Numero 10 - d.mare.online
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NUMERO 10 | MAGGIO 2016 Periodico gratuito di informazione sulle eccellenze delle Marche tra mare, territorio e cultura 02 002 N C O N A • M A 09 PAGINA Secondo Pilartz vivere d'aria si può Arriva Inteatro 2016 danza in primo piano Conerock torna il grande raduno Il guru del respirianesimo ha il suo quartier generale tra Sassoferrato e Fabriano... Dal 29 giugno al 7 luglio il Festival diviso tra Ancona e Polverigi... La reunion delle moto modern classic sulle strade del Monte dal 3 al 5 giugno... 03 ANNO A PAGINA 07 PAGINA 10 PAGINA PAGINA Porto, occasione da non perdere Il chiodo di pelle piaceva a Marlene Il presidente dell'Autorità portuale Rodolfo Giampieri parla della Macroregione... All'inizio fu la giacca degli aviatori, poi dei motociclisti ora è un capo cult... R C H E • A D R I A T I C O Ecco maggio tra feste e ginestre M aggio quinto mese dell’anno nel calendario gregoriano, un mese pieno di promesse e di aspettative, quasi un sabato del villaggio. Arrivano sole e caldo, pregustiamo i primi bagni e le vacanze che verranno. E pensando alla bella stagione, iniziamo a festeggiare con il Primo maggio, festa dei lavoratori, con il Concertone, le scampagnate, e ad Ancona quattro giorni di fiera, un’overdose di shopping low cost. Ma questi 31 giorni che vanno ad incominciare sono quelli consacrati alla Madonna, e tra i nostri ricordi scolastici riaffiora il manzoniano 5 maggio, in morte di Napoleone. Lungo la riviera All'interno inserto speciale di 4 pagine del Conero si accende il giallo della ginestra, cantata dal nostro Giovane favoloso, che colora le gite fuori città. Nella tradizione contadina è un momento importante, celebre è l’albero del maggio, piantato in mezzo all’aia o nella piazza del paese, carico di nastri colorati, attorno al quale ballare e cantare le vecchie strofe popolari. Ed infatti nella nostra regione e nella vicina Umbria, si rinnova il Cantamaggio, rassegna di canti di questua, al recupero dei quali ha fortemente contribuito La macina, il gruppo folk di Gastone Pietrucci, nato a Monsano nel lontano 1968. • m.r. 02 STILI DI VITA NUMERO 10 | MAGGIO 2016 PAGINA Il regime alimentare Tutte le curiosità Il respiro che nutre ma non è un digiuno Finora sono 1000 i seguaci su Facebook in Italia D opo i vegetariani, i vegani, i fruttariani, i crudisti ora sta arrivando anche in Italia un nuovo stile di vita alimentare, il respirianesimo, direttamente dall'India. Si tratta tecnicamente di 'alimentazione pranica' e deriva dalla parola indiana 'prana' che significa letteralmente energia. Infatti il prahanesimo propone uno stile di vita estremo, suggerendo di nutrirsi di tutta quella energia che si riesce a prendere dall'universo. Per arrivare all'alimentazione pranica bisogna affrontare un percorso di 21 giorni in cui oltre a bere solo acqua per depurare il corpo dalle tossine accumulate col cibo in una vita intera, bisogna osservare tre regole: non perdere peso (anche se una minima perdita, almeno all'inizio, è fisiologica); non perdere energia e diminuire il tempo del sonno perchè man mano che il corpo si purifica e non viene più appesantito dalle funzioni legate alla digestione, l'organismo si sente più riposato e si ha una minore necessità di dormire. I benefici sono quelli di un corpo depurato dalle tossine e quindi più sano. Ma non si tratta di digiuno. In Europa ci sono oltre 3000 persone che hanno abbracciato lo stile di vita pranico, in Italia quasi 1000 gli iscritti al gruppo Facebook fondato da ta.fre. Pilartz. • PERIODICO DI INFORMAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE Marina Roscani PROGETTO GRAFICO Sergio Giantomassi IMPAGINAZIONE Icselle Design Studio S.a.s EDITORE Cristina Cognini ANNO 002 STAMPA Gruppo Manservigi Registrazione presso il Tribunale di Ancona N. 3638/2015 RCC del 28 agosto 2015 Per informazioni commerciali Cristina Cognini Cell. 392.2049761 [email protected] Nicolas Pilartz testimonia l'ultima frontiera del salutismo estremo Il respirianesimo, vivere d’aria Dall'India l'alimentazione pranica, stile di vita che coniuga armonia ed energia del corpo di Talita Frezzi S i può vivere di sola aria, specie in un momento storico in cui la lotta all'anoressia e alle malattie del cibo sono condivise anche dagli stessi stilisti? Ebbene sì. Ma solo quando il proprio corpo riesce a trasformarsi in roccaforte di un'energia spirituale capace di trasformare l'armonia del cosmo in alimentazione. Perchè a questa che è definita 'alimentazione pranica' si arriva in modo naturale, non è un digiuno. Un verso percorso spirituale insomma, cui si deve arrivare per gradi. E in piena consapevolezza. Lo sta facendo il francese Nicolas Pilartz, fondatore del gruppo Facebook italiano “Alimentazione pranica”. Dal 2012 ha adottato questo stile di vita e abbracciando i princìpi francescani della povertà e del servizio della gente e dell'universo. Pilartz vive in una yurta (una tenda mongola che ha costruito da solo) nel piccolo paese di Coccore, tra Sassoferrato e Fabriano. “Sto scrivendo un libro sulla mia esperienza - ci racconta - sono un ricercatore, ho fatto una vita intensa. Ora è cambiato tutto, sono in pace con l'universo e con me stesso. Ho letto libri, ho fatto ricerche e ho scoperto che nella storia sono sempre esistiti personaggi che riuscivano a sostenersi senza cibi solidi e liquidi, in particolare i santi cristiani. Quindi Esiste un protocollo con regole e quattro livelli, deve diminuire il sonno ma non deve calare il peso Nicolas Pilartz il guru della dieta pranica e alcune immagini della sua tenda tibetana nel Fabrianese ho pensato che se il cibo produce tossine e quindi fa ammalare, la sua assenza avrebbe dovuto creare un equilibrio di energia e salute. Con l’alimentazione pranica ti nutri dell’energia del cosmo e quindi non ti indebolisci ma ti rafforzi, ti disintossichi, ti senti meglio e aumenta l’armonia con tutto ciò che ti sta intorno”. Per avvicinarsi a questa nuova frontiera del salutismo estremo, esiste un protocollo con regole ferree. “Si chiama il processo dei 21 giorni - aggiunge Pilartz - in cui il peso non deve scendere, non bisogna perdere energia, deve diminuire il tempo del sonno, perché il corpo si purifica, non è appesantito dalla digestione e si ha minore necessità di dormire. In questo percorso vi sono quattro livelli, io sono al terzo. E scelgo di mangiare solo una volta ogni tanto per socialità”. • 03 il PORTO CHE VERRÀ NUMERO 10 | MAGGIO 2016 PAGINA Macroregione, intervista al presidente dell’Autorità portuale di Ancona Rodolfo Giampieri “Ora non perdiamo questa occasione” Quella Adriatico Ionica coinvolge otto Paesi e la città può avere la funzione di baricentro di Marina Roscani “P erdere questo treno sarebbe una follia. Sull’altra sponda si stanno attrezzando per cogliere la grande occasione”. In estrema sintesi è questo il messaggio che lancia il presidente dell’autorità portuale di Ancona, Rodolfo Giampieri, parlando della Macroregione Adriatico Ionica. “Le aziende in Croazia e Bosnia fanno sistema per proporre progetti “chiavi in mano” e accedere ai fondi, che sono cospicui. Noi dobbiamo muoverci in fretta, per non farci soffiare sotto il naso la funzione di baricentro di questo grande progetto”. Ma cos’è la Macroregione in soldoni? Si tratta di una strategia integrata che coinvolge regioni e nazioni diverse, con l’obiettivo di ottenere uno sviluppo sostenibile e integrato di una specifica area geografica, che da alcuni anni l’Unione europea sta sperimentando. Quella Adriatico Ionica coinvolge otto Paesi: l’Italia, la Slovenia, la Croazia, la Grecia, la Bosnia Erzegovina, la Serbia, il Montenegro e l’Albania. Sono stati individuati quattro obiettivi, detti “pilastri”: la crescita blu, collegamenti (reti di trasporto ed energia), qualità ambientale e turismo sostenibile. La conferenza dei presidenti e delle province autonome ha istituito un gruppo di lavoro, Eusair Italia, coordinato dalla Regione Marche. Di recente Rodolfo Giampieri, che è anche presidente del Forum delle Camere di Commercio dell'Adriatico e dello Ionio, in un confronto fra i rappresentanti dei Paesi della Mrai alla Fiera internazionale di Mostar, in Bosnia Erzegovina, ha detto: ''La Macroregione Adriatico Ionica potrebbe rappresentare uno strumento di semplificazione nel difficile e complesso processo di integrazione partendo dall'economia come motore di sviluppo anche culturale al di là di ogni barriera. Mostar, con il suo famoso ponte storico, è il simbolo dell'indispensabile collegamento tra le diversità che, dal punto di vista dell'economia, possono non solo convivere ma crescere insieme. Le Camere di Commercio, unite in rete attraverso il Forum, possono essere determinanti in tale processo e facilitare una sempre più forte collaborazione tra le piccole e medie imprese di tutta l’area''. Nella 19ma edizione della fiera, il focus è stato dedicato alla collaborazione con la Turchia. In questo orizzonte, è stato sottolineato il ruolo strategico che può essere giocato dai Paesi dell'area adriatico ionica. ”In questi miei frequenti viaggi al di là dell’Adriatico - sostiene il presidente Giampieri - mi sono reso conto del grande fermento che c’è attorno a questa opportunità. I giovani hanno voglia di riscatto, vogliono essere i fautori del loro destino e far crescere i loro Paesi, che hanno subito guerra e miseria”. Lo stesso non si può dire di noi? “Siamo in ritardo, il porto Ancona, che ha salvato la sua autonomia, deve riconvertirsi, va rilanciato, rafforzato il trasporto su treno, (ci sono due milioni e mezzo del ministero per l’intermodalità), diventare un centro attrattivo per turisti e cittadini. Gli anconetani hanno senpre avuto un forte legame con lo scalo dorico. Perso nel tempo per scelte più o meno giuste. A piccoli passi la città si sta ri- Il porto di Ancona, che può avere un ruolo strategico nell’ambito della Macroregione Adriatico Ionica Lo scalo deve riconvertirsi per essere il baricentro di questo grande progetto di sviluppo e tornare ad essere punto di riferimento per i cittadini e i turisti appropiando del legame con il mare. Il Porto antico riaperto al pubblico è stato un grosso successo, manifestazioni, spettacoli, e passeggio hanno ridato vita a luoghi sbarrati. E ora il fascino della Lanterna rossa, luogo dimenticato dai più, ma che Mario Monicelli scelse come set per alcune scene de “La ragazza con la pistola”. Vogliamo spostare il porto commericiale dal centro della città, per dargli un altro respiro e renderlo fruibile alla gente. Inoltre, lavoriamo al recupero del Mandracchio, via i padiglioni della Fiera della pesca e largo ad una vera stazione marittima ed altre attività. Facendo bandi in modo nuovo, dove chi presenta il progetto deve essere anche investitore e gestore dello stesso. Credo che sia tempo di riempire gli slogan di significati. Ma ci vogliono idee chiare, velocità, coraggio e visione”. RODOLFO GIAMPIERI Siamo in ritardo sull’altra sponda lavorano sodo, i giovani hanno voglia di riscatto e colgono l’opportunità • Il giornale è anche disponibile in digitale nel sito: www.d-mare.it Seguici anche su Facebook: D.Mare Per info commerciali contattare: Cristina Cognini [email protected] phone 392.2049761 D.mare è disponibile anche gratuitamente presso le librerie Feltrinelli di Ancona e Cattolica di Jesi Illustrazione di Sergio Giantomassi 04 FATTI & PERSONAGGI NUMERO 10 | MAGGIO 2016 PAGINA La stirpe ha le sue origini in Germania, nell’Alsazia una Ferretti sposÒ l’Arciduca d’Austria FRANCESCO FERRETTI La mia famiglia è stata la più importante della città, e le ha dato una moltitudine di uomini famosi di Claudio Desideri F rancesco, nobile, uomo d’armi, ingegnere, scrittore, studioso di scienze matematiche e della tattica militare, architetto. Un curriculum di tutto rispetto? Senza vanto direi di si. La mia famiglia, i Ferretti, è stata la più importante di Ancona. Non mi prenda per presuntuoso, ma il nostro casato ha dato alla città una moltitudine di uomini famosi, persone di cultura, studiosi letterati, consoli e ambasciatori, poeti, storici, scienziati, alchimisti, chimici, vescovi e cardinali e anche un beato, Gabriele. Le nostre figlie sono andate in spose alle famiglie aristocratiche più importanti di Ancona e d’Europa e quelle che scelsero la via del convento divennero tutte badesse. Famiglia famosa e potente? La stirpe dei Ferretti ha le sue origini in Germania e più precisamente dalla contea di Phirt, nell’Alsazia, o Phirrettiana da cui Ferretta e Ferretti. Una nostra antenata sposo l’Arciduca d’Austria. • Nelle immagini alcuni palazzi della famiglia Ferretti, a destra lo stemma del casato che ha avuto una grande importanza nella storia della città e non solo Francesco Ferretti uomo d’armi, ingegnere, scrittore studioso di scienze matematiche, tattica militare, architetto “Ancona ai miei tempi offriva sempre qualcosa di speciale” Da quel momento gli Asburgo ebbero tra i loro titoli anche quello di conti di Ferretto. Trasferitisi in Italia, nel 1300, costruirono il castello in quel luogo che voi chiamate, Castelferretti e iniziarono la loro ascesa politica ed economica che li fece divenire una delle famiglie più potenti del Centro Italia. Le nostre dimore, tutte suntuose, testimoniano la prosperità raggiunta dalla famiglia come il palazzo cinquecentesco di San Pellegrino, sul colle Guasco, edificato da Angelo di Girolamo su disegno del Sangallo. Anche i più bei palazzi di Ancona e delle località limitrofe sono appartenuti ai Ferretti. Solo per citarne alcuni quello di San Domenico e Nembrini Gonzaga in Piazza del Plebiscito, l’Arcivescovado, palazzo Ricotti a Camerano, Villa Giardino al Viale, Villa Terni a Falconara, Villa di Castelfidardo, i Castelli di Castelferretti e di Varano, Rocca Priora e tanti altri ancora. Ci parli di lei? Nacqui nel 1525 da Piergentile Ferretti e da felice Scalamonti. Ebbi come maestri Paolo Bartoli, Federico Comandini e un Piccolomini. La nostra famiglia era molto legata al Ducato di Toscana. Scelsi, come molti rampolli della nobiltà, la carriera militare. Appena ventenne fui in Francia con Francesco I, poi in Germania con Carlo V. Tornato in Italia mi misi al servizio di Guidobaldo duca di Urbino. Nella vita militare ebbi modo di ispezionare fortezze e castelli e viaggiai molto per studiare le fortificazioni e le nuove tecniche difensive. Dopo una breve pausa ad Ancona, durante la quale mi dedicai allo studio delle carte geografiche, mi misi al servizio di Venezia nella guerra contro i Turchi. Nel 1571 tornai nella mia città per restarci. Dopo tante guerre aveva neces- • • sità di pace? La mia fu una vita molto intensa sotto ogni profilo. Avevo bisogno di ritirarmi tra i miei studi e dedicarmi alle materie che più amavo, l’arte della guerra, l’architettura, la geografia e la matematica. Così iniziai a scrivere: “Della Osservanza militare”, “Il consiglio eroico”e il più noto, conservato oggi nelle biblioteche più famose al mondo, “Diporti notturni”, un’opera attinente all’arte militare e alla geografia con un capitolo dedicato alla vita cinquecentesca di Ancona. Il Notturno nono. Interessante. Ci racconti qualcosa. Ancona era bellissima. Un centro commerciale marittimo fiorente con svariate attività imprenditoriali. Le mercanzie che vi transitavano erano infinite: ”lana, seta finissima, tappeti Alessandrini, panni di corame d’oro • e d’argento, figurati e non figurati, variati quadri Fiamenghi. Le drogherie zuccheri, mieli, gli ciambellotti, le bambacine, il cottone, il cremesi, le molte forti, gran quantità di corami…. e tra le attività: la vaga arte di imbiancar la ceratura, de la quale ordinariamente se ne serve Roma nonché il resto delle ecclesiastiche provincie, quelle delle tintorie di ogni sorta di tela e di drappo, di pezze di panni di lana che tanto famosamente opera: …l’arte di cilindrare, o manganare le tele, il lavoro di velluti d’ogni sorte: l’arte di far canapi o cani per il servigio delle grosse navi.” Poi ci sono: “le cose necessarie al vito humano come le bottarghe, il caviale, l’uve di coranto, il gibbibo candiotto da Sciò, la malvasia, pistacchi, dattili, le gellatine, le moronelle, tarantallo, morona, tonina, con altri infiniti pesci conservati, altre innumerevoli robbe mangiative che vi sono condotte dalle parti del levante. Ad Ancona arrivavano le cose e le persone più diverse? Come ho descritto sopra transitavano nel porto i prodotti più vari come pure quelli dell’entroterra cittadino: “ bonissimi vini in quantità grande, ottimo olio, frumento di buon fatione, delicati frutti, saporite carni, grassi formaggi, honesta abondanza di polli, piccioni, quaglie assaissime, tordi, starne, sterlacche, beccafichi, entrando nella modestissima città vi si discerne tra l’altre virtù che la fanno risplender con immortal gloria, una magnificenza, splendidezza signorile, cui senza intermissione vi albergano personaggi di ogni qualitade, che di continuo vi arivano, che meravigliati della notabile spesa che si fa nel trattenerli la essaltano sino al Cielo.” Una città viva e accogliente che sapeva offrire al viaggiatore sempre qualcosa di speciale…. • • NUMERO 10 | MAGGIO 2016 05 A SCUOLA DI MARE PAGINA GALLIANO IPPOLITI Durante l’estate promuoveremo un piano di avvicinamento alla cultura del mare per le scuole cittadine Parla Galliano Ippoliti, il vicepresidente della Lega navale sezione di Ancona “Vogliamo diffondere l’amore per il mare” l’associazione ha come scopo ANCHE l’impegno per la tutela dell’ambiente e delle acque interne di Marina Roscani “U no degli scopi principali della sezione della Lega navale dorica – dice il vicepresidente dell’associazione Galliano Ippoliti - è quello di diffondere negli anconetani, i giovani in particolare, lo spirito marinaro, la conoscenza delle problematiche marine, l’amore per il mare e l’impegno per la tutela dell’ambiente e delle acque interne. “È sulla base di questi obiettivi, che durante il corso della prossima estate e delle vacanze scolastiche, la sezione di Ancona, sulla base di un accordo con il Ministero della istruzione e con la FIV, ha promosso un piano di avvicinamento alla cultura del mare e alle discipline scientifiche e sportive che nel mare hanno il loro ambito di applicazione, coinvolgendo due scuole primarie: l’istituto comprensivo Grazie Tavernelle, scuola Maggini, otto classi per un totale di 193 allievi e Domenico Savio, 2 classi per un totale di 36 allievi. Due scuole secondarie: l’istituto comprensivo Novelli Natalucci, scuole Pascoli 4 classi per un totale di 103 allievi, scuole Leopardi con due classi per un totale di 44 allievi, che vedranno la partecipazione di 375 alunni. “Preventivamente concordata per tempi e metodi con i rispettivi dirigenti scolastici – continua Ippoliti- , il programma sarà coordinato da Arianna Giambuzzi, sulla base di un percorso programmato con il consiglio direttivo della sezione”. L’esecuzione del progetto, vedrà impegnati: lo staff degli istruttori Maia e Michele, la coordinatrice della attività velica giovanile, il responsabile delle attività sportive della sezione che nel corso di 10 settimane, si avvicenderanno nell’attività didattica di iniziazione alla vela. Le 5 lezioni per ogni classe di alunni, saranno imperniate sui concetti fondamentali della navigazione quali il regime dei venti e la sua nomenclatura. Le varie andature e manovre in relazio- Uno degli scopi della sezione della Lega navale dorica è quello di diffondere negli anconetani, i giovani in particolare, la conoscenza delle problematiche marine e l’impegno per la tutela dell’ambiente e delle acque interne ne alla direzione della barca e alla direzione del vento, il tutto con l’utilizzo di un simulatore. Il comportamento da tenere e da far tenere nei confronti dell’ambiente mare, affinché esso possa accogliere noi e le future generazioni con la bellezza e il fascino che da sempre esercita. Il percorso degli allievi si concluderà con una uscita in mare che darà loro la possibilità di vedere applicate alla pratica tutto ciò che avranno appreso dalla teoria. “Ci piace sottolineare – sottolinea il vicepresidente - che l’attività di questa sezione nei confronti delle scuole, è già in atto da molti anni con varie iniziative promosse dai nostri delegati scolastici, anche presso istituti superiori e aventi per tema l’ambiente mare in tutte le sue sfaccettature. L’ultimo in ordine di tempo è stata una conferenza sulla fauna e flora marina del Conero a cura del nostro socio biologo Federico Betti presso 4 istituti superiori. “Ma va detto – conclude il dirigente - che tutto questo si realizza grazie ai soci, che sono la forza vitale della sezione. Loro si impegnano nelle attività statutarie, con lealtà, spirito altruistico, passione, iniziativa, senso di appartenenza. Come l’apporto della propria cultura marinara e esperienza, senza compensi di alcuna natura, salvo quello di riuscire a “contagiare” forze nuove per la sezione Lega navale italiana di Ancona”. • 06 MANIFESTI D'AUTORE NUMERO 10 | MAGGIO 2016 PAGINA E’ nelle Marche il Cinema a Pennello, un Museo unico con i bozzetti originali dei film cult La storia del cinema dipinta a mano Qui a sinistra, Giancarlo Giannini insieme al proprietario del museo Paolo Marinozzi Sopra, la dedica dell'attore alla singolare eesposizione Verdone, Muti, Giannini Cardinale, tanti i big incantati dalle collezioni di Palazzo Marinozzi di Alessandra Bruno “I Sopra, Carlo Verdone in visita al museo Sotto, il manifesto di Catherine Spaak A destra, l'interno della mostra, Audrey Hepburn in colazione da Tiffany e Claudia Cardinale davanti a un suo ritratto talians do it better?”. Se si parla di collezionismo, forse, la risposta è sì. Nel piccolo comune di Montecosaro, in provincia di Macerata, esiste Il Museo del Cinema a Pennello, un gioiello unico in Italia, ma ancor più nel mondo. Nella suggestiva cornice di Palazzo Marinozzi, Paolo, il titolare, ha creato una realtà espositiva permanente, esclusivamente dedicata ai bozzetti cinematografici. Le locandine dei film cult dagli anni ’30 agli anni 80, rigorosamente dipinte a mano. Chicche per cinefili introvabili, che hanno attirato l’attenzione di grandi artisti del panorama nazionale. Gli ultimi in ordine di tempo: Carlo Verdone e Giancarlo Giannini, a cui sono dedicate due sale. I due piani del Palazzo, circa 500 metri quadri, custodiscono oltre mille bozzetti originali, dai quali venivano stampati i manifesti di pellicole indimenticabili come “Ombre rosse”, “Il gigante” , “Poveri ma belli” “ Psyco”, “Colazione da Tiffany”, “Ben Hur”, “La grande guerra”, “C'era una volta il West”, “Profondo rosso”, “Febbre da cavallo” e tanti altri capolavori, anche internazionali. «La passione è innata, ci vogliono sensibilità e una propensione alla raccoltaracconta Paolo Marinozzi - ho cominciato a collezionare figurine quando ero piccolo. Poi sono passato ai manifesti del cinema, viaggiando molto per reperirli». E prosegue: «Nel ’92 ho promosso la prima mostra dedicata a Totò nel 25°anniversario della morte e ho invitato la figlia Liliana De Cur- Il proprietario Ogni quadro racconta la moda e il costume dell’epoca, gli americani si fermano per ore tis, quando il Museo era ancora un Centro italiano di Collezionismo. Ho organizzato eventi rivolti a personaggi dello spettacolo quali Gina Lollobrigida, le gemelle Kessler e Catherine Spaak. E’ venuto anche Alberto Sironi, il regista di Montalbano, che per pura coincidenza aveva un amico a Belfor- te del Chienti. In quell’occasione ha deciso di girare quasi totalmente nelle Marche la miniserie “Il grande Fausto” con Sergio Castellitto e Ornella Muti, che ho avuto il piacere di ospitare». La curiosità è che i big del cinema, che hanno raccolto l’invito, non hanno mai percepito compensi: «Deve essere un piacere quello di visitare il Museospiega Marinozzi - non abbiamo mai avuto sponsor e non sono mai passato attraverso i manager. Per sei anni, non uno, ho aspettato Claudia Cardinale. Attraverso amici giornalisti, mando cataloghi del Museo ai personaggi famosi. Finora mi è sempre tornata una copia indietro, autografata con dediche e complimenti. Ricordo con piacere Ennio Morricone e Ettore Scola, per esempio. Giuseppe Tornatore, invece, mi ha promesso che verrà a vedere il Museo. Un altro sogno è quello di avere Thomas Milian, il mitico Er Monnezza, che attualmente è a Miami». Il Museo del Cinema attira migliaia di visitatori ogni anno: «Abbiamo tanti ospiti stranieri, finlandesi,tedeschi, spagnoli - svela Marinozzi - gli americani, poi, passano ore a guardare incantati i bozzetti. Ammirano l’arte italiana. Loro sono sempre stati precursori dei tempi, sono passati quasi subito alle fotografie, era il veicolo più diretto. Ma oggi i quadri dipinti a mano sono preziosi. Non c’è solo la pittura: restituiscono il costume, la moda, la società dell’epoca. Nel dopoguerra non esistevano i trailer e i manifesti erano l’unico modo per far capire allo spettatore cosa avrebbero visto al cinema. Un’immagine a colori che con pochi dettagli sapeva evocare una storia». Poi conclude: «A guidare la mia attività è solo la passione. Il Museo è sempre aperto a tutti e gratuito, basta prenotarsi per la visita guidata». • I NUMERO 10 | MAGGIO 2016 PAGINA Leonardo Zuccaro “A rrivare primi al traguardo non basta, bisogna anche saper cucinare il piatto migliore. Ecco a voi la Sailingchef, la regata velica a numero chiuso (massimo 20 barche) in cui si premia non solo il merito sportivo, ma anche quello culinario. Mentre l’equipaggio regolerà le vele e il timoniere cercherà di sfruttare al meglio il vento, sottocoperta sarà in azione il cuoco o la cuoca di bordo. La formula con cui Marina Dorica e il suo Comitato Intercircoli, in collaborazione con Tipicità in Blu, hanno dato vita a questa singolare manifestazione, non è nuova: Cooking cup la chiamano da altre parti e sta avendo un grande successo. Di diverso (e di sicuramente apprezzato) in questo caso c’è che ogni concorrente avrà a disposizione un cesto completo di ingredienti, gli stessi pur tutti gentilmente offerto dalla Coldiretti, sponsor della manifestazione: ovviamente prodotti a km zero, marchigiani doc, che consentiranno di preparare quel piatto che ogni equipaggio dovrà presentare, non appena rientrati in porto, ad una giuria di professionisti. Appuntamento, dunque, a Marina Dorica sabato 21 maggio per vedere a chi andrà la palma d’oro del miglior equipaggio di cuochi-velisti. • Il 21 maggio arriva la prima “Sailing Chef” a Marina Dorica, la regata per cuochi e marinai doc La sfida a bordo è la novità di Ticipità in blu 2016, il porto turistico accoglierà 20 imbarcazioni di Alessandra Bruno E venti e appuntamenti senza soluzione di continuità: la stagione velica non finisce mai. A maggio un’altra avventura è pronta a sbarcare nel cuore di Ancona, un assaggio della Regata del Conero, che si avvicina alla XVII edizione, in chiave gustosa e divertente. Promossa dal comitato intercircoli di Marina Dorica e inserita all’interno del cartellone di Tipicità in Blu, la kermesse giunta al terzo anno e dedicata a tutte le sfumature del mare con iniziative a 360 gradi, c’è la Sailing Chef, un’esperienza molto in voga in Europa, che mescola la passione nautica all’amore per la cucina. Dal 19 al 22 maggio il Porto Turistico di Ancona, fulcro dello spirito marinaro e della tradizione cittadina, diventerà anche il set di una speciale regata gastronomica, la vera novità del 2016, prevista il 21 maggio. E’ una delle sei iniziative principali del cartellone, aperta a diportisti e non, con un unico requisito imprescindibile: la presenza di uno chef a bordo. Una sfida con il vento in poppa, in programma a partire dalle 14, dove la competizione incontra la fantasia ai fornelli. Ecco gli ingredienti principali. Gli equipaggi, alla partenza, saranno dotati di un kit con i prodotti del mare, per elaborare specialità prelibate ispirate al “Pesce dell’Adriatico”, e con i prodotti di terra, preparati invece da Coldiretti. Al momento di andare in stampa per la Sailing Chef le iscrizioni, rivolte a chi possiede barche dagli 8 ai 16 metri, erano in work in progress. La partecipazione è limitata a 20 imbarcazioni. A rendere ancora più sfiziosa la gara sarà una giuria di esperti, pronta a premiare la creazione più Tutti Master (chef) per un giorno sulle ali del vento Per ogni team un kit con prodotti di mare e di terra, la giuria di esperti eleggerà il miglior piatto invitante, composta, tra gli altri, da Alberto Lupini, il direttore di “Italia a Tavola”, la più importante rivista di settore nel Belpaese, e dal presidente italiano di Euro- Toques , l’organizzazione fondata nel 1984, che raduna i migliori chef del Vecchio Continente, oggi associazione di riferimento in Europa, per la categoria, con oltre 3000 soci. Maggio, dopo la breve pausa invernale, spalanca così le porte ad una varietà di iniziative, organizzate dalla fervente vivacità dei circoli nautici del capoluogo dorico. L’8 maggio, a scaldare in motori, sarà il Trofeo Four Sailing “Lei & Lui”, organizzato dalla Scuola di Vela Four Sailing Asd. Una veleggiata da vivere in coppia, dedicata a donne e uomini, skipper dalla complicità complementare, dove tutte le imbarcazioni gareggeranno in Classe Libera a Vele Bianche, suddivise in base alla lunghezza. La passeggiata tra le onde si disputerà nelle acque antistanti il porto turistico di Marina Dorica. Un altro evento da segnare in calendario si svolgerà invece il 15 maggio. L'organizzazione, l’A.S.D. As- sonautica Ancona, che anche quest’anno, ha in serbo la XVI edizione della “Veleggiata di Primavera”: una manifestazione che si prefigge, da un lato, di avvicinare alla vela i diportisti, anche a livello agonistico, e dall’altro, di offrire un’occasione di allenamento agli equipaggi di regata, in vista di future manifestazioni sportive. Lo staff “D.mare” seguirà da vicino tutte le regate e le iniziative legate alla stagione velica, uno sguardo puntuale e appassionato, che risponde all’irresistibile e affascinante richiamo del mare. • NUMERO 10 | MAGGIO 2016 INFO BP 1 BP 2 TRAGITTO Legenda dei Simboli Boa di Partenza Boa di Percorso Linea di Regata II III PAGINE Linea di Partenza/Arrivo Il trofeo a squadre miste per chi ama la vela torna l’8 maggio con la 2° edizione ideata dalla Scuola 4 Sailing La traversata Con “Lei & Lui” un passo a due tra le onde del mare A Marina Dorica donne al timone e uomini alle manovre, c’è attesa anche per la Regata di Primavera D ue cuori e una vela. Così si potrebbe caratterizzare il “Trofeo Lei & Lui”, organizzato dalla Scuola di Vela Four Sailing A.s.d, uno dei circoli nautici più giovani del vivace polo di Marina Dorica, nato appena 3 anni fa grazie alla passione dei soci fondatori, istruttori nautici che collaborano con l’Ancona Yacht Club. Dopo il successo della scorsa edizione, la particolare regata da vivere in coppia, è pronta a sbarcare per il secondo anno, il prossimo 8 maggio, nello specchio d’acqua antistante il porto turistico di Ancona. «L’ambiente nautico è statisticamente più maschile - racconta Lamberto Benucci, cofondatore della Scuola di Vela 4 Sailing - ci piaceva l’idea di portare a bordo equipaggi misti. Due persone di sesso diverso e una barca, questa è l’unica regola. Si tratta di una regata poco tecnica, diversa dalle sfide competitive cui siamo abituati, definita “a vele bianche” proprio perché basata sull’utilizzo dei soli randa e fiocco. L’idea originaria è quella di avvicinare quante più persone possibili al mondo del mare». Un’avventura insolita, alla portata di tutti: «Gareggiano coppie storiche, anche sposate - prosegue Benucci - che da tempo fanno esperienze di navigazione insieme. La maggior parte delle volte lei è al timone e lui si occupa delle manovre, ma accade anche il contrario. Poi ci sono armatori che non hanno un partner per partecipare, così entriamo in gioco noi istruttori. E’ un’occasione per aggregarsi e fare nuove conoscenze». Le iscrizioni in sede sono già aperte: «Le iscrizioni scadranno il giorno prima, sabato 7 maggio - spiega Benucci - ma ci sarà la possibilità di accedere anche la mattina stessa di domenica. Il percorso è un tipico “bastone più triangolo” o “triangolo olimpico” per consentire agli equipaggi di sperimentare tutte le andature. Il campo di regata è un campo fisso che ruota in funzione della direzione del vento. L’anno scorso hanno partecipato venti imbarcazioni, dai 5.50 metri in su: speriamo che il numero cresca, non c’è un limite». E aggiun- Il cofondatore Benucci Le donne protagoniste del mondo nautico è un altro modo per scoprire il mare ge: «La regata comincerà alle 11, compatibilmente con le condizioni meteo-marine, aspetteremo il vento favorevole». La mission della Scuola di Vela 4 Sailing è a 360 gradi: «La scuola precisa uno dei fondatori- che oggi conta quasi 200 iscritti, ha lo scopo di avvicinare le persone al mondo della vela e alla nautica da diporto, affrontando il vivere per mare sotto tutti gli aspetti. Per questo in inverno organizziamo delle vacanzescuola. Da una parte sono il naturale completamento del percorso, una volta conseguita la patente nautica, per raggiungere la piena autonomia in mare e la gestione dell’imbarcazione. Dall’altra regalano un’esperienza che può far innamorare del mare anche i neofiti». «Rivolti a chi è digiuno in materia anche diversi appuntamenti- conclude Benucci - come le letture di libri in barca o le degustazioni di vini, realizzate in collaborazione con le cantine locali. Una veleggiata con a bordo rigorosamente un team di esperti che si chiude con un aperitivo al tramonto. E’ un altro modo per scoprire la propria vocazione marinara». Un altro appuntamento da non perdere, questa volta il 15 maggio, è la Regata di Primavera, curato dall’Assonautica di Ancona. Una ripresa dopo la pausa invernale, una festa per la buona stagione marina in arrivo. Le barche sono lucide e carenate, e la voglia di veleggiare alle stelle. Il percorso è un po’ “tecnico” (una successione di triangoli e rette che per i non addetti può risultare un po’ strano, ma serve a far esprimere al meglio gli equipaggi su tutti gli angoli di provenienza del vento). Si tiene nello specchio di mare antistante il porto (o il Passetto, a seconda del vento), e dura dalle due alle quattro ore , assecondando la velocità delle barche. a.b. • Le foto di Rossano Gemini velista anconetano Il paese di San Ciriaco a Premuda “Un luogo bellissimo e mistico” “C ’ero passato davanti tante volte, ma non avevo mai avuto la voglia di fermarmi. Non so perché, ma c’era qualcosa che me lo impediva”. Il dottor Rossano Gemini, grande velista e socio di Marina Dorica, racconta così il suo incontro con il paese di San Ciriaco, nell’isola di Premuda, in Croazia, proprio difronte ad Ancona. Il San Ciriaco di Ancona (ci sono molti santi venerati con questo nome), pare fosse nato a Gerusalemme, ma ad Ancona fu vescovo, e dopo il martirio in Palestina, le sue spoglie tornarono nella città dorica. Probabilmente tocco’ anche il suolo croato, vista la chiesa a lui dedicata. “Faccio la traversata – aggiunge Gemini- con la mia barca dai primi anni Settanta. E quel paesino di quattro case, con la chiesetta dedicata a San Ciriaco li vedo da sempre. Ma attirato dal mare favoloso e dalla voglia di girare tra le isole, sono stato portato ad ignorarla. Poi l’ultima volta una spinta interna mi ha detto di fermarmi, e a tentare per due giorni di visitare la chiesa, sempre chiusa e inaccessibile. Accanto al luogo di culto,un piccolo cimitero. Un luogo mistico, che mi ha comunicato delle m.r. forti emozioni”. • IV NUMERO 10 | MAGGIO 2016 PAGINA Al via la 3°edizione di Tipicità in blu, ad Ancona decine di eventi dal 19 al 22 maggio Segreti e sapori, tutte le sfumature del blu La kermesse approda nel capoluogo, 4 giorni tra mini crociere, momenti golosi, incontri e leggende “U n contenitore di eventi che accende i riflettori sulla città di Ancona, come città del mare”. Così l’ideatore di “Tipicità in Blu”, Alberto Monachesi, dipinge l’humus su cui si basa la fortunata kermesse, giunta alla terza edizione, presentata alla Bit di Milano lo scorso febbraio. Ricco, anzi ricchissimo, il cartellone di eventi, che dal 19 al 22 maggio, permetteranno ai visitatori di scoprire il capoluogo dorico in ogni sua declinazione marinara. Uno scenario ideale, quello di una città protesa tra mare e terra, su cui si snoderanno decine di eventi, racchiusi in altrettanti luoghi. Una quattro giorni che si prepara al sold out, dopo le presenze dello scorso anno: oltre 12 mila. Pesca, nautica e diporto, cultura, turismo e cibo, i fili conduttori. “E’ un evento moderno, diffuso, virale, perché nasce dalla partecipazione di una comunità coesa- sottolinea Monachesi- che vuole riaffermare la propria unicità e identità. Nella prima edizione il circuito aveva visto l’adesione di 11 locali, nel 2016 sono oltre 50”. Sei i macro eventi, accompagnati dalla possibilità di comporre un “menù di visita”: A tavola dai pescatori, Sailing Chef, Accademia Oro di Mare, Menù in blu & Aperiblu, AdriaticoLab e MiniCrociere & WeekEnd in Blu. Giovedì 19 e venerdì 20 l’anteprima è con le Giornate della Pesca, sullo sfondo della Mole Vanvitelliana. Sabato 21 e domenica 22 si approda al Mandracchio: le Associazioni dei Pescatori di Ancona accolgono visitatori e gourmet negli storici ambienti del Mercato Ittico, per consumare i pasti “fronte mare” e gustare le specialità marinare. Domenica 22, alle 17.30, stessa location per l’evento tra leggende marinare, storia e aneddoti dell’Accademia Oro di Mare. Ospite il conduttore radiofonico Rai di Caterpillar, Marco Ardemagni. Il 20, 21 e 22, Mini crociere in Peschereccio: dal Mandracchio alla Baia di Portonovo, una passeggiata che percorre il magnifico water front di Ankon, la città-gomito sul mare, con un brindisi a bordo. Spazio poi alla Sailing Chef e all’Adriatico Lab, un focus sui segreti del Mare Nostrum atteso il 21 e 22 maggio alla Mole Vanvitelliana. Fino al 22 maggio i locali che hanno aderito accolgono “Menù in blu & Aperiblu”: a tavola i piatti della tradizione marinara anconetana. Nel weekend fioccano le proposte, ancora in evoluzione: visite guidate all’Amerigo Vespucci, la Giornata dell’Energia in piazza Pertini e la performance teatrale dedicata al mare, in scena alla terrazza degli Archi. a.b. • Monachesi, l’ideatore Accenderemo i riflettori su una città unica dall’identità marinara 07 LE COSE DA FARE NUMERO 10 | MAGGIO 2016 PAGINA VENERDì 13 MAGGIO VENERDì 15 LUGLIO ANCONA Rassegna S4U by Amat Polo Universitario Monte Dago "Il nostro Enzo” Ricordando Jannacci nell’ambito di YFF Your Future festival Moni Ovadia e Alessandro Nidi SERVIGLIANO Parco della Pace Deep Purple in concerto 1 LUGLIO/31 AGOSTO MACERATA Macerata Opera Festival 50esima edizione Arena Sferisterio “Rigoletto” “Cavalleria rusticana” “Pagliacci”, “Bohème” SABATO 23 LUGLIO ASCOLI PICENO Romanabeerfestival Il Cile in concerto 13 MARZO/31 AGOSTO SABATO 14 MAGGIO ANCONA Concerto rock L'Isola Umberto Maria Giardini LUNEDì 23 MAGGIO CIVITANOVA MARCHE Teatro Rossini Antonella Ruggiero in concerto Le novità tra Polverigi e Ancona Inteatro Festival 2016 tra danza, spettacoli eventi d'avanguardia Compagnie estere coreografi e prime nazionali per divertirsi e ANCHE riflettere di Talita Frezzi T SABATO 25 GIUGNO PIOBBICO Summer break festival reggae Mellow Mood 29 GIUGNO/7 LUGLIO POLVERIGI e ANCONA Villa Nappi Teatro delle Muse Teatro Sperimentale Inteatro Festival 2016 Realizzato da Marche Teatro scarl erminate le stagioni nei teatri marchigiani, si accendono i riflettori sulla trentottesima edizione di Inteatro Festival, che ci accompagnerà dal 29 giugno al 7 luglio con appuntamenti di danza, teatro ed eventi, non solo nei consueti spazi di Villa Nappi a Polverigi ma anche ad Ancona con il Teatro delle Muse e il teatro Sperimentale. Il Festival si conferma una vetrina per scoprire artisti curiosi e particolari: “Jaguar” nuova performance della coreografa di Capo Verde Marlene Monteiro Freitas, in prima nazionale, una vera rivelazione, con le sue immagini ibride e carnevalesche. Poi la giovane compagnia catalana El Conde de Torrefiel, in prima nazionale con “La posibilitad que desaparece frente al paisaje” dieci paesaggi esteticamente perfetti che mescolano teatro, coreografia, letteratura e arti plastiche. Altra prima nazionale è “Balthazar” un progetto di ricerca condotto dall'artista filosofo belga David Weber-Krebs che coinvolge un gruppo di dieci danzatori sulle relazioni e le interconnessioni con l'animale. Si continua a sognare con “A hundred wars to world peace” di Christophe Meierhans, sempre in prima nazionale, una cena-spettacolo per cento spettatori che coinvolge il pubblico sui concetti di democrazia e di responsabilità individuale. Il Festival inoltre produce con la compagnia messicana Lagartijas Tiradas al Sol, “Tijuana (la democrazia in Messico 19652015)” che propone una nuova forma di teatro/giornalismo militante e che sarà in prima nazionale a Inteatro e con il gruppo berlinese Rimini Protokoll la versione italiana, in prima nazionale, di Home Visit Europe, una riflessione collettiva sull'idea di Europa. Inteatro 2016 rinnova l’appuntamento con uno speciale Focus danza con le ultime creazioni di giovani ma già affermati coreografi: Francesca Foscarini con “Vocazione all’Asimmetria”, Marco D'Agostin con “L’Isola di Bouvet”, Piergiorgio Milano con “Pesadilla”, Caterina Basso in prima assoluta con “Un minimo distacco”, Salvo Lombardo con “Causal Bystanders_Second Souvenirs” e Glen Çaçi con il maxi karaoke danzante “Tutorial”. Info: www.inteatro.it www.marcheteatro.it • RECANATI Villa Colloredo Mels e Teatro Persiani “La Magia di Villa InCanto” Concerti e rivisitazioni d'opera a cura dell'associazione Villa Incanto del maestro Riccardo Serenelli 15 giugno/6 agosto RECANATI Piazza Leopardi “Lunaria” Incontri sotto la luna nell'ambito di Musicultura16 SABATO 16 LUGLIO RECANATI Lunaria 2016 Piazza Leopardi “An Evening with Joan Baez” Progetto by Musicultura16 con il patrocinio di Comune e Regione Marche 15 GIUGNO/6 AGOSTO MACERATA Arena Sferisterio Macerata Musicultura16 concorso musicale SABATO 10 AGOSTO PORTO RECANATI Arena Beniamino Gigli Max Gazze' in concerto Via Piave, 29 Corso Carlo Alberto,10 Ancona 08 PAGINA NUMERO 10 | MAGGIO 2016 09 on the road again NUMERO 10 | MAGGIO 2016 PAGINA Il programma Da La Fonte a Big Air per musica e tanti eventi Tre giorni da vivere interamente in sella e a tutto gas per il Conero C onerock, una tre giorni di eventi, giri motoristici per ammirare lo splendido paesaggio del Conero e per incontrarsi. Ricco il programma: si inizia venerdì 3 giugno con l'accoglienza all’Hotel Excelsior La Fonte di Portonovo e ritrovo nel pomeriggio in piscina. Alle 20 un buffet a bordo piscina dell’Hotel con le eccellenze del territorio: spaghettata con i moscioli di Portonovo, la padellata di pepata di moscioli selvatici, l’angolo rustico di salumi e caci marchigiani con la crescia al sale e al rosmarino, angolo vegetariano e cocomerata. Music live e dj set. Sabato 4 giugno, alle 9.30 partenza del motogiro con rientro nel primo pomeriggio (ore 18) alla struttura di Big Air sulla Cameranense. Parcheggio delle moto con foto. Poi tattoo art, best trick, barber shop, mostra d'arte di Masa, Didionisio & other. Allestite anche una mostra fotografica (Yours Faces); uno stand Triumph Ancona e altri customizzatori, 4 postazioni di Streetfood & Beverage. Inoltre music live & dj set ad oltranza; alle 21.30 la premiazione del contest by Jameson. Conerock si chiude domenica 5 giugno con colazione, saluti e le ta.fre. ultime foto. • La grande reunion italiana delle modern classic Conerock, lo spirito custom sulle strade del Monte Quinto big raduno di moto con frizione alla leva e cambio a pedale sono attesi oltre 1000 bikers di Talita Frezzi R ombano i motori per il quinto “Conerock”, la reunion italiana più importante per il mondo delle modern classic e custom. L'associazione sportiva/ricreativa Conerock capitanata da Franco Mazzetti 'Frankie' invita a una tre giorni di scorribande, musica, arte e divertimento sulle due ruote ambientata sullo sfondo del promontorio del Conero. Al via dal 3 al 5 giugno, la quinta edizione di “Conerock”, evento motoristico che raccoglie con stile tutte le principali realtà italiane di forum Triumph: Bicilindrici Frontemarcia, Bonnie Coratella, North Circular, Banda Bonnisti, Cani Sciolti Roma, Cafe racer Genova. Non mancano anche custom classic su base Guzzi, Honda, Bmw, Norton, Suzuki etc. “Prende il nome dalla spettacolare cornice del promontorio del Conero, luogo in cui si svolge l’evento - ci spiega uno degli organizzatori, Christian Galeazzi 'Masa' - e dallo spirito rock che anima i tre giorni, dove un’ondata di appassionati può condividere le proprie passioni. Belle moto, buona musica e voglia di stare insieme e condividere la stessa strada. Il format si è evoluto, con contaminazioni del mondo skate e surf. Sono attesi a Portonovo oltre 1000 bikers provenienti dall'Italia (in particolare da Genova, Milano, Torino, Napoli, Pescara, Roma, Firenze e Palermo) e dall'estero. Tanti gli ospiti di questo quinto raduno, artisti, tatuatori, customizza- Riuniti i principali forum Triumph Bicilindrici Frontemarcia Bonnie Coratella,Banda Bonnisti Alcune immagini della passata edizione del motoraduno tori oltre all'attrice Allegra Guzzini originaria di Recanati ma che vive a Los Angeles protagonista di un cortometraggio girato dal regista Mattia Fiumani (anconetano che sta lavorando all'estero) che sarà proiettato nel corso del raduno”. A questo grande appuntamento motoristico - promosso da Franco Mazzetti 'Frankie', Christian Galeazzi 'Masa', Carlo Carlini 'Ceva' e Diego Violà 'Dieg' - sono ammessi tutti i tipi di moto con frizione alla leva e cambio a pedale, un fiume di colori, cilindri e motori che faranno battere il cuore di Portonovo per tre giornate dai toni davvero particolari. E non ci saranno solo motociclisti, ma anche belle e grintose virago, a dimostrazione che una passione, fosse anche quella per le due ruote, non ha distinzione. Info: www.conerok.it o alla pagina Facebook Conerock. • 10 MODA & MODE NUMERO 10 | MAGGIO 2016 PAGINA La giacca di pelle fu ideata dal pilota tedesco Manfred von Richthofen, asso dell’aviazione E’ chiodo-mania Marlene ne fece un must Un capo cult, che cambia ambienti e destinazioni incarna lo spirito rock e anche tanto altro di Marina Roscani A ll’inizio fu Marlene Dietrich a rendere il chiodo in pelle, usato dagli aviatori, un capo fashion e femminile. Lo indossò nel film “Disonorata”, in cui vestiva i panni di una prostituta viennese reclutata come spia. Ma le origini di questa giacca, che non conosce momenti down, si fanno risalire all’aviatore tedesco Manfred von Richthofen, celebre asso dell’aviazione, con le sue ottanta vittorie. Un capo cult da sempre, che cambia ambienti e destinazioni, incarna lo spirito controcorrente delle sottoculture legate al rock’n’roll, ma sulle passerelle over o corto e borchiato, scatena la fantasia delle griffe. La dittatura del mix and match lo abbina ai pizzi e agli abiti da sera, un vero passpartout per chi vuole sentirsi sempre sul pezzo. Chiamato all’inizio della sua storia “flying jacket”, scese dall’aereo per approdare sulla sella della moto. L’americano Irving Schott con suo fratello Jack, creò la Schott Bros e brevettarono un chiodo che chiamarono Perfecto, a forma di siluro. Confezionato con pellami robusti, divenne il giubbotto preferito dai motociclisti. E fu così che nel dopoguerra, venne scelto come uniforme della polizia americana. Il mitico Marlon Brando, nel film “Il selvaggio’, datato 1953, pellicola cult sui biker, vesti proprio il chiodo di pelle Adottato dai motociclisti, a portarlo dalla strada alla passerella nei favolosi Sixties fu Saint Laurent Un successo sempre in ascesa per il chiodo che viene declinato oggi in mille forme e materiali Spesso in grado di accendere un look senza personalità La pelle ora cede il passo alla ecopelle nera. E un giovanissimo James Dean fece innamorare tutte le donne in Gioventù bruciata, indossandone uno corto e attillato. Bisogna però arrivare ai favolosi Sixties, per vederlo in passerella, e fu Yves Saint Laurent a promuoverlo dalla strada alla luce dei riflettori. Ma intanto negli Usa divenne divisa per le Pantere nere (organizzazione rivoluzionaria afro-americana). Nel 1978 la serie TV Grease, ambientata negli anni Cinquanta, lo mise addosso ai suoi protagonisti rockabilly. Il chiodo classico è rigorosamente in pelle nera, accessoriato spesso da spille e borchie, ma quello che fa la differenza sono le zip. Elvis Presley ne fece il suo marchio di fabbrica, ma scelse il colore e le frange per farlo più rock. Più tardi i Sex pistols e i Ramones ne fecero il loro baluardo con Vivienne Westwood. E ancora l’icona del pop Andy Wharol, lo userà come seconda pelle, interpretandolo con la sua sconfinata fantasia. Negli anni Ottanta Versace e la grande Coco lo faranno diventare un uniforme unisex, abbinato ai jeans e agli anfibi. Dunque un successo sempre in ascesa per la leather jacket che viene declinata oggi in mille forme e materiali, adatta a tutte le stagioni e a tutti gli outfit. Anzi spesso in grado di accendere un look senza personalità. La pelle ora cede il passo alla ecopelle, ma il concetto non cambia. Estate e inverno, in modo assolutamente trasversale, entra nell’armadio di grandi e piccoli. Si colora per vestire la donna che la infila anche sull’abito da sera e s’impreziosisce con cristalli e perline. Un po’ come la copertina di Linus, ci accompagna nelle nostre serate estive, per scaldare abiti e camicie leggere. La grinta delle sue origini, tra biker e rocker, gli ha conferito un glamour che non si è appannato con gli anni. • 11 PAROLE NELLO SCAFFALE NUMERO 10 | MAGGIO 2016 PAGINA NOVITA' NARRATIVE Una magica avventura “Alice, il pianeta ghiacciato” Secondo romanzo per ragazzi di Sergio Cardinali I Illustrazione di Sergio Giantomassi n questa seconda avventura, Alice – la vivace protagonista nata dalla penna dello scrittore jesino Sergio Cardinali – vuole crescere senza che i suoi genitori invecchino. Chiede aiuto al cielo illuminato di stelle e alla sua fata. Improvvisamente l'incantesimo, il mondo attorno si ferma e i componenti della sua famiglia si trasformano in statue. Alice spaventata e subito pentita chiede di nuovo aiuto al cielo e viene in suo aiuto la Fata Bruttina che condurrà la bambina nella Fabbrica dei Desideri, il luogo fantastico dove le fate esaudiscono le richieste dei bambini della terra. Per sciogliere l'incantesimo Alice dovrà recarsi al Pianeta ghiacciato e sconfiggere il Mago ta.fre. Iceberg. • Evita Greco ne racconta di una sconfitta col gioco Il rumore delle battaglie per vincere le paure “Alice il pianeta ghiacciato” E' il secondo romanzo per ragazzi dello scrittore e musicista jesino Sergio Cardinali, che da seguito alle avventure di Alice... “Il rumore delle cose che iniziano” Evita Greco | RIZZOLI 336 PAGINE € 18,00 Essere pronti, quando una cosa bella sembra finire bisogna “DRIZZARE” le orecchie e ascoltare di Talita Frezzi S torie di donne e di diritti. Il diritto a oltrepassare le proprie paure di bambina, il diritto al voto e il diritto ad avere un posto di prestigio nel mondo del lavoro senza trascurare o dover scegliere tra carriera e amore. Storie scritte in punta di penna da autrici e giornaliste nate nelle Marche o che alle Marche guardano con l'occhio attento di chi, tra queste dolci colline e meravigliose coste, può trovare ispirazione e coraggio. La paura di una bambina di andare a scuola, risolta con un gioco: ogni volta che una cosa bella sembra finire, bisogna aguzzare le orecchie e prestare attenzione ai rumori. Solo così si possono riconoscere quelli delle cose che iniziano. E' lo stratagemma di Teresa nel romanzo “Il rumore delle cose che iniziano”, scritto dall'anconetana Evita Greco per Rizzoli. Un romanzo di forti messaggi e di speranza. E' proprio quando il mondo sembra voltarti le spalle che devi ascoltarne i rumori, e farti trovare pronta. Ogni volta che qualcosa finisce, da qualche parte ce n’è un’altra che inizia. Coraggiosa anche la storia raccontata dalla scritttrice e giornalista Maria Rosa Cutrufelli, che nella sua ultima opera “Il giudice delle donne” - un romanzo avvincente e delicato, ambientato nell'Italia del 1906 - racconta la battaglia tosta, ed ingiustamente dimenticata, di dieci maestre che per prime ottennero il diritto di voto, attraverso la sentenza di un giudice, presidente della Corte d'Appello di Ancona, Lodovico Mortara, il giudice delle donne. Una vicenda molto attuale, Sergio Cardinali Edizioni Creativa 105 PAGINE € 12,00 “Il giudice delle donne” “Teresa non è una bambina come le altre: nasconde un segreto e per questo ha scelto di chiudersi...”. Maria Rosa Cutrufelli FRASSINELLI eBook 422,5 KB € 9,99 STAMPA 251 PAGINE € 15,30 “Due cuori e una borsetta” “E' un romanzo sospeso tra due mondi: quello frenetico della moda e quello più a misura d'uomo dell'entroterra marchigiano”. Christina B.Assouad RIZZOLI EDITORE 134 PAGINE € 2,49 nell'anno in cui ricorre il settantesimo del voto alle donne. Le protagoniste di questo romanzo, la maestra e la bambina sono nate una ad Ancona, l’altra a Montemarciano. Il diritto alla grande occasione nella carriera viene raccontato in un volume leggero e divertente dalla penna di Christina B.Assouad nel suo “Due cuori e una borsetta”. La collezione autunno-inverno delle borse Martin-Dubois è stata un successo e Giulia Corsi ottiene la promozione e il trasferimento nella sede di San Francisco. Ma deve prima passare ben tre mesi nel sonnolento borgo marchigiano di Piane di Petrella, sede della produzione. Difficile resistere per una milanese dal ritmo serrato. Solo una cosa è ancora più faticosa: tollerare Vincenzo, un enologo dalla grande carica virile e dal carattere piuttosto arrogante. Un romanzo ricco di sorprese. Come la borsa preferita di ogni donna. Il giornale è anche disponibile in digitale nel sito: www.d-mare.it Seguici anche su Facebook: D.Mare Per info commerciali contattare: Cristina Cognini [email protected] phone 392.2049761 D.mare è disponibile anche gratuitamente presso le librerie Feltrinelli di Ancona e Cattolica di Jesi Illustrazione di Sergio Giantomassi • 12 PAGINA NUMERO 10 | MAGGIO 2016