Fino al 9.III.2002Le bimbe nei boschi<BR

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Fino al 9.III.2002Le bimbe nei boschi<BR
07 marzo 2002 delle ore 13:05
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Fino al 9.III.2002
Le bimbe nei boschi
Bologna, Fiorile Arte
indice dei nomi: Valentina D'Amaro, Edoardo
Di Mauro, Royal Art Lodge, alfredo sigolo,
Angelo Barile, Botto
.
Angelo Barile è l'ennesimo giovane italiano a salire alla ribalta. La cosa che sembra non far più
notizia è che ciò sia dovuto ad un paio di condizioni niente affatto scontate...
e cioè per primo alla qualità dell'artista, per
secondo alla capacità di alcune gallerie italiane
di monitorare in modo puntuale il panorama
italiano senza sottrarsi di fronte a scelte
coraggiose.
Angelo è pittore che utilizza la tecnica dell'olio
su tela con gesto disinvolto e moderno,
mostrando con evidenza quanto ancora questa
tecnica tradizionale sia in grado di dare alla
ricerca artistica attuale.
Cromatismi acidi, efficaci ed incisivi, si
stemperano in delicate sfumature pastello a
comporre atmosfere e figure che risultano
abbastanza realiste da risultare familiari e
consuete e, nel contempo, sufficientemente
caricati di quella patina pop, memore dei
comics, da sorprendere l'osservatore alla
stregua di un intruso in un luogo scomodo e
ostile.
Ma lo strano tranello teso da Barile si fonda
certo in primis sui contenuti, talché l'artista
realizza grandi ritratti di bambini rappresentandoli
nei tipici atteggiamenti provocatori e
impertinenti che per solito creano, nell'adulto
ormai abituato a non trascendere mai dalle
regole di comportamento che la società gli ha
imposto, imbarazzo e disagio.
I bambini di Angelo Barile ti gridano in
faccia con rabbia, ti osservano con fare
impertinente e malizioso o ti fanno boccacce.
E poco importa che ti si rivolgano dal basso
verso l'alto (e il taglio prospettico di queste tele
è assolutamente indovinato ed efficace), la baby
gang di Barile se ne infischia del mondo dei
grandi quasi nella consapevolezza che
semplicità, libertà e schiettezza sono armi di
fronte alle quali ipocrisia, falsità e assurdità del
mondo si arrendono.
Che l'arte contemporanea spesso, in tempi
recenti, abbia consapevolmente scelto di
togliersi dall'impaccio di interrogarsi sulla
possibilità di scovare nuove tecniche di
comunicazione scoprendo l'immediatezza e la
semplicità di quella che caratterizza la sfera
della cosiddetta bassa cultura, è cosa risaputa.
Dai fumetti alla musica, dagli spot pubblicitari
ai videogiochi: la cultura giovanile e
adolescenziale serve all'arte come fonte di
ispirazione al duplice scopo di avvicinare il
pubblico di massa proponendo una spregiudicata
analisi della società e della storia attuale con un
linguaggio schietto ed immediato.
Nuovo e vecchio, prima e dopo, verità e falsità,
sono concetti superati: l'arte, come i bambini
dispettosi di Barile, se ne infischia di tutto e se
ne corre finalmente libera di dire e fare ciò che
vuole. L'arte contemporanea non è né migliore
né peggiore della precedente, semplicemente
ha cambiato casa ed oggi vive nelle case
popolari della periferia.
Di tutti i termini di confronto con la ricerca di
altri artisti che si affastellano nella mente
rispetto all'opera di Barile, per stavolta voglio
trascurare scientemente tutta la corrente del
concettuale ironico di Pinna, Rabbia, Gilberti
& c., le scanzonate buffonerie giovanili dei
canadesi della Royal Art Lodge, le bambole di
Maja Vukoje e financo tutta la schiera
impegnata sulla ricerca dei nonluoghi
metropolitani (e di spunti ve ne sarebbero, basti
pensare ai famosi giocattoli abbandonati di
Botto & Bruno) suggerendo invece l'accostamento,
suggestivo per il diverso approccio al mondo
infantile, con gli adolescenti annoiati di
Valentina D'Amaro, i fanciulli trasparenti di
Elizabeta Kocijan e con quel filone recente
della figurazione newyorkese che, a Milano alla
galleria Marella, ha messo in mostra i giochi
crudeli delle bambine serial killer di Mike
Cokrill o gli strani sorrisi dei fanciulli feriti e
deformi di Sean Mellyn.
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Alfredo Sigolo
“Le bimbe nei boschi” a cura di Edoardo Di
Mauro
Dal 23.I.2002 al 9.III.2002.
Bologna, Fiorile Arte, via Nosadella 37/d
Ingresso libero.
Orari: mer_sab dalle 16 alle 19.
Tel: 051331676 Fax: 051246763 E–mail:
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