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VINO > AZIENDE E CANTINE
16 luglio 2015 15:46
Château Pichon, produzione biodinamica
per i vini più caratteristici del Medòc
Château Pichon Longueville Comtesse de Lalande, con una storia di 250 anni, è relativamente
giovane tra i vigneti del Medòc, ma è un’azienda all’avanguardia con le sue attrezzature per la
produzione biodinamica
Una storia lunga 250 anni e solamente tre famiglie di proprietari. Siamo alla fine del XVII secolo,
Pierre de Rauzan, un ricco commerciante, acquistò dei vigneti nei pressi di Latour creando la sua
proprietà, l’Enclos Rauzan. La figlia Teresa lo riceve in dote in occasione del suo matrimonio con
Jacques-François de Pichon Longueville. Alla morte del barone nel 1850 la tenuta venne divisa in
due parti: da un lato Pichon Baron gestita dai discendenti maschi e dall’altro Pichon Comtesse
gestita da Virginia, sposa del conte de Lalande. Nel 1925 Château Pichon Longueville Comtesse
de Lalande fu acquistato dai fratelli Miailhe, discendenti di una antica famiglia di viticoltori
bordolesi, lasciato poi in eredità alla figlia di Edouard, Madame de Lencquesaing che lo gestì per 30
anni facendo conoscere la loro produzione vinicola in tutto il mondo.
Come Virginia, comtesse de Lalande, madame May-Éliane de Lencquesaing è una delle più grandi
ambasciatrici del vino di Bordeaux, donna straordinaria (oggi possiede la tenuta Glennelly in Sud
Africa). Nel 2006 lo vendette alla famiglia Rouzaud, proprietaria dello Champagne Roederer, la
terza famiglia a possedere questo Grand crus classés del Médoc. Lo Château si trova nel villaggio di
Pauillac, tra Saint-Estephe e Saint-Julien dove si producono i vini più conosciuti al mondo,
Châteaux Latour, Lafite Rothschild and Mouton Rothschild. Proprio i vini di Pauillac sono i più
caratteristici di tutto il Médoc perché esprimono aromi floreali e di frutti vari con una attitudine
all’invecchiamento. 89 ettari di cui solamente 78 in produzione, 9 ettari poi con la denominazione
St. Julien, piantati a 60% cabernet sauvignon, 29% merlot, 7% cabernet franc e 4% petit verdot.
Al momento dell’acquisto da parte della famiglia Rouzaud, per ricostruire il vigneto, fu deciso di
studiare il terreno costruendo una carta geologica per selezionare il migliore portainnesto e la
varietà di uva adeguata ad ogni singola particella ed eliminare l’utilizzo dei diserbanti. L’attuale
proprietario, il più grande produttore biodinamico in Champagne, ha trasferito la sua filosofia di
coltivazione, iniziando un progetto di riconversione nel 2008, oggi 9 ettari sono biodinamici e 40
organici. Rinnovata anche la cantina, ad opera degli architetti Philippe Ducos e Alexandre Rougier,
tutto si muove per gravità, con attrezzature all’avanguardia in un ambiente gradevole da visitare,
come se ne vedono veramente pochi. Un bel colpo d’occhio, i 32 serbatoi troncoconici di acciaio,
scintillanti, la luce che arriva dalle grandi vetrate con una superba vista sui vigneti, come quella che
si gode dalla terrazza ispirata alle ville palladiane.
Due vini prodotti Château Pichon Longueville Comtesse de Lalande, le Grand Vin, e la Réserve de
la Comtesse. Nei loro vini si nota una percentuale di merlot più alta di quelli prodotti sul territorio
che li rende più femminili, eleganti e setosi. Abbiamo degustato l’annata 2008. Il primo inizia con
note di frutta rossa, ribes nero, un tocco di erbaceo, la trama tannica ben definita con bilanciata
acidità. L’invecchiamento per 18 mesi in barrique di quercia proveniente da Allier e Nièvre, di cui il
50% nuove, gli conferisce sentori speziati gradevoli. Un vino di grande personalità. La Réserve de
la Comtesse trascorre dai 15 ai 20 mesi in barriques della foresta di Tronçais, di cui il 25% sono di
primo passaggio. Un vino di grande freschezza, conquista con note di violetta e frutta matura. In
bocca troviamo mora, cassis e cedro, bella armonia ed un tannino ancora vitale.
Straordinaria la collezione di quasi 1000 pezzi di vetri antichi dal 50 a.C. ad oggi provenienti dal
Medio Oriente e da molti paesi europei tra cui l’Italia con capolavori dell’arte vetraria di Venezia
raccolti da madame May-Éliane de Lencquesaing che affermava che «il vetro riflette la relazione
che esiste tra il vino ed il suolo da cui nasce l’uva. Entrambi hanno molto in comune, entrambi
nascono da materiale povero, entrambi usano il calore per la produzione, entrambi sono liquidi ed
entrambi hanno bisogno del talento dell’uomo che li trasforma in capolavori».
Château Pichon Longueville Comtesse de Lalande
33250 Pauillac, Francia
Tel +33 05 5659 1940 - Fax +33 05 5659 2978
www.pichon-lalande.com
[email protected]