Dicembre

Transcript

Dicembre
mensile d’informazione dell’Unione Tassisti d’Italia
inviato gratuitamente a tutti gli associati.
Anno XIV - n. 12 dicembre 2007
LORENZO CAPASSO direttore responsabile
CIRO LANGELLA
presidente nazionale U.T.I.
ANGELOMARIA
CELLILLI
segretario generale
direttore ufficio stampa
2
Spariscono i fondi destinati ai tassisti
3
DALLA STAMPA
Salta la trattativa tra tassisti e Comune,
le auto bianche paralizzano Roma
4
DALLA STAMPA
TAXI / ROMA domani in prefettura
incontro Veltroni - Tassisti - Mosca
5
DALLA STAMPA
Taxi spiraglio nella trattativa
servizio è tornato normale
6
DALLA STAMPA
COMITATO DI REDAZIONE
Cataldo Acella, Gianluca Amadasi, Andrea Balestri,
Valter Centanaro, Francesco Colantoni,
Antonio Dentamaro, Giacomo Di Bari,
Nicola Di Mario, Attilio Dondero,
Bruno Gandolfi, Claudio Gianandrea,
Carla Maglioni, Alfredo Montaperto,
Andrea Natangelo, Giovanni Palomba,
Pietro Pescatori, Angelo Schiavone.
COLLABORATORI
Oreste Pascucci, Gianluca Taglioni (legali),
Giampiero Marinelli, Giuseppe Vernuccio (esperti)
taxi divisi alla meta un si ai controlli
obiettivo = evitare le 500 licenze
7
Chevreton
8
DALLA STAMPA
Accordo raggiunto veltroni raggiante
9
DALLA STAMPA
Roma - Sigle dissidenti non firmano accordo
10
Termini multe taxi
11
DALLA STAMPA
Tassista rapinato e ferito
12
DALLA STAMPA
Gli articoli pubblicati impegnano esclusivamente chi li firma e
sono a titolo gratuito. Collaboratori e lettori sono liberi di
esprimere il loro pensiero nei limiti stabiliti dal Codice Penale
e dalla legislazione vigente.
Multe & ricorsi no agli autovelox nascosti
Registrazione: Tribunale di Roma, n.261 del 18 maggio
1995. Sped. in abb. postale.
Il taxi ipertecnologico
DIREZIONE • REDAZIONE • AMMINISTRAZIONE
00181 Roma • Viale Amelia, 28
Segreteria: Tel. / Fax 067848090
Internet:
E-mail:
http://www.uti.it
[email protected]
[email protected]
[email protected]
13
Istituzioni e vicinanza ai cittadini
14
DALLA STAMPA
15
NOTIZIE FLASH
Il premio fiat 500 auto dell’anno
Auto - Italia “verde”
16
NOTIZIE FLASH
Arriva a firenze il taxi multiplo
In copertina: FIAT BRAVO
Associato all’USPI
Unione Stampa Periodica Italiana
STAMPA
Tipografia Mura s.r.l. • Via Palestro 28/a - Roma
dicembre 2007 • 1
▼
▼
▼
▼
▼
IL TASSISTA ITALIANO
sommario
il tassista italiano
il tassista italiano
Spariscono i fondi destinati ai tassisti
Il Governo ha tagliato 24 milioni di euro destinati ai tassisti; è stata ridotta infatti la capacità di recupero delle accise sui carburanti per un valore medio procapite, fra
veicoli alimentati a gasolio e quelli a benzina, di ben 700 euro l’anno. Nella prima stesura del disegno di legge finanziaria 2008 tali risorse avrebbero dovuto confluire in un
fondo, a disposizione della categoria, destinato a favorire il ricambio delle vetture ma
nei passaggi successivi, tra collegati e decreti, sono spariti fondo e risorse economiche.
Vero è che le norme comunitarie per la tassazione dei prodotti energetici hanno imposto una riduzione sugli sgravi alle imposte sui carburanti, precedentemente consentiti
agli operatori, ma è altrettanto vero che una riduzione economica deve trovare una sua
compensazione sulle tariffe; e ci vuole soprattutto in quelle realtà in cui le tariffe sono
congelate da sette anni.
Ciò accade nel Comune di Roma dove nei giorni scorsi si è consumata una ennesima crisi fra Amministrazione comunale e tassisti sfociata in manifestazioni di protesta
incontrollate e incontrollabili. Ma forse comprensibili: l’amministrazione capitolina con le
nuove normative, in vigore dal 2006, ha implementato i turni integrativi dei taxi e ha
deciso, in accordo con la categoria, il rilascio di 1.450 licenze (250 delle quali in corso di
perfezionamento); ma ora, a fronte di un aumento delle tariffe del 18%, ha imposto, e
non proposto, il rilascio di ulteriori 500 licenze senza fornire appropriate argomentazioni ma, al contrario, trattando questo nuovo contingente di autorizzazioni, come merce
di scambio rispetto alla concessione di aumenti.
La strategia di pressione sulla categoria dei tassisti, sia a livello nazionale che territoriale appare, anche alla luce degli ultimi eventi, fortemente strumentale: mentre i tassisti sono sotto tiro, le pubbliche amministrazioni locali si guardano bene dall’assumere
azioni significative nei confronti dell’inefficiente gestione del trasporto pubblico locale (a
totale costo della collettività), dall’applicare nuovi strumenti normativi a loro disposizione e gestire in modo innovativo le infrastrutture viarie.
Maurizio Longo
2
• dicembre 2007
da roma
il tassista italiano
dalla stampa
Salta la trattativa
tra tassisti e comune,
le auto bianche
paralizzano Roma
Sono scesi in strada e con le loro
auto hanno bloccato il centro
della capitale, a partire da piazza Venezia, per protestare contro la proposta del sindaco Walter Veltroni di aumentare le
licenze in cambio dell’aumento
delle tariffe.
La trattativa si è chiusa dopo
che il sindaco ha proposto l’aumento di 500 licenze per le auto
bianche in città I tassisti romani
hanno così invaso via dei Fori
Imperiali, via Petroselli, piazza
Venezia e, dopo aver lasciato le
automobili parcheggiate, sono
saliti nella piazza del Campidoglio a manifestare il proprio dissenso sotto le finestre del sinda-
co. All’inizio della scalinata del
Campidoglio è stato esposto
uno striscione con la scritta
“Veltroni democratico come
Stalin”. Stamani Veltroni aveva
presentato un pacchetto di proposte che prevedeva un aumento del 18% dell’attuale piano
tariffario, il supplemento di 2
euro per le corse da Termini e
l’apertura del tavolo istituziona-
le di concertazione sui problemi
dell’abusivismo e del servizio
Ncc. Parallelamente aveva
anche annunciato la volontà di
concludere il processo di potenziamento dell’offerta con nuove
500 licenze da assegnare sulla
base della graduatoria del
bando di gara per le 150 licenze
assegnate a cittadini che non
hanno mai guidato un taxi.
“Sono condizioni inaccettabili,
ci ha detto di prendere o lasciare”, ha reagito il leader dei falchi Loreno Bittarelli dell’Uritaxi.
Così è scatta la protesta. I tassisti a migliaia hanno invaso piazza del Campidoglio e bloccato
con centinaia di auto piazza dell’Ara Coeli, via del Teatro Marcello, parte dei Fori Imperiali e
soprattutto piazza Venezia, uno
degli snodi centrali del traffico
romano. Facendo sparire le auto
dalla stazione Termini e dall’aeroporto di Fiumicino.
dicembre 2007 • 3
da roma
il tassista italiano
Tolti i blocchi in serata
Soltanto in serata, dopo un
incontro in prefettura con il prefetto Carlo Mosca, che ha convocato per domani alle 14,30
un nuovo incontro con il Comune, i tassisti hanno cominciato a
lasciare piazza del Campidoglio,
a togliere i blocchi, mantenendo
però dei presidi. Dopo aver
fischiato i loro rappresentanti
che annunciavano che il prefetto aveva assicurato che non ci
sarebbero state multe se fossero
stati tolti i blocchi. Per l’assesso-
re alla Mobilità Mauro Calamante “la protesta dei tassisti è stata
una reazione illegale, contro la
città e i romani. Oltre a notizie
di numerosi comportamenti illegali abbiamo assistito a un vero
sequestro del diritto alla mobilità dei romani”. Perchè durante
la protesta alcuni cassonetti
erano stati gettati a terra, un
fotoreporter spintonato. Ma è
stato un mercoledì nero soprattutto per i romani che non
hanno trovato taxi agli aeroporti e alle stazioni e che sono rima-
sti imbottigliati soprattutto in
centro e sul lungotevere, con il
trasporto pubblico che ha subito forti rallentamenti e numerose deviazioni.
Legato al Marco Aurelio
Un anziano tassista, durante la
protesta in atto in piazza del
Campidoglio, si è legato alla
statua di Marc’Aurelio. Dopo un
pò alcuni colleghi l’hanno fatto
scendere dal piedistallo del
monumento equestre.
rainews24
dalla stampa
TAXI / ROMA
domani in prefettura incontro
Veltroni - Tassisti - Mosca
Alle 14.30 Bittarelli: «Non accetteremo una licenza in più»
Roma - Il sindaco di Roma
Walter Veltroni incontrerà
domani nel ‘territorio neutro’
della Prefettura i rappresentanti delle sigle sindacali dei tassisti che oggi hanno rotto le trattative con il Comune sul rinnovo della categoria. A fare da
pacere sarà il prefetto Carlo
Mosca. La decisione è stata
presa dopo il colloquio - durato circa un’ora e mezza - che i
tassisti hanno avuto in serata
con Mosca.
“Il prefetto ci ha assicurato che
4
• dicembre 2007
ha sentito Veltroni al telefono il
quale ha spiegato che le nuove
500 licenze non sono state
ancora deliberate”, ha spiegato Loreno Bittarelli, leader dell’Uritaxi: “Speriamo che domani si concluda questa vicenda,
certo se il sindaco dovesse confermare le 500 nuove licenze
sarebbe un problema serio
farlo comprendere alla categoria. Sarebbe una provocazione,
non si accetterà una licenza in
più”.
“Il prefetto ci ha assicurato che
interverrà presso la Commissione di garanzia per evitare
sanzioni perchè le nostre sono
state manifestazioni spontanee
e non scioperi”, ha continuato
Bittarelli avvertendo comunque
che “domani a Roma gireranno pochi taxi: la categoria è in
agitazione, molti tassisti saranno in assemblea”.
http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/2007/11_novembre/28/taxi_rom
a_domani_in_prefettura_incontro_veltroni-tassistimosca,13538199.html?pmk=nothpcro
da roma
il tassista italiano
dalla stampa
taxi spiraglio nella
trattativa il servizio
è tornato normale
Dopo il diktat del sindaco, la trattativa si è riaperta di notte e i taxi
sono tornati a circolare. Il dialogo è
ripreso al termine di una lunga
giornata di tensione con la piazza
del Campidoglio che si è riempita e
si è svuotata dei manifestanti, con
le jeep e i blindati a presidiare la
salita di San Pietro in Carcere da cui
si accede al Palazzo senatorio.
Il taxi-day è cominciato con il presidio di prima mattina a piazza Venezia, a rallentare il traffico, pur non
bloccandolo, mentre risultavano
sospese le corse da e per gli aeroporti e le stazioni. La categoria pare
compatta, fino a quando non spuntano quei tassisti che, anche da loro
stessi colleghi, sono già stati ribattezzati «i cani sciolti». Lavoratori
che si dichiarano «stanchi dei ricatti», «di turni estenuanti» e che
minacciano tout court «se non si
trova l´accordo entro stasera faremo peggio di Parigi».
Gli incontri con il prefetto Carlo
Mosca, con il Comune assente nel
pomeriggio - «non hanno ripreso il
servizio negli scali» la motivazione
dal Campidoglio - e ad assicurarsi
che il movimento da e per Fiumici-
no e Ciampino riprenda prima di
accogliere i rappresentanti sindacali in serata. Nella giornata che si fa
sempre più complessa, spuntano
anche i volantini dei manifestanti:
«Ascoltateci, vi chiediamo solo di
leggere questo volantino fino in
fondo!! Vogliamo parlare con voi
per dire la verità che solitamente
non viene mai detta dai media, noi
del servizio trasporto taxi romano
vogliamo dire che oggi chi prende il
taxi paga lo stesso prezzo che
pagava nel 2001, dal 2001 noi non
abbiamo mai avuto nessun adeguamento Istat».
Poi la scena si sposta, intorno alle
15, sotto Palazzo Valentini, per
l´incontro in prefettura: i giapponesi a guardarli incuriositi, il freddo.
«Mosca è l´unico che ci ascolta, la
nostra sola speranza. Non fate casino adesso» dice Pietro Marinelli,
segretario dell´Ugl, al megafono
sotto la Prefettura. Poi, mentre
l´incontro disertato dal Comune è
ancora in corso, il grosso dei manifestanti si sposta verso i bar attorno
a piazza Venezia e altri tornano in
piazza del Campidoglio. Ancora
attraverso un megafono viene chie-
sto a tutti «di isolare i provocatori»,
e i dirigenti della protesta si riuniscono in un bar a Santi Apostoli per
decidere il da farsi.
La ripresa del servizio arriva attorno
alle 18: Loreno Bittarelli, presidente
del 3570, si becca i fischi sotto al
Campidoglio quando chiede ai colleghi di riprendere le corse da e per
gli aeroscali, accettando la conditio
sine qua non per l´incontro in serata. Il grosso dei tassisti accetta dunque di lasciare in Campidoglio i
propri rappresentanti per riprendere il servizio per i passeggeri di treni
e aerei. «Abbiamo mandato via le
macchine» dicono, mentre il sindaco Veltroni accerta con i vigili urbani che il servizio sia ripreso davvero.
Poi, poco prima delle 22 ricomincia
la trattativa in Campidoglio. Ma
quando i sindacalisti salgono per
incontrare il sindaco, si scatenata la
Carlo Bologna (Ati) che accusa di
non essere stato compreso
nell´elenco dei rappresentanti. «È
una presa in giro» urla. Alcuni colleghi riescono a sedare la sua protesta.
repubblica
dicembre 2007 • 5
da roma
il tassista italiano
dalla stampa
FAZIONI ◆ Cgil, Cisl e Cna i morbidi. Uri e 3570 i falchi
taxi divisi alla meta
un
si ai controlli
■ obiettivo = evitare le 500 licenze ■
Lunedì, alla ripresa delle trattative
con il Campidoglio, giocheranno
l’ultima carta per tentare di scongiurare il rilascio delle 500 nuove
licenze annunciate da Walter Veltroni la scorsa settimana. E offriranno la disponibilità a installare il
sistema satellitare per il controllo
dei turni, come chiesto (senza successo) nei mesi scorsi dal Comune.
Se il sindaco non accetterà, allora
cercheranno di spuntare le condizioni migliori possibili per attenuare
l’impatto delle nuove auto bianche:
chiederanno la spalmatura in tre o
4 anni.
6
• dicembre 2007
È questa – secondo le in descrizioni
– la strategia messa a punto da Cgil
Unica Taxi, Uil Trasporti, Cisl, Ugl
(passata dai “falchi” alle “colombe” grazie alla mediazione del leader nazionale Renata Polverini) e
Cna, che al termine dell’infuocata
assemblea dell’altra sera hanno stilato una piattaforma da presentare
a Veltroni. I “duri” del contestatissimo Loreno Bittarelli, presidente
del 3570 e dell’associazione Uri
Taxi, hanno invece annunciato che
non andranno al tavolo. Insieme ad
un’altra decina di organizzazioni
(tutte vicine alla destra a parte l’UTI
rappresentata da Claudio Gianandrea, Rifondazione) hanno deciso
di rompere la trattativa. Ma non
vogliono scioperare. Intanto Veltroni, parlando a un incontro pubblico, ha di nuovo criticato duramente lo sciopero selvaggio della scorsa
settimana: “Queste forme di lotta
sarebbero impensabili per operai
che perdono il posto di lavoro. Perché se questi per un giorno occupassero la città sarebbero sbattuti
in galera”.
Polemiche a parte, le “colombe”
contano di chiudere la vertenza già
lunedì. A condizione che il sindaco
si impegni per “l’immediato adeguamento tariffario” (il 18% già
anticipato da Veltroni), per “la lotta
alle varie forme di abusivismo” e
impedisca alle auto a noleggio con
conducente di altri Comuni di lavorare impropriamente a Roma.
“L’assemblea di giovedì sera non
era rappresentativa. C’erano poche
persone (qualche centinaio, ndr) e
si è capito finalmente bene da che
parte stanno i violenti e i prepotenti”, ha però attaccato Bittarelli, vittima di una rumorosa contestazione, fra spintoni, minacce e urla.
Pronta la risposta di Nicola Di Giacobbe, Unica Taxi Cgil: “Quando
fanno le assemblee al 3570 e decidono le sorti di tutti è presente
sempre tutta la categoria? Non è
stata una assemblea oceanica e
questo testimonia anche il clima di
una categoria che comincia a prendere le distanze da centrali radio e
organizzazioni sindacali litigiose”.
Corriere della Sera
da roma
il tassista italiano
dalla stampa
taxi accordo raggiunto
veltroni raggiante
Intesa con le auto bianche per un aumento di 500 licenze
Roma, 11 dicembre 2007 - Taxi,
raggiunto l’accordo. Veltroni esulta: “Abbiamo chiuso e confermato
la decisione che avevamo preso, di
avere su strada 500 licenze: 250
saranno consegnate a giugno
2008, le altre 250 a giugno del
2009. Così a Roma ci sarà un incremento di circa 2000 taxi, dal 2001,
pari al 35% in più del numero totale, ovvero un terzo. La capitale è
l’unica città italiana ad aver incrementato a questi livelli”.
LA CONDANNA - Il sindaco
aggiunge: “Ai rappresentanti sindacali, non tutti erano presenti, io
ho rinnovato la mia più ferma condanna di quanto accaduto due settimane fa quando la città è stata
bloccata. Considero che questa
categoria debba recuperare un rapporto molto forte con questa città,
rapporto che richiede una cultura
diversa delle relazioni sindacali. E
speriamo si sia capito”. Veltroni
quindi spiega che ‘’al tempo stesso
abbiamo deciso l’aumento delle
tariffe, come era giusto, ferme dal
2001. Io, come sapete, tendo a
distinguere i lavoratori che stanno
sui taxi da certe forme di strumen-
MOBILITÀ
Il sindaco: “Su strada 500 nuove licenze,
250 a giugno 2008 e 250 un anno dopo.
Intesa storica”. Aumenti del 18%.
I “falchi” che non erano al tavolo:
“Attenderemo per decidere”
talizzazione politica o parasindacale. Un aumento che sarà del 18%
ragionevole visti gli incrementi, per
esempio, del prezzo del petrolio”.
LE TARIFFE - Il primo cittadino a
questo punto elenca i dettagli dell’accordo: “Il taxi arriverà con una
cifra fissa, a seconda del numero
dei minuti. Sotto i cinque minuti si
pagheranno due euro, tra 5 e 10
minuti, quattro euro e infine oltre i
10 minuti si pagheranno sei euro”.
Previsti sconti per le donne di sera e
anche per coloro che si recano in
ospedale e uno studio sulla tariffa
progressiva che dovrà sostituire la
tariffa ‘2’. Sugli Ncc, ‘’i tassisti aggiunge il sindaco - hanno ragione. Il fatto che ci siano dei comuni
che rilasciano licenze di noleggi con
conducente la considero una cosa
che non va bene perchè un sindaco
può trovare convenienza nel far
ciò, ma poi queste licenze vengono
tutte nella nostra città. Opereremo
di concerto con la Regione ‘’.
“AUMENTI SUBITO” - “Per la
prima volta - sorride Veltroni - ho
trovato una disponibilità a discutere anche riguardo al gps, al controllo satellitare e al numero unico ‘’.
Per quanto riguarda la stazione Termini si è discusso ‘’della possibilità
di trovare ulteriori soluzioni tecniche, anche se nelle ultime settimane la situazione a Termini è migliorata ‘’. L’amministrazione, inoltre,
valuterà la possibilità di utilizzare
dicembre 2007 • 7
da roma
il tassista italiano
turni integrativi, ‘’se il mercato lo
richiederà ‘’. L’aumento delle tariffe
avverrà subito: ‘’La giunta - assicura il sindaco - si occuperà di questo
e dell’aumento delle licenze, che
verranno rilasciate a chi aveva partecipato al concorso del settembre
2005 ed era risultato idoneo, già
mercoledì 19’’. Cinquecento licenze per 500 ragazzi che ‘’faranno la
loro prima esperienza lavorativa.
Questo aiuterà anche a trasformare
un po’ la categoria. Entreranno
forze nuove che saranno valutate
anche per quante lingue conoscono e per il titolo di studio. Sarà un
ulteriore elemento di qualità”.
I “FALCHI” - L’assessore alla Mobilità Calamante parla di “accordo
storico”. Plaude addirittura Palazzo
Chigi e i “falchi” della categoria
per una volta non attaccano.
“Voglio aspettare domani per
conoscere le reazioni dei tassisti in
merito alla firma dell’accordo - dice
Loreno Bittarelli dell’Uritaxi - Se la
categoria apprezzerà il documento
ci allineeremo”.
redazione romaone
dalla stampa
taxi roma
sigle dissidenti
non firmano accordo
prima referendum
Roma - Le dodici sigle sindacali dei
tassisti romani che ieri non hanno
firmato la proposta di accordo
nuovamente proposta dal sindaco
Walter Veltroni, i cosiddetti ‘falchi’, annunciano un referendum
tra i lavoratori per verificare se la
categoria sia o meno d’accordo
con la piattaforma predisposta dal
Comune, in particolare con il rilascio delle 500 licenze entro il
2009. Lo comunicano in una nota
congiunta i rappresentanti di Uritaxi, Ata casartigiani, Ciisa, Assartigiani, Ait, Confartigianato, Atapl
Claai, Uti, Ostia lido, Radiotaxi
3570, 4994, 4157. “Non condividiamo affatto i termini dell’accor-
8
• dicembre 2007
do sottoscritto dalle sei sigle sindacali perché, tra l’altro è stata
una scelta imposta senza che sia
stata ancora completata la messa
in servizio della 1.450 licenze già
previste dal precedente bando, e
senza quindi alcun preventivo e
razionale studio sull’effettiva incidenza rispetto alla funzionalità del
servizio e sull’impatto negativo ai
danni della categoria sul piano
economico e lavorativo”, scrivono
i sindacati. “Inoltre - prosegue il
comunicato - tutti i rappresentanti
sindacali e delle centrali radiotaxi,
si erano impegnati a sottoporre
qualunque accordo all’approvazione preventiva da parte dei tassisti
tramite referendum, cosa che non
è avvenuta”. “Resta invece nostra
ferma intenzione rispettare fino in
fondo gli impegni presi con la
categoria, sottoponendo nel più
breve tempo possibile tale accordo
a referendum tra i lavoratori e soltanto in base all’esito di questo
assumere una posizione in sintonia
con ciò che chiedono i tassisti”.
“Nel frattempo - concludono invieremo una lettera al sindaco
Veltroni dove chiederemo di darci
il tempo necessario per svolgere la
consultazione, prima che vengano
assunte determinazioni in tal
senso”.
la 7 news
✎
il tassista italiano
termini multe taxi
Negli ultimi mesi numerosi tassisti hanno ricevuto
verbali di accertamento di violazioni da parte dei
Vigili Urbani di Roma (multe) palesemente illegittimi, implicanti l’applicazione di sanzioni, senza dubbio inique, per la presunta violazione di norme di
legge e di recenti ordinanze comunali. In particolare, con l’ordinanza n. 4 del 10.05.07 il Comune di
Roma ha stabilito le modalità di svolgimento del
turno Taxi c.d. Turno Termini, prevedendo un turno
mattutino ed uno pomeridiano. In applicazione di
tale ordinanza sono stati redatti svariati verbali di
accertamento, a carico di soggetti titolari di regolare licenza comunale taxi, per la presunta violazione
dell’art. 86, III° comma, del Codice della Strada
(d’ora in poi C.d.S.); conseguentemente veniva
comminata ai medesimi soggetti la sanzione pecuniaria di e 84,05.
Ictu oculi siffatti verbali appaiono, a chi scrive, erronei ed illegittimi sotto molteplici profili. In primo
luogo, tali verbali sono manchevoli per l’imprecisione, genericità ed incompletezza della motivazione.
Ogni provvedimento deve essere motivato e la
motivazione deve indicare all’interessato, nonché ai
terzi, i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche
che hanno determinato la decisione dell’Autorità
verbalizzante. Nella maggior parte dei suddetti verbali, da noi esaminati, tale requisito di completezza
non è soddisfatto, con particolare riferimento alla
mancata esatta indicazione del luogo in cui sarebbero state commesse le presunte violazioni. Se è
vero che il c.d. Turno Termini può essere svolto dai
tassisti romani partendo dagli stazionamenti siti in
piazza dei Cinquecento, via Giolitti e via Marsala, è
impensabile che una pattuglia di due agenti accertatori possa controllare ininterrottamente, per un
lasso temporale così ampio come quello previsto
dalla citata ordinanza, il flusso di taxi che stazionano in tre posteggi così distanti l’uno dall’altro. In
detti verbali manca, infatti, ogni riferimento al
luogo in cui i medesimi agenti si trovassero a svolgere il proprio servizio di controllo del rispetto dei
turni di servizio. In tali verbali è altresì omessa l’indicazione del veicolo e della relativa targa, di cui i
presunti contravventori sarebbero proprietari.
In secondo luogo, i verbali devono considerarsi nulli
per indeterminatezza della norma violata; il riferimento all’art. 86 C.d.S. è del tutto generico e non
è mai specificato il tipo d’infrazione concretamente
commessa.
Altro fondamentale profilo d’illegittimità concerne
l’assoluto difetto di conoscibilità dei turni di servizio, determinata dal fatto che il Comune di Roma
non ha mai reso conoscibili, nelle dovute forme
legali, i turni di servizio, impedendo ai tassisti di
poter apprendere quando dover legittimamente
svolgere il servizio Taxi presso la Stazione Termini di
Roma.
Un ultimo profilo d’evidente illegittimità riguarda la
sottoscrizione del verbale, effettuata sempre da
persona diversa rispetto agli agenti accertatori: si
tratta, a nostro parere, di un’evidente, grave, violazione dei principi della certezza del diritto e del
diritto di difesa costituzionalmente garantito, giacchè irrogandosi una sanzione per un accertamento
eseguito de relato, non si ha la possibilità di verificare l’operato di chi, in concreto, ha effettuato l’accertamento.
Il destinatario di tale accertamento è in tal modo
inevitabilmente privato del proprio diritto di difesa,
in ordine all’addebito contestatogli.
Per tutte le esposte considerazioni, preso atto dell’inaccettabile situazione creatasi negli ultimi mesi,
è auspicabile che il Comune di Roma torni sui propri passi, modificando i contenuti della citata ordinanza, laddove essa appaia manifestamente illegittima, illogica, di difficile applicazione e foriera di
conseguenze gravemente inique e dannose, sotto il
profilo sanzionatorio, per gli interessati, stante la
notevole mole d’ingiusti verbali sinora redatti.
avv. Oreste Pascucci
dr. Gian Paolo Vignoli
dicembre 2007 • 9
il tassista italiano
un ricordo di
Mario Chevreton
Ciao papà,
m’hai lasciato,
forse era giunto il tuo momento,
sono molto addolorato,
scrivo quello che n’er core me sento.
Se ne è andato quasi all’improvviso, lo scorso dicembre, sconfitto
dal traffico delle auto nel quale
tutta la vita aveva saputo districarsi con abilità e perspicacia,
facendo appunto il mestiere di
taxista ed il sindacalista per la
categoria.
Mario Chevreton ha lasciato noi
tutti, addolorati, sulla strada che
aveva sempre percorso in lungo
ed in largo, guadagnandosi da
vivere con un mestiere che ogni
giorno, già dagli anni ‘80, andava presentando ulteriori problemi
e preoccupazioni per i suoi operatori.
La sua opera era iniziata nel sindacato C.I.S.L., anzi, questo
aveva finito per averlo nel sangue
e ci si è sempre dedicato anima e
corpo credendo senza esitazione
nei principi di giustizia e di libertà
durante lo svolgimento del proprio lavoro.
Molti anni fa aveva saputo dare
impulso ed efficacia di rappresentatività alla U.T.I. (Unione Taxisti
d’Italia) di cui è stato a lungo il
segretario generale. Lui, che
conosceva alla perfezione i problemi dei taxisti, dal Piemonte
alla Sicilia, dal Veneto alla Cala-
10
• dicembre 2007
Onore a te,
uomo buono e generoso,
da noi figli e nipoti adorato,
faccio un messaggio doveroso,
me ne sarai molto grato,
rispetto a chi ti vuole bene e chi ti ha sempre amato.
Uomo simpatico, intelligente,
era un piacere ascoltarti,
sempre lucido di mente,
in qualsiasi situazione, sapevi come comportarti.
Mi mancherai per tutto il resto della mia vita.
Però una cosa dal Signore mi sia consentita:
sarà che sto male, molto male,
papà mio te credevo immortale!
Con affetto e con amore
Te vojo chiede solo un favore:
“quando starai al cospetto de Dio,
e rivedrai mamma, daje n’bacio,
dije che jo manna er fio”.
Laddove la vita è più bella,
pure da parte de mi fie e de mi sorella.
Vojo chiude come piace a te, in armonia,
cò la Canzona dà Roma tua, e pure mia.
Me scorre nella mente contata da te, come pè magia.
Cò la passione pè lo squadrone de campo Testaccio.
“…C’è Masetti ch’è n’primo portiere.”
E mò continua te io n’c’a faccio,
famme sto piacere,
io so commosso,
come un ragazzino.
Ciao vecchio mio, cuore giallorosso,
ci rivediamo in quel posto sacro e divino
in quell’eternità,
che dona solo pace e infinita serenità.
Un bacione
Cesare
il tassista italiano
bria, se ne era fatto interprete e difendeva
strenuamente la categoria per la quale, già da
molti anni, erano in atto mutamenti radicali di
gestione del lavoro. E Mario Chevreton se
n’era accorto subito, cercando di farlo comprendere alle nuove generazioni che mostrano, proprio perché giovani, pazienza limitata
nell'affrontare gli ostacoli.
Per questo era rispettato in tutta Italia ed il suo
parere tenuto in gran conto. Uomo leale ed
aperto, da trasteverino verace da generazioni,
era sempre pronto alla battuta, a volte fissandoti con uno sguardo intenso che aveva più
forza delle parole. Sicuramente un pezzo di
storia dell'U.T.I. se ne è andata con lui. Chi,
come me, gli è stato vicino per qualche tempo
e ne ha compreso il suo metodo di lavoro e di
affrontare i problemi, non può non rimpiangerlo.
Spesso abbiamo scherzato insieme sul suo
cognome francese: la sua origine la faceva
risalire ai tempi dei francesi della Repubblica
Romana. Roma, la sua città di sempre, l’aveva incollata addosso, e spesso soffriva per il
traffico insostenibile che l’attanagliava, nel
tempo l’aveva vista cambiare in ogni senso ed
asseriva che tanti provvedimenti l’avevano
depauperata della sua vera identità.
Mario Chevreton si è sempre preoccupato
della famiglia, della moglie scomparsa prematuramente, dei figli Cesare e Cristina, nei confronti dei quali aveva riversato sempre cura ed
attenzioni. A loro ci sentiamo vicini, nella certezza che serbino del proprio padre un ricordo perenne di equità e moralità. Arrivederci,
Mario, ti sei portato via anche un pezzettino di
noi. Forse, proprio per questo non potremo
dimenticarti.
Vincenzo Anzidei
dalla stampa
Tassista
rapinato e ferito
L’uomo è stato sfregiato con un collo di bottiglia
ROMA - TOR DE SCHIAVI - Tassista
rapinato e sfregiato al volto a Tor de’
Schiavi. Il fatto è accaduto ieri mattina intorno alle 7 e la vittima è Angelomaria C. I fatti. Il rapinatore è salito sul taxi in via Tor de’ Schiavi chiedendo di farsi portare in via dell’Usignolo. Una volta in auto, il rapinatore ha estratto dalla tasca del giubbotto un collo di bottiglia minacciando il conducente per farsi consegnare 50 euro e il telefono cellulare.
Forse deluso dal bottino, prima di
fuggire il malvivente ha colpito più
volte il tassista al volto con il vetro.
Angelomaria C., dopo aver chiesto
soccorso, è stato portato al policlinico Casilino dove è stato sottoposto a
intervento chirurgico per ricucire le
numerose ferite lacerocontuse riportate sul volto. Indagano i carabinieri
della compagnia Casilina che hanno
recuperato il collo di bottiglia utilizzata per l’aggressione.
Secondo Nicola Di Giacobbe, segretario di Unica-Cgil, quella di ieri è la
quarta rapina subita dai tassisti
romani. “Negli altri casi i conducenti
sono stati aggrediti nei parcheggi –
spiega – ma questa volta la rapina è
ancor più grave perché è stata compiuta ai danni di un tassista esperto
e che conosce bene il suo lavoro”.
Di Giacobbe ieri sera ha ringraziato
l’assessore capitolino alla sicurezza
Touadi che ha espresso solidarietà al
tassista rapinato e ferito e ha
aggiunto: “Il tassista non ha un
posto di lavoro fisso, un ufficio che si
può proteggere. Siamo sempre più
convinti che serve un sistema per
collegare direttamente i taxi con le
centrali delle forze dell’ordine. La
radio non è sufficiente”.
Il Messaggero
dicembre 2007 • 11
il tassista italiano
dalla stampa
no agli autovelox
multe & ricorsi
dopo i mugugni dei conducenti tartassati
nascosti a tradimento
il prefetto ai comuni: non usateli per fare cassa
L’intervento
Il prefetto Carlo Mosca
scrive una circolare ai
sindaci della Provincia
che usano le multe
per ripianare i bilanci.
La difesa di Arsoli:
“Quei soldi non
vanno a noi”.
Il prefetto Carlo Mosca
Una valanga di ricorsi, una serie di
mugugni dei cittadini “vessati” dagli
78
121
le postazioni
municipi
Che si trovano sulle
strade della provincia,
secondo le più aggiornate
mappe che circolano su
internet
Sono i comuni del
territorio provinciale
di Roma: si va dai
grandi centri a
piccoli paesini
12
• dicembre 2007
autovelox. Poi, però, sono spuntati
fuori anche i bilanci dei comuni più
piccoli dove una delle maggiori voci
di entrata sarebbe proprio quella
delle multe. E così, il prefetto Carlo
Mosca ha deciso di scrivere ai 121
sindaci della Provincia di Roma una
bella circolare, per ricordare agli
amministratori locali una cosa che
sembrerebbe scontata: gli autovelox
non sono uno strumento per fare
cassa, ma un deterrente contro gli
incidenti e le morti al volante.
La direttiva si è resa necessaria dopo
“le migliaia di ricorsi – si legge nella
circolare – contro i verbali di violazione del rispetto dei limiti di velocità
rilevati tramite gli autovelox, e
soprattutto dopo gli esposti dei cittadini che lamentano modalità di
accertamento non finalizzate all’obiettivo primario della prevenzione”.
Secondo gli automobilisti, cioè, i dispositivi elettronici (fissi o mobili)
sarebbero poco segnalati e posizionati “a tradimento”: dietro una
curva o nascosti. Messi là, appunto,
non per far si che si rispettino i limiti ma per colpire alle spalle chi guida.
il tassista italiano
istituzioni e vicinanza ai cittadini
Carlo Mosca è arrivato a dirigere la prefettura della Capitale preceduto dalla fama
di uomo cauto ed estremamente rispettoso della legge. La sua biografia lo faceva
apparire lontano dall’immagine del prefetto interventista. Ma la complessità di
Roma è tale che nei circa settanta giorni passati dalla sua nomina, Mosca ha dovuto affrontare, spesso da protagonista, i seguenti problemi: villaggi rom; criminalità rumena; emergenza casa; trattativa dei taxi, ultrà e violenza. Non c’è stato un
giorno di tregua. Però notiamo, e con piacere, che Mosca trova anche il tempo di
occuparsi di cose come gli autovelox, forse più banali, ma che almeno fanno sentire per una volta i cittadini più vicini alle istituzioni.
Del resto, sugli autovelox e sulle
multe, le leggende metropolitane si
sprecano: internet è pieno di mappe,
più o meno aggiornate, delle postazioni fisse di autovelox nelle varie
province italiane; ed è voce di popolo che, specie verso la fine dell’anno
(quando si chiudono i bilanci comunali), ci sia un inasprimento delle
“pene” per le violazioni del codice
della strada.
Che sia realtà o suggestione, il risultato è sempre lo stesso: la Prefettura
è subissata di ricorsi. E la stragrande
maggioranza riguardano proprio la
non segnalazione degli autovelox.
Un problema che riguarda i grandi
comuni della Provincia, ma anche
quelli più piccoli come quelli della
Valle dell’Aniene. Sui loro bilanci, e
su quelli di altri piccoli centri della
Casilina o della Prenestina, si sono
concentrate le attenzioni della Prefettura. Il sindaco di Arsoli (1.545
abitanti, 55 chilometri da Roma sulla
via sublacense) Claudio Bruni, però,
non ci sta: “In tutta la Valle abbiamo
due autovelox, uno ad Arsoli e uno a
Roviano. Come comune siamo in
deficit, le multe non servono a rimpinguare il nostro bilancio”.
Come in tutte le cose, c’è n piccolo
escamotage: “I soldi vanno all’Unione dei Comuni dell’Aniene, che poi li
investe sul territorio”. Cioè nei sei
comuni, tra cui Arsoli, che fanno
parte dell’Unione. Ma come mai,
allora, ci sono tanti ricorsi? “Non lo
so – dice il sindaco – ma la gente pur
di non pagare fa di tutto… Ma lo
ripeto: i nostri autovelox sono
segnalati,
c’è
anche il cartello
col baschetto dei
vigili”.
Anche a Ladispoli
respingono
ogni tipo di insinuazione:
“I
nostri autovelox
– dice il sindaco
Crescenzo Paliotta – sono segnalati
secondo
quanto prevede
la legge. Ma
posso dire una
cosa?”. Prego.
“A parole sono
sempre
tutti
molto preoccupati per gli incidenti sulle strade, ma poi ci si
dimentica di questo e ci si scaglia
contro gli autovelox che servono ad
abbassare gli incidenti mortali. Sull’Aurelia, nel nostro tratto ne abbiamo tre fissi, e sono tutti indicati”.
Come fanno i cittadini, allora, a continuare a vincere i ricorsi?
Corriere della Sera
dicembre 2007 • 13
il tassista italiano
dalla stampa
Il
taxi ipertecnologico
è un ufficio ambulante
Mentre da noi si litiga sulla razionalizzazione delle licenze (che sono
6.250 a Roma, contro le 12.000 di
Madrid e le 15.000 di Parigi), le auto
pubbliche assumono un ruolo sempre più rilevante per la mobilità
urbana. Lo ha confermato il recente
Festival del Taxi a Lisbona, esibendo
una serie di proposte d’avanguardia.
Come i prototipi del Gruppo PSA,
sviluppati da minivan di ultima generazione (Peugeot Expert e Jumpy
Citroën) trasformati in super-uffici
ambulanti per manager e professionisti. Mezzi ideali per chi riemerge
da un lungo volo intercontinentale e
deve riaggiornare i dati per una
riunione.
Basterà collegare il proprio computer
14
• dicembre 2007
al taxi e sullo schermo da 20 pollici,
connesso ad internet, apparirà in un
attimo l’ufficio virtuale: quotazioni,
mail, canali tv finanziari e tutte le
altre informazioni, in tempo reale.
Mentre il taxi viaggia verso l’ufficio
reale. E intanto, attraverso il Gps e le
telecamere di sorveglianza consultabili online, l’autista evita gli ingorghi
e magari, prenota un tavolo al ristorante o due poltrone per una serata
a teatro con le piattaforme telematiche RT4 o NaviDrive. BR>
Tassista e passeggero dispongono di
aree separate e indipendenti, dotate
di tutte le connessioni possibili: lettori per memory card di fotocamere
e telecamere, prese a 220 volt per
ricaricare computer e cellulare, ma
anche programmi radio, tv e Hi-fi.
«Contiamo molto sullo sviluppo
della rete 3G (Internet sui telefoni
cellulari, ndr) che abbiamo implementato sui prototipi», spiega Jean
Luc Barranger, responsabile del progetto CarBox di Orange, il provider
telefonico francese che ha collaborato con PSA. Proprio CarBox è il centro nevralgico del sistema Internet e
di intrattenimento multimediale.
«Non un banale trapianto di Pc in
auto ma, nel rispetto della sicurezza,
gestire l’integrazione, scegliere l’interfaccia ideale e coordinare le connessioni fra le differenti reti», conclude Barranger.
Con la diffusione dello standard 3G
sarà normale avere in auto un flusso
dati ininterrotto, al ritmo di un
Mb/secondo. In aggiunta i sistemi
NaviDrive di Citroën o RT4 di Peugeot permettono, con comandi al
volante e vocali, la voce sintetizzata
e il display da 7” in plancia, di valorizzare audio, navigazione e telefonia in viva voce, ma anche di attivare la chiamate d’emergenza per
richieste d’assistenza (incidenti,
aggressioni, malesseri) disponibili sui
veicoli PSA in molti Paesi europei.
la stampa
il tassista italiano
notizie flash
il premio fiat 500 auto dell’anno “magnifico segnale”
MILANO – Ancora Fiat 500. È la cult
car della casa torinese a essere stata
nominata reginetta d’Europa da una
giuria di giornalisti europei. 58 redattori specializzati, tra cui sei italiani,
infatti, hanno conferito alla 500 la
nomina di “Car of the Year 2008”. È
la dodicesima volta che Fiat riceve
questo riconoscimento. L’italiana ha
sbaragliato la concorrenza di modelli tedeschi e giapponesi, francesi e
coreani. La lista delle finaliste annoverava oltre alla Fiat 500, Ford Mondeo, Kia Cee’d, Mazda 2, Mercedes
Classe C, Nissan Qashqai e Peugeot
308.
Sembra che la nomina sia
stata conquistata ampiamente anche se solo lunedì prossimo si conoscerà la votazione
della giuria nei particolari. Il
consigliere di amministrazione
della Fiat e di Ifil, avvocato
Grande Stevens, non ha
nascosto la propria soddisfazione e il proprio apprezzamento per il lavoro che sta
svolgendo l’amministratore
delegato: “È un magnifico
segnale, bisogna dare grande
merito a Marchionne. Per la prima
volta la distanza fra la prima e la
seconda eletta è enorme”.
notizie flash
auto - Italia “verde”
con la Francia
le meno inquinanti
Italia e Francia sul podio delle to a Bruxelles, le tre case più
auto meno inquinanti del verdi sono, nell’ordine, Peumondo.
geot-Citroen, Fiat e Renault.
corriere della sera
Secondo uno studio realizza-
dicembre 2007 • 15
il tassista italiano
il
tassista
italiano
16
arriva a
firenze
il taxi
multiplo
Firenze - Il taximultiplo arriva a Firenze.
Sessanta vetture, più trenta gestite dalle
cooperative Socota e Cotafi per momenti
di particolare afflusso turistico, saranno in
funzione dalla Fortezza da Basso, dalla
stazione di Santa Maria novella e da piazza della Repubblica, costeranno cinque di
giorno e sei euro di notte a persona (un
euro per ogni bagaglio), e potranno essere utilizzati da massimo tre persone dirette in una stessa zona della città. Le auto a
taxi multiplo saranno in servizio dalle 5
del mattino fino alle 23 e dalle 9 alle 12 e
dalle 18 alle 21 svolgeranno servizio multiplo prioritario (in queste fasce orarie il
tassametro sarà disattivato.
• dicembre 2007
nostalgiatoscana
N. 3 MARZO 2006
vostra pubblicità sul nostro
mensile viaggia sui taxi di
tutta Italia e arriva puntualmen-
La
te a destinazione.
Contattando la nostra amministrazione scoprirete i vantaggi e le
opportunità che possiamo offrirvi in
quanto il nostro obiettivo prevalente è l’informazione.
▼
▼
▼
▼
▼
notizie flash
Organo dell’Unione Tassisti d’Italia
Viale Amelia, 28 - 00181 Roma
Sped. in Abb. Post. 70% - Filiale di Roma
Redazione e amministrazione
Via Amelia, 28 - 00181 Roma
Tel/Fax 06.7848090
e-mail [email protected]
e-mail [email protected]