Auguri buon compleanno Odin teatret

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Auguri buon compleanno Odin teatret
STUDIUM ACTORIS
international theatre ensemble - Nor way
Eugenio Barba
v/ Odin Teatret
Særkærparken 144 · P.O.Box 1283 ·
DK-7500 Holstebro · Denmark
Fredrikstad (NO), 21 Giugno 2014
!
Caro Eugenio Barba,
25!
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cari Iben, Julia, Roberta, Tage, Else Marie, Jan, Frans, Kai, Donald, Elena, Sofia, Ulrik,
Anne e a tutti gli altri collaboratori del vostro gruppo, questa sarà, purtroppo ma anche
necessariamente, un saluto fatto di frasi lunghe, all’italiana, ma di frasi necessarie ed
accorate.
Ci scusiamo di non potere essere li ma, come buon esempio di rappresentanti del
“popolo secreto”, i nostri impegni artistici a volte ci costringono a rinunciare ai piaceri
privati, e ci confinano ai nostri compiti di artisti. Così accade per noi questa volta, così
accade sicuramente per tanti altri che non potranno essere domani li con voi ad
Vi mandiamo comunque un abbraccio ed un augurio di buon compleanno attraverso i
nostri colleghi, amici fraterni, del Grenland Friteater che hanno appena concluso con
successo la 20. edizione di PIT, l’unico festival di teatro in Norvegia degno di questo
nome. Un festival rinomato, quasi preso per scontato ma che, come sappiamo tutti noi
che combattiamo ogni giorno per la nostra esistenza, scontato non è. Ogni anno il
festival viene reinventato, ogni corona necessaria viene strappata, a chi corone ne ha
tante, con la forza di persuasione, convincendo politici ed amministratori che
l’espressione teatrale è qualcosa d’atavico e necessario all’essere umano. Tanti di noi si
riconosceranno nelle “imprese” del Grenland Friteater, che come noi e tanti altri dei
vostri amici e colleghi, fanno parte di quel “popolo secreto” da voi tanto apprezzato,
che si è creato intorno alla vostra esistenza e all’esistenza di altri pochi ma egregi artisti
teatrali. Un popolo che combatte una lotta continua per la propria indipendenza ed
unicità, armati solo della propria passione, del proprio orgoglio, del proprio sudore,
del proprio mestiere, della propria intuizione, delle proprie trovate estemporanee e
fantasiose per poter impossessarsi quei pochi spiccioli di sostegno pubblico riservati
agli artisti, e che verranno usati per il bene della comunità locale, che servono
fedelmente. Ma attenzione, è un popolo sì pronto alla pugna, ma che che esiste e
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Holstebro.
fiorisce soprattutto in tempi di pace. Questo popolo di “nottole”, che si aggirano nelle
pieghe della società, si butta a capofitto, da spettacolo a spettacolo, da seminario a
seminario, da conferenza a conferenza, nell’interpretazione di vicende e personaggi
che appartengono al sapere comune e all’ esistenza dell’umanità. Per ogni spettacolo
rappresentato, un pezzo di questo sapere a volte dimenticato , a volte nascosto per
malevolenza politica, riaffiora rinnovato e purificato alla superficie della coscienza
umana: visibile per tutti, spesso nella sua più cruda interpretazione. La storia della
principessa Sherazade, della dannata Cassandra, della indomita Mutter Courage, di
mitici re crudeli oppure generosi, dei vari dittatori che hanno tartassato la vita pacifica
dei popoli, sono solo alcuni di questi saperi ritrovati e riconsegnati alla nostra
coscienza. E chi altri, se non questo popolo scompaginato e disperso di teatranti, si è
occupato di recuperare questi pezzi di storia umana? Non certo i politici, non certo gli
amministratori ed i direttori dei teatri istituzionali. E l’esistenza di questo popolo è
dovuta, quasi esclusivamente, alla vostra esistenza ed al vostro insegnamento, Odin
Teatret. Ci sono voluti 50 anni di resistenza, di sacrificio, di utopie negate, di ore ed
ore di duro lavoro fisico in sale buie, in pesi lontani (ma non stranieri!), di compromessi
laceranti con i sentimenti verso i famigliari rimasti a casa, che aspettano quegli attori
che, mandati in missione segreta in terra lontana, forse non ritorneranno mai, o, ancor
peggio, ritorneranno cambiati, irriconoscibili. Ma anche 50 anni di soddisfazioni, di
senso di compiutezza e consapevolezza di lottare per qualcosa di onorevole e
pregiato, di condivisione di parte del proprio spirito, di trasmissione di una possibile
via alternativa di vita e di condotta, forse più civile e più a portata d’uomo. A cavallo di
questi 50 anni, voi dell’Odin, tutti voi, inclusi chi non c’è più, ci avete incitato, spesso
guidato con il vostro esempio, a continuare sul nostro cammino. Questo incitamento è
avvenuto, spesso e volentieri, solo con la forza del vostro esempio, con la sola forza
della vostra esistenza. Per 50 anni, nei momenti di scoramento, confusione, perplessità
e desiderio di “gettare la spugna”, alzando lo sguardo abbiamo visto la luce della
vostra esistenza brillare in lontananza, facendoci sentire meno soli, più coraggiosi e
disposti a impugnare nuovamente le redini della situazione, alzarci in piedi e
riprendere il cammino. Non siete stati i soli, per noi dello Studium Actoris, ad inspirarci
in tale maniera. Come ben sapete Ingemar Lindh ed il suo gruppo di attori eroici,
hanno rappresentato per noi una luce più vicina e brillante, ma nel nostro cuore le
vostre peripezie di attori estravaganti ed a volte introversi, di guitti da palcoscenico, di
scienziati dell’essere umano, di scrittori , di marinai del Teatro, di imbonitori e inventori
della Terza via, c’ hanno riempito l’animo di coraggio per intraprendere le nostre sfide
quotidiane, inspirandoci soluzioni improbabili ed impreviste a situazioni improvvise ed
inaspettate. Grazie alla vostra esistenza ed al vostro insegnamento anche indiretto,
siamo stati in grado di ricadere sempre in piedi, sconcertando e disarmando i nostri
nemici. Concludendo, voglio ricordare anche Torgeir, con quel suo accento di un
norvegese aulico costretto in quel corpo di sognatore, voglio ricordarlo nel ruolo di
Brecht, dove ci invitava a “non lasciatevi sedurre!”. Un invito che seguo tutt’oggi, nella
pratica quotidiana in sala, nel rapporto di trasmissione dell’esperienza con gli allievi.
Ciao Torgeir, per esserci stato, ciao a tutti voi, per esserci ancora, a presto.
Ora m’immagino, che Tor Arne, Trond, Anna, Geddy, Lars, si tengano per mano a
semicerchio aperto, e che ai due apici ci siano Torgeir ed Augusto e poi, noi dello
Studium Actoris, Jannicke, Paolo e Line (la nostra amministratrice) , e poi tutti voi, che
tenendoci per mano, completiamo quel cerchio costituito da quel “popolo segreto” che
io immagino moltiplicarsi, in eterno. Mi domando se questo sia solo un sogno, og una
premonizione di qualcosa che accadrà domani sera durante la celebrazione del vostro
50’ enario ?
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Caro Barba, un abbraccio di cuore, e nuovamente:
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Auguri!
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Per Studium Actoris
Paolo Martini
Jannicke Stensnes
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