La Convenzione delle Alpi e la protezione delle specie

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La Convenzione delle Alpi e la protezione delle specie
Ständiges Sekretariat ● Secrétariat permanent
Segretariato permanente ● Stalni sekretariat
La Convenzione delle Alpi e l’agrobiodiversità
L’attuazione della Convenzione delle Alpi e del protocollo “Agricoltura di montagna“
Monitoraggio a lunga durata e promozione dell’agrobiodiversità
Bolzano 20-21 maggio 2008
La Convenzione delle Alpi
e la protezione delle specie selvatiche
Luciano Onori
Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e per i servizi Tecnici (APAT)
Dipartimento Difesa della natura - Servizio Aree protette e pianificazione territoriale
Settore Aree protette
Sede operativa distaccata del Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi (EURAC)
Bolzano
20-21 maggio 2008
La Convenzione delle Alpi e la protezione delle specie selvatiche
Luciano Onori - APAT - Settore Aree protette
Se una farfalla batte le ali in Brasile,
si stabilisce una discontinuità che
può essere interpretata come una
rottura di simmetria del sistema: di
conseguenza può succedere che il
movimento dell’aria venga tanto
amplificato da provocare un tornado
nel Texas
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L’attuazione della Convenzione delle Alpi e del protocollo “Agricoltura di montagna“
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(Edward Norton Lorenz – Predictability: does the flap of a
butterfly’s wings in Brazil set off a tornado in Texas? < Ann.
Meeting Amer. Ass. Adv. Sc.>)
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Memoria dedicata a Edward Norton Lorenz
Il 17 aprile 2008 moriva, all’età di 90 anni, E. N. Lorenz, uno dei
fondatori della meteorologia moderna e della teoria del caos.
Geniale la sua intuizione conosciuta come effetto farfalla del 1963, in
uno scritto per la New York Academy of Sciences dal titolo
“Deterministic Non-periodic Flow“ (J. Atmos. Sci. , 1963,. Vol. 20, pp.
130) dove però parlava di un gabbiano “…un battito delle ali di un
gabbiano sarebbe stato sufficiente ad alterare il corso del clima
per sempre…“
Anche se successivamente il gabbiano si è trasformato in una farfalla
resta la sostanza: i sistemi complessi (e l’ecosistema rientra senz’altro
in questa categoria) sono molto sensibili alle condizioni iniziali ed è
difficile prevedere la loro evoluzione nel tempo
Piccole variazioni possono portare a risultati estremamente diversi,
perché i sistemi divergono verso soluzioni lontane tra loro
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La “Protezione della natura e tutela del paesaggio”
Uno dei dodici Protocolli di attuazione della Convenzione quadro per la
protezione e lo sviluppo sostenibile dell'Arco Alpino, nota come
Convenzione delle Alpi, riguarda la “Protezione della natura e tutela
del paesaggio”
Esso prevede, tra l’altro, l’adozione di tutte le misure idonee ad
assicurare la conservazione degli habitat naturali e delle specie
animali e vegetali
Una delle azioni individuate dal Protocollo è quella di provvedere alla
redazione di liste valide per l’intero territorio alpino sulla
presenza/assenza delle specie animali e vegetali autoctone che
richiedono particolari misure di protezione, in quanto minacciate in
modo specifico
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Il “Progetto di raccolta dei dati sulla protezione
delle specie selvatiche (flora e fauna)”
Il Gruppo di Lavoro SOIA (Sistema di Osservazione e Informazione
sulle Alpi) della Convenzione ha ravvisato l’opportunità di sviluppare
un “Progetto di raccolta dei dati sulla protezione delle specie
selvatiche (flora e fauna)”, attraverso una ricognizione della
distribuzione, nell’area interessata dalla Convenzione, delle specie
minacciate e degli habitat oggetti di tutela da parte della normativa
nazionale ed internazionale
Il coordinamento del Progetto è stato assegnato dal SOIA all’Italia e,
sulla base di una Convenzione dell’allora Ministero dell’Ambiente e
Tutela
del
Territorio,
Servizio
Protezione
Internazionale
dell’Ambiente, all’allora ANPA (Agenzia Nazionale per la Protezione
dell’Ambiente), ora APAT (Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e
per i Servizi Tecnici)
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L’ANPA già partecipava, dal 1994, al G.d.L. “Sistema di Osservazione
e Informazione delle Alpi” (SOIA) nell’ambito della “Convenzione
per la protezione delle Alpi”
APAT, designata dal SOIA nel 2001 a Thematic Leader per The
Protection of wild species (fauna & flora), ha coordinato per l’Italia
le attività relative alla realizzazione di una Carta eco-pedologica
delle Alpi e al monitoraggio delle specie selvatiche protette
Per quest’ultimo aspetto nel 2002 è stato
istituito un team di esperti (@lpinsieme), per
la raccolta della documentazione tecnicoscientifica relativa all’intero arco alpino
Il team ha raccolto e diffuso informazioni e dati necessari alla
valutazione della situazione ambientale e dei livelli di protezione
della biodiversità adottati a livello di unità territoriali di tipo
amministrativo
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Il mandato del SOIA
Il SOIA ha deciso di fare riferimento a due importanti normative
dell'Unione Europea:
• la Convenzione di Berna (82/72/CEE) finalizzata alla “conservazione
della vita selvatica e dell'ambiente naturale”
• la Direttiva Flora-Fauna-Habitat (92/43/CEE e succ. agg.) relativa
alla “conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e
della fauna selvatiche”
Entrambe le disposizioni sono finalizzate alla conservazione della
biodiversità a livello di specie, attraverso la pubblicazione di elenchi
ufficiali in appositi allegati
In più, però, con la Direttiva Flora-Fauna-Habitat viene riconosciuta in
modo esplicito l’importanza della conservazione degli habitat quale
condizione necessaria anche per la tutela delle specie
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Il mandato del SOIA
Il SOIA ha anche indicato come unità geografiche di riferimento i
NUTS (Nomenclature of territorial units for statistics
dell’Eurostat’s Classification System) di livello 1 e 2, ed ha sviluppato
un insieme di 23 indicatori
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Nomenclatura di Unità Territoriali per Statistiche (NUTS)
Unità amministrative del territorio della Convenzione delle Alpi
Stato
Germania
NUTS1
NUTS3
Alta Baviera
Rosenheim Krfr. Stadt, Tölz-Wolfratshausen, Land di Berchtesgaden,
Garmisch-Partenkirchen, Miesbach, Rosenheim, Landkreis Traunstein,
Weilheim-Schongau
Svevia
Kaufbeuern Krfr. Stadt, Kempten (Allgäu) Krfr. Stadt, Lindau (Lago de
Costanza), Alta Algovia , Algovia orientale
Burgenland
Burgenland centrale, Burgenland settentrionale, Burgenland merisionale
Austria Inferiore
Mostviertel-Eisenwurzen, Austria Inferiore meridionale, Sankt Pölten,
Circondario di Vienna/settore settentrionale, Circondario di
Vienna/settore meridionale
Baviera
Austria
orientale
Austria
NUTS2
Austria
meridionale
Carinzia
Stiria
Alta Austria
Austria
occidentale
Salisburgo
Tirolo
Vorarlberg
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Klagenfurt-Villaco, Alta Carinzia, Bassa Carinzia
Graz, Liezen, Alta Stiria orientale, Stiria orientale, Stiria occidentale e
meridionale, Alta Stiria occidentale
Steyr-Kirchdorf, Traunviertel
Lungau, Pinzgau-Pongau, Salisburgo e circondario
Ausserfern, Innsbruck, Tirolo orientale, Altopiano Tirolese, Pianura
Tirolese
Bludenz-Bregenzerwald, Rheintal-Bodenseegebiet
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Nomenclatura di Unità Territoriali per Statistiche (NUTS)
Stato
NUTS1
Francia
Mediterraneo
centro-orientale
NUTS2
Rodano-Alpi
Provenza-Costa
Azzurra
Piemonte
Nord-Ovest
Valle d’Aosta
Liguria
Lombardia
Italia
Lombardia
Trentino-Alto
Adige/Südtirol
Nord-Est
Veneto
NUTS3
Drôme, Isère, Alta Savoia, Alte Alpi
Alpi dell’Alta Provenza, Alpi Marittime, Var, Vaucluse
Cuneo, Torino, Vercelli, Novara, Biella, Vebano-Cusio-Ossola,
Aosta
Imperia, Savona
Varese, Como, Lecco, Bergamo, Sondrio, Brescia
Trento, Bolzano-Bozen,
Verona, Vicenza, Treviso, Belluno
Friuli Venezia
Giulia
Pordenone, Udine, Gorizia
Liechtenstein
Liechtenstein
Liechtenstein
Liechtenstein
Monaco
Monaco
Monaco
Monaco
Slovenia
Slovenia
Slovenia
Pomurska, Podravska, Koroska, Savinjska, Zasavska, Spodnjeposavska,
Jugovzhodna Slovenija, Osrednjeslovenska, Gorenjska, Notranjskokraska, Goriska, Obalno-kraska
Svizzera
Svizzera
Svizzera
Appenzel I.Rh, Appenzel A. Rh, Berna, Friburgo, Glarus, Grigioni,
Lucerna, Nidwalden, Obwalden, San Gallo, Schwyz, Tessin, Uri, Vaud,
Vallese
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Protection of the Species (Bern Convention; Habitat Directive)
CODE: pef 0
Indicator: Bern Convention
Sub Indicator: Number of species in the Alpine arc protected under Annex I of the Bern Convention
NUTS level: Level 1
CODE: pef 1
Indicator: Bern Convention
Sub Indicator: Number of species in the Alpine arc protected under Annex II of the Bern Convention
NUTS level: Level 1
CODE: pef 2
Indicator: Bern Convention
Sub Indicator: Number of species in the Alpine arc protected under Annex III of the Bern Convention
NUTS level: Level 1
CODE: pef 3
Indicator: Habitat Directive
Sub Indicator: Number of habitats of primary interest to the Community in the Alpine Arc concerned by Annex I of the Habitat
Directive
NUTS level: Level 1
CODE: pef 4
Indicator: Habitat Directive
Sub Indicator: Number of species in the Alpine arc, mentioned in Annex II of the Habitat directive, which necessitate a strict protection
NUTS level: Level 1
CODE: pef 5
Indicator: Habitat Directive
Sub Indicator: Number of species in the Alpine arc, mentioned in Annex IV of the Habitat directive, which necessitate a strict
protection
NUTS level: Level 1
CODE: pef 6
Indicator: Habitat Directive
Sub Indicator: Number of species in the Alpine arc, mentioned in Annex V of the Habitat directive, which necessitate a strict protection
NUTS level: Level 1
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Protection of the Species
(Bird Directive; National and European protection)
CODE: pef 7
Indicator: Bird Directive
Sub Indicator: Number of species in the Alpine Arc concerned by Annex I of the bird directive
NUTS level: Level 1
CODE: pef 8
Indicator: Bird directive
Sub Indicator: Number of species in the Alpine arc concerned by the Annex II of the bird directive
NUTS level: Level 1
CODE: pef 9
Indicator: Bird directive
Sub Indicator: Number of species in the Alpine arc concerned by the Annex III of the bird directive
NUTS level: Level 1
CODE: pef 10
Indicator: Areas of special protection (ASP)
Sub Indicator: Number of ASP in the territory of the Alpine Convention
NUTS level: Level 1
CODE: pef 11
Indicator: National red lists
Sub Indicator: Number of species on the red list per countries and degree of endangerment of that species
NUTS level: Level 1
CODE: pef 12
Indicator: European red list for invertebrates of Koomenen and Helsdingen
Sub Indicator: Number of invertebrate listed as endangered and degree of endangerment of those insects in the Alpine Arc
NUTS level: Level 1
CODE: pef 13
Indicator: National protection
Sub Indicator: Number of species protected in the countries
NUTS level: Level 1
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Protection of the Species (IUCN criteria)
CODE: pef 14
Indicator: IUCN worldwide criteria
Sub Indicator: Number of species in the Alpine arc in the category "Data Deficient" (DD) of the IUCN list
NUTS level: Level 1 and 2
CODE: pef 15
Indicator: IUCN worldwide criteria
Sub Indicator: Number of species in the Alpine arc, contained within the category "Not Evaluated" (NE) of the IUCN list.
NUTS level: Level 1 and 2
CODE: pef 16
Indicator: IUCN worldwide criteria
Sub Indicator: Number of species in the Alpine arc, contained within the category "Lower Risk" (LR) of the IUCN list.
NUTS level: Level 1 and 2
CODE: pef 17
Indicator: IUCN worldwide criteria
Sub Indicator: Number of species in the Alpine arc, contained within the category "Vulnerable" (VU) of the IUCN list.
NUTS level: Level 1 and 2
CODE: pef 18
Indicator: IUCN worldwide criteria
Sub Indicator: Number of species in the Alpine arc, contained within the category "Endangered" (EN)of the IUCN list.
NUTS level: Level 1 and 2
CODE: pef 19
Indicator: IUCN worldwide criteria
Sub Indicator: Number of species in the Alpine arc, contained within the category "Critically Endangered" (CE) of the IUCN list.
NUTS level: Level 1 and 2
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Protection of the Species (IUCN criteria 2)
CODE: pef 20
Indicator: IUCN worldwide criteria
Sub Indicator: Number of species in the Alpine arc, contained within the category "Extinct in the Wild" (EW) of the IUCN list.
NUTS level: Level 1 and 2
CODE: pef 21
Indicator: IUCN worldwide criteria
Sub Indicator: Number of species in the Alpine arc, contained within the category "Extinct" (EX) of the IUCN list.
NUTS level: Level 1 and 2
CODE: pef 22
Indicator: Protection status of the species in the IUCN lists
Sub Indicator: Protection status of the species under protection of the Bern Convention in the IUCN lists
NUTS level: Level 1
CODE: pef 23
Indicator: Protection status of the species contained in the IUCN lists
Sub Indicator: Number of species protected under the Habitat Directive or the Bid Directive also included in the IUCN lists
NUTS level: Level 1
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Il lavoro del Team @lpinsieme
Realizzazione di database per il monitoraggio dei pattern di
distribuzione della flora e fauna protetta della regione
biogeografica alpina nell’ambito delle attività svolte dall’Italia
in attuazione della Convenzione delle Alpi
Foglio elettronico dati distribuzione
INVERTEBRATI in Italia (stralcio)
FLORA
FAUNA INVERTEBRATA
FAUNA VERTEBRATA
94
68
372
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pom atia
Linnaé, 1758
striata
(Müller, 1774)
ST YLOMMAT OPHORA
Vertiginidae
Vertigo
angustior
Jeffreys, 1830
ST YLOMMAT OPHORA
Vertiginidae
Vertigo
genesii
Gredler, 1856
ST YLOMMAT OPHORA
Vertiginidae
Vertigo
geyeri
Lindholm, 1925
Chiocciola
Vertigo
sinistrorso
P
P
0
0
NUTS3=Biella
Helix
Helicopsis
NUTS3=Verbania
Helicidae
Hygromiidae
NUTS3=Cuneo
ST YLOMMAT OPHORA
ST YLOMMAT OPHORA
NUTS3=Novara
National Name
NUTS3=Torino
Latin Nam e
Family
NUTS3=Vercelli
ORDER
NUT S2 =
Valle
d'Aosta
NUT S2 = Piemonte
0
0
0
0
0
0
NUTS2=Valle
d'Aosta
NUTS3=Valle
d'Aosta
List of Alpine Fauna (invertebrates)
NUTS1=NordOvest
N°specie
NUT S1= Nord-Ovest
NUTS2=Piemonte
Redazione delle liste di specie incluse nella
Convenzione di Berna e nelle Direttive Uccelli ed
Habitat presenti nell’area della Convenzione e loro
distribuzione nelle unità amministrative
P
0
0
P
P
0
0
Vertigo a stoma 0
Vertigo di
0
Geyer
Vertigo di
P
Demoulins
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
P
P
ST YLOMMAT OPHORA
Vertiginidae
Vertigo
m oulinsiana
(Dupuy, 1849)
UNIONOIDA
Margaritiferidae
Margaritifera
auricularia
(Spengler, 1793)
UNIONOIDA
Margaritiferidae
Margaritifera
m argaritifera
(Linnaeus, 1758)
UNIONOIDA
Unionidae
Microcondylaea
com pressa
(Menke, 1828)
Microcondilea
UNIONOIDA
Unionidae
Unio
elongatulus
Pfeiffer, 1825
Unione
UNIONOIDA
Unionidae
Unio
crassus
Philipsson, 1788
ARHYNCHOBDELLAE
Hirudinidae
Hirudo
m edicinalis
Linnaé, 1758
Sanguisuga
P
P
P
0
0
P
P
P
0
0
0
0
0
0
Luciano Onori - APAT - Settore Aree protette
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
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Il lavoro del Team @lpinsieme
Realizzazione di una
banca dati sulla
distribuzione ecologica
regionale della flora
alpina protetta/a rischio
(integrata con Liste
Rosse locali)
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Il sito di @lpinsieme
Per la messa a disposizione
di tutte le informazioni e
dei dati raccolti si è scelto
di usare la via telematica,
tramite il sito web
www.alpinsieme.org
e
www.alpinsieme.it
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Publication of a technical brochures
THE PROTECTION OF WILD SPECIES
Studies and research related to the project
Taking part in the studies started by the APAT Service for “Parks,
Ecosystems and Biodiversity”
Biodiversity” are :
Coordination of data collection on the Italian territory (ARPA Piemonte)
Piemonte)
Data collection of Veneto Region (ARPA Veneto)
Data collection in the Province of Bolzano (Autonomous
(Autonomous Province of
Bolzano)
(FLORA and FAUNA)
WITHIN THE ALPINE CONVENTION
APAT
Agency for Environmental Protection
and Technical Services
Data collection in the Province of Trento (Autonomous
(Autonomous Province of Trento)
Data collection of Liguria Region (ARPA Liguria)
Data collection of Valle d'Aosta Region (Autonomous Region of Valle
d'Aosta)
Data collection on minor fauna (amphibious
(amphibious and reptiles)
reptiles) of the Prealpi
Giulie Park (The Organization of the Natural Park of Prealpi Giulie)
Database on the alpine vegetation associations (Forum Plinianum)
Plinianum)
Web GIS of the alpine vertebrate fauna (Institute
(Institute of alpine Ecology)
Ecology)
Distribution of alpine Macromycetes (Myicologic Association in Bresadola)
Bresadola)
Data collection on flora for Switzerland (CRSF – Center of the Swiss
Network of Flora)
Data collection on fauna for Switzerland (CSCF – Swiss Cartographic
Center of Fauna)
Data Bank of the protected alpine vascular flora (Mr. Cesare Lasen,
Lasen,
APAT consultant)
Convenzione delle Alpi
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First results and publication of a technical report
So far only Switzerland provided the validation of data for the
NUTS of its pertinence, while Austria and the Principality of
Monaco transmitted their commitment to deliver it within
short time. While waiting for an answer from the other
Contracting Parties, we thought it would be useful to proceed
with a first critical analysis of the results.
In fact, APAT is publishing a technical report with the intention of:
Stressing the bio-geographical and ecological peculiarities of the alpine
area
Highlighting the conservational importance of the alpine environment
regarding specifically flora and vertebrate and invertebrate fauna.
Offering a first review of the protection forms in action
Giving a first critical evaluation of the significance of plants and animal
species that are protected in the alpine area by international
regulation.
A short version of the work will be published in
English by APAT in collaboration with EURAC in
order to augment the utilization possibilities of
The volume was edited by Luciano Onori
La Convenzione delle Alpi e la protezione delle specie selvatiche
the information contained in it.
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The present research collects information about the distribution
of 372 species of protected alpine vertebrates.
For Switzerland they include 14 species of fish, 17 of amphibians,
15 of reptiles, 225 of birds, 66 of mammals.
Salamandra lanzai
For Italy, they include 22 species of fish, 20 of amphibians (among
those the endemic Salamandra lanzai), 22 of reptiles, 226 of birds
and 67 of mammals.
fish
Salamandra lanzai
amphibians
reptiles
The fish fauna is, due to the physical characteristics of alpine
birds
rivers, scarcely represented, even if it includes species that are
mammals
often fastidious and, therefore,
indicative of excellent
environmental quality, e.g. the minnow (Phoxinus phoxinus) and
the Italian Mediterranean barbel (Barbus meridionalis caninus).
The alpine vertebrates protected by EC legislation
Bern Convention
353
Directive
92/43/CEE
"Habitat"
96
91
La Convenzione delle Alpi e la protezione delle specie selvatiche
Directive
79/409/CEE
"Birds"
Tetrao urogallos
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Qualche considerazione
Gli elenchi europei delle specie protette, necessariamente
concisi per comprendere entità facilmente riconoscibili e
rendere concreta e applicabile la normativa stessa, non
tengono conto della completezza e dell’approfondimento
sistematico richiesti per le Liste Rosse nazionali
Purtroppo, dalle analisi effettuate risulta che solo 66
taxa vegetali alpini possono contribuire, in base
all’allegato II della Direttiva Habitat, all’individuazione di
aree ZSC (Zone Speciali di Conservazione), una delle
tipologie previste dalla rete Natura2000
La Convenzione delle Alpi e la protezione delle specie selvatiche
Luciano Onori - APAT - Settore Aree protette
Ständiges Sekretariat ● Secrétariat permanent
Segretariato permanente ● Stalni sekretariat
La Convenzione delle Alpi e l’agrobiodiversità
L’attuazione della Convenzione delle Alpi e del protocollo “Agricoltura di montagna“
Monitoraggio a lunga durata e promozione dell’agrobiodiversità
Bolzano 20-21 maggio 2008
Per alcuni gruppi di specie i dati raccolti sono scarsi, per
difficoltà nel reperimento di dati di dettaglio, in molti casi,
o per un insufficiente livello di conoscenze, in qualche caso
A conferma di ciò, ricordiamo che il WCMC (World
Conservation Monitoring Centre) della UNEP (United
Nations Environment Programme) ha eliminato dal proprio
database delle specie minacciate, funghi, licheni e briofite
proprio per mancanza di dati sufficienti ad una valutazione
generale dello stato di minaccia
Anche a livello europeo questi gruppi appaiono sottostimati
o non considerati affatto
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Da rilevare, ad esempio, la totale assenza dei funghi nella normativa
europea a protezione della biodiversità
APAT, dal 2003, in collaborazione con AMB (Associazione
Micologica Bresadola – Fondazione Centro Studi micologici), ha
sviluppato una linea di attività rivolta al censimento e alla
mappatura della flora micologica nazionale, con particolare riguardo
a quella alpina, oggetto di una specifica pubblicazione monografica
in corso di stampa
Anche le alghe sono fra i taxa da segnalare per l’esiguità delle
entità considerate, con un totale di 14 specie (12 nella Convenzione
di Berna; 2 nella Direttiva Habitat)
Un altro taxon chiaramente sottostimato è quello dei licheni, che
pur essendo organismi di grande valore ambientale, sono
praticamente assenti nella normativa europea di protezione, con
l’unico genere considerato è Cladonia L. subgenus Cladina (Nyl.)
Vain., nell’allegato V della Direttiva Habitat
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I risultati dello studio hanno permesso di accertare
come le misure di protezione di singole specie,
disgiunte da quelle che interessano gli habitat di
riferimento, risultano spesso poco efficaci
Inoltre ci sono delle tendenze in atto inconfutabili:
• cambiamenti climatici
• diminuizione della biodiversità
• perdita di suolo per trasformazione di territorio e
sottrazione di aree naturali
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Torniamo a E. N. Lorenz
Lo studio dei sistemi complessi, come ad es., quelli
ecosistemici, attraverso la teoria del caos, mette in
evidenza un particolare tipo di comportamento di tali
sistemi, quale quello delle dinamiche non lineari
Un approccio corretto allo studio degli ecosistemi e alla
soluzione delle problematiche ad essi connessi, deve
tenere in dovuta considerazione i cambiamenti che
intervengono
e
le
cause
che
li
generano
In altri termini, è necessario cercare di determinare
come avvengono i cambiamenti, perché avvengono e che
genere di cambiamenti potranno aversi in futuro
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Qualche considerazione
Punti critici nel sistema sono:
la frammentazione degli habitat
l’aumento della pressione antropica
la diminuzione della qualità ambientale
la presenza delle specie, selvatiche e
coltivate, è compromessa
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Qualche proposta
APAT ha avviato linee di attività, che potrebbero essere condivise con
le Parti della Convenzione delle Alpi, per:
1) catalogare e monitorare nel tempo la distribuzione degli habitat
alpini, mediante analisi spaziale con il GIS
2) potenziare il sistema degli indicatori, attraverso la verifica delle
sinergie fra le direttive UE "Acque“, "Habitat" e "Uccelli“, al fine
di definire strumenti di supporto alle Aree protette
3) estendere all’arco alpino il progetto d’inventario delle zone umide
del Mediterraneo
4) riqualificare le aree di collegamento tra i siti naturali e quelli più
antropizzati, come gli agroecosistemi, attraverso una rete alpina
di corridoi ecologici
Grazie per l’attenzione
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