Il cambiamento organizzativo: le transizioni

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Il cambiamento organizzativo: le transizioni
Il cambiamento organizzativo
Il cambiamento organizzativo: le transizioni
Da Frieri-Gallo-Mordenti, "Le Unioni di Comuni", Maggioli 2012
(...) Il concetto chiave, il meta cambiamento, può essere spiegato in modo semplice ancora da un
matematico, che così traduce in linguaggio corrente il famoso teorema dell’incompletezza di
Kurt Gödel: “Tutte le assiomatizzazioni coerenti dell’aritmetica contengono proposizioni
indecidibili”. In altri termini significa che perfino un sistema logico assiomatico contiene sempre
almeno un’affermazione vera, ma non dimostrabile. Dunque chiunque si approccerà allo studio
di un certo sistema in campo logico matematico dovrà tener presente che non tutte le
affermazioni che troverà, potranno essere dimostrate con il formalismo proprio di quel sistema
stesso. La soluzione alla maggior parte dei problemi sta in tale capacità. Un giorno stavo
conversando con due sistemisti a proposito del calcolatore che usavo. Essi mi dissero che il
sistema operativo p areva capace di servire con tutta tranquillità fino a circa trentacinque utenti
ma che, quando si superava quel livello, il tempo di risposta diventava improvvisamente molta
grande e il funzionamento diventava tanto lento che si poteva benissimo piantar lì tutto, andare
a casa e tornare più tardi. Scherzosamente io dissi: “è facile porvi rimedio! Basta trovare nel
sistema operativo il luogo dov’è memorizzato il numero ’35 e sostituirlo con ’60!”. Tutti risero. Il
fatto è che, naturalmente, quel luogo non esiste. Allora, da che cosa dipende il che ci sia quel
numero critico di trentacinque utenti?, La risposta è: "Si tratta di una conseguenza complessiva
del sistema: è un epifenomeno".*
Sono tanti i modi di leggere questo concetto, e quando lo si vuole produrre e non subire, si dice
che bisogna operare una ristrutturazione: in termini astratti ristrutturare significa spostare
l’accento dall’idea che un oggetto (eventi, situazioni, rapporti tra persone, e tra persone e
oggetti, modelli di comportamento, eccetera) appartiene ad una classe all’idea che esso invece
appartiene ad una classe diversa ma ugualmente valida e, soprattutto, far accettare che a tutti
gli interessati l’idea di tale appartenenza dell’oggetto ad una nuova classe.
Date tutte le definizioni si mostrerà ora un esempio di ristrutturazione, ossia di produzione di
meta-cambiamento, in un contesto familiare come quello della programmazione finanziaria di
un Comune in difficoltà. *da D. G. Hofstadter, "Godel, Escher, Bach: un'Eterna Ghirlanda Brillante", Adelphi 1984"
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