A Poschiavo la XII Conferenza delle Alpi I temi: energia, sostenibilità

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A Poschiavo la XII Conferenza delle Alpi
I temi: energia, sostenibilità e clima
E il segretario della Convenzione arriverà camminando: un percorso di 208 km, 5 giorni di marcia che attraverserà tutto l'arco alpino, per sensibilizzare la
politica sugli argomenti all'ordine del giorno e per ascoltare da vicino le richieste di coloro che abitano questi territori "marginalizzati"
di LINDA VARLESE
Lo leggo dopo
BOLZANO - Quest'anno alla XII Conferenza delle Alpi che riunisce ogni due anni tutti i
ministri dell'Ambiente dei Paesi Alpini, il segretario generale della Convenzione Marco
Onida arriverà a piedi: da Bolzano percorrerà 208 km in 5 giorni di cammino,
attraversando la Val Venosta, il Parco Nazionale dello Stelcio e l'Alta Valtellina, fino a
raggiungere la Val Poschiavo, in Svizzera, dove è prevista la reunion.
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Un atto dimostrativo, per riportare l'arco alpino al centro dell'attenzione politica
nazionale e per ricongiungersi simbolicamente con il territorio di cui la Convenzione delle Alpi, un trattato internazionale
sottoscritto dai Paesi alpini (Austria, Francia, Germania, Itlia, Liechtenstein, Monaco, Slovenia e Svizzera) e dall'Unione Europea,
promuove lo sviluppo sostenibile, tutelando gli interessi della popolazione residente e tenendo conto delle complesse questioni
ambientali, sociali, economiche e culturali che lo percorrono.
"Questa conferenza, che si svolge ogni 2 anni, è il momento più alto delle azioni della Convenzione, quello per intenderci in cui si
prendono le decisioni più importanti" racconta Onida. "Ho scelto di dar vita a questa 'marcia' per due motivi principali - continua prima di tutto per sensibilizzare sui temi relativi allo sviluppo sostenibile nelle Alpi: mobilità e trasporti su tutti. E poi perché è
necessario atrraversare fisicamente un territorio per meglio comprenderne le esigenze: quelle dei suoi abitanti, quelle degli
albergatori, quelle della natura. Solo così potrò portare alla Conferenza una testimonianza attendibile dei bisogni che le Alpi tout
court hanno".
E a Poschiavo, infatti, si parlerà di sviluppo sostenibile e di Rio +20: il vertice mondiale di Rio del giugno 2012 ha infatti
approvato un documento che contiene una sezione appositamente dedicata alle zone dei montagna e la Conferenza discuterà
del seguito da dare a questo documento e delle misure concrete che possono essere applicate nelle regioni alpine. Ma non solo.
All'ordine del giorno anche i cambiamenti climatici e l'energia nelle Alpi con l'ipotesi dell'istituzione di una nuova piattaforma
dedicata all'energia; la strategia macroregionale per le Alpi, per la costruzione di un'eventuale nuova "strategia macroregionale
europea", dedicata alla sostenibilità dell'area alpina; oltre alla presentazione di una relazione sullo stato delle Alpi, dedicata al
turismo sostenibile.
"La politica italiana deve prendere sul serio il lavoro della Convenzione -specifica Onida - anche per questo ho deciso
provocatoriamente di arrivare a piedi. Per fare capire ai ministri che raggiungeranno Poschiavo in macchina e scapperanno a
riunione terminata, che questi temi, hanno bisogno di tempo, che le autorità devono trovare il modo per pensare alle Alpi". Il
segretario della Convenzione denuncia, infatti, una scarsa attenzione da parte della politica al territorio alpino che è
"marginalizzato" perchè scarsamente "interessante" dal punto di vista industriale e di sviluppo. "Questi territori vengono in un
certo senso sfruttati: dal turismo, ad esempio, o dalla politica energetica, come nel caso delle fonti rinnovabili, che nascono qui,
ma il cui prodotto serve per alimentare le città di pianura".
Questo è un gioco che la Convenzione chiede di rivedere. "Anche se qualcosa si sta muovendo, infatti lo scorso maggio il
Parlamento italiano ha approvato la ratifica di otto dei nove protocolli di attuazione decisi dalla Convenzione nel 2009, ancora
non è abbastanza" lamenta Onida. " Ad esempio rimane indefinito il destino del protocollo dei trasporti, un documento molto
complesso in cui si chiede, tra le altre cose, nei territori alpini, il trasferimento del trasporto delle merci dalla strada sulle rotaie:
una decisione che ha incontrato l'opposizione della Lega in fase di ratifica e che è fortemente osteggiato dalle lobby degli
autotrasportatori" conclude Onida.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
(28 agosto 2012)
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