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Geometria Lingotto. LeLing1: Sistemi lineari omogenei. Argomenti svolti: ¯ •Definizione di sistema lineare omogeneo. La matrice associata. •Concetto di soluzione. •Sistemi equivalenti. •Operazioni elementari e primo accenno al metodo di Gauss-Jordan. Esercizi consigliati: Geoling 1, Geoling 2. ¯ 1 Definizione di sistema lineare omogeneo. Un sistema di equazioni della forma: a1 1 x 1 + a1 2 x 2 + · · · + a1 n x n = 0 a2 1 x 1 + a2 2 x 2 + · · · + a2 n x n = 0 a3 1 x 1 + a3 2 x 2 + · · · + a3 n x n = 0 S= ............................................. am 1 x1 + am 2 x2 + · · · + am n xn = 0 si chiama sistema d’equazioni lineari omogeneo con n incognite ed m equazioni. Esempio 1.1. Ecco due esempi: A= x−y =0 x+y =0 B= 3x1 − x2 + x4 = 0 x5 − x6 = 0 E’ facile ricordare il sistema tramite la matrice dei coefficienti : a1 1 a1 2 · · · a1 n a2 1 a2 2 · · · a2 n A = a3 1 a3 2 · · · a3 n .. .. .. .. . . . . am 1 am 2 · · · am n Ingegneria dell’Autoveicolo, LeLing1 1 Geometria 1.1 Concetto di soluzione. Geometria Lingotto. Esempio 1.2. Ecco le due matrici corrispondenti agli esempi precedenti: A= 1 −1 1 1 B= 3 −1 0 1 0 0 0 0 0 0 1 −1 Dunque una matrice A e’ una tabella di numeri ai j , cioe’ numeri con due indici i, j . Di solito si scrive A = (ai j ) per indicare una matrice il cui elemento nella riga i-esima e colonna j -esima e’ ai j . Notare il collegamento tra la incognita x1 e la prima colonna della matrice A, tra la incognita x2 e la seconda colonna della matrice A, etc. Inoltre notare il collegamento tra le equazioni del sistema S e le righe della matrice A. Osservazione 1.3. Si deve fare molta attenzione nel passagio dal sistema alla ma3x + y = 0 trice per evitare errori gravi. Ad esempio la matrice del sistema non e’ 3y + x = 0 3 1 . 3 1 1.1 Concetto di soluzione. Se i numeri r1 , r2 , · · · , rn si sostituiscono alle incognite x1 , x2 , · · · , xn del sistema S e tutte le equazioni sono soddisfatte allora r1 , r2 , · · · , rn e’ chiamata una soluzione del sistema. Siccome l’ordine di questi numeri e’ importantissimo conviene ordinare questi numeri come una colonna. Ossia si intende, per soluzione del sistema S , una colonna: r1 r2 r3 R= .. . rn Dunque durante questo corso per soluzione di un sistema S si intende una colonna R = (ri ) tale che, se il numero ri si sostituisce all’incognita xi , tutte le equazioni di S sono soddisfatte. Esempio 1.4. A= x−y =0 x+y =0 Ingegneria dell’Autoveicolo, LeLing1 B= 2 3x1 − x2 + x4 = 0 x5 − x6 = 0 Geometria 1.2 Sistemi equivalenti. Geometria Lingotto. 0 Il sistema A ha la colonna come UNICA soluzione. Invece le colonne 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 , , 0 0 0 , 1 0 8 13 0 0 8 13 0 sono tutte soluzione del sistema B , cioe’ il sistema (b) non ha soluzione UNICA. Osservazione 1.5. Un sistema omogeneo ha sempre una soluzione chiamata soluzione banale. Eccola qui: 0 0 0 0 = .. . 0 0 Dato un sistema S possiamo raccogliere tutte le soluzioni in un insieme S chiamato appunto l’insieme delle soluzione di S . Notare che S e’ un sottoinsieme dell’insieme di tutte le colonne di lunghezza n. Osservare che la proposizione precedente afferma 0 ∈ S . Il primo argomento di questo corso e’ imparare a calcolare tutte le soluzioni di un sistema S , cioe’ imparare a scrivere tutte le colonne che sono soluzioni di un dato sistema. 1.2 Sistemi equivalenti. L’idea chiave per scrivere tutte le soluzione di un sistema S e’ il concetto di sistemi equivalenti. Definizione 1.6. Due sistemi S, S 0 (entrambi con n incognite) si dicono equivalenti se hanno le stesse soluzioni. Se S, S 0 sono equivalenti si scrive S ∼ S 0 . Esempio 1.7. I seguenti sistemi sono equivalenti: S= Ingegneria dell’Autoveicolo, LeLing1 x−y =0 x+y =0 3 0 S = x=0 y=0 Geometria 1.3 Operazioni elementari. Geometria Lingotto. Se sappiamo in anticipo che due sistemi S, S 0 sono equivalenti possiamo scegliere quello piu’ semplice per calcolarne le soluzioni. Ad esempio, nell’esempio precedente S 0 e’ certamente piu’ facile da risolvere di S . Questo ci porta in modo naturale a chiederci come si possa sapere in anticipo se due sistemi sono equivalenti. 1.3 Operazioni elementari. Esistono tre operazioni (molto semplici) che applicate a un sistema S producono un sistema equivalente S 0 . OPE 1 : Scambio dell’ordine di due equazioni Si passa di un sistema S a uno equivalente semplicemente scambiando l’ordine di due equazioni, ad esempio: E = 0 1 E2 = 0 E2 = 0 E1 = 0 0 S= → S = .. .. . . E =0 E =0 m m Per ricordare questa operazione elementare si scrive: Ei ↔ Ej . OPE 2: Moltiplicazione d’una equazione per una costante non nulla Si ottiene un sistema equivalente moltiplicando una equazione per una costante c non nulla, ad esempio: E = 0 cE1 = 0 1 E2 = 0 E2 = 0 S= → S0 = .. .. . . E =0 E =0 m m Per ricordare questa operazione elementare si scrive: Ei ← cEi . OPE 3 : Sostituire una equazione con la sua somma con un’altra Si ottiene un sistema equivalente sommando ad una equazione un’altra, ad esempio: Ingegneria dell’Autoveicolo, LeLing1 4 Geometria 1.4 Tutto dal punto di vista matriciale. E1 = 0 E2 = 0 E3 = 0 S= .. . E =0 Geometria Lingotto. E1 E + 2 E1 0 E3 S = Em → m =0 =0 =0 .. . =0 Per ricordare questa operazione elementare si scrive: Ei ← Ei + Ej . 1.4 Tutto dal punto di vista matriciale. Avviamo visto che i sistemi si rappresentano A, cioe’ a1 1 a1 2 · · · a2 1 a2 2 · · · A = a3 1 a3 2 · · · .. .. . . ··· am 1 am 2 · · · piu’ economicamente tramite una matrice a1 n a2 n a3 n .. . = R1 R2 R3 .. . Rm am n dove R1 = (a1 1 a1 2 · · · a1 n ), R2 = (a2 1 a2 2 · · · a2 n ), etc, sono le righe. Dunque le tre operazioni elementari sono: • OPE 1 : Scambio dell’ordine tra due righe. Notazione Ri ↔ Rj . • OPE 2 : Moltiplicazione d’una riga per una costante non nulla c Ri . • OPE 3 : Sostituire una riga con la sua somma con un’altra Ri + Rj . E’ anche piu’ semplice fare un uso contemporaneo delle OPE 2 e la OPE 3 , cioe’ Ri + c Rj . Esempio 1.8. −1 0 3 2 1 −7 4 3 0 Ingegneria dell’Autoveicolo, LeLing1 R3 −3R2 =⇒ 5 −1 0 3 2 1 −7 −2 0 21 Geometria 1.5 Operazioni elementari e Sistemi equivalenti. 1.5 Geometria Lingotto. Operazioni elementari e Sistemi equivalenti. Ecco un teorema fondamentale. Teorema 1.9. Siano A1 , A2 le matrici di due sistemi S1 , S2 . Se A2 si ottiene da A1 tramite le operazioni elementari OPE 1, OPE 2, OPE 3, allora i sistemi S1 , S2 sono equivalenti, cioe’ risolvere S1 e’ la stessa cosa che risolvere S2 . La dimostrazione e’ molto facile ed e’ lasciata come esercizio al lettore. 1 3 2 7 Esempio 1.10. Ecco un esempio: se A = e’ la matrice del sistema S = x + 3y = 0 allora 2x + 7y = 0 1 3 R2 −2R1 1 3 R1 −3R2 1 0 =⇒ =⇒ 0 1 0 1 2 7 1 0 dunque il sistema S e’ equivalente al sistema associato alla matrice , cioe’ le 0 1 x=0 soluzioni di S sono le soluzioni di , cosa abbastanza ovvia. y=0 x+y−z−w =0 x + 2y + 5z − w = 0 ; eseguiamo Esempio 1.11. Ecco un altro esempio: S = 2x + y + 3z + 2w = 0 1 1 −1 −1 1 1 −1 −1 1 1 −1 −1 R −2R R3 +R2 2 −R1 1 2 5 −1 R=⇒ 0 1 6 0 3=⇒ 1 0 1 6 0 =⇒ 2 1 3 2 2 1 3 2 0 −1 5 4 1 1 −1 −1 1 1 −1 −1 1 1 −1 −1 R3 R −6R 11 1 +R3 0 1 6 R=⇒ 0 1 6 0 2=⇒ 3 0 1 0 − 24 0 =⇒ 11 4 4 0 0 1 0 0 1 0 0 11 4 11 11 7 1 1 0 − 11 1 0 0 17 11 1 −R2 0 1 0 − 24 R=⇒ 0 1 0 − 24 11 11 4 4 0 0 1 11 0 0 1 11 Ingegneria dell’Autoveicolo, LeLing1 6 Geometria Geometria Lingotto. 1 0 0 17 11 , percio’ risolvere S e’ come risolvere il sistema associato alla matrice 0 1 0 − 24 11 4 0 0 1 11 17 x + 11 w = 0 w = 0 e allora possiamo esprimere tutte le soluzione del sistema S come y − 24 cioe’ 11 4 z + 11 w=0 17 17 − 11 w − 11 24 w 24 114 cioe’ come i multipli della colonna 114 . − w − 11 11 w 1 x + 2y + 3z + 4w = 0 4x + 6y + 7z + 8w = 0 Esempio 1.12. Ecco un terzo esempio: S = dopo 5x + 8y + 10z + 12w = 0 10x + 16y + 20z + 24w = 0 qualche operazione elementari risulta che S e’ equivalente al sistema la cui matrice 1 0 −2 −4 0 1 5 4 2 , cioe’ risolvere S e’ la stessa cosa che risolvere: e’ 0 0 0 0 0 0 0 0 x − 2z − 4w = 0 y + 52 z + 4w = 0 x − 2z − 4w = 0 = 0x + 0y + 0z + 0w = 0 y + 52 z + 4w = 0 0x + 0y + 0z + 0w = 0 Risolvere quest’ultimo sistema e’ molto facile poiche’ messo in evidenza x, y abbiamo 2z + 4w − 5 z − 4w 2 come funcioni di z, w . Dunque le soluzioni sono : z w 2 Cenni sul metodo di Gauss-Jordan. I due esempi precedenti mostrano che se vogliamo risolvere un sistema dobbiamo cercare di usare le operazioni elementari in modo da arrivare a una matrice il cui sistema sia facile da risolvere. Dunque la domanda naturale e’: Quali caratteristiche ha una matrice il cui sistema e’ facile da risolvere? Nel primo esempio il sistema e’ equivalente a uno 1 0 la cui matrice e’ , nel secondo esempio il sistema facile da risolvere ha come 0 1 Ingegneria dell’Autoveicolo, LeLing1 7 Geometria Geometria Lingotto. 1 0 0 17 11 , e matrice 0 1 0 − 24 11 4 0 0 1 11 1 0 0 1 associato alla matrice 0 0 0 0 della forma: infine, nel terzo esempio, il sistema facile da risolvere e’ 1 0 .. . 0 0 .. . −2 −4 5 4 2 . Dunque osserviamo che queste matrici sono 0 0 0 0 0 ··· 1 ··· .. . . . . 0 ··· 0 ··· .. .. . . 0 0 ··· 0 0 .. . ∗ ∗ .. . 1 0 .. . ∗ 0 .. . 0 0 ∗ ··· ∗ ∗ ··· ∗ .. .. .. . . . ∗ ··· ∗ 0 ··· 0 .. .. .. . . . 0 ··· 0 Il metodo di Gauss-Jordan ci permete in modo organizzato di arrivare alla matrice di un sistema facile da risolvere. Vediamo come funziona analizzando un esempio: 2 6 Prendiamo il sistema . 6 7 Al posto del 2 vogliamo un 1, dunque usiamo la operazione R21 e otteniamo 1 3 ; adesso ci serve un 0 al posto del 6. Dunque usando l’ 1 della prima 6 7 riga e’ facile ottenere lo 0desiderato al posto del 6 tramite la operazione R2 − 6R1 e 1 3 cosi’ otteniamo . Adesso ci serve un 1 al posto del -2. Dunque eseguimo la 0 −2 1 3 R2 . operazione −2 , e si arriva alla 0 1 Dunque osserviamo che l’idea e’ semplice. Dopo avere ottenuto un 1 in una colonna lo si usa per procurarsi 0 sotto di esso, tramite la operazione Ri +cRj lungo tutta la colonna. 3 5 1 8 . Applichiamo R2 − 7R1 cosi’ 5 4 applichiamo R3 + 3R 1 e scompare il 1 3 4 −3 lasciando il suo posto a uno 0. Cioe’ si ottiene: 0 −20 −27 . 0 14 19 1 Vediamo ancora questo con la matrice 7 −3 che il 7 scompare, sostituito dallo 0. Dopodiche’ Ingegneria dell’Autoveicolo, LeLing1 8 Geometria Geometria Lingotto. Con cio’ finisce il lavoro sulla prima colonna e possiamo ora cercare di mettere un R2 , che ci procura: 1 al posto del -20. Questo e’ facile, poiche’ possiamo eseguire −20 1 3 4 0 1 27 . Adesso usando questo 1 possiamo procurarci uno 0 al posto del 14 20 0 14 19 1 3 4 27 usando la operazione elementare R3 − 14R2 . Cosa che ci porta alla 0 1 20 . 1 0 0 10 1 3 4 . Infine la operazione 10R3 ci porta alla 0 1 27 20 0 0 1 Ingegneria dell’Autoveicolo, LeLing1 9 Geometria