un ponte targato fondazioni
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un ponte targato fondazioni
da pag. 1 06-LUG-2006 Quotidiano Milano Direttore: Osvaldo De Paolini GIULIANO SEGRE UN PONTE TARGATO FONDAZIONI L ma e Fondazionidel Nord inve- re dalla nascita delle Fondazioni stono al Sud? Un'eresia fi- (1992) aoggi, segnando comnora, presto una realtàe so- plessivamente un incremento prattutto un progetto non richie- del 220% circa.Questaevidenza sto, autonomamentedetermina- dovrebbefar pensare: il patrimoto dal sistema delle Fondazioni nio delle Fondazioni avrebbereex bancarie per uscire dalla mi- gistrato più o meno quei tassi nore età (politica). F'iù di 300 d'incremento se fosse rimasto milioni di euro destinati a co- tutto investito in titoli bancari; struire un ponte vero, immate- in realtà levicende patrimoniali riale ma solido, tanto quanto sono state certamente diverse, può esserlo un grande progetto anche se non sono chiaramente socioeconomico. Ma anche un percepïbilidai bilanci che sovenesame di maturità preparato te riportano i dati dell'attivo padalle Fondazioni in solitudine, trimoniale in termini di valori di che sta per essere superato con carico piuttosto che di mercato. lode ponendo fine a un lungo af- Comunque, sullabase degli ultifanno esistenziale perché rico- m i bilanci pubblicati (esercizio nosce loro quel ruolo interme- 20041, l'incremento complessidio fra pubblico e privato che vo del patrimonio delle Fondavanno cercando da tempo, tan- zioni (42 miliardi a valori di lito da potersi permettere una bro) nel periodo 1992-2004 è propria politica erogativa, non stato del 79 per cento. solo non contrattata, ma anzi in- Queste poche note valgono sodifferente al potere politico. prattutto a spiegare che il fenoUna politica meridionale per meno patrimoniale delle Fondasoggettiassai soventenati e cre- zioni non è cosa da poco e posciuti in terre leghiste è la più trebbe rappresentare un fenogrande sorpresa che le Fonda- meno assai interessate in un zioni stanno dando al Paese: per- Paese che da sempre vede mociò bisogna uscir di metafora, vimenti di capitale assai modeper onorare quel progetto Sud sti. D'altra canto, quando una nato dalla sensibilità politica di parte &b .Fondazioniha proGiuseppe Guzzetti eche ha rap- va9 a,dedic+usi. a un investipresentato il punto più forte, an- A%?t@ la %va : ?.Pme che per energia oratoria, del depositi e prestiti,pur non XX CongressoACRI a Bolzano agendo direttamente in temtonei giorni scorsi. Unificare per rio borsistico il solo rendimenlo sviluppo diverse esperienze to per riscossione-dividendi è può costituire una potente sor- stato in due anni del 30%,cui presa per quei territori nei quali si aggiunge l'eventuale capital la storia bancaria non ha lascia- gain però non concretamente to tracce consistenti, ma che nel- verificabile fino al 2009. l'apporto sociale culturale e posDunque, quandoi soggetti fonsono trovare elementi di azione dazionali acquisiranno la coeconomica innovativa. scienza di operatori finanziari, Tuttavia, la loro vera rivoluzio- si potrà presentaresul mercato ne le Fondazioni possono e devo-una nuova classe di investitori no costruirsela in casa, dando fi- di importanti dimensioni:l'uscinalmente ai loro stessi occhi ta dal settore bancario, se non un'immagine di operatore h a n - altro per differenziazionedei riziario completo e potente. Proba-schi, porterà a interventi in altri bilmente sono assai pochi i con- +et@ri, dove le oc*ioni di i y e sigh (di indirizzo o di gestione) stimento in azioni quotate si podelle Fondazioni chehanno pre- tranno inquadrare anche in opeso in esame l'andamento dei razioni di natura strumentale mercati fkmktidallaloro stes- nei settori previsti dai singoli sa costituzione a oggi. Puraven- statuti, con tutte le conseguendo subitoun vistoso calo nel peri- ze del loro sistema specifico. Inodo 2000-2002,l'indice Mi% del fatti, dei tre grandi settori della comparto bancario ha più che Borsa italiana,escluso nel caso raddODDiat0nel Deriodo che cor- specifico quello industriale (per , I A I ~~~ difformità di fini) e parimenti escluso quello finanziario per la appena ricordata necessità di differenziazione rispetto all'attuale assetto dell'attivo, resta quello dei servizi, che nei suoi tre, sotto-settori appare particolarmente c o n g e w e agli inter.yepl$ stnuneptali @elleFondazioni: editoria, pubbliche utilità, trasporti e turismo potrebbero essere il campo di un ingresso come si deve nel gioco finanziario da parte delle Fondazioni.