Hotel TratterHof+NaturHotel LusnerHof +Villaggio Baia del Sole

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Hotel TratterHof+NaturHotel LusnerHof +Villaggio Baia del Sole
RSALUTE/ FITNESS
la Repubblica
MARTEDÌ 12 LUGLIO 2016
31
PER SAPERNE DI PIÙ
http://barefootprof.blogspot.it
www.nati-scalzi.org
Camminare. Le scarpe ingabbiano l’organo e modificano
l’andatura. Per i bambini stare scalzi è fondamentale. Ma aiuta anche gli adulti ad
acquisire la postura giusta e rinforzare la muscolatura. Ecco come non rischiare
I vantaggi
Contrasta i piedi piatti
L’allenamento a piedi scalzi fin da bambini
aiuta ad arcuare la volta plantare
e a sviluppare un piede sano
IL
CASO
Previene il mal di schiena
Camminare scalzi aiuta ad appoggiare il piede
a terra con meno violenza rispetto all’uso
delle scarpe aiutando la colonna vertebrale
Espansioni digitali
dell’aponevrosi
plantare
Aiuta la circolazione
Il movimento dei piedi non stretti nelle scarpe
lascia attivare il muscolo surale, che pompa
il sangue, e aiuta la circolazione sanguigna
Io vado
di corsa
I meno giovani
ricorderanno Abebe
Bikila, il maratoneta
etiope che nel 1960
vinse la medaglia
d’oro alle Olimpiadi di
Roma correndo
scalzo. Oggi sono in
molti a cercare di
imitarlo, e nascono
siti dedicati alla corsa
barefoot, a piedi nudi,
e ricerche sul tema.
«Ci sono studi,
sviluppati soprattutto
in paesi dove molti
ancora camminano
scalzi, come il
Sudafrica, che
mostrano come
correndo scalzi si
appoggi il piede a
terra in modo
diverso», ricorda
l’ortopedico Roberto
Rossi.
Ma si sono applicati a
capire le dinamiche
del barerunning
anche ricercatori
dell’Università di
Harvard e dell’Istituto
di medicina dello
Sport del CONI. Studi
indicano che chi corre
scalzo tende a posare
a terra l’avampiede
prima del tallone - il
contrario di quello
che fa chi usa le
scarpe - e comunque
a variare i punti di
appoggio: anche il
contatto col terreno è
più breve, e i passi
sono più corti e più
veloci. E un gruppo di
reumatologi del
Chicago’s Rush
Medical College ha
studiato gli effetti
sulle articolazioni
dell’andatura senza
scarpe, scoprendo
che quando i piedi
non sono protetti
l’impatto sul
ginocchio è minore.
Tanto che oggi anche
le aziende che
producono scarpe da
running si orientano
verso modelli più
leggeri, ergonomici,
«che si modellano sul
piede, invece di
isolarlo con un
cuscino d’aria che
ammortizza il
contatto con il
terreno», conclude
Rossi.
Anche nel caso della
corsa, insomma, è
consigliabile
sperimentare il
barefooting o le
scarpe ergonomiche
in modo graduale per
evitare di eccedere.
Fascia
plantare
laterale
Fascia plantare
mediale
Aponevrosi
plantare
È rilassante
Il piede contiene più di 200mila terminazioni nervose
e camminare scalzi accentua il legame sensoriale fra noi
e il suolo migliorando l’equilibrio energetico del corpo
A piedi nudi nel parco
PAOLA EMILIA CICERONE
C
Seguendo
la proposta del ricercatore americano Daniel Howell, autore di
The barefoot book e di un popolare blog dedicato a chi vuole
abbandonare mocassini e decolleté. «Le
scarpe - dichiara Howell - alterano la forma
naturale del piede e modificano l’andatura», snaturando quella che lui definisce
«una macchina complessa e flessibile composta da ventisei ossa, oltre a legamenti,
tendini e muscoli». Un gruppo di ricercatori sudafricani ha messo a confronto i piedi
di varie popolazioni moderne e di scheletri
vecchi di 2000 anni, arrivando alla conclusione che i nostri piedi fossero più sani prima dell’invenzione delle scarpe. «Non abbiamo ancora conferme sui vantaggi del
camminare scalzi - spiega l’ortopedico Roberto Rossi, docente all’Università di Torino - anche se alcuni studi indicano che stimolare così i piedi può aiutare in termini di
equilibrio e sviluppo muscolare».
Nei primi anni di vita può aiutare davvero: «I piedi dei bimbi sono un organo cibernetico nel senso letterale del termine, ricchi di recettori che servono ai piccoli per
esplorare il mondo - spiega Osvaldo Palmacci, ortopedico presso l’Ospedale pediatrico
CAMMINARE SCALZI.
nata scalzi possiamo trovarci con qualche
problema: «Vediamo un aumento di infiammazioni al tendine di Achille a fine estate»,
ricorda l’ortopedico. Meglio cominciare
gradualmente, per irrobustire la pelle e allenare i tendini, preferendo terreni morbi-
Mamme, comprate le calzature
morbide e leggere e lasciate che il
piedino le sformi. Mai il contrario
Bambino Gesù di Roma. Da qui l’utilità di
esercitarli su un terreno morbido e cedevole, come una spiaggia o un prato, «un ambiente ricco di stimoli che permette alle terminazioni nervose di svilupparsi e imparare a modulare il loro segnale sulla base delle informazioni che ricevono», aggiunge.
Senza contare che un corretto sviluppo muscolare può rimediare a piccoli difetti nella
formazione delle ossa. E se in passato si imponevano ai bambini scarpe rigide e magari dotate di plantare per “raddrizzare” il piede, oggi si preferiscono calzature morbide
e leggere: «Alle mamme che si lamentano
perché i bambini sformano le scarpe, dico
che è giusto così - osserva Palmacci - è il piedino che deve rompere la scarpa, e non il
contrario». Senza preoccuparsi troppo dei
piedi piatti perché diversi studi sui prematuri hanno mostrato che i bambini ci nascono, e sviluppano l’arco plantare nel corso
degli anni, fino all’adolescenza.
Ma sono molti anche gli adulti che oggi
amano camminare scalzi, e per chi non ha
problemi ai piedi, può essere rilassante e
gradevole. «L’importante è non esagerare», suggerisce Rossi. Il piede si adatta alle
scarpe, e se all’improvviso passiamo la gior-
di, dove il piede lavora di più e può trarre
giovamento da una specie di massaggio.
Per questo il pavimento di casa non è l’ideale. Chi ha il piede piatto, però, se cammina
a lungo scalzo rischia di accentuare il valgismo delle ginocchia mentre pochi centime-
tri di tacco possono riequilibrare la postura. In genere è meglio preferire calzature
morbide a pianta larga che non costringono il piede. Regalandoci quando possibile
qualche passeggiata a piedi nudi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
CHE
FARE
Montagne
senza spine
Per chi vuole
sperimentare, il
regno del
barefooting è la
Svizzera, patria del
metodo Kneipp e
unico paese a
mettere in linea una
guida dei sentieri da
percorrere scalzi:
www.myswitzerland
.com/it-it/sentieri-da
-percorrere-a-piedinudi.html .
Spaziando tra
passeggiate urbane,
come quella lungo il
Reno a Basilea,
romantici sentieri tra
laghi e foreste, ed
escursioni nelle
torbiere
dell’altopiano di
Rietbach sopra
Krummenau.
Anche in Italia però
alcuni alberghi si
stanno attrezzando
con percorsi
adeguati en plein air:
sul letto di un
torrente e nell’acqua
di un laghetto alpino
in Alto Adige
(www.luesnerhof.it
www.tratterhof.it ) e
in riva al mare,
alternando
bagnasciuga a
sabbia asciutta in
riva al mare della
Calabria
(www.baiadelsole.
com).
Resta ovviamente
che ognuno può
organizzarsi da sé il
suo barefoot trail.