N. 3/ Settembre-Ottobre 2009 - Ambasciata d`Italia
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N. 3/ Settembre-Ottobre 2009 - Ambasciata d`Italia
IN LIBANO PERIODICO D’INFORMAZIONE ECONOMICOECONOMICO-COMMERCIALE Ambasciata d’Italia Beirut Ufficio Economico Commerciale N. 3/ Settembre-Ottobre 2009 Questo numero é su Internet: www.ambbeirut.esteri.it RILANCIO DELL’ECONOMIA TRA SEGNALI PROMETTENTI E STALLO POLITICO Se il 2008 è stato, per l'economia libanese, l'anno della "schiarita" (crescita annua stimata all'8%, rilancio del turismo e dei consumi, inflazione contenuta, aumento dell'interscambio, livelli record di afflusso di capitali), i primi 10 mesi del 2009 possono essere considerati quelli del "consolidamento". La tregua politica sancita dall’Accordo di Doha del maggio 2008 ha permesso infatti di rilanciare il turismo e di ripristinare un sentimento di fiducia nel paese dei Cedri, stimolando livelli record di afflusso di capitali, sostenuti anche dal prezzo del barile di petrolio superiore a 100$. A riceverne maggior beneficio è stato il settore immobiliare, che ha continuato e continua a dar prova di eccezionale dinamismo. Addirittura la crisi finanziaria internazionale sembrerebbe aver avuto risvolti benefici per il Libano, favorendo sia il rimpatrio dei fondi detenuti all'estero dalla diaspora, sia la conversione in Lire libanesi (il tasso di dollarizzazione dei depositi bancari ha infatti raggiunto il livello più basso degli ultimi 5 anni, pari al 67%). Anche la scommessa più importante, legata all'esito pacifico delle legislative del giugno 2009 e al mantenimento della stabilità interna è stata superata con notevole successo, consentendo di mantenere inalterata la nuova, riguadagnata fiducia degli investitori internazionali verso il Libano "post-Doha". Si tratta di un sensibile mutamento del clima generale che anche i nostri imprenditori hanno concretamente percepito in occasione delle missioni organizzate da questa Ambasciata e da questo Ufficio ICE nei mesi scorsi, registrando in positivo l'attuale dinamismo economico che investe il Paese, in controtendenza con la crisi internazionale, e come tale, oggetto di particolare interesse per le potenzialità riscontrate. La prossima sfida appare ora legata alla effettiva capacità della nuova, prossima compagine ministeriale di mettere mano ai dossier economici più scottanti e dare avvio alle tanto attese riforme strutturali (a partire da quelle “chiave” della privatizzazione del settore delle telecomunicazioni, della ristrutturazione dell'EDL, della riforma della sicurezza sociale) la cui soluzione viene riportata di anno in anno dal 2007 a causa dell'assenza di un accordo tra le diverse parti politiche. Rileva sottolineare che la piena messa in opera delle cosiddette riforme di “Parigi III” (dal nome del Programma presentato dal Governo Libanese nel gennaio 2007 alla Conferenza sulla ricostruzione) contribuirebbe largamente alla riduzione del rapporto PIL/debito pubblico che, seppur diminuito negli ultimi due anni da 180% a 160%, rimane uno tra i più alti del mondo. Si stima invece che un aumento costante al 6% dell'economia locale da oggi al 2013 potrebbe ulteriormente ridurre questo rapporto al 134%, mentre l'effetto combinato del tasso di crescita e dell'applicazione delle riforme potrebbe ricondurre il rapporto addirittura al 100%. Sommario Rilancio dell’economia tra segnali promettenti e stallo politico Pag. 1 “Exclusive in Lazio” a Beirut Pag.1 Workshop su riforma economica Pag.2 Numero dei turisti in crescita del 45.1% nei primi otto mesi del 2009 Pag.2 Tiene bene l’export italiano in Libano Pag.2 Investimenti esteri in Libano a +32% nel Pag.2 2008 IN FOCUS Il patrimonio culturale libanese: patrimo- Pag.3 nio dell’umanità, motore dell’economia libanese Eventi Pag.3 “EXCLUSIVE IN LAZIO” A BEIRUT L’ICE di Beirut, in stretta collaborazione con l’Ambasciata d’Italia e su incarico di High Life TV, ha organizzato la presentazione del Video “Exclusive in Lazio”, prodotto dal succitato canale satellitare, su incarico della Presidenza e dell’Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Lazio. Il video, proiettato il 28 settembre 2009 presso la sala polifunzionale dell’Ambasciata d’Italia a Beirut, alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia Gabriele Checchia, della dr.ssa Medici, Responsabile dell’InternazionaDa sinistra: Dr. Luigi del Giglio (HighLife TV), Ambasciatore lizzazione per le Attività produttive della Regione Lazio e del dr. De Giglio di High Life TV è inteso a prod’Italia Gabriele Checchia, Paola Del Monte, Alice Taticchi, D.ssa Paola Medici (Regione Lazio), Marzia Lizzo (HighLife TV), Dr. Sebastiano Del Monte (Direttore ICEBeirut), Raphael Debbane. muovere, quale strumento di “marketing territoriale”, il Lazio e le sue cinque Province di Roma, Viterbo, Latina, Frosinone e Rieti. All’evento, cui hanno partecipato circa 150 fra opinion leaders ed operatori libanesi nei settori della moda, nautica e gioielleria insieme a rappresentanti dei media, dovrebbe seguire, all’inizio del 2010, un secondo incontro di carattere più squisitamente commerciale e focalizzato proprio sui citati settori produttivi laziali (nautica, moda e gioielleria). La Regione Lazio, secondo i dati ISTAT, ha esportato merci per 14,5 miliardi di Euro nel Parco di Ninfa (Latina) 2008, con un incremento del 7.7% sul 2007 ed una quota in aumento dal 3.8% al 4.0%, sul totale esportato dall’Italia. Le imprese laziali che esportano sono oltre 8.600. Il Medio Oriente ha rappresentato invece il 4.5% dell’export laziale con 840 milioni di Euro, valore che è più che raddoppiato dal 2005. Tra le venti Regioni italiane, il Lazio si classifica in sesta posizione per valore dell’export nel 2008. Pagina 2 IN LIBANO WORKSHOP SU RIFORMA ECONOMICA I Governi di Italia e Marocco, che quest’anno copresiedono il Partenariato G8-BMENA, hanno promosso un Seminario tematico su “Riforma economica e Settore privato nella Regione BMENA nel contesto della crisi finanziaria internazionale”, organizzato in collaborazione con due ONG, la libanese OPAC (Organisation puor l’Action Civile) e l’internazionale NPWJ (No Peace Without Justice), nella capitale Beirut il 26 e 27 settembre 2009. L’incontro è stato volto a promuovere un dialogo ad ampio raggio tra rappresentanti dei Governi e della Società Civile dei Paesi dell’ampia area BMENA (Broader Middle East and North Africa), del G8 e di altri partners democratici, sulle tematiche della riforma dell'economia e le sue implicazioni nello sviluppo del sistema politico, della democrazia e del rispetto dei diritti umani. Da parte italiana, in quanto Presidenza del G8, era presente l’Ambasciatore d’Italia Gabriele Checchia, a sottolineare l’importanza ascritta all’evento. Il Seminario è uno dei preparatori all’appuntamento Ministeriale Forum For The Future del G8BMENA, che si terrà a Marrakech (Marocco) il 2-3 novembre p.v.. TIENE BENE L’EXPORT ITALIANO IN LIBANO I dati ISTAT relativi ai primi sei mesi del 2009, rivelano che l’export italiano tiene bene nonostante la recessione internazionale. In tale periodo, infatti, l’Italia ha esportato merci verso il Libano per 373 milioni di Euro, con un leggero decremento del 3.8% rispetto al medesimo periodo del 2008, una diminuzione comunque “modesta” se rapportata al calo del 20.8% dell’export italiano verso il mondo. Nello stesso periodo, sempre in base ai dati ISTAT, le nostre importazioni dal Libano, contenute in valore, sono diminuite del 55% passando da 18,5 milioni a 8,3 milioni di Euro. Il totale dell’interscambio ha quindi raggiunto i 381,6 milioni di Euro (-6.1% rispetto all’anno precedente), con un saldo attivo per l’Italia di ben 365 milioni di Euro. Le principali voci del nostro export verso il Libano sono state: prodotti petroliferi raffinati con 87,7 milioni di Euro (36.1%), macchine ed apparecchi meccanici con 53,7 milioni (+19.9%), abbigliamento con 28 milioni (+5.7%), macchine ed apparecchiature elettriche con 18,9 milioni (+18.1%), mobili con 16,5 milioni (+89.6%), materie plastiche con 10,9 milioni di Euro (+12.4%), metalli e prodotti in metallo con 10,8 milioni (+8.2%), mezzi di trasporto con 10,6 milioni (+29.3%) e calzature con 9 milioni (+37.3%). I prodotti petroliferi, il cui peso sul nostro export è in graduale diminuzione, hanno quindi rappresentato il 23.5% dell’export totale nel primo semestre del 2009 (contro il 35.4% nel 2008), mentre i beni strumentali (macchine ed apparecchi meccanici) il 14.4% in aumento rispetto all’11.5% del 2008. Interessante notare infine l’incremento dei prodotti della gioielleria, con 7,6 milioni di Euro (+35.7%). Sul versante dell’import, invece, la voce principale sono i prodotti chimici di base (2,5 milioni di Euro). NUMERO NUMERO TURISTI TURISTI IN CRESCITA DEL 45.1% NEI IN PRIMI CRESCITA DEL 45.1% 8 MESI DEL 2009NEI PRIMI 8 MESI DEL 2009 In base ai dati del Ministero del Turismo In base ainel dati del di Ministero Turismo libanese, mese agosto ildel numero di libanese, nel mese di agosto il numero turisti che hanno visitato il Libano diè turisti che dell’1,9% hanno visitato il Libano aumentato rispetto all’agostoè aumentato dell’1.9% rispetto all’agosto 2008, raggiungendo un picco di 199.167 2008, raggiungendo un picco di 199.167 unità nonostante l’inizio del Ramadan. unità nonostante l’inizio del Ramadan. Nel corso dei primi otto mesi 2009, il Nel corsoturistico dei primiin ottoLibano mesi 2009, flusso flusso è ilquindi turistico indelLibano quindi cresciuto del cresciuto 45,1%è (1.284.945 visitatori 45,1% (1.284.945 visitatori agli rispetto agli 885.729 del rispetto medesimo 885.729 del del medesimo periodo 2008). periodo del 2008). Al posto vi sonovi i turisti Al primo primo posto sono provenienti i turisti dagli altri Paesi arabi, equivalenti provenienti dagli altri Paesial 42.1% arabi, del totale, seguiti daglidel europei equivalenti al 42.1% totale,(24.1%), seguiti dagli (14.4%) ed infine quelliasiatici giunti dagli asiatici europei (24.1%), dagli dal continente americano (13.3%). (14.4%) ed infine i turisti giunti dal Le autorità libanesi ipotizzano che alla fine continente americano (13.3%). del 2009 si potrebbero registrare più di 1,4 Le autorità libanesi ipotizzano che alla milioni di turisti, cifra che sconfiggerebbe il fine deldi2009 si potrebbero registrare più record ingressi battuto nel lontano 1974. di 1,4 milioni di turisti, cifra che sconfiggerebbe il record di ingressi battuto nel lontano 1974. Veduta del Porto di Byblos INVESTIMENTI ESTERI IN LIBANO A + 32% NEL 2008 Il World Investment Report dell’UNCTAD (United Nations Conference Trade and Development) indica che il Libano ha attratto $3,61 miliardi di Investimenti Diretti Esteri - IDE nel 2008 (ultimi dati disponibili), con un incremento del 32% rispetto al 2007, quando erano ammontati a $2,73 miliardi. Investimenti diretti esteri in Libano IDE $mld 2005 2006 2007 2008 2,79 2,68 2,73 3,61 Fonte: UNCTAD - World Investment Report 2009 Il Libano si è così posizionato al 6° posto fra i 18 Paesi arabi per afflusso di investimenti ed al 7° posto fra le 20 economie della Regione MENA. Come valore di incremento percentuale, il Libano si trova al 6° posto, sia fra i Paesi arabi che fra quelli MENA. Il totale degli IDE nei Paesi arabi è stato pari a $96,1 miliardi (+19,6% rispetto al 2007) ed a $107,2 miliardi (+17,8%) in quelli della Regione MENA. Gli IDE affluiti in Libano hanno avuto un peso del 12.5% sul PIL del Paese nel 2008, il valore più elevato fra i Paesi del mondo arabo ed equivalente all’85,2% degli investimenti fissi lordi. IN LIBANO Pagina 3 IN FOCUS EVENTI IL PATRIMONIO CULTURALE LIBANESE: PATRIMONIO DELL’UMANITÀ, MOTORE DELL’ECONOMIA LIBANESE COOPERAZIONE ITALIANA (eventi svoltisi alla presenza dell’- È universalmente nota la ricchezza, la varietà e la magnificenza del patrimonio culturale libanese, costruito pietra su pietra nel corso di oltre 6000 anni di presenza ed alternanza di diverse civiltà. L’inclusione di alcuni fra i suoi tesori più conosciuti (Baalbek, Tiro) nelle liste UNESCO del Patrimonio Culturale dell’Umanità’, non è altro che un indicatore di tale ricchezza, uniformemente distribuita sul territorio, ma spesso sconosciuta o sottovalutata. innescare una crescita “virtuosa” dell’economia vincolata alle istituzioni, alle popolazioni locali, agli enti economici (industria del turismo, società operanti nel campo del recupero dei beni culturali, forme tradizionali di lavoro locale, ecc.). In tale ottica, la Cooperazione Italiana ha avviato da un paio d’anni la propria attività nel “Progetto di Sviluppo del Patrimonio Culturale e Urbano” (CHUD), del governo libanese, co-finanziato anche da Francia e Banca Mondiale. Obiettivo dell’intervento è il miglioramento della conservazione e gestione del patrimonio culturale in cinque importanti città (Baalbek, Sidone, Tripoli, Tiro e Byblos), nonché dello sviluppo economico e della qualità della vita nei centri storici di tali città, tuttora affette da degrado, povertà e stagnazione economica. L’inurbamento, svoltosi in seguito alla guerra e parallelamente alla diaspora, ha in pochi anni stravolto la geografia umana, depauperando un patrimonio culturale d'enorme valore. Conseguentemente allo svuotamento dei piccoli centri, le recenti agglomerazioni urbane, cresciute caoticamente tra un conflitto e l’altro, tendono a soffocare i centri storici, che spesso conservano patrimoni archeologici ed archiIl contributo italiano (pari a circa 10.8 milioni di tettonici di valenza universale. Euro) si sviluppa su quattro delle cinque città sopra Nel corso dei successivi periodi di instabilità e di citate (Baalbek, Sidone, Tripoli e Tiro), con intervencarenza di controlli e normative, il patrimonio cultu- ti di eccellenza sul recupero, il consolidamento, il rale (aree archeologiche, edifici, monumenti e centri restauro, il miglioramento della fruizione dei siti storici) è andato degradandosi, per le aggressioni archeologici e di alcuni edifici di notevoli caratteriprodotte dai processi di ricostruzione, che hanno stiche storico-architettoniche. dato priorità alla riabilitazione delle Le attività coperte dal finanziamento infrastrutture e dei servizi finanziari italiano (e riservate esclusivamente ad ed amministrativi, in un’atmosfera operatori italiani) sono quelle relative di forti controversie che non hanno agli aspetti più delicati di intervento, saputo arginare l’aggressione della nei quali si dispiega la spiccata expertise speculazione edilizia. Pressione delle nostre società operanti nel settore demografica, ricostruzioni incontrol(Società di progettazione e consulenza, late, mancanza di regole per la constudi di architettura, restauratori, ecc.), servazione del patrimonio, hanno tra le più qualificate nel panorama così favorito il progressivo degrado internazionale. sia dei piccoli centri urbani che delle grandi conurbazioni. I recenti sviluppi della situazione politica sembrano indicare che la Colonne di Baalbek (Beeka) strada giusta sia stata finalmente imboccata, consentendo alle Istituzioni di avviarsi a riprendere quel ruolo di guida verso il cammino di uno sviluppo controllato e sostenibile, che possa avviare un circuito virtuoso di crescita economica e di riequilibrio della tumultuosa ed incontrollata crescita degli agglomerati urbani. Il settore dei beni culturali – per un paese che, come il Libano, ne è costellato – si presenta come uno dei possibili motori di una nuova fase economica, basata sulla valorizzazione e lo sviluppo di tutte le attività ad esso connesse, come il turismo (l’esempio dell’Italia è in questo senso illuminante) e tutte le piccole e grandi attività economiche che intorno ad esso gravitano. La Cooperazione Italiana allo Sviluppo, e più in generale il “Sistema Italia”, ha individuato tale settore d’intervento come uno dei prioritari per favorire la crescita (istituzionale, economica, culturale, sociale) in grado di intervenire su diversi fronti fra loro interagenti: il recupero e la valorizzazione di porzioni di un patrimonio che è di tutta l’umanità, al fine di Il Programma CHUD, la cui conclusione è prevista per la fine del 2012, mostrerà i suoi effetti nel breve-medio periodo; tuttavia diversi risultati sono già stati raggiunti, in termini di sensibilizzazione e formazione, sia a livello locale che istituzionale. La mobilitazione e la partecipazione degli operatori italiani, grazie anche all’azione costantemente svolta dall’Ambasciata, dall’Ufficio di Cooperazione e dall’ICE, è consistente e qualificata, ed il Programma stesso va ampliando i propri orizzonti operativi, diventando una sorta di contenitore aperto, che richiama ed attiva diverse altre iniziative nello stesso campo, avvalendosi dell’esperienza e dell’eccellente metodologia operativa acquisita. Aloisio Sciortino Responsabile Italiano del Progetto Pubblicazione a cura di Ambasciata d’Italia a Beirut Ufficio Economico-Commerciale Email: [email protected] Tel.. +961 5 954955 Internet: www.ambbeirut.esteri.it Ambasciatore d’Italia Gabriele Checchia) 25-27/09/2009 Inaugurazione della II° edizione delle Palestiniadi, iniziativa finanziata dalla Cooperazione Italiana e realizzata in partnership con UNRWA (United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East). All'evento, tenutosi presso il centro sportivo polivalente di UNRWA a Siblin, hanno partecipato 450 ragazzi che si sono affrontati in 5 discipline sportive. 28/09/2009 Inaugurazione del caseificio di Marjaoun, realizzato dalla ONG italiana UCODEP finanziato dalla Cooperazione Italiana nell'ambito del Programma di Emergenza ROSS e dalla Provincia Autonoma di Bolzano, dalla Provincia di Firenze e dalla Regione Toscana. 10/10/2009 Inaugurazione del “Social Development Center (SDC)” di Rmaish, realizzato dalla ONG Italiana Intersos e finanziato dalla Cooperazione Italiana nell'ambito del Programma di Emergenza ROSS. L’evento è stato presenziato anche dal Ministro libanese per gli Affari Sociali, Mario Aoun. Eventi ICE 11-13/09/2009 Missione di 2 delegati alla Fiera Expo Green (Bologna). Settore verde pubblico e macchine da giardinaggio. 16-19/09/2009 Missione di 3 buyers alla Fiera Micam (Milano). Settore calzature. 24-27/09/2009 Missione di 4 delegati alla Fiera Domo (Pesaro). Settore arredamento e mobili da cucina. 25-28/09/2009 Missione di 1 delegato alla Fiera MI-Milano (Milano). Settore moda femminile. 3-6/10/2009 Missione di 3 delegati alla Fiera Valenza Gioielli (Valenza). Settore oreficeria e gioielleria. 28-31/10/2009 Missione di 4 delegati alla Fiera SAIE (Bologna). Settore macchine movimento terra, edili e stradali. Istituto Commercio Estero (ICE) Sezione per la promozione degli scambi dell’Ambasciata d’Italia a Beirut Email: [email protected] Tel. +961 5 959640 Internet: www.ice.gov.it/estero2/beirut