Un fattore di progresso della democrazia italiana

Transcript

Un fattore di progresso della democrazia italiana
Sussidiarietà. Quadrio Curzio: «Oltre ai numeri la crescita sociale»
«Un fattore di progresso
della democrazia italiana»
"TT" e Fondazioni di origine banca/ / I
riahannorappresentatounfat#« I
tore di progresso della demoW-M—rfcrazia partecipativa italiana,
dando accentuazione concreta allo sviluppo
della sussidiarietà come modalità evoluta di
funzionamento dell'economia civile». Alberto Quadrio Curzio, economista emerito
della Cattolica, profondo conoscitore delle
dinamiche socio-economiche dei bacini territoriali, non ha dubbi: le Fondazioni hanno
creato «valore in sé> in molti territori dell'attività italiana, dal sostegno alla ri cerca, alla
valorizzazione delpatrimonio artistico e culturale, al supporto alle strutture di education
o di welfare diffuso.
«In una democrazia partecipativa le Fondazioni hanno dato larga prova di un'operativitàsostanziakevigorosaall'internodellasocietà civile, in anni in cui l'intervento pubblico
si è fatto via via meno esteso e ha imboccato,
per molteplici ragioni, un percorso di ritiro:
soprattutto in quelle aree critiche del sistema-Paese in cuièingiocolacoesionesocialeo
il mantenimento della vitalità culturale». La
solidarietà - sottolinea Quadrio Curzio - è un
connotato forte dell'identità italiana, soprattutto nella dimensione locale: è qui che hanno
in modo percepibile tutte le «valenze» delle
Fondazioni dell'Acri., che dal 2000 hanno riversato 17,5 miliardi di erogazioni.
Gli enti hanno poi partecipato «a un processo più ampio di innovazione del Paese,
mettere al servizio delle loro strategie istituzionali, dei destinatari e spesso anche dei loro stakeholder una strumentazione moderna, via via aggiornata». L'ingresso di un
gruppo di enti come soci finanziari nella
Cassa depositi e prestiti «ha sicuramente
consentito all'Azienda-Italia di allinearsi alle esperienze di altri sistemi-Paese importanti nell'Unione europea».
Ma sul terreno più proprio della sussidiarietà, l'economista cita lo sviluppo di progetti nel social housing , con il coinvolgimento di soggetti privati in una "politica
della casa 2.0". E anche la Fondazione per il
Sud - capitalizzata nel 2006 dalle grandi
fondazioni del Nord - ha espresso cifre tutt'altro che simboliche: erogando complessivamente 130 milioni in 690 interventi che
hanno coinvolto 5.600 soggetti della società civile e i7omila cittadini.
E' per questo che Quadrio Curzio ritiene
«auspicabile»un ripensamento del governo
sulla tassazione delle rendite delle Fondazioni, attingere a patrimoni e redditi delle
Fondazioni non risolve i problemi quantitativi del bilancio pubblico e sottrae qualità ai
circuiti sussidiari. Gli fa eco Roberto EscoSOCIETA' CIVILE MILANESE
Escobar (Piccolo Teatro):
il rischio-taglio erogazioni
non è un caso solo finanziario
Vittadini: l'Alta Corte nel 2003
ha chiarito il loro ruolo-chiave
bar, direttore del Piccolo Teatro di Milano,
di cuilaFondazione Cariplo è socia: «Non si
tratta soltanto di mettere a rischio finanziamenti vitali per il nostro come per molti altri
teatri e per tutto il sistema della cultura e del
terzo settore - dice Escobar-. Colpire le Fondazioni bancarie significherebbe mettere in
discussione un modello di democrazia e sviluppo civile certo perfezionabile, ma che si
sta dimostrando rando decisivo.
Dieci anni dopo labattaglia condotta dalla Fondazione per la sussidiarietà contro il
tentativo di ripubblicizzazione da parte del
governoBerlusconi-2,ilpresidente Giorgio
Vittadininonhacambiato idea: «Le sentenze della Corte costituzionale del 2003 hanno sancito che le Fondazioni sono non sono
un pilastro, ma un modello della sussidarietà. I milioni di euro che un intervento fiscale
statale si accinge a sottrarre ai bilanci di
missione delle Fondazioni verrebbero perduti due volte: sul piano finanziario e su
quello della crescita democratica».
ACRI - SISTEMA FONDAZIONI
A.Q.
©RIPRODUZIONERISERVATA
Pag. 1