Dicembre
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Dicembre
mensile d’informazione dell’Unione Tassisti d’Italia inviato gratuitamente a tutti gli associati. Anno XIV - n. 12 dicembre 2007 LORENZO CAPASSO direttore responsabile CIRO LANGELLA presidente nazionale U.T.I. ANGELOMARIA CELLILLI segretario generale direttore ufficio stampa 2 Spariscono i fondi destinati ai tassisti 3 DALLA STAMPA Salta la trattativa tra tassisti e Comune, le auto bianche paralizzano Roma 4 DALLA STAMPA TAXI / ROMA domani in prefettura incontro Veltroni - Tassisti - Mosca 5 DALLA STAMPA Taxi spiraglio nella trattativa servizio è tornato normale 6 DALLA STAMPA COMITATO DI REDAZIONE Cataldo Acella, Gianluca Amadasi, Andrea Balestri, Valter Centanaro, Francesco Colantoni, Antonio Dentamaro, Giacomo Di Bari, Nicola Di Mario, Attilio Dondero, Bruno Gandolfi, Claudio Gianandrea, Carla Maglioni, Alfredo Montaperto, Andrea Natangelo, Giovanni Palomba, Pietro Pescatori, Angelo Schiavone. COLLABORATORI Oreste Pascucci, Gianluca Taglioni (legali), Giampiero Marinelli, Giuseppe Vernuccio (esperti) taxi divisi alla meta un si ai controlli obiettivo = evitare le 500 licenze 7 Chevreton 8 DALLA STAMPA Accordo raggiunto veltroni raggiante 9 DALLA STAMPA Roma - Sigle dissidenti non firmano accordo 10 Termini multe taxi 11 DALLA STAMPA Tassista rapinato e ferito 12 DALLA STAMPA Gli articoli pubblicati impegnano esclusivamente chi li firma e sono a titolo gratuito. Collaboratori e lettori sono liberi di esprimere il loro pensiero nei limiti stabiliti dal Codice Penale e dalla legislazione vigente. Multe & ricorsi no agli autovelox nascosti Registrazione: Tribunale di Roma, n.261 del 18 maggio 1995. Sped. in abb. postale. Il taxi ipertecnologico DIREZIONE • REDAZIONE • AMMINISTRAZIONE 00181 Roma • Viale Amelia, 28 Segreteria: Tel. / Fax 067848090 Internet: E-mail: http://www.uti.it [email protected] [email protected] [email protected] 13 Istituzioni e vicinanza ai cittadini 14 DALLA STAMPA 15 NOTIZIE FLASH Il premio fiat 500 auto dell’anno Auto - Italia “verde” 16 NOTIZIE FLASH Arriva a firenze il taxi multiplo In copertina: FIAT BRAVO Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana STAMPA Tipografia Mura s.r.l. • Via Palestro 28/a - Roma dicembre 2007 • 1 ▼ ▼ ▼ ▼ ▼ IL TASSISTA ITALIANO sommario il tassista italiano il tassista italiano Spariscono i fondi destinati ai tassisti Il Governo ha tagliato 24 milioni di euro destinati ai tassisti; è stata ridotta infatti la capacità di recupero delle accise sui carburanti per un valore medio procapite, fra veicoli alimentati a gasolio e quelli a benzina, di ben 700 euro l’anno. Nella prima stesura del disegno di legge finanziaria 2008 tali risorse avrebbero dovuto confluire in un fondo, a disposizione della categoria, destinato a favorire il ricambio delle vetture ma nei passaggi successivi, tra collegati e decreti, sono spariti fondo e risorse economiche. Vero è che le norme comunitarie per la tassazione dei prodotti energetici hanno imposto una riduzione sugli sgravi alle imposte sui carburanti, precedentemente consentiti agli operatori, ma è altrettanto vero che una riduzione economica deve trovare una sua compensazione sulle tariffe; e ci vuole soprattutto in quelle realtà in cui le tariffe sono congelate da sette anni. Ciò accade nel Comune di Roma dove nei giorni scorsi si è consumata una ennesima crisi fra Amministrazione comunale e tassisti sfociata in manifestazioni di protesta incontrollate e incontrollabili. Ma forse comprensibili: l’amministrazione capitolina con le nuove normative, in vigore dal 2006, ha implementato i turni integrativi dei taxi e ha deciso, in accordo con la categoria, il rilascio di 1.450 licenze (250 delle quali in corso di perfezionamento); ma ora, a fronte di un aumento delle tariffe del 18%, ha imposto, e non proposto, il rilascio di ulteriori 500 licenze senza fornire appropriate argomentazioni ma, al contrario, trattando questo nuovo contingente di autorizzazioni, come merce di scambio rispetto alla concessione di aumenti. La strategia di pressione sulla categoria dei tassisti, sia a livello nazionale che territoriale appare, anche alla luce degli ultimi eventi, fortemente strumentale: mentre i tassisti sono sotto tiro, le pubbliche amministrazioni locali si guardano bene dall’assumere azioni significative nei confronti dell’inefficiente gestione del trasporto pubblico locale (a totale costo della collettività), dall’applicare nuovi strumenti normativi a loro disposizione e gestire in modo innovativo le infrastrutture viarie. Maurizio Longo 2 • dicembre 2007 da roma il tassista italiano dalla stampa Salta la trattativa tra tassisti e comune, le auto bianche paralizzano Roma Sono scesi in strada e con le loro auto hanno bloccato il centro della capitale, a partire da piazza Venezia, per protestare contro la proposta del sindaco Walter Veltroni di aumentare le licenze in cambio dell’aumento delle tariffe. La trattativa si è chiusa dopo che il sindaco ha proposto l’aumento di 500 licenze per le auto bianche in città I tassisti romani hanno così invaso via dei Fori Imperiali, via Petroselli, piazza Venezia e, dopo aver lasciato le automobili parcheggiate, sono saliti nella piazza del Campidoglio a manifestare il proprio dissenso sotto le finestre del sinda- co. All’inizio della scalinata del Campidoglio è stato esposto uno striscione con la scritta “Veltroni democratico come Stalin”. Stamani Veltroni aveva presentato un pacchetto di proposte che prevedeva un aumento del 18% dell’attuale piano tariffario, il supplemento di 2 euro per le corse da Termini e l’apertura del tavolo istituziona- le di concertazione sui problemi dell’abusivismo e del servizio Ncc. Parallelamente aveva anche annunciato la volontà di concludere il processo di potenziamento dell’offerta con nuove 500 licenze da assegnare sulla base della graduatoria del bando di gara per le 150 licenze assegnate a cittadini che non hanno mai guidato un taxi. “Sono condizioni inaccettabili, ci ha detto di prendere o lasciare”, ha reagito il leader dei falchi Loreno Bittarelli dell’Uritaxi. Così è scatta la protesta. I tassisti a migliaia hanno invaso piazza del Campidoglio e bloccato con centinaia di auto piazza dell’Ara Coeli, via del Teatro Marcello, parte dei Fori Imperiali e soprattutto piazza Venezia, uno degli snodi centrali del traffico romano. Facendo sparire le auto dalla stazione Termini e dall’aeroporto di Fiumicino. dicembre 2007 • 3 da roma il tassista italiano Tolti i blocchi in serata Soltanto in serata, dopo un incontro in prefettura con il prefetto Carlo Mosca, che ha convocato per domani alle 14,30 un nuovo incontro con il Comune, i tassisti hanno cominciato a lasciare piazza del Campidoglio, a togliere i blocchi, mantenendo però dei presidi. Dopo aver fischiato i loro rappresentanti che annunciavano che il prefetto aveva assicurato che non ci sarebbero state multe se fossero stati tolti i blocchi. Per l’assesso- re alla Mobilità Mauro Calamante “la protesta dei tassisti è stata una reazione illegale, contro la città e i romani. Oltre a notizie di numerosi comportamenti illegali abbiamo assistito a un vero sequestro del diritto alla mobilità dei romani”. Perchè durante la protesta alcuni cassonetti erano stati gettati a terra, un fotoreporter spintonato. Ma è stato un mercoledì nero soprattutto per i romani che non hanno trovato taxi agli aeroporti e alle stazioni e che sono rima- sti imbottigliati soprattutto in centro e sul lungotevere, con il trasporto pubblico che ha subito forti rallentamenti e numerose deviazioni. Legato al Marco Aurelio Un anziano tassista, durante la protesta in atto in piazza del Campidoglio, si è legato alla statua di Marc’Aurelio. Dopo un pò alcuni colleghi l’hanno fatto scendere dal piedistallo del monumento equestre. rainews24 dalla stampa TAXI / ROMA domani in prefettura incontro Veltroni - Tassisti - Mosca Alle 14.30 Bittarelli: «Non accetteremo una licenza in più» Roma - Il sindaco di Roma Walter Veltroni incontrerà domani nel ‘territorio neutro’ della Prefettura i rappresentanti delle sigle sindacali dei tassisti che oggi hanno rotto le trattative con il Comune sul rinnovo della categoria. A fare da pacere sarà il prefetto Carlo Mosca. La decisione è stata presa dopo il colloquio - durato circa un’ora e mezza - che i tassisti hanno avuto in serata con Mosca. “Il prefetto ci ha assicurato che 4 • dicembre 2007 ha sentito Veltroni al telefono il quale ha spiegato che le nuove 500 licenze non sono state ancora deliberate”, ha spiegato Loreno Bittarelli, leader dell’Uritaxi: “Speriamo che domani si concluda questa vicenda, certo se il sindaco dovesse confermare le 500 nuove licenze sarebbe un problema serio farlo comprendere alla categoria. Sarebbe una provocazione, non si accetterà una licenza in più”. “Il prefetto ci ha assicurato che interverrà presso la Commissione di garanzia per evitare sanzioni perchè le nostre sono state manifestazioni spontanee e non scioperi”, ha continuato Bittarelli avvertendo comunque che “domani a Roma gireranno pochi taxi: la categoria è in agitazione, molti tassisti saranno in assemblea”. http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/2007/11_novembre/28/taxi_rom a_domani_in_prefettura_incontro_veltroni-tassistimosca,13538199.html?pmk=nothpcro da roma il tassista italiano dalla stampa taxi spiraglio nella trattativa il servizio è tornato normale Dopo il diktat del sindaco, la trattativa si è riaperta di notte e i taxi sono tornati a circolare. Il dialogo è ripreso al termine di una lunga giornata di tensione con la piazza del Campidoglio che si è riempita e si è svuotata dei manifestanti, con le jeep e i blindati a presidiare la salita di San Pietro in Carcere da cui si accede al Palazzo senatorio. Il taxi-day è cominciato con il presidio di prima mattina a piazza Venezia, a rallentare il traffico, pur non bloccandolo, mentre risultavano sospese le corse da e per gli aeroporti e le stazioni. La categoria pare compatta, fino a quando non spuntano quei tassisti che, anche da loro stessi colleghi, sono già stati ribattezzati «i cani sciolti». Lavoratori che si dichiarano «stanchi dei ricatti», «di turni estenuanti» e che minacciano tout court «se non si trova l´accordo entro stasera faremo peggio di Parigi». Gli incontri con il prefetto Carlo Mosca, con il Comune assente nel pomeriggio - «non hanno ripreso il servizio negli scali» la motivazione dal Campidoglio - e ad assicurarsi che il movimento da e per Fiumici- no e Ciampino riprenda prima di accogliere i rappresentanti sindacali in serata. Nella giornata che si fa sempre più complessa, spuntano anche i volantini dei manifestanti: «Ascoltateci, vi chiediamo solo di leggere questo volantino fino in fondo!! Vogliamo parlare con voi per dire la verità che solitamente non viene mai detta dai media, noi del servizio trasporto taxi romano vogliamo dire che oggi chi prende il taxi paga lo stesso prezzo che pagava nel 2001, dal 2001 noi non abbiamo mai avuto nessun adeguamento Istat». Poi la scena si sposta, intorno alle 15, sotto Palazzo Valentini, per l´incontro in prefettura: i giapponesi a guardarli incuriositi, il freddo. «Mosca è l´unico che ci ascolta, la nostra sola speranza. Non fate casino adesso» dice Pietro Marinelli, segretario dell´Ugl, al megafono sotto la Prefettura. Poi, mentre l´incontro disertato dal Comune è ancora in corso, il grosso dei manifestanti si sposta verso i bar attorno a piazza Venezia e altri tornano in piazza del Campidoglio. Ancora attraverso un megafono viene chie- sto a tutti «di isolare i provocatori», e i dirigenti della protesta si riuniscono in un bar a Santi Apostoli per decidere il da farsi. La ripresa del servizio arriva attorno alle 18: Loreno Bittarelli, presidente del 3570, si becca i fischi sotto al Campidoglio quando chiede ai colleghi di riprendere le corse da e per gli aeroscali, accettando la conditio sine qua non per l´incontro in serata. Il grosso dei tassisti accetta dunque di lasciare in Campidoglio i propri rappresentanti per riprendere il servizio per i passeggeri di treni e aerei. «Abbiamo mandato via le macchine» dicono, mentre il sindaco Veltroni accerta con i vigili urbani che il servizio sia ripreso davvero. Poi, poco prima delle 22 ricomincia la trattativa in Campidoglio. Ma quando i sindacalisti salgono per incontrare il sindaco, si scatenata la Carlo Bologna (Ati) che accusa di non essere stato compreso nell´elenco dei rappresentanti. «È una presa in giro» urla. Alcuni colleghi riescono a sedare la sua protesta. repubblica dicembre 2007 • 5 da roma il tassista italiano dalla stampa FAZIONI ◆ Cgil, Cisl e Cna i morbidi. Uri e 3570 i falchi taxi divisi alla meta un si ai controlli ■ obiettivo = evitare le 500 licenze ■ Lunedì, alla ripresa delle trattative con il Campidoglio, giocheranno l’ultima carta per tentare di scongiurare il rilascio delle 500 nuove licenze annunciate da Walter Veltroni la scorsa settimana. E offriranno la disponibilità a installare il sistema satellitare per il controllo dei turni, come chiesto (senza successo) nei mesi scorsi dal Comune. Se il sindaco non accetterà, allora cercheranno di spuntare le condizioni migliori possibili per attenuare l’impatto delle nuove auto bianche: chiederanno la spalmatura in tre o 4 anni. 6 • dicembre 2007 È questa – secondo le in descrizioni – la strategia messa a punto da Cgil Unica Taxi, Uil Trasporti, Cisl, Ugl (passata dai “falchi” alle “colombe” grazie alla mediazione del leader nazionale Renata Polverini) e Cna, che al termine dell’infuocata assemblea dell’altra sera hanno stilato una piattaforma da presentare a Veltroni. I “duri” del contestatissimo Loreno Bittarelli, presidente del 3570 e dell’associazione Uri Taxi, hanno invece annunciato che non andranno al tavolo. Insieme ad un’altra decina di organizzazioni (tutte vicine alla destra a parte l’UTI rappresentata da Claudio Gianandrea, Rifondazione) hanno deciso di rompere la trattativa. Ma non vogliono scioperare. Intanto Veltroni, parlando a un incontro pubblico, ha di nuovo criticato duramente lo sciopero selvaggio della scorsa settimana: “Queste forme di lotta sarebbero impensabili per operai che perdono il posto di lavoro. Perché se questi per un giorno occupassero la città sarebbero sbattuti in galera”. Polemiche a parte, le “colombe” contano di chiudere la vertenza già lunedì. A condizione che il sindaco si impegni per “l’immediato adeguamento tariffario” (il 18% già anticipato da Veltroni), per “la lotta alle varie forme di abusivismo” e impedisca alle auto a noleggio con conducente di altri Comuni di lavorare impropriamente a Roma. “L’assemblea di giovedì sera non era rappresentativa. C’erano poche persone (qualche centinaio, ndr) e si è capito finalmente bene da che parte stanno i violenti e i prepotenti”, ha però attaccato Bittarelli, vittima di una rumorosa contestazione, fra spintoni, minacce e urla. Pronta la risposta di Nicola Di Giacobbe, Unica Taxi Cgil: “Quando fanno le assemblee al 3570 e decidono le sorti di tutti è presente sempre tutta la categoria? Non è stata una assemblea oceanica e questo testimonia anche il clima di una categoria che comincia a prendere le distanze da centrali radio e organizzazioni sindacali litigiose”. Corriere della Sera da roma il tassista italiano dalla stampa taxi accordo raggiunto veltroni raggiante Intesa con le auto bianche per un aumento di 500 licenze Roma, 11 dicembre 2007 - Taxi, raggiunto l’accordo. Veltroni esulta: “Abbiamo chiuso e confermato la decisione che avevamo preso, di avere su strada 500 licenze: 250 saranno consegnate a giugno 2008, le altre 250 a giugno del 2009. Così a Roma ci sarà un incremento di circa 2000 taxi, dal 2001, pari al 35% in più del numero totale, ovvero un terzo. La capitale è l’unica città italiana ad aver incrementato a questi livelli”. LA CONDANNA - Il sindaco aggiunge: “Ai rappresentanti sindacali, non tutti erano presenti, io ho rinnovato la mia più ferma condanna di quanto accaduto due settimane fa quando la città è stata bloccata. Considero che questa categoria debba recuperare un rapporto molto forte con questa città, rapporto che richiede una cultura diversa delle relazioni sindacali. E speriamo si sia capito”. Veltroni quindi spiega che ‘’al tempo stesso abbiamo deciso l’aumento delle tariffe, come era giusto, ferme dal 2001. Io, come sapete, tendo a distinguere i lavoratori che stanno sui taxi da certe forme di strumen- MOBILITÀ Il sindaco: “Su strada 500 nuove licenze, 250 a giugno 2008 e 250 un anno dopo. Intesa storica”. Aumenti del 18%. I “falchi” che non erano al tavolo: “Attenderemo per decidere” talizzazione politica o parasindacale. Un aumento che sarà del 18% ragionevole visti gli incrementi, per esempio, del prezzo del petrolio”. LE TARIFFE - Il primo cittadino a questo punto elenca i dettagli dell’accordo: “Il taxi arriverà con una cifra fissa, a seconda del numero dei minuti. Sotto i cinque minuti si pagheranno due euro, tra 5 e 10 minuti, quattro euro e infine oltre i 10 minuti si pagheranno sei euro”. Previsti sconti per le donne di sera e anche per coloro che si recano in ospedale e uno studio sulla tariffa progressiva che dovrà sostituire la tariffa ‘2’. Sugli Ncc, ‘’i tassisti aggiunge il sindaco - hanno ragione. Il fatto che ci siano dei comuni che rilasciano licenze di noleggi con conducente la considero una cosa che non va bene perchè un sindaco può trovare convenienza nel far ciò, ma poi queste licenze vengono tutte nella nostra città. Opereremo di concerto con la Regione ‘’. “AUMENTI SUBITO” - “Per la prima volta - sorride Veltroni - ho trovato una disponibilità a discutere anche riguardo al gps, al controllo satellitare e al numero unico ‘’. Per quanto riguarda la stazione Termini si è discusso ‘’della possibilità di trovare ulteriori soluzioni tecniche, anche se nelle ultime settimane la situazione a Termini è migliorata ‘’. L’amministrazione, inoltre, valuterà la possibilità di utilizzare dicembre 2007 • 7 da roma il tassista italiano turni integrativi, ‘’se il mercato lo richiederà ‘’. L’aumento delle tariffe avverrà subito: ‘’La giunta - assicura il sindaco - si occuperà di questo e dell’aumento delle licenze, che verranno rilasciate a chi aveva partecipato al concorso del settembre 2005 ed era risultato idoneo, già mercoledì 19’’. Cinquecento licenze per 500 ragazzi che ‘’faranno la loro prima esperienza lavorativa. Questo aiuterà anche a trasformare un po’ la categoria. Entreranno forze nuove che saranno valutate anche per quante lingue conoscono e per il titolo di studio. Sarà un ulteriore elemento di qualità”. I “FALCHI” - L’assessore alla Mobilità Calamante parla di “accordo storico”. Plaude addirittura Palazzo Chigi e i “falchi” della categoria per una volta non attaccano. “Voglio aspettare domani per conoscere le reazioni dei tassisti in merito alla firma dell’accordo - dice Loreno Bittarelli dell’Uritaxi - Se la categoria apprezzerà il documento ci allineeremo”. redazione romaone dalla stampa taxi roma sigle dissidenti non firmano accordo prima referendum Roma - Le dodici sigle sindacali dei tassisti romani che ieri non hanno firmato la proposta di accordo nuovamente proposta dal sindaco Walter Veltroni, i cosiddetti ‘falchi’, annunciano un referendum tra i lavoratori per verificare se la categoria sia o meno d’accordo con la piattaforma predisposta dal Comune, in particolare con il rilascio delle 500 licenze entro il 2009. Lo comunicano in una nota congiunta i rappresentanti di Uritaxi, Ata casartigiani, Ciisa, Assartigiani, Ait, Confartigianato, Atapl Claai, Uti, Ostia lido, Radiotaxi 3570, 4994, 4157. “Non condividiamo affatto i termini dell’accor- 8 • dicembre 2007 do sottoscritto dalle sei sigle sindacali perché, tra l’altro è stata una scelta imposta senza che sia stata ancora completata la messa in servizio della 1.450 licenze già previste dal precedente bando, e senza quindi alcun preventivo e razionale studio sull’effettiva incidenza rispetto alla funzionalità del servizio e sull’impatto negativo ai danni della categoria sul piano economico e lavorativo”, scrivono i sindacati. “Inoltre - prosegue il comunicato - tutti i rappresentanti sindacali e delle centrali radiotaxi, si erano impegnati a sottoporre qualunque accordo all’approvazione preventiva da parte dei tassisti tramite referendum, cosa che non è avvenuta”. “Resta invece nostra ferma intenzione rispettare fino in fondo gli impegni presi con la categoria, sottoponendo nel più breve tempo possibile tale accordo a referendum tra i lavoratori e soltanto in base all’esito di questo assumere una posizione in sintonia con ciò che chiedono i tassisti”. “Nel frattempo - concludono invieremo una lettera al sindaco Veltroni dove chiederemo di darci il tempo necessario per svolgere la consultazione, prima che vengano assunte determinazioni in tal senso”. la 7 news ✎ il tassista italiano termini multe taxi Negli ultimi mesi numerosi tassisti hanno ricevuto verbali di accertamento di violazioni da parte dei Vigili Urbani di Roma (multe) palesemente illegittimi, implicanti l’applicazione di sanzioni, senza dubbio inique, per la presunta violazione di norme di legge e di recenti ordinanze comunali. In particolare, con l’ordinanza n. 4 del 10.05.07 il Comune di Roma ha stabilito le modalità di svolgimento del turno Taxi c.d. Turno Termini, prevedendo un turno mattutino ed uno pomeridiano. In applicazione di tale ordinanza sono stati redatti svariati verbali di accertamento, a carico di soggetti titolari di regolare licenza comunale taxi, per la presunta violazione dell’art. 86, III° comma, del Codice della Strada (d’ora in poi C.d.S.); conseguentemente veniva comminata ai medesimi soggetti la sanzione pecuniaria di e 84,05. Ictu oculi siffatti verbali appaiono, a chi scrive, erronei ed illegittimi sotto molteplici profili. In primo luogo, tali verbali sono manchevoli per l’imprecisione, genericità ed incompletezza della motivazione. Ogni provvedimento deve essere motivato e la motivazione deve indicare all’interessato, nonché ai terzi, i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell’Autorità verbalizzante. Nella maggior parte dei suddetti verbali, da noi esaminati, tale requisito di completezza non è soddisfatto, con particolare riferimento alla mancata esatta indicazione del luogo in cui sarebbero state commesse le presunte violazioni. Se è vero che il c.d. Turno Termini può essere svolto dai tassisti romani partendo dagli stazionamenti siti in piazza dei Cinquecento, via Giolitti e via Marsala, è impensabile che una pattuglia di due agenti accertatori possa controllare ininterrottamente, per un lasso temporale così ampio come quello previsto dalla citata ordinanza, il flusso di taxi che stazionano in tre posteggi così distanti l’uno dall’altro. In detti verbali manca, infatti, ogni riferimento al luogo in cui i medesimi agenti si trovassero a svolgere il proprio servizio di controllo del rispetto dei turni di servizio. In tali verbali è altresì omessa l’indicazione del veicolo e della relativa targa, di cui i presunti contravventori sarebbero proprietari. In secondo luogo, i verbali devono considerarsi nulli per indeterminatezza della norma violata; il riferimento all’art. 86 C.d.S. è del tutto generico e non è mai specificato il tipo d’infrazione concretamente commessa. Altro fondamentale profilo d’illegittimità concerne l’assoluto difetto di conoscibilità dei turni di servizio, determinata dal fatto che il Comune di Roma non ha mai reso conoscibili, nelle dovute forme legali, i turni di servizio, impedendo ai tassisti di poter apprendere quando dover legittimamente svolgere il servizio Taxi presso la Stazione Termini di Roma. Un ultimo profilo d’evidente illegittimità riguarda la sottoscrizione del verbale, effettuata sempre da persona diversa rispetto agli agenti accertatori: si tratta, a nostro parere, di un’evidente, grave, violazione dei principi della certezza del diritto e del diritto di difesa costituzionalmente garantito, giacchè irrogandosi una sanzione per un accertamento eseguito de relato, non si ha la possibilità di verificare l’operato di chi, in concreto, ha effettuato l’accertamento. Il destinatario di tale accertamento è in tal modo inevitabilmente privato del proprio diritto di difesa, in ordine all’addebito contestatogli. Per tutte le esposte considerazioni, preso atto dell’inaccettabile situazione creatasi negli ultimi mesi, è auspicabile che il Comune di Roma torni sui propri passi, modificando i contenuti della citata ordinanza, laddove essa appaia manifestamente illegittima, illogica, di difficile applicazione e foriera di conseguenze gravemente inique e dannose, sotto il profilo sanzionatorio, per gli interessati, stante la notevole mole d’ingiusti verbali sinora redatti. avv. Oreste Pascucci dr. Gian Paolo Vignoli dicembre 2007 • 9 il tassista italiano un ricordo di Mario Chevreton Ciao papà, m’hai lasciato, forse era giunto il tuo momento, sono molto addolorato, scrivo quello che n’er core me sento. Se ne è andato quasi all’improvviso, lo scorso dicembre, sconfitto dal traffico delle auto nel quale tutta la vita aveva saputo districarsi con abilità e perspicacia, facendo appunto il mestiere di taxista ed il sindacalista per la categoria. Mario Chevreton ha lasciato noi tutti, addolorati, sulla strada che aveva sempre percorso in lungo ed in largo, guadagnandosi da vivere con un mestiere che ogni giorno, già dagli anni ‘80, andava presentando ulteriori problemi e preoccupazioni per i suoi operatori. La sua opera era iniziata nel sindacato C.I.S.L., anzi, questo aveva finito per averlo nel sangue e ci si è sempre dedicato anima e corpo credendo senza esitazione nei principi di giustizia e di libertà durante lo svolgimento del proprio lavoro. Molti anni fa aveva saputo dare impulso ed efficacia di rappresentatività alla U.T.I. (Unione Taxisti d’Italia) di cui è stato a lungo il segretario generale. Lui, che conosceva alla perfezione i problemi dei taxisti, dal Piemonte alla Sicilia, dal Veneto alla Cala- 10 • dicembre 2007 Onore a te, uomo buono e generoso, da noi figli e nipoti adorato, faccio un messaggio doveroso, me ne sarai molto grato, rispetto a chi ti vuole bene e chi ti ha sempre amato. Uomo simpatico, intelligente, era un piacere ascoltarti, sempre lucido di mente, in qualsiasi situazione, sapevi come comportarti. Mi mancherai per tutto il resto della mia vita. Però una cosa dal Signore mi sia consentita: sarà che sto male, molto male, papà mio te credevo immortale! Con affetto e con amore Te vojo chiede solo un favore: “quando starai al cospetto de Dio, e rivedrai mamma, daje n’bacio, dije che jo manna er fio”. Laddove la vita è più bella, pure da parte de mi fie e de mi sorella. Vojo chiude come piace a te, in armonia, cò la Canzona dà Roma tua, e pure mia. Me scorre nella mente contata da te, come pè magia. Cò la passione pè lo squadrone de campo Testaccio. “…C’è Masetti ch’è n’primo portiere.” E mò continua te io n’c’a faccio, famme sto piacere, io so commosso, come un ragazzino. Ciao vecchio mio, cuore giallorosso, ci rivediamo in quel posto sacro e divino in quell’eternità, che dona solo pace e infinita serenità. Un bacione Cesare il tassista italiano bria, se ne era fatto interprete e difendeva strenuamente la categoria per la quale, già da molti anni, erano in atto mutamenti radicali di gestione del lavoro. E Mario Chevreton se n’era accorto subito, cercando di farlo comprendere alle nuove generazioni che mostrano, proprio perché giovani, pazienza limitata nell'affrontare gli ostacoli. Per questo era rispettato in tutta Italia ed il suo parere tenuto in gran conto. Uomo leale ed aperto, da trasteverino verace da generazioni, era sempre pronto alla battuta, a volte fissandoti con uno sguardo intenso che aveva più forza delle parole. Sicuramente un pezzo di storia dell'U.T.I. se ne è andata con lui. Chi, come me, gli è stato vicino per qualche tempo e ne ha compreso il suo metodo di lavoro e di affrontare i problemi, non può non rimpiangerlo. Spesso abbiamo scherzato insieme sul suo cognome francese: la sua origine la faceva risalire ai tempi dei francesi della Repubblica Romana. Roma, la sua città di sempre, l’aveva incollata addosso, e spesso soffriva per il traffico insostenibile che l’attanagliava, nel tempo l’aveva vista cambiare in ogni senso ed asseriva che tanti provvedimenti l’avevano depauperata della sua vera identità. Mario Chevreton si è sempre preoccupato della famiglia, della moglie scomparsa prematuramente, dei figli Cesare e Cristina, nei confronti dei quali aveva riversato sempre cura ed attenzioni. A loro ci sentiamo vicini, nella certezza che serbino del proprio padre un ricordo perenne di equità e moralità. Arrivederci, Mario, ti sei portato via anche un pezzettino di noi. Forse, proprio per questo non potremo dimenticarti. Vincenzo Anzidei dalla stampa Tassista rapinato e ferito L’uomo è stato sfregiato con un collo di bottiglia ROMA - TOR DE SCHIAVI - Tassista rapinato e sfregiato al volto a Tor de’ Schiavi. Il fatto è accaduto ieri mattina intorno alle 7 e la vittima è Angelomaria C. I fatti. Il rapinatore è salito sul taxi in via Tor de’ Schiavi chiedendo di farsi portare in via dell’Usignolo. Una volta in auto, il rapinatore ha estratto dalla tasca del giubbotto un collo di bottiglia minacciando il conducente per farsi consegnare 50 euro e il telefono cellulare. Forse deluso dal bottino, prima di fuggire il malvivente ha colpito più volte il tassista al volto con il vetro. Angelomaria C., dopo aver chiesto soccorso, è stato portato al policlinico Casilino dove è stato sottoposto a intervento chirurgico per ricucire le numerose ferite lacerocontuse riportate sul volto. Indagano i carabinieri della compagnia Casilina che hanno recuperato il collo di bottiglia utilizzata per l’aggressione. Secondo Nicola Di Giacobbe, segretario di Unica-Cgil, quella di ieri è la quarta rapina subita dai tassisti romani. “Negli altri casi i conducenti sono stati aggrediti nei parcheggi – spiega – ma questa volta la rapina è ancor più grave perché è stata compiuta ai danni di un tassista esperto e che conosce bene il suo lavoro”. Di Giacobbe ieri sera ha ringraziato l’assessore capitolino alla sicurezza Touadi che ha espresso solidarietà al tassista rapinato e ferito e ha aggiunto: “Il tassista non ha un posto di lavoro fisso, un ufficio che si può proteggere. Siamo sempre più convinti che serve un sistema per collegare direttamente i taxi con le centrali delle forze dell’ordine. La radio non è sufficiente”. Il Messaggero dicembre 2007 • 11 il tassista italiano dalla stampa no agli autovelox multe & ricorsi dopo i mugugni dei conducenti tartassati nascosti a tradimento il prefetto ai comuni: non usateli per fare cassa L’intervento Il prefetto Carlo Mosca scrive una circolare ai sindaci della Provincia che usano le multe per ripianare i bilanci. La difesa di Arsoli: “Quei soldi non vanno a noi”. Il prefetto Carlo Mosca Una valanga di ricorsi, una serie di mugugni dei cittadini “vessati” dagli 78 121 le postazioni municipi Che si trovano sulle strade della provincia, secondo le più aggiornate mappe che circolano su internet Sono i comuni del territorio provinciale di Roma: si va dai grandi centri a piccoli paesini 12 • dicembre 2007 autovelox. Poi, però, sono spuntati fuori anche i bilanci dei comuni più piccoli dove una delle maggiori voci di entrata sarebbe proprio quella delle multe. E così, il prefetto Carlo Mosca ha deciso di scrivere ai 121 sindaci della Provincia di Roma una bella circolare, per ricordare agli amministratori locali una cosa che sembrerebbe scontata: gli autovelox non sono uno strumento per fare cassa, ma un deterrente contro gli incidenti e le morti al volante. La direttiva si è resa necessaria dopo “le migliaia di ricorsi – si legge nella circolare – contro i verbali di violazione del rispetto dei limiti di velocità rilevati tramite gli autovelox, e soprattutto dopo gli esposti dei cittadini che lamentano modalità di accertamento non finalizzate all’obiettivo primario della prevenzione”. Secondo gli automobilisti, cioè, i dispositivi elettronici (fissi o mobili) sarebbero poco segnalati e posizionati “a tradimento”: dietro una curva o nascosti. Messi là, appunto, non per far si che si rispettino i limiti ma per colpire alle spalle chi guida. il tassista italiano istituzioni e vicinanza ai cittadini Carlo Mosca è arrivato a dirigere la prefettura della Capitale preceduto dalla fama di uomo cauto ed estremamente rispettoso della legge. La sua biografia lo faceva apparire lontano dall’immagine del prefetto interventista. Ma la complessità di Roma è tale che nei circa settanta giorni passati dalla sua nomina, Mosca ha dovuto affrontare, spesso da protagonista, i seguenti problemi: villaggi rom; criminalità rumena; emergenza casa; trattativa dei taxi, ultrà e violenza. Non c’è stato un giorno di tregua. Però notiamo, e con piacere, che Mosca trova anche il tempo di occuparsi di cose come gli autovelox, forse più banali, ma che almeno fanno sentire per una volta i cittadini più vicini alle istituzioni. Del resto, sugli autovelox e sulle multe, le leggende metropolitane si sprecano: internet è pieno di mappe, più o meno aggiornate, delle postazioni fisse di autovelox nelle varie province italiane; ed è voce di popolo che, specie verso la fine dell’anno (quando si chiudono i bilanci comunali), ci sia un inasprimento delle “pene” per le violazioni del codice della strada. Che sia realtà o suggestione, il risultato è sempre lo stesso: la Prefettura è subissata di ricorsi. E la stragrande maggioranza riguardano proprio la non segnalazione degli autovelox. Un problema che riguarda i grandi comuni della Provincia, ma anche quelli più piccoli come quelli della Valle dell’Aniene. Sui loro bilanci, e su quelli di altri piccoli centri della Casilina o della Prenestina, si sono concentrate le attenzioni della Prefettura. Il sindaco di Arsoli (1.545 abitanti, 55 chilometri da Roma sulla via sublacense) Claudio Bruni, però, non ci sta: “In tutta la Valle abbiamo due autovelox, uno ad Arsoli e uno a Roviano. Come comune siamo in deficit, le multe non servono a rimpinguare il nostro bilancio”. Come in tutte le cose, c’è n piccolo escamotage: “I soldi vanno all’Unione dei Comuni dell’Aniene, che poi li investe sul territorio”. Cioè nei sei comuni, tra cui Arsoli, che fanno parte dell’Unione. Ma come mai, allora, ci sono tanti ricorsi? “Non lo so – dice il sindaco – ma la gente pur di non pagare fa di tutto… Ma lo ripeto: i nostri autovelox sono segnalati, c’è anche il cartello col baschetto dei vigili”. Anche a Ladispoli respingono ogni tipo di insinuazione: “I nostri autovelox – dice il sindaco Crescenzo Paliotta – sono segnalati secondo quanto prevede la legge. Ma posso dire una cosa?”. Prego. “A parole sono sempre tutti molto preoccupati per gli incidenti sulle strade, ma poi ci si dimentica di questo e ci si scaglia contro gli autovelox che servono ad abbassare gli incidenti mortali. Sull’Aurelia, nel nostro tratto ne abbiamo tre fissi, e sono tutti indicati”. Come fanno i cittadini, allora, a continuare a vincere i ricorsi? Corriere della Sera dicembre 2007 • 13 il tassista italiano dalla stampa Il taxi ipertecnologico è un ufficio ambulante Mentre da noi si litiga sulla razionalizzazione delle licenze (che sono 6.250 a Roma, contro le 12.000 di Madrid e le 15.000 di Parigi), le auto pubbliche assumono un ruolo sempre più rilevante per la mobilità urbana. Lo ha confermato il recente Festival del Taxi a Lisbona, esibendo una serie di proposte d’avanguardia. Come i prototipi del Gruppo PSA, sviluppati da minivan di ultima generazione (Peugeot Expert e Jumpy Citroën) trasformati in super-uffici ambulanti per manager e professionisti. Mezzi ideali per chi riemerge da un lungo volo intercontinentale e deve riaggiornare i dati per una riunione. Basterà collegare il proprio computer 14 • dicembre 2007 al taxi e sullo schermo da 20 pollici, connesso ad internet, apparirà in un attimo l’ufficio virtuale: quotazioni, mail, canali tv finanziari e tutte le altre informazioni, in tempo reale. Mentre il taxi viaggia verso l’ufficio reale. E intanto, attraverso il Gps e le telecamere di sorveglianza consultabili online, l’autista evita gli ingorghi e magari, prenota un tavolo al ristorante o due poltrone per una serata a teatro con le piattaforme telematiche RT4 o NaviDrive. BR> Tassista e passeggero dispongono di aree separate e indipendenti, dotate di tutte le connessioni possibili: lettori per memory card di fotocamere e telecamere, prese a 220 volt per ricaricare computer e cellulare, ma anche programmi radio, tv e Hi-fi. «Contiamo molto sullo sviluppo della rete 3G (Internet sui telefoni cellulari, ndr) che abbiamo implementato sui prototipi», spiega Jean Luc Barranger, responsabile del progetto CarBox di Orange, il provider telefonico francese che ha collaborato con PSA. Proprio CarBox è il centro nevralgico del sistema Internet e di intrattenimento multimediale. «Non un banale trapianto di Pc in auto ma, nel rispetto della sicurezza, gestire l’integrazione, scegliere l’interfaccia ideale e coordinare le connessioni fra le differenti reti», conclude Barranger. Con la diffusione dello standard 3G sarà normale avere in auto un flusso dati ininterrotto, al ritmo di un Mb/secondo. In aggiunta i sistemi NaviDrive di Citroën o RT4 di Peugeot permettono, con comandi al volante e vocali, la voce sintetizzata e il display da 7” in plancia, di valorizzare audio, navigazione e telefonia in viva voce, ma anche di attivare la chiamate d’emergenza per richieste d’assistenza (incidenti, aggressioni, malesseri) disponibili sui veicoli PSA in molti Paesi europei. la stampa il tassista italiano notizie flash il premio fiat 500 auto dell’anno “magnifico segnale” MILANO – Ancora Fiat 500. È la cult car della casa torinese a essere stata nominata reginetta d’Europa da una giuria di giornalisti europei. 58 redattori specializzati, tra cui sei italiani, infatti, hanno conferito alla 500 la nomina di “Car of the Year 2008”. È la dodicesima volta che Fiat riceve questo riconoscimento. L’italiana ha sbaragliato la concorrenza di modelli tedeschi e giapponesi, francesi e coreani. La lista delle finaliste annoverava oltre alla Fiat 500, Ford Mondeo, Kia Cee’d, Mazda 2, Mercedes Classe C, Nissan Qashqai e Peugeot 308. Sembra che la nomina sia stata conquistata ampiamente anche se solo lunedì prossimo si conoscerà la votazione della giuria nei particolari. Il consigliere di amministrazione della Fiat e di Ifil, avvocato Grande Stevens, non ha nascosto la propria soddisfazione e il proprio apprezzamento per il lavoro che sta svolgendo l’amministratore delegato: “È un magnifico segnale, bisogna dare grande merito a Marchionne. Per la prima volta la distanza fra la prima e la seconda eletta è enorme”. notizie flash auto - Italia “verde” con la Francia le meno inquinanti Italia e Francia sul podio delle to a Bruxelles, le tre case più auto meno inquinanti del verdi sono, nell’ordine, Peumondo. geot-Citroen, Fiat e Renault. corriere della sera Secondo uno studio realizza- dicembre 2007 • 15 il tassista italiano il tassista italiano 16 arriva a firenze il taxi multiplo Firenze - Il taximultiplo arriva a Firenze. Sessanta vetture, più trenta gestite dalle cooperative Socota e Cotafi per momenti di particolare afflusso turistico, saranno in funzione dalla Fortezza da Basso, dalla stazione di Santa Maria novella e da piazza della Repubblica, costeranno cinque di giorno e sei euro di notte a persona (un euro per ogni bagaglio), e potranno essere utilizzati da massimo tre persone dirette in una stessa zona della città. Le auto a taxi multiplo saranno in servizio dalle 5 del mattino fino alle 23 e dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 21 svolgeranno servizio multiplo prioritario (in queste fasce orarie il tassametro sarà disattivato. • dicembre 2007 nostalgiatoscana N. 3 MARZO 2006 vostra pubblicità sul nostro mensile viaggia sui taxi di tutta Italia e arriva puntualmen- La te a destinazione. Contattando la nostra amministrazione scoprirete i vantaggi e le opportunità che possiamo offrirvi in quanto il nostro obiettivo prevalente è l’informazione. ▼ ▼ ▼ ▼ ▼ notizie flash Organo dell’Unione Tassisti d’Italia Viale Amelia, 28 - 00181 Roma Sped. in Abb. Post. 70% - Filiale di Roma Redazione e amministrazione Via Amelia, 28 - 00181 Roma Tel/Fax 06.7848090 e-mail [email protected] e-mail [email protected]