Sogni, speranze e obiettivi degli italiani diAmerica`s Cup

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Sogni, speranze e obiettivi degli italiani diAmerica`s Cup
Vela internazionale
Mascalzone gift card
Dalle 8.30 del diciotto dicembre ITA 94, il nuovo scafo
di Luna Rossa Challenge, è nella base valenciana del
sindacato italiano di Coppa America. Ad «accoglierlo»
c’erano il Capo del Sindacato Patrizio Bertelli, lo skipper Francesco de Angelis e il Team al completo, che
ripongono molte speranze in questo nuovo scafo.
Dopo l’installazione dell’albero e delle appendici e
il completamento della configurazione, sono subito
iniziati i primi test in acqua.
Il viaggio di ITA 94 è durato circa quattro giorni e
mezzo: lo scafo è partito da Nembro (Bergamo) ed
è stato trasportato fino a Livorno per raggiungere
Tarragona (Spagna) via nave.
Emiliano Cipriani
P
rogetti, aspirazioni, sogni
e speranze. Sono tanti i
sentimenti e i pensieri che
affollano le menti di tutte le persone
impegnate in America’s Cup. In
questi giorni che procedono svelti
e inesorabili verso il fatidico 2007,
poi, a riempire le pagine delle riviste
specializzate sono i bilanci e le previsioni degli atleti, degli addetti ai lavori
e degli sponsor.
Anche noi di italiavela abbiamo
deciso di seguire, anche se in modo
molto partigiano, questa linea;
ci siamo infatti soffermati sui tre
sindacati italiani in gara: +39, Luna
Rossa Challenge e Mascalzone Latino
Capitalia Team. Nonostante la diversa
competitività dei nostri sfidanti, i
bilanci dei tre team sono tutti positivi e anche per quanto riguarda gli
obiettivi le sorprese non mancano...
diciamo che intercettando le letterine indirizzate a Babbo Natale dai
vari Devoti, De Angelis e Vascotto
potremmo leggere su tutte che il
regalo più gradito sarebbe una «certa
Coppa» che si assegnerà la prossima
estate a Valencia.
Tornando con i piedi sulla terra il
team leader di +39 Luca Devoti, pur
sostenendo che «non esistono limiti
massimi», rivela che l’obiettivo del
team è un posto nelle semifinali della
Louis Vuitton Cup: «Direi che è il
minimo - aveva dichiarato qualche
tempo fà -. Quando hai dei ragazzi
eccezionali come loro, che altro ti
puoi prefiggere? E poi mi sembra
anche realisticamente possibile. Se
abbiamo fatto le cose per bene non
ci sarà una grande differenza tra i
team, in termini di velocità e quindi
il risultato dipenderà da come navigheremo. Certamente non abbiamo
paura di vincere!». Ma c’è un altro
fattore che va a vantaggio dei lacustri: «So per esperienza che anche se
ti alleni 300 giorni l’anno, questo non
ti garantisce la vittoria - spiega ancora
Devoti -. Avere risorse illimitate certamente aiuta, ma allo stesso tempo ti
mette pressione. Devono batterci...
quello che voglio dire è: che figura
farebbero, altrimenti? La nostra
barca è stata progettata senza paura,
l’albero è stato sviluppato senza paura
e anche l’equipaggio non ha alcuna
paura. Se avremo un po’ di fortuna,
potremo fare molto bene». Insomma
la barca dei metalli, soprannominata
così per le tante medaglie olimpiche
presenti a bordo, promette battaglia,
così come Mascalzone Latino che per
bocca del suo presidente Vincenzo
Onorato si dice molto fiducioso: «La
scorsa Coppa partecipavamo per fare
esperienza, ma questa volta facciamo
sul serio... siamo concentrati e decisi
a combattere sino alla fine». Gli fa eco
il suo skipper, Vasco Vascotto, che con
i suoi modi sempre schietti aggiunge:
«Una cosa è sognare di andare a cena
con una donna, un’altra è andare a
cena, e un’altra ancora è sperare in
“qualcosa di più”. Ecco, noi a cena ci
siamo andati e quello che vogliamo
adesso è il “qualcosa in più” e per
questo c’è bisogno di lavoro. Se lavoriamo bene, duramente e giochiamo
le carte giuste in questi pochi mesi
rimasti, allora forse avremo fortuna.
In tutti i casi - aggiunge concludendo
- vogliamo dimostrare che meritiamo
di stare in questo gioco. Ognuno dei
team avversari, prima di gareggiare
contro di noi, dovrà pensare che avrà
una regata dura». Italiani agguerriti
quindi. Gli unici a mantenere un
atteggiamento più «diplomatico e
attendista» sono quelli che vengono
universalmente riconosciuti come
gli italiani più accreditati nella corsa
verso il ruolo di sfidante ufficiale
del Defender Alinghi, gli uomini del
team Luna Rossa. «In tre anni siamo
Novità per i tifosi di Mascalzone Latino. È la
gift card Capitalia Mascalzone Latino, la
nuova carta di credito del Gruppo Capitalia.
Si tratta di una carta prepagata «usa e getta»
che, una volta esaurita la disponibilità caricata
al momento del rilascio, si estingue automaticamente come una carta telefonica. Il possessore però potrà conservare la tessera, griffata
con una suggestiva foto dello scafo di Coppa
America. Per acquistare la carta, subito attiva
e a consegna immediata, non è necessario
avere un conto corrente.
A poco meno di 4 mesi dall’inizio della Louis Vuitton
Cup, il management della 32ma America’s Cup ha
aperto un negozio ufficiale all’interno dell’aeroporto
di Valencia. Il negozio, che occupa una superficie di 60
mq e che rimarrà aperto sino alla fine di agosto 2007,
offre ai viaggiatori un’ampia scelta di articoli ufficiali:
si va dall’abbigliamento ideato e realizzato dall’italiana Murphy&Nye alla collezione di vasi in cristallo
di Lalique, firmata Javier Mariscal, fino all’edizione
limitata delle penne di lusso Montegrappa. Si tratta del
quinto negozio ufficiale della 32ma Coppa a Valencia,
dopo quelli presenti nel porto e nelle zone limitrofe...
senza dimenticare i «corner» aperti nei Corte Inglès.
Sogni, speranze e obiettivi
degli italiani diAmerica’s Cup
Per tutti il traguardo minimo sono le semifinali di Louis Vuitton Cup
ma la «fantasia condivisa» è conquistare la coppa delle 100 ghinee
cresciuti molto - assicura lo stratega
Michele Ivaldi -. Nel 2005 usavamo la
barca vecchia (ITA 74) che certamente
era un po’ più lenta di quelle avversa-
rie, ma quest’anno abbiamo accorciato tutte le distanze e ci sentiamo
alla pari. Le nuove barche sono tutte
abbastanza simili, complessiva-
mente, e anche i quattro team di testa
non differiscono poi tanto tra loro. Mi
aspetto regate molto combattute il
prossimo anno».
Sydney: Mascalzone Latino Farr40 torna in acqua
Sono tornati in acqua i campioni del mondo di
Farr 40. Vincenzo Onorato, il tattico Adrian Stead e
gli uomini di Mascalzone Latino - Capitalia Team
(Matteo Savelli, Jerry Mitchell, Andrea Ballico,
Daniele Fiaschi, Tommaso Mascetti, Adriano Figone,
Davide Scarpa e Monica Rampolli) hanno partecipato al Rolex Trophy, organizzato dal Cruising
Yacht Club of Australia e disputato a Sydney dall’8
al 10 dicembre. Per i mascalzoni un secondo posto
di tutto rispetto in uno dei più importanti appuntamenti velici dell’emisfero Sud riservato alle classi
monotipo. La vittoria è andata ad Ichi Ban - del
vicecampione del mondo Matt Allen - che grazie
alla propria costanza (3,2,1,4,2,1,3,4,2) è riuscito
a tener dietro i ragazzi terribili di Capitalia Team,
protagonisti di più vittorie nelle singole manches ma
anche di due sesti posti (1,6,2,2,1,3,6,2,1) rivelatisi
determinanti in negativo nel tentativo di rimontare
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Coppa America in aeroporto
Le Vele Latine
tornano tra
St.Tropez e Stintino
CIRCUITO MEDITERRANEO
ITA 94 è arrivata a casa
16 DICEMBRE / 15 GENNAIO 2007
Nel 2007 Voiles Latines à SaintTropez sarà ancora una volta
la prima tappa del Circuito
Mediterraneo della Vela Latina.
La conferma viene dal Salone
Nautico di Parigi dove il presidente del comitato organizzatore,
Noelle Duck, ha presentato la
manifestazione alla stampa. Dopo
sei edizioni, il raduno della Costa
Azzurra è ormai divenuto una classica internazionale nel panorama
della nautica tradizionale e uno
dei più importanti appuntamenti
del Circuito Mediterraneo con oltre
70 imbarcazioni partecipanti
provenienti da Italia, Francia,
Spagna, Principato di Monaco e
Tunisia. L’evento, che prenderà
il via a maggio, sarà arricchito
per la prima volta, oltre che dal
consueto «Villaggio dei maestri
d’ascia, dei mestieri del mare» e
dalla mostra del libro di mare, dai
«Rencontres avec la mer» un’importante iniziativa che vede ogni
anno riunirsi, in una città marittima
francese, un’elite di scrittori che per
l’occasione pubblicheranno un libro
collettivo dal titolo «Nos mers, nos
océans». Dopo avere ufficializzato
le prime due tappe di Saint-Tropez
e Stintino (25^ Regata della Vela
Latina, dal 23 al 26 agosto 2007)
gli organizzatori stanno per varare
il resto del calendario del Circuito
Mediterraneo della Vela Latina
puntando a replicare il successo
degli anni passati con una media
di 130 imbarcazioni partecipanti
all’anno per un totale di 450 scafi
tradizionali provenienti dalle sei
nazioni iscritte.
M. M.
i due punti di svantaggio dai primi. Comunque soddisfatto Vincenzo Onorato: «In questo weekend ci
siamo divertiti molto. Le gare sono state fantastiche
e il valore di questa competizione è cresciuto molto.
Credo proprio che torneremo a farla». Il prossimo
appuntamento per il team italiano è dal 15 al 19
gennaio a Key West per l’«Acura». Ma anche nei primi
mesi del prossimo anno sono in programma eventi
di grande importanza: dal 17 al 19 febbraio a Sydney
le Farr 40 Sprint Series, dall’8 all’11 marzo a Miami
l’Acura Miami Grand Prix.
E.C.
A Rio Jesper Banks dà lezioni di Samba
Ai brasiliani di Match race il danese di United Internet Team Germany si impone su James Spithill
U
na location «da cartolina»,
non si potrebbe descrivere
altrimenti. I partecipanti all’edizione
2006 del campionato brasiliano di
Match Race, evento Isaf di Grado 1,
si sono infatti affrontati a largo delle
spiagge di Rio de Janeiro all’ombra del
famosissimo Pan de Azucar, montagna
che sovrasta e vigila, insieme al Cristo
Redentor, sulla capitale Carioca. Ma
nonostante il nome del promontorio
di Rio, chiamato così per la sua somiglianza con un bastoncino di zucchero
filato, ispiri morbidezza e tranquillità
le sfide tra Jesper Banks e James
Spithill, protagonisti della finalissima
di questa edizione della competizione,
sono state tiratissime e contraddistinte da grande agonismo e finali al
fulmicotone. É stato il danese skipper
dell’equipaggio di Coppa America
United Internet Team Germany ad
aggiudicarsi la vittoria sconfiggendo,
a sorpresa, per 3-2 l’australiano tattico
di Luna Rossa. Terzo posto per l’altro
Banks: «É bellissimo
vincere; lo è ancora di
più quando l’avversario
è forte come James»
danese Sten Mohr che nella petit-finale
ha battuto per 2-1 Iain Percy, skipper
di +39. Soddisfatto Banks: «É sempre
bellissimo vincere, ma lo è ancora
di più quando l’avversario è forte
come James - ha dichiarato il 49enne
skipper tre volte medaglia olimpica -.
Non eravamo venuti qui per vincere; il
nostro obiettivo era gareggiare, in modo
da migliorare l’intesa con i ragazzi del
team in vista delle regate che ci stanno
più a cuore, quelle di America’s Cup».
Per Spithill, invece, è esattamente il
contrario: «Noi eravamo venuti qui per
vincere ma purtroppo non ci siamo
riusciti - ha confessato l’australiano
-. Devo ammettere che Jesper ha fatto
davvero un ottimo lavoro. Comunque
ci siamo divertiti e abbiamo svolto un
buon allenamento e questo è quello
che conta». Per il tattico di Luna Rossa
la sconfitta è ancora più bruciante
perché ha rovinato una serie perfetta:
le uniche sconfitte rimediate in Brasile
sono le tre della finale (a fronte di undici
vittorie ottenute nel corso delle qualificazioni e della semifinale). In campo
femminile la vittoria è andata alla statunitense Sandy Hayes che, al termine di
una finale molto equilibrata, ha battuto
per 3-2 la “padrona di casa” Fernanda
Oliveira.
Em. Cip.