RITROVARSI n° 2 - Dicembre 2012

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RITROVARSI n° 2 - Dicembre 2012
Torino - Ospedale S. Anna - n° 2 Dicembre 2012 - Anno XXIV
“Percorrere nuove strade per la prevenzione
e la riabilitazione oncologica”
Il giorno 20 ottobre 2012, presso
la sala Rossa Grande dell’Ospedale
Sant’Anna, in corso Spezia 60 a Torino,
si è svolto il nostro convegno medico
annuale: un’occasione per ritrovare
tutti i simpatizzanti della nostra associazione e per accogliere i nuovi!
Ricordiamo che lo scopo del conve-
Per continuare la nostra mission l’associazione ha bisogno della partecipazione concreta dei medici e del personale
ospedaliero che dimostra di credere nel
nostro operato: è anche per questo che
quest’anno abbiamo voluto rimanere
qui, al Sant’Anna.
L’associazione GADOS è rimasta viva per
tutti questi anni sopratutto
per merito delle volontarie
che si sono succedute e ci
hanno creduto contribuendo a consolidare la nostra
Mission.
Non sempre è stato facile: il
nostro scopo principale ha
sede nell’accoglienza, che
è soprattutto testimonianza al letto della malata, ma
anche autoaiuto, sinergia,
organizzazione di corsi per
il benessere fisico e psichico
Dott. Gianluca Gregori, le dott.sse Grace Rabacchi e Giuliana Sarteur
delle nostre socie.
gno è quello di attivare e mantenere Abbiamo anche cercato, insieme, di cori collegamenti tra la struttura sanitaria reggere l’ alimentazione, sia per evitare
adibita alla cura, i medici di famiglia, recidive, sia per attuare la prevenzione.
il personale sanitario che partecipa alla presa in carico del paziente e il volontariato.
Si è parlato di alcuni aspetti legati alle problematiche del tumore
al seno: la comunicazione, lo stile
di vita in rapporto al rischio oncologico, il percorso diagnostico
e terapeutico nella donna giovane, l’umanizzazione delle cure e
la terapia del dolore, la danza e il
Tai Chi come strumenti terapeutici e lo studio e i modi per combattere la paura, terremoto emotivo Tutto questo necessita della collaborascatenato dalla malattia.
zione assidua e costante delle nostre
Ringraziamo i relatori che sono in- volontarie, e voglio cogliere l’occasione
tervenuti e hanno contribuito così per ringraziarle con le parole di Silvana:
generosamente alla buona riuscita “Un grazie a tutte le Volontarie che in quedell’evento al quale teniamo partico- sti anni si sono impegnate con entusialarmente. Siamo grati al dott. Gianlu- smo, con passione e disponibilità verso le
ca Gregori che ha aiutato la dott.ssa donne , e sono tante, che hanno chiesto il
Giuliana Sarteur a moderare l’evento! nostro aiuto.
G.A.D.O.S. Associazione ONLUS
Tel. 011.3134378
Fax: 011.3134550
e-mail: [email protected]
www.gados.it
C.C.P. 14794101
Ospedale S.Anna
Corso Spezia, 60
10126 Torino
Notiziario
Ma un grazie anche a tutte voi, care Amiche, che con il vostro sostegno economico
ci avete aiutato a vivere e a crescere.
Grazie per la Vostra partecipazione alle
Nostre iniziative, Voi, donne che avete
vissuto in prima persona l’esperienza del
cancro, e ne siete uscite con il coraggio di
aiutare le altre compagne!”
Se vogliamo avere anche un futuro da
raccontare abbiamo bisogno di voi!
Chi ci crede? Chi ci vuole aiutare per poter scrivere ancora la nostra storia per i
prossimi anni?
Vi aspettiamo.
Fernanda
Poste Italiane - Spedizione in A.P. Art. 2
Comma 20/c Legge 662/96 D.C. Fil. TO - DCI. N° 1/2004
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Diciamo della paura...
convegno GADOS – 2012
dr. Giuseppe Tirone
Psicologo Psicoterapeuta
Care/i Amiche/ci,
se vi accingete a leggere queste mie
parole è perché avete incontrato il GADOS sul vostro procedere, e se è stato
così è perché direttamente o indirettamente avete avuto a che fare con il
cancro.
Oggi vi voglio dire della paura e voi
certo l’avete conosciuta, in alcuni
momenti, anche nella sua massima
espressione.
Ansia, angoscia, paura, terrore, panico
sono parole che non ci piacciono granché e che stanno a significare quel vissuto di più o meno grande sofferenza
che ci assale, in maniera anch’essa più
o meno intensa, tutte le volte che una
parte di noi percepisce pericolo, percepisce minaccia sia per il proprio corpo, sia per la propria mente, sia per le
proprie relazioni e collocazioni sociali.
È un vissuto di sofferenza che ognuno
di noi, in varia misura, ha sicuramente
sperimentato nel corso della sua storia
Impiego indifferentemente il termine
angoscia o paura perché hanno la medesima caratteristica emotiva anche
se il dizionario e la psicologia li differenziano e dicono di angoscia quando
l’oggetto che stimola l’emozione è inconscio e dicono della paura quando
l’oggetto che la stimola è oggetto presente agli organi di senso
Nel preciso attimo in cui il nostro or-
ganismo “sente” pericolo e minaccia
si attiva la risposta che può connotarsi
come un leggero senso di ansia o addirittura come impegnativo attacco di
panico, e ciò dipende dal valore e dal
significato che, anche inconsciamente
viene dato allo stimolo percepito.
Se a qualsiasi stimolo percepito viene
dato il significato di pericolo scatta immediatamente l’emozione della paura
ed essa sarà più o meno intensa, quanto più o meno è importante per il soggetto a seconda del valore fisico, psicologico o sociale che viene coinvolto
A creare questa emozione interviene
la somma dei significati che abbiamo
dato a tutta la nostra storia in seguito
alle esperienze che abbiamo fatto già
addirittura prima della nascita.
Le esperienze di vita che noi continuamente facciamo sono determinate dalle situazioni che noi dobbiamo
affrontare e il significato che diamo a
dette esperienze dipende dal fatto che
esse generino piacere e gioia oppure
dolore e sofferenza.
Se generano gioia avremo la tentazione di ripeterle, ma se generano sofferenza, quando si ripresentano sono percepite
come minaccianti e attivano la paura.
Molte volte però “il mostro” che percepiamo non
è altro che il risultato di
un’immaginazione irrealistica costruita su informazioni false ritenute
vere o dall’anticipazione
sempre in fantasia di fatti non presenti seppur
possibili, ma improbabili,
come per esempio vivere
costantemente nell’angoscia di essere
colpiti da gravi malattie tutte le volte
che un minimo disturbo fisico ci assale, come avviene ai soggetti che soffrono di ipocondria.
E forse è per tutto ciò che si dice che
“la mente, mente”.
Bene facciamo il punto.
L’osservazione degli eventi e dei fatti
fa pensare che le dinamiche della Vita,
Verità eterna, delle quali noi stessi siamo manifestazione, siano orientate
all’equilibrio, all’ordine e all’armonia, e
mostra come tutto sia in continua trasformazione.
Tre sono i grandi timori dell’uomo: la
paura dell’amore fuori condizione, la
paura della morte e la paura dell’annientamento perché teme di perdersi, di
perdere il proprio io, la propria identità.
Eppure l’amore fuori condizione, l’amore gratuito libero e svincolato da
ogni aspettativa, manifestazione della nostra vera e profonda, incorruttibile identità espressione del Tutto,
parrebbe essere la risoluzione di ogni
problema esistenziale di disordine e
di sofferenza, ma seppur attraente
nel concetto sembra essere di difficile
attuazione fra gli abitanti del pianeta
proprio per la paura che essi hanno
della morte e dell’annientamento
quasi come se nell’amore gratuito vi
fosse insita la distruzione dell’affermazione di sé invece che la sua massima
espressione.
Interessante osservare che in natura
solo l’uomo teme le trasformazioni, poiché ha paura di perdere la sua
sciocca, presuntuosa, finita, corruttibile, effimera, fisica individualità.
Il timore, la paura, il terrore sono figli
del dubbio e del limite di conoscenza
della Verità.
Se noi ricordassimo di essere prioritariamente delle coscienze che hanno
un corpo, una mente e un’anima e si
trovano su un percorso di conoscenza
della Verità, ed in ciò avessimo fede, gli
eventi che incontriamo sul percorso acquisterebbero il significato di esperienze utili al nostro procedere e che hanno
sempre qualcosa da insegnarci. A quel
punto la situazione che genera timore
sarebbe affrontata con coraggio.
Accingiamoci a non negare la paura, a
non nascondercela, a non camuffarla
e non giustificarla con sottili ragionamenti, ma impariamo ad attraversarla,
penetrarla e conoscerla, così da viverla
come un tratto del sentiero da percorrere che può incutere anche terrore,
continua
PAG 3
...diciamo della paura
ma proprio perché è un tratto ha un
inizio e una fine. Ricordiamoci che siamo in viaggio ed esistiamo in quanto
coscienze autoconsapevoli e non siamo ne il sentiero, ne la paura. La paura
si presenta per ciò che si è detto fino
a possederci e questo perché non abbiamo coscienza di ciò che siamo.
Si coglie a questo punto la realtà e
l’importanza dell’invito: “conoscetevi e
sarete liberi”.
Attraversiamo la paura, penetriamola
con la consapevolezza che nessuna
coscienza s’è mai persa e alcuna mai
si perderà: è solo questione di tempo,
ma la realizzazione e la Liberazione
del Sé è per tutti, perché, in embrione
è già in ciascuno come attributo, come
dono della Vita.
La realizzazione è per ogni coscienza,
perché è espressione dell’amore incondizionato dell’ Assoluto e ciò non
vuol dire che i percorsi siano uguali
per tutti sia nei tempi e sia nei tragitti
da fare.
Esistono tecniche e farmaci per contrastare la paura e sebbene qualche
volta funzionino e ci aiutino a ridurre
l’intensità dell’emozione non illudiamoci di essercene liberati.
Anche se ci serviamo di essi, finché
non comprenderemo noi stessi, non ci
renderemo liberi.
Inutile lottare per uscire dall’oscurità, accogliamola, accogliamola come
nostro limite di conoscenza ed essa ci
diverrà amica, e quando ciò sarà avvenuto potremo percorre il sentiero
verso la Luce con maggior fiducia. E se
ci ricordiamo che le nostre convinzioni
e le nostre verità, che son quelle che
danno corpo all’emozione, non possono che essere parziali e quindi limitate,
ci arroccheremmo meno e con meno
presunzione a queste e ci renderemmo più disponibili ad apprendere ciò
che la Vita ci insegna per farci giungere alla completezza dell’Essere quale
in embrione e in potenza siamo.
Vi propongo a conclusione un invito
che mi è stato fatto: “Non aver timore
della tua oscurità, non giudicarla, ma
lasciala fuoriuscire: il buio si rischiara
solo se lo si illumina. Non provare vergogna per ciò che senti o pensi, non
colpevolizzarti, ma prendi coscienza.
Ammetti le tue miserie, esprimi le tue
paure, confessati i tuoi misfatti, denunciati i tuoi rancori, accetta le tue
debolezze e fragilità, ed essi diverranno meno vigorosi e imponenti.
La Libertà ha inizio con la coerenza e
prosegue con la trasparenza. Fa tuo
l’unico credo che ti permetta di crescere: la Verità dell’Amore; e tale Verità
si persegue solo praticandola”
Ottobre 2012
Ogni mercoledì dalle ore 9 alle 10,30
Sala rossa piccola- Ospedale S.Anna
il dott. Giuseppe Tirone vi aspetta
con il gruppo di auto aiuto per accompagnarvi nell’ affrontare le difficoltà nate al momento della diagnosi
di un K mammario e proseguite duto e le cure.
rante l’intervento
I consigli del prof. Carlo Campagnoli
“La prevenzione a tavola e . . . altro”
Cercate di mantenervi il più magri
possibile nell’ambito del vostro range
di peso corporeo
Siate fisicamente attivi per almeno 30
minuti al giorno
Evitate il consumo di bevande zuccherate e limitate il consumo di cibi
fortemente calorici
Mangiate prevalentemente alimenti
di origine vegetale, con un’ampia varietà di verdure e di frutta, di cereali
non raffinati e di legumi.
Limitate il consumo di carni rosse ed
evitate di consumare insaccati e carni
conservate.
Limitate il consumo di alcool .
Limitate il consumo di sale e di cibi
conservati sotto sale ed evitate di consumare cereali e legumi ammuffiti.
Non usate integratori alimentari o
supplemento vitaminico per la prevenzione del cancro
Allattate per almeno 6 mesi
E ricordate sempre…Non fumate e
Non masticate tabacco.
sso indice glicemic
Alimenti a basso
glicemico
LEGIARE)
(DA PRIVILEGIARE)
ne integrali
inte
prodotti a base di farine

pasta industriale (preparata con
farina di grano duro), integrale o
non integrale
riso e altri cereali integrali
Alimenti ad elevato indice glicemico
(DA RIDURRE)
bevande dolci (da eliminare)
cibi dolci

prodotti confezionati con farina di
grano tenero raffinata
riso brillato
patate
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Bandiera bianca
Va bene, va bene, per forza mi arrendo; è
inutile e vano combattere ancora
Sventolo la mia bandiera bianca davanti alla malattia, al dolore, alla solitudine,
alla morte
Li guardo, li accetto, li accolgo, li inglobo.
Ecco, sono parte di me ora!
E’ strano per un guerriero capire
quanto si possa imparare da una resa
Ma il bravo marinaio asseconda
sempre il mare perché sa quanto sia
stupido e pericoloso opporsi alla forza
delle correnti
1000 relitti ne sono testimonianza
M. Grazia Bordini
Va bene, va bene, stavolta mi arrendo; in
fondo non serve combattere ancora
Sventolo la mia bandiera bianca davanti all’umiliazione, alla perdita, al
disprezzo, all’esclusione
Li guardo, li accetto, li accolgo, li inglobo.
Ecco, sono parte di me ora!
Dei 1000 che circondavano il vassallo
del re pochi sono rimasti al suo fianco
nella disgrazia: i pochi che contano !!!
La caduta è un setaccio così fine
E come si è leggeri senza il peso dei
tanti falsi amici adulatori!!!
Va bene, va bene, ho capito mi arrendo;
perché non ha senso combattere ancora
Sventolo la mia bandiera bianca davanti all’ingiustizia, alla diffidenza, alla
rabbia, al mistero (incomprensibile e
meraviglioso) del diverso
Li guardo, li accetto, li accolgo, li inglobo.
Ecco, sono parte di me ora!
Non voglio più giudicare nessuno, né
più temere il giudizio di nessuno, neanche il mio
Non mi sono mai sentita così libera !
Ho imparato che è istintivo ringhiare
e mordere quando si è stanchi, nervosi, scontenti, impauriti e tutto appare
una minaccia
Ho imparato che non sono migliore
degli altri e che la strada è piena di
maestri sconosciuti
Va bene, va bene, per sempre mi arrendo;
adesso non voglio combattere ancora
Sventolo la mia bandiera bianca davanti alla vita, alla gioia, all’amicizia,
all’amore
Li guardo, li accetto, li accolgo, li inglobo.
Ecco, sono parte di me ora!
La luce che credevo offuscata e poi
spenta è sempre stata lì
Dietro quella porta che ho tenuto per
anni testardamente chiusa per paura
che entrasse di nuovo il dolore
Come se si potesse tenere fuori il dolore! Come non possedesse tutte le
chiavi !!!
Sì certo mi arrendo, mi arrendo, mi arrendo; non c’è alcun nemico da battere
ora
Sventolo la mia bandiera bianca davanti al Tutto, sventolo la mia bandiera ancora e ancora
La guardo un istante: che strano, è diversa! Adesso risplende di 1000 colori
GRAZIE !!!!!!!!!!!!!!!!!!
Lettera di Micaela
Sono ripiombata nel tunnel.
Anche questa volta, come accadde sei anni fa, il
fulmine ha colpito quando ho abbassato la guardia, quando mi sono ritrovata più vulnerabile.
Lui, l’essere, il nemico, la bestia, l’alieno, decidete
voi come chiamarlo perché per me resta e resterà sempre “l’indesiderato” che prima si toglie
dai piedi e meglio è per lui, è arrivato sei anni
esatti dalla sua prima manifestazione: la prima
volta sono entrata in sala operatoria il 20 giugno
2006, quest’anno ho ricominciato le terapie il 20
giugno.
Sei anni esatti vissuti nel migliore dei modi, poi
il buio che torna ad offuscare la luce. Ma non ho
intenzione di mollare sia chiaro. Sei anni fa l’ho
messo alla porta e oggi farò lo stesso. Non mi
spaventa la chemioterapia settimanale e nemmeno quello che sarà dopo.
Nonostante il ritorno del cancro questa malattia
mi sta regalando tanto.
Sei anni fa ho conosciuto persone stupende al
Gados che ancora oggi mi stanno vicino e mi
accompagnano in questi mesi di cure, e sempre
oggi ho incontrato altre donne, pazienti come
me con cui la condivisione della malattia è diventata sfogo, amicizia, reciproco sostegno.
Tante pazienti con storie personali incredibili,
qualcuna terrorrizzata, qualche altra più forte,
ma tutte pronte a dare battaglia. Perché guarire
dal cancro o conviverci si può e lo si può fare
senza perdere dignità, speranza, e voglia di vivere. Perché è proprio questa il primo passo per
mandare in soffitta la malattia.
Un sorriso vale dieci medicine, l’ho imparato
sulla mia pelle e continuo a particarlo.
Essere positivi aiuta in modo straordinario.
Ritornare al day hospital oncologico, poi, mi
ha fatto incontrare di nuovo medici, infermieri
e ostetriche e ancora una volta ne apprezzo la
disponibilità e l’umanità che li contraddistingue
come quella umanità che portano in reparto le
volontarie. A tutte voi che avrete avuto la bontà
di leggere questa lettera auguro un Buon Natale e mando un sorriso sincero.
Micaela Barisone
Ringraziamo Micaela per la sua coraggiosa testimonianza . Siamo sicure che saprà sconfiggere ancora una volta il suo “amico indesiderato”
ricordando”che noi siamo prioritariamente delle
coscienze che hanno un corpo, una mente e un’anima e si trovano su un percorso di conoscenza
della Verità”
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Consigli anticancro
Ho letto con interesse un articolo di Daniela Condorelli “Consigli anticancro”
su D di La Repubblica del 3 novembre e
ve lo riassumo.
Una migliore gestione del metabolismo, favorita da mezz’ora di attività
fisica, contribuisce ad abbassare l’insulina.
Fernanda Barlusconi
Sono tre su dieci i tumori che si prevengono in cucina: Anna Villarini, ricercatrice nel Dipartimento di medicina predittiva e per la prevenzione
dell’Istituto dei Tumori, fa il punto sui
meccanismi con cui il cibo tiene alla
larga i tumori oppure li aiuta a crescere. A noi scegliere.
Troppa insulina in circolo significa
iperproduzione di testosterone da
parte delle ovaie e di un fattore di crescita, l’Igf-1, di cui le cellule tumorali
sono ghiotte. Più ormoni sessuali e
più fattori di crescita liberi di circolare
stimolano la proliferazione delle cellule della ghiandola mammaria. Tutte, comprese quelle del cancro. Ecco
perché oggi il primo consiglio di una
cucina antitumore è tenere a bada l’insulina. Evitando i carboidrati raffinati
che hanno un alto indice glicemico,
cioè alzano rapidamente la glicemia
stimolando il pancreas a produrre più
insulina. No a zucchero bianco , ma
no anche a quello di canna, che non è
integrale, ma caramellato. E no anche
a pane bianco e cibi preparati con farine “0” e “00”. Più serenità per la pasta:
la semola di grano duro ha un indice
glicemico più basso.
La strategia migliore resta lo stile di
vita, che tiene a bada i processi infiammatori con l’alimentazione. Il motivo: le cellule tumorali, al contrario di
quelle sane, crescono meglio nei tessuti infiammati. La dieta antinfiammatoria dimentica la carne rossa e sceglie il pesce piccolo e povero, meglio
se azzurro. Limita così gli omega 6 per
preferire l’omega 3 di cui sono ricchi i
pesci piccoli dei nostri mari .
Di recente si sono moltiplicati gli studi
sulla curcuma, spezia indiana che viene però assorbita solo se abbinata al
pepe. Antinfiammatorio per eccellenza è anche lo zenzero. Curcuma, pepe
e zenzero si trovano nel curry. Potente antinfiammatorio, infine, la tricina
contenuta nel riso integrale.
È forse il più studiato dei suggerimenti anticancro. Le sostanze ossidanti
attaccano la membrana cellulare aumentando il rischio che il Dna della
cellula muti. L’ossidazione dei tessuti
è favorita dalla carne rossa, dall’eccesso di grassi saturi (burro, carne, lardo,
formaggi) e dal consumo di alimenti a
cui si è intolleranti. Sostanze antiossidanti come betacarotene, vitamina C,
E o licopene sono efficaci se si mangiano (600 grammi tra frutta e verdura
al giorno è l’optimum), ma non se assunti in pillole o fialette.
Il cibo può attivare enzimi detossificanti che agiscono sul fegato favorendo il metabolismo di sostanze
estranee, anche cancerogene. L’eliminazione attraverso i reni avviene più
in fretta e le sostanze tossiche non
vanno in circolo. Tra i detossificanti ci
sono i cavoli e affini, si consiglia poi di
aggiungere a ogni pasto cereali integrali, legumi e verdure che si legano
alle sostanze tossiche prima che vengano assorbite e ne accelerano l’eliminazione. Anche il movimento è detossificante perché aumenta la motilità
intestinale.
Le donne che dopo la menopausa
mangiano cibi ricchi di lignani (semi
di lino e di sesamo, ma anche broccoli, cavoli, soprattutto il cavolo verza e
perfino le albicocche) hanno il 14 per
cento di probabilità in meno di sviluppare un tumore del seno.
La capacità di queste molecole , come
quelle dei fitoestrogeni della soia, è di
legarsi con i recettori degli estrogeni
e di modificarne l’attività impedendo
che favoriscano la proliferazione delle
cellule.
In laboratorio l’utilizzo di lamponi, ribes, more, mirtilli e melograno, grazie
all’acido ellagico sembra impedire
alle cellule tumorali di formare nuovi
vasi per nutrirsi.
In attesa delle conferme sull’uomo,
farne scorta è una buona idea, anche
solo per le potenti proprietà antiossidanti.
È il consiglio sovrano, la summa dei
precedenti. Se le difese dell’organismo sono agguerrite, si attivano meglio e prima i meccanismi di distruzione delle cellule cancerose. Sono utili
i cereali integrali, 5 porzioni di frutta
e verdura al giorno, pari a 600 grammi, meglio se arcobaleno. E ancora: gli
omega 3 del pesce (ottimo lo sgombro) perché validi immunonutrienti.
Oltre all’immancabile mezz’ora di attività fisica.
Trovate il testo integrale anche su internet “consigli anticancro. I magnifici
sette”
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Brevi Riflessioni sugli incontri di Autoaiuto
Con il Dr. Giuseppe Tirone.
I Mercoledì del GADOS: una pausa nel
correre quotidiano. All’inizio condivisione di un dolore, nel tempo sostegno, amicizia, aiuto alla serenità.
Grazia B.
Ringrazio il GADOS per avermi accolto
e supportato in un momento di grande difficoltà. Esprimo un sentimento di
profonda gratitudine per il nostro psicoterapeuta Dott. Tirone e per le mie
compagne di corso che mi stanno aiutando in questo percorso pieno di
ostacoli, a conquistare una nuova
consapevolezza e a guardare al
mio futuro con occhi nuovi.
finita pazienza, della sua costanza
nell’accompagnarci in questo cammino così difficile.
Per me è molto importante anche il
rapporto con le amiche dei Mercoledì:
la condivisione di sofferenze, timori e
speranze e la consapevolezza di poterci aiutare vicendevolmente sono
diventate parte integrante della vita di
ciascuna di noi.
Grazia Nicolosi
I Mercoledì sono stati per me una
finestra aperta su una nuova prospettiva di vita, necessaria per il
cambiamento di me stessa. Sono
grata al Dott. Tirone della sua in-
Ivana P.
Ringrazio il Dott. Tirone per l’aiuto che
mi ha dato. Grazie!
Teresa
“Qualsiasi cosa vi accada è la migliore che vi possa capitare”. Ho imparato
questo nei Mercoledì che ho frequentato con il Dott. Tirone.
Grazie da Mariateresa
Mi viene in mente una frase sentita
durante gli incontri del Mercoledì “La
malattia è la cura a una situazione di
disordine. Non serve combatterla
ma capirla”. Da questa osservazione
è partito un processo che spero mi
porterà a una migliore “convivenza”
con me stessa. Il “nostro maestro”
Dott. Tirone è colui che mi ha insegnato a guardarmi con maggior
consapevolezza.
Lucia
I nostri diritti a cura di Anna Maria Olivetti, [email protected] - cell. 3355822235
Fare richiesta di invalidità civile appena avuto l’esito
dell’istologico
 Per la certificazione, rivolgersi al proprio medico o ad
altri medici autorizzati dall’INPS
 Rivolgersi ad un patronato per la compilazione della
domanda
Agevolazione contributiva
 Nel caso in cui sia accertata una invalidità superiore al
74%, la lavoratrice ha diritto ad una maggiorazione
contributiva di due mesi per ogni anno effettivamente
prestato, dal momento in cui viene accertato lo stato
di invalidità.
 La maggiorazione contributiva non può superare i 5 anni.
Congedo straordinario per cure
 La normativa esistente (art.26 legge 118/71; art.10
Dlgs 509/88 )
 Congedo straordinario fino ad un max di 30 gg. all’anno
 Può essere richiesto dai malati oncologici con un’ invalidità superiore al 50%
 L’autorizzazione deve essere rilasciata dal medico di
base o dallo specialista convenzionato
 La richiesta deve evidenziare la correlazione delle cure
con la patologia
 La fruizione dei 30 gg. per cure, non rientra nel periodo
di comporto
Legge 104/92
 Indispensabile l’ accertamento di invalidità
 Riconoscimento dello stato di gravità ai sensi dell’art.33 consente di poter usufruire di 3 gg. di permesso retribuito al
mese
 I permessi possono essere frazionati a ore o a mezze giornate

Ne possono usufruire a scelta: i diretti interessati, i figli, il co
niuge ed i parenti entro il secondo grado
Congedo biennale retribuito
 Art 42, c.5, Dlgs 26/3/2001, n° 151
 Congedi lavorativi retribuiti biennali
 Prima solo per genitori. A seguito di una serie di sentenze
della Corte Costituzionale anche ai figli che assistono il genitore ed al coniuge
Mansioni compatibili con lo stato di salute
ore di
 La lavoratrice può chiedere al datore
ni
lavoro di essere adibita a mansioni
compatibili con il proprio stato di sa-lute e con la residua capacità lavorativa, compatibilmente con l’organizzazione del lavoro ( D.lgs
62671994)
PAG 7
Meditazione in movimento con il Taiji Quan
Attratta dall’antica disciplina orientale
del Taiji Quan, ho aderito con entusiasmo al corso proposto dal GADOS alle
sue Socie.
Fin dalla prima lezione mi sono resa
conto che caratteristica basilare del
Taiji Quan è l’esecuzione di movimenti lenti, dolci e continui, associati a uno
stato mentale calmo e attento. È una
meditazione in movimento, una danza
naturale fatta di gesti armonici che favoriscono la sensibilità, l’equilibrio, la
coordinazione e dunque la salute psico-fisica.
viene rappresentato graficamente da
un cerchio diviso da una linea sinuosa
a formare due gocce. L’una nera YING,
l’altra bianca YANG, nelle quali è disegnato rispettivamente un punto bianco
e uno nero.
YING e YANG sono opposti, ma non del
tutto in quanto l’uno contiene il seme
dell’altro e l’uno non può esistere senza l’altro, in un avvicendarsi e compenetrarsi di opposti che rappresentano
in estrema sintesi l’esistenza stessa
dell’uomo e della natura.
Quando si arriva in palestra tutti ci inchiniamo e
ci salutiamo stringendo
con la mano sinistra
quella destra chiusa in
pugno.
re ed attenuare, per quanto possibile,
eventuali tensioni. “I movimenti devono essere eseguiti senza sforzo. È necessario eliminare la tensione, sentire la
bellezza del movimento, apprezzarne
la dolcezza”. Questo è l’insegnamento
ricorrente che ci rivolge il Maestro, aiutandoci con pazienza e comprensione a
eseguire correttamente gli esercizi.
Il Taiji è una tecnica che può essere
praticata da tutti, a qualsiasi età. Il movimento fluido e rilassato, combinato
con uno stato mentale calmo e attento,
permette di avere ottimi benefici per la salute sia fisica
sia mentale.
Per eseguire gli esercizi occorre una corretta respirazione, che ossigena l’organismo,
e una concentrazione che
consente di sviluppare una
buona coordinazione dei
movimenti.
La lezione inizia con la
flessione delle ginocchia per sottrarre l’eccesso di energia accumulata nella parte alta
del corpo e farlo confluire nella parte bassa. La
mente congestionata
dalla quotidianità si libera così del carico dei
pensieri, mentre le gambe possono tonificarsi. Gradualmente si passa a movimenti armonici e rallentati che sembrano disegnare ideali cerchi nell’aria.
E la teoria degli opposti influenza direttamente anche gli esercizi che, seguendo un movimento circolare, vanno da
sinistra a destra, dal basso all’alto, ecc.
È il movimento circolare la principale caratteristica degli esercizi di Taiji
Quan, perché si rifà al fondamento teorico della disciplina, un concetto che
Fin dalla prima lezione il Maestro Roberto Fioravera ci ha invitati a raggiungere
gradualmente la consapevolezza dei
gesti e dei movimenti per riconosce-
Anche la medicina occidentale riconosce i benefici effetti del Taiji. Studi recenti
hanno infatti rivelato che la
respirazione profonda diminuisce l’attivazione dello
stress e stimola le risposte
immunitarie. Il Taiji non dà benefici
solo al corpo ma contribuisce anche
alla serenità interiore.
Senza dubbio è un’ottima esperienza
da consigliare a tutti.
Il Corso di Taiji Quan si svolge presso
il Centro di Educazione Fisica. D.ssa Paola Castognoli,
via G.Collegno 34, Torino, tel 011 4473392
Verrà riproposto a settembre 2012 con i seguenti orari:
lun.o giov. h. 20.10-21.20; giov. 15.30-16.45; ven. 13.30-14.45.
Il Taiji Quan è un’arte marziale antichissaima che nel corso dei secoli si è gradualmente
modificata arricchendosi e sviluppandosi in diversi stili.
E’ stato il Partito Popolare Cinese, il secolo scorso, a favorirne la trasformazione in pratica ginnica
e salutistica al fine di mantenere in buona salute, con pochi semplici mezzi, milioni e milioni di persone.
Ivana Pellizzer
Socia Gados.
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Donata Columbro da Dakar
Non chiamatela “cooperazione allo
sviluppo” ma sostegno all’impresa,
crescita economica e opportunità di
occupazione. E’ con questi obiettivi
che Aichatou Sarr, presidente dell’associazione italo-senegalese Stretta di
Mano, ha creato un percorso di accompagnamento al lavoro per le donne e le ragazze di Kebemer, una cittadina a 150km da Dakar: in due parole,
empowement femminile.
Incontriamo Aichatou Sarr durante
una giornata a “porte aperte” sul tema
della trasformazione dei prodotti locali
a Kebemer, città natale di Aichatou ma
anche di Abdulaye Wade, presidente
del Senegal fino al febbraio 2012. “Aisha, grazie, sei un esempio per tutte!”.
Dalla platea si levano cori e canti dai
griot che narrano le gesta di Aichatou
come un’eroina locale. Madame Sarr,
che oggi è presidente dell’associazione Stretta di Mano, è rientrata in Senegal nel 2008 dopo 14 anni trascorsi a
Mantova. Tornata a Kebemer ha deciso
di non limitarsi ad aiutare economicamente la propria famiglia con i risparmi accumulati in Italia, ma di realizzare
qualcosa di concreto per la sua città e
soprattutto per le donne: dal 2010, grazie a un programma di cooperazione di
Fondazioni4Africa, accompagna nelle
sue attività il GIE Yacine Mboubou, una
micro-impresa tutta al femminile di
trasformazione, valorizzazione e consumo dei prodotti locali.
a presentare liste con il 50% di nomi
femminili. Iniziativa discussa nel paese ma molto apprezzata da madame
Sarr: “Alle legislative del 1° luglio c’erano liste con capofila delle donne e
alle presidenziali di febbraio si erano
presentate anche una professoressa
universitaria e una stilista. La parità è
diventata una legge da rispettare, e
il Senegal sta dando un esempio non
solo in Africa, ma anche in Europa”.
Aichatou ha il piglio della prossima
presidente, o quanto meno del prossimo sindaco di Kebemer. Durante l’intervista riceve un sms: “Ottima iniziativa quella del forum sul lavoro con le
donne, ma è ora di cominciare a dare
contenuto politico alle tue azioni”.
“Come target per i nostri progetti ci
rivolgiamo soprattutto a un pubblico
femminile, perché pensiamo che l’Africa può andare avanti solo con il
coinvolgimento delle donne”, spiega
Sarr. “Son partita dall’Italia dicendomi:
ho visto le donne europee, ma sono
molto contenta delle donne senegalesi. Anzi, dico sempre che il Senegal sta
facendo grandi passi, che meritano
di essere valorizzati anche in Europa.”
A partire dall’introduzione di quote
rosa in politica, che obbligano i partiti
Lei un po’ ci crede nell’impegno politico e un po’ è molto legata al suo lavoro con Stretta di Mano, che ancora
sente di non poter lasciare. Sulla sua
missione però ha le idee chiare: “partecipare direttamente allo sviluppo
del mio paese, valorizzando e mettendo a disposizione le competenze
acquisite in Italia”.
Articolo tratto da VpS
di Donata Columbro, giornalista, blogger e
cittadina *attiva* in rete.
Il G.A.D.O.S.onlus
Gruppo Assistenza Donne Operate al Seno
Invita le donne che hanno subìto un intervento e/o una diagnosi di carcinoma mammario, le volontarie e/o operatrici
del settore oncologico e tutte le persone che intendono fare prevenzione a partecipare alle attività che riprenderanno nel 2013:
 Corsi per volontarie: l’inizio del corso previsto il 31 Gennaio 2013;
 Corsi di auto-aiuto: il mercoledì ore 9-11 presso l’Ospedale Sant’Anna coordinati dal nostro psicoterapeuta dott. Tirone;
 Corsi di ginnastica dolce: specifici per donne che hanno subito interventi al seno per la prevenzione del linfedema, mobilizzazione
scapolo-omerale, posturale, presso il Centro Educazione Fisica di Torino in Via G. Collegno, 34, tenuti dall’insegnante Paola Castagnoli;
 Corsi di Tai Chi: in Via G. Collegno, 34, tenuti dall’insegnante Roberto Fioravera;
 Corsi di danzaterapia: tenuti dalla psicoterapeuta dott.ssa Anna Gasco per permettere alle donne di riappropriarsi della propria
corporalità, di riconoscere le proprie emozioni e sentimenti per poterli esprimere, comunicare e condividere. Via Canova 37- Torino.
Ogni venerdì dalle 17 alle 19 a partire dal 18 gennaio;
 Corsi cucina: presso l’I.I.S.G. GIOLITTI Via Alassio 20 - TORINO (metropolitana fermata Spezia) con il cuoco Giovanni Allegro
3° corso: Mercoledì 23, 30 Gennaio - 6, 13 Febbraio 2013
4° corso: Mercoledì 6, 13, 20, 27 Marzo 2013
5° corso: Venerdì 10, 17, 24, 31 Maggio 2013
www.gados.it
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Tanta energia dalla frutta secca!
Con il termine generico “frutta secca” si
indicano i frutti oleosi come noci, nocciole e mandorle. Ognuno di questi frutti
ha proprietà particolari, e tutti, se consumati con moderazione, nutrono, rinvigoriscono corpo e mente, proteggono il
sistema cardiocircolatorio, il cervello, la
pelle, i capelli e i muscoli. E sono adatti
anche per chi fa sport, svolge un lavoro
intellettuale o non mangia carne.
I frutti oleosi apportano sostanze per lo
più presenti nei prodotti di origine animale e necessarie all’organismo: dalle
vitamine B alle proteine.
Noci, mandorle, nocciole, pistacchi, noci
del brasile, arachidi, sono tutti cibi ricchi
di vitamine del gruppo B, fosforo, rame,
calcio, proteine e acidi grassi essenziali
importantissimi per lo sviluppo dell’organismo e per il mantenimento di tutte
le sue funzioni.
L’elevato contenuto di grassi rende la
frutta secca ipercalorica: la maggior parte delle varietà contiene, infatti, più di
500 calorie per 100 g. Tuttavia si tratta di
grassi mono o poli insaturi (circa l’85%).
La sostituzione nella propria dieta dei
grassi saturi (di cui sono ricchi, oltre la
carne, anche i formaggi e il burro) con i
grassi insaturi della frutta secca contribuisce ad abbassare i livelli di colesterolo, riducendo anche il rischio di aterosclerosi e di cardiopatie.
Altro punto a favore di questi alimenti è
la loro ricchezza di acidi grassi Omega 3.
Oltre ad aiutare nella lotta contro le malattie cardiache, gli acidi grassi Omega 3
dei frutti oleosi hanno anche effetti benefici nella cura dell’artrite e di altre forme infiammatorie.
Noci anticolesterolo
Pistacchi: sì ma senza sale.
E ti tolgono l’ansia!
Ed ecco una ricetta sfiziosa con la frutta
secca
Muffin di mele, cioccolato
e frutta secca
 Dose: 3 noci al dì.
Sono ricchi di vitamine B6, B1, ferro, fosforo, calcio, manganese, potassio, rame. Se
consumati senza aggiunta di sale, sono
diuretici, anticolesterolo, antinfettivi, antiansia e utili in caso di depressione lieve.
 Dose: 7 pistacchi al dì.
Arachidi per crescere bene
Mandorle per essere felici
Apportano arginina, un aminoacido fondamentale per la crescita; sono presenti anche vitamina E e fosforo in buone
quantità. Al naturale e tostate sono adatte ai bimbi in età scolare – purché non
allergici – e per la pelle.
Apportano proteine, acidi grassi essenziali, vitamine (soprattutto la B2 e la E),
insieme a numerosi sali minerali (manganese, magnesio, calcio, rame, fosforo).
Sono antiansia, migliorano l’umore, aiutano l’intestino, aiutano la concentrazione.
Contengono acido folico, vitamina E, acidi
grassi essenziali, magnesio, fitoestrogeni
e fitosteroli. Sono utili contro gli effetti di
un pasto ricco di grassi, hanno proprietà
anticolesterolo e proteggono cuore, arterie, cervello e sistema nervoso.
 Dose: 5 arachidi al dì.
Nocciole per proteggere il cuore
e
Contenuti: sono la miglior fonte di vitamina E e sono ricche di fitosteroli che
proteggono le arterie e il cuore.
 P
 erché fanno bene: mantengono
giovane la pelle e la idratano, contrastano la formazione di rughe e del
colesterolo cattivo.
 Dose: 5 nocciole al dì.
Ingredienti:
250 g di farina integrale
100 g di nocciole non tostate
100 g di cioccolato fondente 70%
100 g di olio di semi spremuto a freddo
100 g di succo di mela
1 cucchiaio di zucchero di canna
3 mele grattuggiate
1 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale
Contrastano il colesterolo cattivo, sono
antidepressivi.
Grattuggiate le mele. Sminuzzate il cioccolato con un coltello e riducete le nocciole in farina con l’aiuto di un macina
caffè. Setacciate la farina al lievito. Mescolate bene tutti gli ingredienti solidi e
mano a mano aggiungete l’olio e il succo
di mela. Amalgamate molto bene tutti
gli ingredienti. Prendete una cucchiaiata
di composto, con le mani formate una
pallina e mettetela al centro di un pirottino. Procedete fino ad esaurimento degli
ingredienti. Cuocete in forno ventilato e
preriscaldato a 180°C per circa 18 – 20
minuti.
 Dose: 4 anacardi al dì.
Servite una volta raffreddati.
 Dose: 5 mandorle al dì.
Anacardi ripuliscono il sangue.
Contengono un’alta percentuale di grassi monoinsaturi (come l’olio d’oliva),
acido folico, vit. B1 e B2, selenio, steroli
vegetali.
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I dolci di Giovanni Allegro con ingredienti a basso indice
glicemico, senza zuccheri, semplici ma…..buonissimi!
Ingredienti:
Ingredienti:
300 g uva nera, 150 g di mirtilli freschi, 250 g farina tipo 2,
150 g malto di riso oppure 80
g zucchero di canna mascobado, 3 uova, 70 g di nocciole
tritate, 100 g di latte di soia, 50
g di olio extravergine, buccia
tritata di 1 limone, 1 bustina di
lievito, 1 c. di vaniglia in polvere, 1 pizzico di sale
200 g nocciole, 200 g farina tipo
2, 200 g malto di riso, 100 g uvetta ammollata, 100 g latte di soia,
50 g crema di nocciole, 2 C. olio
extravergine, 2 uova, 1 bustina
di lievito, buccia tritata di mezzo
limone, 1 pizzico di sale
Legenda
T = tazza,
C = cucchiaio,
c = cucchiaino
Ingredienti:
Ingredienti:
1 T. farina tipo 2, 1 T. farina di castagne, 2 T. latte di soia, 5 C. di succo d’acero, 1 T. uvetta, 3 C. crema
di nocciole, 3 C. di pinoli, 1 bustina
e mezza di lievito istantaneo, 1 c.
di vaniglia, 1 pizzico di sale marino.
1 litro di latte di soia, 200 g di malto di grano, 120 g di crema di nocciole, 50 g di cioccolato fondente
a pezzetti, 1 C. di cacao, 4 cucchiai
di amido di mais, 2 c. di vaniglia in
polvere, qualche biscotto sbriciolato, q.b. sale marino
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Prevenzione con l’attività fisica
L’ attività fisica, insieme ad una corretta alimentazione, costituisce la premessa per un’ ottimale strutturazione e conservazione dell’osso.
menti che richiedano il sollevamento di
carichi pesanti.
L’attività fisica nell’anziano, se seguita
con prudenza e nel modo dovuto, è di
grande importanza anche per prevenire
o ritardare problemi circolatori e articolari.
È sufficiente camminare di buon passo almeno un’ ora al giorno, salire e scendere le scale e/o andare in bicicletta.
Per le persone più anziane o per attività più impegnative, è opportuno sentire preliminarmente il parere del Medico.
Nelle persone d’età più avanzata sono
anche da evitare gli esercizi che comportano flessione forzata in avanti della
colonna vertebrale e le attività e i movi-
Il miglior tono muscolare, l’agilità e l’equilibrio che ne conseguono, sono ulteriori elementi di prevenzione delle fratture da osteoporosi, in quanto possono far
evitare la caduta o contenerne l’impatto.
Corso per volontarie
L’inizio del corso previsto il 31 Gennaio 2013
Il G.A.D.O.S.
Gruppo Assistenza Donne Operate al Seno
Organizza un corso di formazione di base che si
rivolge a quelle donne che, avendo fatto l’esperienza
della malattia, desiderano aiutare altre donne
a superare i momenti difficili.
La partecipazione al corso è gratuita
Per informazioni telefonare al n.011/3134378
Tutti i giorni ore 9/12
e-mail: [email protected]
[email protected]
internet www.gados.it
Degas, una mostra imperdibile
Fine anno col botto per gli amanti della cultura. Torino ospita la mostra
dedicata a Edgar Degas, la più grande mostra antologica dedicata al
grande pittore degli ultimi decenni in Italia. Ottanta capolavori, raramente esposti al pubblico per motivi di conservazione che offrono uno
spaccato della vita della Parigi di fine Ottocento – l’ambiente familiare,
il mondo degli artisti, della musica e dei caffè, il paesaggio, i cavalli, le
ballerine e il nudo femminile – e particolare rilievo all’esperienza italiana
dell’artista.
Spicca fra tutti “Ritratto di famiglia” che solo in rarissime occasioni ha
lasciato il museo parigino anche a causa delle sue grandi dimensioni
(2x2,5 metri), uno dei capolavori più conosciuti e apprezzati dell’intera
opera diDegas.
Dunque, un appuntamento imperdibile per i torinesi e non solo per
loro. Dove?
Alla Promotrice delle Belle Arti in viale Crivelli a Torino, con orario:
Lunedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica dalle 10,00 alle 19,30 e il giovedì dalle 10,00 alle 22,30.
Chiuso il martedì. Il 24 e il 31 dicembre dalle 10,00 alle 14,30 e il martedì 25 dicembre e 1 gennaio dalle 14,30 alle 19,30.
Biglietto a 12 euro. La mostra chiuderà il 27 gennaio
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G.A.D.O.S.
L’associazione è nata nel 1984 per dare sostegno alle donne che all’atto della
diagnosi di cancro si trovano in un grave stato di alterazione ed una forte
reazione emotiva.
Fino ad oggi abbiamo aiutato più di diecimila donne, prima durante e
dopo le terapie oncologiche, e i loro parenti
I nostri convegni annuali cercano di portare a noi donne un’informazione
chiara e semplice grazie agli interventi di personale medico, e non, altamente qualificato.
Gli incontri di auto-aiuto e gli incontri individuali con lo psicologo rafforzano le nostre capacità emotive e fisiche, contribuiscono attivamente al buon
esito delle terapie oncologiche, aiutano a renderci più autonome e di conseguenza più attive nei confronti di chi ci sta attorno.
Il tuo contributo ci aiuta a continuare.
Bollettino di c/c postale n. 14794101 intestato a GADOS onlus
Bonifico bancario sul c/c n.100000120085
Codice IBAN: IT 87P0306909219100000120085
G.A.D.O.S.
Associazione ONLUS
Corso Spezia, 60
Tel. 011.3134378 - Cell. 335.1565732
e-mail: [email protected]
Sito INTERNET www.gados.it
FAX (presso S. Anna) 011/3134550 ccp 14794101
Se hai bisogno di ascolto ti accogliamo
nella nostra sede
tutti i giorni dal lunedì al venerdì
dalle ore 10.00 alle ore 12.00
Rispondiamo a domande sulle problematiche lavorative e invalidità civili
LE NOSTRE ATTIVITA’
Corso di Benessere Psicofisico Teorico Pratico:
lo psicologo ti aiuta nella gestione
consapevole dei vissuti emotivi
Corso di Ginnastica Dolce:
rieducazione al movimento;
Corso di Danzaterapia:
emozioni in libertà;
Corso di Yoga:
l’arte di vivere il momento;
Corsi di cucina naturale
prevenzione a tavola;
Convegno annuale:
con relazioni mediche su temi specifici;
Corso di base per la formazione
delle volontarie.
Sfilate di moda e corsetteria;
Gite ricreative, Festa della Donna
Ringraziamenti
“Comunicato: Ricordiamo che l’Associazione vive anche grazie alla vostra quota associativa che ancora per quest’anno è di 15 euro.”
Cinquemila volte grazie per la Vostra generosità e per il Vostro sostegno!
Le preferenze dei contribuenti con il 5 per mille nella dichiarazione dei redditi per il 2010
sono state generose: per la nostra Associazione questo significa portare avanti le attività
istituzionali a favore delle donne operate al seno e aprirci a nuove iniziative.
La campagna 5 per mille prosegue anche per la dichiarazione dei redditi del 2012: a Voi non
costa nulla e per noi è un aiuto importante.
Ci permettiamo pertanto di ricordarVi il ns. numero di codice fiscale
Associazione GADOS onlus: 97512380011
che potrà essere indicato nel primo riquadro dei quattro che figurano nei modelli 730 e/o
Unico insieme alla Vostra firma.
Fate il passaparola tra parenti e amici: per noi è vitale! Grazie di cuore.
Anno XXIV n° 2 – dicembre 2012
Notiziario semestrale del GADOS
Ospedale Sant’Anna – Corso Spezia, 60
Tel. 011/3134378 – 10126 Torino
Direttore Responsabile
Antonella Roggero
Autorizzazione tribunale
Torino n. 3529 del 2 Maggio 1985
Invio gratuito ai soci sostenitori
Progetto grafico e impaginazione:
Xevera - Ivrea - Tel. 0125.189.3828 - Fax 0125.189.3827
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