situ hybridization)
su colture cellulari da sangue periferico, liquido amniotico, villi coriali
Sono disponibili sonde molecolari sequenza-specifiche per:
• sindrome di Di George-velocardiofacciale (DGS/VCF)
• sindrome di Angelman
• sindrome di Prader-Willi
• sindrome di Smith Magenis
• sindrome di Miller-Dieker
• sidrome di Wolf-Hirschhorn
• sidrome del Cri-du chat
• sindrome di Williams
Studio delle delezioni subtelomeriche
I telomeri costituiscono le estremità dei cromosomi e ne garantiscono la stabilità. In
posizione prossimale a queste sequenze esistono regioni specifiche per ogni cromosoma e la
presenza di riarrangiamenti in queste zone può essere associata a ritardo mentale,
malformazioni congenite.
Il test viene suggerito per:
• ritardo mentale idiopatico
• ricerca di riarrangiamenti cromosomici criptici
• anomalie congenite
• abortività ripetuta
• caratterizzazione di marker cromosomici
• caratterizzazione di aberrazioni cromosomiche
Il test può essere eseguito anche in diagnosi prenatale per confermare o escludere il
sospetto di riarrangiamenti cromosomici.
Il test viene eseguito con sonde molecolari subtelomeriche (Flint, 1995) su preparati
cromosomici secondo la tecnica FISH (fluorescent in situ hybridization) oppure secondo la
tecnica MLPA.
Caratterizzazione di marker cromosomici
I marker cromosomici sono cromosomi strutturalmente anormali, di origine non definita.
L’identificazione di tali cromosomi è possibile mediante l’utilizzo di tecniche di citogenetica
molecolare (ad esempio FISH) ed è di fondamentale importanza clinica nelle correlazioni
cariotipo-fenotipo.
Caratterizzazione di aberrazioni cromosomiche in ambito oncoematologico
La presenza di specifiche anomalie cromosomiche rilevate mediante tecnica FISH o
citogenetica convenzionale può decidere della gestione del paziente compresi la diagnosi o la
conferma della stessa, il trattamento e la prognosi.
Sono disponibili sonde molecolari sequenza specifica per la individuazione di riarrangiamenti
cromosomici specifici in corso di:
• leucemia mieloide acuta(AML)/Mielodispalsia(MDS)
• leucemia linfatica cronica (CLL)
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Mieloma multiplo (MM)
Leucemia mieloide cronica
Linfoma follicolare
Linfoma mantellare
Linfoma marginale
Array-CGH
L’array CGH (array- Comparative Genomic Hybridization) è una tecnica che consente la
valutazione dell’intero assetto cromosomico mediante la tecnica dell’ibridazione genomica
comparativa su microarray. Tale procedura permette di identificare anomalie cromosomiche
di tipo numerico (aneuploidie) o anche delezioni o amplificazioni di piccole porzioni
cromosomiche.
Il principio su cui si basa la tecnica dell’Array CGH è la coibridazione del DNA in esame o DNA
test e del DNA genomico di riferimento proveniente da un soggetto sano , marcati in maniera
differenziale con molecole fluorescenti, su un microarray di cloni genomici. Il microarray è
costituito da un supporto solido, su cui vengono disposti (spottati) una serie di cloni (oltre
5000) corrispondenti a piccole porzione di ciascun cromosoma, fino a ricomprendere l’intero
assetto cromosomico umano, raggiungendo una risoluzione di circa 150 Kb.
L’analisi array-CGH viene raccomandata in diagnosi postnatale in caso di:
• sindrome malformativa/dismorfica
• ritardo di sviluppo, ritardo mentale, autismo
L’analisi array-CGH viene raccomandata in diagnosi prenatale in caso di riarrangiamenti
cromosomici “de novo” o in presenza di quadri malformativi fetali con cariotipo normale.
GENETICA MOLECOLARE
L’analisi molecolare su sangue periferico e tessuti (anche inclusi in paraffina) viene effettuata
per le seguenti patologie:
Malattie genetiche
• Fibrosi cistica (CFTR)
• Sindrome X fragile (FMR-1)
• Alzheimer (apoE e PS1)
• Sterilità/anomalie della differenziazione sessuale (SRY)
• Acondroplasia/ipocondroplasia (FGFR3)
• Sindrome da microdelezione/ritardo mentale
• Sindrome di Beckwith-Wiedemann
• Sindrome di Silver-Russell
• Malattia di Charcot-Marie Tooth/Neuropatia ereditaria (HNPP)
• Atrofie muscolari spinali
• Sindromi MED12-correlate: sindrome di Opitz-Kaveggia (FG tipo 1) e sindrome di
Lujan-Fryns
• Emocromatosi
Test di predisposizione genetica allo sviluppo di patologie tromboemboliche:
• Fattore II della coagulazione
• Fattore V della coagulazione
Test di predisposizione genetica allo sviluppo dei tumori:
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BRCA1 e BRCA2/Cancro mammella-ovaio
PALB2 (Partner di localizzazione nucleare di BRCA2)
P53
CHEK2
MLH1/MSH2/MSH6 (cancro ereditario del colon)
APC/Poliposi Adenomatosa Familiare (FAP)
MUTYH/ Poliposi Adenomatosa Familiare (FAP) e Poliposi Adenomatosa Familiare
Attenuata (AFAP)
HOXB13 (cancro familiare prostata)
CDKN2A (melanoma familiare)
POLE/POLD1 (poliposi/cancro colon)
Diagnosi molecolare di oligo/azoospermia
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Microdelezione cromosoma Y
Test di farmacogenetica/valutazione di marcatori biologici molecolari diagnostici
e prognostici
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Risposta terapeutica a gefitinib/erlotinib (EGFR)
Effetti collaterali da IRINOTECAN (UGT1A1)
Resistenza all’Aspirina
Risposta terapeutica a CETUXIMAB/PANITUMUMAB (Kras-BRAF-PIK3CA)
Risposta terapeutica a farmaci metabolizzati da enzimi del citocromo P450
Instabilità dei microsatelliti
BCR/ABL t (9;22)
BCL1 t (11;14)
BCL 2 t (14;18)
PML-RARa t (15;17)
JAK2 mutazione V617F
Definizione del rischio di difetto del tubo neurale:
• Metabolismo dei folati (CBS - MTHFR C677T - MTHFR A1298C - MTRR - MTHFD1 RFC1)
Informazioni per il paziente:
Per l’indagine della Sindrome dell’X fragile è necessario contattare il servizio di genetica per
l’appuntamento. Per tutti gli altri esami si effettua con un prelievo di sangue al centro prelievi
dell’ospedale senza appuntamento con impegnativa del medico curante.