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SYLLABUS A.A. 2013-14
Facoltà di Economia
Denominazione del Corso di laurea: Economia e gestione delle imprese turistiche
Denominazione dell'insegnamento: Legislazione del turismo
Nome e qualifica del docente: Prof.ssa Margherita Lazzara (RC)
Orario di ricevimento: I sem. Martedì e Mercoledì 9,30- 12,00
Luogo di ricevimento: Stanza N. 3, piano 4°
Tipologia dell’attività formativa di riferimento: disciplina caratterizzante
Settore scientifico di riferimento: Jius/15; Codice insegnamento: 80731
Anno di corso: 2011-2012; Semestre: II
Numero totale di crediti (n° moduli) : 6 (2); Carico di lavoro globale (espresso in ore): 150
Numero di ore da attribuire a lezioni frontali e studio individuale: lezioni frontali: 40 ore; studio individuale: 110 ore.
Organizzazione della didattica: lezioni
Modalità di erogazione : lezioni frontali:
Modalità di frequenza: di norma obbligatoria
Obiettivi formativi generali dell’insegnamento in termini di risultati di apprendimento attesi:
Conoscenza e capacità di comprensione: Il corso si propone di far acquisire le regole giuridiche che attengono al fenomeno del “turismo”
attraverso lo studio della normativa interna, comunitaria e internazionale che regola l’attività turistica. L'insegnamento si propone di
orientare gli studenti alla comprensione dei concetti e degli istituti fondamentali della legislazione turistica realizzando un
approfondimento della contrattualistica di settore e offrendo un quadro giuridico complessivo che tiene conto, altresì, dell'evoluzione del
sistema. Il corso si articola in tre parti: la prima avrà ad oggetto gli istituti di base del diritto pubblico (che costituiscono presupposto
necessario per l’approfondimento delle tematiche del settore); la seconda sarà incentrata sulla analisi dei soggetti operanti in ambito
turistico; la terza avrà ad oggetto l’analisi dei principali contratti del turismo.
Capacità di applicare conoscenza : Il corso si propone di offrire al futuro operatore turistico (e al futuro manager delle imprese
turistiche) una competenza specifica in tema di amministrazione e gestione dell’impresa turistica. Alla fine del percorso lo studente dovrà
essere in grado, sotto il profilo concettuale, di analizzare e comprendere gli istituti e le problematiche fondamentali della materia (con
particolare riguardo alle più recenti riforme). Sotto il profilo applicativo del “saper fare” l’insegnamento fornisce gli strumenti per
comprendere e gestire, nei suoi molteplici aspetti, l’industria turistica e le aziende che di essa fanno parte per formare figure professionali
qualificate nei più importanti ambiti del turismo, quali: agenzie di viaggio e tour operator; alberghi e altre strutture ricettive; uffici regionali
e nazionali del turismo; figure della mediazione (guide, interpreti del territorio, creatori di risorse turistiche); aziende di promozione
turistica, editoria turistica tradizionale o multimediale; uffici stampa, musei, organizzazione eventi, e altro ancora.
Autonomia di giudizio (making judgements) : Lo studio della Legislazione del Turismo consente di acquisire ampia autonomia nella
individuazione delle norme e, conseguentemente, degli strumenti giuridici più appropriati per la risoluzione delle problematiche inerenti le
diverse realtà operative del settore turistico. Tali capacità si estrinsecano nel riuscire a fornire consulenza alle imprese turistiche oltreché ai
“privati” relativamente alla tutela sostanziale e processuale dei diritti del turista.
Abilità comunicative (communication skills): Al fine di sviluppare le capacità di trasferire ad altri le conoscenze acquisite, utilizzando una
corretta terminologia tecnico-giuridico, la didattica si snoda, oltre che nelle tradizionali lezioni, in esercitazioni e seminari nei quali si
fornisce del materiale di approfondimento (testi normativi, casi giurisprudenziali, provvedimenti dell’A.G.C.M. ed altro) e si stimola la
partecipazione attiva degli studenti al dibattito.
Capacità di apprendimento (learning skills): Al termine del percorso, con il superamento dell’esame finale, lo studente avrà acquisito
tutte le nozioni basilari della materia e sarà altresì in grado di orientarsi nella ricerca della legislazione, della giurisprudenza e della dottrina
necessarie a risolvere problematiche giuridiche connesse alla gestione dell’impresa turistica.
Propedeuticità: Nessuna
Programma dell’insegnamento: Il Corso si propone di offrire una visione istituzionale del diritto turistico nel suo insieme. In tale
prospettiva, verrà in particolare analizzato il sistema delle fonti nella disciplina delle attività turistiche, dedicando specifica attenzione agli
atti normativi di matrice comunitaria, destinati ad assumere sempre maggior importanza alla luce del rilievo che il Trattato di Lisbona
assegna al settore turistico. Verranno inoltre esaminati analiticamente i principi introdotti dalla legge n. 135 del 2001, di riforma della
legislazione nazionale del turismo, nonché le relative norme statali e regionali di attuazione. Una analisi di ampio respiro sarà poi dedicata
ai profili privatistici delle attività turistiche, siano esse organizzative, di intermediazione o di prestazione di servizi, in modo tale che, al
termine del Corso, lo studente possieda una conoscenza specifica dei principali istituti di carattere privatistico concernenti la disciplina
delle attività turistiche ed in particolare del regime giuridico dell’impresa turistica, nonché della disciplina generale delle professioni
turistiche. Allo stesso modo, si dedicherà specifica considerazione alle fattispecie contrattuali inerenti il settore del turismo (il contratto di
albergo; il contratto di allotment; i contratti di gestione alberghiera; il contratto di acquisto di diritti di godimento a tempo parziale su beni
immobili; il contratto di viaggio; il contratto di ormeggio; il contratto di trasporto a fini turistici), nonché ai regimi di responsabilità ad essi
collegati.
Testi di riferimento:
Franceschelli V. – Morandi F. , Manuale di Diritto del Turismo, coordinato da G. Tassoni, Giappichelli, Torino, 2013.
I MODULO (3 CFU)
Descrizione del programma: Le fonti e le istituzioni del turismo. Il turismo nella Costituzione: ripartizione delle competenze tra Stato e
Regioni. L’evoluzione della legislazione in materia di turismo fino alla legge del 2001 ed al d.p.c.m. di attuazione. La disciplina
internazionale e comunitaria. Fondamento giuridico e principi-guida dell’azione comunitaria in materia di turismo. L’organizzazione
centrale e periferica nel settore del turismo. I profili pubblicistici della disciplina dell’attività turistica delineati dal nuovo Codice del
Turismo. L’impresa turistica. La prenotazione dei servizi turistici. II contratto d'albergo. Contratto d'albergo e contratti atipici differenti. La
formazione del contratto. Le parti del contratto. Le obbligazioni dell'albergatore e del cliente. Le agenzie di viaggio. Le agenzie di viaggio
come imprese turistiche. Le agenzie di viaggio nella legge-quadro e nella disciplina nazionale. Il trasporto di persone La responsabilità del
vettore nel trasporto aereo, marittimo, ferroviario e su strada. L’agriturismo. Il franchising turistico. La pubblicità commerciale dei servizi
turistici e le pratiche commerciali “scorrette”.
Testi di riferimento:
Franceschelli V. – Morandi F. , Manuale di Diritto del Turismo, coordinato da G. Tassoni, Giappichelli, Torino, 2013.
II MODULO (3 CFU)
Descrizione del programma: I contratti di viaggio: il contratto di intermediazione e il contratto di organizzazione. La convenzione
internazionale relativa al contratto di viaggio (ccv). Il decreto legislativo 17 marzo 1995 n. 111 di attuazione della direttiva 90/314/Cee
concernente i viaggi, le vacanze ed i circuiti «tutto compreso» e la trasposizione dei principi comunitari nel Codice del Consumo. Il nuovo
assetto normativo delineato dal Codice del Turismo. Il regime di responsabilità dell’organizzatore e del venditore di pacchetti turistici. Il
“danno da vacanza rovinata”. La multiproprietà nel nuovo Codice del Turismo. I contratti per la ristorazione. I contratti del diporto nautico.
I negozi per la creazione e la distribuzione dei pacchetti turistici.
Testi di riferimento:
Franceschelli V. – Morandi F. , Manuale di Diritto del Turismo, coordinato da G. Tassoni, Giappichelli, Torino, 2013.
Metodi didattici :lezioni frontali, anche con uso di slides; discussioni in aula di casi giurisprudenziali, testimonianze in aula di operatori
del settore turistico.
Verifica della preparazione: L'esame di verifica tende ad accertare il raggiungimento degli obiettivi formativi consiste in un colloquio
diretto a verificare la conoscenza degli argomenti svolti durante il corso e una certa dimestichezza con le fonti normative vigenti in materia
nonché con gli istituti di maggiore rilevanza giuspubblicistica e giusprivatistica.
- prova scritta no
- prova orale si