Petrolio: perché a prezzo così basso?
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Petrolio: perché a prezzo così basso?
IL TEMA DELLA SETTIMANA Petrolio: perché a prezzo così basso? Nell’economia odierna ciò che avviene dall’altra parte del mondo può avere un effetto immediato anche da noi: è il caso del petrolio, materia prima che in questi giorni sta occupando i titoli dei giornali. Cosa sta succedendo? Come mai il suo prezzo è così basso e quali sono le previsioni? Ce lo spiega Luca Todesco, responsabile di BancaStato Private Banking per il Sottoceneri. “Il prezzo del greggio è ai minimi dal 2003 e per arrestarne la discesa Russia e Arabia Saudita si sono di recente accordati per congelare la produzione ai livelli del mese scorso a patto che gli altri Paesi produttori facciano altrettanto”. Il bassissimo costo del barile è dovuto in buona parte alla cosiddetta “guerra del petrolio”, innescata dai sauditi a partire dal 2014, tesa a eliminare dal mercato i nuovi produttori americani. “Ma nel frattempo la produzione Usa è diminuita meno di quanto ci si aspettasse e la domanda globale è calata: si è quindi creato un eccesso di offerta e i prezzi sono diminuiti del 70% in due anni. Ora l’Arabia Saudita cerca di correre ai ripari: il prezzo basso inizia infatti a crearle problemi”. Cosa aspettarsi in futuro e cosa cambierebbe per le tasche dei ticinesi? “È Luca Todesco responsabile di BancaStato Private Banking per il Sottoceneri possibile che l’organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio, l’Opec, decida di tagliare la produzione. In tal caso il prezzo del petrolio potrebbe riprendersi fin verso i 40-45 dollari il barile, con un moderato rincaro anche alle nostre latitudini. Altrimenti il prezzo del petrolio potrebbe scendere ancora visto che un equilibrio fra offerta e domanda verrebbe raggiunto solo nel medio termine”.