Scheda film - Cineteatro Baretti
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Scheda film - Cineteatro Baretti
PORTOFRANCO IL CINEMA INVISIBILE AL BARETTI PORTOFRANCO IL CINEMA INVISIBILE AL BARETTI Martedì 29 marzo 2016 | Sabato 2 aprile 2016 CALENDARIO PROSSIMI APPUNTAMENTI: Sabato 2 aprile, ore 18 MARINA di S jn Coninx Martedì 5 aprile, ore 21 | Sabato 9 aprile, ore 18 IL COLORE DELL’OCEANO (Die Farbe des Ozeans) di Maggie Peren Versione originale in tedesco con so o toli In collaborazione con il Goethe-Ins tut di Torino Lunedì 11 aprile, ore 21, per Cine ca CARTEL LAND di Ma hew Heineman • anteprima piemontese Martedì 12 aprile, ore 21 | Sabato 16 aprile, ore 18 ATTACK THE BLOCK di Joe Cornish Martedì 19 aprile, ore 21 | Sabato 23 aprile, ore 18 LA RICOSTRUZIONE di Juan Taratuto Versione originale in spagnolo con so o toli Martedì 26 aprile, ore 21 | Sabato 30 aprile, ore 18 I GIORNI DI TORINO di Pier Milanese Evento per la celebrazione del 25 aprile. Presentazione a cura di Paola Olive , ANCR. Saranno inoltre presen il regista Pier Milanese e alcune par giane e par giani protagonis del documentario. Lunedì 2 maggio, ore 21, per Cine ca (T)ERROR di Lyric R. Cabral e David Felix Sutcliffe • anteprima piemontese Martedì 3 maggio, ore 21 | Sabato 7 maggio, ore 18 VIVIANE di Ronit Elkabetz e Shlomi Elkabetz Martedì 10 maggio, ore 21 | Sabato 14 maggio, ore 18 ELLE S’EN VA di Emmanuelle Bercot Versione originale in francese con so o toli In collaborazione con Alliance française di Torino Martedì 17 maggio, ore 21 | Sabato 21 maggio, ore 18 RAMS - STORIA DI DUE FRATELLI E OTTO PECORE di Grimur Hakonarson MARINA un film di S jn Coninx Con: Luigi Lo Cascio, Donatella Finocchiaro, Evelien Bosmans, Ma eo Simoni Durata: 118 minu Genere: Dramma co Nazionalità: Belgio, Italia 2013 Sceneggiatura: S jn Coninx, Rik D’Hiet Fotografia: Lou Berghmans Montaggio: Philippe Ravoet Musiche: Michelino Bisceglia Martedì 24 maggio, ore 21 | Sabato 28 maggio, ore 18 PROSSIMA FERMATA: FRUITVALE STATION di Ryan Coogler PORTOFRANCO è realizzato: Con il contributo di: Unicredit Group - Cineforum Circolo Torino In collaborazione con: Goethe Institut di Torino | Alliance française Torino | Associazione culturale Russkij Mir | Rossorubino Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza | Wic.it - Web Image CommunicaƟons Via Baretti 4 - 10125 Torino - Tel./Fax 011 655187 www.cineteatrobaretti.it - [email protected] Le miniere del Belgio hanno a ra o, dagli anni 40 del ‘900 in poi, circa trecentomila lavoratori italiani. Si è tra ato di un fenomeno di notevole rilevanza - conseguenza dell’accordo bilaterale di scambio manodopera-carbone s pulato dai due paesi - che ha segnato la vita di due generazioni di migran , i quali trovavano alloggio in stamberghe sovraffollate e lavoravano in condizioni abominevoli. Talvolta incontravano la morte, come nel tristemente celebre caso di Marcinelle. Il cinema non è stato molto prodigo nel raccontare questa grande esperienza colle va, specie in raffronto ad altre dramma che epopee del secolo scorso. Ci sono tu avia alcune rimarchevoli eccezioni, tra cui “Mineurs” di Fulvio Wetzl che abbiamo già programmato in Portofranco negli anni scorsi. “Marina” del belga S jn Coninx si inserisce benissimo in questo mini-filone - e rimanda a tan momen del delizioso film di Weltz nella prima parte - affiancando però alla vicenda di emigrazione e lavoro la storia vera del cantautore calabrese Rocco Granata Granata,, autore della celeberrima canzone che dà il tolo alla pellicola. Par to da bambino con tu a la famiglia (la madre è interpretata da Donatella Finocchiaro), Rocco insegue per tan anni la carriera di musicista, ostacolato dal dilagante razzismo verso gli italiani (sarà impossibile o enere per vie legali una licenza per suonare in pubblico, nonché coronare il sogno d’amore, corrisposto, con la bionda Helena), da discografici poco lungimiran (che puntano su “Manuela”, brano più raffinato ma molto meno orecchiabile), sopra u o dall’ostracismo oltranzista di un padre autoritario (un magistrale Luigi Lo Cascio). Dell’opera di Coninx, regista candidato agli Oscar nel lontano 1993 per “Padre Daens”, è facile riscontrare i limi . Il taglio delle riprese non è, come si suol dire, molto cinematografico. Bas vedere le sequenze in miniera: troppo illuminate per risultare auten che, si ada ano allo sguardo pigro dello spe atore medio. Lo sviluppo della sceneggiatura è alquanto convenzionale, e le ripetute scenate in famiglia alla lunga dramma zzano più del dovuto le relazioni tra i personaggi. Il protagonista, infine, ha generalità italiane (Ma eo Simoni), ma per pronunciare la nostra lingua e il diale o si arrangia come può. Non certo in maniera impeccabile. Tu avia, se da un lato si vorrebbe vedere il tocco autoriale di un Gianni Amelio trasformare un sogge o che gli sarebbe congeniale in un narrato più so le, dall’altro ci si lascia trasportare da questa efficace storia semplice che trasuda sincerità e calore, emozionando fino alle lacrime, regalando anche a mi di poesia, come nelle rare scene in presenza di uno splendido personaggio: il moroso Jacky. Vi ma di bullismo alla presenza di Rocco bambino, diventerà suo caro amico e suo primo fan, e lo scagionerà da un’accusa infamante. Rimarrà, insomma, nei nostri cuori. In un moto di razzismo al contrario, ci si chiede come possa una tale, disarmante sensibilità albergare nell’animo di un cineasta fiammingo anziché di un italiano meridionale. Coproduzione italo-belga resa possibile da finanziamen pubblici - anche in forma di sgravi fiscali di entrambi i paesi, e dal prezioso contributo di Cris ano Bortone e dei fratelli Dardenne. Arrivato in Italia a maggio dello scorso anno, dopo un grande e meritato successo in Belgio. Prossimi appuntamen : martedì 5 aprile, ore 21 sabato 9 aprile, ore 18 IL COLORE DELL’OCEANO (Die Farbe des Ozeans) un film di Maggie Peren In tedesco con so o toli. In collaborazione con il Goethe-Ins tut di Torino