CIVN - La Ferrovia Delloppio
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CIVN - La Ferrovia Delloppio
Viaggio lungo il percorso della ferrovia che collegava Kunming al porto di Haiphong. Alla scoperta di minoranze etniche, spettacolari risaie a terrazza, montagne, mercati locali, costumi tradizionali e paesaggi indimenticabili. Una Cina lontana da Pechino, un Vietnam diverso da quello delle pianure e della costa, attraverso la molteplicità e la varietà delle culture tribali, vive e vitali nonostante la modernità. Kunming, Jianshui, Yuanyang, Sapa, Hanoi e la baia di Halong. Partenze individuali dall’Italia, tour con guide e servizi privati. 1° giorno Partenza dall’Italia con volo di linea. Partenza dall’ITALIA 2° giorno KUNMING Arrivo di prima mattina in Asia e coincidenza per Kunming. Capoluogo dello Yunnan, è la porta d'accesso più diretta al sud-est della Cina. Il suo clima dolce, ancorché umido e piovoso gran parte dell'anno, gli ha valso il soprannome di "città dell'eterna primavera". A lungo relegata come lontana agglomerazione provinciale, Kunming ha iniziato ad uscire dall'isolamento nel 1910con la costruzione della ferrovia che l’ha collegata al porto vietnamita di Haiphong ed aperto una via di scambi con l'estero. Nel pomeriggio, breve giro orientativo incentrato sulla Città Vecchia, dove si trovano le strade e costruzioni d'epoca meglio conservate, seppur costantemente minacciate dalla modernità selvaggia. Tempo permettendo, passeggiata lungo le viuzze del centro fino al mercato dei Fiori e degli Uccelli, un’autentica istituzione che riporta alla Kunming antica. Oltre ai generi che gli danno il nome, si trovano pesci, sculture, giade, oggetti di antiquariato, nonché reperti di vario genere (spesso notevolmente kitsch) quali busti di Mao, teiere decorate, marmi di Dali e prodotti della farmacopea cinese. Into Asia La ferrovia dell’oppio 1 3° giorno KUNMING Al mattino visita del Tempio di Bambù, 12 km a nord-ovest della città. Più volte ricostruito sotto i Ming ed i Qing, costituisce un bell'esempio di architettura buddista. La sua particolarità è costituita da una straordinaria galleria di ritratti di gente comune costituita da 500 statue di argilla, scolpite fra il 1883 ed il 1890 da un maestro locale, ispiratosi direttamente ai fedeli che venivano al tempio per pregare. Proseguimento per i Monti dell’Ovest (noti anche come “montagne della bellezza addormentata”). Costellati di templi ed oratori buddisti e taoisti, offrono un bellissimo panorama sul lago Dian. Salita in seggiovia fino alla sommità, quindi discesa fino alle rive del lago, con sosta al tempio Huating. Rientro a Kunming nel pomeriggio e visita del Villaggio delle Minoranze con l'adiacente Museo Etnico. Il Villaggio racchiude la ricostruzione delle case dei principali gruppi etnici, che costituiscono una delle maggiori attrazioni dello Yunnan, ed è una tappa molto interessante per chi non abbia il tempo di esplorare l'insieme della provincia. Nelle immediate vicinanze, il Museo Etnico presenta una straordinaria collezione di oggetti, tessuti, abiti (quotidiani, da festa, da cerimonia), maschere e totem delle 25 minoranze etniche della Provincia, corredati da informazioni generali sui modi di vita, le tradizioni, usi e costumi. 4° giorno KUNMING-LUNAN-JIANSHUI Di primo mattino visita del Tempio Dorato, edificio sacro taoista così chiamato perché conserva un padiglione dal tetto in bronzo del peso di 300 tonnellate; ma si dice che un tempo fosse davvero ricoperto da lamine sottilissime di oro zecchino. Proseguimento in direzione sud per la Foresta di Pietra di Lunan, a circa 2 ore e mezzo da Kunming, lungo una strada che si snoda attraverso un paesaggio molto vario e curato di risaie a terrazze, campi, fiumi e laghi. Estesa su un’area di parecchie migliaia di ettari, di cui soltanto 80 sono aperti al pubblico, la Foresta è costituita da pietre carsiche modellate dall’erosione nelle forme più strane. Proseguimento per Jianshui lungo una moderna autostrada, attraverso i paesaggi rurali dello Yunnan del sud. Situata a 1.400 m di altitudine, in posizione strategica per il controllo dello Yunnan meridionale e di uno dei passaggi verso il Vietnam, Jianshui venne fondata oltre 1200 anni fa; conserva un gran numero di edifici storici, antiche dimore, templi, ponti e strade di pietra che ne fanno un vero e proprio museo a cielo aperto. Into Asia La ferrovia dell’oppio 2 5° giorno JIANSHUI Giornata dedicata alla visita della città. L’area più antica custodisce un tempio buddista, una moschea e belle costruzioni d’epoca, impreziosite qua e là da elementi architettonici interessanti quali portici decorati, finestre scolpite, cortili quadrati. Sosta presso la Torre Chaoyang, edificata nel 1389 a guardia della porta Est della città, per secoli l'edificio più alto dello Yunnan Meridionale. Ma l'attrazione maggiore è costituita dal tempio di Confucio, iniziato nel 1285 all’epoca di Marco Polo, e successivamente ingrandito attraverso più di 40 ricostruzioni ed ampliamenti. E' il secondo per estensione dopo quello di Qufu, città natale del filosofo, e consta di 6 vasti cortili con oltre 31 edifici disposti lungo un asse di 625 metri. Visita del Giardino della Famiglia Zhu, uno dei tanti esempi tipici di residenza tradizionale cinese. Costruita alla fine del 19° secolo, occupa una superficie di 20.000 mq, coperti da 42 cortili e decine di padiglioni a cui si alternano boschetti di bambù, gallerie coperte e persino un Teatro sull'Acqua. Escursione nei dintorni della città e visita del ponte del Doppio Dragone, splendida opera architettonica che scavalca la confluenza di 2 fiumi. Quindi la residenza della famiglia Zhang, bell’insieme di dimore di ricchi mercanti di sale, costruite a fine '800 al centro di un dedalo di stradine che occupa quasi interamente il villaggio di Tuanshan. Conta 237 abitazioni, tuttora occupate al 90% da famiglie che portano il cognome Zhang; una dozzina di edifici sfuggirono completamente alla Rivoluzione Culturale e sono rimasti esattamente come in origine, mai restaurati. Una parte dell’edificio principale ospita oggi una scuola. Rientro a Jianshui in serata. 6° giorno JIANSHUI-YUANYANG Trasferimento a Yuanyang (3 ore circa), celebre per le sue risaie a terrazza, che in primavera sono colorate di giallo dorato dai fiori di colza. Qui vivono le minoranze etniche Yi e Hani, che si dice siano stati i primi costruttori delle terrazze. Gli Hani, in particolare, sono considerati particolarmente dotati nell'armonizzare la presenza umana con l'ambiente naturale, le loro risaie sono vere e proprie opera d'arte. I periodi migliori per la visita sono i mesi da febbraio ad aprile e da settembre a novembre quando, terminato il raccolto, le terrazze sono piene d'acque e diventano giganteschi specchi per il sole del mattino e del tramonto. Esistono località privilegiate da cui assistere al fenomeno, ben conosciute dalle guide. Visita di 2 villaggi tipici, con i tetti di paglia e gli essicatoi per il riso e le spezie. Arrivo a Yuanyang nel pomeriggio. Non lontana dal confine con il Vietnam, la città è divisa antica si trova a 1.800 m di altezza, in cima ad una montagna, mentre quella moderna, Nansha, è costruita sul fondovalle 1.500 metri più in basso e a 28 km di distanza. Into Asia La ferrovia dell’oppio 3 7° giorno YUANYANG-HEKOU-LAO CAI-SAPA Proseguimento del viaggio attraverso piantagioni di banane, manghi e leechees, nonché altri villaggi di minoranze etniche. Il percorso segue in parte il tracciato della ferrovia, oggi funzionante solo in territorio vietnamita. L'opera fu un successo dal punto di vista ingegneristico ma un disastro finanziario, non riuscendo mai ad ammortizzare i costi se non grazie al commercio dell'oppio, che fu certamente il prodotto più trasportato e redditizio. Hekou è la capitale del distretto autonomo Yao e costituisce la località più meridionale dello Yunnan. Attraversata la frontiera, si arriva a Lao Cai, cittadina oggi più che mai fiorente grazie alla riapertura del commercio (legale) e dei traffici (di contrabbando) con la Cina. Proseguimento per Ta Phin, insediamento della minoranza etnica Dzao Rossa. Al termine della visita trasferimento a Sapa, cittadina a 1.650 metri sul livello del mare, creata dai francesi intorno agli anni venti come località di villeggiatura per sfuggire al caldo della pianura. Originariamente costruita in uno stile simile a quello dei villaggi alpini della Savoia, oggi Sapa ha perso buona parte del suo fascino a causa di ampie zone selvaggiamente edificate con case moderne ed un centro deturpato da orribili costruzioni tirate su alla bell'e meglio, che quasi soffocano gli edifici originali. Un piano di salvaguardia ambientale è in atto per cercare di preservare quanto è possibile del carattere originale della città. 8° giorno SAPA Intera giornata dedicata alla visita di Sapa e dei suoi dintorni. Al mattino il mercato, dove convergono le tribù dei due principali gruppi etnici della zona, Dzao Rossi e H'Mong Neri. Le donne del primo non passano certo inosservate, con i denti laccati di nero, il volto completamente depilato e gli enormi turbanti rossi che ne avvolgono il capo. Più sobrio l'abbigliamento delle signore H'Mong, presso cui il nero sfuma spesso in varie tonalità di blu, tutte date dall'indaco che ne tinge anche le mani. Sotto la volta del mercato si ammucchiano prodotti freschi, oggetti di uso quotidiano, ma soprattutto le erbe medicinali per cui la vallata di Sapa è famosa, molto adoperate per aromatizzare l'alcool di riso. Nel pomeriggio, breve trekking di 2 km e mezzo circa per visitare un villaggio H’mong. Si parte direttamente dal mercato di Sapa, percorrendo una strada in discesa attraverso orti e campi coltivati fino ad un insediamento costituito da una ventina di case tradizionali. Nelle vicinanze si può ancora vedere una piccola centrale idroelettrica, installata nel 1925 per sfruttare le acque della vicina cascata e tuttora funzionante. Incontro con gli abitanti e risalita della valle dalla parte opposta per 1 km circa, fino ad uno spettacolare ponte sospeso su una gola che domina un impetuoso torrente. Rientro a Sapa in auto o minibus. Into Asia La ferrovia dell’oppio 4 9° giorno SAPA-BAC HA-LAO CAI-HANOI Partenza al mattino per la valle di Lao Chai, situata 6 km a sud-est di Sapa. I primi insediamenti che s'incontrano appartengono ai H'Mong Neri, mentre più avanti si visita Ta Van, un villaggio Dzai. La valle è paesaggisticamente molto bella, con risaie e coltivazioni a vari livelli di altitudine. Proseguimento per Bac Ha, cittadina di montagna circondata da villaggi di H'mong Multicolori, così chiamati per i vestiti caratterizzati da decorazioni dai motivi e colori molto vivaci. Una volta alla settimana si ritrovano al mercato, dove i loro abiti tradizionali costituiscono da soli uno spettacolo. Tempo permettendo, si può raggiungere con una piacevole passeggiata a piedi la residenza abbandonata di Huang A Tuong, antico sovrano dei H'mong. Proseguimento per Lao Cai ed imbarco sul treno notturno per Hanoi. Pernottamento a bordo, in cuccette riservate. 10° giorno HANOI Arrivo ad Hanoi di primo mattino. Sistemazione in hotel e resto della giornata dedicato visita della capitale del Vietnam. Prima tappa al Lago dell’Ovest. Poi il Mausoleo di Ho Chi Minh (non sempre visitabile internamente) e la vicina Pagoda su Una Sola Colonna, costruita oltre 1.000 anni fa dall’imperatore Ly Thai To in onore della dea Quan Am. Visita al Tempio della Letteratura, dove si svolgevano gli esami per entrare a far parte del corpo dei funzionari dello stato. Quindi percorso attraverso il Quartiere Francese dagli imponenti edifici in stile coloniale, oggi perlopiù usati quali edifici amministrativi e ministeriali: la sede delle Poste e Telecomunicazioni, la Banca d’Indocina, la cattedrale di St.-Joseph ed il neoclassico Palazzo del Governatore del Tonchino, senza dimenticare l’hotel Métropole, primo albergo di lusso di tutta l’Indocina. Proseguimento per il centro storico, costituito dalle Strade delle 36 Corporazioni, che con la loro caratteristica architettura e gl’innumerevoli negozi offrono uno spettacolo ininterrotto di suoni, colori e odori assolutamente imperdibile. Passeggiata a piedi lungo le viuzze, con visita di una casa antica e tour in cyclò fino al lago della Spada Restituita, sulle cui rive sorge la bella pagoda di Ngoc Son. Tempo a disposizione per acquisti o ulteriore passeggiata e, in serata, spettacolo delle Marionette sull’Acqua. 11° giorno HANOI-NINH BINH-HAIPHONG Partenza al mattino per la provincia di Ninh Binh, a sud est di Hanoi ed affacciata sul golfo del Tonchino, attraversando la campagna forse paesaggisticamente più spettacolare del Vietnam del nord: risaie verdissime, circondate da alte colline carsiche coperte di vegetazione, colori intensi, villaggi agricoli immutati da secoli. Qui si ritrova buona parte dell’immaginario collettivo occidentale sul Vietnam. Sosta a Hoa Lu, antica capitale del Vietnam, in gran parte distrutta. Si possono ammirare i resti della Cittadella originale, ma gli edifici meglio conservati sono i due templi dinastici (den), dove sono sepolti due fra i primi imperatori Viet, Dinh Tien Hoang e Le Danh Hanh. Proseguimento per un piccolo Into Asia La ferrovia dell’oppio 5 villaggio situato alle porte dell’”Halong terrestre” ed escursione in battello di un’ora circa lungo i canali per ammirare le colline carsiche che si specchiano nelle acque tranquille, formando un scenario bucolico di grande bellezza. Al termine, trasferimento ad Haiphong (2 ore circa); breve giro città all’arrivo, tempo permettendo, e sistemazione in hotel. Principale porto del Vietnam del nord e capolinea della ferrovia, Haiphong non presenta attrazioni turistiche rilevanti, a parte alcuni edifici coloniali rimasti in piedi nel centro città e la pagoda di Du Hang, costruita nel 1672 da un ricco mandarino divenuto monaco; il tempio non è molto grande, ma ospita apprezzabili sculture in legno ed è circondato da un bel giardino. 12° giorno HAIPHONG-HALONG Partenza al mattino per la baia di Halong ed imbarco per una crociera di 24 ore circa nella baia. E’ possibile scegliere far due tipi d’imbarcazione: uno in stile vietnamita e in legno, fedele riproduzione di una giunca tradizionale; l’altro in stile coloniale simile ai battelli a ruota del Mississipi, copia di un batello del 1910. Definita l’”ottava meraviglia del mondo” e dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1994, la baia di Halong è costituita da circa 2.000 isole, isolotti e faraglioni emergenti dalle acque di giada. Alcune hanno formato un laghetto interno, accessibile attraverso un passaggio che sparisce del tutto durante l’alta marea, mentre altre presentano grotte con stalattiti e stalagmiti o spiaggette di sabbia. Spesso la foschia del mattino e le nuvole basse creano effetti ancor più suggestivi, facendo apparire e scomparire le isole in lontananza. Nel corso della navigazione sono previste soste per visitare grotte (tutta la zona ne è ricca, essendo di origine carsica), nuotare e o acquistare cibi freschi ed oggetti di artigianato direttamente dai villaggi o dalle barche dei pescatori. 13° giorno HALONG-HANOI Al mattino ultimazione della crociera, con sbarco verso le 10 al porto di Halong. Rientro ad Hanoi via Dong Trieu. Tempo a disposizione per le ultimi visite ed acquisti, quindi trasferimento in aeroporto e partenza con volo di linea serale per l’Italia via uno scalo intermedio. 14° giorno Arrivo in Italia di prima mattina. Fine dei servizi. Arrivo in ITALIA E’ bene sapere che… sistemazioni di categoria superiore o lusso sono possibili solo a Kunming e Hanoi, nelle altre località i pernottamenti sono previsti in hotel di categoria standard in stile locale, dotati comunque dei confort essenziali (servizi privati con doccia, aria condizionata, telefono). Alcuni sono situati in edifici antichi, ricchi di charme. Nella baia di Halong esistono numerosissime imbarcazioni, in condizioni e con livelli di servizio molto diversi fra loro, non sempre adeguati alle esigenze della clientela occidentale. Into Asia ha selezionato accuratamente quelle che offrono le migliori prestazioni nelle diverse categorie. Into Asia La ferrovia dell’oppio 6