Vincent Besnard – Pittore – Biografia e intervista

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Vincent Besnard – Pittore – Biografia e intervista
Vincent Besnard – Pittore – Biografia e intervista Nato nel 1961 a Lille, in Francia, Vincent Besnard è Agronomo ed il suo lavoro lo ha portato a vivere in Messico, Costa d'Avorio, Canada, Italia, Stati Uniti e dal 2001 in Grecia. Per il suo lavoro è costantemente in viaggio nel sud‐est Europa, da dove vuole riportare i colori e le impressioni. Pur essendo figlio di un pittore, è giunto solo di recente alla pittura ad olio, che dice essere il suo modo per ripristinare sulla tela la situazione attuale. Articolo comparso su ATHENES BONJOUR, N 27 Primavera 2013,ISSN1790‐3114/ code 6548 www.victorardant.gr Blog di Vincent : vincentbpaintings.blogspot.com Evasione attraverso la pittura Vincent Besnard, direttore del Sud Est Europa per il Gruppo Roullier Cosa vi ha portato a dipingere? Come si concilia il tempo per dipingere con il vostro lavoro? Ho raccolto in questi anni i ritagli di stampa su diversi argomenti legati alla crisi nei giornali che ricevo ogni mattina. Ho fatto un collage dei primi articoli sulla crisi, ma il risultato è stato soffocante! In risposta ho usato i miei colori per i temi che mi piacevano ed ho iniziato a dipingere un sabato pomeriggio. Prima a pennello, poi molto velocemente, forte di una insofferenza e una forma di "rabbia" al “coltello”. Ora dipingo sabato sera dopo le nove e fino a mezzanotte. Quali artisti ammirate? Siete influenzato da qualcuno di loro in particolare? Dipingo in musica, talvolta cantando e posso citare musicisti o compositori che mi ispirano quando dipingo: Salif Keita, Anouchka Shankar, Daniel Barenboim, Egberto Gismonti, e più di recente, Asif Ali Khan, Dafher Youssouf, Ibrahim Tatlises e Yasmina Levi, e per i talenti immortali, Michel Petrucciani, Isaac Stern, Antonio Vivaldi , Sarasate, Villa Lobos, Bach, e molti altri. Ammiro per citarne alcuni, Canaletto, Van Gogh e Brughel! Ma io sono in contatto con i dipinti e le sculture di mio padre Jacques Besnard e di suo padre Jean. L'influenza? Si tratta di una tela bianca, una buona foto oppure no, ed arrangiarsi di persona! La vostra pittura è ricca di colori e cattura la silhouette delle città nelle quali vivete e lavorate, Atene e Istanbul. Cosa hanno di speciale queste città, che hanno ispirato innumerevoli artisti, poeti e scrittori nel corso dei secoli? Le albe e tramonti in queste città d’acqua, sul mare, sono mozzafiato. Le colline e le montagne e le opere architettoniche eccezionali forniscono riflessi di luce e ombra. In Italia dove ho abitato a lungo, Venezia mi ispira anche molto. Il mio passaggio in queste città e il sorvolo del Mar Egeo sono sempre veloci ed i miei dipinti sono verosimilmente una forma di riproduzione di questi passaggi ed impressioni fulminee. Esporrete presso la biblioteca Folias di Ekali in aprile, e poi in locali Insider Publications, editore di Buongiono Atene, vicino all'Acropoli, a maggio. Vi siete offerto di donare i proventi per l'associazione Victor Ardent di Alimos che si occupa di autismo. Qual è il vostro collegamento con l'autismo? Un autistico si esprime soprattutto attraverso l'arte? Grazie di affrontare questo problema perché le persone con questa disabilità hanno talenti che a volte sono incomparabili! Nel centro per gli autistici dove risiede mio fratello nei Pirenei in Francia, alcuni adulti realizzano delle opere formidabili. Ma anche qui. In questo paese ci sono delle persone formidabili che fanno miracoli per le persone con disabilità senza mezzi finanziar o quasi! L’associazione Victor Ardent accoglie a Alimos 50 bambini e adulti con autismo, attraverso un programma di attività di educazione sport e arti, merita ogni sostegno che gli possiamo fornire. Ditemi tre ragioni che vi fanno amare la Grecia: 1) Mare, montagna, sole, terreni argillosi e calcarei e alberi di ulivo. 2) Nel cuore del Mondo tra Oriente e Occidente. 3) L'entusiasmo, l'onestà, la solidarietà e lo spirito imprenditoriale che sono dei valori ormai in aumento in questo paese, che risorgerà.