Cambio vitae divento

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Cambio vitae divento
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4 Giugno 2005
MILANO FINANZA
Vendere casa per comprare box e monolocali. Amministrare gli affitti. Trasferirsi
in campagna o al mare, dove la vita costa meno. E distribuire i soldi tra reddito fisso e un pizzico
di azioni. Un milione di famiglie italiane (Censis) non lavora. C’è chi le critica. E chi vorrebbe imitarle
VIVERE DI RENDITA/1
Cambio vita e divento
un RENTIER
di Vitaliano D’Angerio
U
n milione di famiglie
italiane vive senza lavorare. Niente salari
o pensioni, ma flussi
di denaro da affitti,
attività finanziarie, risparmi e
dintorni. La penisola, secondo l’ultimo rapporto Censis, conta un
nutrito numero di rentier. Gente
(il 5% delle famiglie tricolori) che
vive amministrando il proprio patrimonio. Non solo. Nel 2004 erano
188 mila gli italiani possessori di
almeno 1 milione di euro: a breve
Merrill Lynch e Cap Gemini presenteranno il nuovo dossier sui
Paperoni italiani. C’è qualcuno,
tra i private banker locali, che
scommette (spera?) su un’impennata delle somme in ballo.
Si può vivere di rendita? Il rentier. Uno con tanti soldi, origini nobili e castello sulla Loira. O la casa
ai Caraibi. È l’immagine e il sogno
di molti. Quarantamila o più euro
l’anno senza far niente. «Ma non
deve essere per forza un miraggio», spiega Cristiano Tinaglia,
private banker di Banca Generali.
«A Brescia e Bergamo, città dove
lavoro, molte persone che conosco
hanno l’appartamento di proprietà e vivono con gli affitti della
seconda casa e di un paio di
box. Oppure posseggono due o
PORTAFOGLIO DA REDDITIERI
Azionario 30%
Portaf. strategico
Portaf. tattico
Liquidità
13%
10%
Obbligazioni
55%
60%
Azioni
33%
30%
Azioni America
15%
15%
Azioni Europa Ex Uk
10%
10%
Azioni Uk
2%
0%
Azioni Italia
3%
0%
Azioni Pacifico Ex Japan
2%
1%
Azioni Japan
0%
4%
Azioni Paesi Emergenti
2%
0%
Liquidità Area Euro
13%
10%
Liquidità Area Usd
0%
0%
Obbligazioni Paesi Emergenti
2%
0%
Obbligazioni Area Euro
36%
35%
Obbligazioni Internazionali
7%
15%
Obbligazioni Corporate
10%
10%
Obbligazioni High Yield
0%
0%
Disponibilità annuale su un periodo di 20 anni € 80.243. Rendimento medio storico annuo 5%
tre monolocali». Oggi però, aggiunge il banker, acquistare un garage nel centro di Bergamo costa
almeno 50 mila euro. «Per non
parlare della zona alta della città,
dove la spesa per un box si aggira
intorno agli 80 mila euro».
Per il novello rentier c’è poi una seconda possibilità: cedere l’appartamento. «Ipotizziamo che la vendita di un trilocale in zona Città
studi, a Milano, o quartiere Prati,
a Roma, consenta di incassare 700
mila euro», precisa Leonardo Belloni, presidente di Zenit private
banking. «Ebbene, con 200 mila si
può acquistare senza problemi
una casa in campagna
o al mare. Il
resto può
A sinistra un’ipotesi di
investimento più prudente. Entrambi i portafogli hanno come base
di partenza un rentier
con casa di
proprietà e
un milione di
euro
essere investito». Mezzo milione di
euro: Belloni consiglia di puntare
almeno il 60-65% su altri immobili (box o monolocali). «Un 30% invece lo investirei in titoli a reddito
fisso e quel che resta in azioni con
flussi di dividendi costanti». Diversa l’asset allocation proposta
da Francesco Cosmelli, responsabile private banking di Banca Akros. «Aumenterei fino al 70% la
quota di bond. La duration deve
però essere breve, con un rating di
almeno A-. Il restante 30% lo investirei in azioni ad alta generazione
Azionario 50%
Portaf. strategico
Portaf. tattico
Liquidità
10%
10%
Obbligazioni
35%
40%
Azioni
55%
50%
Azioni America
23%
23%
Azioni Europa Ex Uk
18%
18%
Azioni Uk
3%
0%
Azioni Italia
4%
3%
Azioni Pacifico Ex Japan
3%
2%
Azioni Japan
1%
3%
Azioni Paesi Emergenti
5%
3%
Fonte:
Liquidità Area Euro
10%
10%
Bnl
Liquidità Area Usd
0%
0%
private
banking
Obbligazioni Paesi Emergenti
2%
0%
Obbligazioni Area Euro
26%
23%
Obbligazioni Internazionali
0%
5%
Obbligazioni Corporate
8%
13%
Obbligazioni High Yield
0%
0%
Disponibilità annuale su un periodo di 20 anni € 88.605,41. Rendimento medio storico annuo 6,2%
di dividendi. Quindi utility, energia e finanziari. Eni,Telecom, FonSai, per esempio, o bancari, come
Intesa e Royal bank of Scotland».
E aggiunge: «Con gli attuali tassi
di interesse, però, è veramente difficile sostituire totalmente il lavoro con la rendita. Al massimo è
possibile un’integrazione».
Cambiar casa e stile di vita.
Chi vuol diventare un rentier deve
avere un basso profilo di rischio. E
soprattutto cambiare stile di vita.
«Chi vuol vivere di rendita non
può rischiare troppo negli investimenti», spiega Andrea Caraceni,
amministratore delegato del family office Cfo. «E dovrà sfruttare
le asimmetrie degli stili di vita».
Ma è da valorizzare soprattutto
l’investimento immobiliare. «Credo che sia necessario cambiar casa
oltre che stile di vita», aggiunge
Francesco Priore, responsabile
marketing di Systema case. «Si
può acquistare per esempio un appartamento in Lomellina, nel territorio Pavese, con meno di 100
mila euro. O a Sperlonga, in pro-
L’Italia cambia, copia l’America innestando
la ricchezza è un valore, ma non produce obblighi. Così è il
VIVERE DI RENDITA/2
La paura del futuro spinge
di Antonio Satta
S
orpresa. Quasi un milione di famiglie italiane vivono di rendita. Parola
del Censis che nella sua
ultima indagine sul patrimonio
e il reddito degli italiani ha certificato il ritorno dei rentier sul
palcoscenico della società italiana. «Veramente», corregge
Domenico De Masi, ordinario di sociologia del lavoro alla Sapienza di Roma, «non se n’erano mai andati. Nessuno li notava più,
ma c’erano. Eccome».
Domanda. Lei se n’era accorto?
Risposta. Da circa quarant’anni, da quando cioè pago una lauta pigione al mio padrone di ca-
sa. E siccome una buona fetta di
italiani vivono in affitto,c’è un’altra fetta che intasca la rendita. E
non ha mai smesso di farlo.
D. Adesso, come testimonia
lo studio del Censis, questa fascia sociale è in aumento. Che cosa significa?
R. C’è bisogno di una risposta
un po’ articolata. In primo luogo l’Italia sta nel G8…
D. E questo che c’entra?
R. C’entra. Vuol dire che sui 193
paesi che esistono al mondo, almeno 185 stanno peggio di noi.
Insomma l’Italia può avere un
sacco di problemi, ma resta una
delle nazioni più ricche del pianeta. E in questa società, che resta profondamente cattolica, da
qualche anno, ma soprattutto da
quando Silvio Berlusconi è entrato in politica, la ricchezza è
diventata un valore in sé. Stiamo ibridando le radici cattoliche con iniezioni di calvinismo.
D. Siamo ancora lontani dal
punto.
R. No, ci siamo arrivati. Il frutto dell’ibrido è che la ricchezza
è un valore, ma non c’è nessun
obbligo morale di investirla. I
capitali servono per speculare,
per produrre altri capitali. Se n’è
lamentato anche il presidente
di Confindustria, Luca Cordero
di Montezemolo, nel suo discorso all’assemblea annuale degli
industriali.
D. Secondo il Censis una
buona parte delle rendi-