FLEX Polyclonal Rabbit Anti-S100 Ready-to-Use (Link

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FLEX Polyclonal Rabbit Anti-S100 Ready-to-Use (Link
I
FLEX
Polyclonal Rabbit
Anti-S100
Ready-to-Use
(Link)
Codice IR504
Uso previsto
Per uso diagnostico in vitro.
FLEX Polyclonal Rabbit Anti-S100, Ready-to-Use, (Link) è destinato per essere utilizzato nell’immunoistochimica
congiuntamente a strumenti Autostainer Link. L’anticorpo marca cellule che esprimono S100 ed è utile per
l’identificazione di neoplasmi positivi all’S100, come il melanoma maligno (1, 2), l’istiocitosi di Langerhans (3), il
condroblastoma (4) ed il neurinoma (5). L’International Lymphoma Study Group ha applicato un gruppo di anticorpi,
che comprende Polyclonal Anti-S100, Codice Z0311, per la classificazione dei tumori di sospetto tipo cellula
istiocitica/dendritica (6). L’interpretazione clinica di un’eventuale colorazione o della sua assenza deve essere
integrata mediante studi morfologici avvalendosi di controlli adeguati e deve essere valutata nell’ambito
dell’anamnesi del paziente e di altri test diagnostici da parte di un patologo qualificato.
S100 è una famiglia multigene di proteine a basso peso molecolare (Mr tra 9000 e 13000) che si legano a Ca2+. La
famiglia comprende 19 membri che si esprimono in maniera differenziale in un gran numero di tipi di cellule.
Pertanto, S100B (precedentemente S100β) è più abbondante nelle cellule gliali del sistema nervoso centrale e
periferico, in melanociti, condrociti ed adipociti, mentre S100A1 (precedentemente S100A/S100α) è più abbondante
in cardiomiociti, cellule muscolo-scheletriche a lenta contrazione, cellule epiteliali salivari e cellule renali. Inoltre,
S100B si trova nelle cellule tumorali e nelle sottopopolazioni di neuroni, mentre S100A1 è stato rilevato anche nei
neuroni dell’ippocampo. S100A6 è espresso da fibroblasti e cellule dei muscoli lisci e cardiaco (5).
Cenni
e spiegazioni
I membri della famiglia S100 sono stati implicati nella regolazione Ca2+-dipendente di una serie di attività
intracellulari, per esempio fosforilazione proteica, proliferazione cellulare (compresa la trasformazione neoplastica) e
differenziazione (7).
Fare riferimento alle General Instructions for Immunohistochemical Staining della Dako o alle istruzioni sul sistema di
rilevazione per le procedure IHC per: 1) Principio della procedura, 2) Materiali necessari ma non forniti,
3) Conservazione, 4) Preparazione dei campioni, 5) Procedura di colorazione, 6) Controllo della qualità,
7) Risoluzione dei problemi, 8) Interpretazione della colorazione, 9) Limiti generali.
Reagente fornito
Anticorpo di coniglio policlonale pronto per l’uso fornito in forma liquida in un tampone contenente la proteina
stabilizzante e 0,015 mol/L sodio azide.
Immunogeno
S100 isolato da cervello di vacca.
Specificità
L'anticorpo è stato assorbito in fase solida con proteine di plasma umano e siero bovino.
Nei test Western blotting di proteine S100 ricombinanti umane purificate, l’anticorpo marca S100B fortemente,
S100A1 debolmente e S100A6 molto debolmente. Non è stata osservata alcuna reazione con le altre proteine S100
testate, S100A2, S100A3 ed S100A4 (8).
Il saggio ELISA indiretto non ha evidenziato nessuna reazione dell'anticorpo con plasma umano e siero bovino.
Come dimostrano i test immunoistochimici eseguiti su sezioni di tessuti fissati in formalina, inclusi in paraffina,
l'anticorpo ha reazioni crociate con la proteina equivalente a S100 in umani, gatti, cavalli, topi, ratti e maiali.
Precauzioni
1. Per uso professionale.
2. Questo prodotto contiene sodio azide (NaN3), una sostanza chimica fortemente tossica in forma pura. Sebbene
non sia classificato come prodotto pericoloso, la sodio azide alle concentrazioni indicate può reagire con il rame e
il piombo delle tubature formando azidi metalliche fortemente esplosive. Durante lo smaltimento, sciacquare le
tubature con abbondante acqua per prevenire l’eventuale accumulo di azide metallica.
3. Adottare le normali procedure previste per il trattamento dei prodotti di origine biologica.
4. Indossare indumenti di protezione personale adeguati, per evitare il contatto con gli occhi e la pelle.
5. Smaltire la soluzione inutilizzata nel rispetto delle disposizioni locali, regionali e nazionali in materia.
Conservazione
Conservare a 2–8°C. Non utilizzare dopo la data di scadenza stampata sulla fiala. Se i reagenti sono conservati in
condizioni diverse da quelle specificate, le loro condizioni dovranno essere verificate dall'utente. Non sono stati
osservati segni evidenti che suggeriscano l'instabilità di questo prodotto; pertanto, è opportuno analizzare un
controllo positivo e un controllo negativo insieme ai campioni dei pazienti. Qualora si ottenga una colorazione
imprevista, che non sia cioè giustificata da un cambiamento delle procedure di laboratorio ma sia dovuta ad un
probabile problema dell'anticorpo, contattare l’Assistenza Tecnica di Dako.
Preparazione dei
campioni compresi
i materiali necessari
ma non forniti
L’anticorpo può essere utilizzato per marcare sezioni di tessuto fissate in formalina, incluse in paraffina. I campioni di
tessuto devono essere tagliati in sezioni di approssimativamente 4 µm.
È necessario pretrattare con smascheramento termoindotto dell'epitopo (HIER, Heat-Induced Epitope Retrieval)
utilizzando Dako PT Link (Codice PT100/PT101). Per i dettagli, vedere la Guida Utente PT Link. Si ottengono ottimi
risultati pretrattando i tessuti con EnVision FLEX Target Retrieval Solution, High pH (50x) (codice K8000/K8004).
Sezioni incluse in paraffina: si consiglia il pretrattamento di sezioni di tessuto fissate in formalina, incluse in paraffina,
(115676-003)
Dako Denmark A/S
IR504/IT/MNI/2009.12.04 p. 1/3
| Produktionsvej 42 | DK-2600 Glostrup | Denmark | Tel. +45 44 85 95 00 | Fax +45 44 85 95 95 | CVR No. 33 21 13 17
utilizzando la procedura di preparazione dei campioni 3 in 1 Dako PT Link. Attenersi alla procedura di pretrattamento
delineata nel foglietto illustrativo di EnVision FLEX Target Retrieval Solution, High pH (50x) (Codice K8000/K8004).
Nota: Una volta completata la procedura di colorazione, le sezioni devono essere disidratate, diafanizzate e montate
utilizzando un mezzo di montaggio permanente.
Sezioni deparaffinate: si consiglia il pretrattamento di sezioni di tessuto deparaffinate fissate in formalina, incluse in
paraffina, utilizzando Dako PT Link e seguendo la stessa procedura descritta per le sezioni incluse in paraffina.
Dopo la colorazione dei vetrini montare i vetrini utilizzando un mezzo di montaggio acquoso o non acquoso.
Evitare che le sezioni di tessuto si secchino durante il trattamento o nella successiva fase di colorazione
immunoistochimica. Affinché le sezioni di tessuto aderiscano perfettamente ai vetrini, si consiglia di utilizzare FLEX
IHC Microscope Slides (codice K8020).
Procedura per la
colorazione compresi
i materiali necessari
ma non forniti
Il sistema di visualizzazione consigliato è EnVision FLEX, High pH, (Link) (Codice K8000). Il ciclo di colorazione e i
tempi di incubazione sono preimpostati nel software Autostainer Link. Il volume di applicazione del reagente
consigliato è 1 x 200 µL o 2 x 150 µL per vetrino. Per istruzioni dettagliate sul caricamento di vetrini e reagenti,
consultare la guida utente di Dako Autostainer Link. Se i protocolli non sono disponibili sullo strumento Autostainer
utilizzato, rivolgersi ai Servizi Tecnici Dako. Tutte le fasi di incubazione devono svolgersi a temperatura ambiente.
Le condizioni ottimali possono variare a seconda del tipo di campione e del metodo di preparazione adottato,
pertanto dovranno essere definite autonomamente da ogni laboratorio. Se il patologo desidera un’intensità di
colorazione diversa, è possibile regolare la durata di incubazione e la scelta del sistema di visualizzazione
EnVision FLEX/EnVision FLEX+. È possibile contattare un Esperto delle Applicazioni/Esperto dei Servizi Tecnici
di Dako per ricevere informazioni su come riprogrammare il protocollo. Verificare che l’esecuzione del protocollo
ritoccato sia ancora valida valutando che lo schema di colorazione sia identico allo schema di colorazione descritto
in “Caratteristiche prestazionali”.
Si consiglia la colorazione di contrasto in ematossilina utilizzando EnVision FLEX Hematoxylin (Link) (Codice
K8008). Si consiglia di usare un mezzo di montaggio permanente e non acquoso.
I controlli positivi e negativi devono essere analizzati contemporaneamente utilizzando lo stesso protocollo dei
campioni dei pazienti. Il tessuto di controllo positivo deve comprendere cellule del colon e le cellule/strutture devono
evidenziare gli schemi di reazione descritti per il tessuto in questione in “Caratteristiche prestazionali” in tutti i
campioni positivi. Il controllo negativo consigliato è FLEX Negative Control, Rabbit (Link) (Codice IR600).
Interpretazione dei
risultati della
colorazione
Nelle cellule marcate dall'anticorpo è visibile una colorazione nucleare e citoplasmatica.
Caratteristiche
prestazionali
Tessuti normali: si è osservata una marcatura positiva con l’anticorpo in alcune cellule di Langerhans e melanociti di
cute, cellule del reticolo interdigitanti tra i linfonodi, cellule reticolari epiteliali midollari nel timo, condrociti nel tessuto
cartilagineo, adipociti in alcune biopsie ma non in altre, cellule mioepiteliali nelle ghiandole salivari e nella mammella,
cellule folliculostellate della ghiandola pituitaria e cellule di Schwann e gliali del tessuto nervoso. Si è rilevata una
marcatura debole nelle cellule epiteliali delle ghiandole mammarie e sudoripare. Si è osservata una reazione
negativa con l’anticorpo in epatociti normali, epitelio del dotto biliare, epitelio della cistifellea, esofago, stomaco ed
epiteli dell’intestino tenue e crasso, epiteli renali e cellule uroteliali ed endoteliali (9). Nel colon, le cellule satellite dei
nervi periferici nel plesso di Auerbach mostrano una reazione di colorazione nucleare e citoplasmatica da moderata
a forte, mentre adipociti e cellule gangliari del plesso di Auerbach mostrano una reazione di colorazione nucleare e
citoplasmatica da debole a moderata.
Tessuti patologici: tra i melanomi maligni, sono stati marcati dall’anticorpo 31 casi su 31 (100%) di melanomi maligni
cutanei convenzionali, 23 casi su 24 (96%) metastatici, tra cui 10 amelanotici, 6 casi su 6 desmoplastici ed 1 caso su
1 mixoide. In 30 nevi benigni e 15 displastici, è stata riscontrata una marcatura universale omogenea in tutti i casi
(1). In un altro studio dei melanomi cutanei maligni primari (2), 67 casi su 67 (100%) sono stati positivi all’anticorpo,
compresi 5 casi su 5 di tumori delle cellule fusiformi e desmoplastici. Nell’88,5% di 27 casi di istiocitosi di
Langerhans c’è stata marcatura da parte dell’anticorpo, compresa sia la patologia localizzata che quella disseminata
(3). Su 30 condroblastomi esaminati, tutti hanno dimostrato una forte marcatura dei condroblasti all’anticorpo (4). Dei
neurinomi benigni tipici, 12 casi su 12 sono risultati positivi all’anticorpo, così come 2 casi su 4 di neurinomi maligni.
Dei neurofibromi, 6 casi su 6 hanno mostrato una debole espressione di S100, eccetto per alcune cellule isolate ed
una quantità di processi delle cellule anguiformi che sono stati chiaramente positivi (5). Si noti che S100 è stato
espresso da 15 casi su 133 di neoplasmi cutanei primari non melanocitici, ovvero 7 casi su 16 di carcinomi eccrini, 2
casi su 8 di carcinomi viscerali metastatici, 2 casi su 2 di neurinomi maligni e 4 casi su 5 di leiomiosarcomi (2). Tra
gli adenocarcinomi primari, 24 casi su 25 (84%) dell’ovaio, 12 casi su 15 (80%) della ghiandola salivare, 28 casi su
36 (78%) dell’endometrio, 15 casi su 23 (65%) adenocarcinomi renali, 12 casi su 20 (60%) della mammella, 7 casi
su 28 (25%) del colon/retto, 2 casi su 10 (20%) dello stomaco e 2 casi su 27 (7%) del polmone sono stati marcati
positivamente dall’anticorpo. Gli adenocarcinomi di esofago, cistifellea, pancreas e prostata sono stati tutti negativi
nello studio in questione. La maggior parte dei neoplasmi primari che hanno espresso S100 sono risultati altresì
positivi a questa proteina nei foci metastatici (10). Dei rabdomiosarcomi, 7 casi su 60 (12%) sono stati marcati
dall'anticorpo. I tumori positivi all’S100 sono risultati positivi anche a vimentina e desmina (11).
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(115676-003)
Dako Denmark A/S
IR504/IT/MNI/2009.12.04 p. 2/3
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