RITROVARSI n° 2 - Dicembre 2012
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RITROVARSI n° 2 - Dicembre 2012
Torino - Ospedale S. Anna - n° 2 Dicembre 2012 - Anno XXIV “Percorrere nuove strade per la prevenzione e la riabilitazione oncologica” Il giorno 20 ottobre 2012, presso la sala Rossa Grande dell’Ospedale Sant’Anna, in corso Spezia 60 a Torino, si è svolto il nostro convegno medico annuale: un’occasione per ritrovare tutti i simpatizzanti della nostra associazione e per accogliere i nuovi! Ricordiamo che lo scopo del conve- Per continuare la nostra mission l’associazione ha bisogno della partecipazione concreta dei medici e del personale ospedaliero che dimostra di credere nel nostro operato: è anche per questo che quest’anno abbiamo voluto rimanere qui, al Sant’Anna. L’associazione GADOS è rimasta viva per tutti questi anni sopratutto per merito delle volontarie che si sono succedute e ci hanno creduto contribuendo a consolidare la nostra Mission. Non sempre è stato facile: il nostro scopo principale ha sede nell’accoglienza, che è soprattutto testimonianza al letto della malata, ma anche autoaiuto, sinergia, organizzazione di corsi per il benessere fisico e psichico Dott. Gianluca Gregori, le dott.sse Grace Rabacchi e Giuliana Sarteur delle nostre socie. gno è quello di attivare e mantenere Abbiamo anche cercato, insieme, di cori collegamenti tra la struttura sanitaria reggere l’ alimentazione, sia per evitare adibita alla cura, i medici di famiglia, recidive, sia per attuare la prevenzione. il personale sanitario che partecipa alla presa in carico del paziente e il volontariato. Si è parlato di alcuni aspetti legati alle problematiche del tumore al seno: la comunicazione, lo stile di vita in rapporto al rischio oncologico, il percorso diagnostico e terapeutico nella donna giovane, l’umanizzazione delle cure e la terapia del dolore, la danza e il Tai Chi come strumenti terapeutici e lo studio e i modi per combattere la paura, terremoto emotivo Tutto questo necessita della collaborascatenato dalla malattia. zione assidua e costante delle nostre Ringraziamo i relatori che sono in- volontarie, e voglio cogliere l’occasione tervenuti e hanno contribuito così per ringraziarle con le parole di Silvana: generosamente alla buona riuscita “Un grazie a tutte le Volontarie che in quedell’evento al quale teniamo partico- sti anni si sono impegnate con entusialarmente. Siamo grati al dott. Gianlu- smo, con passione e disponibilità verso le ca Gregori che ha aiutato la dott.ssa donne , e sono tante, che hanno chiesto il Giuliana Sarteur a moderare l’evento! nostro aiuto. G.A.D.O.S. Associazione ONLUS Tel. 011.3134378 Fax: 011.3134550 e-mail: [email protected] www.gados.it C.C.P. 14794101 Ospedale S.Anna Corso Spezia, 60 10126 Torino Notiziario Ma un grazie anche a tutte voi, care Amiche, che con il vostro sostegno economico ci avete aiutato a vivere e a crescere. Grazie per la Vostra partecipazione alle Nostre iniziative, Voi, donne che avete vissuto in prima persona l’esperienza del cancro, e ne siete uscite con il coraggio di aiutare le altre compagne!” Se vogliamo avere anche un futuro da raccontare abbiamo bisogno di voi! Chi ci crede? Chi ci vuole aiutare per poter scrivere ancora la nostra storia per i prossimi anni? Vi aspettiamo. Fernanda Poste Italiane - Spedizione in A.P. Art. 2 Comma 20/c Legge 662/96 D.C. Fil. TO - DCI. N° 1/2004 PAG 2 Diciamo della paura... convegno GADOS – 2012 dr. Giuseppe Tirone Psicologo Psicoterapeuta Care/i Amiche/ci, se vi accingete a leggere queste mie parole è perché avete incontrato il GADOS sul vostro procedere, e se è stato così è perché direttamente o indirettamente avete avuto a che fare con il cancro. Oggi vi voglio dire della paura e voi certo l’avete conosciuta, in alcuni momenti, anche nella sua massima espressione. Ansia, angoscia, paura, terrore, panico sono parole che non ci piacciono granché e che stanno a significare quel vissuto di più o meno grande sofferenza che ci assale, in maniera anch’essa più o meno intensa, tutte le volte che una parte di noi percepisce pericolo, percepisce minaccia sia per il proprio corpo, sia per la propria mente, sia per le proprie relazioni e collocazioni sociali. È un vissuto di sofferenza che ognuno di noi, in varia misura, ha sicuramente sperimentato nel corso della sua storia Impiego indifferentemente il termine angoscia o paura perché hanno la medesima caratteristica emotiva anche se il dizionario e la psicologia li differenziano e dicono di angoscia quando l’oggetto che stimola l’emozione è inconscio e dicono della paura quando l’oggetto che la stimola è oggetto presente agli organi di senso Nel preciso attimo in cui il nostro or- ganismo “sente” pericolo e minaccia si attiva la risposta che può connotarsi come un leggero senso di ansia o addirittura come impegnativo attacco di panico, e ciò dipende dal valore e dal significato che, anche inconsciamente viene dato allo stimolo percepito. Se a qualsiasi stimolo percepito viene dato il significato di pericolo scatta immediatamente l’emozione della paura ed essa sarà più o meno intensa, quanto più o meno è importante per il soggetto a seconda del valore fisico, psicologico o sociale che viene coinvolto A creare questa emozione interviene la somma dei significati che abbiamo dato a tutta la nostra storia in seguito alle esperienze che abbiamo fatto già addirittura prima della nascita. Le esperienze di vita che noi continuamente facciamo sono determinate dalle situazioni che noi dobbiamo affrontare e il significato che diamo a dette esperienze dipende dal fatto che esse generino piacere e gioia oppure dolore e sofferenza. Se generano gioia avremo la tentazione di ripeterle, ma se generano sofferenza, quando si ripresentano sono percepite come minaccianti e attivano la paura. Molte volte però “il mostro” che percepiamo non è altro che il risultato di un’immaginazione irrealistica costruita su informazioni false ritenute vere o dall’anticipazione sempre in fantasia di fatti non presenti seppur possibili, ma improbabili, come per esempio vivere costantemente nell’angoscia di essere colpiti da gravi malattie tutte le volte che un minimo disturbo fisico ci assale, come avviene ai soggetti che soffrono di ipocondria. E forse è per tutto ciò che si dice che “la mente, mente”. Bene facciamo il punto. L’osservazione degli eventi e dei fatti fa pensare che le dinamiche della Vita, Verità eterna, delle quali noi stessi siamo manifestazione, siano orientate all’equilibrio, all’ordine e all’armonia, e mostra come tutto sia in continua trasformazione. Tre sono i grandi timori dell’uomo: la paura dell’amore fuori condizione, la paura della morte e la paura dell’annientamento perché teme di perdersi, di perdere il proprio io, la propria identità. Eppure l’amore fuori condizione, l’amore gratuito libero e svincolato da ogni aspettativa, manifestazione della nostra vera e profonda, incorruttibile identità espressione del Tutto, parrebbe essere la risoluzione di ogni problema esistenziale di disordine e di sofferenza, ma seppur attraente nel concetto sembra essere di difficile attuazione fra gli abitanti del pianeta proprio per la paura che essi hanno della morte e dell’annientamento quasi come se nell’amore gratuito vi fosse insita la distruzione dell’affermazione di sé invece che la sua massima espressione. Interessante osservare che in natura solo l’uomo teme le trasformazioni, poiché ha paura di perdere la sua sciocca, presuntuosa, finita, corruttibile, effimera, fisica individualità. Il timore, la paura, il terrore sono figli del dubbio e del limite di conoscenza della Verità. Se noi ricordassimo di essere prioritariamente delle coscienze che hanno un corpo, una mente e un’anima e si trovano su un percorso di conoscenza della Verità, ed in ciò avessimo fede, gli eventi che incontriamo sul percorso acquisterebbero il significato di esperienze utili al nostro procedere e che hanno sempre qualcosa da insegnarci. A quel punto la situazione che genera timore sarebbe affrontata con coraggio. Accingiamoci a non negare la paura, a non nascondercela, a non camuffarla e non giustificarla con sottili ragionamenti, ma impariamo ad attraversarla, penetrarla e conoscerla, così da viverla come un tratto del sentiero da percorrere che può incutere anche terrore, continua PAG 3 ...diciamo della paura ma proprio perché è un tratto ha un inizio e una fine. Ricordiamoci che siamo in viaggio ed esistiamo in quanto coscienze autoconsapevoli e non siamo ne il sentiero, ne la paura. La paura si presenta per ciò che si è detto fino a possederci e questo perché non abbiamo coscienza di ciò che siamo. Si coglie a questo punto la realtà e l’importanza dell’invito: “conoscetevi e sarete liberi”. Attraversiamo la paura, penetriamola con la consapevolezza che nessuna coscienza s’è mai persa e alcuna mai si perderà: è solo questione di tempo, ma la realizzazione e la Liberazione del Sé è per tutti, perché, in embrione è già in ciascuno come attributo, come dono della Vita. La realizzazione è per ogni coscienza, perché è espressione dell’amore incondizionato dell’ Assoluto e ciò non vuol dire che i percorsi siano uguali per tutti sia nei tempi e sia nei tragitti da fare. Esistono tecniche e farmaci per contrastare la paura e sebbene qualche volta funzionino e ci aiutino a ridurre l’intensità dell’emozione non illudiamoci di essercene liberati. Anche se ci serviamo di essi, finché non comprenderemo noi stessi, non ci renderemo liberi. Inutile lottare per uscire dall’oscurità, accogliamola, accogliamola come nostro limite di conoscenza ed essa ci diverrà amica, e quando ciò sarà avvenuto potremo percorre il sentiero verso la Luce con maggior fiducia. E se ci ricordiamo che le nostre convinzioni e le nostre verità, che son quelle che danno corpo all’emozione, non possono che essere parziali e quindi limitate, ci arroccheremmo meno e con meno presunzione a queste e ci renderemmo più disponibili ad apprendere ciò che la Vita ci insegna per farci giungere alla completezza dell’Essere quale in embrione e in potenza siamo. Vi propongo a conclusione un invito che mi è stato fatto: “Non aver timore della tua oscurità, non giudicarla, ma lasciala fuoriuscire: il buio si rischiara solo se lo si illumina. Non provare vergogna per ciò che senti o pensi, non colpevolizzarti, ma prendi coscienza. Ammetti le tue miserie, esprimi le tue paure, confessati i tuoi misfatti, denunciati i tuoi rancori, accetta le tue debolezze e fragilità, ed essi diverranno meno vigorosi e imponenti. La Libertà ha inizio con la coerenza e prosegue con la trasparenza. Fa tuo l’unico credo che ti permetta di crescere: la Verità dell’Amore; e tale Verità si persegue solo praticandola” Ottobre 2012 Ogni mercoledì dalle ore 9 alle 10,30 Sala rossa piccola- Ospedale S.Anna il dott. Giuseppe Tirone vi aspetta con il gruppo di auto aiuto per accompagnarvi nell’ affrontare le difficoltà nate al momento della diagnosi di un K mammario e proseguite duto e le cure. rante l’intervento I consigli del prof. Carlo Campagnoli “La prevenzione a tavola e . . . altro” Cercate di mantenervi il più magri possibile nell’ambito del vostro range di peso corporeo Siate fisicamente attivi per almeno 30 minuti al giorno Evitate il consumo di bevande zuccherate e limitate il consumo di cibi fortemente calorici Mangiate prevalentemente alimenti di origine vegetale, con un’ampia varietà di verdure e di frutta, di cereali non raffinati e di legumi. Limitate il consumo di carni rosse ed evitate di consumare insaccati e carni conservate. Limitate il consumo di alcool . Limitate il consumo di sale e di cibi conservati sotto sale ed evitate di consumare cereali e legumi ammuffiti. Non usate integratori alimentari o supplemento vitaminico per la prevenzione del cancro Allattate per almeno 6 mesi E ricordate sempre…Non fumate e Non masticate tabacco. sso indice glicemic Alimenti a basso glicemico LEGIARE) (DA PRIVILEGIARE) ne integrali inte prodotti a base di farine pasta industriale (preparata con farina di grano duro), integrale o non integrale riso e altri cereali integrali Alimenti ad elevato indice glicemico (DA RIDURRE) bevande dolci (da eliminare) cibi dolci prodotti confezionati con farina di grano tenero raffinata riso brillato patate PAG 4 Bandiera bianca Va bene, va bene, per forza mi arrendo; è inutile e vano combattere ancora Sventolo la mia bandiera bianca davanti alla malattia, al dolore, alla solitudine, alla morte Li guardo, li accetto, li accolgo, li inglobo. Ecco, sono parte di me ora! E’ strano per un guerriero capire quanto si possa imparare da una resa Ma il bravo marinaio asseconda sempre il mare perché sa quanto sia stupido e pericoloso opporsi alla forza delle correnti 1000 relitti ne sono testimonianza M. Grazia Bordini Va bene, va bene, stavolta mi arrendo; in fondo non serve combattere ancora Sventolo la mia bandiera bianca davanti all’umiliazione, alla perdita, al disprezzo, all’esclusione Li guardo, li accetto, li accolgo, li inglobo. Ecco, sono parte di me ora! Dei 1000 che circondavano il vassallo del re pochi sono rimasti al suo fianco nella disgrazia: i pochi che contano !!! La caduta è un setaccio così fine E come si è leggeri senza il peso dei tanti falsi amici adulatori!!! Va bene, va bene, ho capito mi arrendo; perché non ha senso combattere ancora Sventolo la mia bandiera bianca davanti all’ingiustizia, alla diffidenza, alla rabbia, al mistero (incomprensibile e meraviglioso) del diverso Li guardo, li accetto, li accolgo, li inglobo. Ecco, sono parte di me ora! Non voglio più giudicare nessuno, né più temere il giudizio di nessuno, neanche il mio Non mi sono mai sentita così libera ! Ho imparato che è istintivo ringhiare e mordere quando si è stanchi, nervosi, scontenti, impauriti e tutto appare una minaccia Ho imparato che non sono migliore degli altri e che la strada è piena di maestri sconosciuti Va bene, va bene, per sempre mi arrendo; adesso non voglio combattere ancora Sventolo la mia bandiera bianca davanti alla vita, alla gioia, all’amicizia, all’amore Li guardo, li accetto, li accolgo, li inglobo. Ecco, sono parte di me ora! La luce che credevo offuscata e poi spenta è sempre stata lì Dietro quella porta che ho tenuto per anni testardamente chiusa per paura che entrasse di nuovo il dolore Come se si potesse tenere fuori il dolore! Come non possedesse tutte le chiavi !!! Sì certo mi arrendo, mi arrendo, mi arrendo; non c’è alcun nemico da battere ora Sventolo la mia bandiera bianca davanti al Tutto, sventolo la mia bandiera ancora e ancora La guardo un istante: che strano, è diversa! Adesso risplende di 1000 colori GRAZIE !!!!!!!!!!!!!!!!!! Lettera di Micaela Sono ripiombata nel tunnel. Anche questa volta, come accadde sei anni fa, il fulmine ha colpito quando ho abbassato la guardia, quando mi sono ritrovata più vulnerabile. Lui, l’essere, il nemico, la bestia, l’alieno, decidete voi come chiamarlo perché per me resta e resterà sempre “l’indesiderato” che prima si toglie dai piedi e meglio è per lui, è arrivato sei anni esatti dalla sua prima manifestazione: la prima volta sono entrata in sala operatoria il 20 giugno 2006, quest’anno ho ricominciato le terapie il 20 giugno. Sei anni esatti vissuti nel migliore dei modi, poi il buio che torna ad offuscare la luce. Ma non ho intenzione di mollare sia chiaro. Sei anni fa l’ho messo alla porta e oggi farò lo stesso. Non mi spaventa la chemioterapia settimanale e nemmeno quello che sarà dopo. Nonostante il ritorno del cancro questa malattia mi sta regalando tanto. Sei anni fa ho conosciuto persone stupende al Gados che ancora oggi mi stanno vicino e mi accompagnano in questi mesi di cure, e sempre oggi ho incontrato altre donne, pazienti come me con cui la condivisione della malattia è diventata sfogo, amicizia, reciproco sostegno. Tante pazienti con storie personali incredibili, qualcuna terrorrizzata, qualche altra più forte, ma tutte pronte a dare battaglia. Perché guarire dal cancro o conviverci si può e lo si può fare senza perdere dignità, speranza, e voglia di vivere. Perché è proprio questa il primo passo per mandare in soffitta la malattia. Un sorriso vale dieci medicine, l’ho imparato sulla mia pelle e continuo a particarlo. Essere positivi aiuta in modo straordinario. Ritornare al day hospital oncologico, poi, mi ha fatto incontrare di nuovo medici, infermieri e ostetriche e ancora una volta ne apprezzo la disponibilità e l’umanità che li contraddistingue come quella umanità che portano in reparto le volontarie. A tutte voi che avrete avuto la bontà di leggere questa lettera auguro un Buon Natale e mando un sorriso sincero. Micaela Barisone Ringraziamo Micaela per la sua coraggiosa testimonianza . Siamo sicure che saprà sconfiggere ancora una volta il suo “amico indesiderato” ricordando”che noi siamo prioritariamente delle coscienze che hanno un corpo, una mente e un’anima e si trovano su un percorso di conoscenza della Verità” PAG 5 Consigli anticancro Ho letto con interesse un articolo di Daniela Condorelli “Consigli anticancro” su D di La Repubblica del 3 novembre e ve lo riassumo. Una migliore gestione del metabolismo, favorita da mezz’ora di attività fisica, contribuisce ad abbassare l’insulina. Fernanda Barlusconi Sono tre su dieci i tumori che si prevengono in cucina: Anna Villarini, ricercatrice nel Dipartimento di medicina predittiva e per la prevenzione dell’Istituto dei Tumori, fa il punto sui meccanismi con cui il cibo tiene alla larga i tumori oppure li aiuta a crescere. A noi scegliere. Troppa insulina in circolo significa iperproduzione di testosterone da parte delle ovaie e di un fattore di crescita, l’Igf-1, di cui le cellule tumorali sono ghiotte. Più ormoni sessuali e più fattori di crescita liberi di circolare stimolano la proliferazione delle cellule della ghiandola mammaria. Tutte, comprese quelle del cancro. Ecco perché oggi il primo consiglio di una cucina antitumore è tenere a bada l’insulina. Evitando i carboidrati raffinati che hanno un alto indice glicemico, cioè alzano rapidamente la glicemia stimolando il pancreas a produrre più insulina. No a zucchero bianco , ma no anche a quello di canna, che non è integrale, ma caramellato. E no anche a pane bianco e cibi preparati con farine “0” e “00”. Più serenità per la pasta: la semola di grano duro ha un indice glicemico più basso. La strategia migliore resta lo stile di vita, che tiene a bada i processi infiammatori con l’alimentazione. Il motivo: le cellule tumorali, al contrario di quelle sane, crescono meglio nei tessuti infiammati. La dieta antinfiammatoria dimentica la carne rossa e sceglie il pesce piccolo e povero, meglio se azzurro. Limita così gli omega 6 per preferire l’omega 3 di cui sono ricchi i pesci piccoli dei nostri mari . Di recente si sono moltiplicati gli studi sulla curcuma, spezia indiana che viene però assorbita solo se abbinata al pepe. Antinfiammatorio per eccellenza è anche lo zenzero. Curcuma, pepe e zenzero si trovano nel curry. Potente antinfiammatorio, infine, la tricina contenuta nel riso integrale. È forse il più studiato dei suggerimenti anticancro. Le sostanze ossidanti attaccano la membrana cellulare aumentando il rischio che il Dna della cellula muti. L’ossidazione dei tessuti è favorita dalla carne rossa, dall’eccesso di grassi saturi (burro, carne, lardo, formaggi) e dal consumo di alimenti a cui si è intolleranti. Sostanze antiossidanti come betacarotene, vitamina C, E o licopene sono efficaci se si mangiano (600 grammi tra frutta e verdura al giorno è l’optimum), ma non se assunti in pillole o fialette. Il cibo può attivare enzimi detossificanti che agiscono sul fegato favorendo il metabolismo di sostanze estranee, anche cancerogene. L’eliminazione attraverso i reni avviene più in fretta e le sostanze tossiche non vanno in circolo. Tra i detossificanti ci sono i cavoli e affini, si consiglia poi di aggiungere a ogni pasto cereali integrali, legumi e verdure che si legano alle sostanze tossiche prima che vengano assorbite e ne accelerano l’eliminazione. Anche il movimento è detossificante perché aumenta la motilità intestinale. Le donne che dopo la menopausa mangiano cibi ricchi di lignani (semi di lino e di sesamo, ma anche broccoli, cavoli, soprattutto il cavolo verza e perfino le albicocche) hanno il 14 per cento di probabilità in meno di sviluppare un tumore del seno. La capacità di queste molecole , come quelle dei fitoestrogeni della soia, è di legarsi con i recettori degli estrogeni e di modificarne l’attività impedendo che favoriscano la proliferazione delle cellule. In laboratorio l’utilizzo di lamponi, ribes, more, mirtilli e melograno, grazie all’acido ellagico sembra impedire alle cellule tumorali di formare nuovi vasi per nutrirsi. In attesa delle conferme sull’uomo, farne scorta è una buona idea, anche solo per le potenti proprietà antiossidanti. È il consiglio sovrano, la summa dei precedenti. Se le difese dell’organismo sono agguerrite, si attivano meglio e prima i meccanismi di distruzione delle cellule cancerose. Sono utili i cereali integrali, 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, pari a 600 grammi, meglio se arcobaleno. E ancora: gli omega 3 del pesce (ottimo lo sgombro) perché validi immunonutrienti. Oltre all’immancabile mezz’ora di attività fisica. Trovate il testo integrale anche su internet “consigli anticancro. I magnifici sette” PAG 6 Brevi Riflessioni sugli incontri di Autoaiuto Con il Dr. Giuseppe Tirone. I Mercoledì del GADOS: una pausa nel correre quotidiano. All’inizio condivisione di un dolore, nel tempo sostegno, amicizia, aiuto alla serenità. Grazia B. Ringrazio il GADOS per avermi accolto e supportato in un momento di grande difficoltà. Esprimo un sentimento di profonda gratitudine per il nostro psicoterapeuta Dott. Tirone e per le mie compagne di corso che mi stanno aiutando in questo percorso pieno di ostacoli, a conquistare una nuova consapevolezza e a guardare al mio futuro con occhi nuovi. finita pazienza, della sua costanza nell’accompagnarci in questo cammino così difficile. Per me è molto importante anche il rapporto con le amiche dei Mercoledì: la condivisione di sofferenze, timori e speranze e la consapevolezza di poterci aiutare vicendevolmente sono diventate parte integrante della vita di ciascuna di noi. Grazia Nicolosi I Mercoledì sono stati per me una finestra aperta su una nuova prospettiva di vita, necessaria per il cambiamento di me stessa. Sono grata al Dott. Tirone della sua in- Ivana P. Ringrazio il Dott. Tirone per l’aiuto che mi ha dato. Grazie! Teresa “Qualsiasi cosa vi accada è la migliore che vi possa capitare”. Ho imparato questo nei Mercoledì che ho frequentato con il Dott. Tirone. Grazie da Mariateresa Mi viene in mente una frase sentita durante gli incontri del Mercoledì “La malattia è la cura a una situazione di disordine. Non serve combatterla ma capirla”. Da questa osservazione è partito un processo che spero mi porterà a una migliore “convivenza” con me stessa. Il “nostro maestro” Dott. Tirone è colui che mi ha insegnato a guardarmi con maggior consapevolezza. Lucia I nostri diritti a cura di Anna Maria Olivetti, [email protected] - cell. 3355822235 Fare richiesta di invalidità civile appena avuto l’esito dell’istologico Per la certificazione, rivolgersi al proprio medico o ad altri medici autorizzati dall’INPS Rivolgersi ad un patronato per la compilazione della domanda Agevolazione contributiva Nel caso in cui sia accertata una invalidità superiore al 74%, la lavoratrice ha diritto ad una maggiorazione contributiva di due mesi per ogni anno effettivamente prestato, dal momento in cui viene accertato lo stato di invalidità. La maggiorazione contributiva non può superare i 5 anni. Congedo straordinario per cure La normativa esistente (art.26 legge 118/71; art.10 Dlgs 509/88 ) Congedo straordinario fino ad un max di 30 gg. all’anno Può essere richiesto dai malati oncologici con un’ invalidità superiore al 50% L’autorizzazione deve essere rilasciata dal medico di base o dallo specialista convenzionato La richiesta deve evidenziare la correlazione delle cure con la patologia La fruizione dei 30 gg. per cure, non rientra nel periodo di comporto Legge 104/92 Indispensabile l’ accertamento di invalidità Riconoscimento dello stato di gravità ai sensi dell’art.33 consente di poter usufruire di 3 gg. di permesso retribuito al mese I permessi possono essere frazionati a ore o a mezze giornate Ne possono usufruire a scelta: i diretti interessati, i figli, il co niuge ed i parenti entro il secondo grado Congedo biennale retribuito Art 42, c.5, Dlgs 26/3/2001, n° 151 Congedi lavorativi retribuiti biennali Prima solo per genitori. A seguito di una serie di sentenze della Corte Costituzionale anche ai figli che assistono il genitore ed al coniuge Mansioni compatibili con lo stato di salute ore di La lavoratrice può chiedere al datore ni lavoro di essere adibita a mansioni compatibili con il proprio stato di sa-lute e con la residua capacità lavorativa, compatibilmente con l’organizzazione del lavoro ( D.lgs 62671994) PAG 7 Meditazione in movimento con il Taiji Quan Attratta dall’antica disciplina orientale del Taiji Quan, ho aderito con entusiasmo al corso proposto dal GADOS alle sue Socie. Fin dalla prima lezione mi sono resa conto che caratteristica basilare del Taiji Quan è l’esecuzione di movimenti lenti, dolci e continui, associati a uno stato mentale calmo e attento. È una meditazione in movimento, una danza naturale fatta di gesti armonici che favoriscono la sensibilità, l’equilibrio, la coordinazione e dunque la salute psico-fisica. viene rappresentato graficamente da un cerchio diviso da una linea sinuosa a formare due gocce. L’una nera YING, l’altra bianca YANG, nelle quali è disegnato rispettivamente un punto bianco e uno nero. YING e YANG sono opposti, ma non del tutto in quanto l’uno contiene il seme dell’altro e l’uno non può esistere senza l’altro, in un avvicendarsi e compenetrarsi di opposti che rappresentano in estrema sintesi l’esistenza stessa dell’uomo e della natura. Quando si arriva in palestra tutti ci inchiniamo e ci salutiamo stringendo con la mano sinistra quella destra chiusa in pugno. re ed attenuare, per quanto possibile, eventuali tensioni. “I movimenti devono essere eseguiti senza sforzo. È necessario eliminare la tensione, sentire la bellezza del movimento, apprezzarne la dolcezza”. Questo è l’insegnamento ricorrente che ci rivolge il Maestro, aiutandoci con pazienza e comprensione a eseguire correttamente gli esercizi. Il Taiji è una tecnica che può essere praticata da tutti, a qualsiasi età. Il movimento fluido e rilassato, combinato con uno stato mentale calmo e attento, permette di avere ottimi benefici per la salute sia fisica sia mentale. Per eseguire gli esercizi occorre una corretta respirazione, che ossigena l’organismo, e una concentrazione che consente di sviluppare una buona coordinazione dei movimenti. La lezione inizia con la flessione delle ginocchia per sottrarre l’eccesso di energia accumulata nella parte alta del corpo e farlo confluire nella parte bassa. La mente congestionata dalla quotidianità si libera così del carico dei pensieri, mentre le gambe possono tonificarsi. Gradualmente si passa a movimenti armonici e rallentati che sembrano disegnare ideali cerchi nell’aria. E la teoria degli opposti influenza direttamente anche gli esercizi che, seguendo un movimento circolare, vanno da sinistra a destra, dal basso all’alto, ecc. È il movimento circolare la principale caratteristica degli esercizi di Taiji Quan, perché si rifà al fondamento teorico della disciplina, un concetto che Fin dalla prima lezione il Maestro Roberto Fioravera ci ha invitati a raggiungere gradualmente la consapevolezza dei gesti e dei movimenti per riconosce- Anche la medicina occidentale riconosce i benefici effetti del Taiji. Studi recenti hanno infatti rivelato che la respirazione profonda diminuisce l’attivazione dello stress e stimola le risposte immunitarie. Il Taiji non dà benefici solo al corpo ma contribuisce anche alla serenità interiore. Senza dubbio è un’ottima esperienza da consigliare a tutti. Il Corso di Taiji Quan si svolge presso il Centro di Educazione Fisica. D.ssa Paola Castognoli, via G.Collegno 34, Torino, tel 011 4473392 Verrà riproposto a settembre 2012 con i seguenti orari: lun.o giov. h. 20.10-21.20; giov. 15.30-16.45; ven. 13.30-14.45. Il Taiji Quan è un’arte marziale antichissaima che nel corso dei secoli si è gradualmente modificata arricchendosi e sviluppandosi in diversi stili. E’ stato il Partito Popolare Cinese, il secolo scorso, a favorirne la trasformazione in pratica ginnica e salutistica al fine di mantenere in buona salute, con pochi semplici mezzi, milioni e milioni di persone. Ivana Pellizzer Socia Gados. PAG 8 Donata Columbro da Dakar Non chiamatela “cooperazione allo sviluppo” ma sostegno all’impresa, crescita economica e opportunità di occupazione. E’ con questi obiettivi che Aichatou Sarr, presidente dell’associazione italo-senegalese Stretta di Mano, ha creato un percorso di accompagnamento al lavoro per le donne e le ragazze di Kebemer, una cittadina a 150km da Dakar: in due parole, empowement femminile. Incontriamo Aichatou Sarr durante una giornata a “porte aperte” sul tema della trasformazione dei prodotti locali a Kebemer, città natale di Aichatou ma anche di Abdulaye Wade, presidente del Senegal fino al febbraio 2012. “Aisha, grazie, sei un esempio per tutte!”. Dalla platea si levano cori e canti dai griot che narrano le gesta di Aichatou come un’eroina locale. Madame Sarr, che oggi è presidente dell’associazione Stretta di Mano, è rientrata in Senegal nel 2008 dopo 14 anni trascorsi a Mantova. Tornata a Kebemer ha deciso di non limitarsi ad aiutare economicamente la propria famiglia con i risparmi accumulati in Italia, ma di realizzare qualcosa di concreto per la sua città e soprattutto per le donne: dal 2010, grazie a un programma di cooperazione di Fondazioni4Africa, accompagna nelle sue attività il GIE Yacine Mboubou, una micro-impresa tutta al femminile di trasformazione, valorizzazione e consumo dei prodotti locali. a presentare liste con il 50% di nomi femminili. Iniziativa discussa nel paese ma molto apprezzata da madame Sarr: “Alle legislative del 1° luglio c’erano liste con capofila delle donne e alle presidenziali di febbraio si erano presentate anche una professoressa universitaria e una stilista. La parità è diventata una legge da rispettare, e il Senegal sta dando un esempio non solo in Africa, ma anche in Europa”. Aichatou ha il piglio della prossima presidente, o quanto meno del prossimo sindaco di Kebemer. Durante l’intervista riceve un sms: “Ottima iniziativa quella del forum sul lavoro con le donne, ma è ora di cominciare a dare contenuto politico alle tue azioni”. “Come target per i nostri progetti ci rivolgiamo soprattutto a un pubblico femminile, perché pensiamo che l’Africa può andare avanti solo con il coinvolgimento delle donne”, spiega Sarr. “Son partita dall’Italia dicendomi: ho visto le donne europee, ma sono molto contenta delle donne senegalesi. Anzi, dico sempre che il Senegal sta facendo grandi passi, che meritano di essere valorizzati anche in Europa.” A partire dall’introduzione di quote rosa in politica, che obbligano i partiti Lei un po’ ci crede nell’impegno politico e un po’ è molto legata al suo lavoro con Stretta di Mano, che ancora sente di non poter lasciare. Sulla sua missione però ha le idee chiare: “partecipare direttamente allo sviluppo del mio paese, valorizzando e mettendo a disposizione le competenze acquisite in Italia”. Articolo tratto da VpS di Donata Columbro, giornalista, blogger e cittadina *attiva* in rete. Il G.A.D.O.S.onlus Gruppo Assistenza Donne Operate al Seno Invita le donne che hanno subìto un intervento e/o una diagnosi di carcinoma mammario, le volontarie e/o operatrici del settore oncologico e tutte le persone che intendono fare prevenzione a partecipare alle attività che riprenderanno nel 2013: Corsi per volontarie: l’inizio del corso previsto il 31 Gennaio 2013; Corsi di auto-aiuto: il mercoledì ore 9-11 presso l’Ospedale Sant’Anna coordinati dal nostro psicoterapeuta dott. Tirone; Corsi di ginnastica dolce: specifici per donne che hanno subito interventi al seno per la prevenzione del linfedema, mobilizzazione scapolo-omerale, posturale, presso il Centro Educazione Fisica di Torino in Via G. Collegno, 34, tenuti dall’insegnante Paola Castagnoli; Corsi di Tai Chi: in Via G. Collegno, 34, tenuti dall’insegnante Roberto Fioravera; Corsi di danzaterapia: tenuti dalla psicoterapeuta dott.ssa Anna Gasco per permettere alle donne di riappropriarsi della propria corporalità, di riconoscere le proprie emozioni e sentimenti per poterli esprimere, comunicare e condividere. Via Canova 37- Torino. Ogni venerdì dalle 17 alle 19 a partire dal 18 gennaio; Corsi cucina: presso l’I.I.S.G. GIOLITTI Via Alassio 20 - TORINO (metropolitana fermata Spezia) con il cuoco Giovanni Allegro 3° corso: Mercoledì 23, 30 Gennaio - 6, 13 Febbraio 2013 4° corso: Mercoledì 6, 13, 20, 27 Marzo 2013 5° corso: Venerdì 10, 17, 24, 31 Maggio 2013 www.gados.it PAG 9 Tanta energia dalla frutta secca! Con il termine generico “frutta secca” si indicano i frutti oleosi come noci, nocciole e mandorle. Ognuno di questi frutti ha proprietà particolari, e tutti, se consumati con moderazione, nutrono, rinvigoriscono corpo e mente, proteggono il sistema cardiocircolatorio, il cervello, la pelle, i capelli e i muscoli. E sono adatti anche per chi fa sport, svolge un lavoro intellettuale o non mangia carne. I frutti oleosi apportano sostanze per lo più presenti nei prodotti di origine animale e necessarie all’organismo: dalle vitamine B alle proteine. Noci, mandorle, nocciole, pistacchi, noci del brasile, arachidi, sono tutti cibi ricchi di vitamine del gruppo B, fosforo, rame, calcio, proteine e acidi grassi essenziali importantissimi per lo sviluppo dell’organismo e per il mantenimento di tutte le sue funzioni. L’elevato contenuto di grassi rende la frutta secca ipercalorica: la maggior parte delle varietà contiene, infatti, più di 500 calorie per 100 g. Tuttavia si tratta di grassi mono o poli insaturi (circa l’85%). La sostituzione nella propria dieta dei grassi saturi (di cui sono ricchi, oltre la carne, anche i formaggi e il burro) con i grassi insaturi della frutta secca contribuisce ad abbassare i livelli di colesterolo, riducendo anche il rischio di aterosclerosi e di cardiopatie. Altro punto a favore di questi alimenti è la loro ricchezza di acidi grassi Omega 3. Oltre ad aiutare nella lotta contro le malattie cardiache, gli acidi grassi Omega 3 dei frutti oleosi hanno anche effetti benefici nella cura dell’artrite e di altre forme infiammatorie. Noci anticolesterolo Pistacchi: sì ma senza sale. E ti tolgono l’ansia! Ed ecco una ricetta sfiziosa con la frutta secca Muffin di mele, cioccolato e frutta secca Dose: 3 noci al dì. Sono ricchi di vitamine B6, B1, ferro, fosforo, calcio, manganese, potassio, rame. Se consumati senza aggiunta di sale, sono diuretici, anticolesterolo, antinfettivi, antiansia e utili in caso di depressione lieve. Dose: 7 pistacchi al dì. Arachidi per crescere bene Mandorle per essere felici Apportano arginina, un aminoacido fondamentale per la crescita; sono presenti anche vitamina E e fosforo in buone quantità. Al naturale e tostate sono adatte ai bimbi in età scolare – purché non allergici – e per la pelle. Apportano proteine, acidi grassi essenziali, vitamine (soprattutto la B2 e la E), insieme a numerosi sali minerali (manganese, magnesio, calcio, rame, fosforo). Sono antiansia, migliorano l’umore, aiutano l’intestino, aiutano la concentrazione. Contengono acido folico, vitamina E, acidi grassi essenziali, magnesio, fitoestrogeni e fitosteroli. Sono utili contro gli effetti di un pasto ricco di grassi, hanno proprietà anticolesterolo e proteggono cuore, arterie, cervello e sistema nervoso. Dose: 5 arachidi al dì. Nocciole per proteggere il cuore e Contenuti: sono la miglior fonte di vitamina E e sono ricche di fitosteroli che proteggono le arterie e il cuore. P erché fanno bene: mantengono giovane la pelle e la idratano, contrastano la formazione di rughe e del colesterolo cattivo. Dose: 5 nocciole al dì. Ingredienti: 250 g di farina integrale 100 g di nocciole non tostate 100 g di cioccolato fondente 70% 100 g di olio di semi spremuto a freddo 100 g di succo di mela 1 cucchiaio di zucchero di canna 3 mele grattuggiate 1 bustina di lievito per dolci 1 pizzico di sale Contrastano il colesterolo cattivo, sono antidepressivi. Grattuggiate le mele. Sminuzzate il cioccolato con un coltello e riducete le nocciole in farina con l’aiuto di un macina caffè. Setacciate la farina al lievito. Mescolate bene tutti gli ingredienti solidi e mano a mano aggiungete l’olio e il succo di mela. Amalgamate molto bene tutti gli ingredienti. Prendete una cucchiaiata di composto, con le mani formate una pallina e mettetela al centro di un pirottino. Procedete fino ad esaurimento degli ingredienti. Cuocete in forno ventilato e preriscaldato a 180°C per circa 18 – 20 minuti. Dose: 4 anacardi al dì. Servite una volta raffreddati. Dose: 5 mandorle al dì. Anacardi ripuliscono il sangue. Contengono un’alta percentuale di grassi monoinsaturi (come l’olio d’oliva), acido folico, vit. B1 e B2, selenio, steroli vegetali. PAG 10 I dolci di Giovanni Allegro con ingredienti a basso indice glicemico, senza zuccheri, semplici ma…..buonissimi! Ingredienti: Ingredienti: 300 g uva nera, 150 g di mirtilli freschi, 250 g farina tipo 2, 150 g malto di riso oppure 80 g zucchero di canna mascobado, 3 uova, 70 g di nocciole tritate, 100 g di latte di soia, 50 g di olio extravergine, buccia tritata di 1 limone, 1 bustina di lievito, 1 c. di vaniglia in polvere, 1 pizzico di sale 200 g nocciole, 200 g farina tipo 2, 200 g malto di riso, 100 g uvetta ammollata, 100 g latte di soia, 50 g crema di nocciole, 2 C. olio extravergine, 2 uova, 1 bustina di lievito, buccia tritata di mezzo limone, 1 pizzico di sale Legenda T = tazza, C = cucchiaio, c = cucchiaino Ingredienti: Ingredienti: 1 T. farina tipo 2, 1 T. farina di castagne, 2 T. latte di soia, 5 C. di succo d’acero, 1 T. uvetta, 3 C. crema di nocciole, 3 C. di pinoli, 1 bustina e mezza di lievito istantaneo, 1 c. di vaniglia, 1 pizzico di sale marino. 1 litro di latte di soia, 200 g di malto di grano, 120 g di crema di nocciole, 50 g di cioccolato fondente a pezzetti, 1 C. di cacao, 4 cucchiai di amido di mais, 2 c. di vaniglia in polvere, qualche biscotto sbriciolato, q.b. sale marino PAG 11 Prevenzione con l’attività fisica L’ attività fisica, insieme ad una corretta alimentazione, costituisce la premessa per un’ ottimale strutturazione e conservazione dell’osso. menti che richiedano il sollevamento di carichi pesanti. L’attività fisica nell’anziano, se seguita con prudenza e nel modo dovuto, è di grande importanza anche per prevenire o ritardare problemi circolatori e articolari. È sufficiente camminare di buon passo almeno un’ ora al giorno, salire e scendere le scale e/o andare in bicicletta. Per le persone più anziane o per attività più impegnative, è opportuno sentire preliminarmente il parere del Medico. Nelle persone d’età più avanzata sono anche da evitare gli esercizi che comportano flessione forzata in avanti della colonna vertebrale e le attività e i movi- Il miglior tono muscolare, l’agilità e l’equilibrio che ne conseguono, sono ulteriori elementi di prevenzione delle fratture da osteoporosi, in quanto possono far evitare la caduta o contenerne l’impatto. Corso per volontarie L’inizio del corso previsto il 31 Gennaio 2013 Il G.A.D.O.S. Gruppo Assistenza Donne Operate al Seno Organizza un corso di formazione di base che si rivolge a quelle donne che, avendo fatto l’esperienza della malattia, desiderano aiutare altre donne a superare i momenti difficili. La partecipazione al corso è gratuita Per informazioni telefonare al n.011/3134378 Tutti i giorni ore 9/12 e-mail: [email protected] [email protected] internet www.gados.it Degas, una mostra imperdibile Fine anno col botto per gli amanti della cultura. Torino ospita la mostra dedicata a Edgar Degas, la più grande mostra antologica dedicata al grande pittore degli ultimi decenni in Italia. Ottanta capolavori, raramente esposti al pubblico per motivi di conservazione che offrono uno spaccato della vita della Parigi di fine Ottocento – l’ambiente familiare, il mondo degli artisti, della musica e dei caffè, il paesaggio, i cavalli, le ballerine e il nudo femminile – e particolare rilievo all’esperienza italiana dell’artista. Spicca fra tutti “Ritratto di famiglia” che solo in rarissime occasioni ha lasciato il museo parigino anche a causa delle sue grandi dimensioni (2x2,5 metri), uno dei capolavori più conosciuti e apprezzati dell’intera opera diDegas. Dunque, un appuntamento imperdibile per i torinesi e non solo per loro. Dove? Alla Promotrice delle Belle Arti in viale Crivelli a Torino, con orario: Lunedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica dalle 10,00 alle 19,30 e il giovedì dalle 10,00 alle 22,30. Chiuso il martedì. Il 24 e il 31 dicembre dalle 10,00 alle 14,30 e il martedì 25 dicembre e 1 gennaio dalle 14,30 alle 19,30. Biglietto a 12 euro. La mostra chiuderà il 27 gennaio PAG 12 G.A.D.O.S. L’associazione è nata nel 1984 per dare sostegno alle donne che all’atto della diagnosi di cancro si trovano in un grave stato di alterazione ed una forte reazione emotiva. Fino ad oggi abbiamo aiutato più di diecimila donne, prima durante e dopo le terapie oncologiche, e i loro parenti I nostri convegni annuali cercano di portare a noi donne un’informazione chiara e semplice grazie agli interventi di personale medico, e non, altamente qualificato. Gli incontri di auto-aiuto e gli incontri individuali con lo psicologo rafforzano le nostre capacità emotive e fisiche, contribuiscono attivamente al buon esito delle terapie oncologiche, aiutano a renderci più autonome e di conseguenza più attive nei confronti di chi ci sta attorno. Il tuo contributo ci aiuta a continuare. Bollettino di c/c postale n. 14794101 intestato a GADOS onlus Bonifico bancario sul c/c n.100000120085 Codice IBAN: IT 87P0306909219100000120085 G.A.D.O.S. Associazione ONLUS Corso Spezia, 60 Tel. 011.3134378 - Cell. 335.1565732 e-mail: [email protected] Sito INTERNET www.gados.it FAX (presso S. Anna) 011/3134550 ccp 14794101 Se hai bisogno di ascolto ti accogliamo nella nostra sede tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 Rispondiamo a domande sulle problematiche lavorative e invalidità civili LE NOSTRE ATTIVITA’ Corso di Benessere Psicofisico Teorico Pratico: lo psicologo ti aiuta nella gestione consapevole dei vissuti emotivi Corso di Ginnastica Dolce: rieducazione al movimento; Corso di Danzaterapia: emozioni in libertà; Corso di Yoga: l’arte di vivere il momento; Corsi di cucina naturale prevenzione a tavola; Convegno annuale: con relazioni mediche su temi specifici; Corso di base per la formazione delle volontarie. Sfilate di moda e corsetteria; Gite ricreative, Festa della Donna Ringraziamenti “Comunicato: Ricordiamo che l’Associazione vive anche grazie alla vostra quota associativa che ancora per quest’anno è di 15 euro.” Cinquemila volte grazie per la Vostra generosità e per il Vostro sostegno! Le preferenze dei contribuenti con il 5 per mille nella dichiarazione dei redditi per il 2010 sono state generose: per la nostra Associazione questo significa portare avanti le attività istituzionali a favore delle donne operate al seno e aprirci a nuove iniziative. La campagna 5 per mille prosegue anche per la dichiarazione dei redditi del 2012: a Voi non costa nulla e per noi è un aiuto importante. Ci permettiamo pertanto di ricordarVi il ns. numero di codice fiscale Associazione GADOS onlus: 97512380011 che potrà essere indicato nel primo riquadro dei quattro che figurano nei modelli 730 e/o Unico insieme alla Vostra firma. Fate il passaparola tra parenti e amici: per noi è vitale! Grazie di cuore. Anno XXIV n° 2 – dicembre 2012 Notiziario semestrale del GADOS Ospedale Sant’Anna – Corso Spezia, 60 Tel. 011/3134378 – 10126 Torino Direttore Responsabile Antonella Roggero Autorizzazione tribunale Torino n. 3529 del 2 Maggio 1985 Invio gratuito ai soci sostenitori Progetto grafico e impaginazione: Xevera - Ivrea - Tel. 0125.189.3828 - Fax 0125.189.3827 Stampa: Tipografia Casa Circondariale - Ivrea