Due radici palatine nei primi molari superiori
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Due radici palatine nei primi molari superiori
Due radici palatine nei primi molari superiori Yosi Nahmias, DDS, MSc Paul Bery, DMD Introduzione. Il successo di un trattamento endodontico dipende dalle procedure di localizzazione, detersione, sagomatura, disinfezione ed otturazione tridimensionale del sistema dei canali radicolari.1 La conoscenza dell’anatomia interna ed esterna del dente da trattare è della massima importanza. I denti possono presentare svariate anomalie, come radici e canali radicolari supplementari, e l’incapacità di riconoscerle è spesso causa del fallimento del trattamento endodontico.2 Si raccomanda di effettuare sempre due radiografie preoperatorie al fine di ottenere un’immagine tridimensionale del dente da trattare.3 Un attento esame di queste radiografie può evidenziare la presenza di radici supplementari. In particolare, immagini indistinte del lato palatale dei molari mascellari possono indicare la presenza di una radice palatale supplementare. Stando alle descrizioni contenute in molti manuali di endodonzia, i primi molari mascellari hanno tre radici separate e tre o quattro canali radicolari.4,5 In base alla mia esperienza posso affermare che il 95% di questi denti possiede quattro canali. Nella letteratura endodontica si ritrovano inoltre descrizioni di altre anomalie anatomiche come radici supplementari identificate in vivo e in vitro.6,7,8 Un’indagine radiografica condotta su 1200 denti ha evidenziato una percentuale molto bassa, pari allo 0,4%, di molari mascellari con 4 radici (due vestibolari e due palatine).9 Questo studio è inoltre giunto alla conclusione che tale anomalia è ancora più rara nei primi molari mascellari. Il presente articolo si propone di descrivere il trattamento endodontico di un primo molare mascellare con due radici palatine separate. Pag. - 48 Caso clinico Una paziente di 58 anni fu indirizzata al mio studio per una valutazione endodontica. Principalmente la paziente accusava un leggero dolore durante la masticazione al primo e al secondo molare superiore sinistro. L’area gengivale in corrispondenza di questi denti era sensibile alla palpazione ma non c’era alcuna sensibilità ai cambiamenti della temperatura. La paziente era stata visitata da un parodontologo, il quale aveva ritenuto che questi denti avessero una compromissione endodontica. L’esame clinico ha rivelato nel primo molare la presenza di una corona che era stata applicata circa cinque anni prima. Nel secondo molare mascellare è stata individuata una vasta ricostruzione in amalgama. Inoltre si è constatata la presenza di modeste tasche parodontali. Non era presente alcuna mobilità. Entrambi i denti erano sensibili alla percussione e alla palpazione e nessuno dei due rispondeva ai test di vitalità pulpare. Le radiografie preoperatorie evidenziarono radiotrasparenze periapicali associate ad entrambi i denti. Queste radiografie dimostravano anche la presenza di una seconda radice palatina nel primo molare. Diagnosi La diagnosi finale fu: necrosi della polpa con parodontite apicale cronica. Era perciò necessario procedere con il trattamento dei canali radicolari in entrambi i denti. L’anamnesi medica della paziente era negativa. Trattamento Per prima cosa venne eseguito il trattamento endodontico del secondo molare superiore. Il tessuto pulpare si dimostrò necrotico confermando la diagnosi. Furono localizzati e trattati L’Informatore Endodontico Vol. 10, Nr. 2 quattro canali, dopo di che la cavità d’accesso venne sigillata con un’otturazione temporanea adesiva. In occasione della seconda visita, fu intrapreso il trattamento del primo molare superiore. La cavità d’accesso attraverso la porcellana fu ottenuta utilizzando una piccola fresa diamantata rotonda ed effettuando un’abbondante irrigazione per impedire che la porcellana si scheggiasse o si incrinasse. Una volta scoperta la porzione metallica della corona, è stata usata una fresa transmetallica. L’accesso alla camera pulpare fu ottenuto con una fresa a fessura conica con punta rotonda. Il tessuto pulpare si dimostrò necrotico, confermando così la diagnosi iniziale. Le radiografie preoperatorie indicavano la presenza di una seconda radice palatina e questo canale è stato poi localizzato nel lato mesiopalatino del dente. L’apertura è stata quindi allargata per ottenere un accesso diretto al canale. Sono stati inoltre scoperti due canali mesiovestibolari usando attentamente una punta da ultrasuoni Buc n° 1 (Obtura Spartan), portando a cinque il totale dei canali localizzati. Mi preme sottolineare che in ogni fase del trattamento mi sono avvalso di un microscopio endodontico a forte ingrandimento. Dopo aver stabilito le lunghezze di lavoro mediante un localizzatore elettronico apicale, tutti i canali sono stati sagomati, detersi, asciugati ed otturati, usando la tecnica di compattazione verticale a caldo.10 Le radiografie postoperatorie hanno quindi confermato la presenza di una seconda radice palatale divergente. Discussione Questo caso mostra l’anatomia insolita di un primo molare superiore. La mag- 2007 1 2 gior parte dei testi di endodonzia attribuisce ai primi molari superiori tre radici con tre o quattro canali.11,12 Una morfologia anomala piuttosto rara, quale è la presenza di due radici palatine in un primo molare superiore, viene citata raramente. Slowey,2 nel 1974, è stato il primo a descrivere un trattamento endodontico effettuato su molari superiori con due radici palatine. Figura 1 Radiografia pre-operatoria. L’apparente sovrapposizione lascia supporre la presenza di una radice palatina doppia nel primo molare. Figura 2 Radiografia postoperatoria. Il trattamento portato a termine sul secondo molare superiore conferma l’esistenza di una seconda radice palatina nel primo molare. Pag. - 49 Profilo dell’Autore. Il Dr. Nahmias è docente del corso di specializzazione postlaurea in endodonzia della Facoltà di Odontoiatria dell’Università di Toronto e gestisce uno studio privato a Oakville, Ontario, dove esercita l’attività limitatamente alla Endodonzia. Può essere contattato al numero 905-849-7203. Figura 3 Una foto digitale scattata tramite il microscopio permette di localizzare l’orifizio del secondo canale palatino. Figura 4 Questa radiografia postoperatoria dimostra che le quattro radici del primo molare mascellare sono separate e divergenti. Secondo Christie,13 i molari superiori con due radici palatine si incontrano una sola volta ogni tre anni di intensa pratica endodontica. Occorre sempre esaminare con attenzione le radiografie preoperatorie e intraoperatorie, dal momento che alcune immagini indistinte del lato palatino possono mascherare la presenza di una radice palatina supplementare. Può essere necessaria una preparazione della cavità d’accesso più ampia, che consenta di identificare le due radici palatine. Cavità d’accesso disegnate e preparate in maniera adeguata consentiranno di ovviare a molti problemi durante la preparazione e l’otturazione dei canali. Un accesso ottimale, in casi come questo, deve essere più ampio del solito sul lato palatale e avere un contorno quadrato piuttosto che triangolare. In questi denti occorre che la forma del contorno rifletta l’anatomia della camera. La prognosi per casi simili è la stessa di qualsiasi altro molare mascellare.13 Conclusione Questo caso clinico è stato utilizzato come esempio per descrivere il trattamento di un primo molare superiore con due radici palatine separate e divergenti. Anche se si tratta di un’anomalia anatomica piuttosto rara, il clinico deve essere consapevole della sua esistenza. Una corretta interpretazione delle radiografie preoperatorie e intraoperatorie ed un’attenta ispezione clinica del pavimento della camera pulpare possono rivelare la presenza di una seconda radice palatina. Poiché l’incapacità di localizzare e trattare tutti i canali è una causa frequente di fallimento in endodonzia,7 l’uso dell’ingrandimento e di un’illuminazione adeguata, o, come in questo caso, di un microscopio odontoiatrico, riveste un’importanza cruciale. 3 Traduzione dell’articolo originale Double palatal roots Ontario Dentist, October 2006, 24-26 4 Pag. - 50 Profilo dell’Autore. Il Dr. Bery ha completato il corso di laurea in odontoiatria a Città del Messico e in seguito ha ottenuto un diploma di specializzazione in Endodonzia all’Università dell’Illinois. Attualmente gestisce uno studio privato a Evanston, Illinois, dove esercita l’attività limitatamente alla Endodonzia. L’Informatore Endodontico Vol. 10, Nr. 2 BIBLIOGRAFIA 1) - 1. Schilder, H.: Cleaning and shaping of the root canal. Dent Clin North Amer. 1074; 18: 269-96 2) - Slowey, R.R.: Radiographic aids in the detection of extra root canals. Oral Surg Oral Med Oral Pathol 1974; 37(5): 762-72 3) - Fava, L.R.G., Dummer, P.M.H.: Periapical radiographic techniques during diagnosis and treatment. Int Endod J 1997; 30(4): 250-61 4) - Fogel, L.R.G., Peikoff, M.D., Christie, W.H.: Canal configuration in the mesiobuccal root of the maxillary first molra: a clinical study. J Endod 1994;20(3): 135-37 5) - Eskoz, N., Wiene, F.S.: Canal configuration of the mesiobuccal root of the maxillary second molar. J Endod 1995; 21(1): 38-42 6) - Malagnino, V., Gallottini, L., Passariello, P.: Some unusual clinical cases on root anatomy of permanent maxillary molars. 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