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Relazione del presidente Lorenzo Pace al 1° Congresso dell’associazione provinciale cuochi Pescara, Montesilvano 17.01.2011 Care colleghe e colleghi ben venuti a questo 1° congresso dell’Associazione provinciale cuochi Pescara. Prima di iniziare i nostri lavori voglio fare alcuni ringraziamenti che non sono formali ma sono veramente sentiti, voglio ringraziare i membri del Consiglio direttivo uscente, i presidenti onorari Giacomucci e Di Garbo, Massimo Di Cintio, Niko Romito, Vincenzo Scerpa, Alessandro Mazzocchetti, Giuseppe Di Malta, Enza Liberati e Narciso Cicchetti, questi colleghi nel corso di questi 4 anni, ognuno per ciò che ha potuto e per le a sua competenza, ci hanno aiutato a far crescere l’Associazione e spero che continueranno a darci il loro sostegno. La mia sarà una relazione breve perché i protagonisti di questo congresso sarete voi. Il tema congressuale, infatti, è sulla figura e il ruolo del cuoco nel 3° millennio. Noi vorremmo che questo pomeriggio ognuno di voi si esprimesse liberamente sulla nostra professione, su come la viviamo e quali sono le prospettive per il nostro futuro. Prima di iniziare questo confronto, che sarà stimolato da una introduzione di Niko Romito che ci parlerà della sua cucina, perché lui, sicuramente, possiede anche degli elementi di valutazione più ampi dei nostri in quanto si confronta quasi quotidianamente con realtà gastronomiche a livello nazionale e internazionale, voglio parlare un po’ della nostra Associazione, di ciò che abbiamo fatto, di ciò che vorremmo fare anche con i suggerimenti che verranno da voi. - come prima cosa vorrei fare una riflessione sul carattere dell’Associazione che spesso viene sottovalutato ma che a mio avviso rappresenta un elemento di forza che ci contraddistingue la FIC rispetto ad altre realtà associative del settore gastronomico. Io credo che la peculiarità della Fic risieda nel fatto che i cuochi che vi aderiscono operano in tutti i livelli della ristorazione: dal cuoco delle mense, al cuoco stellato nonché i commis di cucina e questo per me è un fattore positivo perchè ci permette di confrontarci con le diverse realtà della ristorazione e ci consente una crescita collettiva tutta a vantaggio della cucina italiana. - Per entrare nello specifico delle attività svolte in questi 4 anni dalla nostra associazione vorrei iniziare col dire che negli ultimi 2 anni noi siamo diventati la prima associazione delle 5 che esistono in Abruzzo; - abbiamo costituto anche una delegazione di giovani cuochi in Australia; - abbiamo realizzato il sito internet che in 2 anni e mezzo ha visto oltre 10.000 visitatori - E ancora in questi 4 anni abbiamo organizzato 11 LEZIONI sui prodotti tipici abruzzesi e sulle nuove tecnologie di cucina. - da 10 anni una nostra delegazione prepara il pranzo della domenica al ristorante Abruzzo al VINITALY di Verona come pure una nostra rappresentanza partecipa all’evento di CANTINE APERTE. - Nel corso di questi anni abbiamo contribuito anche alla valorizzazione della gastronomia abruzzese partecipando a 19 EVENTI tra convegni, fiere e kermesse culinarie. Oltre a realizzare banchetti per diversi eventi gastronomici anche fuori i confini nazionali come in Germania, Brasile, Romania e in Bulgaria. - Come sapete nel 2009 il team dell’associazione ha vinto il campionato di cucina calda mediterranea agli INTERNAZIONALI D’ITALIA e questo deve essere elemento di grande soddisfazione di tutti soci ma vorrei dire di tutti i cuochi abruzzesi, perchè finalmente per la prima volta nella storia delle competizioni italiane l’Abruzzo conquista un podio importante a livello nazionale. E qui colgo l’occasione per complimentarmi con tutti i componenti della squadra che è composta dal capo team Michele Ottativi, da Mario Rabottini, Lucio D’Angelo, Floriano Capraro, Vito Giansante, Silvio Ruggirei, Gianluca Carrozzi e Enzo Piccirilli che in ogni occasione hanno dato lustro all’associazione preparando piatti eccellenti e per questo non posso che graziarli ancora! - L’associazione è stata protagonista suo malgrado anche nel più triste degli eventi che hanno colpito l’Abruzzo negli ultimi 60 anni e mi riferisco al TERREMOTO dell’Aquila dove ogni fine settimana per 2 mesi 12 colleghi si sono alternati nella cucina del campo di Coppito insieme ai colleghi di Villa S. Maria - Nel corso degli ultimi anni abbiamo istituito 3 riconoscimenti: il premio alla carriera per colleghi in pensione, il premio al miglior alunno dell’alberghiero di Pescara e l’onorificenza di ambasciatore della cucina abruzzese che abbiamo assegnato a Niko Romito. - E poi c’è l’evento più importante della nostra associazione che come sapete è LU CARRATURE D’ORE che rappresenta il fiore all’occhiello della nostra Associazione del panorama gastronomico regionale. Negli ultimi anni lo abbiamo rilanciato apportando degli adeguamenti in base alla realtà della cucina attuale senza trascurare i suoi fondamenti di tradizione, tipicità e professionalità che sono alla base di questo concorso che sono alla base del nostro concorso. - Ogni evento che abbiamo organizzato in questi 4 anni è stato comunicato all’opinione pubblica attraverso 187 articoli sui quotidiani regionali e 56 servizi televisivi. Ci sono stati 12 articoli sulla nostra rivista IL CUOCO di cui 2 copertine, una anche con un titolo suggestivo “L’Abruzzo nel cuore” con Niko Romito e l’atra sui 40 anni della fondazione dell’Alberghiero di Pescara. Da 3 anni abbiamo una RUBRICA di ricette sulla rivista C-COME MAGAZIN e per tutto il 2008 ne abbiamo avuto una sulla radio STUDIO 5. In tutte queste iniziative, senza gelosie, i cuochi presenti hanno sempre parlato a nome dell’Associazione; ovvero di tutti noi. In definitiva in questi quattro anni abbiamo realizzato quello che ci eravamo proposti all’inizio del nostro mandato; ossia, di lavorare su due fronti: uno interno che riguardasse la formazione e la socializzazione tra i cuochi e infatti devo dire che nel corso di questi anni sono nate tante amicizie che hanno portato al confronto e alla crescita professionale di molti di noi. E l’altro sul fronte esterno, ovvero quello di portare l’associazione in tutti i luoghi dove si discute di gastronomia e si fa cucina. Certo, noi siamo coscienti che tutto ciò non basta e c’è ancora molto da lavorare per affermare il ruolo dell’associazione nella società abruzzese. Però credo che abbiamo imboccato la strada giusta e con l’aiuto di tutti voi possiamo fare meglio. Perché lo voglio ribadire ancora una volta l’Associazione non è del presidente o del Consiglio direttivo. L’associazione è di tutti voi e vorrei che ognuno di voi sentisse l’associazione come propria, esprimendosi e collaborando liberamente. PRIMA DI CONCLUDERE VORREI FARE QUALCHE BREVE CONSIDERAZIONE SUL TEMA DEL CONGRESSO che come sapete è IL CUOCO DEL 3° MILLENIO. Io ritengo che ancora più che nel passato il cuoco del futuro ricopre una funzione sociale: perché educa al consumo di un cibo sano e aiuta l’economia agricola, in quanto ormai tutti abbiamo compreso che il futuro della cucina risiede nell’utilizzo dei prodotti tipici del territorio. La forza della cucina abruzzese e più in generale della cucina mediterranea risiede nella qualità dei suoi prodotti, tant’è vero che a novembre l’Unesco ha dichiarato la “Dieta Mediterranea” “patrimonio immateriale dell’umanità”. Voglio anche ricordare che oggi, 17 gennaio, è la 4° Giornata Internazionale delle Cucine Italiane (quest’anno dedicata al Pesto genovese). E Non è un caso che si parli di cucine proprio perché la rinomata cucina italiana è il risultato delle diverse cucine regionali, con al centro i loro prodotti tipici. Oggi fortunatamente la cucina è al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica e dell’informazione, come accade quando un tema è di moda a volte si esagera anche con molta improvvisazione. Noi sappiamo che per proporre una cucina di qualità non ci si può affidare all’improvvisazione ma sono necessari studio e ricerca. Anche in questo caso l’Associazione può ricoprire un ruolo importante in quanto luogo d’incontro tra i cuochi, che attraverso il confronto approdano alla sperimentazione, per contribuire ad elevare la professionalità degli operatori e all’esaltazione della gastronomia abruzzese. A mio modesto avviso il cuoco moderno deve basare la sua cucina sul binomio tipicità-tecnologia. Ossia l’importanza di una materia prima di qualità e di stagione esaltata dall’impiego di tecnologie e tecniche moderne che permettono di esaltare la qualità del prodotto. Su questi stessi concetti che possono sembrare “trasgressivi” per la nostra cucina, si è espresso, pensate nel 1902 nella prefazione al suo libro “La Guida Culinaria”, Auguste Escoffier che scriveva: “..se tutto muta e si trasforma sarebbe insensato pretendere di fissare una volta per tutte i destini di un’arte fondata per certi aspetti sulla moda.…la cucina si evolverà al passo della società senza cessare di essere un’arte…” Mentre nel 1907 riferendosi all’esaltazione della materia prima il maestro asseriva: “..sapremo portare la semplicità ai suoi limiti estremi, ma al tempo stesso rinforzeremo il gusto e il potere nutritivo delle pietanze. Le renderemo più leggere, le concentreremo.. la cucina, senza smettere di essere un’arte, diventerà scientifica e dovrà uniformare le proprie formule ad un metodo e a una precisione che nulla lasceranno al caso.” Nonostante siano passati 110 anni da queste dichiarazioni, che sembrano scritte oggi, l’associazione cuochi, per cui tutti noi, siamo chiamati a praticare e a educare gli altri colleghi a realizzare una cucina che utilizza tecnologia e che sia sana, semplice e buona. Questo è il compito che ci spetta per il futuro. Grazie!