AL CONFINE TRA ILLUSIONE E SPERANZA

AL CONFINE TRA ILLUSIONE E SPERANZA
Giovanni Zaninetta
Sono numerosi gli attori che interagiscono nel percorso di confronto con la malattia cronica
evolutiva e con la sua fase terminale: il malato la sua famiglia, gli operatori ed un quarto
“incomodo”, pervasivo e confusivo, il Web, in cui qualsiasi illusione può essere circostanziata ed
ogni speranza alimentata.
Nelle diverse malattie e nelle loro fasi di evoluzione speranza ed illusione si alternano quasi
fisiologicamente, favorendo, sia pure in maniera un po’ avventurosa, una omeostasi psicologica.
Quando però il tempo che resta si riduce drammaticamente questa dinamica può essere per tutti
molto pericolosa.
Quale può essere la profilassi? Soprattutto la continuità relazionale con cui contestualizzare le
varie fasi della malattia rimodulando la speranza, che non va mai soffocata, con la situazione
reale.
In realtà questo percorso, soprattutto nella malattia oncologica, è fortemente contrastato sia dalle
famiglie sia da molti operatori che sono complici della disinformazione e della mistificazione.
Un capitolo a parte, ma non meno significativo è legato a situazioni mass mediatiche (caso Di
Bella, caso Stamina) che è utile analizzare per comprendere meglio come le illusioni e le speranze
siano proposte ed alimentate non solo a livello individuale ma anche attraverso operazioni
pseudoscientifiche e demagogiche.