Tema: “I Promessi Sposi”, romanzo della Provvidenza. Sviluppa

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Tema: “I Promessi Sposi”, romanzo della Provvidenza. Sviluppa
Tema:
“I Promessi Sposi”, romanzo della Provvidenza. Sviluppa questo concetto attraverso l’analisi dei personaggi
che più di tutti colgono l’intervento di Dio negli avvenimenti piccoli o grandi della storia degli uomini.
“I Promessi Sposi”, nota opera di Alessandro Manzoni, presenta diversi temi di stampo sociale e civile, pur
non tralasciando l’aspetto più intimo e personale di ogni circostanza, che viene vista attraverso gli occhi- e il
cuore - di chi la vive.
Così i personaggi, dai protagonisti agli antagonisti, non sono abbandonati a se stessi, ma convivono con la
presenza divina, la Provvidenza, che li accompagna sempre.
Essa non è un uragano che scardina le porte delle loro vite e li sradica dalle loro abitudini, piuttosto somiglia
ad un vento leggero che si insinua con dolcezza nelle orecchie e nelle vite di tutti.
Solo i più sensibili riescono a percepire quel fruscio che è la voce di Dio, solo essi possono non scambiarlo
per una fastidiosa perturbazione arrivata per rivoluzionare con prepotenza.
Sono gli umili a fidarsi di quella Voce e lasciarsi guidare da Lei per strade che non avrebbero mai
immaginato di percorrere, rinunciando al proprio ego con semplicità.
Figure come Lucia e Fra Cristoforo sono esempi di fede viva e concreta.
La prima non si lascia abbattere dall’iniziale impossibilità di realizzare il suo progetto d’amore con Renzo
solo perché vede, dietro le peripezie che si ritrova a vivere, un amore più grande, quello di Dio.
Allora accetta con obbedienza di seguire la via che Lui le indica, senza protestare né scoraggiarsi mai, al
punto di sacrificare il suo matrimonio con il voto alla Madonna e, prima ancora, di lasciare la sua casa e i
suoi sogni nel suo paese.
Fra Cristoforo comprende da giovane che la sua strada è quella che il Signore ha tracciato per lui, quella che,
dopo una gioventù sregolata, lo porterà fino ai poveri, agli umili, sino al lazzaretto, dove, privo delle sue
energie, continuerà a fare del bene.
Lì predicherà a Renzo il perdono con la furia di chi ha passato la vita a scontare un peccato giovanile e
conosce le conseguenze dell’odio.
Dirà al promesso sposo di Lucia di dimenticare le offese ricevute da Don Rodrigo, il quale aveva
scombussolato, con la sua perfidia, i progetti di Renzo, facendolo sentire lontano dalla felicità.
Il vento della Provvidenza sfiora tutti: l’Innominato, che, dopo averlo ignorato per anni, si sente toccato da
esso attraverso Lucia, e decide di rivoluzionare completamente la sua vita a favore degli umili; Don Rodrigo,
che lo percepisce come un segno di una giustizia terribile giunta per togliergli la vita, e non riesce a
redimersi dal peccato nemmeno davanti all’orrore della peste.
Renzo, il futuro sposo, ha invece un cuore ribelle ma sensibile.
E’ innamorato di Lucia e accetta a sua fede buona e imperturbabile, ma diventerà maturo solo quando
sperimenterà il percorso attraverso cui la Provvidenza lo guiderà, con le rivolte poi con la peste, a Milano,
che vivrà sulla sua pelle.
Solo alla fine del romanzo questo personaggio itinerante completerà il suo processo di formazione e sarà
capace di ammettere, insieme a Lucia, che l’opera divina ha stravolto, sì, le loro vite, ma le ha rese più felici.
Così tutti gli eventi (persino l’arresto, la fuga, la peste e la paura vissuti) non sono disavventure capitate a
sorte, ma pezzi del grande puzzle che è il disegno di Dio.
A volte ci sembra che esso abbia una trama confusa e strana, e non riusciamo a comprenderlo; a volte non
riconosciamo che il Signore è il migliore progettista esistente, che Lui conosce le nostre necessità e i nostri
sogni più intimi e li realizzerà in modi che ci appariranno contorti, ma che ci renderanno persone migliori.
Questo è l’insegnamento più profondo del romanzo manzoniano, il quale si rende esempio e modello della
presenza di un Dio Padre che ci ama immensamente e ci lascia liberi di ascoltare la Sua voce nel silenzio
della vita e di sceglierla per dare alla vita stessa un senso.
Sabrina Sapienza – II Scientifico A