Scuola dell`Infanzia L`Aquilone

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Scuola dell`Infanzia L`Aquilone
Scuola dell’Infanzia L’Aquilone
Progetto annuale 2013/2014: Un anno da…fiaba!
Se volete che i vostri figli siano intelligenti, leggete loro delle fiabe. Se volete che siano
più intelligenti, leggete loro più fiabe” ( Albert Einstein)
Motivazione
I bambini desiderano ascoltare favole, fiabe e storie in genere: sono questi i generi narrativi che sollecitano i bambini ad esprimere la
propria vita interiore fatta di emozioni, fantasie, sentimenti e per questo le insegnanti della Scuola dell’Infanzia “L’Aquilone” hanno
scelto come tema della progettazione per l’anno scolastico 2013/2014 la fiaba classica. Essa rappresenta un momento pedagogico
importante e tende, come afferma Bettlheim « a far risuonare, far riemergere il mondo interiore del bambino e aiutarlo a trovare un
significato alla vita ». Nel contesto attuale, dove i media hanno un’estrema diffusione e i bambini sono spettatori passivi, bisogna
recuperare il senso e il valore della fiaba.
Quest’ultima, infatti, non è un genere letterario semplicemente di intrattenimento, ma ha una valenza educativa e formativa. L’incontro
con essa è molto stimolante per il bambino perciò la fiaba stessa rappresenta terreno fertile per lo sviluppo armonico di tu tte le
dimensioni sollecitando nei bambini esperienze educative che vanno dal piano cognitivo a quello affettivo, da quello linguistico a quello
creativo e da quello motorio a quello sociale.
La fiaba permette ai bambini di descrivere la propria vita interiore; emozioni, sentimenti e nello stesso tempo concede loro di utilizzare
il linguaggio nella sua funzione “fantastica”.
«Io sono convinto» afferma G.Rodari «che il bambino, ascoltando una fiaba, contempla in un certo senso la struttura della propria
immaginazione e si fabbrica, se vogliamo così dire, uno strumento che gli è indispensabile per conoscere il mondo ed avere verso di esso
un atteggiamento creativo. La fiaba, quindi, come tutto ciò che è in rapporto con l’immaginazione e la fantasia, ha una funzione educativa
indispensabile, persino per la formazione di un sano spirito critico…».
Ogni fiaba con quella sua “atmosfera speciale” porta il bambino a “tuffarsi” in ambienti magici, a calarsi in personaggi fantastici, a
parlare con gli animali, a vivere con loro avventure, paure e sogni.
Esse mostrano la realtà nella sua semplicità, ma anche nella sua crudezza; suggeriscono comportamenti ed esempi di vita e, con la
differenza dei tono di voce da parte del lettore, sottolineano la gravità o l’allegria del momento, trasferendo ai bambini dei modelli di
riferimento per le varie occasioni.
La fiaba, inoltre, essendo un genere letterario caratterizzato da una struttura narrativa costante, trasmette al bambino stabilità e
sicurezza. Offrono anche l’occasione per far vivere loro le prime esperienze di cittadinanza e per dare inizio ad un percorso che
porterà gli studenti a raggiungere e acquisire quelle “competenze sociali e civiche” riportate dalle Indicazioni Nazionali per il
Curricolo del 2012. Proprio in tale documento si legge che la Scuola dell’Infanzia oltre a consolidare l’identità, a sviluppare
l’autonomia, a far acquisire le competenze, deve permettere al bambino di affrontare le prime esperienze di cittadinanza: scoprire
l’altro da sé, dare importanza agli altri e ai loro bisogni, convincersi che è meglio stabilire delle regole condivise, rispettare l’altro,
la diversità e l’ambiente che lo circonda, affrontare il primo esercizio di dialogo e quindi d’ascolto.
Il bambino che frequenta la Scuola dell’Infanzia deve trovare fiducia nelle fiabe e nello stesso tempo deve essere rassicurato da
queste perché gli offrono gli strumenti per affrontare le difficoltà che gli si presentano e gli infondono speranza per il fu turo
suggerendogli che il protagonista arriverà al suo obiettivo anche se deve superare prove difficili e convincono il bambino che alla fine
il bene vince sul male.
Le fiabe prese in considerazione sono le seguenti:
La sirenetta, Cappuccetto Rosso, La piccola fiammiferaia, Pinocchio, Hansel e Gretel, Il brutto anatroccolo, Pollicino.
Inoltre…
…abbiamo pensato di rendere i genitori parte attiva della festa di fine anno e li abbiamo coinvolti nella realizzazione
della scenografia per la recita finale…
…durante l’anno scolastico si sono realizzate due piccole “gite scolastiche”: una presso l’Agriturismo Fabiocchi per la
realizzazione del pane, l’altra alla Pinacoteca Comunale…
…abbiamo tanti momenti di festa, di gioco, di lavoro e di laboratori che rendono la vita scolastica dei nostri bambini
sempre più attiva…