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Natale 2013 Risparmioso A Cura Anna Zollo direttore editoriale frodialimentari.it Daniela Spella Mangiatipico.it Premessa Come tutti gli anni, la fatidica data per preparare il cenone di Natale e Capodanno si avvicina, e dopo aver fatto i salti mortali per allestire l’albero e preparare il presepe serve tutto l’aiuto possibile per trovare idee nuove ma semplici ed economiche. Quindi dopo aver passato gli ultimi giorni a tirare fuori albero, lucine, pastorelli e festoni e tempo di iniziare a prepararsi per il cenone. Eh si e visto che questo sarà un anno all’insegna del risparmio, vi forniremo alcuni consigli su come rinnovare i vostri addobbi senza spendere molto. Oppure per chi ha un’anima meno tradizionalista ma più ecologica, ecco alcune idee su come usare i “ rifiuti” come addobbi! Ma non solo in questa piccola guida potrete anche trovare degli spunti su come preparare alcuni piatti della tradizione per il cenone, e abbellire la tavola in modo economico. Inoltre sarà possibile constatare come numerose ricette della tradizione, oggi esaltata dai migliori chef non sono altro che il residuo di piatti ed ingredienti poveri e avanzati dalla cucina rurale. Basta pensare all’Insalata di rinforzo, alla minestra maritata. Per la tavola La tavola è fondamentale per fondamentale per poter ottenere successo per la cena di Natale e per quella di Capodanno. Accantonate le tovaglie con pupazzetti e i babbi natale si possono usare per preparare una tavola elegante e chic delle vecchie tovaglie bianche e usando colori e forbici colorarle o intagliarle. Una idea economica e sostenibile è quella di usare i colori naturali ottenuti con le erbe officinali. Per fare il rosso usare il rabarbaro, per l’oro e il giallo usare il tarassaco, lo zafferano. È possibile attraverso l’accostamento di materiali diversi, divertirsi a creare delle tovaglie particolari spendendo pochi euro. Accostando vecchie tovaglie di broccato, con tessuti più tecnici, si otterrà una tovaglia strepitosa. Occorrente: vecchie tavaglie di Natale, o di tinte unite. Ago, filo, forbici Colori e tinte natuarali Macchina pe cucire Tanta fantasia Segnaposti Per realizzare segnaposti per adornare la tavola è possibile utilizzare i materiali più disparati, vecchie palline per l’albero, pigne, candele. Fare le candele con vecchi mozziconi Occorrente Vecchie candele, usate Stoppino/ filo di spago Colori a polvere ( erbe officinali) Essenza / oli essenziali Stampini o contenitori Vasetti Ciotola Fornellino Procedimento Tagliare a pezzettini le candele, o grattugiarle, fare il tutto su un foglio di giornale o in una ciotola. In un pentolino a bagnomaria metti i pezzetti della candela e girando con un cucchiaio aspetta che si sciolga bene, ma non farla bollire. Immergere il filo di spago nel liquido caldo della candela sciolta e aspettare che si raffreddi e si indurisca, ripetereo l'operazione una seconda e una terza volta se necessario, questo faciliterà l’inserimento nelle nuove candele. Inserire la cera calda negli stampini, in caso si voglia farne di colorare alternare i colori. E per rederle profumate inserire gli oli essenziali. Una volta solidificato estrarre dalle forme. Pigne e co. Pigne raccolte con i propri bimbi Nastri colorati Colla a caldo Decorazioni di natale che non usate più Lucido spray per piante Procedimento Prendere le pigne e lucidarle con lo spray, con la colla a caldo attaccare i fiocchi fatti con i nastrini e poi attaccare vecchie decorazioni d natale Biscottini di natale Ingredienti per 20 biscotti: 75 gr di burro 50 gr di farina 50 gr di fecola 1 tuorlo 1 bustina di vanillina 50 gr di zucchero Per la ghiaccia reale 1 albume 150 gr di zucchero a velo limone coloranti alimentari Preparazione In una ciotola mettete la farina, la fecola, lo zucchero e la vanillina Fate un buco al centro poi aggiungete il burro tagliato a tocchetti e il tuorlo Impastate tutti gli ingredienti fino ad ottenere una palla. Avvolgete nella pellicola e mettete in frigo a riposare per mezz’ora. Stendete la pasta su un piano e creare con un tagliapasta i vostri biscotti poi praticare in ognuno un forellino Cuocete in forno a 180 per 10/15 min Poi lasciate raffreddare frattempo preparate la ghiacciaMontate l’albume con lo zucchero a velo e qualche goccia di limone fino ad ottenere una crema bella densa Dividete il composto in varie ciotoline a cui aggiungere quiche goccia di colorante ghiaccia-reale Dividere i composto in fare sax a poche monouso e decorate i biscotti come più vi piace Lasciate asciugare completamente la ghiaccia Centrotavola Bacche rosse, o di rosa canica Pigne Frutta Rami di pino Candele Nastri Spugna usata per i fiori ( avanzata dai vecchi centro tavola, non importa se è rovinta, serve solo per appuntare i fiori sarà coperta) Vecchio piatto che non usate Stuzzicadenti grandi Procedimeto Posizinare la spugna su un piattino (se usate fiori freschi farla impreganre di acqua), inserire gli stuzzicadenti nella frutta ( mele, pere, kiwi, arance) e iniziare a posizionali sulla sugna. Inserire poi le bacche ed i fiori. Fare attezione a copire tutta la superfice. Ricette della tradizione Natalizia A cura di Mangiatipico.it In Italia il Natale è la festa per eccellenza, un momento straordinario che si trascorre in casa, assieme alla famiglia e ai propri cari; la consuetudine, generalmente rispettata, vuole che ci si riunisca attorno a una bella tavola imbandita per l’occasione con piatti e dolci della tradizione natalizia. In ogni regione italiana, infatti, ci sono piatti tradizionali per la cena della Vigilia, o per il pranzo del 25 dicembre, ma soprattutto dolci e, così, il detto "Paese che vai, usanza che trovi" è tanto più vero a Natale. L'Italia diventa una penisola delle tradizioni culinarie, un lungo itinerario gastronomico che vale la pena percorrere. Il menù varia da regione a regione secondo le usanze che si tramandano di generazione in generazione e poi spesso, all’interno delle stesse famiglie, si consolidano consuetudini e ricette a loro volta personalizzate. Dunque, mancando davvero poco al Natale, l’intento è quello di mantenere vive le nostre tradizioni. Per questo motivo, facciamo un omaggio alle regioni italiane descrivendo e illustrando le ricette di alcuni dei nostri tanti piatti della tradizione natalizia. Ed è per questo stesso motivo, per non mandar perduta la nostra storia nell’arte della cucina, che è nato mangiatipico.it che raccoglie i prodotti tipici, la loro storia, le curiosità, nonché le relative ricette. L’idea che ha portato me, studentessa e poi laureata in Economia e Management, è quella di sottolineare la forza che il nostro Paese ha nel campo delle tradizioni, della storia, del folclore e la necessità di valorizzare tutto questo per non smarrire, ma soprattutto per non privarci di questo immenso patrimonio che ci hanno trasmesso e donato in anni e anni di storia. Daniela Spella www.mangiatipico.it ABRUZZO Parrozzo Dolce natalizio tipico della cucina abruzzese. Questa ricetta ha una storia relativamente recente: infatti il Parrozzo è stato inventato dal pasticciere pescarese, Luigi D’Amico, all’inizio del secolo scorso. Precisamente cominciò a produrlo nel 1911 ed è la variazione più dolce dell’originario Pan rozzo che era un pane contadino fatto con farina di granoturco. In particolare, D’Amico sostituì la farina gialla con quella bianca e aggiunse uova, burro, mandorle e una crosta di cioccolato fondente. Ingredienti: 200 gr zucchero - 150 gr cioccolato fondente - 30 gr burro - 150 gr semolino - 6 uova - buccia grattugiata di un limone - 200 gr mandorle dolci – 7 o 8 mandorle amare Preparazione: tritate le mandorle e aggiungete il semolino e il limone grattugiato. Mescolate il tutto. Montate i bianchi delle uova a neve con una punta di sale e aggiungete i bianchi montati, assieme ai rossi delle uova e allo zucchero, al preparato iniziale di mandorle e semolino. Rivestite di carta stagnola uno stampo a forma di cupola, e versarvi il composto. Mettete in forno per 45 minuti a 180 - 200 gradi. Dopo la cottura mettete il Parrozzo su un foglio di carta assorbente. Preferibilmente il giorno dopo, sciogliete il cioccolato a bagnomaria con la punta di burro, e spalmatelo prima sulla base del dolce e poi una volta solidificatosi il cioccolato alla base, sulla parte superiore. Lasciar solidificare il tutto. Pepatelli La tradizione li vede chiudere i pranzi delle festività natalizie intinti in vino dolce oppure in un buon passito, o, ancora, nel vincotto. Sono biscotti duri, la cui denominazione indica la nota gustativa che li caratterizza: il pepe. L’impasto è costituito da miele, farina di cruschello, scorza di arancia grattugiata e mandorle, e, appunto, il pepe. Viene passato in forno in un’unica forma spianata e una volta finita la cottura si tagliano dei quadrotti che saranno di nuovo passati in forno per qualche minuto. Ingredienti (per 4 persone): 500 gr mandorle pelate e tostate - 500 gr miele - 1 arancia grande con la buccia non trattata, possibilmente da agricoltura biologica 500 gr farina integrale o farina di tritello (è quella che contiene la parte più sottile della crusca) - 1 cucchiaio scarso di pepe nero Preparazione: lavate l’arancia, asciugatela bene e grattugiate la scorza (solo la parte arancione) abbastanza finemente. In una casseruola fate sciogliere il miele a fuoco bassissimo. Sulla spianatoia mescolate la farina con le mandorle, la scorza delle arance ed una generosa macinata di pepe, poi aggiungere pian piano il miele caldo e cominciate ad impastare; il tutto alla fine risulterà piuttosto consistente. Con la pasta formate dei filoni rettangolari che andranno appoggiati sulla placca del forno e cotti a 200°C fino a che la superficie risulterà dorata. Dai filoni ancora caldi ritagliate i Pepatelli dello spessore di 3 mm circa stando attenti a non scottarsi. Disponete i Pepatelli nuovamente sulla leccarda e ripassateli in forno ancora per qualche minuto in modo da renderli croccanti. Per questa operazione non è necessario che il forno sia acceso, va benissimo anche il forno appena spento ancora bello caldo Note: per la quantità di pepe, dipende molto dai gusti ma si dovrebbe sentire leggermente il pizzico...da cui il nome Pepatelli BASILICATA Calzoncelli dolci con i ceci Panzerotti fritti ripieni di salsa di ceci o castagne lesse; esistono, infatti, due versioni di questi dolcetti speziati dal profumo intenso di cannella che vengono preparati durante le festività natalizie. Ingredienti per la sfoglia (per 4 persone): 500 gr farina, - 3 cucchiai di zucchero - 3 cucchiai di olio - 1 uovo - vino bianco per impastare - una presa di sale - una bustina di vaniglia - 1 litro di olio per friggere Ingredienti per il ripieno: 500 gr ceci (lessati e passati due volte) - 100 gr zucchero - la scorza grattugiata di due arance o arance e mandarino - 1/2 cucchiaino di cannella in polvere - 100 gr cioccolato fondente grattugiato - 3 cucchiaini di liquore al mandarino o al rum - 2 cucchiaini di miele - a piacere un cucchiaio di marmellata di fichi o di vin cotto Preparazione: mettete a bagno per una notte i ceci, lessateli, scolateli e passate con il passaverdure. Versate i ceci in una ciotola e unite il resto degli ingredienti; mescolate bene con una forchetta, coprite con della pellicola trasparente e fate insaporire il composto per mezza giornata. Il composto deve essere morbido. Potete preparare il ripieno anche il giorno prima conservandolo però in frigorifero. Per la sfoglia, sulla spianatoia lavorate gli ingredienti fino ad ottenere un impasto morbido ed omogeneo. Tirate una sfoglia sottile (utilizzate il rullo più sottile). Infarinate la spianatoia e adagiate le sfoglie spesse circa 2 millimetri. Versate un po' del ripieno sulla sfoglia, un cucchiaio scarso, a una distanza di circa 6-7 cm e ripiegate la foglia in due su se stessa. Schiacciate bene con le mani intorno al ripieno e con una rotellina tagliapasta smerlata ritagliate a forma di mezzaluna. Accertatevi che i bordi siano ben sigillati. Man mano che completate l'operazione, traferiteli su di un vassoio e copriteli con una tovaglietta. Friggeteli in olio bollente extravergine di oliva avendo cura di non utilizzare la forchetta per girarli. Se i calzoncelli si bucano scoppiano e fuoriesce il ripieno, utilizzate un mestolo forato. Adagiateli su di uno scolapasta, in modo che fuoriesca tutto l'unto di cottura, e traferiteli in un cesta ricoperta con carta assorbente. Calzoncelli con ripieno di castagne Ingredienti per la sfoglia (per 4 persone): 500 gr farina – 40 gr strutto – 30 gr zucchero – 3 uova – 1 bicchiere Vermouth – 1 pizzico di sale – olio di semi q.b. per friggere Ingredienti per il ripieno: 600 gr castagne – 200 gr cioccolato fondente – 100 gr zucchero – 1 bicchiere di latte – 40 gr caffè – 30 gr cacao amaro – 1 bicchierino liquore strega – zucchero a velo Preparazione: lessate le castagne in acqua bollente salata e nel frattempo preparate la sfoglia: per questa lavorate la farina con le uova, lo zucchero, lo strutto e il sale, impastate per 15 minuti aggiungendo il Vermouth a filo. Fate riposare l'impasto per un'ora avvolto nella pellicola. Scolate le castagne cotte, tagliate a metà e scavate la polpa, frullate questa. Scaldate sul fuoco il latte con il cioccolato grattugiato aspettando che si sciolga, poi unite a questo la purea di castagne, il caffè, lo zucchero, il cacao, la strega e la scorza grattugiata del limone. Stendete la pasta in una sfoglia sottile, su metà di questa disponete vari mucchietti di ripieno, piegate la sfoglia in due e con una rotella ritagliate dei rettangoli. Friggete i calzoncelli in olio bollente, scolateli su carta assorbente e serviteli ancora caldi. Pettole Frittelle a base di acqua, farina e olio, che vengono condite in maniera differente che non possono mancare durante i pranzi delle festività natalizie. Ingredienti (per 6 persone): 500 gr farina setacciata – 30 gr lievito di birra – 300 ml acqua tiepida – 12 gr sale – olio extravergine di oliva q.b. – zucchero q.b. Preparazione: impastate bene 125 gr di farina con il lievito sciolto in poca acqua tiepida. Avvolgete l’impasto ottenuto in un tovagliolo e fatelo lievitare per 15 minuti in un luogo tiepido. Con la farina rimasta, formate una fontana sul tavolo e mettetevi in mezzo l’impasto lievitato, 1,5 dl di olio extravergine di oliva, il sale, 20 gr di zucchero fine e la restante acqua tiepida. Amalgamate delicatamente fino a ottenere una pasta compatta e morbida, avvolgetela in un panno e tenetela in un luogo fresco almeno 1 ora. In una padella alta, fate scaldare abbondante olio extravergine di oliva e gettatevi l’impasto a cucchiai, mettendoli pochi alla volta. Friggete le Pettole per pochi secondi, fin quando saranno leggermente gonfiate, girandole per far dorare entrambi i lati, quindi levatele e fatele scolare dall’olio su carta assorbente. Servitele subito spolverizzate di zucchero. Note: per la versione salata, aggiungete all’impasto non ancora lievitato delle Acciughe a filetti e/o olive nere tagliate a pezzetti. E poi, procedete come descritto nella ricetta. CALABRIA Cioffi Dolcetti a base di fichi secchi che vengono farciti con mandorle dolci e ricoperti di cioccolato. Ingredienti: 20 fichi secchi bianchi – 20 mandorle – liquore (limoncello, arancino, anice) – zucchero q.b. – cannella q.b. – cioccolato fondente Preparazione: in una ciotola riporre i fichi secchi aggiungendo acqua bollente. Lasciateli in bagno caldo per qualche minuto giusto il tempo di farli ammorbidire. Dopo averli sgocciolati, pigiateli delicatamente con il palmo delle mani, quindi tagliateli a metà lasciando le due parti fissate ancora al picciolo. Aprite quindi le due metà di ogni fico e riempire con una mandorla. Richiudere ogni fico facendo aderire bene le due metà a ricomporre la forma originaria del frutto. In una piccola scodella versate il liquore scelto aggiungendo poi cannella in polvere. Bagnate in questa soluzione molto aromatica i fichi ripieni e poggiarli su una teglia rivestita con carta forno e spolverizzateli con un po’ di zucchero. Fate asciugare e dorare la superficie dei fichi per 5 – 10 minuti nel forno a 180°C. Lasciate raffreddare. Sciogliete il cioccolato fondente e tuffate dentro i fichi. Poneteli su carta forno ad asciugare. Passulate Biscotto natalizio tipico della tradizione calabrese. Questa ricetta tradizionale calabrese, tipica delle festività natalizie, è ottima anche perché offre un modo molto gustoso per utilizzare la frutta secca avanzata dal pranzo di Natale o quella in eccesso. Ottimi accompagnati da un liquore dolce. Ingredienti (per 6 persone): 250 gr nocciole tostate e spellate - 250 gr mandorle tostate e spellate - 400 gr uva sultanina rinvenuta in acqua tiepida - 1 cucchiaino cannella in polvere - qualche chiodo di garofano - la scorza grattugiata di 1 limone non trattato - farina q.b. - miele q.b. - 2 cucchiai olio extravergine Preparazione: con la mezzaluna fate un trito di nocciole, mandorle, uva sultanina e scorza di limone. Insaporite con la cannella e i chiodi di garofano ed impastate aggiungendo miele e farina sufficienti ad ottenere un composto sodo. Preriscaldate il forno a 180° e foderate una placca con carta da forno. Stendete l’impasto con il matterello infarinato fino ad ottenere uno spessore inferiore a 1 cm. Ritagliate dei biscotti dalla forma quadrata o a losanga, disponeteli sulla placca e cuoceteli in forno per 30 minuti. Lasciateli raffreddare prima di servirli. Pignolata calabrese La Pignolata calabrese è un dolce di Natale, semplice da realizzare, molto amato soprattutto dai bambini. La ricetta è nota in tutta Italia e possiede nomi differenti man mano che ci si sposta da una regione all’altra; anche nella stessa Calabria c’è una ricetta simile per i Turdilli. Si tratta di piccoli gnocchetti di pasta dolce, fritti e successivamente cosparsi ancora tiepidi con il miele caldo e decorati con una cascata di codette colorate di zucchero. Ingredienti: 300 gr farina - 3 uova - 100 gr zucchero - 1 bicchierino di liquore Strega - 30 gr burro - 500 gr miele - latte q.b. - 1 bustina di vaniglia - 1 scorza di limone - olio per friggere q.b. - codette di zucchero colorate Preparazione: ponete la farina su un piano di lavoro e create una fontana, aggiungete lo zucchero, le uova, la vaniglia, il liquore e il burro sciolto; quindi mescolate con cura e formate un impasto omogeneo. Coprite e lasciate riposare per 30 minuti; dopo prendete l’impasto e formate degli gnocchetti che metterete da parte su un telo leggermente infarinato. Scaldate l’olio e buttate gli gnocchetti in modo che possano dorarsi a fuoco moderato; scolateli e fateli asciugare sulla carta assorbente. In un tegame sciogliete il miele, profumato con la scorza di limone, versate gli gnocchetti e mescolate con cura, in modo da amalgamare il tutto bene. Sistemate i dolci ancora caldi su un piatto, formando una piramide e cospargeteli con una manciata abbondante di codette di zucchero. Turdilli I Turdilli è o meglio sono un goloso dolce natalizio tradizionale calabrese, ricco e diciamolo pure un po’ calorico, infatti si tratta di una specie di gnocchi dolci fritti cosparsi poi con il miele, e decorati con confettini colorati. Ingredienti (per 6 persone): 500 gr farina - 1 bicchiere di vino dolce (tipo moscato) - 1 uovo - 50 gr zucchero semolato - 40 gr olio d’oliva extra vergine dal gusto molto delicato - 2 cucchiaini rasi di cannella in polvere - olio per friggere (mono seme, di arachide o di girasole) q.b. - 250 gr miele di tipo fluido e dal gusto non troppo accentuato - confettini di zucchero q.b. Preparazione: passate al setaccio la farina e versatela in una ciotola, ed unitevi lo zucchero. Aggiungete l’uovo, il vino dolce, l’olio d’oliva, la cannella e lavorate l’impasto, unendo poca acqua se serve; alla fine dovrete ottenere un impasto morbido e non appiccicoso. A questo punto procedete come per gli gnocchi di patate. Prendete un pezzo di pasta, lavoratelo per ottenere un lungo filoncino appena un po’ più largo di un dito. Tagliatelo a pezzetti, e poi strascinateli sulla tavoletta rigata o sui rebbi di una forchetta. Friggete i Turdilli in abbondante olio ben caldo. Scolateli e poi metteteli a perdere l’eccesso di unto su carta da cucina. Quando li avrete preparati tutti, scaldate il miele in una capace padella, e poi mescolateli delicatamente per qualche minuto. Togliete dal fuoco ed arrangiateli su un piatto da portata, decorando con i confettini colorati. CAMPANIA Baccalà all’insalata Per la sera della Vigilia, in Campania, non può mancare sulle tavole il baccalà all’insalata. Ingredienti (per 4 persone): 1 kg baccalà ammollato - 2 limoni 1 aglio - 10 olive verdi - 10 olive nere - sottoaceti come le tipiche "papaccelle” ( peperoni rotondi a volte anche piccanti e conservati con acqua, sale ed aceto) - prezzemolo - olio extravergine d’oliva Preparazione: lessate il baccalà già ammollato aggiungendo qualche fettina di limone. A cottura ultimata lasciate raffreddare ed eliminate la pelle e le spine. Disponete il pesce in un ampio piatto da portata decorandolo con le olive verdi, le nere, pezzettini di aglio, sottoaceti, fettine di limone fresco e prezzemolo sminuzzato. Note: di solito per rinverdire il baccalà ed eliminare tutto il sale sono necessari almeno tre giorni cambiando continuamente l’acqua (i pezzi ne devono essere completamente ricoperti). A volte ne bastano due tenendo conto la grandezza del pesce e il quantitativo del sale. Capitone fritto Il capitone fritto è OBBLIGATORIO nel menu della vigilia di Natale, almeno in Campania e in molte altre zone del sud. Ingredienti (per 6 persone): 1,2 Kg capitone eviscerato – 3 foglie di alloro – farina – olio di semi di arachide - sale Preparazione: pulite il capitone; lavatelo sotto l’acqua corrente del rubinetto e asciugatelo con uno strofinaccio pulito o con della carta assorbente, quindi risciacquatelo, asciugatelo e tagliatelo a pezzi di circa 10 centimetri, quindi infarinatele uniformemente ogni pezzo. Versate l’olio di arachide in una padella, unite la foglie di alloro lavate e asciugate bene, quindi accendete la fiamma e fate scaldare. Friggetevi i pezzetti di capitone a fuoco medio fino a che non diventeranno ben dorati e croccanti; via via che sono pronti scolateli su carta assorbente da cucina e salateli, una volta terminato di friggere tutti i pezzi servite subito, decorando il piatto con foglie di alloro. Insalata di rinforzo L’insalata di “rinforzo” è l’antipasto tipico della vigilia di Natale in Campania e nasce dalle antiche tradizioni sia contadine che marinare. Come ogni ricetta tradizionale che si rispetti anche per l'insalata di rinforzo esistono diverse varianti e ogni famiglia ha la propria. Esistono diverse versioni anche per quanto riguarda l'origine della definizione "insalata di rinforzo". Una delle tradizioni vuole che questa insalata preparata per il cenone della Vigilia di Natale venga di giorno in giorno “rinforzata” per integrare quello che viene consumato, fino alla Vigilia di Capodanno. Altri vogliono che la definizione “di rinforzo” sia dovuta al fatto che uno degli ingredienti fondamentali della ricetta sia l’aceto che appunto rafforza il sapore del piatto. La terza e ultima versione è che questa speciale insalata veniva usata per rinforzare la cena della Vigilia che secondo la tradizione popolare doveva essere di magro e per questo tutta a base di pesce. Ingredienti (per 6 persone): 1 cavolfiore – 100 gr olive nere di Gaeta – 50 gr capperi sottosale – 50 gr cetrioli sott’aceto – 60 gr alici sotto sale – 100 gr papaccelle o peperoni sott’aceto – 100 gr olive verdi – aceto q.b. – sale q.b. – olio di oliva q.b. Preparazione: dividete il cavolfiore in tante piccole cime e lessatele in acqua bollente salata. Fatele cuocere per circa 10 minuti (le cime dovranno essere cotte ma ancora croccanti), scolatele ancora al dente e ponetele a raffreddare in uno scolapasta. Una volta che le cime di cavolfiore si saranno raffreddate sistematele in maniera ordinata su un piatto da portata e guarnite con i capperi dissalati, le acciughe private della lisca e tagliate a metà, le olive, i cetriolini tagliati a rondelle e i peperoni tagliati a listarelle. In una ciotola a parte preparate un'emulsione con 4-5 cucchiai d'olio e 3 di aceto, che andrete poi a versare con un cucchiaio sull'insalata di rinforzo. Servite a temperatura ambiente. Come detto esistono diverse versioni di questo piatto tipico campano e una di questa prevede l’aggiunta del baccalà. Di seguito la ricetta Ingredienti (per 6 persone): 500 gr baccalà spugnato - 1 cavolfiore medio - 1/2 barattolo di papaccelli (peperoni sottaceto) - 1/2 barattolo di giardiniera - olive verdi di Gaeta snocciolate - olio - aceto Preparazione: fate bollire in due pentole diverse il baccalà e il cavolfiore. Dividete il cavolfiore in tante piccole cime e lessatele in acqua bollente salata. Fatele cuocere per circa 10 minuti (le cime dovranno essere cotte ma ancora croccanti), scolatele ancora al dente e ponetele a raffreddare in uno scolapasta. L’acqua del baccalà, invece, deve essere senza sale. Quando saranno pronti, sminuzzate il baccalà in pezzetti non molto piccoli e versateli nella ciotola, insieme al cavolfiore, dove andrete a creare la vostra insalata. Nella ciotola versateci le olive verdi a piacere , i papaccelli sminuzzati e la giardiniera. Condite con olio e aceto. Amalgamate bene e lasciate riposare in frigo per 4 ore. Minestra maritata Piatto tipico natalizio della Campania e, in particolar modo del napoletano. Viene chiamata “maritata” perché la carne di maiale si “sposa” con gli altri ingredienti. Nonostante sia particolarmente ricca e potrebbe essere un piatto unico viene considerata, spesso, un semplice contorno. Ingredienti (per 6 persone): 1 verza - 1 scarola liscia - 1 scarola riccia - 2 broccoli neri - 500 gr carne da brodo - 4 pezzi di pollo - 1 fetta di prosciutto crudo o salsiccia - 1 carota - sedano - 1/2 cipolla - 1 patata - olio - sale Preparazione: lavate per bene tutte le verdure e cuocetele in pentola a pressione 10 minuti dopo il fischio. Preparate il brodo cuocendo le carni insieme con carota, cipolla sedano e patata in un litro e mezzo circa di acqua. Quando sarà tutto cotto, trasferite le verdure in una pentola capiente, sfilettate il pollo e unite tutte le carni alla verdura. Frullate con il minipiner il brodo e versatelo nella pentola. Cuocete ora tutto insieme, aggiungete un filo d’olio se volete, lasciate stringere il brodo ed insaporire per bene tutto, salate verso fine cottura. Spaghetti alla colatura di alici Piatto tipico di Natale della costiera amalfitana e, in modo particolare di Cetara, famosa per la pesca del tonno rosso del mediterraneo e delle alici che vengono conservate secondo antichissime tradizioni. La “colatura” molto conosciuta ed ammirata anche dagli antichi romani che la chiamavano “garum”, non è altro che il liquido ricavato dalle alici conservate sotto sale e dalla macerazione delle carni. Il suo sapore è forte ed intenso. Si adatta a molte ricette, ma è un po’ difficile trovarla nei supermercati benché sia conosciuta in tutto il mondo. Ingredienti (per 4 persone): 400 gr spaghetti - 4 cucchiai di colatura - 1 spicchio d’aglio - peperoncino piccante - olio extravergine d’oliva - prezzemolo fresco - sale Preparazione: in una ampia padella fate imbiondire l’aglio e il peperoncino, quando è dorato aggiungete la colatura e fate insaporire per qualche minuto. Cuocete gli spaghetti in acqua bollente, ma attenzione al sale. Da tener conto che la colatura è salatissima. Il consiglio è di far cuocere la pasta senza sale, ma a dire il vero resta un po’ insipida all’interno. E’ preferibile salare l’acqua di cottura leggermente. Scolate la pasta molto ad dente, riaccendete il fuoco sotto la padella con il sughetto e fate “saltare” il tutto per qualche minuto. Servite caldissimo e con una manciata di prezzemolo fresco e sminuzzato per ogni piatto. Vino consigliato: bianco e freddo tipo Fiano o Greco di Tufo Note: la colatura di alici è una salsa liquida trasparente dal colore ambrato che viene prodotta da un tradizionale procedimento di maturazione delle alici in una soluzione satura di acqua e sale. Le alici impiegate sono pescate nei pressi della costiera amalfitana nel periodo che va dal 25 marzo, che corrisponde alla festa dell'Annunciazione, fino al 22 luglio, giorno di Santa Maria Maddalena. Spaghetti con le vongole Se non ci sono gli spaghetti con le vongole non è la vigilia di Natale in Campania. Un consiglio: per rendere più gustoso il vostro piatto utilizzate per una metà le belle vongole veraci da utilizzare anche come decorazione e i lupini di mare che sono molto più saporiti. Ingredienti (per 4 persone): 500 gr spaghetti - 1 kg tra vongole e lupini - aglio olio - peperoncino o pepe - prezzemolo - vino bianco Preparazione: lavate accuratamente le vongole. In una ampia padella mettete i frutti di mare, l’olio extravergine, l’aglio, il peperoncino o un pizzico di pepe. Coprite e fate cuocere a fuoco moderato. Quando le valve si saranno aperte spruzzate i frutti di mare con un buon vino bianco secco. Cuocete gli spaghetti con acqua non troppo salata, scolateli al dente ed uniteli alle vongole. Amalgamate il tutto ed aggiustate eventualmente di sale, fate insaporire. Aggiungete il prezzemolo fresco spezzettato e servite. I frutti di mare più sono freschi più contengono acqua di mare, quindi attenzione al sale. Il prezzemolo deve essere aggiunto a ricetta terminata e spezzettato con le mani. Da evitare lame d’acciaio perché lo potrebbe ossidare e farlo diventare nero. Mostaccioli I Mostaccioli napoletani sono dei dolci natalizi immancabili sulle tavole campane il giorno di Natale e per tutte le feste. Prendono il nome probabilmente da uno degli ingredienti che si utilizzava per prepararli: il mosto. Sono dei gustosi biscotti glassati con cioccolato fondente che uniscono la tradizione al gusto irrinunciabile del cioccolato. Ideali per fine pasto, ma anche per merenda e per la colazione del giorno di Natale! Si preparano spesso in casa, seguendo la ricetta tradizionale della famiglia, e in gran quantità, perché si conservano bene e a lungo nel caso in cui dovessero avanzare. I mostaccioli esistono in due principali varianti: semplici o ripieni. Entrambi sono ricoperti di cioccolato fondente. A seconda delle zone della Campania, nella ricetta si trovano delle modifiche e personalizzazioni, ma in tutti i casi i mostaccioli si preparano senza uova e senza grassi. Riportiamo di seguito due versioni dei mostaccioli semplici, nonché la ricetta di quelli ripieni. Variante 1 Ingredienti: 500 gr farina tipo 00 - 300 gr zucchero semolato - 10 gr bicarbonato di ammonio - 25 gr cacao amaro - la scorza di mezza arancia o limone grattugiata - un cucchiaino raso di cannella - un cucchiaino raso di chiodi di garofano - un cucchiaino raso di noce moscata - 200 ml di acqua c.a. Per la copertura: 200 gr cioccolato fondente – 200 gr zucchero – 150 ml acqua Preparazione: disponete la farina a fontana, aggiungete lo zucchero, la scorza grattugiata, il cacao, la cannella, i chiodi di garofano e la noce moscata. Mescolate tutti gli ingredienti e formate di nuovo una fontana nella quale verserete un bicchiere di acqua tiepida in cui avrete sciolto il bicarbonato di ammonio. Cominciate a impastare e aggiungete acqua quanto basta affinché la pasta diventi soda ma modellabile. Stendete col matterello metà della pasta fino ad ottenere uno spessore di circa 1 cm. Con l’apposito tagliabiscotti ricavate dei rombi. Disponete i mostaccioli su una teglia rivestita con carta da forno e infornate a 180° per 8-10 minuti. Nel frattempo preparate la glassa, sciogliendo il cioccolato a bagnomaria e aggiungendo zucchero e acqua. Quando i mostaccioli sono tiepidi, potete intingerli nella glassa e riposizionarli sulla carta da forno. I biscotti vanno staccati solamente quando la cioccolata si sarà raffreddata. Variante 2 Ingredienti (per 6/8 persone): 500 gr farina 00 - 200 gr zucchero - 100 gr miele - 2 cucchiai di cacao amaro - 1 cucchiaino di cannella in polvere - ½ cucchiaino di chiodi di garofano in polvere - 200 gr noci tritate - scorza di 1 limone grattugiata - 4 cucchiai di vino rosso - 1 presa di sale - 1 presa di pepe - 1 cucchiaino di lievito per dolci in polvere - acqua tiepida q.b. Per la copertura: 250 gr cioccolato extra fondente Preparazione: accendete il forno a 170°. Tagliate un foglio di carta forno grande poco più della teglia che userete. Mescolate la farina con il sale, le spezie, il pepe, il lievito e distribuitela a fontana sul piano pulitissimo, lasciando un varco nel centro. Versate nel centro lo zucchero, la scorza di limone grattugiata, il miele, il vino e iniziate a impastare aggiungendo poca acqua tiepida. Unite il cacao e amalgamate bene, infine le noci tritate e leggermente tostate in forno. Lavorate l'impasto fino ad ottenere una consistenza liscia e non troppo morbida. Stendete l'impasto con il mattarello in uno spessore di 1 cm. sopra il foglio di carta forno leggermente infarinato. Con un coltello senza denti tagliate l'impasto in tanti rombi di una lunghezza di circa 5/6 cm. Trasferite il foglio con sopra i mostaccioli sulla teglia e infornate. Fate cuocere per circa 15 minuti, devono essere leggermente morbidi perché tenderanno a indurire quando si freddano. Sfornate e lasciate intiepidire. Nel frattempo in un pentolino a bagnomaria fondete completamente il cioccolato, poi con l'aiuto di un pennello, distribuitelo sui mostaccioli ricoprendoli. Lasciate consolidare poi rovesciate i biscotti e stendete il cioccolato anche dall'altra parte. Mostaccioli ripieni Ingredienti: 500 gr farina tipo 00 - 300 gr zucchero semolato - 10 gr bicarbonato di ammonio - 25 gr cacao amaro - la scorza di mezza arancia o limone grattugiata un cucchiaino raso di cannella - un cucchiaino raso di chiodi di garofano - un cucchiaino raso di noce moscata 200 ml di acqua c.a. Per il ripieno: 500 gr confettura di ciliegie – 300 gr savoiardi – 250 ml liquore cherry Per la copertura: 700 gr cioccolato fondente Preparazione: disponete la farina a fontana, aggiungete lo zucchero, la scorza grattugiata, il cacao, la cannella, i chiodi di garofano e la noce moscata. Mescolate tutti gli ingredienti e formate di nuovo una fontana nella quale verserete un bicchiere di acqua tiepida in cui avrete sciolto il bicarbonato di ammonio. Cominciate a impastare e aggiungete acqua quanto basta affinché la pasta diventi soda ma modellabile. Stendete col matterello metà della pasta fino ad ottenere uno spessore di circa 1 cm. Ricavate da ognuna dei rettangoli. Preparate il ripieno mescolando in una ciotola i savoiardi sbriciolati, la marmellata e il liquore. Posizionate il ripieno sul lato più corto del rettangolo, lasciando un po’ di spazio sui lati. Richiudete formando un rotolino e tagliate la pasta in eccesso. Sigillate bene i bordi di ogni rotolo e ricavate dei biscottini larghi circa 1 cm e mezzo. Sistemate i mostaccioli ripieni su una teglia rivestita di carta da forno. Infornate a 180° per 8-10 minuti. Nel frattempo, sciogliete a bagnomaria il cioccolato tritato grossolanamente. Bagnate i mostaccioli tenendoli sulla punta di una forchetta e posizionateli su un foglio di carta da forno fino a quando non saranno completamente raffreddati. Variante ripieno: potrete realizzarlo anche con gli ingredienti che seguono: 12 fichi secchi triturati, 80 gr uva sultanina triturata, 60 gr mandorle ridotte in pezzi Raffioli Si usa prepararli in Campania durante il periodo natalizio e si accompagnano spesso ai Roccocò. Sono dolci di forma ovale, a base di Pan di Spagna ricoperti di glassa bianca o marmellata di albicocche, farciti con ricotta, scorza di cedro candita, cioccolato e pistacchi. Ingredienti: 200 gr farina - 8 uova - 70 gr zucchero - 1 limone Per il ripieno: 300 gr ricotta - 300 gr zucchero a velo - 50 gr cioccolata fondente 100 gr cedro e scorzette d’arancia canditi Per decorare: 100 gr pasta di pistacchi - 100 gr marmellata di albicocche Per la ghiaccia bianca: 230 gr zucchero - 230 gr acqua - 1 limone Preparazione: in una terrina battete i rossi d’uovo con 70 gr di zucchero sino a farne una crema, aggiungete la farina, la scorza grattugiata di un limone e i bianchi d’uovo battuti a neve ben ferma. Imburrate degli stampini ovali, versate in ognuno di essi un po’ dell’impasto che avrete ben lavorato e infornate, per circa 20 minuti, a calore moderato. Preparate intanto il ripieno, passando la ricotta al setaccio e mescolandola con lo zucchero a velo, la cioccolata e i canditi tagliuzzati minutamente. Tagliate a metà ogni dolcetto e farcitelo con questo ripieno, richiudetelo, ponete sulla superficie una striscetta di pasta di pistacchio, spennellate con marmellata di albicocche sciolta sul fuoco con un po’ d’acqua e coprite più volte, via via che si asciuga, con ghiaccia bianca. Per la ghiaccia bianca: mettete a bollire in una piccola casseruola lo zucchero in un decilitro di acqua fino a che, preso il liquido tra le dita, risulti un po’ appiccicoso senza necessariamente fare il filo. Cesserà allora di fumare e si formeranno delle bollicine più corpose. Allora levate la casseruola fuori dal fuoco e ponetela nell’acqua fresca rimestando sempre, e quando vedrete che il liquido diventa opaco alla superficie, unite il succo di un quarto di limone e lavorate il liquido molto con il mestolo per ridurlo bianco come la neve. Otterrete una crema alquanto densa. Roccocò Insieme ai Mostaccioli e ai Raffioli nel periodo natalizio non possono mancare i Roccocò, dolcetti a base di farina, zucchero, mandorle o nocciole e pisto che non è altro che un mix di spezie varie ( cannella, chiodi di garofano, coriandolo, anice stellato e noce moscata) molto utilizzato nei dolci della tradizione Campana. Ingredienti (per circa 25 Roccocò): 500 gr farina 00 - 130 ml acqua tiepida - 300 gr zucchero - 120 gr mandorle spellate - 20 gr pisto (oppure cannella,chiodi di garofano,noce moscata) - la buccia di un arancia - 4 gr ammoniaca - 1 cucchiaino di miele - 1 tuorlo per spennellare Preparazione: tostate le mandorle nel forno per 5 minuti e frullatene una metà. Sulla spianatoia impastate la farina con lo zucchero, le mandorle intere (o spezzettate se preferite) e quelle in polvere, l’ammoniaca, la scorza grattugiata di un’arancia, il miele e l’acqua tiepida. Impastate fino ad avere una pasta piuttosto dura. Infarinate leggermente il piano da lavoro e formate con la pasta delle piccole ciambelle schiacciate lunghe 15 centimetri che metterete su una leccarda foderata di carta forno. Spennellate la parte superiore delle ciambelline con tuorlo d’uovo e infornate, in forno già caldo (170-180°) per circa 15 minuti se amate i Roccocò morbidi, 20 minuti per Roccocò duri. Struffoli napoletani Gli Struffoli sono il tipico dolce di Natale dell'antica tradizione napoletana. è composto da numerosissime palline di pasta (realizzata con farina, uova, strutto, zucchero, un pizzico di sale e liquore all'anice) di non più di 5 mm di diametro, fritte nell'olio o nello strutto e avvolte in miele caldo e disposte in un piatto da portata decorandole infine con pezzetti di cedro ed altra frutta candita, pezzetti di zucchero e confettini colorati (chiamati diavolilli). Nonostante la loro tipicità, sembra che gli struffoli non siano stati inventati a Napoli ma che siano stati portati dai greci già ai tempi della Magna Grecia. Dal greco deriverebbe lo stesso nome dello "struffolo", ossia della singola pallina che compone il dolce: precisamente dalla parola στρόγγυλος (stróngylos, pron. "strongoulos" o "stroggulos") che significa "di forma tondeggiante". Ingredienti (per 8 persone): 400 gr farina – 40 gr zucchero – 60 gr burro (o strutto) – ½ bicchierino di rum (brandy o anice) – 3 uova – 1 tuorlo – scorza grattugiata di ½ arancia – scorza grattugiata di ½ limone – 1 pizzico di sale – olio per friggere Per guarnire: 350 gr miele – 1 scatola di codette – 40 gr arance candite – 40 gr cedro candito Preparazione: mettete la farina sulla spianatoia nella classica forma a fontana e aggiungete al centro le uova, il burro, lo zucchero, il liquore, la scorza grattugiata del limone e dell'arancia ed un pizzico di sale. Impastate molto bene e, una volta ottenuto un composto omogeneo dategli la forma di una palla e lasciatelo riposare per almeno mezz'ora ricoperto da un canovaccio pulito. Trascorsa la mezz'ora, lavorate l’impasto ancora per qualche minuto e dividetelo in tanti bastoncini spessi meno di un dito, rullandoli su un piano leggermente infarinato. A questo punto, tagliate i bastoncini a piccoli pezzettini e disponeteli su un telo. Una volta pronti, mettete l’olio in una padella e friggete i vostri struffoli un po’ alla volta: prelevateli gonfi e dorati, quindi sgocciolateli e fateli raffreddare su carta assorbente. Fate asciugare per bene i vostri struffoli e nel frattempo sciogliete il miele dolcemente in una pentola abbastanza capiente. Quando il miele si sarà liquefatto, spegnete il fuoco e aggiungete gli struffoli nel tegame, rimescolando delicatamente fino a quando non si siano bene impregnati di miele. Versate quindi metà della codetta e della frutta candita nella pentola, mescolando ancora il tutto; quindi prendete un piatto da portata e distribuite gli struffoli a monticello. Quando il miele è ancora caldo, prendete le restanti codette e frutta candita e cospargetela sugli struffoli. Zeppole di Natale Altro dolce tipico campano che non può mancare sia a Natale che a Capodanno, sono le Zeppole di Natale con le patate. Ingredienti (per circa 20 zeppole): 500 gr farina bianca - 500 gr patate lesse - 4 uova intere - 5 cucchiai di zucchero - 100 gr burro - 2 cubetti di lievito di birra - buccia di limone grattugiata vanillina - cannella (a chi piace) - un pizzico di sale Preparazione: sulla spianatoia create la “fontana” con la farina e al centro inserite le uova intere, il lievito sciolto in un po’ di acqua tiepida, un pizzico di sale, lo zucchero, le patate sbucciate e passate al mulinello e le scorzette del limone. Amalgamate il tutto e create un impasto morbido, ma non molle. Coprite l’impasto ottenuto con un panno di cotone o di lino e fate lievitare per circa un’ora in un luogo caldo e asciutto. Trascorso il tempo create con la pasta tanti piccoli tubi tagliandoli ogni 10 centimetri. Chiudete le zeppole a cerchio e friggetele in abbondante olio preferibilmente di arachidi. Quando le zeppole saranno ben dorate, da entrambi i lati, scolatele dall’olio e fatele asciugare su della carta assorbente. Ancora tiepide passatele nello zucchero aromatizzato con la vanillina e la cannella, se di gradimento, e servite. EMILIA ROMAGNA Biscione reggiano È un dolce tipico reggiano del periodo natalizio, infatti a Reggio Emilia è chiamato anche Biscione natalizio. Nonostante l’apparente semplicità, richiede, come il panettone e il pandoro, una lunga preparazione. La base è una pasta di mandorle ricoperta da meringa a forma di serpe che gli merita il nome con due ciliegie candite che rappresentano gli occhi infuocati e la lingua costituita da un pezzetto di scorza di arancia, anch’essa candita. L’origine di questa specialità si deve a Romualdo Nazzani, pasticciere di grande fantasia che, agli inizi del Novecento, la inventò per farne dono ai propri lavoratori in occasione del Natale. Ingredienti per la pasta di mandorle: 1 kg di mandorle – 800 gr zucchero – 3 albumi non montati – 1 bicchiere Sassolino (liquore a base di anice) – gelatina di albicocca o marmellata di albicocca (per la copertura) Preparazione per la pasta di mandorle: tritate le mandorle, aggiungete gli albumi e il Sassolino mescolando molto bene. Con le mani pressate l’impasto, stendete su una placca da forno e dare la forma di una biscia arrotolata in modo che risulti una parte più sottile, quella che rappresenta la coda, e una parte più grande che rappresenta, invece, la testa. Mettete in forno per 30 minuti a 180° ed estrarre dal forno a fine cottura e cospargere con uno strato leggero di gelatina di albicocca (o marmellata di albicocca diluita con un po’ di acqua) Ingredienti per la meringa: 100 gr albumi – 100 gr zucchero semolato – 100 gr zucchero a velo Per il decoro: 2 ciliegie candite – scorza di arancia candita Preparazione meringa: unite i due tipi di zucchero e utilizzatene la metà incorporandola agli albumi. Quando è a neve ben ferma aggiungete il restante zucchero e mescolate delicatamente. Mettete la meringa in una sac à poche e stendere la meringa sulla base di mandorle in modo che sulla testa ne risulti di più. Mettete in forno a 100° per 10 minuti poi a 80° fino a cottura ultimata Certosino o Pan Speziale Dolce secco, a base di frutta secca e candita della tradizione bolognese durante le festività natalizie. È un dolce di lunga conservazione, preparato completamente senza uova, da mangiare a fette sottili. Ingredienti (per 8 persone): 200 gr miele – 150 gr zucchero – 50 gr pinoli – 50 gr uvetta sultanina – 40 gr canditi (scorze di cedro e di arance) – 15 gr bicarbonato di sodio – 100 gr cioccolato fondente – 300 gr farina 00 – 60 gr mandorle sgusciate – 10 gr semi di anice – 300 ml acqua – cannella q.b. – burro q.b. Preparazione: mettete l’uvetta in un contenitore con acqua tiepida per farla rinvenire; sbollentate le mandorle così da facilitarne l’eliminazione della pellicina; triturate i pinoli e spezzettate il cioccolato; sminuzzate anche i canditi. Fate sciogliere il miele a bagnomaria e trasferitelo in un contenitore largo, nel quale aggiungerete lo zucchero, l’anice e il bicarbonato stemperando il tutto con acqua caldissima. Iniziate a impastare gli ingredienti e, man mano, versate a pioggia la farina, rimescolando senza posa così da evitare la formazione di grumi. Incorporate successivamente l’uvetta, le mandorle, i pinoli, i canditi, il cioccolato e completate con una spolverizzata di cannella. Amalgamate con cura il composto. Per un risultato ottimale lasciatelo riposare, avvolto in un telo, per qualche ora, preferibilmente in un luogo asciutto. Sistematelo in una teglia imburrata e foderata con carta forno. Infornate il pan speziale a 180°C per circa 40 minuti. Una volta pronto, se lo lasciate riposare per almeno 1 giorno, risulterà ancora più buono. Servitelo a fette sottili con un appropriato vino da dessert. Erbazzone emiliano È una ricetta tipica della cucina emiliana a base di spinaci, ricotta e pinoli e preparata nelle festività natalizie. Esiste anche una versione salata. Ingredienti per l’impasto (per 6/8 persone): 225 gr farina - 75 gr zucchero - 1 bustina di vanillina - 1 uovo - 125 gr burro - 1/2 bustina di lievito per dolci in polvere - sale q.b. Per il ripieno: 50 gr spinaci lessati e strizzati - 250 gr ricotta - 200 gr zucchero - 60 gr pinoli tostati - 2 uova - 1/2 fialetta di aroma di limone - 3 cucchiai di liquore all’anice Per decorare: zucchero a velo Preparazione: setacciate la farina sul tavolo; al centro del mucchio formate una buca e mettete lo zucchero, la vanillina, l’uovo, il sale, il burro e per ultimo il lievito setacciato; incorporate il tutto con la farina restante ed impastate velocemente, fino ad ottenere un composto liscio. Stendete i 3/4 dell’impasto sul fondo di uno stampo per torte imburrato e infarinato dal diametro di 24 cm e formate un bordo alto 3 cm ; quindi conservate nel frigo l’impasto restante. Per il ripieno mescolate in una ciotola gli spinaci tritati finemente con la ricotta, lo zucchero, i pinoli, le uova, l’aroma di limone e il liquore; versate il ripieno sopra l’impasto, formate 8 strisce con l’impasto rimasto e disponetele a grata sul ripieno. Cuocete per 40 minuti nel forno preriscaldato a 180°; poi spolverizzate leggermente il dolce con lo zucchero a velo. Spongata La Spongata è un dolce della tradizione natalizia dell'Emilia Romagna, dalle origini molto antiche, se ne trova menzione nelle cronache reggiane del quattrocento e cinquecento, quando veniva offerta a ospiti illustri. Può essere considerata la cugina emiliana del Panforte di Siena, del quale sembra essere coetanea. E' un dolce di frolla, che racchiude un ripieno a base di frutta secca, biscotti, spezie e miele. Ingredienti per la pasta (per 1 torta): 300 gr farina - 80 gr zucchero - 100 gr burro - vino bianco secco q.b. - 1 pizzico di sale - zucchero a velo q.b. - burro e farina per la teglia Ingredienti per il ripieno: 75 gr mandorle - 40 gr zucchero - 200 gr miele - 1/2 litro di vino bianco secco - 75 gr nocciole - 150 gr gherigli di noci - 30 gr pinoli - 100 gr biscotti secchi - 100 gr canditi (cedro e scorza di arancia) - 50 gr uvetta secca - 5 gr cannella in polvere - 1/2 noce moscata grattugiata Preparazione: preparate il ripieno: pelate le mandorle tuffandole in acqua bollente, poi pestatele in un mortaio assieme allo zucchero (se proprio non avete il mortaio usate un robot da cucina). Versate in una casseruola il miele e il vino, ponetela sul fuoco dolce e fate sobbollire il tutto per qualche minuto. Poi unite le mandorle pestate in precedenza, le nocciole, i gherigli di noci e i pinoli sminuzzati grossolanamente, i biscotti sbriciolati, i canditi, la cannella e la noce moscata. Mescolate il tutto con un cucchiaio di legno per amalgamare per bene. Spegnete il fuoco e fate riposare il ripieno. Come minimo, lasciatelo raffreddare completamente, ma la Spongata sarà migliore se lo lasciate stare per due giorni. Per la pasta, fate la fontana con la farina sulla spianatoia, versatevi dentro lo zucchero, il pizzico di sale, il burro fuso e il vino necessario per ottenere una pasta liscia e compatta. Copritela con una ciotola o con la pellicola trasparente, e fatela riposare per un’oretta. Stendete la pasta ad una altezza di circa 3 mm e foderate con essa una teglia precedentemente imburrata ed infarinata. Disponete il ripieno sulla pasta in modo uniforme. Stendete poi la pasta rimanente e con essa ricoprite il tutto, sigillando bene le due sfoglie attorno al bordo. Bucherellate la superficie della Spongata con una forchetta. Cuocete in forno già caldo a 180 gradi per circa mezzora. Toglietela dal forno e fatela raffreddare. Al momento di servirla, spolverate la Spongata con lo zucchero a velo e tagliatela a spicchi. FRIULI VENEZIA GIULIA Gubana Dolce lievitato e farcito, formato da un rotolo di pasta avvolto a spirale tipico delle festività tra cui anche quelle natalizie. Il ripieno molto ricco è a base di gherigli di noce, uvetta sultanina, uvetta di zibibbo, pinoli, mandorle, scorzette di arancia e di cedro candite, cioccolato fondente, prugne secche, fichi secchi, zucchero semolato, burro, uova, vino Malaga o Marsala, spezie assortite, mollica di pane grattugiata. Ingredienti per la pasta (per 6 persone): 220 gr farina – 60 gr burro – 50 gr zucchero – 20 gr miele – 1 uovo – 30 gr tuorlo d’uovo – 40 gr latte – 10 gr lievito di birra – 2 gr sale Ingredienti per il ripieno: 140 gr di gherigli di noce - 60 gr di zucchero - 60 gr di uvetta - 40 gr di amaretti - 30 gr di biscotti secchi – 20 gr cioccolata fondente - 30 gr di pinoli - 20 gr di burro - 1/2 limone - rum - grappa di prugne - vanillina - cannella (facoltativa) - 20 gr di cedro candito - sale - 1 albume per spennellare Preparazione: disponete a fontana 170 grammi di farina, al centro versate il lievito di birra diluito nel latte tiepido, un cucchiaino di zucchero, aggiungete l’uovo e il tuorlo, un pizzico di sale. Lavorate l’impasto fino a ottenere una pasta morbida, quindi lasciatela lievitare al tiepido per circa 1 ora. Appena pronta incorporatevi lentamente la restante farina, il burro ammorbidito a temperatura ambiente, il restante zucchero. Lavorate l’impasto energicamente e lasciatelo lievitare ancora per 30 minuti. Per il ripieno, mettete a bagno l’uvetta nel rum. In un pentolino con il doppio fondo fate caramellare 30 grammi di zucchero con un cucchiaio d’acqua e una goccia d’aceto, unite 50 grammi di noci, amalgamate rapidamente continuando a mescolare per qualche secondo, ritirate, versate il composto su un ripiano spennellato d’olio e lasciatelo raffreddare. Nel frattempo fate dorare i pinoli nel burro a fiamma bassissima, ritirate e fate raffreddare. Tritate gli amaretti e i biscotti secchi, poi tritate le noci caramellate e i restanti 90 grammi di noci e tagliate la cioccolata. Raccogliete il tutto in una capiente ciotola, unite l’uvetta ben strizzata, i pinoli rosolati con tutto il loro burro, la buccia grattugiata del limone, il sale, la vanillina, la cannella, il resto dello zucchero e il cedro candito tritatissimo. Bagnate con il liquore necessario e mescolate a lungo in modo da amalgamare bene tutti gli ingredienti. L’impasto alla fine dovrà risultare sufficientemente umido quindi, se necessario, aggiungete ancora liquore. Fate riposare il ripieno in luogo fresco almeno per un intero giorno. Stendete la pasta a rettangolo nella misura di 20 x 30 cm. Sopra distribuite uniformemente il ripieno con l’aggiunta di abbondanti ciuffetti di burro morbido. Arrotolate il tutto come si fa con lo strudel, chiudete bene le due estremità e allungate il rotolo fino a raggiungere i 70-80 centimetri di lunghezza. Quindi prendete il lembo di destra, alzatelo e ripiegatelo all’interno, poi tutt’intorno avvolgete delicatamente la restante parte del rotolo tranne l’ultimo lembo che va unito al primo sotto il dolce. Adagiate la Gubana in uno stampo imburrato (20 cm di diametro), lasciatela lievitare fino a quando avrà raddoppiato il volume, poi spennellate la superficie con l’albume sbattuto leggermente e cospargetela di zucchero semolato. Cuocete in forno caldo a 160° per circa 1 ora. Ritirate, lasciate raffreddare, tagliate a fettine e servite. LAZIO Maccheroni con le noci Tipico dolce della Vigilia di Natale viterbese costituito da tagliatelle piuttosto cotte che si alternano a un impasto a base di noci, pane al miele, cioccolato e cannella infornate in terrina. Nella tradizione natalizia viterbese questa particolare preparazione veniva in origine consumata come primo piatto, mentre oggi si tende a metterla in tavola a fine pasto, come dolce della Vigilia. Ingredienti (per 6 persone): 4 kg noci - 300 gr cioccolato fondente - 300 gr zucchero - 1 bustina di cannella, 400 gr - maccheroni (tagliatelle) - 1 kg pane di miele (o ciambelle al vino) Preparazione: togliete la pellicina ai gherigli di noce dopo averli fatti sbollentare, in acqua calda ed asciugati in forno non molto caldo. Triturate quindi queste noci unendovi una quantità all'incirca doppia di pane di miele grattugiato e deporre tutto in un piatto fondo. In un'altra terrina mescolare insieme la cioccolata grattugiata, lo zucchero e la bustina di cannella. Cuocete i maccheroni in acqua salata, oltre i normali tempi di cottura in modo che risultino un poco scotti, poi con un forchettone estrarre una parte e, senza farli troppo asciugare versarli su una terrina fonda e condirli facendovi cadere a pioggia una parte del tritato di noci e pane di miele. Dopo averli ben mescolati con la forchetta, pigiarli nel fondo e ricoprirli con un fine strato del miscuglio di cioccolato, zucchero e cannella e di quello a base di noci e pane di miele. Ripetete l'operazione fino ad esaurimento dei maccheroni, pigiando bene tutto il composto. Questo piatto va consumato freddo, servito direttamente nella terrina fonda, tagliandolo a spicchi come fosse una torta. Nociata Dolce simile a un torrone, a base di miele e noci tipicamente natalizio. L’impasto, preparato con miele, albumi, noci e pepe, viene cotto sul fuoco fino a raggiungere la giusta consistenza, quindi viene versato su un letto di foglie di lauro. Ingredienti (per circa mezzo chilo di Nociata): 200 gr miele - 150 gr gherigli di noci - 2 albumi - una manciata di pepe - il succo di mezzo limone - foglie di alloro Preparazione: dopo aver montato gli albumi a neve e ed averli versati in una padella, insieme al miele e al pepe, mescolate il tutto lungamente. Mettete la padella sul fuoco basso e procedete alla cottura del composto, continuando sempre a mescolare; quando l’impasto è diventato piuttosto consistente, aggiungete le noci. Intanto preparate sul tavolo uno strato di foglie di alloro e versateci poi sopra la “nociata”, distribuendola in modo tale da ottenere uno strato uniforme; spremete sopra poche gocce di limone e, per ultimo, coprite il tutto con altre foglie di alloro. Aspettate che si raffreddi e servite dopo averla tagliata a pezzetti. Panpepato Il Panpepato è il dolce natalizio laziale (anche umbro) di più antica tradizione. Ingredienti (per 8 persone): 250 gr miele – 150 gr cioccolato – 150 gr noci – 150 gr mandorle – 150 gr nocciole – 150 gr frutta candita – 150 gr uvetta sultanina – 50 gr cacao – 2 cucchiai rum – 1 tazzina caffè ristretto – 50 gr farina – pepe q.b. – cannella q.b. – noce moscata q.b. Preparazione: sciogliete in un pentolino a fuoco basso il miele con il caffè e il rum. Togliete dal fuoco, unite il cioccolato e mescolate lentamente fino a farlo sciogliere. Aggiungete le noci, le mandorle, le nocciole, le uvette, la farina (setacciata), i canditi a pezzetti, il cacao, la noce moscata, la cannella, il pepe e amalgamate bene il tutto. Versate il composto su una teglia ricoperta di carta forno, spolverizzatelo con poca farina (per poterlo compattare) e dategli la tipica forma della pagnotta. Cuocete il panpepato in forno a 160° per circa 30 minuti. Se volete potete ricoprirlo con una glassa al cioccolato. Pangiallo Dolce lievitato con frutta secca dall’aspetto di pagnottelle preparato tradizionalmente in occasione di festività, soprattutto religiose e legate alla cucina romana e a quella umbra. Ingredienti (per 4 persone): 200 gr mandorle - 200 gr noci - 200 gr nocciole - 100 gr pinoli - 100 gr frutta candita - 300 gr uva passa - 300 gr farina - 200 gr miele 150 gr cacao - 50 gr cioccolato - olio - 1 bustina di zafferano Preparazione: riscaldate il miele in un pentolino a fuoco basso. Intanto, in una ciotola, unite mandorle, noci, nocciole, pinoli, frutta candita, uva passa, cacao e cioccolato grattugiato. Versate nella ciotola la farina e, a poco a poco, il miele: mescolate tutto bene fin quando non si avrà un impasto denso. Lasciate riposare per qualche ora. Preparate la glassa unendo acqua, zafferano, un po’ di farina (per darle consistenza) e dell’olio. Prendete parte dell’impasto e formate dei panetti che poserete, una volta ricoperti, in una teglia imburrata (o sulla carta da forno). Infornate a 180° per 40 minuti circa, fin quando la crosta non risulterà ben croccante. LIGURIA Cappon magro Un piatto antico della cucina ligure a base di pesce e verdure. Quella del Cappon Magro è una delle ricette liguri più ricche e affascinanti ed è di origine piuttosto antica. Servita solitamente sulle tavole delle famiglie dei pescatori nel giorno di Natale, questa sorta d’insalata di pesce richiama nel suo nome il volatile che era tradizione facesse capolino sulle mense nobiliari il giorno di Natale, il cappone, per l’appunto. La ricchezza dei condimenti e della presentazione della ricetta odierna, invece, risale probabilmente all’epoca barocca quando i cuochi delle più ricche famiglie genovesi ripresero questo piatto, arricchendolo, per servirlo nei giorni di magro, cioè quelli in cui, per motivi religiosi, non si doveva mangiare la carne. Ingredienti (per 12 persone): 3 patate grandi - 1 barbabietola rossa, acquistata già cotta al forno - 1 piccolo cavolfiore - 4 carciofi di Albenga (cioè quelli con le spine e la forma appuntita) - 8 carote - 350 gr scorzonera (facoltative)- sedano e finocchi (facoltativi) - 1 kg pesce di polpa bianco (branzino, orata, dentice, pagello, cappone, scorfano, gallinella o altro) (il peso si intende non pulito) - 250 gr gallette del marinaio (se non riuscite a trovarle potete usare delle friselle bianche) - fettine di musciamme o di bottarga (facoltative) - olio d’oliva extra vergine ligure q.b - sale q.b - aceto di vino bianco, oppure di mele, q.b. - 1 limone - salsa verde genovese (o bagnetto) Per la decorazione: 1 aragosta o un astice - crostacei e molluschi a piacere (scampi, gamberoni, gamberetti, seppioline, moscardini mignon, polipetti) - 1 o 2 uova sode carciofini e funghetti sottolio (opzionali) - olive verdi o nere (facoltative) Preparazione: Il giorno precedente preparate la salsa verde, visto che deve riposare 24 ore. Pulite il pesce a polpa bianca che avete deciso di usare. Lessatelo in acqua bollente salata, scolatelo, e poi spolpatelo. Condite la polpa con olio d’oliva, sale e un po’ di succo di limone. Mettete da parte. Rassodate le uova. Poi preparate le verdure che avete deciso di usare. Per ogni verdura, pulitela, lavatela e lessatela al dente in acqua bollente salata. Scolatela, tagliatela a fette spesse circa 1 cm, e poi conditela con olio, sale e poco aceto. La barbabietola non va lessata. È importante cuocere ogni verdura separata dalle altre, e poi condirla di nuovo separatamente. Se vi trovate ad usare tutte le pentole e tutte le insalatiere che possedete, non vi preoccupate, è la norma. Mettete da parte le varie verdure condite. Cuocete i crostacei ed i molluschi che avete deciso di usare per la decorazione, di nuovo separatamente, visto che hanno tempi di cottura diversi. Scolateli e mettete anche loro da parte. L’architettura del cappon magro è una sequenza di strati: gallette, pesce bianco, e poi uno strato per ogni verdura, ed ogni stato è condito con la salsa verde. Il problema di questa costruzione è che è difficile evitare i crolli, oppure di finire in cose sbilenche, e poi è improponibile se dovete portare il cappon magro in casa di amici. Per questo motivo può essere preparato il cappon magro renversè, o bottom-up, o semplicemente alla rovescia. Prendete un recipiente cilindrico o tronco conico abbastanza grande (per esempio una pentola), e poi rivistitela con la pellicola trasparente alimentare. Scegliete un ordine per le verdure, cercando di alternare bene i colori. Deponete sul fondo del recipiente uno strato uniforme della prima verdura, comprimete leggermente per compattarlo. Cospargetelo di salsa verde, e, se le usate, distribuite qualche fettina sottile di mosciamme o di bottarga. Proseguite, con la seconda e poi la terza, fino all’ultima verdura. Fate poi uno strato con la polpa del pesce, e cospargete anche questo con la salsa verde. Finite infine con uno strato di gallette del marinaio, ammollate in acqua ed aceto e ben strizzate. A questo punto potete lasciar riposare il vostro cappon magro in frigorifero, fino al momento di servirlo (ed in questo stato è facilmente trasportabile). Rovesciate il contenitore con il cappon magro sopra ad un largo piatto da portata, ed eliminate la pellicola che lo ricopre. Cospargetelo con altra salsa verde, e poi iniziate a decorarlo. Potete sgusciare i crostacei lasciando le teste oppure lasciarli interi. Cercate di distribuire gli ingredienti che avete scelto in maniera scenografica alternando bene i colori. Pandolce genovese Dolce senza uova simile a un panettone schiacciato che si prepara nel periodo natalizio e ampiamente speziato: il cedro e l’arancia candita, l’acqua di fiori d’arancio, i semi di finocchio, l’uvetta e i pinoli (che in un dolce genovese non possono mancare). È friabile, nel caso del pandolce basso, oppure morbida ma consistente, nel pandolce alto. Il pandolce è il dolce di Natale a Genova ed in Liguria, e la tradizione richiede di portarlo in tavola con sopra un rametto di alloro, e che sia il più giovane a tavola a tagliarlo, e il più anziano a distribuire le fette ai commensali. Ingredienti (per 3 o 4 pandolci): 1 kg farina - 400 gr uvetta - 350 gr burro - 300 gr zucchero - 100 gr pinoli - 100 gr cedro candito - 80 gr scorze d’arancio candite - 50 gr lievito chimico in polvere - 1 cucchiaio di semi di finocchio - 2 cucchiai di acqua di fior d’arancio - 1 pizzico di sale Preparazione: sciogliete il lievito in una tazza di acqua tiepida. Versate metà della farina in una ampia ciotola. Versate l’acqua con il lievito nella farina ed iniziate a lavorare con una forchetta, unendo altra acqua tiepida. Poi lavoratela con le mani, fino ad ottenere una pasta omogenea e morbida. Coprite la pasta con uno strofinaccio e mettetela a lievitare in un luogo caldo per almeno 2 ore, ma anche 3 o più (la pasta deve almeno aver raddoppiato il volume). Poi iniziate a preparare gli ingredienti per arricchire la pasta. Per prima cosa dovete tagliare i canditi a dadini piccoli. Per prima cosa tagliate il cedro a dadini e poi le scorzette d’arancio. Ricordatevi di conservare i canditi, soprattutto se già tagliati, in sacchetti o scatole a chiusura ermetica, altrimenti tendono a rinsecchire. Mettete in ammollo l’uvetta, in questo caso basta usare dell’acqua tiepida, e lasciarcela un quarto d’ora. Passato il tempo per la prima lievitatura, riprendete la pasta e iniziate ad unire tutti gli ingredienti. Per prima cosa unite la farina rimasta, poi un pizzico di sale. Quindi pesate ed unite lo zucchero. Poi i pinoli, immancabili in ogni ricetta genovese. Unite i canditi all’impasto. Unite i semi di finocchio o di finocchietto selvatico. Ora unite l’uvetta ben sgocciolata e non dimenticate un po’ di acqua di fior d’arancio, è fondamentale per il risultato finale. Ultimo ingrediente da aggiungere: il burro, che prima deve essere fuso. Potete fonderlo a bagnomaria, oppure sul fuoco moderatissimo, noi preferiamo usare il microonde. Mettete il burro in un recipiente adatto al microonde, e fatelo fondere alla minima potenza, mescolando di tanto in tanto. Unite il burro fuso all’impasto, ma attenzione che non sia caldo, perché potrebbe uccidere il lievito. Ed ora occorre impastare il tutto. Inizialmente usate una forchetta, ma poi passate alle mani, e lavorate fino a che tutti gli ingredienti siano ben amalgamati. Quando l’impasto è pronto lasciatelo lievitare una mezz’oretta, in un luogo caldo, per riprendersi dallo shock dell’impastatura. Potete cuocere i pandolci su placche da forno oppure teglie con la cerniera. Ricoprite le placche o le teglie con della carta forno. Rovesciate l’impasto sulla spianatoia. Poi dividete l’impasto in 3 o 4 parti. Date una forma tondeggiante ad ogni parte dell’impasto e deponetelo sulla carta forno. Coprite i pandolci con degli strofinacci e metteteli a lievitare in un luogo caldo. Possono rimanere a lievitare tutta la notte, se il luogo non è molto caldo, altrimenti dopo 3 o 4 ore sono pronti da cuocere. Fate il tipico taglio triangolare e fate cuocere i pandolci in forno caldo a 180 gradi. Il tempo di cottura è di circa 50 minuti - un’ora. Infornate, dopo 20 minuti aprite, cambiando le posizioni (quelli sopra vanno sotto, quelli davanti vanno dietro), e cuocete ancora 20 minuti, di nuovo muoveteli, e date altri 10 minuti. Poi si vede se occorre dare ancora qualche minuto di cottura. Quando sono cotti, togliete i pandolci dal forno e metteteli a raffreddare sopra delle gratelle (in questo modo elimineranno perfettamente l’umidità residua). Conservate i pandolci in sacchetti da surgelatore ben chiusi se volete. Note: il lievito chimico viene utilizzato per un pandolce basso, se volete realizzarlo più alto utilizzate il lievito di birra. Ravioli di carne alla genovese I ravioli preparati usando la carne cotta nel sugo alla genovese sono il piatto tradizionale per il pranzo di Natale. Ingredienti per la pasta (per 4/6 persone): 500 gr farina – 1 uovo - sale Ingredienti per il sugo e ripieno: 1 pezzo di carne da sugo di circa 500 gr (il taglio consigliato è quello tra il collo e l’inizio delle costate, detto a Genova matamà) - 1 cipolla media - 1 carota - 1 gambo di sedano - 1/2 bicchiere di olio d’oliva extra vergine - 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro - 1 bicchiere di passata di pomodoro - 10 gr funghi secchi - brodo di carne q.b. - 1 po’ di midollo di osso (facoltativo) - 1 o 2 foglie di alloro - sale q.b. - pepe q.b. Preparazione: mettete in ammollo in una tazza di acqua tiepida i funghi secchi. Pulite e lavate le verdure; tritate finemente tutte le verdure con un tritatutto o con la mezzaluna. Mettete il trito con dell’olio d’oliva extra vergine in una casseruola, possibilmente di terracotta, e mettete sul fuoco. Fate sudare le verdure mescolando di tanto in tanto. Unite il pezzo di carne, vi consigliamo di farvelo legare dal vostro macellaio, visto che i tagli consigliati hanno forme irregolari. Fatelo rosolare da tutti i lati. Se lo usate unite il midollo di osso (essendo molto grasso serve come condimento). Diluite il concentrato di pomodoro con un po’ di acqua tiepida, ed unitelo al sugo. Unite anche la passata di pomodoro. Versate un po’ di brodo di carne. Fate cuocere un’oretta, a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto. Tritate i funghi ammollati, ed uniteli al sugo assieme acqua di ammollo (ma filtratela con cura visto che potrebbe contenere della sabbia). Salate, pepate e unite le foglie di alloro. Continuate la cottura per un'altra oretta, bagnando se servisse con un po’ di acqua calda o brodo. Nel frattempo preparate la pasta, lavorando la farina con l'uovo, pochissima acqua tiepida e un pizzico di sale fino a ottenere un composto omogeneo. Formate una palla e lasciatela riposare a temperatura ambiente per almeno 30 minuti avvolta in pellicola da cucina. Stendete l'impasto in una sfoglia sottile. Distribuite la carne cotta nel sugo a mucchietti ben distanziati su metà pasta. Chiudete la sfoglia e sigillate bene i bordi. Esercitate una leggera pressione con il matterello a forma di raviolo (zembetto) quindi tagliate i ravioli con la rotella dentellata. Lasciateli riposare ben distanziati per 10 minuti su un telo o su carta da forno infarinati coperti con un telo. Lessate i ravioli in abbondante acqua bollente salata, conditeli con il sugo preparato e, a piacere, spolverizzate di parmigiano. LOMBARDIA Agnolini Pasta fresca all’uovo, di farina di grano tenero, ripiena. La sfoglia è ottenuta da pasta interamente all’uovo. Per quanto riguarda il ripieno vi sono numerose varianti. Costituiscono il primo piatto per eccellenza della tradizione mantovana in occasione del Natale. Ingredienti per la pasta sfoglia (per 6 persone): 500 gr farina – 150 gr semolino di grano tenero – 6 uova fresca – un piccolo quantitativo di acqua o latte corrispondente al volume di un guscio d’uovo o poco più Ingredienti per il ripieno: 700 gr polpa di manzo o muscolo – 1 salamella – olio – burro – cipolla – aglio – noce moscata – 1 bicchiere di vino bianco – 1 uovo – 100 gr pancetta. Preparazione: in una casseruola fonda fate un soffritto con olio, burro e cipolla tritata finemente; quando la cipolla è rosolata, toglierla, e nel sugo mettete il pezzo di polpa di manzo nel quale, fatti alcuni fori, verranno messi alcuni spicchi d’aglio. Coprite la casseruola con una fondina che si terrà sempre con acqua a livello costante fino al primo orlo, affinché l’evaporazione del liquido contenuto nel tegame sottostante abbia subito a condensarsi e a ricadere sullo stracotto, riducendo al minimo la dispersione dell’aroma della carne in cottura. La cottura a fuoco molto lento, dovrà farsi nello spazio di uno o due giorni. Dopo qualche ora che lo stracotto sta cuocendosi, aggiungete qualche cucchiaio di buon vino bianco. Nel proseguo di tempo di cottura, se necessario, aggiungete un po’ di acqua, se l’intingolo della carne si addensa troppo. Quando lo stracotto è fatto, si cuociono a parte, con il quantitativo di burro necessario, una salamella di suino e un etto di pancetta. Una volta cotti si aggiungono allo stracotto e il tutto sarà tritato e impastato con il quantitativo necessario di parmigiano grattugiato e leggermente aromatizzato con noce moscata. L’impasto verrà bene lavorato e legato con un uovo. Lasciate riposare per 12 ore, dopodiché sarà pronto per la confezione degli agnoli. Versate la farina a fontana sull’asse di legno, scavate un incavo nella farina e aggiungete le uova e l’acqua; mescolate con le mani energicamente. Continuate a lavorare la pasta fino ad avere un panetto uniformemente liscio (deve fare le bolle). Stendete la pasta con il mattarello o con la macchina per fare la pasta in modo sottile. Ritagliate la sfoglia in quadretti di 6-7 cm di lato. Al centro del quadratino ponete una pallina di pesto di un centimetro di diametro, quindi ripiegate diagonalmente il quadratino di pasta, premete sugli orli, e quindi questi si girano all’indietro e si sovrappongono premendoli. La cupoletta dell’agnolino non va schiacciata come nei tortellini bolognesi. Anello di Monaco Dolce lievitato, forato al centro e glassato che si prepara nella zona di Mantova per festeggiare la ricorrenza del Natale. È simile a un panettone, che deborda dallo stampo, ma con un foro al centro. La soffice pasta è guarnita in superficie da una glassa. Ingredienti per il ripieno: 150 gr noci sgusciate – 100 gr mandorle sgusciate – 150 gr zucchero – 2 albumi Preparazione del ripieno: bollite lo zucchero in dieci cucchiai di acqua, facendo attenzione a non far caramellare lo zucchero; unite le noci e le mandorle tritate finemente, e quindi lasciate raffreddare. Aggiungete infine gli albumi d’uovo montati a neve. Ingredienti per l’impasto: 500 gr farina di frumento – 70 gr lievito di birra – 2 uova intere – 2 tuorli – 140 gr burro morbido o strutto – 1 ½ cucchiaio di zucchero – 1 bicchiere latte tiepido – buccia grattugiata di 1 limone – 1 pizzico di sale Preparazione dell’impasto: sciogliete il lievito di birra, con un cucchiaio di zucchero e un cucchiaio di farina in una tazza con poco latte tiepido. Impastateli fino ad ottenere una pallina soffice; coprite quindi l’impasto ottenuto con un panno e lasciarlo riposare in un posto tiepido. Mentre il composto lievita riprendete il panetto lievitato, aggiungete la farina rimasta, il pizzico di sale, la buccia di limone, due tuorli e due uova intere, il burro morbido; amalgamate tutti gli ingredienti al panetto e lavoratelo energicamente tirando la pasta con le mani. Coprite nuovamente l’impasto ottenuto per mezz’ora circa per consentire una seconda lievitazione. Riprendete quindi l’impasto, lavoratelo fino a dargli una forma ad anello, alta circa 2cm, spalmateci il ripieno, arrotolate l’impasto per chiudere il ripieno e mettetelo in uno stampo da forno imburrato (meglio se si usa uno stampo in rame). Mettete in forno freddo e portate poi la temperatura a 180°C; fate cuocere per 40 minuti. Il dolce è cotto quando la superficie assumerà un colore rossastro. Spegnere il forno e aprire lo sportello per 5 minuti. Ingredienti per la glassa: 200 gr zucchero a velo – poca acqua Preparazione della glassa: unite lo zucchero a velo a poca acqua, scaldando il composto a fuoco basso. Una volta tolto l’anello di monaco dal forno , adagiatelo su un piatto da portata e spalmarvi la glassa. Bisciola valtellinese Alternativa al Panettone natalizio, la Bisciola valtellinese è un morbido dolce di pasta lievitata della provincia di Sondrio a base di burro, farina, uova, zucchero, gherigli di noce, uvetta, fichi secchi e aroma di vaniglia. La sua bontà deriva da una sapiente lavorazione degli ingredienti, nonché dalla lievitazione. Ingredienti: 250 gr farina bianca – 50 gr farina di segale – 100 ml di latte (meglio se intero) – 1 bicchiere di grappa (o ½ di grappa e ½ di acqua) – 2 uova – 50 gr burro – 1 cucchiaio di miele – 60 gr zucchero – 1 cubetto di lievito – 150 gr fra noci e nocciole – 100 gr uva sultanina – 200 gr fichi secchi – 1 limone – 1 pizzico di sale Preparazione: mettete a bagno nella grappa i fichi e l'uvetta (meglio lasciarli tutta la notte). Mescolate e setacciate le 2 farine, unire lo zucchero e un pizzico di sale. Tritate grossolanamente la frutta secca. Tritate la scorza del limone. Sgocciolate bene l'uvetta e i fichi, tagliate questi ultimi a pezzetti. Fate a pezzetti il burro e unirlo alla farina. Sciogliete il lievito nel latte tiepido. Unite il latte alle farine, mescolate e unite 1 uovo. Impastare bene e unite la frutta secca e la scorza di limone. Impastate bene e unire i fichi e l'uvetta. Continuate ad impastare per bene e per ultimo unire il miele. Impastare ancora: l'impasto dovrà essere cremoso e appiccicoso. Lasciate lievitare in luogo tiepido e lontano dalle correnti d'aria per almeno 1 ora e mezzo. Quando l'impasto è aumentato di un terzo, mettetelo su una teglia da forno (coperta da carta forno) e date una forma rotonda e più alta al centro (come mezzo pallone), incidete la sommità a croce, spennellate con l'uovo sbattuto e infornate in forno già caldo a 200 gradi. Dopo 15 minuti abbassate a 180 gradi e lasciate cuocere ancora per mezz'ora circa (o fino a cottura). Panettone Dolce lievitato, di forma tonda e alta, arricchito con uvetta e canditi, è in Italia uno dei dolci natalizi per eccellenza, e anche uno di quelli che richiede una più lunga e difficile preparazione. La sua pasta soffice, ricca di burro e uova, arricchita con uvetta e scorze di arancia e cedro canditi, è infatti il risultato di una laboriosa lavorazione che comporta più fasi di lavorazione. Ingredienti: 250 gr farina manitoba - 250 gr farina 00 - 200 gr zucchero - 160 gr burro - 12 gr lievito di birra - 4 uova (grandi e a pasta gialla) - 3 tuorli d'uovo - un pizzico di sale - 150 gr di uva sultanina - 80 gr di scorza di arancia candita e di limone candita - scorza grattugiata di 1 limone - 1 bacca di vaniglia - latte o acqua tiepida q.b. Preparazione: sciogliete 10 grammi di lievito di birra con acqua o latte tiepido e unitelo a 75 grammi di farina. Impastate fino ad ottenere un impasto non appiccicoso e omogeneo e dategli la forma di una palla, fateci sopra un taglio a croce col coltello. Mettetelo in una ciotolina chiusa con pellicola trasparente e lasciate lievitare per almeno 30 minuti in un luogo tiepido. Mettete a bagno l’uvetta in un ciotola piena d’acqua per farla rinvenire. Vi servirà successivamente. Quando il primo impasto (chiamato lievitino o biga) avrà raddoppiato il suo volume, riprendetelo e impastatelo insieme a 250 grammi di farina, 2 uova intere e altri 2 grammi di lievito di birra. Potete amalgamare il tutto con le mani oppure, meglio, se avete una planetaria, montate la frusta a gancio e impastate a velocità bassa fino a che il composto non sarà diventato omogeneo. A quel punto aggiungete 100 gr di zucchero e fatelo assorbire per bene. Solo a quel punto unite 60 grammi di burro ben ammorbidito. Impastate fino a quando il burro non si sarà incorporato per bene. Ve ne accorgerete perché l’impasto avrà una consistenza elastica, omogenea e non appiccicosa. Riprendetelo e mettetelo a lievitare, sempre in una ciotola coperta da pellicola, in luogo tiepido. Dovrebbe raddoppiare il suo volume in circa un'ora e mezza - due ore. Passato il tempo prendete il secondo impasto e rimettetelo nella planetaria. Aggiungete 2 uova intere e 3 tuorli e la farina rimasta. Impastate come in precedenza fino ad ottenere un impasto omogeneo, solo a quel punto aggiungete lo zucchero rimasto e un pizzico di sale. Assorbito lo zucchero, potete incorporare il burro rimasto, che sia sempre molto morbido. Impastate fino a quando non avrete ottenuto un bell’impasto liscio non appiccicoso ed elastico. A questo punto potrete aggiungere tutti i canditi, l’uvetta ben strizzata, la scorza del limone grattugiata e la polvere di vaniglia. Amalgamate il tutto per 5 minuti circa e mettete nuovamente a lievitare fino a che non raddoppi di volume. Ci possono volere dalle 2 alle 3 ore. Passato il tempo, riprendete l’impasto e ponetelo nello stampo di carta da panettone di circa 20 cm di diametro (se rigido, lo stampo va foderato di carta forno). Mettetelo a lievitare per l’ultima volta fino a che non avrà raggiunto più o meno il bordo dello stampo. A quel punto sarete pronti per infornare. Ponetelo nel piano più basso del forno statico preriscaldato a 200° insieme ad una ciotolina piena d’acqua. Passati 5 minuti riprendetelo e fate un taglio a croce sulla sommità del panettone. Nel centro di questo taglio a croce metteteci una noce di burro. Infornate di nuovo e fate passare circa 10 minuti, quindi abbassate a 180 gradi e fate cuocere per circa 45 minuti. I tempi di cottura variano in base al forno, verificate sempre che il tempo indicato sia sufficiente infilando un bastoncino da spiedino. Se estraendolo sarà asciutto e pulito, il panettone sarà cotto. Attenzione invece, se vi accorgete che la superficie si sta bruciando abbassate la temperatura di 10 gradi e continuate la cottura per più tempo. MARCHE Frustingo Torta con frutta secca e cioccolato legata alle feste natalizie. In particolare si tratta di una torta a base di farina integrale, fichi secchi, uvetta, mandorle, zucchero e cioccolato. Ingredienti: 1 kg di fichi secchi - 100 gr uvetta - 100 gr miele - 100 gr zucchero 100 gr cedro candito a cubetti - 100 gr nocciole - 100 gr gherigli di noce - 100 gr cioccolato fondente - 120 gr farina integrale - 100 gr pangrattato - un pizzico di noce moscata - la scorza grattugiata di un limone - la scorza grattugiata di un'arancia - un bicchiere di olio extravergine di oliva - vino bianco secco - olio e farina per lo stampo - canditi per decorare Preparazione: mettete a bagno i fichi secchi e l'uvetta la sera precedente in abbondante vino bianco. Il giorno successivo mescolate in una grande ciotola lo zucchero, la farina, il pangrattato, il miele, la noce moscata, la scorza di limone e di arancia. Aggiungete le noci e le nocciole tritate grossolanamente, i fichi a pezzetti, l'uvetta, il cioccolato tagliuzzato, il cedro candito e l'olio (meno un paio di cucchiai) e impastate tutti gli ingredienti, aggiungendo se occorre un po' del vino dei fichi per ammorbidire l'impasto. Scaldate il forno a 160°. Ungete d'olio e infarinate uno stampo di 26 cm di diametro e versatevi il composto. Fate cuocere il dolce nel forno già caldo per circa 40 minuti. Fate riposare il dolce per una decina di minuti, sformatelo sulla gratella e quando sarà freddo decoratelo a piacere con i canditi misti. Vincisgrassi I Vincisgrassi sono una specie di lasagne al forno alla marchigiana: questo piatto è realizzato con un ragù di carne di manzo e maiale e rigaglie di pollo e un bel po’ di besciamella. Come per tutte le ricette tradizionali se ne trovano tantissime varianti e sono un piatto delle feste, vista la laboriosa preparazione, che può essere appunto presentato agli ospiti. Ingredienti per la pasta (per 8 persone): 500 gr farina – 5 uova Ingredienti per il ragù: 400 gr spezzatino di maiale e di manzo - un po’ di pollo preso nelle cosce (facoltativo) - rigaglie di pollo a piacere (ma abbondati) - 100 gr pancetta (non affumicata) - 700 gr passata di pomodoro - 1 carota - 2 cipolle - 1 costa di sedano - 1 bicchiere di vino bianco secco (si consiglia il Verdicchio) - burro q.b. olio extravergine d’oliva q.b. - sale q.b. Ingredienti per la besciamella: 1 litro di latte (possibilmente intero) – 100 gr burro – 100 gr farina – noce moscata q.b. – sale q.b. Preparazione: il ragù va preparato il giorno prima, infatti deve riposare almeno una notte. Pulite le rigaglie di pollo eliminando la vescichetta verde del fiele molto amara dai fegatini, lavate il tutto e tagliate a dadini. Separate i fegatini dal resto. Tritate molto grossolanamente anche la carne che userete. Mettete in un capace tegame la cipolla e la pancetta tritate finemente con una noce di burro ed un po’ di olio, e fate soffriggere. Quando il tutto è ben dorato unitevi la carne tritata e le rigaglie a pezzetti ma non i fegatini, e rosolate anch’essi. Bagnate con il vino bianco e fatelo evaporare. Aggiungete la passata di pomodoro, aggiustate di sale e fate cuocere a fuoco moderato per almeno 1 ora e mezza. Unite infine i fegatini e fate cuocere ancora una decina di minuti. Preparate la pasta e la besciamella. Per la pasta, fate la fontana con la farina sulla spianatoia e fate un buco al centro. Mettete un po’ di sale al centro (non preoccupatevi a vedere un piccolo mortaio: noi usiamo il sale marino in cristalli e lo riduciamo in polvere nel mortaio). Rompete le uova e versatele al centro della fontana. Mescolate con una forchetta e proseguite poi a lavorare con le mani. Se la pasta è eccessivamente bagnata, perché a volte le uova sono grandi, in questo caso aggiungete altra farina; se invece è troppo asciutta unite poca acqua o vino bianco, oppure un altro uovo e se serve altra farina. Lavorate la pasta fino a quando sarà omogenea e morbida. Formate una palla con la pasta e infarinatela leggermente. Coprite la pasta con una ciotola e lasciatela riposare per almeno un’oretta. Passate nella macchinetta piccoli pezzi di pasta alla volta e ricavatene delle lasagne. Per la besciamella, mettete il burro in una pentolino o tegame, preferibilmente alto e stretto e fatelo fondere a fuoco dolce. Fuori dal fuoco unite la farina setacciata e mescolate con un cucchiaio di legno fino ad ottenere un composto omogeneo. Fate cuocere uno o due minuti sempre mescolando. Sempre mescolando versate a filo il latte; non preoccupatevi se vi sembra di veder dei grumi all’inizio, continuate a mescolare e vedrete che il composto farina-burro si scioglierà perfettamente nel latte (se proprio non dovesse essere così passate il tutto al setaccio prima di continuare la cottura). Salate e aromatizzate con un po’ di noce moscata, poi fate cuocere la besciamella mescolando di continuo. Continuate la cottura fino a quando la besciamella sarà bella densa. Lessate molto al dente le lasagne in abbondante acqua salata addizionata da un po’ di olio, scolatele, passatele sotto l’acqua fredda e mettetele ad asciugare su uno strofinaccio. Imburrate una pirofila, disponetevi uno strato di lasagne, poi il ragù, la besciamella ed infine abbondante parmigiano. Continuate in questo modo fino ad esaurire gli ingredienti, ma fate attenzione che l’ultimo strato sia di besciamella e parmigiano. Distribuite sopra i vincisgrassi dei fiocchetti di burro e cuocete in forno caldo a 180 gradi per mezz'ora. Togliete dal forno e lasciate riposare un quarto d’ora prima di servire. MOLISE Calciuni Dolcetti natalizi che appartengono alla tradizione molisana. Sono dei piccoli ravioli dolci molti diffusi in tutta la regione e vengono preparati in onore del pranzo di Natale in modo da chiuderlo in bellezza. Ingredienti per la pasta (per 4 persone): 250 gr farina – 2 tuorli – 1 cucchiaio vino bianco – 1 cucchiaio olio extravergine di oliva – 1 cucchiaio di acqua Ingredienti per il ripieno: 250 gr castagne – 50 gr miele – 100 gr cioccolato fondente – 50 gr mandorle – 25 gr frutta candita – 1 bicchierino di rum – 1 pizzico di cannella – zucchero a velo – olio di semi q.b. Preparazione: lessate le castagne in acqua bollente per 40 minuti e nel frattempo preparate la pasta dei ravioli mescolando farina, tuorli, olio, vino e acqua. Ottenuto così un impasto liscio, fatelo riposare coperto da un canovaccio. Per il ripieno dei ravioli mescolate le castagne cotte e ben schiacciate con cioccolato e mandorle tostate tritati, miele, canditi a cubetti, rum e cannella. Stendete ora la pasta, ritagliate tanti dischi e al centro di ciascuno mettete un cucchiaio di ripieno, quindi chiudete ogni disco a mezzaluna. Scaldate in una padella abbondante olio di semi, quando è bollente friggetevi i calciuni fino a completa doratura. Infine scolateli su carta assorbente e serviteli spolverizzati di zucchero a velo. Pepatelli Vedi ABRUZZO Pepatelli Staielle Dolci speziati, di forma irregolare della tradizione di Agnone, in provincia di Isernia molto simili ai Mostaccioli e proprio come questi ultimi si preparano durante le festività natalizie. Ingredienti (per 8 persone): 600 gr miele - 300 gr zucchero - 200 gr mandorle spellate tostate e tritate - buccia grattugiata di 2 arance - 2 cucchiai di cacao - 1 cucchiaino di cannella in polvere - farina Per la glassa: 500 gr cioccolato fondente - 30 gr burro Preparazione: versate il miele in una casseruola di rame, ponete sul fuoco e fatelo scaldare a fiamma moderata,aggiungete lo zucchero e il cacao mescolando continuamente con un cucchiaio di legno. Quando lo zucchero si sarà sciolto,unite le mandorle,la buccia delle arance e la cannella, amalgamate con cura, cuocete per qualche minuto,togliete dal fuoco e lasciate intiepidire. Quindi incorporate al composto tanta farina setacciata quanta ne basta per ottenere un composto morbido. Versatelo su un piano di marmo,impastatelo e lasciatelo riposare 1 ora. Con il matterello stendete la pasta allo spessore di due centimetri. Tagliatela in senso longitudinale a strisce di tre centimetri, poi ritagliatela in senso trasversale ricavando dei rombi. Trasferiteli in una teglia imburrata e infarinata,ponetela in forno caldo a 160° e cuocete per 30 minuti circa. Ritirate, lasciate raffreddare. Preparate la glassa: in un tegame lasciate fondere a bagnomaria il burro con il cioccolato spezzettato e, quando sarà diventato fluido, immergetevi una Staiella alla volta, sgocciolatela, adagiatela su una gratella, lasciatela asciugare e diventare lucida. Disponete le Staielle su un piatto da portata e servite. PIEMONTE Cradenzin Pasta di pane condita con burro che viene cotta dopo essere stata rivestita di noci, uva americana passita e zucchero. Per Natale si usava preparare il Cradenzin dandogli la forma di un pupazzetto, con evidente riferimento a Gesù Bambino. Ingredienti (per 6 – 8 persone): 125 gr farina di frumento – 375 gr farina di segale integrale – fichi secchi q.b. – mandorle q.b. – nocciole q.b. – 100 gr gherigli di noci – lievito di birra (facoltativo) q.b. – 10 gr lievito naturale secco – 200 gr uvetta – 100 gr zucchero semolato Preparazione: versate il lievito in un bicchiere d'acqua tiepida leggermente zuccherata e lasciatelo sciogliere per una ventina di minuti. Mescolate le due farine e lavoratele con il lievito preparato, eventualmente una quantità minima di lievito di birra e l'acqua necessaria per ottenere l'impasto. Fate lievitare il panetto di pasta per tutta la notte. Al mattino aggiungete lo zucchero, l'uvetta ammollata in acqua tiepida e strizzata, i gherigli di noce spezzettati e, se sono di vostro gusto, fichi secchi tagliati a piccoli pezzi, mandorle e nocciole tritate. Lavorate il composto a lungo e conferitegli una forma arrotondata di circa 20 centimetri di diametro con uno spessore di due o tre. Lasciate riposare ancora un paio d'ore e poi cuocete in forno alla temperatura di 160180°C per 20-30 minuti. A fine cottura la crosta si presenterà dura, irregolare, di colore marrone con sfumature dorate, mentre la pasta dovrà essere morbida e ben cotta. Torrone d’Alba È probabilmente il dolce più antico del Piemonte. Ingredienti (per 4 persone): 1 kg miele – 200 gr zucchero – 1 kg mandorle – 2 albumi - ostie Preparazione: tuffate le mandorle in acqua calda per pelarle e poi fatele asciugare in forno per dieci minuti. Fate sciogliere lo zucchero con mezzo bicchiere d'acqua, poi togliete dal fuoco ed aggiungete il miele e continuate la cottura a bagnomaria. Unite, ora, gli albumi montati a neve ed incorporateli delicatamente. Infine unite le mandorle e mescolate. Foderate uno stampo rettangolare con le ostie, versatevi il torrone e coprite con altre ostie. PUGLIA Carteddate Le Cartellate, in dialetto “Carteddate”, sono golosi dolci della tradizione culinaria pugliese che si gustano nel periodo natalizio e che si fanno risalire al XVI secolo. Il loro nome è intraducibile ed equivale a “ingobbite”, “incurvate” facendo riferimento alla loro forma singolare: una rosa. Ingredienti (per 8 persone): 500 gr farina – 20 gr lievito di birra – 1 bicchiere di vino bianco – 100 ml di olio d’oliva – 300 gr miele – sale q.b. Per guarnire: confetti colorati zucchero a velo (o cannella) Preparazione: disponete la farina a fontana, al centro mettete un pizzico di sale, il lievito diluito in poca acqua tiepida, l’olio e il vino. Impastate, coprite e lasciate lievitare per tre ore. Rimpastate, suddividete la pasta in piccole pagnottine e, con il matterello, tiratele a disco il più possibile sottile del diametro di 25-30 centimetri. Fate delle striscioline dentellate larghe circa 5 centimetri e lunghe quanto la sfoglia. Arrotolatele a spirale e mentre le arrotolate “pizzicate” ogni tre centimetri il bordo superiore del nastro interno con quello del nastro più esterno, alla fine dovrebbe risultare una specie di rosa. Lasciate riposare due ore. Quindi friggetele in olio bollente, ritiratele con la paletta forata, lasciatele sgocciolare rovesciate su carta assorbente da cucina. Nel frattempo, scaldate in un tegame abbondante il miele, tuffatevi velocemente le carteddate e disponetele a piramide sul piatto da portata. Cospargetele di confettini colorati e spolverizzate con zucchero a velo (o cannella). Cheppete Dolcetti a base di mandorle che assomigliano a caramelle che una volta raffreddate possono essere consumate immediatamente oppure conservare, avvolte in carte veline colorate. Tradizionalmente si preparano per festeggiare il Natale. Ingredienti (per 4 persone): 500 gr mandorle – 500 gr zucchero – olio d’oliva Preparazione: tenete le mandorle un attimo in acqua bollente, spellatele e tostatele appena, mettendole in una teglia sul fuoco e rigirandole di continuo. Tritatele minutamente. Mettete in un tegame con manico lo zucchero nella stessa quantità in peso delle mandorle e ponete sulla fiamma; quando lo zucchero sarà sciolto e comincerà a caramellare, aggiungete le mandorle tritate e mischiate bene sul fuoco con un cucchiaio di legno, finché il tutto non abbia acquistato il colore del caramello. Versate allora su di un piano di marmo appena unto di olio e spianate tutto con una larga lama di coltello riducendo allo spessore di un centimetro, quindi mentre la pasta di mandorla così ricavata sarà ancora calda, tagliatela a strisce o a losanghe ed una volta raffreddata, gustatela e conservatela. Crustoli Dolcetti di pasta sottilissima a forma di rosa del diametro di circa dieci centimetri. Sono tipici del Natale e si preparano con farina, strutto, zucchero, brandy, miele e mandorle. L’impasto va tirato molto sottilmente e con l’apposita rotellina si ricavano delle strisce larghe tre centimetri e lunghe venti che vengono avvolte su se stesse, pizzicandole con le dita per conferire loro la caratteristica forma di rosa. Ingredienti: 1 kg farina – 70 gr olio – 40 gr zucchero – 4 uova Per finire: miele – mandorle (a piacere) Preparazione: mettete la farina a fontana sulla spianatoia, incorporate le uova, lo zucchero e l'olio e amalgamate il tutto fino ad ottenere un composto morbido e omogeneo. Create una sfoglia sottile e tagliatela per lungo circa 10 cm di lunghezza e pizzicatela chiudendo e create un cerchio Friggeteli in olio di oliva. Condite con il miele e le mandorle. Mandorlaccio pugliese Il Mandorlaccio è un dolce di Natale tipico della tradizione contadina pugliese, nato in epoca preromana dalla perfetta alchimia tra uova, miele e mandorle tritate. Ingredienti: 250 gr mandorle tritate - 5/6 uova - miele q.b. - 200 gr zucchero - 50 gr mandorle a scaglie o pralinate - burro q.b. Preparazione: separate gli albumi dalle uova; quindi montate a neve gli albumi, unite lo zucchero ai tuorli ed amalgamate con cura. Aggiungete gli albumi montati a neve, il miele e le mandorle tritate; amalgamate il composto e versatelo in una tortiera imburrata. Decorate il dolce con le mandorle a scaglie o se preferite con le mandorle pralinate e cuocete per circa 30 minuti nel forno preriscaldato a 180°. Pettole Frittelle a base di acqua, farina e olio, che vengono condite in maniera differente che non possono mancare durante i pranzi delle festività natalizie. Ci sono quelle classiche, vuote, che vengono utilizzate anche come dolce, condite con il miele o con zucchero, poi quelle con la patata dolce, con il cavolfiore, e alla pizzaiola, cioè con pomodoro, olive, capperi e alici. Ingredienti (per 4 persone): 500 gr farina setacciata - 4 cucchiai d’olio d’oliva - 12 gr sale - 30 gr lievito di birra - 300 ml acqua tiepida gasata - olio di semi per friggere – ripieno che si preferisce Preparazione: impastate in una coppa la farina, il lievito sciolto, il sale e l’acqua gasata (è importante che sia gasata perché diventi soffice al momento della frittura). Lavorate per bene la massa fino al momento in cui, seppur ancora lenta, si staccherà dalla pentola. E’ importante che l’impasto sia morbido, quasi come quello di una pastella. Se le volete ripiene, aggiungete il ripieno prima di farle lievitare. Lasciatela lievitare finché non vedrete apparire sulla superficie della massa le bolle. A questo punto riempite una padella con un’abbondante quantità d’olio di semi e mettetela a riscaldare sul fuoco. Dopo, con l’aiuto di due cucchiai strappate dalla massa dei piccoli pezzi di pasta e metteteli a friggere nell’olio bollente, nel quale assumeranno la forma di pallottole leggere e soffici. Ma queste frittelle possono avere anche un impasto a base di patate e di seguito la ricetta. Ingredienti (per 8 persone): 1 kg farina - 500 gr patate già lessate - 50 gr lievito di birra - 25 gr sale fino - olio per friggere mono seme (girasole, o arachide o mais) q.b. - zucchero semolato o a velo q.b. Preparazione: passate le patate al passaverdura o con lo schiacciapatate, e mettetele in una capace ciotola. Sciogliete il lievito di birra in un bicchiere di acqua tiepida. Unite la farina alle patate, e poi il lievito sciolto nell’acqua. Spolverate con il sale, ed iniziate a lavorare, unendo mano a mano altra acqua tiepida. Dovete lavorare a lungo, fino ad ottenere una pasta omogenea e molto morbida, diciamo pure come una crema molto densa. Coprite la ciotola con uno strofinaccio o con la pellicola, e mettetela a lievitare in un luogo caldo. La pasta deve almeno raddoppiare di volume, quindi attenzione a dove la mettete. Quando la pasta sarà ben lievitata, friggete le Pettole. Riscaldate abbondante olio per friggere (ricordate che è meglio usare un recipiente stretto dove l’olio può raggiungere una buona profondità piuttosto che una padella larga). Aiutandovi con due cucchiai mettete delle quantità di pasta una come una noce e friggetele. Fate perdere l’olio in eccesso su carta da cucina, e mangiatele subito spolverandole con lo zucchero a velo, o intingendole in una ciotolina di zucchero semolato. A seconda dei gusti servite dunque accompagnate ad altri ingredienti dolci come marmellata, conserve varie o nutella. Pizza dei sette panni Ricetta tradizionale di Orta Nova, in provincia di Foggia, di uno stupendo dolce natalizio. Non è una pizza salata, ma un dolce, ed i sette panni sono le sette sfoglie che la compongono, poi tra una sfoglia e l’altra c’è un tripudio di frutta secca e cioccolato. Ingredienti: 1 Kg farina - 200 g. di olio di oliva extravergine - 1 pizzico di sale - 1 bicchiere di vino bianco Per il ripieno: 750 gr mandorle tostate - buccia di limone intero grattugiato - buccia di 1/2 arancia grattugiata - 500 gr di zucchero - 500 gr cioccolato fondente triturato - ½ bustina di garofano e cannella - 200 gr liquore strega (eventualmente usare anice) - uva sultanina e frutta candita fatta macerare nel liquore per circa 2 ore Preparazione: impastate la farina con acqua tiepida, vino bianco e olio e lavoratela fino ad ottenere un impasto morbido. Eventualmente aggiungete 1 cucchiaio di zucchero. Dopo aver tostato le mandorle, frantumatele. Aggiungete il cioccolato tagliato a pezzetti piccoli, i canditi, l’uva passa, il garofano, la cannella, lo zucchero e la buccia grattugiata di limone e di arancia. Preparate un primo strato di pasta largo più del diametro della teglia. Condirlo con tutti gli ingredienti preparati ed aggiungere olio e liquore. Coprire il tutto con altri strati di pasta alternati a strati di condimento. Cospargete olio su ogni strato di pasta sfoglia. Sopra l’ultimo strato di pasta coprite solo con zucchero ed olio. Infornate a forno caldo a 180° per 25-30 minuti. Porcedduzzi Ingredienti (per 6 persone): 1 kg farina - 200 gr olio - 2 uova - 200 gr vino bianco - 1 arancia (la buccia e il succo) - 1 bustina di lievito per dolci – miele - cannella - pinoli - anicini Preparazione: impastate la farina con i diversi ingredienti e lavorate a lungo. Formate un salamino di pasta della grossezza di un dito, e si taglia a pezzetti della grossezza di un ditale. Appoggiate ogni pezzo di pasta sul retro di una grattugia o, come si faceva anticamente, su un pettine da telaio e esercitate una leggera pressione con il dito per incavarlo e nello stesso tempo decorarlo. I Porceddruzzi si friggono in abbondante olio bollente finché sono cotti e dorati. Passateli poi in una casseruola dove si è riscaldato il miele e, dopo averli girati e rigirati per qualche minuto perché si imbevano bene, adagiateli su un piatto da portata, spolverizzate di cannella e coprite di pinoli o di anicini o con bucce d'arancia candite. SARDEGNA Pastissus Piccole tortine a base di farina, zucchero, strutto e uova ripiene di un composto di mandorle e decorate con la glassa. Si preparano per Natale, ma sono anche dolci tipici delle cerimonie. Ingredienti per la pasta (per circa 50 pezzi): 150 gr di farina - 40 gr di strutto - 1 cucchiaio di zucchero - acqua fredda quanta ne basta per impastare Ingredienti per il ripieno: 300 gr mandorle macinate fini - 120 gr di zucchero - 5 uova - buccia grattugiata di 1 limone - 1 cucchiaio di amido di mais - 1 cucchiaino di lievito per dolci Ingredienti per la glassa: 100 gr acqua – 100 gr zucchero – acqua fior d’arancio – zucchero a velo Preparazione: mettete la farina e lo zucchero a fontana, aggiungete 4 cucchiai di acqua fredda,impastate e aggiungete lo strutto a temperatura ambiente. Se occorre aggiungete altra acqua fino ad ottenere un impasto come quello del pane. Avvolgete nella pellicola a fate riposare 30 minuti a temperatura ambiente. Per il ripieno, separate i tuorli dagli albumi e unite i primi con lo zucchero fino ad ottenere un composto montato e spumoso, aggiungere gli altri ingredienti eccetto gli albumi. Questi ultimi dovranno essere montati a neve fermissima con un pizzico di sale. Con una spatola amalgamate due cucchiai di albume nell'impasto in modo di ammorbidirlo, poi aggiungete il resto degli albumi mescolando dal basso verso l’alto in modo da non smontare il composto. A questo punto riprendete la pasta per fare la sfoglia e con l’aiuto di una macchina per pasta iniziate a tirare la sfoglia sino ad ottenere una sfoglia sottilissima la sfoglia a 5 è quasi traslucida. Con un coppapasta del diametro 11 cm ritagliate la sfoglia, nel frattempo sciogliete dello strutto e con un pennellino ungete gli stampini in metallo su cui adagiate il cerchio di pasta aiutandovi con i polpastrelli facendo aderire la pasta nello stampino e tagliate sempre con le dita la pasta in eccesso che poi riutilizzerete, ottenuto il numero necessario di stampini per riempire una teglia, con un cucchiaio versate l’impasto negli stampini per circa due terzi e metteteli a cuocere in forno statico già caldo a 180 °C per 18 – 20 minuti. Una volta cotti toglieteli dal forno e aspettate 2 minuti per togliere i dolcetti dagli stampini. Preparate la glassa per la copertura mettendo in tegame lo zucchero semolato e l’acqua e lasciate in ebollizione sino a quando lo zucchero cotto incomincia ad appiccicare (zuccheru a mesu puntu) nel senso che prendendone una goccia tra i polpastrelli e allontanandoli deve formare un filo lungo circa 5 mm attenzione che lo zucchero è caldo e brucia, a questo punto toglietelo dal fuoco e aggiungete zucchero a velo e acqua fior d’arancio per aromatizzare, la quantità è 3 – 4 cucchiai e mescolate con una frusta sino ad ottenere una glassa fluida della consistenza di una crema, aiutandovi con un cucchiaio ricoprite la faccia del dolce se volete potete disporre dei diavoletti colorati ma dovete metterli subito prima che la glassa si solidifichi o potete guarnirli con fiorellini di zucchero o con la ghiaccia reale. Sebadas o Seadas Ravioli dolci fritti ripieni di formaggio e cosparsi di miele che costituiscono una presenza fissa nel cenone natalizio del quale nulla deve avanzare, pena l’apparizione di una strega malvagia. Ingredienti per l’impasto (per 4 persone): 500 gr semola di grano duro – 3 uova – 3 cucchiai strutto – 1 cucchiaio acqua – sale q.b. Ingredienti per il ripieno: 1 kg Pecorino sardo fresco – buccia grattugiata di 2 arance – succo di 1 limone Per finire: 150 gr miele di corbezzolo Preparazione: impastate la farina di semola con le uova, poi sciogliete il sale in un cucchiaio di acqua e aggiungetelo all’impasto. Aggiungete anche poco alla volta lo strutto, fino ad ottenere una consistenza morbida ed elastica; coprite poi con un panno e lasciate l’impasto a riposare. Nel frattempo grattugiate il formaggio e impastatelo con la scorza tritata delle due arance e il succo di un limone, fino ad ottenere un crema molto densa; quando sarà pronto anche il ripieno, stendere la pasta in sfoglie sottili e ritagliate dei dischi del diametro di circa 10 cm. Mettete su ogni disco di pasta un paio di cucchiai dell’impasto e richiudetelo con un altro disco di pasta premendo leggermente sui bordi in modo da ottenere una specie di calzone, e volendo, ritagliate la circonferenza dei dischi con una rotella tagliapasta dentellata. A questo punto punto potete friggere i dolci in abbondante olio d'oliva bollente. Nel frattempo fate scaldare il miele in un pentolino a bagnomaria, mantenendo la fiamma bassissima. Quando le seadas sono pronte, scolatele e mettetele su un piatto rivestito con carta assorbente, in modo che disperdano l’olio in eccesso, dopodiché cospargetele con il miele e servitele. SICILIA Buccellati di Enna I Buccellati sono uno dei dolci natalizi più tipici della pasticceria siciliana e differiscono nelle forme in base al punto dell’isola in cui vengono preparati. Si tratta essenzialmente di una frolla, al cui interno si possono trovare due diversi ripieni: di mandorle o di fichi. Ingredienti (per circa 2 kg di buccellati): 2 kg farina 00 600 gr strutto - 600 gr zucchero - 10 gr ammoniaca - 6 tuorli - 2 bustine di vanillina - 350 gr latte (potete metterne di meno o di più in base all’assorbimento nell’impasto) - 1 dito di Martini bianco - 1/2 bicchiere di succo di mandarino fresco Per il ripieno di mandorle: 500 gr mandorle sbucciate - 900 gr zucchero - 2 albumi - 50 gr cioccolato fondente - 1/2 bicchiere di Martini - buccia di limone e mandarino - cannella a discrezione Per il ripieno di fichi: 250 gr fichi secchi - 250 gr mandorle pelate e tostate - 100 gr uva passa - 200 gr zucchero - 100 gr cioccolato fondente - 75 gr cacao amaro in polvere - 1 dito di Martini Preparazione: lavorate con le mani la farina e lo strutto fino ad incorporarli bene. Mettete a riscaldare il latte e aggiungete lo zucchero. Create la classica fontana con il composto di farina e strutto e versatevi un po’ di latte tiepido e l’ammoniaca per dolci; girate bene con un cucchiaio di legno fino alla vista di un sorta di schiuma. Ultimato questo passaggio, si può iniziare ad impastare, ma non come se doveste fare il pane, piuttosto stringendo l’impasto tra le dite e strofinando. Aggiungete, a questo punto, i tuorli, il latte, il Martini, il succo di mandarino e la vanillina (senza dimenticarvi di continuare a curare l’impasto). Non vi spaventate se alla fine di questi passaggi il tutto dovesse risultare un po’ appiccicoso: così deve essere! Mettete il composto su una tovaglia, girandolo e rigirandolo più volte così da ottenere una texture perfettamente liscia. Fate riposare circa 6 ore. Per il ripieno alle mandorle, pelate le mandorle, passandole prima in acqua bollente, e successivamente tritatele. Macinate finemente anche le scorze di limone e dei mandarini. Ultimate queste operazioni aggiungete a questi tre ingredienti lo zucchero, la cannella, la cioccolata (facoltativa), un bicchiere di Martini e tre/quattro albumi. Amalgamate bene il tutto ed avrete il vostro ripieno per i buccellati alle mandorle. Per il ripieno ai fichi secchi, tritate sia i fichi che le mandorle tostate e metteteli in una pentola insieme all’uva passa precedentemente ammollata, lo zucchero e il cacao. Cuocete il tutto a fuoco lento e abbiate cura di girare il composto con un cucchiaio di legno, aggiungendo il Martini, finché tutti gli ingredienti non siano ben amalgamati. Togliete dal fuoco il vostro ripieno e lasciatelo riposare per un po’ di tempo (l’ideale sarebbe fino a 24 ore). Stendente la pasta sottilmente e cercate di ottenere, con l’uso di formine o altro, dei dischetti. Mettete il ripieno e chiudete con un altro dischetto di pasta. Rifinite bene i vostri buccellati e infornate a 180 gradi per una ventina di minuti o comunque fino a quando non saranno cotti. Cubbaita L’origine del termine Cubbaita deriva dall’arabo “quibbiat” che significa mandorlato, e viene utilizzato nella parte orientale della Sicilia per indicare una barretta di mandorle, miele e pistacchi, che nella parte orientale dell’isola, per via della sostituzione delle mandorle con i semi di sesamo, viene chiamata “giuggiulena”, perchè giolgiolan o giulgiulan è il termine utilizzato dagli arabi per indicare proprio il sesamo. Ingredienti: 500 gr mandorle siciliane leggermente tostate - 5 cucchiai di zucchero 4 cucchiai di miele - 1 pizzico di cannella macinata - 1 pizzico di buccia d’arancia o limone grattugiata - 1 spolverata di pistacchio tritato grossolanamente come decoro Preparazione: sciogliete in una padella a fiamma bassa lo zucchero con il miele, aggiungete le mandorle,la cannella e le bucce di limone grattugiato. Lasciate amalgamare il tutto, facendo attenzione a non bruciare la mandorla, per cinque minuti circa. Versate il tutto su una superficie liscia e ben levigata leggermente inumidita con acqua, stendete con un cucchiaio in legno formando un rettangolo ben compatto alto un paio di centimetri. Spolverate con il pistacchio tritato e lasciate raffreddare, appena freddo tagliate a tocchetti e servire. TOSCANA Cavallucci I Cavallucci sono dei golosi dolci natalizi della Toscana, ricchi di noci e profumati dalle spezie. Ingredienti (per 40 - 50 Cavallucci): 950 gr farina 00 – 50 gr scorze di arancia candite tritate – 50 gr cedro candito – 45 gr semi di anice pestati – 300 gr noci pestate grossolanamente 650 gr zucchero – 200 ml acqua – 16 gr bicarbonato (ammoniaca per dolci) – scorza grattugiata di 1 arancia – 5 gr coriandolo secco – 5 gr cannella – 5 gr chiodi di garofano – 5 gr noce moscata - 1 cucchiaio di miele - zucchero a velo per spolverizzare Preparazione: in una ciotola capiente unite la farina, il lievito, i canditi tagliati a cubetti, le noci, la scorza di arancia, le spezie e l'anice. Preparate il caramello sciogliendo a fuoco basso lo zucchero assieme all'acqua. Mescolate continuamente e cuocete per poco tempo. Il caramello non dovrà imbrunire ma rimanere chiaro. Lasciate intiepidire il caramello e poi unite mescolando alla farina e agli altri ingredienti precedentemente amalgamati. Aggiungete il miele e continuate a mescolare. Lavorate delicatamente qualche minuto senza compattare troppo su un piano infarinato facendo assorbire un po' di farina. Lasciate riposare fin quando l'impasto non sarà raffreddato. A questo punto verificate la consistenza (è preferibile avere un impasto più sodo piuttosto che un impasto morbido, il rischio è che i cavallucci si abbassino durante la cottura). Preparate delle palline schiacciate della dimensione di un mandarino. Infarinate abbondantemente e infornate per 10/15 minuti a 150/160°. La cottura deve essere breve, i cavallucci non devono dorare ma rimanere chiari esternamente. Se i dolcetti non lievitano ma si allargano sulla teglia, dovrete aggiungere farina all'impasto. Sfornate e lasciate raffreddare. Spolverizzate con zucchero a velo. Panforte Il Panforte toscano è un dolce tipico di Natale ricco di canditi e frutta secca. La ricetta originale non prevede la cottura in forno ma sul fornello, cosa che sicuramente richiede più impegno. Ingredienti (per 8 persone): 450 gr mandorle (non pelate) - 150 gr farina - 350 gr zucchero - 120 gr miele ½ cucchiaino di noce moscata grattugiata - ½ cucchiaino di cannella - 350 gr frutta candita (arancia, cedro ) - 2 cucchiai di zucchero a velo - 3 chiodi di garofano - 40 gr cialde/ostie - 3 chiodi di garofano - 5 gr semi di coriandolo - 10 gr pepe Preparazione: mettete su una teglia da forno le mandorle e fatele tostare per circa 10 minuti in forno. Tagliate la frutta candita a pezzi piccoli. In una casseruola fate sciogliere a fiamma dolce il miele e lo zucchero , mescolate per non far attaccare il composto , quando avrà preso un colore bruno togliete la casseruola dal fuoco e aggiungete le mandorle , la farina, i canditi, la noce moscata grattugiata, il pepe, la cannella in polvere, i chiodi di garofano e i semi di coriandolo che precedentemente avrete pestato o triturati. Amalgamate bene il composto. Rivestite con la cialda in fondo di una teglia tonda, possibilmente con chiusura a cerniera, versatevi l'impasto del dolce (che avrà uno spessore di circa 2 centimetri) ed infornate per 30 minuti a 150 gradi. Terminata la cottura togliete dallo stampo il panforte e spolveratelo con zucchero a velo. Il dolce va servito freddo. Ricciarelli I Ricciarelli sono dei golosi dolci di Natale di origine toscana, a base di frutta secca, profumati dalle spezie e imbiancati dallo zucchero a velo. Ingredienti (per 6 persone): 250 gr mandorle dolci - 300 gr zucchero semolato - 1 cucchiaio di miele - buccia di 1/2 limone - vaniglia in polvere - 1 albume - zucchero a velo - ostie Preparazione: tritate finemente le mandorle dolci mondate, sciacquate e asciugate. Unite al composto lo zucchero semolato, mescolate bene, quindi passate al setaccio. Aggiungete al miscuglio il miele, la buccia grattugiata del limone, un cucchiaino di vaniglia in polvere e l’albume leggermente montato a neve. Amalgamate bene il tutto ottenendo un composto morbido e omogeneo. Cospargete il tavolo da lavoro di zucchero a velo formando uno strato uniforme. Stendetevi la pasta di mandorle fino a ottenere uno spessore di circa 2 cm. Con un coltello affilato, passato prima nello zucchero a velo, tagliatela a losanghe o in altre forme regolari. Disponete sulla spianatoia le ostie, quindi posatevi sopra i ricciarelli e trasferiteli su una o più placche. Passate in forno preriscaldato a 140 °C per 15 minuti, facendo attenzione che i biscotti non prendano colore, ma si mantengano morbidi e bianchi. Sfornate e fate raffreddare, quindi eliminate le ostie eccedenti e servite. Se dovete conservare i ricciarelli, poneteli in una scatola con chiusura ermetica. TRENTINO ALTO ADIGE Christollen Pane dolce speziato e arricchito di frutta secca e candita, simile nella sua preparazione a un panettone. La tradizione vuole che il giorno di Natale sia di buon augurio trovare sulla tavola due simboli: un ramo di ciliegio, simbolo della regione, e che viene raccolto il 4 dicembre, giorno di Santa Barbara, e, appunto, il Christollen o Stollen, anch’esso preparato anticipatamente rispetto al Natale. Ingredienti: 750 gr farina – 200 gr zucchero – 1 bustina di lievito secco liofilizzato o 25 gr lievito di birra – 200 gr latte tiepido – 1 cucchiaino di cannella – 1 cucchiaino di cardamomo – 160 gr uvetta – 100 gr mandorle con la buccia – 40 gr canditi misti – 40 gr zenzero candito – 80 gr albicocche secche morbide – 2 uova – rum – 5 gr sale Ingredienti per la pasta di mandorle: 250 gr farina di mandorle – 300 gr zucchero a velo – 1 albume Per spennellare: 30 gr burro – zucchero semolato q.b. – zucchero a velo q.b. Preparazione: fate il lievitino con 130 gr. di farina, 80 gr. di latte, 1 uovo e il lievito. Sciogliete il lievito con 2 cucchiai di latte, a parte battete leggermente l'uovo, aggiungete il resto del latte, la farina, deve risultare una crema densa. Coprite e mettete a lievitare in luogo tiepido, fino al raddoppio. nel frattempo preparate la pasta di mandorle impastando tutti gli ingredienti fino ad avere un impasto liscio. Nell'impastatrice mettete il resto della farina, lo zucchero, la cannella, il cardamomo, il lievitino; date una girata e mettete il latte gradatamente. Deve risultare un impasto molto sodo. Rimettete in funzione l'impastatrice aggiungete il sale e l'uovo un po’ sbattuto e, quando questo è incorporato, iniziate a mettere il burro, un po’ alla volta, sempre con l'impastatrice in azione. Quando tutto è ben "incordato", mettete l'impasto in una terrina unta di burro. Coprite e lasciate lievitare fino al raddoppio. Ci vogliono molte ore anche 10 - 12. Sgonfiate delicatamente l'impasto e incorporate i canditi, le uvette, le albicocche che avrete messo in bagno nel rum la sera precedente tagliate in 4 o 5 pezzi, sgocciolati bene e all'occorrenza anche asciugati. Mettete anche le mandorle intere. Dividete l'impasto in tre parti. Sulla spianatoia infarinata iniziate a lavorarli uno alla volta, arrotolateli con le mani fino ad avere un cilindro, spianatene metà con il matterello e nel pezzo più grosso appoggiate il marzapane, che avrete preparato anzitempo. Arrotolate anche il pezzo che avete spianato, fino a coprire il marzapane. Mettete gli stollen sulla teglia ricoperta di carta forno e divideteli con la stessa. Appoggiate il matterello sulla chiusura per sigillare al meglio. Coprite con pellicola e con una copertina e lasciate riposare anche qui fino al raddoppio, circa 4 ore (fate lievitare nel forno spento con la luce accesa, ma riscaldato anticipatamente a 30°). Fate cuocere nel forno preriscaldato a 170° per 15 minuti , a 160° per circa 40 minuti. Appena cotti spennellateli abbondantemente di burro fuso, sempre abbondantemente spolverateli di zucchero semolato e subito dopo di zucchero a velo. Lasciate raffreddare e avvolgeteli nella carta di alluminio. La ricetta originale vorrebbe un riposo di almeno 2 settimane, ma è possibile farli maturare per 2 giorni. Strudel Ingredienti per pasta (per 6 persone): 1 albume - 150 gr farina 00 - 2 cucchiai di olio extravergine di oliva - 1 pizzico di sale - 5 cucchiai di acqua tiepida Per il ripieno: 4 mele - 80 gr zucchero semolato - 1 cucchiaino di cannella - 1 pizzico di chiodi di garofano in polvere - 50 gr pinoli - 100 gr di uvetta lavata e strizzata la scorza grattugiata di un limone - 1 bacca di vaniglia - 50 gr pane grattugiato Per completare: 25 gr burro fuso - 1 tuorlo - zucchero a velo q.b. Preparazione: cominciate dalla pasta: scaldate in un pentolino un po’ d’acqua. Nella planetaria amalgamate l’albume con parte della farina: aggiungete l’olio extra vergine d’oliva, il sale e l’acqua continuando a impastare. Infine aggiungete la farina restante. Compattato l’impasto, avvolgetelo nella pellicola e in un canovaccio e lasciate riposare nel pentolino precedentemente riscaldato. Preparate quindi il ripieno dello strudel di mele: in una ciotola mescolate le mele tagliate a dadini con lo zucchero, la cannella, i chiodi di garofano, i pinoli, le uvette, la buccia di limone, la vaniglia e il pan grattato. Riprendete quindi la pasta dello strudel e stendetela sopra un canovaccio infarinato; spennellate i bordi con il burro fuso e verste il ripieno di mele al centro. Arrotolate la pasta e chiudete con cura i bordi: spennellate la superficie con il tuorlo sbattuto e infornate per 40 minuti a 190° in modalità ventilata. Concludete con una spolverata di zucchero a velo. Zelten Lo Zelten è il dolce che si prepara per Natale in Trentino Alto Adige; è facile da preparare, ricco di frutta secca e spezie e privo di grassi animali. Questo dolce di stile tedesco è molto buono e si presta anche ad essere regalato ad amici e parenti, visto che si conserva a lungo piuttosto bene. Ingredienti (per 6/8 persone): 500 gr frutta secca (a scelta tra fichi, noci, nocciole, mandorle) - 1 cucchiaio di canditi tagliati a dadini piccoli - 1 limone biologico - 1 arancia biologica - 150 gr pane di segale grattugiato 60 gr uvetta secca - spezie miste in polvere: cannella e chiodi di garofano q.b. - semi di cumino e di finocchio q.b. - 1 rosso d’uovo - 6 cucchiai di rum Preparazione: tritate grossolanamente la frutta secca (non polverizzatela nel robot da cucina) e raccoglietela in una ciotola. Unite i canditi, la buccia del limone e quella dell’arancia grattugiata, le spezie ed i semi aromatici. Spruzzatela con il rum, mescolate e lasciate riposare il tutto coperto, per una notte in un luogo fresco Al momento di preparare lo Zelten, aggiungete il rosso d’uovo, e poco alla volta il pan grattato. Mescolate il tutto con energia ed a lungo fino ad ottenere un composto omogeneo e ben legato. Formate con l’impasto di frutta e pane una pagnottella, e deponetela su una teglia da forno imburrata. Potete decorare la superficie con altra frutta secca e canditi. Infornate in forno caldo a 200 gradi, e fatelo cuocere per circa 35 minuti. UMBRIA Nociata Vedi LAZIO pag 22 Panpepato Il Panpepato è un dolce di origini antichissime che viene preparato durante le feste natalizie in Umbria, soprattutto nella provincia di Terni. Ingredienti (per 5 – 6 pezzi): 100 gr mandorle spellate 100 gr nocciole spellate - 100 gr noci sgusciate - 100 gr canditi - 100 gr uva sultanina - 150 gr cioccolato fondente 200 gr miele - cannella - noce moscata - pepe - farina bianca Preparazione: fate rinvenire l'uvetta in acqua tiepida per almeno 20 minuti un po' prima di preparare gli altri ingredienti che dovranno poi essere riuniti tutti in un'unica zuppiera. Spezzettate noci, mandorle, nocciole e cioccolato. Aggiungete i canditi, un paio di cucchiaini di cannella, uno di noce moscata, un'abbondante spolverata di pepe nero e alla fine l'uvetta ben strizzata. Accendete il forno e regolatelo ad una temperatura di 180°C. Preparate una teglia ricoperta con carta da forno. In un pentolino scaldate il miele su fiamma molto bassa, dopo averci aggiunto un po' d'acqua. Il miele diluito deve bollire. Versatelo immediatamente sugli ingredienti preparati in modo che si sciolga la cioccolata. Aggiungete a questo punto la farina a pioggia, ma molto lentamente e girando in continuazione; l'impasto che ne risulta deve avere la giusta consistenza per poter modellare dei panini da disporre sulla teglia. Ci si può aiutare anche con un cucchiaio. Infornate per 10 minuti. Togliete i dolci dal forno e fateli raffreddare prima di tirarli via dalla teglia. Note: il panpepato può essere conservato anche per un paio di settimane in opportuni contenitori di latta e naturalmente in ambienti freschi. VALLE D’AOSTA Mecoulin A Cogne, e in generale ai piedi del Gran Paradiso, è tradizione festeggiare il Natale con questo pane dolce con l’uvetta tipico di queste vallate. Il Mecoulin è tra le preparazioni gastronomiche più antiche e gustose della regione e rappresenta l'antenato locale del panettone. Ingredienti (per 2 panettoni): 1 kg farina – ½ l latte – 200 gr panna – 8 uova – 500 gr zucchero – 3 limoni – 400 gr uvetta sultanina – 100 gr burro – 1 bicchiere di olio – 50 gr lievito di birra – ½ bicchiere di rum – sale q.b. Preparazione: fate sciogliere il lievito in poco latte tiepido. Ammollate l'uvetta in acqua e rum. Scaldate in una casseruola, il latte, il burro, l'olio, lo zucchero e la panna, poi togliete dal fuoco e incorporatevi le uova e la buccia grattugiata del limone. Fate intiepidire. Versate la farina sulla spianatoia, incorporatevi il lievito, poi lentamente il composto di latte e impastate fino ad avere un composto omogeneo. Incorporatevi l'uvetta ben strizzata e fate lievitare per almeno 12 ore, direttamente in uno stampo da panettone. Cuocete il Mecoulin in forno già caldo a 180° per circa 60' o comunque fino a cottura. VENETO Nadalin Questo dolce diventò nel 1260 una specialità natalizia veronese detta Nadalin con base a forma di stella a otto punte non molto alto. Il Nadalin fu creato per festeggiare il primo Natale dopo l’investitura dei nobili Della Scala a Signori di Verona. Solo nell’ottocento il dolce cambiò forma: venne alzato, le punte ridotte a cinque e chiamato Pandoro. E per questo si dice che sia il papà del Pandoro. Ingredienti (per la biga): 200 gr farina – 50 gr lievito di birra – 2 dl latte Ingredienti: 300 gr farina bianca - 175 gr burro - 150 gr zucchero semolato - 1 bustina di vanillina - 4 uova - 40 gr pinoli - 20 gr zucchero al velo - sale Preparazione: sbriciolate in una ciotola il lievito, scioglietelo con la meta del latte, quindi impastatelo con la farina setacciata e altro latte, in modo da ottenere un panetto piuttosto morbido; copritelo con un telo e lasciatelo lievitare in luogo tiepido per 8 ore. Imburrate e infarinate uno stampo a stella a bordi alti. Fate ammorbidire il burro, tagliatelo a pezzetti, mettetelo in una ciotola e aggiungete lo zucchero, un pizzico di sale e la vanillina; lavoratelo con un cucchiaio di legno fino ad avere un composto cremoso. Incorporatevi un uovo alla volta, non unendo il successivo se il precedente non e stato perfettamente amalgamato, quindi unite la farina rimasta e il panetto lievitato; lavorate a lungo gli ingredienti fino a ottenere un composto liscio e omogeneo. Versate nello stampo il composto preparato che dovrà arrivare a circa meta altezza e i pinoli. Coprite e tenete in luogo tiepido finche la pasta raggiungerà quasi l'orlo dello stampo. Accendete il forno a 190°C. Infornate il dolce per circa 30 minuti, tenetelo nel forno spento per altri 10 minuti, sformatelo su una gratella da pasticceria e lasciatelo raffreddare. Prima di servirlo, cospargetelo con lo zucchero al velo setacciato. Pandoro Dolce di pasta lievitata, soffice e alto che Domenico Melegatti, pasticcere veronese, cominciò a produrre nel suo negozio di corso Portone dei Borsari a partire dal 1894. Questo Pandoro dall’impasto ricco di burro e di uova, cominciò subito a riscuotere un certo successo diffondendosi poi a tal punto da essere prodotto anche industrialmente e da diventare, in ogni parte d’Italia, uno dei dolci irrinunciabili del Natale. Ingredienti: 260 gr farina manitoba + q.b. per l’impasto iniziale - 150 gr burro - 2 uova intere - 3 tuorli - 200gr zucchero - 15 gr lievito di birra - 1 bustina di vanillina - 1 pizzico di sale - 10 gr di miele - zucchero a velo - 25 ml circa di acqua o latte Preparazione: per prima cosa preparate la biga o lievitino sciogliendo 15 gr di lievito in due cucchiai di acqua o latte tiepido. Aggiungete poi tanta farina quanto basta a ottenere un impasto non appiccicoso. Coprite il recipiente con la pellicola trasparente e lasciate lievitare in un luogo caldo della cucina fino a che raddoppi. Una volta che la biga ha raddoppiato di volume, riprendetela e mettetela all’interno della planetaria. Aggiungete 90 grammi di farina manitoba, 100 gr di zucchero e un tuorlo. Montate la frusta per gli impasti duri e fate amalgamare il tutto impostando la velocità più bassa. Dopo una decina di minuti aggiungete un altro tuorlo e fate andare fino a che l’impasto non comincia a staccarsi dalle pareti della planetaria rimanendo sul gancio dell’impastatrice. A questo punto toglietelo dalla planetaria, lavoratelo qualche minuto con le mani su di un piano leggermente infarinato. Dategli la forma di una palla e mettetelo a lievitare in un recipiente coperto da un canovaccio o dalla pellicola trasparente. Quando anche il secondo impasto avrà raddoppiato il suo volume, rimettetelo nella planetaria e aggiungete 170 grammi di farina, 100 gr di zucchero, 10 grammi di miele, un tuorlo, una bustina di vanillina e un pizzico di sale. Fate ripartire l’impastatrice alla velocità minima e dopo qualche minuto aggiungete anche due uova intere. Dopo circa 30 minuti, l’impasto dovrebbe cominciare a staccarsi dalle pareti e a rimanere ammassato sul gancio. Lavorate il burro con la frusta fino ad ottenere una crema e aggiungetelo a poco a poco all’impasto. Fate amalgamare per bene. Passati altri 30 minuti l’impasto dovrebbe essere pronto. L’impasto ottenuto dovrà essere morbido ma lavorabile e non attaccarsi alle mani, altrimenti sarà necessario aggiungere dell’altra farina. Toglietelo dalla planetaria e lavoratelo su di un piano imburrato per qualche minuto cercando di dargli la forma di una palla. Imburrate lo stampo e poneteci l’impasto. Lasciarlo lievitare fino a che non arrivi ai bordi dello stampo. Ci dovrebbe mettere dalle 2 alle 3 ore. Cuocete in forno preriscaldato a 190° per circa 10 minuti, quindi abbassate la temperatura a 160° e proseguite la cottura per altri 25 minuti. Se la parte esterna comincia a bruciarsi troppo coprite con un foglio di alluminio. Affinché anche l’esterno del pandoro mantenga la consistenza spugnosa bisogna mantenere nel forno il giusto grado di umidità. Per fare questo mettete sul fondo del forno un piccolo recipiente con dell’acqua. Prima di sfornare verificate con uno stecchino lungo (del tipo per spiedini) che l’interno sia cotto. Estraendolo dovrà risultare asciutto. Togliete il pandoro dal forno e lasciatelo raffreddare molto bene prima di toglierlo dallo stampo. Spolverare con abbondante zucchero a velo