IL “NOBIL GIOCO”: UNA MAGICA STORIA!

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26 agosto 2016 / n. 32
Sport
AD ITRIA SCACCHI
IL “NOBIL GIOCO”:
UNA MAGICA STORIA!
(Prima parte)
Paradossalmente anche il gioco degli Scacchi, definito da Kasparov
come una delle battaglie più cruenti, può assumere i contorni
di una favola con tutta la magia che dona serenità a grandi e piccoli.
In questa estate che volge al termine, mi piacerebbe narrarvi una bella fiaba!
di Marika Chirulli - foto di Antonio Fuscaldo
bia fra i due erano così forti
che, schierati gli eserciti,
iniziarono subito a combattere tra loro. Le lotte durarono per mille giorni e mille
notti ma nessuno dei due
riusciva ad avere la meglio
sull’altro. Una mattina una
potentissima strega giunse
da est, aveva un anello con
una piccola pietra rossa al
dito che si diceva contenesse tutti i segreti del mondo
e aveva deciso di regalarlo
al re di quella valle. Quando
vide da lontano la battaglia,
se ne dispiacque così tanto
che decise di lanciare un potentissimo incantesimo:
“Per i fiumi e i mari, per il
sole e la terra,
io vi chiedo che cessi la
guerra!
Come il grande elefante
che ha paura del topo
diverrete i piccoli pezzi di
un gioco.
Otto pedoni per protezione
al re e alla regina in posizione,
due forti cavalli che sanno saltare
e l’alfiere a difendere la
diagonale,
infine due torri da cui
osservare
la piccola battaglia dove
nessuno si farà male!”
E così la strega trasformò i
due eserciti in pezzi di legno e nella valle tornò la
pace.
U
no degli aspetti caratteristici
del gioco degli
Scacchi,
quello che più
di tutti mi attrae, è il mondo immaginario che cela
ogni singolo pezzo e le
mille storie fantastiche che
si possono estrapolare dal
gioco e dalle sue regole.
In alcuni miei scritti mi
sono divertita a raccontare le imprese del Re, della Regina e dei Pedoni e
il loro ruolo nell’ambito
della scacchiera, paragonando le regole apparentemente insignificanti del
gioco alle leggi della vita.
Questo parallelo non è stato una forzatura, anzi, è
scaturito spontaneamente,
quasi come se fosse naturale vedere la Vita attraverso gli Scacchi.
L’ozio estivo è un’ottima
opportunità per dedicarsi
alla lettura e alla “navigazione intelligente” su internet; ovviamente intendo
dire che si può sfruttare il
tempo libero per approfondire determinati temi. Proprio mentre mi dedicavo
(Continua nel numero 33
di Extra Magazine del 2
Settembre)
alle mie ricerche, mi sono
imbattuta nel sito: www.
artspecialday.com curato
da Tiziana Ferrario, molto
entusiasmante perché apre
a tutti la possibilità di scrivere. Parafrasando l’autrice: “…il sito apre una finestra sul mondo curata da
una redazione di volontari
che credono nel valore della cultura e cercano di far
sentire la propria voce…è
un network di opinione
e informazione a tutti gli
effetti con pagine di attualità, costume, benessere
e società.” In particolare
sono stata attratta dal racconto di Emilia Bifano, sia
perché il protagonista è il
Nobil Gioco, sia perché si
narra di un nonno che trasmette la conoscenza scacchistica al nipote e questo
mi ha riportato alla mente
il ricordo della figura del
mio e dei suoi innumerevoli insegnamenti, facendomi provare enorme nostalgia.
Con piacere condivido con
voi, cari lettori, questa bellissima storia, riproducendola fedelmente assieme
alle foto di Antonio Fuscaldo.
“Per il mio ottavo compleanno mio nonno mi regalò
una scacchiera. Non sapevo cosa fosse quello strano pezzo di legno a quadri
bianchi e neri. Il nonno,
vista la mia perplessità,
disse: «È per fare le magie, Luca, le più belle e
grandi magie che tu abbia
mai visto!», ne fui entusiasta.
Mio nonno mi mostrò tutti
i pezzi e mi raccontò che
un re, tanti e tanti anni prima, aveva dichiarato guerra a suo fratello per conquistare il castello che il
padre gli aveva lasciato in
eredità. La gelosia e la rabProblema numero 387
Muove il Bianco
Matto in due mosse
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