Lug - Ago 2011 - Gente di Falchera

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Lug - Ago 2011 - Gente di Falchera
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ALCHERA
ANNO 19° - N° 7 - 8
P ERIODICO I NDIPENDENTE S UPPL . A.S.I. R EG . T RIB . 4227/90
MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA A CURA DELL’ASSOCIAZIONE
ALL’INTERNO
Chiusura Ferie
dei negozi in Falchera
pag. 7
Referendum in
Falchera pag. 10
Numeri Utili del
Nostro Quartiere
pag. 13
SOMMARIO
Pag-Giovane
Notizie dal Laboratorio...
Festa di Gesù Salvatore
Unitre Falchera
Judo Club Tomodachi
I lettori srivono
L’angolo della poesia
La Costituzione Italiana...
Non è facile...
Evoluzione e stupore
Il piacere di leggere
PGS Conquista
La narrativa
Astronomia
Briciole di storia piemontese
Silent Key
Il giornale della scuola
pag. 2
pag. 2
pag. 4
pag. 5
pag. 6
pag. 7
pag.11
pag.12
pag. 14
pag.15
pag.16
pag.16
pag.17
pag.18
pag.18
pag.19
pag.20
EDITORIALE
D
di
AMILCARE
DE LEO
IL NUOVO CONSIGLIO
DELLA 6^ CIRCOSCRIZIONE
opo il risultato delle elezioni amministrative,
il giorno 7 giugno alle ore 18 si è tenuto il primo e nuovo Consiglio Circoscrizionale, con la presenza del pubblico, nella sala consiliare di via San
Benigno 22. Abbiamo avuto il piacere di rivedere un volto noto, la
neo presidente della VI^ Circoscrizione Nadia Conticelli, accattivante, compiaciuta e sorridente, e di riconoscere quei concittadini eletti
della Falchera: Adriana Scavello (PD), Domenico Raso (PD), Paolo
Thalez (Movimento 5 Stelle) e ci piace a questo punto riscoprire anche Aldo Moioli (UDC Casini), che ha abitato per un certo periodo
presso la nostra borgata, da tempo attento ai problemi della zona. Presente un folto pubblico, curioso e attento,
con signorilità ha fatto da padrone di casa
il Consigliere anziano,
seduto accanto alla
neo presidente e alla
segreteria amministrativa; anziano per modo di dire perché egli in realtà ha meno di quarant’anni, ma “anziano”, si dice tecnicamente, perché è stato il consigliere più votato. Attraverso le sue valide indicazioni, di carattere istituzionale e burocratico, si è via via snodato l’intero iter procedurale
del Consiglio sino a concludersi con la convalida del neo presidente,
non prima comunque dei vari e attesi interventi, innanzitutto quello
della stessa Conticelli. L’amministratrice ha illustrato in modo chiaro
ed esaustivo l’intero suo nutrito programma; sono poi intervenuti i
consiglieri dell’una e dell’altra corrente politica, tra cui i rappresentanti della Giunta (coordinatori). E questi ultimi, per dovere di cronaca, ci sentiamo di menzionarli tutti, cioè Adriana Scavello (Ia Commissione. Bilancio e programmazione…), Fabrizio Genco (IIa Commissione. Urbanistica, edilizia privata…), Zito Rocco vice presidente
(IIIa Commissione. Problemi del lavoro, industria…), Nunzia Del
Vento (IVa Commissione. Sanità, Servizi sociali), Daniela Todarello
(Va Commissione. Cultura, istruzione…) e infine Carmelo Fruscione
(VIa Commissione. Ecologia, ambiente…).
Tra i consiglieri dell’opposizione abbiamo scoperto un altro viso
conosciuto, il già citato Aldo Moioli, pescato miracolosamente quasi all’ultimo minuto, a causa di annunciate dimissioni di chi lo precedeva in graduatoria, cioè Massimo Bianchi, così come annunciaGente di Falchera 1
segue a pag. 21
PAG - GIOVANE
A cura del Tavolo
Sociale Giovanile
Notizie dal
Laboratorio di Quartiere
UN LUGLIO DI
“ESTATE FALCHERESE”
L’estate del quartiere quest’anno si concentrerà nel
mese di luglio con l’animazione di Piazza Astengo
da parte dei giovani del Falklab che, con il sostegno
del Comitato per lo Sviluppo della Falchera e del
Settore Rigenerazione Urbana della Città di Torino,
intratterranno i loro concittadini tutti i venerdì del
mese, con serate di musica, balli, animazione, karaoke e tanto divertimento.
In particolare per i giovani
segnaliamo Venerdì 18 luglio con la serata Hip Hop
& Dance, in cui si potrà ballare e scatenarsi, ma anche
ascoltare il rap de La Crew
Familla. L’evento di punta
sarà però Domenica 10 luglio dalle ore 18 con mitico
concerto reggae, che quest’anno ospiterà due grandi artisti giamaicani John
Holt e Andrew Tosh, ma anche i nostrani Dot Vibes
e Kaboom e il DJ Set di Zisko Fran. La grandiosa
serata sarà svolta in collaborazione con l’ass. MIAO
di El Barrio, Lava Entertainment e Iren, oltre che
naturalmente il sostegno della Città e della VI Circoscrizione.
Non dimentichiamo poi la grande festa finale di
Esta-giò che si terrà invece in via degli Abeti 13,
Venerdì 29 luglio dalle ore 20,00 con apericena,
g.r.
concerti e animazione garantita Falklab!
SPETTACOLO DI FINE ANNO
PER L’ASS. L’OLIMPO
Più di 20 simpatiche corografie per i
corsi di danza
dell’associazione L’Olimpo che hanno
regalato al
pubblico del Teatro Cardinal Massaia due ore di arte,
musica e divertimento… Tutto questo anche grazie
alla professionalità, bravura e immensa simpatia del
presentatore Egidio Carlomagno.
Le allieve e gli allievi dell’associazione, dai più piccini agli adulti, si sono esibiti in diversi tipi di danze
dal jazz all’hip hop al latino americano, coordinati
dai loro insegnanti
Gioia Raro per il jazz
e hip hop adolescenti, Fabrizio Rago per
il funky musical, Serena Tomasi per il
jazz e hip hop bambini, Emanuele Nifosì per la break dance e Tiziana e Francesco Belvedere per il latino americano.
Ospiti della serata i rapper di Barriera Lil King e El
Diamante e l’ormai famosa Falkrew, corpo di ballo
del Falklab e adottato dall’ass. L’Olimpo, che li supporta portandoli con sé nelle diverse manifestazioni.
Tra i fondatori ci
sono infatti due
allieve dell’associazione, che seguendo la scia degli storici Latin
Funk, hanno ricercato la loro autonomia e indipendenza, prendendosi l’impegno di mantenere in piedi un gruppo.
Questo non può che farci piacere, poiché rientra pienamente dello spirito che per tanti anni, L’Olimpo
ha cercato di promuovere in quartiere: la danza come
strumento di riscatto e di protagonismo giovanile.
Lo spettacolo si è
aperto con la proiezione delle foto
che ripercorrevano
tutto l’anno di lavoro dell’associazione L’Olimpo
nelle diverse manifestazione che ha organizzato o a
cui ha partecipato: dall’Aperisport al Palazzetto Moncrivello, al Corritalia e all’Under 15 in piazza san Carlo, a Dipende da Te in piazza Astengo, in collaborazione con il Falklab e l’ass. Aria Viva.
Sostanziale è, per
questo genere di
attività, la collaborazione delle
famiglie. La danza, come lo sport
in generale, sono
spazi di tempo
importanti per i ragazzi, che non imparano solo a
danzare o a giocare a calcio, ma si allenano in una
Gente di Falchera 2
palestra della “Vita”. L’arte, come lo sport, insegna
a vivere e a confrontarsi con altri ragazzi, a capire
quanto è importante il senso di solidarietà, di responsabilità e di gioco di squadra e soprattutto quanto sia
indispensabile l’impegno, l’educazione, la disciplina e il “sudore” per poter imparare davvero e diventare abili in qualcosa.
Tutti questi valori si annullano se le famiglie non li
condividono con gli insegnanti e i loro ragazzi e non
li supportano come qualcosa di veramente rilevante.
Per questo l’invito dell’associazione è rivolto soprattutto alle famiglie, a starci vicini e a seguire ed aiutare i ragazzi in questo percorso, come un impegno,
sicuramente divertente e “scaricante”, ma anche serio e costante.
Ancora un enorme grazie a tutti quelli che hanno
partecipato e soprattutto alle allieve e agli allievi….
I veri protagonisti della serata!
FESTA DI FINE ANNO CON
IL CENTRO FALCHERA VIVA
Teatro di strada
dentro il cortile della Scuola Ambrosini…. Così le animatrici Daniela e
Serena del Centro
Falchera Viva, che
per tutto l’anno
scolastico hanno
svolto il doposcuola gratuito per i bambini delle elementari, hanno festeggiato la fine della scuola e delle attività.
Uno spettacolo interattivo in cui i bambini hanno partecipato attivamente insieme all’artista di strada Alice seguendo la traccia della fantastica opera di Tim
Burton Vincent, regista del film “La Fabbrica di Ciocciolato”. Oltre allo spettacolo è stato un momento di
festa e di condivisione del lavoro svolto durante l’anno insieme alle famiglie. Un ringraziamento particolare va, oltrre che alle animatrici, anche alla scuola
che ci ha ospitato e ci ha messo a disposizione l’aula
di inglese e il fantastico cortile recintato e protetto,
dove i bambini hanno potuto imparare a giocare e a
divertirsi insieme, in uno spirito di gruppo e di interculturalità.
Il doposcuola, organizzato dal Comitato per lo Sviluppo della Falchera insieme all’ass. Aria Viva, riaprirà le iscrizioni gratuite all’inizio del prossimo anno
scolastico.
THE BIG PARTY CON IL
FAKLAB ALLA DA VINCI
La grande festa finale… Da fare invidia ai più prestigiosi college americani! Non mancava nulla, le matri-
cole e i veterani, il gruppo musicale, i Dj e le
danze. Così si è concluso l’anno per il Falklab,
con tutte le sue attività:
dal progetto Crescere
Insieme, detto Invernò,
per gli adolescenti, al “Provaci Ancora Sam” per le
classi medie, ai laboratori dell’Oasi delle Donne –
Donne dal Mondo e naturalmente la fine dell’anno
scolastico della scuola media Da Vinci.
Ad aprire la serata
un lautissimo buffet preparato dalle
fantastiche mamme di tutti i partecipanti, seguito
dall’intrattenimento dei ragazzi di Radio Falchera e dal fantastico
concerto degli Sganaway, che hanno rotto il ghiaccio e fatto ballare tutti i ragazzi presenti. Si sono esibiti poi i ragazzi della Falkrew, neonato corpo di ballo
del Falklab nelle loro “teatrali” coreografie hip hop
e il gruppo Oasi della Donna, che ha coinvolto i ragazzi presenti nei balli di gruppo folkloristici di diverse parti del mondo. Alla festa erano presenti, oltre agli studenti e ai genitori della scuola Da Vinci e
della succursale di Via Cavagnolo, anche alcuni professori, il Preside Filippo Furioso, la vicepreside
Carla Facchin e gli educatori del Provaci Ancora Sam.
Tra lacrime per i bocciati e i festeggiamenti per i promossi, la festa si è conclusa con soddisfazione e allegria di tutti, per il meraviglioso anno trascorso insieme tra scuola e territorio.
Gli sforzi da parte del Falklab sono immensi per poter far fronte
alle esigenze
extra-scolastiche dei ragazzi nella
mancanza di
spazi adeguati per
ospitarli, tra
doposcuola, attività aggregative e culturali. La scuola di Falchera è aperta e collaborativa, ma esistono
comunque dei limiti di convivenza tra due spazi antistanti, che prevedono attività comuni, ma comunque diverse. L’augurio è che presto si trovino delle
soluzioni per poter seguire i nostri ragazzi adolescenti
in maniera sempre unita come oggi, ma con la tranquillità di poter vivere tutte le attività in luoghi rispondenti alle esigenze istituzionali di una scuola e
quelle più libere e creative di un centro giovanile.
Gente di Falchera 3
Festa di Gesù Salvatore
Sicuramente anche se
un po’ in anticipo (rispetto agli altri anni),
anche quest’anno si è
svolta, dal 20 al 29
maggio la festa della
comunità parrocchiale di “GESU’ SALVATORE”, presso la omonima
chiesa della Falchera Nuova. L’apertura della manifestazioni ha avuto
inizio venerdì 20
maggio con il pellegrinaggio Mariano al santuario di
Oropa (Biella). Il
venerdì 27 maggio,
nel pomeriggio è
stata celebrata la Santa Messa per gli anziani e gli
ammalati, a seguire una splendida esibizione corale
di voci bianche da
parte dei ragazzi
della scuola “L da
Vinci”, preparati
e diretti dal maestro CARMELO;
tra il caloroso
pubblico, erano presenti all’esibizione oltre che alla
neo consigliera Adriana Scavello, anche la neopresidente della 6ª circoscrizione Nadia Conticelli, ed al
termine delle esibizioni corali, verso le 17, e stato
aperto il banco di beneficenza.
Sabato 28 maggio, grandioso
pomeriggio
sportivo con
tornei di calcetto a cinque e
giochi vari, con
grande partecipazione di tanti ragazzi. Alle 19,30
stand gastronomico con grigliata per i prenotati, e
alle 21 con i brani eseguiti dall’orchestra “DEJAVU” di Patrizia e Sergio, intrattenimento musicale e
serata danzante che ha coinvolto tanti ballerini (liscio, latino e
balli di gruppo) fino a tarda notte.
La festa riprendeva la
domenica del
29 maggio
alle ore 10, davanti alla chiesa di “Gesù Salvatore”,
con la Santa Messa e successivamente si dava il via
(con la banda musicale del maestro Sarno in testa),
alla processione del Corpus Domini per le vie di tut-
to il quartiere.
Oltre che dal
folto pubblico,
lo stupore è stato quello di vedere (durante
tutto il tragitto),
la presenza gradita, di 2 carabinieri in alta uniforme ai lati del parroco e dei
chierichetti, il che ha reso tutto
più suggestivo; la processione è
arrivata fino alla parrocchia di
S. Pio X dove è terminata con la
benedizione, ed i fedeli tutti uniti, hanno partecipato alla solenne cerimonia dell’alzabandiera
con ai lati i Carabinieri, cantando tutti insieme l’inno di Mameli accompagnati dalle note della
banda musicale. Nel pomeriggio, la festa è proseguita con una
bellissima esibizione da un
gruppo di giovanissimi di Fal-
chera e da alcuni ragazzini
dell’associazione “UNICORNOSTYLE”, che diretti dalla bravissima ELISA, hanno recitato un musical tratto dalla fiaba di
“PINOCCHIO”;
bravissimi tutti i
ragazzi (dai più
piccolini ai più
grandicelli) che
nonostante il poco
tempo per le prove, hanno fatto un ottimo lavoro, ed hanno strappato
sonori applausi al pubblico presente. In serata grande abbuffata di
pizza di tutti i gusti,
(preparate da mamme e
nonne del quartiere), si
è poi continuato con
una serata di musica a
cura dei gruppi di
giovani delle due
parrocchie, con
balli per tutti fino
alle 24; arrivederci al prossimo
anno.
Gente di Falchera 4
D.P.R
UNITRE FALCHERA
festa di chiusura
UNITRE – UNIVERSITA’ DELLE TRE ETA’ –
SEZ. FALCHERA - FESTA DI CHIUSURA
dell’ANNO ACCADEMICO 2010/2011
Giovedì
19
Maggio 2011
alle ore 15,30,
presso il “Centro di Incontro
Falchera”, via
delle Querce,
23, si è svolta la
festa di chiusura dell’Anno Accademico 2010/2011,
dell’UNITRE – sezione Falchera.
Questo è l’undicesimo
anno di attività dell’UNITRE – sez. Falchera. Ricordiamo il
fondatore Sergio Nicola, che con la sua intuizione, seppe creare
questa realtà, portata avanti, con impegno e bravura,
dalla moglie Dalma, sostenuta dalla collaborazione
di numerosi docenti e volontari che hanno messo a
disposizione gratuitamente il loro tempo libero e le
loro professionalità.
C’è una grande attività giovedì al Centro
d’Incontro, fin dal
mattino. Infatti vengono allestite le esposizioni delle opere realizzate dagli iscritti
alle varie sezioni dell’UNITRE.
In un locale si notano in bella mostra le opere realizzate nei laboratori di decoupage, di maglieria, di ricamo. Nel lungo corridoio vengono esposti i quadri
e le fotografie realizzate nei rispettivi corsi e le opere realizzate nel laboratorio di pirografia.
Già dal primo pomeriggio di questa
luminosa
giornata estiva, i
primi visitatori
giungono numerosi a visitare e ad
affollare la mostra. La qualità delle opere merita una certa attenzione: col passare degli anni, i nostri autori affinano la
loro arte espressa nelle varie forme.
Dopo il saluto di Dalma Ferrino Nicola che porge il
benvenuto e ringrazia i partecipanti, in particolare le
Autorità intervenute, i Docenti e quanti l’hanno sostenuta e supportata nell’arco dell’anno, hanno preso la parola e sottolineato il valore sia culturale che
aggregativo dell’UNITRE – sez. Falchera:
Lina Sanna – Direttrice della Biblioteca Falchera,
Vittorio Agliano
Presidente
Uscente della 6a
Circoscrizione,
Nadia Conticelli Neo Eletta Presi-
dente 6a Circoscrizione,
.Nunzia Del Vento – già Consigliera della 6° Circoscrizione e rieletta.
Un momemto
molto toccante ed
emozionante è
stato il ricordare Salvatore Scavello (deceduto qualche mese fa) Consigliere della 6° Circoscrizione e
del Centro di Incontro Falchera, persona di grande
sensibilità e disponibilità.
Alla moglie Marisa ed alle figlie
rinnoviamo la nostra partecipazione al loro dolore.
Sicuramente la figlia Adriana, neo
eletta Consigliere
alla 6° Circoscrizione, continuerà la strada intrapresa dal padre. A Lei
vanno i nostri
più sinceri auguri di buon lavoro.
Giancarlo Chiriatti, Marco
Chiappalone e
Silvano Felletti
con la loro consueta bravura e
professionalità hanno realizzato e proiettato un video rappresentativo delle maggiori attività e manifestazioni svolte durante l’anno appena trascorso.
Il coro “Falchera in canto”, con la coccarda tricolore
sul petto per il 150° dell’Unità d’Italia, esegue dei brani
classici, patriottici, popolari, accompagnati da alcune
scenette che coinvolgono il pubblico presente.
L’“Inno di Mameli”, cantato con partecipazione e
commozione, da tutti, conclude la festa di chiusura
dell’Anno Accademico.
Con un brindisi e l’assaggio di dolci prelibatezze, i
partecipanti si scambiano un augurio di “Buone Vacanze”, ed un arrivederci al prossimo autunno.
Gente di Falchera 5
Gaetano Donato
Judo Club Tomodachi
A soli cinque mesi dalla fondazione della Judo Club
Tomodachi, in buona parte composta da ragazzi di
Falchera, e magistralmente diretta dal Maestro Massimo Gambino, conferma la sua predisposizione di
squadra combattiva e vincente.
Il 21 ed il 22 Maggio, a Giaveno, in terra nostrana, si
è tenuto il 17° Campionato Nazionale Libertas di Judo.
La Tomodachi si è presentata in grande spolvero, tosta
e motivata a dimostrare di essere
giovane ma di
grande esperienza.
Il vivaio cresciuto,
negli ultimi anni,
nelle mani del
Maestro Gambino, ha generato
una vera messe di medaglie:
Le Medaglie di
Bronzo sono state
ben quattordici!!
gli atleti che si
sono accaparrati il
terzo posto sul podio sono:
Cecilia Gambino,
Alessandro Sorrentino, Safaa Elallioui, Lorenzo Piccinni, Federico Callian, Eleonora Bellafesta, Soukaina Elallioui, Daniil Kharchenko, Davide Olivero,
Gabriele Roppolo, Samuele Russi, Lorenzo Patrono, Rita Borghi e Osama Saassaa.
Le Piazze d’Onore, quindi le Medaglie d’Argento,
sono state ad appannaggio di sette atleti della Tomodachi, Alessandro Cafazzo, Alice Russi, Diego Castelli, Najlaa Elallioui, Christian Favarato, Nicolò
Ricciardi e Yasine Saassaa.
Infine, il Primo Gradino del podio, le Medaglie più
preziose, quelle d’oro sono state meritate da Filippo
Milelli, Simone Nitti, Emanuele Pacifico, Matteo
Furlan, Andrea Bellafesta, Nicolò Gambino, Michele Valeri e Francesco Malvone.
La Classifica Generale per Squadre ha visto posizionarsi il Judo Club Tomodachi TERZA su 24 agguerrite squadre provenienti da ogni parte d’Italia.
Il fatto che inorgoglisce maggiormente i Dirigenti
ed i Genitori dei ragazzi della Tomodachi, è che siamo una squadra di “periferia”, ma che esprime il
meglio dei Valori Sociali e del Bel Gesto Sportivo.
In Tomodachi militano molte “etnie”, perfettamente
integrate agli “usi e costumi” dello Sport Del Judo.
In effetti questo sport rappresenta, oltreché una Palestra per il Corpo anche un Percorso Formativo verso
il rispetto di usi e costumi del nostro Vicino di casa.
Con l’Estate il Gruppo Dirigente della Tomodachi si
attiverà per promuovere il più possibile anche ai quartieri ed alle frazioni vicine alla Falchera la nostra
preziosa attività, in modo da partire, con l’apertura
del prossimo anno scolastico, con un numero di Iscritti più folto.
Il Judo Club Tomodachi è attivo in tutte e due le Palestre Scolastiche di Falchera, sia all’Ambrosini che
alla Leonardo da Vinci. Chi desidera avere informazioni puà contrattare il numero telefonico
3332304476, oppure scrivere alle caselle di posta
elettronica [email protected]
[email protected].
Il sito internet è: www.judoclubtomodachi.com
Carlo Borghi
Alla c.a. Ill.mo Signor Sindaco,
al Presidente della Circoscrizione VI
A seguito della avvenuta composizione della nuova
Giunta Comunale, ed il successivo insediamento,
pensiamo sia giunto il momento di presentarci. Siamo il direttivo del comitato “Falda di Falchera”, comitato costituito nel tentativo di avviare una collaborazione con le istituzioni, al fine di porre rimedio
alla situazione di grave difficoltà che periodicamente nei periodi estivi, causa notevoli disagi agli abitanti della zona del quartiere di Falchera e non solo,
e partecipanti al tavolo tecnico istituito in modo congiunto tra i vari enti, Comune di Torino, Regione
Piemonte, e Provincia di Torino. Siamo convinti che
Ella sia al corrente come i cittadini di Falchera da
anni siano sottoposti a continui allagamenti dei locali interrati, garage, trombe ascensori, che danneggiano le strutture e arrecano danni, nonchè disagi per
le persone residenti.
Abbiamo deciso di scrivere a Lei personalmente per
chiederLe un incontro privato, nella speranza di poter presentare con trasparenza quale sia la reale situazione, attuale e trascorsa, al fine di poter pervenire ad una soluzione che possa finalmente essere condivisa dalle istituzioni che a vario titolo hanno il potere di accordarsi per risolvere la questione degli allagamenti.
Confidiamo sinceramente nella buona riuscita di
questa nostra ennesima iniziativa, confidando anche
che il suo ruolo possa determinare una ripresa delle
trattative, atte a rimuovere la situazione di stallo venutasi a creare.
Confidando in un cortese e gradito riscontro; Le porgiamo i nostri Distinti Saluti
Gente di Falchera 6
Il Comitato Falda di Falchera
Via Tanaro - Falchera - Torino - 10156
cell. 347 2698204
www.faldadifalchera.it
Chiusura ferie dei negozi in Falchera
FALCHERA VECCHIA
Alimentari La Meridiana
Merceria Gianna
Cartoleria Michi
Tabaccheria Vassallo
Farmacia della Stura
Macelleria Russo
Giornalaio Cavallero
Alimentari Dellisanti
Ferramenta Possamai
Acconciature Tina
Pizzeria Via Tanaro
Estetica Stefy
Chiusura dal 07 al 21 Agosto aperto solo al mattino
Chiusura dal 01 al 25 Agosto
Chiusura dal 25 Luglio al 23 Agosto
Chiusura dal 07 al 21 Agosto
Chiusura dal 10 al 31 Luglio
Chiuso tutto Agosto
Chiusura dal 17 al 30 Agosto
Chiusura dal 17 al 31 Luglio
Chiusura dal 25 Luglio al 6 Agosto e dal 15 al 20 Agosto
Non pervenuta
Chiusura dal 07 Agosto al 06 Settembre
Chiusura dal 07 al 21 Agosto
FALCHERA NUOVA
Abbigliamento Cavallo
Farmacia Comunale
Fioraia Bruna
Frutta & verdura Bullio
Giornalaio
Lavanderia
Macelleria Monge
Panetteria
Macelleria Brancarni
Acconciature Naturalmente
Salumeria Alba
Supermercato Dico
Tabaccaio
Parrucchiere per uomo
Ferramenta Celentano
Chiusura dal 05 al 30 Agosto
Chiusura dal 01 al 28 Agosto
Chiusura dal 15 Luglio al 15 Agosto
Non pervenuta
Chiusura dal 02 al 15 Agosto
Non pervenuta
Non pervenuta
Non pervenuta
Chiusura dal 15 al 31 Agosto
Chiusura dal 08 al 24 Agosto
Dal 08 al 21 Agosto aperto solo al mattino
Sempre aperto
Chiusura dal 25 Luglio al 06 Agosto
Chiusura dal 13 al 28 Agosto
Sempre aperto
Estate 2011
La Redazione
“Gente di Falchera”
augura a tutti i lettori
buone vacanze!!!
Gente di Falchera 7
I lettori scrivono
AVVISO PER CHI SCRIVE.
“Gente di Falchera” pubblica opinioni, repliche, consigli di interesse generale, sempre rispettosi delle persone e delle istituzioni. Possibilmente le lettere non
dovranno superare le 40 righe e potranno essere ridotte. La pubblicazione sarà a discrezione della redazione. Le lettere dovranno pervenire con nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico del mittente; su richiesta, potranno essere pubblicate con uno pseudonimo. Quelle anonime non saranno prese
in considerazione: saranno cestinate!!
Spett.le Redazione “Gente di Falchera”
ho letto con interesse l’articolo “Illuminazione” del mese
di maggio e vorrei fare alcune considerazioni in merito.
E’ vero, alla Falchera le luci davanti ai portoni sono normalmente spente e la colpa è solo dei condomini degli
stabili che ci abitano, ovvero, si potrebbero mettere quelle lampadine che si accendono e si spengono con il chiarore del sole ma gli stessi condomini non vogliono spendere. Dirò ancora di più: accendi la luce, bene, le persone
la notano e scendono per spegnerla asserendo che una
lampadina consuma e poi fuori non c’è nessuno e allora
cosa serve tenerla accesa? Se questa non è ignoranza,
ditemi voi cos’è? La lampadina accesa non serve solo per
la sicurezza ma serve per trovare nella borsa la chiave
della propria abitazione in un luogo che è quasi completamente al buio anche perché non vi sono luci di negozi
che rischiarono oltre gli altissimi lampioni non sempre
posizionati davanti ai relativi portoni. In Falchera, tantissime persone scambiano l’economia per la taccagneria e
questi sono i risultati. Purtroppo a mio parere è anche
colpa del bassissimo livello culturale che vi stagna perché se dopo 60 anni che ci vivono negli stessi alloggi,
non hanno ancora capito che migliorarsi è solo nel loro
interesse non si può pretendere di meglio da loro. E’ triste ripetersi come ho già affermato in altri articoli, ma
per migliorare la Falchera bisogna migliorare prima gli
abitanti o addirittura “sostituirli” si spera in meglio. Mi
allaccio allora all’articolo: “Alla ricerca della vera Falchera” riguardo al fatto che la “nostra borgata non è riuscita a sganciarsi da quella doppia connotazione di paese
e dì quartiere”. A mio parere bisogna anche “volere” sganciarsi da questo modo di vivere. Mi spiego meglio. Se io
non ho ambizione, non voglio spendere per migliorare la
mia abitazione dove ci vivo, la strada dove ci cammino,
la piazza del quartiere, sarà sempre così. Si potrebbero
costruire delle aiuole bellissime davanti alle abitazioni:
non si vuole spendere! Se alcuni edifici della nostra zona
stanno diventando quasi fatiscenti che cosa possiamo
aspettarci dagli stessi abitanti che li hanno lasciati diventare così senza prima porci rimedio? Tasto dolente: se si
nasce quadrati non si diventerà mai tondi! Non è questione solo di denaro ma dì intelligenza! si parla di assenza
del terziario e di non incentivare lo sviluppo industriale,
ma avete visto i negozi in Falchera Vecchia? Bene ad alcuni sta proprio bene la parola vecchio, anzi addirittura
decrepito e questo lo dico dopo quasi 50 anni che ci vivo.
Vedete, il quartiere di Mirafiori-Corso Traiano sarà in-
quinato dalla Fiat ma gli stabili sono stati costruiti completamente diversi dai nostri. Se anche si volessero aprire
nuovi negozi dove li metterebbero? In mezzo ai prati, visto che le case sono state costruite in maniera non adatta:
i negozi al pianterreno non ci stanno. Sono anche dell’opinione che dopo essersi sistemato Auchan vicino a
noi, gli affari alla Falchera si sono fermati per sempre. In
Falchera Nuova, negli anni ‘70 le case potevano essere
costruite in maniera completamente diversa: i negozi negli stabili e non il Centro Commerciale staccato dal resto
che fa tanto “Far West”! E’ l’impostazione e la costruzione della “zona popolare” che è stata errata e questo è il
risultato dopo 60 anni di convivenza. La Falchera dobbiamo tenercela così: eliminare tutto quello che fa degrado ed allora il discorso si fa lungo. Dobbiamo migliorarci
tutti? Bene, cominciamo migliorare la zona, non più roulottes di nomadi che peggiorano la zona, edifici ben tenuti, ordinati, puliti, tinteggiature scale effettuate ogni 15
anni, ascensori funzionanti, selciati ingressi perfetti, via
cartacce, lattine, mozziconi di sigarette, via rifiuti vicino
ai bidoni. Trasformiamo la Falchera in una piccola Svizzera e poi ne riparleremo.
Ringrazio e saluto tutti.
Chiara Vittorini
Risposta all’articolo “Parliamo di valuta” del
mensile Gente di Falchera (giugno, pagina 8).
Spettabile redazione del mensile Gente di Falchera vi scrivo per trasmettere degna e sentita risposta al signor Domenico Valente, che ha indecorosamente gettato fango
sui commercianti della Falchera che a suo parere “rapinano a mano armata” i propri clienti.
A tal proposito gradirei dire al signor Domenico Valente
che intanto ha fatto bene a scegliere la via diplomatica
omettendo il nome della Ferramenta cui si riferisce già
che se si fosse esplicitamente riferito alla mia Ferramenta, la Ferramenta Celentano mi sarei sentito autorizzato a
querelarlo legalmente per calunnia e diffamazione.
Posso comprendere che lui dissenta per il caro vita, con
aumento considerevole dei prezzi, aumento peraltro che
ognuno di noi, commercianti e non, siamo tenuti a combattere quotidianamente, ma la colpa è da attribuire al
Sistema in cui viviamo, Sistema di cui lui ne è parte integrante e altresì concausa.
Vorrei ricordare all’egregio, illustrissimo, stimabile signor
Domenico Valente che i commercianti prima di essere
dei venditori sono irrimediabilmente degli acquirenti e
quindi per primi esposti ai continui rincari dei costi della
merce e che pertanto essendo il commercio una attività a
catena il tutto diventa un circolo vizioso dal quale si fatica molto ad uscire e che va a discapito ahimè dell’utente
finale e cioè il consumatore, ma dall’alto della sua cultura e della sua dottrina forse il signor Domenico Valente
non aveva bisogno di questa delucidazione.
Se posso permettermi signor Domenico Valente vorrei
informarla che nel mio settore specifico appunto quello
della Ferramenta e per le diverse categorie merceologi-
Gente di Falchera 8
che nell’ultimo anno ci sono stati almeno due aumenti
dei prezzi di listino che vanno dall’8 % al 12 % e che per
esempio nel campo delle idropitture (murali, smalti e decorativi) dal primo giugno 2011 c’è stato un ulteriore aumento del 5 % rispetto a Gennaio di questo stesso anno,
tutti dati signor Domenico Valente dei quali ho delle certezze e che posso dimostrare, perché documentati nero su
bianco …mi permetta “Fatti e non Parole”.
Ma entriamo nel dettaglio del suo articolo così profondo
e così propositivo:
∗ Nel mio negozio vendo polveri a base di gesso e a
base cementizia (stucchi, cemento, scagliola ecc..) che
sono impeccabilmente confezionati o in busta di nylon
resistente o in busta di nylon chiusa e inscatolata e per
certi tipi di polveri addirittura incellophanata, riportante:
nome, descrizione, caratteristiche, utilizzo ed altro, buste
e scatole colorate per l’esposizione negli scaffali, come
si dice anche l’occhio vuole la sua parte. Bene se le è
abbastanza chiaro questo concetto, aggiungo che tutto
questo ha un costo di produzione, che va dalla materia
prima e cioè la polvere, il sacchetto, la scatola i colori
delle stampanti per preparare le scatole, il marchio e quindi
la pubblicità, i grossisti, i rappresentanti e per finire e
questa è la cosa più importante la mano d’opera, già signor Domenico Valente la mano d’opera di persone che
si svegliano all’alba e respirano tutto il giorno polveri
sottilissime mettendo a repentaglio la propria salute per
produrre scatole da 1 Kg, permettendo così a lei e ad altri
un comodo trasporto e la riduzione dello spreco. Capisce
cosa voglio dire? Bene se pensa ancora che tutto questo
valga meno di 1,20 E al chilogrammo mi congratulo con
lei per il rispetto che ha nei confronti di chi ha lavorato e
lavora per renderle la vita più semplice. Dice che ha mandato sua moglie a comprare 3 Kg. di cemento e lo ha
pagato 3,60 E in totale, ma se nel mio negozio vendessi i
sacchi da 25 Kg. a 3,99 E avrebbe fatto in modo che il
trasporto fosse sempre a carico di sua moglie? Complimenti signor Domenico Valente lei è un galantuomo, già
quasi dimenticavo lei è il signor Valente.
∗ Nel mio negozio sono il primo ad andare contro i miei
stessi interessi quando i miei clienti necessitano di una
quantità di polveri edili di una certa entità, infatti consiglio loro di andare ad acquistarle presso l’Etercemento,
appena fuori Falchera in strada Cuorgnè. Chi mi conosce
sa che questo corrisponde al vero.
∗ Vuol sapere perché consiglio ai miei clienti di andare
all’Etercemento? Perché in proporzione cioè rispetto alla
quantità, non conviene comprare le polveri edili da me..
attento bene NON CONVIENE è ben diverso da RAPINARE !!!
Tengo piccoli quantitativi di questi materiali, solo per i
piccoli lavori e per le emergenze, quando per esempio il
Sabato, mentre l’Etercemento è chiuso e lei, indaffarato
a girare per i Briko, dove certamente trova cortesia e assistenza tecnica, pre e post vendita, con relativi consigli
utili, c’è qualcuno che in casa propria lavora e ha bisogno di fare piccoli ritocchi e necessita di conseguenza di
minime quantità.
Per concludere, volevo ancora dirle signor Domenico Valente, che non volevo rispondere alla sua provocazione,
peraltro non essendo stato chiamato in causa personal-
mente potevo farne a meno, e a dire il vero lei nemmeno
merita sì tanta importanza, ma nel rispetto dei commercianti della Falchera e nel rispetto della mia clientela, che
merita certamente trasparenza e correttezza, qualità che
mi contraddistinguono, mi sono sentito in dovere di spendere due parole per controbattere il suo indegno tentativo
di screditare gratuitamente chi come me tutti i giorni lavora almeno 10 ore con onestà e tanti sacrifici, parole di
cui lei certamente, dall’alto della sua cultura, nemmeno
conosce il significato.
Ah… signor Domenico Valente, sento la necessità di scusarmi con lei per tutte le volte che in questo articolo le ho
dato del signore… “è un aggettivo che non le si addice”
Celentano Michele
Titolare della Ferramenta Celentano
c/o il Centro Commerciale CE. VE. DA.
Via degli Abeti 10 TORINO
IL COSTO DI...
Vorrei continuare a parlare dei nostri parlamentari o parassiti, mentre tra precari cassintegrati e disoccupati il popolo va a rotoli, loro beati percepiscono uno stipendio
di 5.846,58 E al mese, 6.445 E di indennità di carica,
più 4.030 E per il portaborse così oltre ad avere 945 parassiti abbiamo altri 945 sub parassiti che sono i portaborse parenti o amici dei parlamentari che percepiscono
uno stipendio mica da fame. Rimborso spese affitto 2.990
E al mese? ma dove c...o abitano al colosseo o nelle
case del comune pagando 500 o 600 E al mese per i
poveri cristi come noi 500 E al mese di affitto sono
tanti per una camera e cucina, inoltre la diaria di 4003,11
a cui vengono tolte 206,58 per ogni giorno di assenza ma
basta la presenza del 30% delle sedute per percepirla per
intero spese accessorie di viaggio 852,15E giornali o caffè. Ci sono poi dei rimborsi sotto la voce non si possono
dire spese di trasporto 3.323E ogni 3 mesi per spese telefoniche 3.098,74 l’anno, a questo stipendio e ad altri incentivi che mensilmente vengono incassati da un parlamentare tutti esentasse, bisogna aggiungere tutti privileggi e benefici che anno dopo anno sono riusciti ad accaparrarsi a discapito dei contribuenti:
telefono cellulare gratis, tessera del cinema gratis, tessera
teatro gratis (tanto la Scala viene pagata da noi) tessera
autobus o metropolitana gratis, aerei viaggi nazionali gratis, circolazione su autostrade gratis, piscine e palestre gratis, treni tutti gratis, aerei di stato gratis, ambasciate gratis,
cliniche e cure gratis, assicurazione infortuni o morte gratis (non muoiono senza essere pagati) auto blu con autista
anche per signora per fare shopping gratis, più barbiere o
pettinatrice per signora, ristorante bar, pensioni d’oro, rimborsi elettorali, rimborsi per raccolta firme per referendum,
sempre rimborsi bianchi rossi o verdi che siano vogliono
solo soldi. Il costo della camera dei deputati è di 2.215 E
circa al minuto x 525600 minuti all’anno =1.166.832.000
E, perciò un parlamentare della camera costa 3,52 € al
minuto cioè 211,2E l’ora 5068,8 ogni giorno e
154.344,96E al mese 1.852.139,52E l’anno, cifre che fanno
paura o creano imbarazzo solo a pronunciarle.
E poi qualcuno dice che andare a votare è un dovere, penso che i doveri, esitono se esistono i diritti, purtroppo noi
di diritti ne abbiamo pochissimi.
distinti saluti
Gente di Falchera 9
domenico valente
REFERENDUM IN FALCHERA DEL 12 e 13 GIUGNO 2011
QUESITI
ELETTORI
ISCRITTI
5017
ELETTORI SCHEDE SCHEDE
VOTANTI BIANCHE NULLE
2838
56,56%
19
19
VOTI
VOTI
SI
NO
103
13
13
1° ACQUA
A brogazione della Legge
2708
2° ACQUA
A brogazione della Legge
2724
3° NUCLEARE
A brogazione della Legge
2666
4° LEGITTIM O
IM PEDIM ENTO
A brogazione della Legge
2682
Studio Falchera S.a.s.
Corso Vercelli, 425
96,6%
97%
95%
95,6%
95
95
127
127
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Gente di Falchera 10
L’angolo della poesia
a cura di
Mario Alba
Buona festa della donna
150° UNITA’ D’ITALIA
“VENTO D’ITALIA”
Dal cielo imbronciato e grigio
stille di pioggia copiose cadono
dolcemente si posano irrorando
qual solenne misteriosa
divina benedizione.
Le miriadi di bandiere tricolore
sparse su balconi e finestre qua e la
in un tripudio di festa.
Un timido vento scuote a tratti
solleva dolce i lembi sottili molli di pioggia
degli amati vessilli
intanto tacito dall’intimo forte sale
un’intensa commozione che fa vibrare
le più alte corde del sentimento.
Signore, fa che la nostra cara patria
sia ognora amata, rispettata, difesa.
Vento d’Italia! Scuoti con forza
le menti, le coscienze, i cuori.
Perché la nostra Italia unita
non venga, e mai, da italiani indegni
né oggi né domani né mai offesa, tradita.
Si! E’ la festa della donna
Fai gli auguri alla tua nonna
Poi un bacio alla tua mamma
E alle zie!!!
Presto muoviti piccina
Che la festa è già vicina
Ma poi a loro basterà
Una mimosa da annusar
Vittorina Bruno
1991
Le speranze e le gioie di questa vita
le attingiamo nella forma
della fede in Dio.
Noi che siamo piccole creature,
erranti nel grande universo,
passiamo in esso,
come un’ombra furtiva,
a recitare ognuno la nostra parte
in questa commedia che è la vita.
Qualche volta è una farsa,
che non ci fa ridere.
Viviana Olivero
OLTRE IL VETRO
Eccola lì
La notte,
oltre il vetro,
rimbalza tra una luce
e l’altra
portando con sé
i miei profondi segreti.
Massimiliano Irenze
IL GRIGIO
Il grigio scende lentamente
e fagocita in se ogni cosa.
Sui vetri appannati scivolano,
sinuosi e diafani,
sottili vermicelli d’acqua.
Battere di gocce
sul tettuccio dell’auto
come il bussare
per un’aprir di porte.
Cade, pesante, la pioggia.
Come lacrime di un gigante
a divider con me
l’ora greve e malinconica
della solitudine.
Ernesto Ceraulo Somadai
TORINO 2001
O memoria del passato
non umiliare questa mia vita.
Lascia che la brezza
rinfreschi l’arido presente
e la scia dell’onda porti lontano
il peso dei miei pensieri,
dei miei dolori.
La luce passi attraverso l’ombra,
scoprendo nel mezzo del cuore
il nostro tramonto della serena gioia.
IMPOTENZA
Ti vedo partire,
non potendo trattenerti,
ti fotografa lo sguado mio.
E col saluto della tua mano
nella mente compagna.
Ma rimane la bellezza tua,
che tanto amo, quanto
la tua intelligenza
F. A. Ascrizzi
Ida Boscolo
Gente di Falchera 11
LA COSTITUZIONE
ITALIANA PER TUTTI
DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI
Art. 13.
La libertà personale è inviolabile.
Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o
perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della
libertà personale, se non per atto motivato dell’Autorità
giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.
In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge, l’autorità di Pubblica sicurezza può
adottare provvedimenti provvisori, che devono essere
comunicati entro quarantotto ore all’Autorità giudiziaria
e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto
ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto.
È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà.
La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione
preventiva.
Art. 14.
Il domicilio è inviolabile.
Non vi si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri, se non nei casi e modi stabiliti dalla legge secondo
le garanzie prescritte per la tutela della libertà personale.
Gli accertamenti e le ispezioni per motivi di sanità e di
incolumità pubblica o a fini economici e fiscali sono regolati da leggi speciali.
Art. 15.
La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni
altra forma di comunicazione sono inviolabili.
La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell’Autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla
legge.
Art. 16.
Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente
in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di
sanità o di sicurezza.
Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni
politiche.
Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge.
Art. 17.
I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi. Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico,
non è richiesto preavviso.
Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.
Art. 18.
I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza
autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli
dalla legge penale.
Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare.
Art. 19.
Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede
religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il
culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.
Art. 20.
Il carattere ecclesiastico e il fine di religione o di culto
d’una associazione od istituzione non possono essere causa di speciali limitazioni legislative, né di speciali grava-
mi fiscali per la sua costituzione, capacità giuridica e ogni
forma di attività.
Art. 21.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio
pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di
diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o
censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato
dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la
legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso
di violazione delle norme che la legge stessa prescriva
per l’indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’Autorità giudiziaria,
il sequestro della stampa periodica può essere eseguito
da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia
all’Autorità giudiziaria.
Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s’intende revocato e privo di ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale,
che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa
periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e
tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume.
La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e
a reprimere le violazioni.
Art. 22.
Nessuno può essere privato, per motivi politici, della capacità giuridica, della cittadinanza, del nome.
Art. 23.
Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere
imposta se non in base alla legge.
Art. 24.
Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi.
La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento.
Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione.
La legge determina le condizioni e i modi per la riparazione degli errori giudiziari.
Art. 25.
Nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge.
Nessuno può essere punito se non in forza di una legge
che sia entrata in vigore prima del fatto commesso.
Nessuno può essere sottoposto a misure di sicurezza se
non nei casi previsti dalla legge.
Art. 26.
L’estradizione del cittadino può essere consentita soltanto ove sia espressamente prevista dalle convenzioni internazionali.
Non può in alcun caso essere ammessa per reati politici.
Art. 27.
La responsabilità penale è personale. L’imputato non è
considerato colpevole sino alla condanna definitiva.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al
senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del
condannato.
Non è ammessa la pena di morte.
Art. 28.
I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende
allo Stato e agli enti pubblici.
Gente di Falchera 12
Una ricetta al mese
a cura di Mario Alba
Tortiera di cozze
Tempo occorrente:
1h e 15’ Ingredienti
per 4 persone 1 kg di
cozze di grosso formato; 100 g di pane
grattugiato;
2 cucchiai di prezzemolo tritato;
8 spicchi d’aglio tritati; 2 uova; 6
cucchiai di olio extravergine di
oliva; sale; pepe; poco olio per
ungere la tortiera.
Spazzolate accuratamente le cozze, lavatele a lungo sotto acqua
corrente. Ponetele in una padella
di ferro unta con un cucchiaio di
olio e fatele aprire a fuoco vivo.
Eliminate le valve superiori, raccogliete il liquido rimasto nella
padella e filtratelo attraverso un
colino fine.
Ungete con un po’ di olio la tortiera e sistematevi le cozze con il frutto rivolto verso l’alto, formando un
solo strato, senza sovrapporle.
Mescolate in una ciotola il pane
grattugiato con il prezzemolo e
l’aglio, unite poco sale e il pepe,
impastate irrorando sull’insieme il
liquido delle cozze rimasto.
Dovrete ricavare un impasto di
buona consistenza. Distribuite
l’impasto sulle cozze, poi irroratele con l’olio rimasto.
Scaldate il forno a 180°, infilatevi
la tortiera, lasciando cuocere per
10 minuti. Rompete in una terrina
le uova, salatele leggermente e
sbattetele con una forchetta. Versatele sulle cozze e rimettete la
preparazione in forno per altri 10
minuti circa. Presentate in tavola
la tortiera delle cozze, quindi servite.
Peruviana 35enne con auto e
patente offresi per assistenza
anziani, anche servizio serale.
Tel. 011-7651324 - 3278155753
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UFFICIO POSTALE 51 viale Falchera 80
BIBLIOTECA Civica Falchera P.za G. Astengo 9
PARROCCHIA G. Salvatore via degli Ulivi 25
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SCUOLA materna S. Pio X via dei Pioppi 15
SCUOLA media L. da Vinci via degli Abeti 13
SCUOLA materna Luxemburg via degli Abeti 15
SCUOLA elementare Ambrosini via dei Pioppi 45
FARMACIA della Stura P.za Falchera 70
CIRCOLO ACLI via dei Pioppi 19
CIRCOLO ARCI via dei Platani 11
CENTRO d’Incontro Falchera via delle Querce23
COMITATO Sviluppo Falchera P.za G. Astengo10
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ESTETICA Stefy via Adige 8
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Te. 011-2622197
Tel.011-2620891
Tel.011-2602362
Tel.011-2222156
Tel.011-2622232
Tel.011-2623417
Tel.011-4432621
Tel.011-2247387
Tel.011-2620364
Tel.011-2620359
Tel.011-2623822
Tel.339-3010657
Tel.011-2621265
Tel.340-6747065
Tel.011-2620241
Tel.011-2621403
Tel.011-2243853
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Tel.011-2623660
Tel.339-4471752
Tel.333-4968122
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Tel.011-2243258
Tel.329-1050221
Tel.011-2620381
Tel.011-2621662
Tel.011-2623683
Tel.011-2621721
Tel.011-2624979
Tel.347-8021855
Non è facile...
di Toni
Barilla
Vado con la memoria a un mio caro amico che ci ha
lasciato da quasi due anni che ha scelto di decidere
lui quando lasciare questa “valle di lacrime”, tanto
per usare un termine classico ed inflazionato.
Una cara persona che davanti a una vita che per tanti
può sembrare meravigliosa, non ha trovato nessuna
risposta alle sue domande; e nessun motivi per continuare a farsele.
Volevo ragionare sui massimi sistemi filosofici parlando di come sia duro vivere oggi come ieri e come,
probabilmente lo sarà domani.
Capisco che questo è solo presunzione… sono secoli che “personaggi” di ben altra levatura discutono di
questo “senso della vita “, e ognuno al massimo è
arrivato a una sua verità, non alla verità.
Nel nostro passato Europeo, non tanto remoto, basta
chiedere ai nostri padri e ai nostri nonni per fare un
confronto con oggi, ma anche in questo presente dove
esistono realtà economico sociali, diverse dai nostri
standard (che portano miseria fame e malattie in tre
quarti del mondo)
Mi sono dilungato e perdo la coesione grammaticale: nel passato la vita era dura da vivere; era una scommessa mangiare tutti i giorni, sopravvivere a malattie anche banali e qualunque momento eri pronto ad
essere nel mondo dei “fù”.
In queste circostanze i problemi erano quelli primari, non c’era spazio per elucubrazioni varie né per
dissertazioni filosofiche.
Infatti, se si và a vedere chi erano gli intellettuali e i
filosofi del passato si scopre che erano tutti di classi
sociali ed economiche che avendo risolto il problema di mettere insieme il pranzo con la cena, avevano tempo di “pensare”.
O non avevano altro da fare, visto che il lavoro lo
svolgevano “altri”.
Con il miglioramento delle condizioni di vita, dei
nostri tempi, i bisogni primari sono stati risolti, si ha
tempo di pensare.
E pensando vengono fuori le domande; domande che
cercano risposte.
E alla stessa domanda la sensibilità di ognuno può
dare risposte diverse: allo stesso problema si possono vedere soluzioni diverse o non vedere, nel peggiore dei casi, nessuna risposta.
Scrivendo in questo modo posso sembrare superficiale, ma tutt’altra è la mia intenzione.
La mente umana è complessa e non sempre (anzi
quasi mai) quello che è valido per uno è valido per
un altro, anche a parità di situazioni.
Non posso dare ricette ma solo la mia opinione: in
qualunque circostanza la vita è sempre la cosa più
importante di tutte.
Non è facile…
CROCE ROSSA ALLA FALCHERA
È tempo di vacanze e anche i volontari della CRI
hanno il vizio di andare in vacanza.
In luglio farò ancora qualche controllo, mentre da
agosto fino al 13 settembre sarò in vacanza nelle mie
montagne d’Abruzzo.
Il mio augurio è che non capiti niente, ma se qualcuno dovesse avere bisogno di informazioni sono sempre raggiungibile al numero 3358026904.
Buone vacanze a tutti! Ci vediamo a settembre.
Crocilio Ricci
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che la chiusura estiva sarà dal
10 al 31 Luglio. Ad Agosto resterà aperta tutto il mese.
Gente di Falchera 14
Si fanno buchi alle orecchie
EVOLUZIONE E STUPORE
CHARLES DARWIN
Ve lo immaginate? Un giovane appassionato di scienze
naturali su un brigantino Beagle in stato decadente tutto
rannicchiato in un’amaca con la sua statura di un metro e
ottanta. È circondato da 250 libri, bussole, cronometri,
sestanti. Dorme poche ore. Poi si desta carezzato dalla
brezza prealbare. E per tutto il giorno è flagellato dal vento
forza otto e bruciato dal sole. Percorre le interminabili
coste del Brasile, poi dell’Argentina e fino alle isole ecuadoriane Galapagos. Cominciò a 22 anni, concluse a 28.
Charles era un medico mancato, ma un naturalista innamorato; aveva una rara capacità di analisi, rigorosa e severa, accompagnata da una splendida genialità di sintesi.
Nel viaggio planetario si affermò come geologo, dedicandosi a raccogliere una quantità smisurata di reperti,
arrampicandosi su rocce ed esplorando vulcani.
Un anniversario che... scotta. Darwin ha cambiato le carte
in tavola della storia della creazione. Una teoria rivoluzionaria la sua che tuttavia non ha cancellato -anche se
molti lo vorrebbero- l’idea del Pensiero Intelligente Creatore.
UN LIBRO FAMOSO
Nato il 24 novembre 1809, a 50 anni, nel 1859, Charles
Darwin scrive quel bestseller fuori squadra che è On the
origin of species (Sull’origine della specie). Se ne stampano 1250 copie. E la prima edizione durò un solo giorno! La seconda edizione in tremila copie durò pochi mesi.
Così subito la terza. Intanto si diffondevano traduzioni in
tutto il mondo. Durante il corso della sua vita -morì nel
1882- ebbe più onorificenze che non lo stesso Newton.
L’avventura di questo libro prodigio viene attribuita a
un’analisi accurata e dettagliata dei dati raccolti nelle sue
appassionate escursioni geologiche e zoologiche. E scrisse
in 57 mesi note così distribuite: 770 pagine di diario, 368
di materia zoologica, 1383 di osservazioni geologiche.
Le specie raccolte conservate in bottiglie con alcool erano 1529 e 3917 i campioni disseccati. E furono proprio i
fringuelli delle isole Galàpagos, in Ecuador, ispirare a
Darwin come egli stesso attestò le leggi dell’evoluzione.
L’edizione del 1859 del fortunato libro di Darwin On
the origin ot species.
L’ALBERO DELLA VITA
Nel 1837 egli aveva tracciato “un albero della vita” (tree
of life), pubblicazione subito diffusa in 1300 copie.
Il nucleo del messaggio dell’Origine della specie fu denominato branching evolution: trattava di un insieme di
specie divergenti, pur provenendo da un antenato comune. Le forme inferiori biologiche sono passate a forme
superiori, lungo un filum, per una convergenza di fattori
diversi: mutazione dell’apparato genetico, selezione naturale (operata cioè dalla stessa natura), adattamento all’ambiente e alle sfide cangianti, lotta per la sopravvivenza. L’organismo umano sarebbe l’approdo di un lungo processo evolutivo (ominazione) da forme biologiche
infraumane e forme ominidi sino alla forma umana. Nell’intento dell’autore, pur personalmente gnostico, ma che
si professa creazionista, questa ipotesi lasciava spazio
all’impulso originale e originario dei Creatore.
La riflessione posteriore, dovuta soprattutto a St. George
Jackson Mivart (1827 1900), concepisce l’evoluzione
come un “muoversi verso”. I meccanismi evolutivi, considerati in una prospettiva globale, mostrano una direzionalità, un movimento che, si dirige verso la complessità e
la coscienza. Insomma, si evidenzia un finalismo che ha
come meta l’essere più alto e più complesso di tutti gli
esseri, l’essere pensante, cioè l’uomo. In questa prospettiva le nozioni di ordine e di armonia non sarebbero appannaggio del passato, al contrario sono mete da raggiungere, appartengono al completamento della creazione.
Insomma non è più vero quello che viene prima (nella
classica formulazione: id verius quodprius), ma è più vero
quello che viene dopo. In un certo senso si potrebbe dire
che l’evoluzione completa la creazione, che emerge una
razionalità nella natura che non può essere frutto di eventi puramente casuali, ma postula una mente ordinatrice.
L’IDEA DOMINANTE
Comunque, anche secondo Darwin la posizione dell’evoluzione non contraddice quella della creazione. Tuttavia,
dopo di lui correnti di pensiero contrapposte estremizzarono la scoperta dello scienziato britannico, interpretandola in senso ideologico. Sia il materialismo che riduce
tutto, anche l’uomo spirituale, a una forma di materia (epifenomeno), sia il rigidismo creazionista che rifiuta la teoria perché contraddirebbe alla Bibbia. Ancora una volta,
come al tempo di Galilei, si è confuso e si confonde il
“che cosa”. Dio volle rivelare dal “come” Dio lo rivelò,
per adattarsi allo sviluppo culturale del tempo.
In realtà, una pacata analisi della posizione evoluzionistica di contro a certe interpretazioni naturalistiche come
quella di Haeckel e di Monod la rende accettabile, a condizione che siano salvati alcuni fondamentali principi
dell’essere: quali la causa efficiente e finale di esseri che
si manifestano caratterizzati dal salto di qualità nella loro
forma di essere, rispetto alle forme precedenti e in particolare si esige l’intervento del Creatore nel dotare la specie superiore il fenomeno Uomo approdato dal travaglio
dell’evoluzione di qualità che lo rendono unico e irrepetibile, soprattutto ponendo in essere radicalmente la dimensione dell’anima spirituale, principio dell’intellettività, della libertà, della relazionalità, culminante nella
capacità dell’amore come dono.
L’ICONA DI DIO
È proprio
grazie a tale
dimensione
che l’uomo è
icona vivente di Dio, e figlio di Dio.
Che non ha
un destino, ma una destinazione: quella della Casa di Dio;
quella di Dio, Signore e Padre, come casa.
Si può rilevare, dalla teologia dell’evoluzione, una spiritualità che ci pare molto vicina a quella di Francesco d’Assisi quando intona il “Cantico delle creature”. Sembra in
quella stupenda lirica che “il Poverello” colga questi splendidi e innocenti esseri viventi e perfino le cose (il sole, la
luna, l’acqua, il fuoco) come provenienti ancora caldi dalle mani di Dio Creatore, Provvidente e Padre. La tenerezza
di Dio che si offre si congiunge alla tenerezza della creatura che lo riceve. Lo stupore di Francesco, dovuto all’incanto dell’universo, è la forma più alta di ecologia divina.
Che cos’è l’evoluzione? E la pasqua del cosmo: il passaggio delle forme delle creature che formano il cosmo.
Cosmo, per l’appunto, bellezza, preludio dei Cieli nuovi
e Terra nuova, dove abiterà quella giustizia che ha il respiro universale.
Gente di Falchera 15
Sabino Palumbieri
Il piacere di leggere
a cura di
Adriana
Scavello
Momenti di trascurabile felicità
“Tutte le volte in cui posso legittimamente dire “Io te l’avevo detto!”
– oppure quando qualcuno dice “È
vero, l’aveva detto, me lo ricordo”.
“Camminare in punta di piedi sul
pavimento appena lavato, con una contrazione dei
muscoli che mira a illudersi di aver ottenuto una leggerezza tale, che il pavimento non verrà sporcato.”
Quando termini un libro come questo ti chiedi: “Perché non l’ho letto prima?” Questo è il pensiero che
ho avuto quando ho letto l’ultima riga di questo piccolo libro veloce, una pagina dietro l’altra, letto in
una sera, iniziato e finito.
Francesco Piccolo in “Momenti di trascurabile felicità,
edito da Einaudi nel 2010,
mette a nudo con spietato
umorismo i piaceri più inconfessabili, i tic, le debolezze
con le quali prima o poi tutti
noi dobbiamo fare i conti. Pagina dopo pagina, momento
dopo momento, si finisce col
venire travolti da un’inarrestabile ondata di divertimento, intelligenza e stupore.
Ma quali sono le felicità più trascurabili, quelle che
possono annidarsi ovunque, pronti a pioverti in testa
e farti aprire gli occhi su qualcosa che fino a un attimo prima non avevi considerato?
A volte sono piccole rivincite, soddisfazioni che ti
danno quel senso, anche se solo per poco, di sicurezza. Qualche piccolo tic che hai e ti tieni per te senza
raccontarlo in giro, di cui quasi ti vergogni, per poi
scoprire, leggendo questo libro, che non sei il solo
ad adottare alcuni gesti di cui non ti vuoi separare,
ripetitivi, quasi delle piccole ossessioni.
Consiglio di leggerlo, perché si può centellinare o
divorare, si può trasportare facilmente in borsa, si
può portare in vacanza, se lo si prende per quello che
vuole essere, se si accetta che non abbia enormi pretese, insomma, un libro per l’estate!
Francesco Piccolo è nato a Caserta nel 1964, vive a
Roma. Ha pubblicato Scrivere è un tic. I metodi degli scrittori (minimum fax 1994), Storie di primogeniti e figli unici (Feltrinelli 1996), E se c’ero, dormivo (Feltrinelli 1998), Il tempo imperfetto (Feltrinelli
2000), Allegro occidentale (Feltrinelli 2003), L’Italia spensierata (Laterza 2007), La separazione del
maschio (Einaudi 2008 e 2010) e Momenti di trascurabile felicità (Einaudi 2010). Scrive anche per il
cinema.
P G S CONQUISTA
Dal 1972 attenzione verso i giovani atleti
Dopo la Festa dello Sport, ecco la Festa di Fine Anno,
che ci riunisce tutti preparandoci al “riposo” estivo e
invitandoci al nuovo intenso anno... Ok, lo so, diversi di voi vorrebbero continuare almeno per tutto il
mese di Giugno, ma la fine dei campionati, all’interno di una società sportiva, sancisce il limite temporale di svolgimento attività. Magari in futuro, di fronte
ad una proposta concreta di una squadra o di un gruppo, potremo dare questa opportunità. Mai dire mai.
UN ANNO FINISCE E L’ALTRO INCALZA
A pochi giorni dalla festa finale, già puntiamo ad
organizzare quello nuovo. Qualche riunione, qualche discussione, magari un mix di squadre e i giochi
sono fatti. Magari un nuovo tipo di ginnastica, una
nuova proposta sportiva e l’anno è pronto per ricominciare partendo dalle squadre più grandi, che necessitano di preparazione pre-campionato.
La festa ha visto un piccolo momento di riflessione
(immortalato nella foto), poi una cena a buffet un
po’ diversa dallo scorso anno, per finire con i video
dell’annata.
Quest’anno non abbiamo avuto problemi tecnologici, per cui la proiezione di foto e video non ha avuto
intoppi. L’unico nostro rammarico riguarda l’assenza di molti giovani, per impegni legati alle festività
di fine anno della scuola o altri impegni, che purtroppo ha lasciato un buco nella festa. È una cosa
che mi ha colpito particolarmente.
Stiamo valutando alcune situazioni e alcune opzioni
per il nostro futuro, che condivideremo con voi nel
prossimo numero, per cui non perdetelo.
Un abbraccio a tutti voi lettori e l’augurio di Estate
sportiva!
Gente di Falchera 16
Luigi Fabio Varesano
La narrativa
Le “Casermette San Paolo”
(Dal racconto orale di Petit Jean, profugo dalla Tunisia nel 1959)
La memoria del treno che va è sempre nei ricordi
reconditi della mente. Il ritmo sincopato delle ruote
che scorrono sui binari, accompagna come una colonna sonora, il film che attraverso i finestrini si proietta davanti ai miei occhi. Scorrono paesi, campagne, spiagge, stazioni, gallerie. Ore interminabili.
Alla partenza, un ragazzo, subito fuori dalla stazione, aveva gridato un saluto nella lingua dei padri,
che non avevo più dimenticato.
Giunti alle Casermette trovammo la zia che ci attendeva, offrendoci metà della sua stanza, divisa da un
tendone, e delle persone napoletane che l’avevano
accolta ed aiutata, quando era giunta, per prima, a
Torino, col suo promesso sposo. I padrini di battesimo del loro primo figlio. Fu proprio il compare Gerardo e la comare Maria ad accoglierci gentilmente e
a farci coraggio. Quella lingua napoletana mi ricordava i film di Totò e le commedie di Edoardo De
Filippo.
Quanta
umanità, in
quelle semplici e povere persone!
Il loro sorriso e la loro
forza d’animo, ci infondevano coraggio e speranza nel futuro.
Un senso di sgomento, di vuoto, di apprensione, mi
prese quando giunsi in quel luogo. Dormivo su una
branda provvisoria, scomoda perché a metà, un asse,
faceva male alla schiena. Il cibo era poco. Non avevo più gli amici con cui condividere la vita. Il vuoto
mi circondava. I nuovi conoscenti, generosi e fraterni, non riempivano la mia solitudine. Sei lunghi anni
sono stati rimossi dalla mia mente. Poco è rimasto,
nel ricordo, del vivere quotidiano alle Casermette dal
1959 al 1966.
Dopo un breve periodo, ci assegnarono una stanza. I
padiglioni delle casermette erano bui e tetri. Le camere dove alloggiavano le famiglie stavano allineate a destra e a sinistra di un lungo e scuro corridoio.
In fondo ad esso c’erano i lavabi e i servizi igienici.
Nella stagione invernale non erano riscaldati, e si
doveva fare in fretta a lavarsi e a fare i propri bisogni. All’interno delle camere c’erano dei divisori per
creare un po’ di riservatezza tra i diversi membri della
famiglia. Una stufa di ghisa, a carbone coke, procurava un po’ di tepore. Dietro la nostra porta aveva
trovato dimora un cane lupo di nome Rocky, divenuto la nostra mascotte, che faceva la guardia in cambio di un po’ di cibo.
Avevamo conosciuto un signore veneto che aveva
perso l’uso delle gambe nella campagna di Russia.
Si muoveva su una carrozzina per invalidi e, a volte,
andava a chiedere l’elemosina davanti alla Chiesa di
Santa Rita. Noi, la domenica mattina, andavamo a
Messa e lo accompagnavamo, spingendo la carrozzina, lungo corso Sebastopoli. Alla fine della Messa,
regalava caramelle ai bambini, mentre lo riaccompagnavamo a casa. In una fredda mattina d’inverno
ci invitò a mangiare il Gulash in una vecchia piola,
alla Crocetta. Nonostante le sue condizioni, era un
uomo sereno ed aveva un sentimento di ottimismo
nell’affrontare la vita, che comunicava a chi gli stava vicino. Andavamo spesso ad ascoltare i suoi dischi, nella stanza del suo Padiglione. Zanìn era un
appassionato di Luciano Tajoli.
Leggendo gli annunci economici su “La Stampa”,
trovai presto lavoro presso le officine “Rasero”, in
strada del Cascinotto, nei pressi della “Barca”. Partivo con il primo autobus da Città Giardino, intorno
alle cinque del mattino, con la prima corsa. A Porta
Nuova prendevo un altro autobus e giungevo a Piazza Sofia, dove faceva capolinea. Poi a piedi, percorrendo Strada di Settimo, dopo circa venti minuti giungevo alla Strada del Cascinotto intorno alle sette. Fu
un inverno freddo, con la neve e molte giornate di
nebbia fitta. Avevo un impermeabile chiaro e delle
scarpe bianche leggere che tutti guardavano. Osservavo le case calde e confortevoli che, in grandi edifici, scorrevano davanti a me, mentre procedevo.
Chissà se anch’io, un giorno, avrei potuto avere una
casa come gli abitanti di quella antica e nobile città
che mi ospitava. Camminando, rivolgevo il pensiero
e una preghiera a Dio, in quella grande e immensa
Chiesa che è la Strada.
Gaetano Donato
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Gente di Falchera 17
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UN GRANDE ASTRONOMO PIEMONTESE
Giovanni Virginio Schiaparelli
Nasce il 14 marzo del 1835 a Savigliano in provincia
di Cuneo, dove il padre amministra una fornace. Da
lui impara a riconoscere le principali costellazioni. Fin
da ragazzo ama osservare il cielo stellato e una sera,
ha poco più di sei anni, rimane fortemente colpito da
una pioggia di stelle cadenti. E’ la svolta della sua vita.
Divenuto adulto, studia per decine d’anni questi corpi
celesti riuscendo a dare la spiegazione della loro origine. Compiuti gli studi elementari sotto l’insegnamento del padre, frequenta il ginnasio di Savigliano,
poi va all’Università di Torino, dove si laurea nel 1854,
come ingegnere idraulico e architetto, all’età di soli
diciannove anni. Ma non trascurerà mai la sua vecchia passione, l’astronomia, per cui non si sente portato ad esercitare la professione di ingegnere, ma non
osa confessarlo al padre. A toglierlo da quella situazione incerta è l’arrivo di una cometa. L’astro, secondo le previsioni, doveva giungere in vicinanza della
Terra nell’anno 1856 e Schiaparelli coglie l’occasione per rompere gli indugi e a mettersi a studiare il
percorso dell’astro. Le sue analisi matematiche riempiono due volumi di calcoli e note scritte in italiano,
in latino, in greco, in tedesco e in inglese. Intraprende
molti viaggi di studi. Si reca dapprima a Berlino, dove
studia astronomia e contemporaneamente segue corsi
di filosofia, geografia antica e moderna, meteorologia, storia della fisica e matematica. Si reca quindi
presso l’Osservatorio astronomico di Pulkovo, presso
Pietroburgo e là esegue osservazioni e calcoli sotto la
guida d’illustri astronomi. Nel 1860 Schiaparelli, ormai astronomo affermato, rientra in Italia e avrebbe
dovuto occupare il posto del vecchio Giovanni Plana
a Torino, ma questi, a quanto pare, era ben più affermato e…potente di lui. Viene tuttavia nominato dapprima secondo astronomo e poi Direttore dell’Osservatorio di Brera in Milano, dove rimane per quarant’anni. Nel 1900, a sessantacinque anni, viene colpito da
una malattia agli occhi che lo sta privando della vista,
forse anche a causa di lunghe e prolungate osservazioni. Lascia la specola e si ritira a vita privata, dedicandosi sempre all’astronomia. Morirà nel 1910.
Schiaparelli da molti è considerato il più grande astronomo italiano, legato alle sue strabilianti osservazioni
di Marte e alla nascita del mito dei “canali di Marte”.
Ma non ha fortuna nella sua terra natale.
Ultime dallo spazio: il 24 maggio del 2011 alle ore
15,44 si è conclusa in bellezza la missione dell’astronauta Paolo Nespoli, rientrato a Terra con la navetta
russa Soyuz con i colleghi di equipaggio, il comandante russo Dmitry Kondratyev e l’americana Cady
Coleman. Essi sono stati i primi al mondo ad avere
la possibilità di compiere con la Soyuz alcuni giri
attorno alla stazione orbitale e a inviare a Terra le
prime immagini in assoluto dello shuttle agganciato
alla Iss.
a.d.l.
Briciole di storiaa curapiemontese
di Franco Foppiani
Il Palazzo Reale di Torino
La costruzione del
Palazzo Reale di Torino fu decisa nel
1645 dalla Reggente
Madama Reale Maria
Cristina, che volle
dare alla Corte una
degna residenza.
Come luogo fu scelto il sito, dove fin dal medioevo
sorgeva il Palazzo del Vescovo. L’architetto cui fu
affidato l’intero progetto non si conosce, ma c’è da
pensare che la prima stesura dello stesso sia stata
affidata ad Amedeo di Castellamonte. I lavori per la
costruzione furono piuttosto lunghi, basti pensare che
la cancellata che chiude la struttura sarebbe stata
posta nel 1800. In occasione delle nozze tra Carlo
Emanuele II e Vittorio Amedeo III e Francesca d’Orléans, nel 1663 era costruito solo il corpo principale
e buona parte dell’area centrale. L’opera di completamento e della decorazione degli interni fu eseguita
da Vittorio Amedeo II, da Carlo Emanuele III. Nel
1720 Filippo Juvarra progetta le agili rampe dello
scalone “delle Forbici”. Il soprannome deriva dalle
maldicenze dei cortigiani che ritenevano impossibile la costruzione della scala. I nomi di coloro che si
sono occupati degli interni, sono nomi di grande prestigio, tra i pittori si ricorda Francesco Claudio Beaumont, Daniele Seyter, Carlo Dauphin, gli arazzi di
tema mitologico sono opera della Manifattura Piemontese, di Beauvais, i mobili sono dei migliori intagliatori piemontesi quali Pietro Piffetti e Luigi Prinotto. Tra le sale più sfarzose c’è quella del Trono,
dalla quale Carlo Alberto il 23 marzo 1848, annunciò dalla loggia della vicina galleria d’armi l’inizio
della Prima Guerra d’Indipendenza. I giardini, disegnati dall’architettao francese André Le Nôtre nel
1697, è delimitato dagli antichi bastioni della città,
al centro è possibile ammirare la fontana di Simone
Martinez su cui si affaccia anche la bella terrazza.
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Gente di Falchera 18
ANNIVERSARIO
Comm. Antonio Salerno
Il 3 luglio 2011 ricorre il terzo anno della sua scomparsa. Lo ricordiamo con affetto, come un uomo severo sui
principi, ma profondamente buono, per la sua rettitudine morale e per la sua dedizione ai valori della famiglia.
La moglie Aurora, i figli Gianni e Giuliana
ANNIVERSARIO
Nel primo anniversario della
scomparsa di Valerio Giuseppe,
lo ricordano con amore la moglie Lucia con i figli: Nunzia,
Franco, Michela ed Ercole.
Sarai sempre nei nostri cuori.
ATTENZIONE
Si sono verificati in quartiere
episodi preoccupanti, soprattutto per gli anziani.
La tecnica è sempre la stessa:
“signore” di bella presenza fermano uomini anziani fingendo
una conoscenza di vecchia data
e mentre il malcapitato cerca di
ricordare, molto abilmente gli
viene sottratto il portafoglio.
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11/06/2011 Magagna Flavio
via delle Betulle 11
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19/06/2011 Di Paola Maria
via delle Querce 76
di anni 76
22/06/2011 Benedetto Domenica
vedova Craveri
P.zza G. Astengo 4
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Orario di Redazione dal lunedì al venerdì:
dalle ore 9,30-11,30 / 15,30 -17,30
Tel. Fax e Segr. 011 - 22.47.387
E mail: [email protected]
Un ringraziamento particolare a tutti
i sostenitori, inserzionisti e agli amici che
ci aiutano nella distribuzione del giornale.
IN BREVE dalla Provincia
A cura di Ricciardetto
-Il 9 giugno è stato arrestato Nevio Coral, già
sindaco di Leinì, coinvolto negli affari loschi
della ‘ndrangheta. Coinvolto anche per cene
elettorali. Sono succeduti altri arresti.
- Il vice parroco di Leinì, don Diego che abbiamo già conosciuto in altri tempi alla Falchera,
così si è espresso: “prego per Leinì …fino a
prova contraria sono innocenti…” Polemica per
un sermone garantista.
- Il sindaco di Settimo, Corgiat, ha partecipato
alla marcia dei sindaci insieme a quelli di Chivasso, Strambino e Caluso con il seguente slogan: “La ‘ndrangheta non condizionerà i nostri
comuni”.
- Caselle. Quale il futuro per il polo Alenia Spazio? Il sindaco Marsaglia si batte per nuovi posti di lavoro.
- Leggiamo su “La nuova Voce”: “nelle valli
del Canavese aleggia l’aria dei satanisti”.
Gente di Falchera 19
Macelleria
L’estate è arrivata e porta con sé
le belle giornate da trascorrere in
mezzo al verde quindi, perchè non
fare una bella grigliata?
Steri
vi propone:
Costine, Salsiccia,
Salamelle, Spiedini,
Rustichelle, Ali di pollo, Pancetta fresca e altro ancora.
Inoltre si affittano tutti i tipi di
attrezzature per rinfreschi, banchetti e feste in grande.
CHIUSURA FERIE
DALL’1 AL 28 AGOSTO
Il vernacolo
Steri
Spesa Famiglia
Mini Spesa
Famiglia
2 kg fettine di vitello
2 kg bollito di vitello
1 kg salsiccia
2 kg spezzatino
2 kg braciole di maiale
1 kg petti di pollo
1 kg fesa di tacchino
1 kg hamburgher
2 kg tritata di vitello
2 kg costine di maiale
2 kg cosce di pollo
1 coniglio
1 kg rolatine di vitello
1 kg rustichelle
1 kg tritata
1 kg fettine di vitello
1 kg braciole di maiale
1 kg di salsiccia
1 kg di cosce di pollo
1 kg coniglio o un pollo
1 kg bollito c/osso
1 rolata o tasca ripiena
1 kg costine di maiale
€ 6,50 al Kg
€ 7,50 al Kg
In omaggio i sacchetti per la conservazione
Giorno di chiusura mercoledì pomeriggio
Macelleria Steri str. Cuorgnè 119
Mappano To.-Tel. 011-996.81.94
AGENZIA MAPPANO
a cura di
Roberto Slaviero
di Angela Russo
via Cuorgnè 104
10070 Mappano
LUJ
Ij branch dle piante a pendo
Grev èd fruta mura ,
color galup ch’ a splendo
e a diso : Cheujne pura!..
La càud cola sle front
Sota ‘l seren foà,
ma venta tornè a ca
s’j’é un nivulon sij mont.
Equand la sèira a cala
ël camp ëd melia a l’è
na compania ‘d tropiè
con ël fusil a spala.
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segue editoriale di Amilcare De Leo
va il Consigliere anziano.
Moioli che, nel
corso delle sue
legislature
avendo abbracciato più ideologie politiche, si difendeva ora contro quei
detrattori che lo giudicavano un traditore! E aggiungeva
pacatamente,
anche se un tantino emozionato, di considerarsi invece lui
il “tradito”, perché, faceva intendere, non aveva mai riscoperto nei partiti precedenti (Lega, Ds) in cui aveva già militato quei
veri e nobili princìpi a lui davvero congeniali. Tuttavia in
mezzo a qualche testa bianca, affiorava la presenza fresca e rinnovata di giovani, anche fortunatamente femminili, alcuni dal piglio veramente battagliero. In un lasso
di tempo ben preciso, controllato dallo scrupoloso Consigliere anziano,
hanno via via preso
la parola i consiglieri per presentarsi e
ringraziare i propri
elettori annunciando
poi idee, proposte ed
interventi da una parte, contrastando non poco e opponendo altre tesi ed opinioni dall’altra, con toni ed espressioni, a nostro avviso, un po’ troppo accesi. Forse ci si
aspettava, almeno nel primo e rinnovato Consiglio, di
fronte al pubblico e in cui si doveva ancora convalidare
“ufficialmente” la figura del Presidente, di assistere a una
seduta più soft, propiziatoria o quanto meno relativamente
collaborativa. Invece, già fin da subito, non ci si è sottratti al frenetico gioco delle parti. Non sarebbe mancato più
avanti il tempo delle consuete schermaglie e delle guerri-
VIGILI DI PROSSIMITA’
glie verbali, anche se apprezzato, delicato, da parte della
voce di alcuni consiglieri, è stato l’omaggio espresso a
un collega recentemente scomparso, Salvatore Scavello.
E’ stata per molti un’altra presenza nota quella di Vittorio
Agliano, che abbiamo notato questa volta, per le beffe
della politica, occupare l’ala dell’opposizione: lui che
eravamo abituati a riconoscere come Presidente della Circoscrizione. E guarda caso, al tempo del suo mandato,
aveva come vice
proprio lei Nadia
Conticelli la vittoriosa e, per la
burocrazia, ancora “futuro”
Presidente. Verso la fine, durante il suo secondo e ultimo intervento per diritto, sempre
la Conticelli, dopo aver ascoltato tutti in calmo e rispettoso silenzio, ha mostrato con un visibile accanimento e
con uno scatto d’orgoglio, quasi inaspettato, di non voler
incassare le svariate e ingiuste critiche, a suo parere, mosse
duramente da un giovane consigliere dell’opposizione
anche alla Giunta di Sinistra precedente cui lei stessa faceva parte. Si è infervorata maggiormente quando ha sentito impellente il diritto di difendere come gruppo politico il successo della linea 4, ribaltandone il giudizio di
fallimento poco prima espresso perentoriamente dalla
controparte.
Alla fine, ma questa volta davvero, con la convalida dichiarata e ufficiale del nuovo Presidente a seguito di alzata di mano, Nadia Conticelli, si è conclusa la prima e
lunga seduta del rinnovato Consiglio di Circoscrizione in
un giorno di quasi fine primavera.
A noi, concludendo, non resta che approfittare per augurare sinceramente a Giunta, Opposizione e Presidente, non
solo Buon Lavoro ma anche Buone Vacanze!
Laboratorio di
Quartiere Falchera
S p o r t e l l o A . T. C .
in via degli Abeti 16
Tutti i Martedì
dalle ore 10,30 - 12,30
Dal mese di giugno i Vigili di Prossimità (dopo l’accaduto) non hanno più la sede nel locale del comitato per lo Sviluppo della Falchera, dove tutti i venerdi
ricevevano i cittadini per le varie segnalazioni.
In via sperimentale con un camper e affiancati dai
Vigili della Sezione Territoriale della 6^ Circoscrizione, tutti i venerdi pomeriggio sostano in vari punti della Falchera per una presenza costante sul territorio del nostro quartiere. I cittadini possono rivolgersi per consigli, informazioni o fare segnalazioni.
È sempre attivo il Nucleo di Prossimità 011-4434300
oppure Contat Center 011-4426495
E mail: [email protected]
Sportello Ambiente:
la distribuzione dei sacchetti
per la raccolta della plastica
a v v i e n e t u t t i i m e rc o l e d ì
dalle ore 15 alle 16 in via degli Abeti 16
“Comitato Sviluppo Falchera”
Piazza Giovanni Astengo 10
presso Biblioteca Civica Falchera
Tel. 011-443.26.21 / Fax 011-443.26.22
E mail: [email protected]
Gente di Falchera 21
IL GIORNALE DELLA SCUOLA
ISTITUTO COMPRENSIVO “LEONARDO DA VINCI”
Vita da coro
Sul retro della parrocchia di Gesù Salvatore, disposti su un piccolo palco, agitati ed emozionati, un gruppo di
bambini si preparava
a cantare. Indossavano tutti contenti la maglietta bianca con il
logo della scuola; persino Carmelo Spoto, il
loro maestro, la portava. Intorno, insegnanti, genitori e nonni
aspettavano impazienti l’inizio dello spettacolo.
Qualcuno controllava che la fotocamera fosse pronta, altri si accertavano che il microfono funzionasse,
altri ancora incitavano i bambini con sguardi di approvazione e di orgoglio. Gente di Falchera...
Aspettando che il direttore, concentrato e indaffarato, desse il via, li osservavo strattonarsi, stuzzicarsi,
rincorrersi. In quel momento, pronto in scena, c’era
un “coro”. Rivedevo tutti i mesi di lavoro e pazienza, di impegno e disciplina che li avevano portati nella
Sala Concerti del
Conservatorio prima,
nella piazza della
chiesetta di Falchera
poi e ancora al teatro
dell’I.C. Leonardo Da
Vinci.
Quel giorno è stata
una sorta di prova generale. L’audio non
era perfetto, qualche
monello scorazzava
qua e là, il microfono faceva i capricci, la performance non era ineccepibile ma, paradossalmente, il
risultato sorprendente. Gli spettatori ascoltavano cullati dalle voci dei loro figli, nipoti, alunni, che erano
sicuri, spavaldi, liberi. I coristi seguivano il maestro,
ma in realtà si esprimevano con naturalezza, come
se le canzoni nascessero da sé, nel momento stesso
in cui partiva la musica. Ad un certo punto hanno
Gente di Falchera 22
Gli alunni della classe 4 sez. C della scuola
A. Ambrosini ha inventato delle poesie, per
augurare a tutti i lettori una splendida estate.
ins. Luigia Buccoleri
DESIDERI
Se mangi il gelato al cioccolato
Trascorri con me
la vacanza più bella
che c’è.
Il cielo è bello
Se è sereno
Come il mare Tirreno.
persino tenuto il tempo battendo decisi i piedi. Non
era previsto. L’emozione del momento genera l’improvvisazione, non del singolo però: è un coro!
Qualche giorno dopo, nel teatro della scuola, l’esibizione è stata ordinata, composta, silenziosa. La professoressa Valentina Martino ha accompagnato al
pianoforte i piccoli coristi. Erano presenti il Preside,
il Parroco, i genitori, gli insegnanti e tanti amici. Tutti
sembravano appagati, come alla conclusione di un
duro lavoro. Ma i volti di quei bambini, rilassati e
orgogliosi, ci raccontavano con un sorriso sicuro che
quello era solo l’inizio...
Daniela Carucci
L’ESTATE. EVVIVA!
L’estate arriva, evviva, evviva!
Tutto si vive in allegria
Sere stellate e piene
Di allegri evviva! Evviva
IL RITORNO DELL’ESTATE
La scuola finisce
Il sole ci scalda
Maturano i frutti.
Con la famiglia si va al mare.
Vera Halilovic - Mattia Patrono - Minei Sonia
FELICITA’
L’estate dà tanta felicità
A tutti i bambini
I girasoli crescono
I fiumi si prosciugano.
La cosa più bella è il mare.
Supin Riccardo
IL POLLINE
Quando il polline vola nel cielo
Quando le rondini cinguettano felici
Quando il sole ci fa sudare
Vuol dire che è arrivata l’estate.
Lorenzo Aimale
L’ESTATE E’ PER GIOCARE
Hanno concluso la carriera di insegnanti, con la meritata pensione, Ottolini Viviana e Forasacco Lidia.
Come colleghe e come maestre, dopo 40 anni in prima linea nel nostro quartiere, hanno saputo trasmettere con serietà e competenza il non facile valore della
cultura a generazioni di ragazzi.
Un sentito e affettuoso GRAZIE perché con allegria
e grinta ci hanno portato “a spasso” nella storia, nella geografia, nella matematica e nelle scienze ed inoltre nei soggiorni studio a Loano e Pracatinat e per la
città di Torino.
L’estate arriva per giocare
Per i bambini andare al mare
Per divertirsi al sole
Con tanto amore.
Pepe Jennifer
L’ESTATE STA ARRIVANDO
Preparatevi animali .
Preparatevi frutti .
Tutti i frutti saranno mangiati.
Gli animali saranno bagnati
Dal freddo mare.
Forza preparatevi!
GRAZIE!!! ALUNNI E COLLEGHE
Gente di Falchera 23
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