Scheda film - Cineteatro Baretti

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Scheda film - Cineteatro Baretti
PORTOFRANCO
IL CINEMA INVISIBILE AL BARETTI
PORTOFRANCO
IL CINEMA INVISIBILE AL BARETTI
CALENDARIO PROSSIMI APPUNTAMENTI:
Martedì 19 gennaio 2016, ore 21
SOTTO IL SOLE NERO di Enrico Verra. Serata evento con il regista in sala
Martedì 12 gennaio | Sabato 16 gennaio
Martedì 26 gennaio 2016, ore 21
LA BARCA È PIENA di Markus Imhoof
Serata evento per celebrare, con un giorno di an cipo, il Giorno della Memoria.
Evento organizzato in collaborazione con l’ANCR. Presentazione di Paola Olive .
Martedì 2 febbraio 2016, ore 21 | Sabato 6 febbraio 2016, ore 18
SECOND CHANCE di Susanne Bier
Lunedì 8 Febbraio 2016, ore 21, per CINETICA
LIFE IS SACRED di Andreas M. Dalsgaard [Anteprima piemontese]
Martedì 9 febbraio 2016, ore 21 | Sabato 13 febbraio 2016, ore 18
LA PIROGUE di Moussa Touré
In lingua originale con so o toli. In collaborazione con Alliance française di Torino
Martedì 16 febbraio 2016, ore 21 | Sabato 20 febbraio 2016, ore 18
BLOOD TIES di Guillaume Canet
Martedì 23 febbraio 2016, ore 21 | Sabato 27 febbraio 2016, ore 18
IL TEMPO DEI CANNIBALI (Zeit der Kannibalen) di Johannes Naber
In lingua originale con so o toli. In collaborazione con il Goethe-Ins tut di Torino
Martedì 1 marzo 2016, ore 21 | Sabato 5 marzo 2016, ore 18
ANOTHER EARTH di Mike Cahill
Lunedì 7 marzo 2016, ore 21, per CINETICA
VOYAGE EN BARBARIE di Cécile Allegra e Delphine Deloget [Anteprima piemontese]
Martedì 8 marzo 2016, ore 21 | Sabato 12 marzo, ore 18
MUCH LOVED di Nabil Ayouch
Martedì 15 marzo 2016, ore 21 | Sabato 19 marzo 2016, ore 18
‘71 di Yann Demange. In lingua originale con so o toli.
PORTOFRANCO è realizzato:
Con il contributo di:
Unicredit Group - Cineforum Circolo Torino
In collaborazione con: Goethe Institut di Torino | Alliance française Torino |
Associazione culturale Russkij Mir | Rossorubino
Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza |
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I TONI DELL’AMORE
un film di Ira Sachs
Con:
John Lithgow, Alfred Molina, Marisa Tomei,
Charlie Tahan, Cheyenne Jackson
Durata:
94 minu
Genere:
Dramma co
Nazionalità: USA, 2014
Sceneggiatura: Ira Sachs, Mauricio Zacharias
Fotografia:
Christos Voudouris
Montaggio: Michael Taylor, Affonso Gonçalves
Scenografia: Amy Williams
Via Baretti 4 - 10125 Torino - Tel./Fax 011 655187
www.cineteatrobaretti.it - [email protected]
Ira Sachs, una delle voci più
s mate dell’a uale cinema queer
statunitense, dopo essersi fa o
notare con film indipenden
lancia al Sundance, realizza “I
toni dell’amore” (Love is strange),
il suo film al tempo stesso più
“mainstream” e più poli co.
Lo strano amore di cui si parla è
quello fra Ben e George (gli o mi
John Lithgow e Alfred Molina), due
“Englishmen in New York”, che dopo
quasi quarant’anni di convivenza
decidono di approfi are della
tanto sospirata legge sui matrimoni
gay per celebrare la loro lunga
unione. Le ripercussioni però non
tardano ad arrivare: George è un
insegnante di musica che lavora in
una scuola privata ca olica e, dato
che ai ver ci il suo matrimonio
non viene gradito, con effe o
immediato l’uomo perde il lavoro.
Tra George disoccupato e Ben
pensionato, diventa impossibile per
i due mantenere l’appartamento
che è stato per anni la loro casa
e che dopo tan sacrifici erano
finalmente riusci ad acquistare. Si
vedono quindi costre a chiedere
ospitalità alla loro (apparentemente
nutrita) cerchia di amici, ma c’è
un problema: nella tentacolare
Grande Mela trovare appartamen
che prevedano di ospitare non è
semplice, specie due persone. La
soluzione che si offre è piu osto
scomoda: Ben andrà a stare dal
nipote regista Elliot, mentre George
si trasferirà al piano di so o, in
casa di una coppia di polizio
gay. Sfortunatamente l’opzione
proposta da un’altra nipote di
trasferirsi in campagna non viene
neanche presa in considerazione
per salvaguardare anni di abitudini e
quindi la coppia è costre a a vivere
separatamente e accontentarsi di
vedersi negli scampoli di tempo.
Dopo una vita trascorsa insieme
la cosa non sarà per niente facile.
Dopo diverso tempo il problema
si risolve con l’arrivo di una nuova
sistemazione, ma potrebbe essere
troppo tardi.
Sachs,
intelle uale
ebraico
dichiaratamente gay, originario
del Tennessee ma newyorkese
d’adozione, con questo film si
perme e di suggerire qualche
dubbio sul conce o tanto caro
alla comunità omosessuale di
famiglia allargata, visto che di
Ben e George si prendono cura
persone sicuramente garbate
che però sembrano ignorare
quelli che sono i bisogni primari
della non più giovane coppia.
Ben fa fa ca a inserirsi nel nuovo
ambiente familiare, nonostante
la moglie del nipote lo incoraggi a
riprendere a dipingere; oltretu o
si ritrova a dividere la stanza
con un adolescente non proprio
entusiasta del nuovo coinquilino
(anche se alla fine si rivelerà più
affezionato del previsto). George in
compenso si trova poco a suo agio
nel menage dei due simpa ci ospi ,
i quali quando non sono impegna
a guardarsi “Il trono di spade”,
aprono la casa a decine di amici
costringendolo ad aspe are la fine
della festa per avere la disponibilità
del divano le o.
Ma sopra u o il regista dice la sua
sulla Chiesa ca olica, vista come
un’is tuzione quanto mai ipocrita e
omofoba, ed evidentemente non si
lascia convincere dalle dichiarazioni
di presunte aperture che vengono
dal Va cano. Il personaggio
di George, ca olico convinto
nonostante le sofferenze che la
chiesa infligge a lui e al suo partner,
a scuola non ha mai nascosto il suo
orientamento sessuale non solo alle
autorità dell’is tuto, ma neanche
ai suoi studen e alle loro famiglie,
tu
perfe amente al corrente
della sua relazione con Ben. Nel
momento più forte del film ques
argomen diventano il testo di una
le era inviata da George ai suoi ex
allievi trasformando così un’opera
che brilla per i suoi toni paca e
per uno sviluppo dramma co so o
le righe in un ina eso “j’ai accuse”,
for ssimo anche se non gridato,
contro coloro che vogliono punire
persone ree soltanto di avere
goduto di un diri o conquistato
con fa ca e dopo anni di lo e.
Nel nostro paese, dove non solo
i matrimoni gay ma addiri ura
l’estensione di diri a coppie di
fa o sono un terreno di acceso
scontro, rendendo quindi l’Italia un
paese retrivo non solo rispe o agli
States ma anche alla stragrande
maggioranza della CE, l’uscita
di questo film è stata vista da
taluni come controversa e alcune
cri che hanno considerato il film
sostenitore di diri potenzialmente
lesivi nei confron della famiglia
tradizionale.
Naturalmente estendere un diri o a
qualcuno non presuppone toglierlo
ad altri, anzi il contrario, ma
sappiamo come certe polemiche
possano essere strumentalizzate a
regola d’arte.
Prossimi appuntamen :
sabato 16 gennaio, ore 18
I TONI DELL’AMORE
martedì 19 gennaio, ore 21
SOTTO IL SOLE NERO
un film di Enrico Verra
Serata evento con il regista in
sala e Marco Cena che parlerà
del problema della tra a delle
donne nigeriane