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Chialiva, Luigi, Pastorella, circa 1900, pastello su carta, 26 x 20 cm, Galleria d'arte moderna, Civiche raccolte d'arte, Milano Bearbeitungstiefe Name Chialiva, Luigi Lebensdaten * 4.3.1842 Caslano, † 7.4.1914 Parigi Bürgerort Caslano (TI) Staatszugehörigkeit CH Vitazeile Pittore. Pittura di animali e di genere, paesaggio agreste Tätigkeitsbereiche pastello, pittura Lexikonartikel Luigi Chialiva nasce a Caslano, figlio naturale di Abbondio, patriota piemontese attivo nei moti risorgimentali italiani, e di Luigia Tosi, una ticinese forse originaria di Caslano. Secondo altre fonti sarebbe invece nato dall’unione del padre con la messicana Maria Medina. Chialiva ha un destino differente da quello della maggior parte degli artisti ticinesi e lombardi della seconda metà dell’Ottocento. Il padre, assai ricco, dopo aver soggiornato qualche tempo a Caslano risiede fino al 1865 a Lugano, nella villa «La Tanzina», dove accoglie esuli e intellettuali italiani, tra cui Giuseppe Mazzini, Carlo Cattaneo, lo scrittore Antonio Fogazzaro e Antonio Fontanesi, che Luigi frequenterà anche in epoca Seite 1/4, http://www.sikart.ch successiva (1861-63). Dopo la scuola industriale superiore di Zurigo (1856-58), si iscrive il Politecnico di Zurigo, diplomandosi in architettura nel 1861. Attorno al 1864, abbandonata l’architettura, è a Milano, dove è allievo del paesaggista Carlo Mancini e avvia un’attività espositiva abbastanza intensa. Partecipa alle esposizioni di Brera del 1864, 1866, 1867, 1868 e del 1869, anno in cui vince il premio Mylius per la pittura di animali con la tela Animali condotti ad abbeverare (Milano, Pinacoteca di Brera). Nel 1867, in occasione dell’Esposizione universale, soggiorna per la prima volta a Parigi; risulta iscritto alla scuola del nudo dell’Accademia di Brera. Dopo aver viaggiato in Europa (è segnalato un lungo soggiorno a Londra), nel 1874 sposa Corinne Elisabeth Bujac e si stabilisce in Francia, dapprima ad Ecouen, dove alcuni anni dopo apre una scuola di pittura, e poi a Parigi. Nel 1875 avvia la collaborazione con la Maison Goupil di Parigi (conclusa nel 1884 e ripresa nel 1897); frequenta la cerchia dei pittori italiani emigrati nella capitale francese (Giovanni Boldini, Federico Zandomenighi), ma soprattutto Edgard Degas, forse già conosciuto a Roma attorno al 1865, e l’ampia cerchia di artisti gravitanti attorno al maestro: in particolare Ferdinad Heilbuth, Pierre-George Jeanniot e Michel Manzi, editore e mercante d’arte. Nel 1876 inizia a collaborare con Agnew & Sons di Londra, dove frequenta Giuseppe de Nittis e James Tissot. All’inizio del Novecento, pur svolgendo gran parte della sua attività espositiva a Parigi, riprende contatto con la realtà italiana partecipando alle Biennali di Venezia (1901, 1903, 1905, 1914), alla Esposizione Triennale di Milano (1906) e alla Quadriennale di Torino (1908). Solo recentemente, con la vendita di ciò che restava dell’atelier parigino di Chialiva (1992), si è riacceso l’interesse attorno alla sua opera, culminato nell’esposizione alla Pinacoteca Züst di Rancate (2003), che ha permesso di delineare almeno nelle grandi linee il suo percorso artistico. Dopo aver debuttato, seguendo le orme di Mancini, di Fontanesi e della scuola piemontese, con quadri di paesaggio (tra cui spiccano opere d’ispirazione ticinese, quali Scairolotal bei Lugano o Am Luganersee, entrambe esposte alla Turnus-Ausstellung del 1865), Chialiva si afferma con la pittura di animali – Abbeveratoio di un villaggio francese (Biennale di Venezia, 1901), La guardiana di tacchini (Biennale di Venezia, 1905) –, adottando una maniera elegante, attenta al colore luminoso e brillante ma anche alla composizione, di un naturalismo quieto e raffinato del tutto estraneo, almeno nelle opere della maturità, ai modelli lombardi. I numerosi bozzetti e studi preparatori – figure femminili, animali, paesaggi bretoni – mostrano nell’eleganza del tratto e Seite 2/4, http://www.sikart.ch nella raffinatezza del tono un’affinità con i più validi modelli francesi dell’epoca. Per la loro finezza esecutiva sono da segnalare in particolare le opere a pastello, tecnica in cui eccelleva e che permise un’intensa collaborazione con Degas; anche le incisioni sono condotte dall’artista con abilità e perizia. Da sempre annoverato tra gli artisti ticinesi della seconda metà dell’Ottocento, già a partire dal 1937 Luigi Chialiva viene inserito dalla critica, che bene ha compreso il valore della sua arte, tra i migliori pittori di area lombarda della sua epoca. Opere: Lugano, Museo cantonale d’arte; Milano, Pinacoteca di Brera. Giulio Foletti, 2006 Literaturauswahl - Giulio Foletti: Arte nell'Ottocento. La pittura e la scultura del Cantone Ticino. Locarno: Armando Dadò, 2001 - Roberta Binda: Luigi Chialiva. [Brescia]: G. Corbelli, [2001] - Matteo Bianchi, Giovanna Ginex: Aspetti del collezionismo nel Ticino. Dipinti del secondo Ottocento italiano. Lugano: Cornèr Banca, 1996 - Giulio Foletti: La pittura e la scultura della seconda metà dell'Ottocento nel Canton Ticino. [Dattiloscritto] Tesi di dottorato, Università di Friburgo, 1993-94 - J. Lenormand, P. Dayen: Atelier Luigi Chialiva. [Vendita all'asta]. Parigi: Druot Richelieu, 1992 - G. Mourey: «Luigi Chialiva». In: Les Arts, 13, 1914, 149. pp. 8-16 Nachschlagewerke - Historisches Lexikon der Schweiz. Dictionnaire historique de la Suisse. Dizionario storico della Svizzera, hrsg. von der Stiftung Historisches Lexikon der Schweiz; Chefredaktor: Marco Jorio, Basel: Schwabe, 2002 ff. - E. Bénézit: Dictionnaire critique et documentaire des peintres, sculpteurs, dessinateurs et graveurs de tous les temps et de tous les pays par un groupe d'écrivains spécialistes français et étrangers. Nouvelle édition entièrement refondue sous la direction de Jacques Busse. Paris: Gründ, 1999, 14 vol. - Biografisches Lexikon der Schweizer Kunst. Dictionnaire biographique de l'art suisse. Dizionario biografico dell'arte svizzera. Hrsg.: Schweizerisches Institut für Kunstwissenschaft, Zürich und Lausanne; Leitung: Karl Jost. Zürich: Neue Zürcher Zeitung, 1998, 2 Bde. - Allgemeines Lexikon der bildenden Künstler des XX. Jahrhunderts. Unter Mitwirkung von Fachgelehrten des In- und Auslandes bearbeitet, redigiert und herausgegeben von Hans Vollmer. 6 Bände. Leipzig: Seemann, [1953-1962] [unveränderter Nachdruck: München: Deutscher Seite 3/4, http://www.sikart.ch Taschenbuch Verlag, 1992] - Allgemeines Lexikon der bildenden Künstler von der Antike bis zur Gegenwart, begr. von Ulrich Thieme und Felix Becker, 37 Bde., Leipzig: Seemann, 1907-1950. - Schweizerisches Künstler-Lexikon, hrsg. vom Schweizerischen Kunstverein, redigiert unter Mitwirkung von Fachgenossen von Carl Brun, 4 Bde., Frauenfeld: Huber, 1905-1917. Direktlink http://www.sikart.ch/KuenstlerInnen.aspx?id=4023000&lng=de Normdaten GND 123510813 | Deutsche Biographie Letzte Änderung 23.04.2015 Disclaimer Alle von SIKART angebotenen Inhalte stehen für den persönlichen Eigengebrauch und die wissenschaftliche Verwendung zur Verfügung. Copyright Das Copyright für den redaktionellen Teil, die Daten und die Datenbank von SIKART liegt allein beim Herausgeber (SIK-ISEA). Eine Vervielfältigung oder Verwendung von Dateien oder deren Bestandteilen in anderen elektronischen oder gedruckten Publikationen ist ohne ausdrückliche Zustimmung von SIK-ISEA nicht gestattet. Empfohlene Zitierweise AutorIn: Titel [Datum der Publikation], Quellenangabe, <URL>, Datum des Zugriffs. Beispiel: Oskar Bätschmann: Hodler, Ferdinand [2008, 2011], in: SIKART Lexikon zur Kunst in der Schweiz, http://www.sikart.ch/kuenstlerinnen.aspx?id=4000055, Zugriff vom 13.9.2012. Seite 4/4, http://www.sikart.ch