Lo champagne si riprende dopo 2 anni di stagnazione

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Lo champagne si riprende dopo 2 anni di stagnazione
03-02-2015
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3 Febbraio 2015
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di Simonetta Scarane Mercati e Finanza
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Dopo due anni bui, le vendite di champagne hanno ritrovato l'effervescenza a livello
globale, e in Francia nel 2014 hanno registrato una leggera crescita dello 0,7%,
superando i 307 milioni di bottiglie spedite. A fornire i dati, ancora provvisori, è il
comitato interprofessionale dei vini di Champagne (Civc).
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Il fatturato del settore dovrebbe essere
aumentato del 3%, raggiungendo quota 4,5
miliardi di euro. E così si è avvicinato al suo
record storico di 4,56 miliardi di euro registrato
nel 2007. A trainare le vendite è stato
certamente l'export extra Europa, e a
beneficiarne maggiormente sono stati
principalmente i grandi marchi. Paul-François
Vranken, presidente e direttore generale del gruppo Vranken-Pommery, è
soddisfatto perchè, il loro giro d'affari è cresciuto a livello globale del 2,5% nel
2014, toccando quota 322,9 milioni di euro grazie al dinamismo dei marchi
Pommery e Heidsieck Monopole.
Le vendite sono andate molto bene in Belgio, Germania, Inghilterra e Stati Uniti. E
le previsioni per il 2015 sono altrettanto soddisfacenti.
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Nonostante, in volume le vendite globali di champagne sia rimaste ancora lontane
dal picco del 2007 (339 milioni di bottiglie spedite), il rimbalzo del mercato nel
2014 apre nuove prospettive per vignaioli, cooperative e commercianti di champagne
per quanto la crescita abbia subito un'accelerazione in dicembre (+2%), mese
cruciale per il settore. In Francia, che consuma oltre la metà dello champagne
bevuto nel mondo, nonostante la stabilizzazione delle vendite a dicembre,
rimangono, comunque, complessivamente in calo del 2,7, nell'anno. In Francia sono
state vendute 163 milioni di bottiglie l'anno scorso contro i 185 milioni del 2010. La
crescita delle vendite ha registrato un'accelerazione nel 2014 in Europa (+3,7%, a
77 milioni di bottiglie) e fuori dall'Europa (+6,1% a 67 milioni di bottiglie).
La crescita dell'export extra Ue ha creato una leva molto forte per il fatturato che è
cresciuto più velocemente dei volumi. Se il fatturato in Francia si è fermato a 2,1
miliardi di euro l'anno scorso, quello realizzato grazie all'export protrebbe
raggiungere il suo record storico toccando i 2,4 miliardi di euro. Negli Usa e in
Giappone, si vende bene, con giovamento di tutti più grandi marchi internazionali
mentre i vignaioli, cooperative e commercianti che smerciano la gran parte della
loro produzione in Francia continuano a soffrire la tristezza del mercato interno e
della propensione dei distributori a fare promozioni, cosa che nuoce all'immagine.
Gli attori più prudenti hanno adattato la loro strategia Vranken Pommery ha
precisato che il suo giro d'affari è diminuito del 4,3% nel quarto trimestre 2014 per
il mancato rinnovo delle operazioni a basso margine dovuto alla volontà di creare
valore e ridurre l'indebitamento.
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