Pozzi, Giovanni Domenico Francesco, Ritratto di ignota di Castel

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Pozzi, Giovanni Domenico Francesco, Ritratto di ignota di Castel
Pozzi, Giovanni Domenico
Francesco, Ritratto di ignota di
Castel San Pietro, 1770/1780, olio
su tela, 77 x 63 cm
Bearbeitungstiefe
Name
Pozzi, Giovanni Domenico Francesco
Lebensdaten
* 3.8.1755 Bruzella, † 2.11.1796 Riva San Vitale
Bürgerort
Bruzella (TI)
Staatszugehörigkeit CH
Vitazeile
Pittore. Ritratti, temi religiosi e mitologici, decorazioni, disegni
Tätigkeitsbereiche
pittura ad olio, affresco, disegno
Lexikonartikel
Domenico Pozzi si forma dapprima sotto la guida del pittore Giuseppe
Appiani, che conduce a Magonza un’accademia e con cui suo padre
Francesco, stuccatore, collabora sovente a decorare gli edifici
dell’architetto Giovanni Gaspare Bagnato. Tra il 1764 e il 1766 frequenta
l’Accademia di Parma, dove vince il primo premio per il disegno di nudo
nel 1765; poco dopo ottiene un altro riconoscimento a Roma. Nel 1769 è
impegnato, insieme al padre e ai fratelli, nella decorazione della
Cattedrale di Soletta. Negli anni seguenti è attivo in Germania,
sicuramente a Mannheim, dove il fratello Giuseppe era stuccatore di
corte, ma non è stato possibile rintracciare le sue opere. Nel frattempo
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conosce lo storico zurighese Johann Caspar Füssli per il quale, insieme
a Davide Antonio Fossati, raccoglie le biografie e i ritratti degli artisti
ticinesi da inserire nel quarto volume della Geschichte der besten
Künstler in der Schweiz. Nel 1772 si stabilisce a Milano, pur lavorando
anche altrove; qui rinsalda l’amicizia con l’architetto Simone Cantoni, suo
lontano parente e compagno di studi, che gli procurerà le commissioni
più prestigiose, talvolta assieme all’amico scultore Francesco Carabelli.
Nel 1775 sposa Maria Antonia Vassalli di Riva San Vitale dalla quale
avrà almeno dodici figli, quasi tutti morti bambini. Grazie anche
all’amicizia stretta con altri artisti conosciuti a Parma, tra i quali Giocondo
Albertolli, ottiene diversi incarichi presso alcune nobili famiglie milanesi,
bergamasche o della provincia lombarda (Erba), acquistando una
discreta posizione economica e sociale. Partecipa alla decorazione dei
Palazzi Ducale e Brignole (oggi Palazzo Rosso) a Genova (affreschi
distrutti durante l’ultima guerra); ma la sua opera maggiore sono i dipinti
nel salone e nell’appartamento superiore di Villa Olmo a Como,
progettata da Simone Cantoni, eseguiti fra il 1791 e il 1792.
Nella produzione giovanile, come nei disegni del Museo civico di belle
arti di _Lugano, conserva certi stilemi tipici del rococò, che, con la cultura
familiare di tipo artigianale, determinano la leggerezza e lo scarso peso
dato all’impegno ideologico presenti anche nelle opere più mature.
Risultano invece fondamentali gli studi parmensi e romani, incentrati
sullo stile e le tematiche del nascente neoclassicismo, che gli
consentiranno di occupare un posto, seppur secondario, nella
decorazione pittorica lombarda all’avanguardia nell’ultimo quarto del
XVIII secolo. Le Tre Virtù teologali nei tondi sulla volta di Soletta hanno
già le pose e gli abbigliamenti misurati e quasi solenni tipici del nuovo
stile classicista.
La produzione di ritratti della nobiltà ticinese e lombarda, sebbene più
che discreta, raramente presenta soluzioni innovative. I personaggi sono
raffigurati quasi sempre staticamente; solo nei migliori – l’Autoritratto del
Museo civico di belle arti _di Lugano (1774) o il Ritratto di Simone e
Gaetano Cantoni con amici (1785–87) – si notano la vivacità dei soggetti
resa da lievi movimenti e la freschezza di pittura, forse derivati dalla
ritrattistica di Pompeo Batoni. Nei soggetti sacri, fra cui spicca la
Samaritana al Pozzo nella Chiesa parrocchiale di Castel San Pietro
(1776), e soprattutto negli affreschi a soggetto mitologico l’artista
raggiunge talvolta esiti di toccante poesia, come a Villa Olmo, dove le
figure femminili dalle abbaglianti carnagioni e dalle pose eleganti ma
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non leziose, bene rappresentano la classicità settecentesca già
informata delle recenti scoperte archeologiche, accostabile alle soluzioni
romane di Anton Raphael Mengs, ma del tutto esenti dalla retorica di
Jacques Louis David.
Opere: Soletta, cattedrale di S. Orso; Castel San Pietro, chiesa
parrocchiale di S. Eusebio; Muggio, Casa Cantoni-Fontana, centro di
formazione e seminari; Cabbio, Chiesa parrocchiale dell’Ascensione;
Lugano, Museo civico di belle arti; Italia, Como, Villa Olmo.
Anastasia Gilardi, 1998
Literaturauswahl
- Anastasia Gilardi: Domenico Pozzi. Studio monografico. [Dattiloscritto]
Borsa di ricerca, Dipartimento dell'Istruzione e della Cultura del Cantone
Ticino, 1993/95. [s.l.], [1995]
- Giuseppe Martinola: Inventario delle cose d'arte e di antichità del
distretto di Mendrisio. [Ed.:] Dipartimento delle pubbliche costruzioni del
Cantone Ticino, Commissione cantonale dei monumenti storici e
artistici. Bellinzona: Edizioni dello Stato, 1975. 2 voll.
Nachschlagewerke
- E. Bénézit: Dictionnaire critique et documentaire des peintres,
sculpteurs, dessinateurs et graveurs de tous les temps et de tous les pays
par un groupe d'écrivains spécialistes français et étrangers. Nouvelle
édition entièrement refondue sous la direction de Jacques Busse. Paris:
Gründ, 1999, 14 vol.
- Biografisches Lexikon der Schweizer Kunst. Dictionnaire biographique
de l'art suisse. Dizionario biografico dell'arte svizzera. Hrsg.:
Schweizerisches Institut für Kunstwissenschaft, Zürich und Lausanne;
Leitung: Karl Jost. Zürich: Neue Zürcher Zeitung, 1998, 2 Bde.
- Allgemeines Lexikon der bildenden Künstler von der Antike bis zur
Gegenwart, begr. von Ulrich Thieme und Felix Becker, 37 Bde., Leipzig:
Seemann, 1907-1950.
- Schweizerisches Künstler-Lexikon, hrsg. vom Schweizerischen
Kunstverein, redigiert unter Mitwirkung von Fachgenossen von Carl Brun,
4 Bde., Frauenfeld: Huber, 1905-1917.
- Johann Caspar Füesslin, Joh. Caspar Füesslins Geschichte der besten
Künstler in der Schweitz. Nebst ihren Bildnissen, 5 Bde., Zürich: Orell,
Gessner, Füessli, 1769-1779.
Verweise
Pozzi ([XVII-XIX secolo])
Seite 3/4, http://www.sikart.ch
Direktlink
http://www.sikart.ch/KuenstlerInnen.aspx?id=4023200&lng=de
Normdaten
GND 131657585 | Deutsche Biographie
Letzte Änderung
23.04.2015
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AutorIn: Titel [Datum der Publikation], Quellenangabe, <URL>, Datum
des Zugriffs. Beispiel: Oskar Bätschmann: Hodler, Ferdinand [2008,
2011], in: SIKART Lexikon zur Kunst in der Schweiz,
http://www.sikart.ch/kuenstlerinnen.aspx?id=4000055, Zugriff vom
13.9.2012.
Seite 4/4, http://www.sikart.ch