STIME DI PRODUZIONE

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STIME DI PRODUZIONE
STIME DI PRODUZIONE
Mais e semi oleosi
Stime di produzione del mais e semi oleosi nel 2014
Ottobre 2014
Premessa metodologica
Ismea ha svolto un’indagine allo scopo di fornire informazioni tempestive in merito alle stime di produzione
di mais da granella e semi oleosi nel 2014; per gli stessi prodotti le stime delle superfici sono state realizzate
e diffuse lo scorso 29 luglio all’interno della pubblicazione relativa ai cereali invernali 1.
I risultati si pongono come complementari alle rilevazioni quantitative ufficiali dell’Istat e devono considerarsi
come provvisori ed espressione della situazione congiunturale al momento della rilevazione che è stata
effettuata nelle ultime due settimane del mese di settembre 2014, quando le operazioni di raccolta erano
state completate nella misura del 60% circa per il mais, 50% per la soia ed erano quasi terminate quelle del
girasole.
L’indagine è stata realizzata attraverso una rete di rilevazione formata da esperti e operatori del settore,
incaricati di raccogliere informazioni quali-quantitative sull’annata agraria in corso. Nello specifico, le
richieste hanno riguardato i livelli delle rese nel 2013 e nel 2014; si è posta anche particolare attenzione
alle caratteristiche climatiche che hanno accompagnato lo sviluppo colturale e all’insorgenza di eventuali
problemi di ordine fitosanitario.
Nel particolare, le interviste sono state realizzate presso ditte sementire, mangimifici, centri di stoccaggio,
commercianti, aziende agricole, ditte di mediazione e organizzazioni di produttori; complessivamente sono
stati coinvolti circa 130 operatori che hanno fornito indicazioni relativamente ai prodotti in esame.
La rappresentatività territoriale di base per l’individuazione degli operatori da intervistare e, quindi, per le
informazioni da ottenere, è stata quella provinciale; le stime per il 2014 sono state elaborate partendo dalle
rese e produzioni dell’Istat del 2013. L’indagine in campo ha consentito di ottenere una stima delle variazioni
2014/13 delle rese per coltura di interesse e per provincia. Tali variazioni sono state applicate ai dati Istat
2013, ottenendo una stima dei livelli delle rese, che ha poi consentito di stimare i livelli produttivi.
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Pubblicate sul sito www.ismeaservizi.it
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Ottobre 2014
STIME DI PRODUZIONE
Mais e semi oleosi
Mais e semi oleosi: stime di produzione nel 2014
Come riportato nel report Ismea dello scorso 29 luglio, le stime nel 2014 indicano una contrazione delle
superfici destinate a mais e girasole e un significativo aumento di quelle a soia. Per tali coltivazioni,
l’andamento meteorologico registrato nei mesi primaverili era stato decisamente positivo per lo sviluppo delle
colture e le informazioni inerenti all’emergenza delle piante e alle eventuali problematiche fitosanitarie erano
risultate molto positive in gran parte degli areali di produzione.
La scelta degli operatori circa il tipo di coltura da seminare è stata dettata da motivazioni di ordine sanitario e
di mercato. Da un lato, i problemi causati dalla presenza di micotossine nel mais ha di fatto scoraggiato gli
agricoltori a investire in tale produzione negli ultimi anni, dall’altro, il prezzo all’origine della granella di mais ha
subito a partire dall’estate dello scorso anno una costante riduzione. Ad avvantaggiarsi di queste situazioni è
stata la soia, territorialmente competitiva al mais, che si caratterizza da rese più basse ma con prezzi all’origine
decisamente più elevati e costi di produzione più contenuti.
Il prosieguo dello sviluppo colturale delle produzioni in esame durante i mesi estivi è stato caratterizzato da
abbondanti precipitazioni e temperature più fresche. Soprattutto nelle regioni centro-settentrionali, peraltro
maggiormente vocate alla coltivazione di mais, soia e girasole, la frequenza e l’intensità delle piogge ed anche
le temperature più basse si sono discostati significativamente dai valori medi stagionali. Queste condizioni
metereologiche hanno permesso un ottimale sviluppo colturale e, con particolare riferimento al mais, hanno
determinato un risparmio in termini di costi di irrigazione. Sempre riguardo al mais, le informazioni raccolte
hanno evidenziato una certa preoccupazione da parte degli operatori circa l’insorgenza di micotossine
(soprattutto DON e Fumonisine) favorita dalle basse temperature; tali indicazioni sono tuttavia emerse in
limitati areali delle principali regioni di produzione con una notevole variabilità dipendente, oltre che
dall’andamento climatico, dalla zona di coltivazione, dal periodo e dall’umidità di raccolta, anche dalle varietà
utilizzate. Riguardo ai danni da insetti, è emersa una maggiore diffusione della diabrotica, soprattutto nei casi
in cui non si è realizzata rotazione colturale, mentre dovrebbero risultare molto più contenuti i danni da piralide.
Passando ora ad esaminare i risultati statistici derivanti dalle informazioni ricevute circa le rese ad ettaro, si
evidenzia una consistente progressione dei rendimenti unitari per tutti i prodotti in osservazione.
Con particolare riferimento al mais da granella, le rese ad ettaro in Italia nel 2014 dovrebbero aumentare di
circa il 25% sul 2013, attestandosi a circa 11 tonnellate ad ettaro. In questo modo, il calo delle superfici
stimato viene abbondantemente controbilanciato, con i raccolti totali che dovrebbero attestarsi a poco più
di 9,1 milioni di tonnellate. L’incremento delle rese ad ettaro risulta largamente diffuso nel dettaglio
territoriale; in alcuni areali produttivi di Lombardia, Friuli V.G. e Veneto sono state segnalati picchi di produzione
che hanno sfiorato 13 t/ha, con particolare riferimento alle province di Brescia, Lodi, Cremona, Udine e Treviso.
Un’analisi più strutturale dell’andamento delle variabili produttive del mais evidenzia che i volumi prodotti nel
2014 potrebbero risultare inferiori solo del 2,5% rispetto ai valori medi dell’ultimo decennio (9,4 milioni di
tonnellate) a fronte di una più consistente perdita di superfici nel medesimo riferimento temporale (-18,5%, 1
milione di ettari); infatti le rese medie 2004-2013 risultanti dai dati Istat sono pari a 9,2 tonnellate ad ettaro,
cioè quasi il 20% in meno di quelle stimate nel 2014.
Per la soia si prefigura un’annata molto soddisfacente, contraddistinta dai migliori risultati produttivi degli ultimi
dieci anni. Nel 2014 le rese unitarie dovrebbero salire a 3,8 tonnellate ad ettaro (+8,6% sul 2013), tale
progressione, unitamente a quella più consistente registrata per le superfici (+22,4%), dovrebbe spingere i
volumi prodotti a poco meno di 850.000 tonnellate, cioè circa il 33% in più rispetto alla produzione dello
scorso anno. Anche per questo prodotto, il dettaglio territoriale ha evidenziato il raggiungimento di produzioni
ad ettaro record in alcuni areali produttivi di alcune province, quali Venezia, Rovigo, Udine e Padova dove le
rese dovrebbero stabilizzarsi ben oltre le 4 tonnellate ad ettaro. La dinamica di lungo periodo mostra, rispetto
ai livelli stimati per il 2014, progressioni molto consistenti: le superfici nel corrente anno dovrebbero risultare
di circa il 45% più elevate di quelle medie del periodo 2004-2013, i volumi prodotti di circa il 50% e le rese ad
ettaro di oltre l’11%.
Per quanto riguarda il girasole la situazione appare più articolata, a differenza del mais l’aumento delle rese
non ha bilanciato la flessione degli investimenti e i raccolti dovrebbero risultare in lieve contrazione. Le rese,
infatti, dovrebbero aumentare di circa il 23% sul 2013 portandosi a 2,8 tonnellate ad ettaro e la
produzione scendere a 286 mila tonnellate (-1,1%). Con riferimento alle principali regioni di produzione,
Toscana, Umbria e Marche, solo in quest’ultima dovrebbe realizzarsi una progressione dei raccolti in ragione
del fatto che le superfici sono diminuite in misura meno marcata rispetto al tasso di crescita più consistente
registrato per le rese. Questi risultati indicano nel 2014 un aumento pari al 9% rispetto al dato medio dell’ultimo
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Mais e semi oleosi
decennio grazie all’aumento dei rendimenti ad ettaro (+30%), mentre le superfici risulterebbero più basse del
16% rispetto agli ettari mediamente investiti nel periodo 2004-2013.
Tab. 1 – Mais: stima della produzione nel 2014
Piemonte
Lombardia
Veneto
Friuli-V.G.
Emilia-Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Calabria
Altre1
Italia
Superficie
(ha)
176.155
199.685
247.983
91.168
101.591
20.152
13.562
6.532
18.900
4.842
3.050
16.680
3.936
3.878
908.114
Istat 2013
Resa Produzione
(t/ha)
(t)
9,4 1.657.124
9,0 1.806.909
8,9 2.215.087
8,7
793.569
8,3
842.894
7,7
154.241
9,5
128.581
7,1
41.607
7,8
147.900
9,0
43.408
3,5
10.675
7,2
119.480
5,2
20.305
5,9
22.950
8,8 8.004.729
Stima Ismea 2014
Superficie
Resa Produzione
(ha)
(t/ha)
(t)
171.129
10,2 1.745.513
190.185
11,8 2.244.186
217.403
12,0 2.608.831
75.768
12,4
939.523
87.978
9,9
870.983
16.653
8,9
147.383
12.651
10,5
132.804
7.523
8,5
63.948
18.313
8,5
162.211
4.842
9,5
47.768
3.208
3,5
11.227
15.977
7,9
127.533
4.449
5,3
24.040
3.952
6,1
24.108
830.030
11,0 9.150.059
Var.% 2014/13
Superficie
-2,9
-4,8
-12,3
-16,9
-13,4
-17,4
-6,7
15,2
-3,1
0,0
5,2
-4,2
13,0
1,9
-8,6
Resa Produzione
8,4
30,4
34,3
42,5
19,3
15,6
10,7
19,7
8,9
5,9
0,0
10,6
2,7
3,1
25,1
5,3
24,2
17,8
18,4
3,3
-4,4
3,3
53,7
9,7
10,0
5,2
6,7
18,4
5,0
14,3
1
) Valle d'Aosta, Liguria, Trentino A.A., Puglia, Basilicata, Sicilia, Sardegna.
Fonte: elaborazione ISMEA su dati Istat
Tab. 2 – Soia: stima della produzione nel 2014
Piemonte
Lombardia
Veneto
Friuli-V. G.
Emilia-Romagna
Altre1
Italia
Superficie
(ha)
9.380
33.116
85.227
34.654
20.993
1.091
184.461
Istat 2013
Resa Produzione
(t/ha)
(t)
3,0
28.018
3,3
107.911
3,8
324.272
3,1
107.229
3,2
68.208
2,2
2.402
3,5
638.039
Stima Ismea 2014
Superficie
Resa Produzione
(ha)
(t/ha)
(t)
12.425
3,3
41.569
39.432
3,5
139.785
105.633
3,9
411.971
41.255
3,7
152.643
26.012
3,3
99.583
992
2,4
2.688
225.749
3,8
848.238
Var.% 2014/13
Superficie
32,5
19,1
23,9
19,0
23,9
-9,1
22,4
Resa Produzione
12,0
8,8
2,5
19,6
3,0
7,2
8,6
48,4
29,5
27,0
42,4
46,0
11,9
32,9
1
) Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Calabria.
Fonte: elaborazione ISMEA su dati Istat
Tab. 3 –Girasole: stima della produzione nel 2014
Piemonte
Veneto
Emilia-Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Puglia
1
Altre
Italia
Superficie
(ha)
2.420
2.908
5.360
30.778
22.484
46.560
4.810
4.328
5.100
1.560
1.839
128.147
Istat 2013
Resa Produzione
(t/ha)
(t)
3,3
8.037
2,7
7.901
2,9
15.400
2,0
62.058
2,4
53.718
2,3
109.315
1,9
9.170
2,0
8.669
1,5
7.650
1,8
2.826
2,5
4.550
2,3
289.293
Stima Ismea 2014
Superficie
Resa Produzione
(ha)
(t/ha)
(t)
1.523
3,6
5.439
1.997
3,6
7.144
5.222
3,5
18.354
22.446
2,6
58.774
16.488
3,0
49.999
40.618
2,8
113.730
3.660
2,6
9.497
3.298
2,5
8.407
5.100
1,5
7.650
1.064
1,8
1.927
1.974
2,6
5.215
103.390
2,8
286.136
Var.% 2014/13
Superficie
-37,1
-31,3
-2,6
-27,1
-26,7
-12,8
-23,9
-23,8
0,0
-31,8
7,3
-19,3
Resa Produzione
7,6
31,6
22,3
29,9
26,9
19,3
36,1
27,3
0,0
0,0
6,8
22,6
-32,3
-9,6
19,2
-5,3
-6,9
4,0
3,6
-3,0
0,0
-31,8
14,6
-1,1
1
) Lombardia, Friuli V.G., Campania, Basilicata, Calabria, Sardegna.
Fonte: elaborazione ISMEA su dati Istat
Area Mercati
Cosimo Montanaro, Maria Rosaria Napoletano
E-mail: [email protected][email protected]
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