Rassegna stampa - Ordine degli Avvocati di Trani
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Rassegna stampa - Ordine degli Avvocati di Trani
ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA Ufficio stampa Rassegna stampa 11 - 13 ottobre 2008 Responsabile : Claudio Rao (tel. 06/32.21.805 – e-mail:[email protected]) 1 Via G.G. Belli, 27 – 00193 Roma – Tel. 06.32.18.983 – 06.32.21.805 – Fax 06.32.19.431 www.oua.it - e-mail: [email protected] – [email protected] ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA SOMMARIO Pag. 3 AVVOCATI: Avvocati: nessun accordo sulla riforma (mondo professionisti) Pag. 4 AVVOCATI: Per gli avvocati del Sud un debutto «in proprio» (il sole 24 ore) Pag. 5 AVVOCATI: La giustizia malata. Gli avvocati pronti a guarirla di Valter Militi - Presidente Aiga (mondo professionisti) Pag. 6 AVVOCATI: Cassa sanata a spese d’altri di Stefano Rosa e Valter Militi - - Responsabile previdenza Aiga e Presidente Aiga (il sole 24 ore) Pag. 7 RIFORME GIUSTIZIA: Alfano punta sul «Fondo unico» (il sole 24 ore) Pag. 8 FINANZIARIA: Il collegato giustizia tenta lo sprint (il sole 24 ore) Pag. 9 TRIBUNALI: Ultime follie dai tribunali: condanne senza processo (il giornale) Pag.11 INTERCETTAZIONI: Intercettazioni, tutele agli indagati (italia oggi) Pag.12 PREVIDENZA: Casse, restano pubbliche (italia oggi) Pag.13 CONVEGNI: Meeting point (diritto e giustizia) 2 Via G.G. Belli, 27 – 00193 Roma – Tel. 06.32.18.983 – 06.32.21.805 – Fax 06.32.19.431 www.oua.it - e-mail: [email protected] – [email protected] ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA MONDO PROFESSIONISTI Avvocati: nessun accordo sulla riforma Nulla di fatto nella riunione di sabato scorso a Roma lun. 11 - Tutto rinviato al 25 ottobre. L’assemblea dell’avvocatura convocata presso il Cnf dal presidente Guido Alpa cui hanno partecipato rappresentanti dell’Oua, gli ordini e delle varie associazioni di categoria, non è stata in grado di varare il testo delle riforma della riforma della professione forense da consegnare al ministro della Giustizia, Angiolino Alfano. Una situazione di stallo sottolineata anche da Filippo Berselli, presidente della commissione Giustizia del Senato. “Sto aspettando – ha lamentato a MP – di avere in mano qualche elemento per valutare la proposta degli avvocati. Per ora l’unico disegno di legge che ho sul tavolo è quello del senatore del Pd, Felice Casson”. Il punto del contendere resta sempre lo stesso: il disciplinare. Il compromesso proposto per arrivare a un accordo secondo che prevedeva la presenza sia pure in forma minoritaria nella commissione giudicante, nominata livello distrettuale, dei rappresentanti dell’ordine di appartenenza dell’incolpato non è passata. Contro la proposta l’ordine di Milano e altri ordini minori che si sono portati sulle sue posizioni che volevano invece che la fase giudicante fosse riservata agli ordini circondariali. A questo punto, vista l’empasse, Alpa, ha proposto un rinvio al 25 ottobre per cercare di trovare un accordo. 3 Via G.G. Belli, 27 – 00193 Roma – Tel. 06.32.18.983 – 06.32.21.805 – Fax 06.32.19.431 www.oua.it - e-mail: [email protected] – [email protected] ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA IL SOLE 24 ORE Per gli avvocati del Sud un debutto «in proprio» Congresso Aiga. I dati Almalaurea presentati ieri alle assise dei giovani Più difficile iniziare l'attività presso studi già operanti TAORMINA (MESSINA). Dal nostro inviato Maria Carla De Cesari sab. 11 - C'è chi inizia la libera professione con un handicap più pesante della media. Al Sud, commissionare una targa da «avvocato» per aprire uno studio, più che una scelta è talvolta una via obbligata per fuggire alla mancanza di lavoro. Secondo i dati di AlmaLaurea, consorzio universitario che raccoglie i curricula di circa il 70% dei laureati, a cinque anni dal titolo in giurisprudenza il 37,6% è impegnato nella libera professione. Ma il dato, disaggregato a livello nazionale, rende l'idea delle difficoltà del mercato del Lavoro: la libera professione rappresenta lo sbocco per il 32% dei laureati al Nord, per il 33% al Centro, e per il 50% al Sud. Davanti alla platea dei giovani avvocati dell'Aiga, riuniti a Taormina per il XXesimo congresso dedicato alle «Avvocature», è toccato ad Andrea Cammelli, direttore di AlmaLaurea, fare luce sulle nuove leve della professione. «A tre anni dalla laurea la quota degli occupati del gruppo giuridico - ha spiegato - è del 50,5%, contro una media generale del 72 per cento. Il 23% continua a studiare o svolge il tirocinio. A cinque anni il bilancio migliora. Gli occupati sono l'80%, mentre la media nazionale è dell'85 per cento. Il lavoro a tempo indeterminato e autonomo stabile coinvolge 77 laureati su cento». Al lavoro stabile, però, non corrisponde sempre una retribuzione adeguata: il guadagno netto mensile per i laureati del gruppo giuridico (a cinque anni dal titolo) è di 1.130 euro, contro i 1.320 degli architetti (61,6% di autonomi) e i 1.935 dei medici (48,4% di autonomi). Dal palco del Palazzo dei Congressi di Taormina, durante la seconda sessione dei lavori dedicata all'Avvocatura in bilico tra globale e locale, Gabriele Baldi di Sinacta ha raccontato la realtà degli studi multidisciplinari, riuniti in un'associazione di secondo livello, per dare una «risposta italiana» alle esigenze delle famiglie e delle Pmi. Tomaso Genci di Gianni-Origoni-Grippo ha parlato della selezione e delle specializzazioni tipiche di un grande studio internazionale. Antonio Mumolo dell'associazione Avvocato di strada ha dato voce all'Avvocatura che si occupa, attraverso il volontariato, dei diritti degli ultimi, dei senza casa. Tutte esperienze che compongono il puzzle delle Avvocature "segmentate e frammentate", che sono alla ricerca di un ordinamento più adeguato. Michelina Grillo, presidente Oua, è prudente: «Ci sono molte resistenze di potere, per esempio alcuni Ordini contrastano la proposta di un collegio distrettuale per i procedimenti disciplinari». Ottimista sulla possibilità di arrivare entro un anno alla riforma è Filippo Berselli, presidente della Commissione giustizia del Senato: «L'importante è che l'Avvocatura presenti una piattaforma il più possibile condivisa». Oggi a Roma il consiglio nazionale forense proverà a tirare le fila. 4 Via G.G. Belli, 27 – 00193 Roma – Tel. 06.32.18.983 – 06.32.21.805 – Fax 06.32.19.431 www.oua.it - e-mail: [email protected] – [email protected] ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA MONDO PROFESSIONISTI La giustizia malata. Gli avvocati pronti a guarirla di Valter Militi - Presidente Aiga sab. 11 - L’amministrazione della giustizia, intesa come attuazione della legalità, è uno degli snodi principali dell’articolazione dello Stato ed uno dei momenti topici del patto di convivenza civile. Nell’evoluzione dello Stato di diritto sono state costanti la cura e le preoccupazioni per il corretto funzionamento degli strumenti che garantiscono la difesa dei diritti individuali, l’equilibrata soluzione delle controversie, la protezione delle esigenze e dei diritti sociali, l’adeguato ripristino dell’ordinamento violato. Su questi temi si sono sempre incentrati l’attuazione e l’impegno dell’Avvocatura, in quanto tramite necessario tra il cittadino e la legge. La complessità dell’attuale sistema normativo, formato da più fonti di produzione, corrispondenti ad un sofisticato sviluppo delle istituzioni e delle relazioni sociali ed economiche, rende sempre più difficoltosa la compensazione dei fenomeni ordinamentali e sempre più disagevole l’uso degli strumenti giurisdizionali. Deve infatti constatarsi che l’evoluzione della società ha una andatura più veloce dell’evoluzione dell’ordinamento e non trova idonei mezzi di regolamento di interessi sempre più ampi, a fronte di un apparato giudiziario ancorato a schemi di funzionamento dettati per una comunità statale più semplice e, forse, più spontanea. L’Avvocatura, da sempre interprete delle esigenze sociali, si confronta quotidianamente con meccanismi giudiziari che si rivelano inadeguati a soddisfare le domande di legalità e con un diffuso senso di sfiducia nella tutela giurisdizionale. Questa constatazione la spinge ad una profonda riflessione, non solo sul proprio ruolo sociale, ma anche sulla validità ed efficacia dell’attuale sistema giudiziale. I problemi non sono nuovi e perdurano nel tempo; l’Avvocatura li ha sempre colti ed affrontati con sollecitudine ed impegno, anche se, purtroppo, non ne ha ancora ottenuto la risoluzione. “Ricerche intorno ad una maggiore brevità del processo penale, conciliando il rispetto alla libertà individuale con la garanzia dell’ordine sociale”; “Riforme più necessarie intorno al Codice di procedura italiano per garantire i diritti dei litiganti”; “Abusi nella materia dei conflitti di giurisdizione”; “Le più urgenti riforme reclamate dal vigente ordinamento giudiziario italiano”: sono alcune delle “tesi” discusse nel primo Congresso Giuridico Italiano tenuto a Roma nel novembre del 1872 per iniziativa degli avvocati del tempo. Sui medesimi temi, si discute ancora oggi nei congressi forensi. Le modificazioni dell’ordinamento da allora intervenute non hanno ancora soddisfatto il bisogno di una giustizia perfettamente aderente alle istanze della società. Se i risultati di questa indagine del Censis potessero fungere da catalizzatori di incisivi interventi legislativi, l’Avvocatura riterrebbe di aver portato un ulteriore contributo all’equilibrio sociale. 5 Via G.G. Belli, 27 – 00193 Roma – Tel. 06.32.18.983 – 06.32.21.805 – Fax 06.32.19.431 www.oua.it - e-mail: [email protected] – [email protected] ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA IL SOLE 24 ORE INTERVENTO Cassa sanata a spese d’altri di Stefano Rosa e Valter Militi - - Responsabile previdenza Aiga e Presidente Aiga sab. 11 - Le questioni previdenziali non intrigano, non interessano,non scuotono le coscienze. Ma chi se ne occupa, con decisioni che incideranno sul futuro prossimo di alcuni e remoto di moltissimi altri, deve assumersi le sue responsabilità. I responsabili della Cassa avvocati hanno deciso di riformare un sistema insostenibile che, per mille noti motivi, non avrebbe retto dopo l’anno 2027 in quanto destinato a giungere al default. Hanno deciso di aumentare il gettito contributivo e di innalzare l’età pensionabile per far fronte all’elevato numero di pensionati, previsto in circa 100 mila unità, che di qui a vent’anni sarebbero giunti a pretendere la propria pensione. È stato semplice, in mancanza di altre idee, scaricare sugli stessi 100 mila che oggi finanziano le pensioni dei pochi eletti (circa 25mila) il mostruoso debito pensionistico (pari a circa l’85% del monte di previsione) cosicché questi subiranno entrambe le misure approvate, e quindi l’intero sacrificio, per sperare di pagarsi in tal modo le proprie pensioni, quando arriverà il momento. Dal punto di vista tecnico le critiche sono state feroci: le misure approvate sono fondate su tavole di mortalità obsolete e, quindi, inaffidabili. Ancora: il previsto pilastro complementare è una bufala in quanto da un lato prevede di stornare importi modesti (l’nt,) dal pilastro obbligatorio — imponendo così di tirar fuori altri denari per implementare volontariamente la misura (fino al 9% con gestione di altri denari affidata ai sopra detti responsabili) — e, dall’altro, non prevedendo la creazione di un apposito fondo, risulta del tutto inutile, in quanto le maggiori entrate confluirebbero comunque nell’unico calderone a ripartizione dove oggi i pochi pensionati attingono dai molti contribuenti. Un’ulteriore critica: l’innalzamento dell’età pensionabile è un capolavoro di contraddizione laddove questa misura è stata promossa oggi e differita nell’entrata in vigore, peraltro in scaglioni, a partire dal prossimo 2012, con la conseguente stortura per cui si salvaguardano i privilegi di chi (i pensionati e i pensionandi a breve termine) già gode da anni, mentre si aggrava la situazione di chi dovrà far fronte non solo alle pensioni di oggi ma anche a quelle di domani. Quest’ultimo è un punto tecnico fortemente connotato dal risvolto politico e, soprattutto, etico: risulta talmente censurabile da poter scatenare l’ira dei 100 mila e, si spera, finalmente la loro carica ai bastioni dei «diritti quesiti». Altrimenti non resterà che porre al legislatore uì «quesito di diritto» sull’opportunità di svincolare gli avvocati dall’obbligo previdenziale e consentire un ventaglio di scelte che consentano di rivolgersi, in alternativa, alla previdenza privata per programmare un concreto futuro pensionistico. 6 Via G.G. Belli, 27 – 00193 Roma – Tel. 06.32.18.983 – 06.32.21.805 – Fax 06.32.19.431 www.oua.it - e-mail: [email protected] – [email protected] ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA IL SOLE 24 ORE Congresso giovani avvocati. Le rassicurazioni del ministro Alfano punta sul «Fondo unico» TAORMINA. Dal nostro inviato Lionello Mancini dom. 12 - Semplificare le notifiche? «Ci metteremo mano presto». Depenalizzare i reati? «Non se ne parla». E i tagli alle risorse? «Invenzioni. Con il Fondo unico giustizia li compenseremo, se non ci guadagneremo». E un ministro in gran spolvero, quello intervenuto ieri al XX congresso Aiga di Taormina: abile a strappare gli applausi alla platea di giovani avvocati citando i Pm che danno del tu ai giudici («Chiaro segno che nel processo non c’è parità tra accusa e difesa»); diretto e chiaro sui temi classici della maggioranza come l’abuso di intercettazioni, la domanda di sicurezza, i troppi immigrati mantenuti in carcere. Un po’ vago sul versante risorse, ma è comprensibile, visto che il Guardasigilli Angelino Alfano dovrà vedersela con due pesi massimi del Governo, i dicasteri dell’Interno e dell’Economia, beneficiari del medesimo Fondo unico, secondo una ripartizione decisa ogni anno dal Presidente del Consiglio (si veda «Il Sole 24 Ore» del 7 ottobre). Impegnato nel confronto con — tra gli altri — Felice Casson (Pd), Luca Palamara (Anm) e il predecessore Luigi Scotti, il ministro Alfano ha rivendicato «gli atti concreti già compiuti» per far funzionare meglio la Giustizia, il cui inceppamento «è testimoniato dai quattro milioni di processi civili pendenti». Così, ha rassicurato l’Anm sulla volontà del Governo di semplificare e telematizzare le notifiche, fonti di nullità e perciò di ritardi nei processi. Porta sbarrata, invece, sulla possibilità di tagliare le figure di reato per diminuire il carico di processi e decongestionare le carceri — «Troveremo le risorse per costruirne di nuove» — oltre alla certezza che non verrà a mancare nemmeno un euro alla Giurisdizione, dato il gigantesco recupero delle somme confiscate e giacinti in banche e Poste. «Anzi — ha assicurato il giovane Guardasigilli — dopo tante critiche allarmistiche mi aspetto dall’Anm un plauso, quando la realtà mi avrà dato ragione». Per sapere quanto ha ragione Alfano, basterà aspettare il 16 ottobre: entro quella data, dice la legge, la massa di denaro giacente (1,6 miliardi solo alle Poste) dovrà essere già intestata al Fondo Unico giustizia. 7 Via G.G. Belli, 27 – 00193 Roma – Tel. 06.32.18.983 – 06.32.21.805 – Fax 06.32.19.431 www.oua.it - e-mail: [email protected] – [email protected] ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA IL SOLE 24 ORE Lo stato di avanzamento. Il percorso parlamentare dei tre disegni di legge Il collegato giustizia tenta lo sprint dom. 12 - Nati insieme a Montecitorio dallo stralcio del disegno di legge 1441 collegato alla manovra estiva, i tre Ddl che, di fatto, veicolano la Finanziaria d’autunno del Governo Berlusconi stanno proseguendo a velocità diverse il loro percorso parlamentare. Mentre il collegato sul lavoro (atto Camera 1441-quater) è approdato ieri all’esame dell’Aula della Camera, il Ddl sullo sviluppo (atto Camera 1441-ter) è fermo in commissione Attività produttive, in attesa che lunedì il Governo presenti nuove correzioni al pacchetto nucleare. Ad accelerare i tempi è stato invece il collegato su giustizia e pubblica amministrazione: l’atto Camera 1441-bis, approvato dall’Aula di Montecitorio in prima lettura il 2 ottobre, attende di riprendere il percorso al Senato. E l’avvio dell’esame del Ddl (ribattezzato atto Senato 1082), assegnato alle commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia, è in calendario per giovedì prossimo, 16 ottobre. Giustizia e Pa. Il testo approdato a Palazzo Madama contiene un corposo pacchetto di misure pensate per sveltire il processo civile. A partire dal “filtro” per la Cassazione, che punta a ridurre i ricorsi per cause di valore molto basso o di scarsa importanza: la Suprema Corte dovrà decidere sull’ammissibilità del ricorso in camera di consiglio con ordinanza non impugnabile. Per sgravare i tribunali,viene poi allargata la competenza dei giudici di pace: il valore delle cause che possono esaminare passerà da 5 milioni di lire a 5 mila euro, e si alzerà dagli attuali 30 milioni di lire a 20 mila euro per le controversie di risarcimento del danno da incidente stradale o navale. Ancora: nel Ddl trova spazio una delega al Governo per estendere a tutta la sfera civile e commerciale la possibilità di ricorrere alla conciliazione. Non solo giustizia. Il primo dei tre Ddl collegati interviene anche sul settore pubblico. E, tra l’altro, impone maggiore trasparenza al dirigenti: l’amministrazione di appartenenza dovrà pubblicare sul proprio sito internet le loro retribuzioni, i curricula, gli indirizzi e-mail e i numeri di telefono professionali, oltre ai tassi di assenza di tutto il personale. Sviluppo ed energia. Nel collegato 1441-ter sono confluite le norme per i distretti e le reti e gli incentivi per favorire l’internazionalizzazione delle imprese. Ma la parte più pesante del disegno di legge è occupata dal piano per il ritorno delle centrali’nucleari, fondato su commissariamenti a raffica: della Sogin, che si occupa del decommissioning delle vecchie centrali, dell’Enea e anche dei territori che saranno individuati come siti nucleari, se non si troverà l’accordo con gli amministratori e le popolazioni locali. Ancora incerto l’assetto dell’Agenzia nucleare, che controllerà la sicurezza delle centrali: oggetto di dissensi all’interno della maggioranza e di correzioni governative già depositate e poi ritirate, sarà chiarito da un emendamento che il Governo dovrebbe presentare lunedì in commissione. V.M. 8 Via G.G. Belli, 27 – 00193 Roma – Tel. 06.32.18.983 – 06.32.21.805 – Fax 06.32.19.431 www.oua.it - e-mail: [email protected] – [email protected] ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA IL GIORNALE Ultime follie dai tribunali: condanne senza processo sab. 11 - La casta delle toghe. Vita, opere e disastri degli «intoccabili». E più in generale, dell’intero sistema giudiziario nazionale. Il libro «La palude» scritto da Massimo Martinelli (edizione Gremese) è una spietata radiografia sugli sprechi, le assurdità e gli interessi «molto» particolari che paralizzano la giustizia italiana. Eccone un sunto. Agghiacciante. IL SISTEMA DÀ I NUMERI. Forse non tutti sanno che in Italia ci sono 1,39 magistrati ogni 10mila abitanti, contro una media europea di 0,98. Come se non bastasse l’Italia può contare su 21 tribunali ogni milione di abitanti, in Germania, per dire, i palazzi di giustizia arrivano massimo a 13. Dalla Sicilia alla Val d’Aosta i tribunali di primo grado, civili e penali, sfiorano i 1.600. Ogni tribunale italiano ha un bacino di utenti «limitato», in media a 55.011 abitanti, contro i 91mila di un tribunale francese, i 99mila di uno tedesco. L’ETERNO RIPOSOI magistrati hanno un orario di lavoro indicato da precise tabelle ministeriali che fissa in 40 ore settimanali il tempo da dedicare all’amministrazione della giustizia, compresa la stesura delle sentenze. I giudici ne depositano di lunghissime, vere tesi di laurea (solo per scriverle ci vogliono settimane) anche se poi spesso sono lavori quasi autoreferenziali. Il sabato non si lavora in quasi nessun tribunale d’Italia e d’estate è previsto un periodo di riposo di 45 giorni. In un anno lo stop ai processi dura, mediamente, tre mesi. MAXIPROCESSI E MEGASPRECHI. In Australia, il primo maxi-processo è cominciato a Melbourne il 13 febbraio 2008 con 12 indagati e 25 avvocati. Nove mesi i tempi previsti per arrivare alla sentenza. Il processo per il crac della Parmalat conta 66 imputati, 35mila cittadini tra le parti civili, 6 milioni di atti: alla vigilia della prima udienza non si trovavano nemmeno i giudici per comporre il collegio. IL PM TIENE FAMIGLIA. All’interno dei nostri palazzi di giustizia non si contano i casi di parentele «illecite». Solo a Palermo sono 23 i magistrati imparentati tra loro e con altri dieci legali che esercitano in quei tribunali, in contrasto con la legge sull’ordinamento giudiziario e con la norma prevista sul giusto processo. CHI SBAGLIA (NON) PAGA. Troppi errori, sviste, dimenticanze che si compiono nelle aule dei tribunali. Dal 2003 al 2007 lo Stato ha sborsato 213 milioni di euro per risarcire carcerazioni illegittime e sentenze errate. Le statistiche dicono che non accade quasi mai che un organismo di controllo - il Csm o la Corte dei Conti - contesti alla toga «incriminata» il danno erariale dovuto a un suo errore. E ancora. Per recuperare un credito rivolgendosi alla giustizia tricolore occorrono mediamente 1.400 giorni che al debitore costano un 17,6 per cento in più calcolato sul credito da incassare. CONDANNE SENZA GIUDIZIO. Nei primi tre mesi di quest’anno è successo di tutto. Peschiamo a caso. Il 25 gennaio un gup che doveva decidere se rinviare a giudizio o meno cinque imputati per truffa e falso, ha emesso direttamente la sentenza diversificando pure le singole posizioni: tre condanne per pene complessive di cinque anni e sei mesi, due assoluzioni. Di lì a poco, a Roma, un giudice monocratico rinvia per la terza volta un processo per «rapina aggravata», a causa di un difetto di notifica e per altre questioni procedurali. Si prolunga così per altri sei mesi un processo cominciato 9 Via G.G. Belli, 27 – 00193 Roma – Tel. 06.32.18.983 – 06.32.21.805 – Fax 06.32.19.431 www.oua.it - e-mail: [email protected] – [email protected] ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA quattro anni prima: l’imputato era accusato d’aver sottratto una siringa (valore 0,30 centesimi) durante una visita oculistica. SPACCIATORE CON LODE. Un detenuto nigeriano di 39 anni, ritenuto un trafficante internazionale di droga, dopo 4 anni e mezzo è stato assolto con formula piena da ogni accusa. In compenso, aspettando i tempi biblici del suo processo, in carcere ha avuto il tempo di iscriversi alla facoltà di ingegneria informatica online di Tor Vergata e di laurearsi con lode (a spese dello Stato). Al contrario, il 21 febbraio a Bologna, in attesa del processo per direttissima, un pusher marocchino finisce in camera di sicurezza insieme a un immigrato clandestino. Dopo aver letto il fascicolo, prima dell’udienza, il pm ha ordinato la scarcerazione del clandestino perché la legge prevedeva per lui solo l’arresto facoltativo. Per un disguido, però, il detenuto a tornare in libertà è stato l’altro. Lo spacciatore. SENTENZE E COLTELLI. Follie. Un giudice di Gela in 8 anni non è riuscito a scrivere una sentenza su alcuni boss mafiosi, poi scarcerati per decorrenza termini. Poi c’è il giudice che sta in malattia, e viene scoperto in barca a vela. Quello che, per fare uno scherzo, cosparge di nutella il bagno dell’ufficio. Quell’altro, in Liguria, che per problemi di parcheggio taglia le gomme dell’auto di un suo collega. La lista è lunga, purtroppo. Gian Marco Chiocci (ha collaborato Nadia Muratore) 10 Via G.G. Belli, 27 – 00193 Roma – Tel. 06.32.18.983 – 06.32.21.805 – Fax 06.32.19.431 www.oua.it - e-mail: [email protected] – [email protected] ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA ITALIA OGGI La Corte costituzionale ha dichiarato parzialmente illegittimo l'art. 268 del cpp Intercettazioni, tutele agli indagati In mano ai legali le registrazioni che hanno portato all'arresto dom. 12 - Maggiore tutela per l'indagato che viene intercettato. D'ora in poi saranno messe a disposizione della difesa, solo su esplicita richiesta, le registrazioni che hanno permesso di sottoporre l'assistito a carcere preventivo. Denunciando una evidente violazione del diritto di difesa e un vuoto legislativo la Corte costituzionale, con la sentenza n. 336 di ieri, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 268 del codice di procedura penale, nella parte in cui non prevede che, dopo la notificazione o l'esecuzione dell'ordinanza che dispone una misura cautelare personale, il difensore possa ottenere la trasposizione su nastro magnetico delle registrazioni di conversazioni o comunicazioni intercettate, utilizzate ai fini dell'adozione del provvedimento cautelare, anche se non depositate. In altre parole, ecco la conclusione raggiunta dai giudici delle leggi, «i difensori devono avere il diritto incondizionato ad accedere, su loro istanza, alle registrazioni poste a base della richiesta del pubblico ministero e non presentate a corredo di quest'ultima, in quanto sostituite dalle trascrizioni, anche sommarie, effettuate dalla polizia giudiziaria». Attenzione però. Non sarà un'attività spontanea della pubblica accusa. Ci dovrà essere l'istanza della difesa volta ad ottenere «una copia della traccia fonica». Aderendo alla tesi prospetta dal Gip di Catanzaro che ha sollevato la questione, i giudici di palazzo della consulta hanno motivato la decisione sostenendo «che l'ascolto diretto delle conversazioni o comunicazioni intercettate non possa essere surrogato dalle trascrizioni effettuate, senza contraddittorio, dalla polizia giudiziaria, le quali possono essere, per esplicito dettato legislativo anche sommarie». Non solo. «È appena il caso di osservare», continua ancora il Collegio, «che l'accesso diretto alle registrazioni può essere ritenuto necessario, dalla difesa dell'indagato, per valutare l'effettivo significato probatorio delle stesse». Infatti la qualità delle registrazioni può non essere perfetta ed imporre una vera e propria attività di interpretazione delle parole e delle frasi registrate, specie se nelle conversazioni vengano usati dialetti o lingue straniere. In ogni caso, risultano spesso rilevanti le intonazioni della voce, le pause, che, a parità di trascrizione dei fonemi, possono mutare in tutto o in parte il senso di una conversazione. Non v'è dubbio poi «che la trascrizione peritale dei colloqui costituisce una modalità di valutazione della prova più affidabile di quanto non sia l'appunto dell'operatore di polizia ed, a maggior ragione, la sintesi che può essere contenuta nei brogliacci. Il perito è un esperto, dotato di apparecchiature specifiche, ed opera nel contraddittorio tra le parti, eventualmente per il tramite di consulenti. Lo stesso fornisce una trascrizione letterale, ma anche indicazioni ulteriori, quando necessarie, che possono incidere sul senso di una comunicazione. La trascrizione peritale può contenere anch'essa componenti interpretative, ma è garantita dalla estraneità del suo autore alle indagini e dal contraddittorio». Debora Alberici 11 Via G.G. Belli, 27 – 00193 Roma – Tel. 06.32.18.983 – 06.32.21.805 – Fax 06.32.19.431 www.oua.it - e-mail: [email protected] – [email protected] ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA ITALIA OGGI Il welfare impugna la sentenza del Tar e ricorda agli enti i paletti della legge n. 311 Casse, restano pubbliche Il ministero insiste e chiede di limitare le spese È ancora braccio di ferro tra l'Adepp e il governo sulla natura giuridica delle casse. La sentenza del Tar Lazio del 12 dicembre 2007, prima, e il memorandum lasciato dall'ex ministro del lavoro Cesare Damiano ad aprile, dopo, avrebbero dovuto eliminare ogni dubbio circa la natura di diritto privato degli enti di previdenza del professionista. Invece no. Così, oggi, per lo stato le casse restano inserite nell'elenco degli enti pubblici stilato nel 2005 dall'Istat, con il vincolo, almeno sulla carta, di dover sottostare ai paletti per contenere la spesa complessiva. Dato che il ministero del lavoro ha impugnato la sentenza del Tar al Consiglio di stato. Dunque, in pendenza di giudizio, nulla cambia rispetto a prima, e gli istituti continuano a ricevere comunicazioni con l'invito a rispettare i limiti introdotti dalla legge n. 311 del 2004. Come successo con le lettere di risposta all'approvazione dei bilanci 2007 (inviati a luglio 2008) inviate nei giorni scorsi. Il problema, dunque, nasce con la Finanziaria 2005 e con i paletti all'aumento della spesa delle p.a. Per l'Istat anche le casse vanno considerate enti pubblici. Per l'Adepp no. Così l'associazione degli enti di previdenza privatizzati guidata da Maurizio de Tilla impugna l'elenco collegato alla manovra al Tar Lazio chiedendone l'annullamento e vince il suo ricorso. A leggere le motivazioni dei giudici amministrativi non sembrano esserci dubbi circa la natura privata. «Il collegio», scrivono i togati, «ritiene che l'inserimento degli enti ricorrenti nell'elenco delle pubbliche amministrazioni cui è imposto un tetto di spesa sia illegittimo_ Il sistema introdotto con il decreto legislativo n. 509/94 lascia comprendere che gli enti interessati sono stati trasformati in soggetti privati formalmente e sostanzialmente». Motivazioni chiare, tanto che l'ex ministro Damiano riafferma tale principio in un «memorandum» sulla riforma delle casse di previdenza. Con il cambio di governo arriva Maurizio Sacconi e in contemporanea parte l'appello al Consiglio di stato in automatico. L'attuale staff del ministero però non ha mai sconfessato il lavoro lasciato dall'ex ministro. Anzi. Come anticipato da ItaliaOggi del 6 settembre 2008, infatti, nel programma d'autunno del welfare c'è la riforma degli enti di previdenza con la ripresa di tutti i contenuti del «memorandum». E, come se non bastasse, ancora l'altro ieri Giovanni Geroldi, direttore del dipartimento degli affari previdenziali del ministero di via Veneto, al congresso Epap (si veda ItaliaOggi del 10 ottobre 2008), ha confermato che il tagliando per la previdenza privatizzata e privata partirà proprio dall'eredità lasciata. Intanto però l'Adepp e il suo presidente continuano a bussare alla porta del governo per chiedere di dare seguito alla volontà politica più volte espressa e così mettere una pietra sopra a questa vicenda. Ignazio Marino 12 Via G.G. Belli, 27 – 00193 Roma – Tel. 06.32.18.983 – 06.32.21.805 – Fax 06.32.19.431 www.oua.it - e-mail: [email protected] – [email protected] ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA DIRITTO E GIUSTIZIA Meeting point Le Avvocature tra paleogiustizia e società contemporanea MANIFESTAZIONE XX Congresso Nazionale DATA sabato 11 e domenica 12 ottobre 2008 (ultime due giornate) CITTÀ Messina e Taormina LUOGO Teatro Vittorio Emanuele a Messina, Palazzo dei Congressi a Taormina ORARIO Dalle 17,30 ORGANIZZAZIONE Aiga Associazione Italiana Giovani Avvocati, Liguria Assicurazioni, Gruppo Fondiaria SAI, Giuffrè Editore, Team System VARIE È prevista una quota d’iscrizione. TEMA La giurisdizione come l’acqua: riflessioni per l’utilizzo di una risorsa limitata MANIFESTAZIONE Tavola rotonda -Consiglio nazionale dell’A.N.F. Associazione nazionale forense DATA sabato 11 e domenica 12 ottobre 2008 CITTÀ Bari LUOGO Palace Hotel, Via Lombardi n. 13 ORARIO Dalle 9,30 ORGANIZZAZIONE A.N.F. - Associazione Nazionale Forense NOVITÀ TEMA Soggiorno sul territorio dello Stato: rilascio, rinnovo, revoca e rifiuto dei permessi di soggiorno MANIFESTAZIONE Corso di formazione su Diritto degli stranieri DATA lunedì 13 ottobre 2008 CITTÀ Firenze LUOGO Auditorium CRF, Via Folco Portinari n. 5 ORARIO Dalle 14,30 ORGANIZZAZIONE A.S.G.I. - Associazione per gli Studi Giuridici sull’immigrazione, in collaborazione con la Fondazione per la Formazione Forense dell’Ordine degli Avvocati di Firenze PARTECIPANTI Lorenzo Trucco Avvocato del Foro di Torino Presidente ASGI, Francesca 13 Via G.G. Belli, 27 – 00193 Roma – Tel. 06.32.18.983 – 06.32.21.805 – Fax 06.32.19.431 www.oua.it - e-mail: [email protected] – [email protected] ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA Nicodemi Avvocato del Foro di Firenze VARIE È prevista una quota d’iscrizione. Il Corso consente l’attribuzione dei crediti formativi nella misura di un credito per ogni ora di effettiva partecipazione. TEMA La cross examination MANIFESTAZIONE Convegno DATA lunedì 13 ottobre 2008 CITTÀ Milano LUOGO Salone Valente, Via San Barnaba n. 29 ORARIO Dalle 14,30 ORGANIZZAZIONE Camera Penale di Milano - Gian Domenico Pisapia VARIE È prevista una quota d’iscrizione. Il Corso consente l’attribuzione di crediti formativi. NOVITÀ TEMA Il nesso di causalità tra filosofia, scienza e diritto MANIFESTAZIONE Seminario di studio DATA mercoledì 15 ottobre 2008 CITTÀ Roma LUOGO Aula Magna della Suprema Corte di Cassazione ORARIO Dalle 15 ORGANIZZAZIONE Ufficio dei Referenti per la Formazione Decentrata - Corte Suprema di Cassazione VARIE Seminario di studio dedicato al ricordo e all’opera del presidente Mariano Battisti NOVITÀ TEMA L’assegno divorzile MANIFESTAZIONE Convegno di studio DATA giovedì 16 ottobre 2008 CITTÀ Roma LUOGO Sede del Consiglio Nazionale Forense, Via del Governo Vecchio n. 3 ORARIO Dalle 15,30 ORGANIZZAZIONE Consiglio Nazionale Forense - Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia VARIE Ingresso libero NOVITÀ 14 Via G.G. Belli, 27 – 00193 Roma – Tel. 06.32.18.983 – 06.32.21.805 – Fax 06.32.19.431 www.oua.it - e-mail: [email protected] – [email protected] ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA TEMA Avvocatura e consigli giudiziari - “Opportunità, prospettive e problemi, per il contributo che l’Avvocatura può dare dopo la riforma dell’ordinamento giudiziario” MANIFESTAZIONE Tavola rotonda DATA venerdì 17 ottobre 2008 CITTÀ Vicenza LUOGO Sede dell’Ordine degli Avvocati di Vicenza - Palazzo Gualdo, Piazzetta Gualdi n. 7 ORARIO Dalle 15,30 ORGANIZZAZIONE Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati - Ordine degli Avvocati di Vicenza VARIE Il convegno è accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Vicenza con 3 crediti formativi nell’area deontologia NOVITÀ TEMA Respingimento. Espulsioni ed aspetti penali del diritto dell’immigrazione MANIFESTAZIONE Corso di formazione su Diritto degli stranieri DATA lunedì 20 ottobre 2008 CITTÀ Firenze LUOGO Palazzo Incontri - Sala Verde, Via dei Pucci, n. 1 ORARIO Dalle 14,30 ORGANIZZAZIONE A.S.G.I. - Associazione per gli Studi Giuridici sull’immigrazione, in collaborazione con la Fondazione per la Formazione Forense dell’Ordine degli Avvocati di Firenze PARTECIPANTI Simonetta Furlan Avvocato del Foro di Firenze, Alessandro Nencini Consigliere della Corte d’Appello di Firenze VARIE È prevista una quota d’iscrizione. Il Corso consente l’attribuzione dei crediti formativi nella misura di un credito per ogni ora di effettiva partecipazione. TEMA I reati di violenza e di abuso sessuale MANIFESTAZIONE Convegno DATA venerdì 24 ottobre 2008 CITTÀ Rovigo LUOGO Sala “Pasquale Arzenton” presso il Consorzio di Bonifica Polesine Adige Canalbianco, Piazza Garibaldi n. 8 ORARIO Dalle 15 ORGANIZZAZIONE Camera Penale di Rovigo PARTECIPANTI Avv. Prof. Giovanni Flora, Prof. Guido Casaroli, Dott. Carlo Negri 15 Via G.G. Belli, 27 – 00193 Roma – Tel. 06.32.18.983 – 06.32.21.805 – Fax 06.32.19.431 www.oua.it - e-mail: [email protected] – [email protected] ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA VARIE La partecipazione all’incontro darà diritto a n. 3 crediti formativi TEMA Discriminazione per motivi etnici, razziali e nazionalità MANIFESTAZIONE Corso di formazione su Diritto degli stranieri DATA lunedì 27 ottobre 2008 CITTÀ Firenze LUOGO Palazzo Incontri - Sala Verde, Via dei Pucci, 1 ORARIO Dalle 14,30 ORGANIZZAZIONE A.S.G.I. - Associazione per gli Studi Giuridici sull’immigrazione, in collaborazione con la Fondazione per la Formazione Forense dell’Ordine degli Avvocati di Firenze PARTECIPANTI Adelina Adinolfi Università di Firenze Relatore, Daniela Consoli Avvocato del Foro di Firenze Relatore VARIE È prevista una quota d’iscrizione. Il Corso consente l’attribuzione dei crediti formativi nella misura di un credito per ogni ora di effettiva partecipazione. TEMA Law via the internet. Free Access, Quality of Information, Effectiveness of Rights MANIFESTAZIONE IX Conferenza internazionale DATA giovedì 30 e venerdì 31 ottobre 2008 CITTÀ Firenze LUOGO Chiostro del Maglio, via Venezia, 5 ORARIO Dalle 9,15 DESCRIZIONE La Conferenza di Firenze intende concentrarsi sul bene “informazione giuridica digitale” e analizzarne i suoi aspetti soprattutto alla luce dell'idea di libertà della cultura e della conoscenza giuridica digitale e del progresso tecnologico che plasma/modella il diritto ORGANIZZAZIONE I.T.T.I.G.-C.N.R. - Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica del Consiglio Nazionale delle Ricerche PARTECIPANTI Gianmaria Ajani (Università di Torino, Italia), Mariya Badeva Bright (Southern African Legal Information Institute), Albrecht Berger (OPOCE Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, Lussemburgo), Pascale Berteloot (OPOCE - Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, Lussemburgo), Jon Bing (Norwegian Research Center for Computers and Law NRCCL, Norvegia), Guillaume Blain (LexUM University of Montreal, Canada), Danièle Bourcier (CNRS, Francia), Thomas R. Bruce (Director of Legal Information Institute at the Cornell Law School, Stati Uniti), Donna Buckingham (New Zealand Legal Information Institute (NZLII); University of Otago), Pompeu Casanovas (Director of the Institute of Law and Technology at the Autonomous University of Barcelona, Spagna), Gherardo Casini (Executive Coordinator of the Global Centre for ICT in Parliament - United Nations, Italia), Roberto Caso (Università di Trento, Italia), Karl Charbonneau (LexUM - University 16 Via G.G. Belli, 27 – 00193 Roma – Tel. 06.32.18.983 – 06.32.21.805 – Fax 06.32.19.431 www.oua.it - e-mail: [email protected] – [email protected] ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA of Montreal, Canada), Philip Chung (AustLII - Australasian Legal Information Institute; University of Technology, Sydney, Australia), Pasquale Costanzo (Università di Genova, Italia), Stéphane Cottin (General Secretariat of the Government, Francia), Bertel De Groote (Faculty of Business Administration and Public Administration of the University College, Ghent, Belgio), Andrea Di Porto (Direttore del Dipartimento "Identità culturale" del Consiglio Nazionale delle Ricerche; Università "La Sapienza", Roma, Italia), Sebastiano Faro (ITTIG/CNR, Italia), Fernando Galindo Ayuda (University of Zaragoza, Spagna), Alessandro Gallo (Springer, Italia), Thomas F. Gordon (Fraunhofer FOKUS, Germania), Graham Greenleaf (Co-Director AustLII - Australasian Legal Information Institute; University of New South Wales, Australia), Maximilian Herberger (Director of the Institute for Law and Informatics at the Saarland University, Germania), Aki Hietanen (Director of Information Services, Ministry of Justice, Finlandia), Harald Hoffmann (Metadat, Austria), Nina Koch (Director General of the Civil Affairs Agency, Danimarca), Friedrich Lachmayer (University of Innsbruck, Austria), Philip Leith (Queen's University of Belfast, Inghilterra), Caterina Lupo (CNIPA - Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione, Roma, Italia), Michel Moret (Head of the Centre for Official Publications, Swiss Federal Chancellery), Andrew Mowbray (AustLII - Australasian Legal Information Institute; University of Technology, Sydney, Australia), Marc-André Morrisette (LexUM - University of Montreal, Canada), Abdul Paliwala (University of Warwick, Inghilterra), Monica Palmirani (Università di Bologna, Italia), Fabio Pistella (Presidente del CNIPA - Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione, Roma, Italia), Daniel Poulin (Director of LexUM - University of Montreal's justice system technologies laboratory, Canada), Kevin Pun (HKLII - Hong Kong Legal Information Institute; University of Hong Kong), Mario Ragona (ITTIG/CNR, Italia), Davide Sarti (Università di Firenze, Italia), Giovanni SARTOR (Istituto universitario europeo, Firenze, Italia), Günther Schefbeck (Head of Parliamentary Documentation Department, Parliament, Austria), Italo Scotti (Capo Servizio Studi della Camera dei Deputati, Italia), Enrico Seta (Camera dei Deputati, Italia), Daniela Tiscornia (ITTIG/CNR, Italia), Roland Traunmuller (Institute of Informatics in Business and Administration at the University of Linz, Austria), Hans Van Bossuyt (President of the Managements Committee Informatisation of the Judicial Order, Ghent, Belgio), Tom Van Engers (Leibniz Center for Law at the University of Amsterdam, Olanda), Fernando Venturini (Biblioteca della Camera dei Deputati, Italia), Hughes-Jean Vibert (MINES ParisTech, Francia), Vincenzo Zeno-Zencovich (Università degli studi di Roma 3, Italy) VARIE È prevista una quota d’iscrizione. Lingue della conferenza: Italiano e Inglese. È prevista la traduzione simultanea. TEMA Collective redress. Towards a system of class actions in Europe? MANIFESTAZIONE Conferenza DATA giovedì 30 e venerdì 31 ottobre 2008 CITTÀ Firenze 17 Via G.G. Belli, 27 – 00193 Roma – Tel. 06.32.18.983 – 06.32.21.805 – Fax 06.32.19.431 www.oua.it - e-mail: [email protected] – [email protected] ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA LUOGO Aula magna dell’Università, Piazza S. Marco n. 4 ORARIO Dalle 8,30 ORGANIZZAZIONE ERA - Accademia Europea del Diritto, in cooperazione con la Fondazione per la Formazione Forense dell’Ordine degli Avvocati di Firenze e il Centro di studi sulla giustizia civile “Giovanni Fabbrini” VARIE È prevista una quota d’iscrizione. Lingue Italiano e Inglese (con traduzione simultanea) 18 Via G.G. Belli, 27 – 00193 Roma – Tel. 06.32.18.983 – 06.32.21.805 – Fax 06.32.19.431 www.oua.it - e-mail: [email protected] – [email protected]