Rassegna stampa - Ordine degli Avvocati di Trani

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Rassegna stampa - Ordine degli Avvocati di Trani
ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA
Ufficio stampa
Rassegna
stampa
11 - 13 ottobre 2008
Responsabile :
Claudio Rao (tel. 06/32.21.805 – e-mail:[email protected])
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ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA
SOMMARIO
Pag. 3 AVVOCATI: Avvocati: nessun accordo sulla riforma (mondo professionisti)
Pag. 4 AVVOCATI: Per gli avvocati del Sud un debutto «in proprio» (il sole 24 ore)
Pag. 5 AVVOCATI: La giustizia malata. Gli avvocati pronti a guarirla
di Valter Militi - Presidente Aiga (mondo professionisti)
Pag. 6 AVVOCATI: Cassa sanata a spese d’altri
di Stefano Rosa e Valter Militi - - Responsabile previdenza Aiga e Presidente
Aiga (il sole 24 ore)
Pag. 7 RIFORME GIUSTIZIA: Alfano punta sul «Fondo unico» (il sole 24 ore)
Pag. 8 FINANZIARIA: Il collegato giustizia tenta lo sprint (il sole 24 ore)
Pag. 9 TRIBUNALI: Ultime follie dai tribunali: condanne senza processo (il giornale)
Pag.11 INTERCETTAZIONI: Intercettazioni, tutele agli indagati (italia oggi)
Pag.12 PREVIDENZA: Casse, restano pubbliche (italia oggi)
Pag.13 CONVEGNI: Meeting point (diritto e giustizia)
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MONDO PROFESSIONISTI
Avvocati: nessun accordo sulla riforma
Nulla di fatto nella riunione di sabato scorso a Roma
lun. 11 - Tutto rinviato al 25 ottobre. L’assemblea dell’avvocatura convocata presso il Cnf dal
presidente Guido Alpa cui hanno partecipato rappresentanti dell’Oua, gli ordini e delle varie
associazioni di categoria, non è stata in grado di varare il testo delle riforma della riforma della
professione forense da consegnare al ministro della Giustizia, Angiolino Alfano. Una situazione di
stallo sottolineata anche da Filippo Berselli, presidente della commissione Giustizia del Senato. “Sto
aspettando – ha lamentato a MP – di avere in mano qualche elemento per valutare la proposta degli
avvocati. Per ora l’unico disegno di legge che ho sul tavolo è quello del senatore del Pd, Felice
Casson”. Il punto del contendere resta sempre lo stesso: il disciplinare. Il compromesso proposto per
arrivare a un accordo secondo che prevedeva la presenza sia pure in forma minoritaria nella
commissione giudicante, nominata livello distrettuale, dei rappresentanti dell’ordine di appartenenza
dell’incolpato non è passata. Contro la proposta l’ordine di Milano e altri ordini minori che si sono
portati sulle sue posizioni che volevano invece che la fase giudicante fosse riservata agli ordini
circondariali. A questo punto, vista l’empasse, Alpa, ha proposto un rinvio al 25 ottobre per cercare di
trovare un accordo.
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IL SOLE 24 ORE
Per gli avvocati del Sud un debutto «in proprio»
Congresso Aiga. I dati Almalaurea presentati ieri alle assise dei giovani
Più difficile iniziare l'attività presso studi già operanti
TAORMINA (MESSINA). Dal nostro inviato Maria Carla De Cesari
sab. 11 - C'è chi inizia la libera professione con un handicap più pesante della media. Al Sud,
commissionare una targa da «avvocato» per aprire uno studio, più che una scelta è talvolta una via
obbligata per fuggire alla mancanza di lavoro. Secondo i dati di AlmaLaurea, consorzio universitario
che raccoglie i curricula di circa il 70% dei laureati, a cinque anni dal titolo in giurisprudenza il 37,6%
è impegnato nella libera professione. Ma il dato, disaggregato a livello nazionale, rende l'idea delle
difficoltà del mercato del Lavoro: la libera professione rappresenta lo sbocco per il 32% dei laureati al
Nord, per il 33% al Centro, e per il 50% al Sud.
Davanti alla platea dei giovani avvocati dell'Aiga, riuniti a Taormina per il XXesimo congresso
dedicato alle «Avvocature», è toccato ad Andrea Cammelli, direttore di AlmaLaurea, fare luce sulle
nuove leve della professione. «A tre anni dalla laurea la quota degli occupati del gruppo giuridico - ha
spiegato - è del 50,5%, contro una media generale del 72 per cento. Il 23% continua a studiare o svolge
il tirocinio. A cinque anni il bilancio migliora. Gli occupati sono l'80%, mentre la media nazionale è
dell'85 per cento. Il lavoro a tempo indeterminato e autonomo stabile coinvolge 77 laureati su cento».
Al lavoro stabile, però, non corrisponde sempre una retribuzione adeguata: il guadagno netto mensile
per i laureati del gruppo giuridico (a cinque anni dal titolo) è di 1.130 euro, contro i 1.320 degli
architetti (61,6% di autonomi) e i 1.935 dei medici (48,4% di autonomi).
Dal palco del Palazzo dei Congressi di Taormina, durante la seconda sessione dei lavori dedicata
all'Avvocatura in bilico tra globale e locale, Gabriele Baldi di Sinacta ha raccontato la realtà degli studi
multidisciplinari, riuniti in un'associazione di secondo livello, per dare una «risposta italiana» alle
esigenze delle famiglie e delle Pmi. Tomaso Genci di Gianni-Origoni-Grippo ha parlato della selezione
e delle specializzazioni tipiche di un grande studio internazionale. Antonio Mumolo dell'associazione
Avvocato di strada ha dato voce all'Avvocatura che si occupa, attraverso il volontariato, dei diritti degli
ultimi, dei senza casa.
Tutte esperienze che compongono il puzzle delle Avvocature "segmentate e frammentate", che sono
alla ricerca di un ordinamento più adeguato.
Michelina Grillo, presidente Oua, è prudente: «Ci sono molte resistenze di potere, per esempio
alcuni Ordini contrastano la proposta di un collegio distrettuale per i procedimenti disciplinari».
Ottimista sulla possibilità di arrivare entro un anno alla riforma è Filippo Berselli, presidente della
Commissione giustizia del Senato: «L'importante è che l'Avvocatura presenti una piattaforma il più
possibile condivisa». Oggi a Roma il consiglio nazionale forense proverà a tirare le fila.
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MONDO PROFESSIONISTI
La giustizia malata. Gli avvocati pronti a guarirla
di Valter Militi - Presidente Aiga
sab. 11 - L’amministrazione della giustizia, intesa come attuazione della legalità, è uno degli snodi
principali dell’articolazione dello Stato ed uno dei momenti topici del patto di convivenza civile.
Nell’evoluzione dello Stato di diritto sono state costanti la cura e le preoccupazioni per il corretto
funzionamento degli strumenti che garantiscono la difesa dei diritti individuali, l’equilibrata soluzione
delle controversie, la protezione delle esigenze e dei diritti sociali, l’adeguato ripristino
dell’ordinamento violato. Su questi temi si sono sempre incentrati l’attuazione e l’impegno
dell’Avvocatura, in quanto tramite necessario tra il cittadino e la legge. La complessità dell’attuale
sistema normativo, formato da più fonti di produzione, corrispondenti ad un sofisticato sviluppo delle
istituzioni e delle relazioni sociali ed economiche, rende sempre più difficoltosa la compensazione dei
fenomeni ordinamentali e sempre più disagevole l’uso degli strumenti giurisdizionali. Deve infatti
constatarsi che l’evoluzione della società ha una andatura più veloce dell’evoluzione dell’ordinamento e
non trova idonei mezzi di regolamento di interessi sempre più ampi, a fronte di un apparato giudiziario
ancorato a schemi di funzionamento dettati per una comunità statale più semplice e, forse, più
spontanea. L’Avvocatura, da sempre interprete delle esigenze sociali, si confronta quotidianamente con
meccanismi giudiziari che si rivelano inadeguati a soddisfare le domande di legalità e con un diffuso
senso di sfiducia nella tutela giurisdizionale. Questa constatazione la spinge ad una profonda
riflessione, non solo sul proprio ruolo sociale, ma anche sulla validità ed efficacia dell’attuale sistema
giudiziale. I problemi non sono nuovi e perdurano nel tempo; l’Avvocatura li ha sempre colti ed
affrontati con sollecitudine ed impegno, anche se, purtroppo, non ne ha ancora ottenuto la
risoluzione. “Ricerche intorno ad una maggiore brevità del processo penale, conciliando il rispetto alla
libertà individuale con la garanzia dell’ordine sociale”; “Riforme più necessarie intorno al Codice di
procedura italiano per garantire i diritti dei litiganti”; “Abusi nella materia dei conflitti di
giurisdizione”; “Le più urgenti riforme reclamate dal vigente ordinamento giudiziario italiano”: sono
alcune delle “tesi” discusse nel primo Congresso Giuridico Italiano tenuto a Roma nel novembre del
1872 per iniziativa degli avvocati del tempo. Sui medesimi temi, si discute ancora oggi nei congressi
forensi. Le modificazioni dell’ordinamento da allora intervenute non hanno ancora soddisfatto il
bisogno di una giustizia perfettamente aderente alle istanze della società. Se i risultati di questa
indagine del Censis potessero fungere da catalizzatori di incisivi interventi legislativi, l’Avvocatura
riterrebbe di aver portato un ulteriore contributo all’equilibrio sociale.
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IL SOLE 24 ORE
INTERVENTO
Cassa sanata a spese d’altri
di Stefano Rosa e Valter Militi - - Responsabile previdenza Aiga e Presidente Aiga
sab. 11 - Le questioni previdenziali non intrigano, non interessano,non scuotono le coscienze. Ma chi se
ne occupa, con decisioni che incideranno sul futuro prossimo di alcuni e remoto di moltissimi altri,
deve assumersi le sue responsabilità. I responsabili della Cassa avvocati hanno deciso di riformare un
sistema insostenibile che, per mille noti motivi, non avrebbe retto dopo l’anno 2027 in quanto destinato
a giungere al default. Hanno deciso di aumentare il gettito contributivo e di innalzare l’età pensionabile
per far fronte all’elevato numero di pensionati, previsto in circa 100 mila unità, che di qui a vent’anni
sarebbero giunti a pretendere la propria pensione. È stato semplice, in mancanza di altre idee, scaricare
sugli stessi 100 mila che oggi finanziano le pensioni dei pochi eletti (circa 25mila) il mostruoso debito
pensionistico (pari a circa l’85% del monte di previsione) cosicché questi subiranno entrambe le misure
approvate, e quindi l’intero sacrificio, per sperare di pagarsi in tal modo le proprie pensioni, quando
arriverà il momento. Dal punto di vista tecnico le critiche sono state feroci: le misure approvate sono
fondate su tavole di mortalità obsolete e, quindi, inaffidabili. Ancora: il previsto pilastro complementare
è una bufala in quanto da un lato prevede di stornare importi modesti (l’nt,) dal pilastro obbligatorio —
imponendo così di tirar fuori altri denari per implementare volontariamente la misura (fino al 9% con
gestione di altri denari affidata ai sopra detti responsabili) — e, dall’altro, non prevedendo la creazione
di un apposito fondo, risulta del tutto inutile, in quanto le maggiori entrate confluirebbero comunque
nell’unico calderone a ripartizione dove oggi i pochi pensionati attingono dai molti contribuenti.
Un’ulteriore critica: l’innalzamento dell’età pensionabile è un capolavoro di contraddizione laddove
questa misura è stata promossa oggi e differita nell’entrata in vigore, peraltro in scaglioni, a partire dal
prossimo 2012, con la conseguente stortura per cui si salvaguardano i privilegi di chi (i pensionati e i
pensionandi a breve termine) già gode da anni, mentre si aggrava la situazione di chi dovrà far fronte
non solo alle pensioni di oggi ma anche a quelle di domani. Quest’ultimo è un punto tecnico fortemente
connotato dal risvolto politico e, soprattutto, etico: risulta talmente censurabile da poter scatenare l’ira
dei 100 mila e, si spera, finalmente la loro carica ai bastioni dei «diritti quesiti». Altrimenti non resterà
che porre al legislatore uì «quesito di diritto» sull’opportunità di svincolare gli avvocati dall’obbligo
previdenziale e consentire un ventaglio di scelte che consentano di rivolgersi, in alternativa, alla
previdenza privata per programmare un concreto futuro pensionistico.
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IL SOLE 24 ORE
Congresso giovani avvocati. Le rassicurazioni del ministro
Alfano punta sul «Fondo unico»
TAORMINA. Dal nostro inviato Lionello Mancini
dom. 12 - Semplificare le notifiche? «Ci metteremo mano presto». Depenalizzare i reati? «Non se ne
parla». E i tagli alle risorse? «Invenzioni. Con il Fondo unico giustizia li compenseremo, se non ci
guadagneremo». E un ministro in gran spolvero, quello intervenuto ieri al XX congresso Aiga di
Taormina: abile a strappare gli applausi alla platea di giovani avvocati citando i Pm che danno del tu ai
giudici («Chiaro segno che nel processo non c’è parità tra accusa e difesa»); diretto e chiaro sui temi
classici della maggioranza come l’abuso di intercettazioni, la domanda di sicurezza, i troppi immigrati
mantenuti in carcere. Un po’ vago sul versante risorse, ma è comprensibile, visto che il Guardasigilli
Angelino Alfano dovrà vedersela con due pesi massimi del Governo, i dicasteri dell’Interno e
dell’Economia, beneficiari del medesimo Fondo unico, secondo una ripartizione decisa ogni anno dal
Presidente del Consiglio (si veda «Il Sole 24 Ore» del 7 ottobre). Impegnato nel confronto con — tra gli
altri — Felice Casson (Pd), Luca Palamara (Anm) e il predecessore Luigi Scotti, il ministro Alfano ha
rivendicato «gli atti concreti già compiuti» per far funzionare meglio la Giustizia, il cui inceppamento
«è testimoniato dai quattro milioni di processi civili pendenti». Così, ha rassicurato l’Anm sulla volontà
del Governo di semplificare e telematizzare le notifiche, fonti di nullità e perciò di ritardi nei processi.
Porta sbarrata, invece, sulla possibilità di tagliare le figure di reato per diminuire il carico di processi e
decongestionare le carceri — «Troveremo le risorse per costruirne di nuove» — oltre alla certezza che
non verrà a mancare nemmeno un euro alla Giurisdizione, dato il gigantesco recupero delle somme
confiscate e giacinti in banche e Poste. «Anzi — ha assicurato il giovane Guardasigilli — dopo tante
critiche allarmistiche mi aspetto dall’Anm un plauso, quando la realtà mi avrà dato ragione». Per sapere
quanto ha ragione Alfano, basterà aspettare il 16 ottobre: entro quella data, dice la legge, la
massa di denaro giacente (1,6 miliardi solo alle Poste) dovrà essere già intestata al Fondo Unico
giustizia.
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IL SOLE 24 ORE
Lo stato di avanzamento. Il percorso parlamentare dei tre disegni di legge
Il collegato giustizia tenta lo sprint
dom. 12 - Nati insieme a Montecitorio dallo stralcio del disegno di legge 1441 collegato alla manovra
estiva, i tre Ddl che, di fatto, veicolano la Finanziaria d’autunno del Governo Berlusconi stanno
proseguendo a velocità diverse il loro percorso parlamentare. Mentre il collegato sul lavoro (atto
Camera 1441-quater) è approdato ieri all’esame dell’Aula della Camera, il Ddl sullo sviluppo (atto
Camera 1441-ter) è fermo in commissione Attività produttive, in attesa che lunedì il Governo presenti
nuove correzioni al pacchetto nucleare. Ad accelerare i tempi è stato invece il collegato su giustizia e
pubblica amministrazione: l’atto Camera 1441-bis, approvato dall’Aula di Montecitorio in prima lettura
il 2 ottobre, attende di riprendere il percorso al Senato. E l’avvio dell’esame del Ddl (ribattezzato atto
Senato 1082), assegnato alle commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia, è in calendario per
giovedì prossimo, 16 ottobre.
Giustizia e Pa. Il testo approdato a Palazzo Madama contiene un corposo pacchetto di misure pensate
per sveltire il processo civile. A partire dal “filtro” per la Cassazione, che punta a ridurre i ricorsi per
cause di valore molto basso o di scarsa importanza: la Suprema Corte dovrà decidere sull’ammissibilità
del ricorso in camera di consiglio con ordinanza non impugnabile. Per sgravare i tribunali,viene poi
allargata la competenza dei giudici di pace: il valore delle cause che possono esaminare passerà da 5
milioni di lire a 5 mila euro, e si alzerà dagli attuali 30 milioni di lire a 20 mila euro per le controversie
di risarcimento del danno da incidente stradale o navale. Ancora: nel Ddl trova spazio una delega al
Governo per estendere a tutta la sfera civile e commerciale la possibilità di ricorrere alla conciliazione.
Non solo giustizia. Il primo dei tre Ddl collegati interviene anche sul settore pubblico. E, tra l’altro,
impone maggiore trasparenza al dirigenti: l’amministrazione di appartenenza dovrà pubblicare sul
proprio sito internet le loro retribuzioni, i curricula, gli indirizzi e-mail e i numeri di telefono
professionali, oltre ai tassi di assenza di tutto il personale.
Sviluppo ed energia. Nel collegato 1441-ter sono confluite le norme per i distretti e le reti e gli
incentivi per favorire l’internazionalizzazione delle imprese. Ma la parte più pesante del disegno di
legge è occupata dal piano per il ritorno delle centrali’nucleari, fondato su commissariamenti a raffica:
della Sogin, che si occupa del decommissioning delle vecchie centrali, dell’Enea e anche dei territori
che saranno individuati come siti nucleari, se non si troverà l’accordo con gli amministratori e le
popolazioni locali. Ancora incerto l’assetto dell’Agenzia nucleare, che controllerà la sicurezza delle
centrali: oggetto di dissensi all’interno della maggioranza e di correzioni governative già depositate e
poi ritirate, sarà chiarito da un emendamento che il Governo dovrebbe presentare lunedì in
commissione. V.M.
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IL GIORNALE
Ultime follie dai tribunali: condanne senza processo
sab. 11 - La casta delle toghe. Vita, opere e disastri degli «intoccabili». E più in generale, dell’intero
sistema giudiziario nazionale. Il libro «La palude» scritto da Massimo Martinelli (edizione Gremese) è
una spietata radiografia sugli sprechi, le assurdità e gli interessi «molto» particolari che paralizzano la
giustizia italiana. Eccone un sunto. Agghiacciante.
IL SISTEMA DÀ I NUMERI. Forse non tutti sanno che in Italia ci sono 1,39 magistrati ogni 10mila
abitanti, contro una media europea di 0,98. Come se non bastasse l’Italia può contare su 21 tribunali
ogni milione di abitanti, in Germania, per dire, i palazzi di giustizia arrivano massimo a 13. Dalla
Sicilia alla Val d’Aosta i tribunali di primo grado, civili e penali, sfiorano i 1.600. Ogni tribunale
italiano ha un bacino di utenti «limitato», in media a 55.011 abitanti, contro i 91mila di un tribunale
francese, i 99mila di uno tedesco.
L’ETERNO RIPOSOI magistrati hanno un orario di lavoro indicato da precise tabelle ministeriali che
fissa in 40 ore settimanali il tempo da dedicare all’amministrazione della giustizia, compresa la stesura
delle sentenze. I giudici ne depositano di lunghissime, vere tesi di laurea (solo per scriverle ci vogliono
settimane) anche se poi spesso sono lavori quasi autoreferenziali. Il sabato non si lavora in quasi nessun
tribunale d’Italia e d’estate è previsto un periodo di riposo di 45 giorni. In un anno lo stop ai processi
dura, mediamente, tre mesi.
MAXIPROCESSI E MEGASPRECHI. In Australia, il primo maxi-processo è cominciato a
Melbourne il 13 febbraio 2008 con 12 indagati e 25 avvocati. Nove mesi i tempi previsti per arrivare
alla sentenza. Il processo per il crac della Parmalat conta 66 imputati, 35mila cittadini tra le parti civili,
6 milioni di atti: alla vigilia della prima udienza non si trovavano nemmeno i giudici per comporre il
collegio.
IL PM TIENE FAMIGLIA. All’interno dei nostri palazzi di giustizia non si contano i casi di
parentele «illecite». Solo a Palermo sono 23 i magistrati imparentati tra loro e con altri dieci legali che
esercitano in quei tribunali, in contrasto con la legge sull’ordinamento giudiziario e con la norma
prevista sul giusto processo.
CHI SBAGLIA (NON) PAGA. Troppi errori, sviste, dimenticanze che si compiono nelle aule dei
tribunali. Dal 2003 al 2007 lo Stato ha sborsato 213 milioni di euro per risarcire carcerazioni illegittime
e sentenze errate. Le statistiche dicono che non accade quasi mai che un organismo di controllo - il Csm
o la Corte dei Conti - contesti alla toga «incriminata» il danno erariale dovuto a un suo errore. E ancora.
Per recuperare un credito rivolgendosi alla giustizia tricolore occorrono mediamente 1.400 giorni che al
debitore costano un 17,6 per cento in più calcolato sul credito da incassare.
CONDANNE SENZA GIUDIZIO. Nei primi tre mesi di quest’anno è successo di tutto. Peschiamo a
caso. Il 25 gennaio un gup che doveva decidere se rinviare a giudizio o meno cinque imputati per truffa
e falso, ha emesso direttamente la sentenza diversificando pure le singole posizioni: tre condanne per
pene complessive di cinque anni e sei mesi, due assoluzioni. Di lì a poco, a Roma, un giudice
monocratico rinvia per la terza volta un processo per «rapina aggravata», a causa di un difetto di
notifica e per altre questioni procedurali. Si prolunga così per altri sei mesi un processo cominciato
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quattro anni prima: l’imputato era accusato d’aver sottratto una siringa (valore 0,30 centesimi) durante
una visita oculistica.
SPACCIATORE CON LODE. Un detenuto nigeriano di 39 anni, ritenuto un trafficante internazionale
di droga, dopo 4 anni e mezzo è stato assolto con formula piena da ogni accusa. In compenso,
aspettando i tempi biblici del suo processo, in carcere ha avuto il tempo di iscriversi alla facoltà di
ingegneria informatica online di Tor Vergata e di laurearsi con lode (a spese dello Stato). Al contrario,
il 21 febbraio a Bologna, in attesa del processo per direttissima, un pusher marocchino finisce in camera
di sicurezza insieme a un immigrato clandestino. Dopo aver letto il fascicolo, prima dell’udienza, il pm
ha ordinato la scarcerazione del clandestino perché la legge prevedeva per lui solo l’arresto facoltativo.
Per un disguido, però, il detenuto a tornare in libertà è stato l’altro. Lo spacciatore.
SENTENZE E COLTELLI. Follie. Un giudice di Gela in 8 anni non è riuscito a scrivere una sentenza
su alcuni boss mafiosi, poi scarcerati per decorrenza termini. Poi c’è il giudice che sta in malattia, e
viene scoperto in barca a vela. Quello che, per fare uno scherzo, cosparge di nutella il bagno
dell’ufficio. Quell’altro, in Liguria, che per problemi di parcheggio taglia le gomme dell’auto di un suo
collega. La lista è lunga, purtroppo. Gian Marco Chiocci (ha collaborato Nadia Muratore)
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ITALIA OGGI
La Corte costituzionale ha dichiarato parzialmente illegittimo l'art. 268 del cpp
Intercettazioni, tutele agli indagati
In mano ai legali le registrazioni che hanno portato all'arresto
dom. 12 - Maggiore tutela per l'indagato che viene intercettato. D'ora in poi saranno messe a
disposizione della difesa, solo su esplicita richiesta, le registrazioni che hanno permesso di sottoporre
l'assistito a carcere preventivo.
Denunciando una evidente violazione del diritto di difesa e un vuoto legislativo la Corte costituzionale,
con la sentenza n. 336 di ieri, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 268 del codice di
procedura penale, nella parte in cui non prevede che, dopo la notificazione o l'esecuzione dell'ordinanza
che dispone una misura cautelare personale, il difensore possa ottenere la trasposizione su nastro
magnetico delle registrazioni di conversazioni o comunicazioni intercettate, utilizzate ai fini
dell'adozione del provvedimento cautelare, anche se non depositate.
In altre parole, ecco la conclusione raggiunta dai giudici delle leggi, «i difensori devono avere il diritto
incondizionato ad accedere, su loro istanza, alle registrazioni poste a base della richiesta del pubblico
ministero e non presentate a corredo di quest'ultima, in quanto sostituite dalle trascrizioni, anche
sommarie, effettuate dalla polizia giudiziaria». Attenzione però. Non sarà un'attività spontanea della
pubblica accusa. Ci dovrà essere l'istanza della difesa volta ad ottenere «una copia della traccia fonica».
Aderendo alla tesi prospetta dal Gip di Catanzaro che ha sollevato la questione, i giudici di palazzo
della consulta hanno motivato la decisione sostenendo «che l'ascolto diretto delle conversazioni o
comunicazioni intercettate non possa essere surrogato dalle trascrizioni effettuate, senza contraddittorio,
dalla polizia giudiziaria, le quali possono essere, per esplicito dettato legislativo anche sommarie».
Non solo. «È appena il caso di osservare», continua ancora il Collegio, «che l'accesso diretto alle
registrazioni può essere ritenuto necessario, dalla difesa dell'indagato, per valutare l'effettivo significato
probatorio delle stesse». Infatti la qualità delle registrazioni può non essere perfetta ed imporre una vera
e propria attività di interpretazione delle parole e delle frasi registrate, specie se nelle conversazioni
vengano usati dialetti o lingue straniere. In ogni caso, risultano spesso rilevanti le intonazioni della
voce, le pause, che, a parità di trascrizione dei fonemi, possono mutare in tutto o in parte il senso di una
conversazione. Non v'è dubbio poi «che la trascrizione peritale dei colloqui costituisce una modalità di
valutazione della prova più affidabile di quanto non sia l'appunto dell'operatore di polizia ed, a maggior
ragione, la sintesi che può essere contenuta nei brogliacci. Il perito è un esperto, dotato di
apparecchiature specifiche, ed opera nel contraddittorio tra le parti, eventualmente per il tramite di
consulenti. Lo stesso fornisce una trascrizione letterale, ma anche indicazioni ulteriori, quando
necessarie, che possono incidere sul senso di una comunicazione. La trascrizione peritale può contenere
anch'essa componenti interpretative, ma è garantita dalla estraneità del suo autore alle indagini e dal
contraddittorio». Debora Alberici
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ITALIA OGGI
Il welfare impugna la sentenza del Tar e ricorda agli enti i paletti della legge n. 311
Casse, restano pubbliche
Il ministero insiste e chiede di limitare le spese
È ancora braccio di ferro tra l'Adepp e il governo sulla natura giuridica delle casse. La sentenza del Tar
Lazio del 12 dicembre 2007, prima, e il memorandum lasciato dall'ex ministro del lavoro Cesare
Damiano ad aprile, dopo, avrebbero dovuto eliminare ogni dubbio circa la natura di diritto privato degli
enti di previdenza del professionista. Invece no. Così, oggi, per lo stato le casse restano inserite
nell'elenco degli enti pubblici stilato nel 2005 dall'Istat, con il vincolo, almeno sulla carta, di dover
sottostare ai paletti per contenere la spesa complessiva. Dato che il ministero del lavoro ha impugnato
la sentenza del Tar al Consiglio di stato. Dunque, in pendenza di giudizio, nulla cambia rispetto a
prima, e gli istituti continuano a ricevere comunicazioni con l'invito a rispettare i limiti introdotti dalla
legge n. 311 del 2004. Come successo con le lettere di risposta all'approvazione dei bilanci 2007
(inviati a luglio 2008) inviate nei giorni scorsi. Il problema, dunque, nasce con la Finanziaria 2005 e
con i paletti all'aumento della spesa delle p.a. Per l'Istat anche le casse vanno considerate enti pubblici.
Per l'Adepp no. Così l'associazione degli enti di previdenza privatizzati guidata da Maurizio de Tilla
impugna l'elenco collegato alla manovra al Tar Lazio chiedendone l'annullamento e vince il suo ricorso.
A leggere le motivazioni dei giudici amministrativi non sembrano esserci dubbi circa la natura privata.
«Il collegio», scrivono i togati, «ritiene che l'inserimento degli enti ricorrenti nell'elenco delle pubbliche
amministrazioni cui è imposto un tetto di spesa sia illegittimo_ Il sistema introdotto con il decreto
legislativo n. 509/94 lascia comprendere che gli enti interessati sono stati trasformati in soggetti privati
formalmente e sostanzialmente». Motivazioni chiare, tanto che l'ex ministro Damiano riafferma tale
principio in un «memorandum» sulla riforma delle casse di previdenza. Con il cambio di governo arriva
Maurizio Sacconi e in contemporanea parte l'appello al Consiglio di stato in automatico. L'attuale staff
del ministero però non ha mai sconfessato il lavoro lasciato dall'ex ministro. Anzi. Come anticipato da
ItaliaOggi del 6 settembre 2008, infatti, nel programma d'autunno del welfare c'è la riforma degli enti di
previdenza con la ripresa di tutti i contenuti del «memorandum». E, come se non bastasse, ancora l'altro
ieri Giovanni Geroldi, direttore del dipartimento degli affari previdenziali del ministero di via Veneto,
al congresso Epap (si veda ItaliaOggi del 10 ottobre 2008), ha confermato che il tagliando per la
previdenza privatizzata e privata partirà proprio dall'eredità lasciata. Intanto però l'Adepp e il suo
presidente continuano a bussare alla porta del governo per chiedere di dare seguito alla volontà politica
più volte espressa e così mettere una pietra sopra a questa vicenda. Ignazio Marino
12
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ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA
DIRITTO E GIUSTIZIA
Meeting point
Le Avvocature tra paleogiustizia e società
contemporanea
MANIFESTAZIONE
XX Congresso Nazionale
DATA
sabato 11 e domenica 12 ottobre 2008 (ultime
due giornate)
CITTÀ
Messina e Taormina
LUOGO
Teatro Vittorio Emanuele a Messina, Palazzo dei
Congressi a Taormina
ORARIO
Dalle 17,30
ORGANIZZAZIONE
Aiga Associazione Italiana Giovani Avvocati,
Liguria Assicurazioni, Gruppo Fondiaria SAI,
Giuffrè Editore, Team System
VARIE
È prevista una quota d’iscrizione.
TEMA
La giurisdizione come l’acqua: riflessioni per l’utilizzo di una risorsa
limitata
MANIFESTAZIONE
Tavola rotonda -Consiglio nazionale dell’A.N.F. Associazione nazionale
forense
DATA
sabato 11 e domenica 12 ottobre 2008
CITTÀ
Bari
LUOGO
Palace Hotel, Via Lombardi n. 13
ORARIO
Dalle 9,30
ORGANIZZAZIONE
A.N.F. - Associazione Nazionale Forense
NOVITÀ
TEMA
Soggiorno sul territorio dello Stato: rilascio, rinnovo, revoca e rifiuto
dei permessi di soggiorno
MANIFESTAZIONE
Corso di formazione su Diritto degli stranieri
DATA
lunedì 13 ottobre 2008
CITTÀ
Firenze
LUOGO
Auditorium CRF, Via Folco Portinari n. 5
ORARIO
Dalle 14,30
ORGANIZZAZIONE
A.S.G.I. - Associazione per gli Studi Giuridici sull’immigrazione, in
collaborazione con la Fondazione per la Formazione Forense dell’Ordine
degli Avvocati di Firenze
PARTECIPANTI
Lorenzo Trucco Avvocato del Foro di Torino Presidente ASGI, Francesca
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ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA
Nicodemi Avvocato del Foro di Firenze
VARIE
È prevista una quota d’iscrizione. Il Corso consente l’attribuzione dei crediti
formativi nella misura di un credito per ogni ora di effettiva partecipazione.
TEMA
La cross examination
MANIFESTAZIONE
Convegno
DATA
lunedì 13 ottobre 2008
CITTÀ
Milano
LUOGO
Salone Valente, Via San Barnaba n. 29
ORARIO
Dalle 14,30
ORGANIZZAZIONE
Camera Penale di Milano - Gian Domenico Pisapia
VARIE
È prevista una quota d’iscrizione. Il Corso consente l’attribuzione di crediti
formativi.
NOVITÀ
TEMA
Il nesso di causalità tra filosofia, scienza e diritto
MANIFESTAZIONE
Seminario di studio
DATA
mercoledì 15 ottobre 2008
CITTÀ
Roma
LUOGO
Aula Magna della Suprema Corte di Cassazione
ORARIO
Dalle 15
ORGANIZZAZIONE
Ufficio dei Referenti per la Formazione Decentrata - Corte Suprema di
Cassazione
VARIE
Seminario di studio dedicato al ricordo e all’opera del presidente Mariano
Battisti
NOVITÀ
TEMA
L’assegno divorzile
MANIFESTAZIONE
Convegno di studio
DATA
giovedì 16 ottobre 2008
CITTÀ
Roma
LUOGO
Sede del Consiglio Nazionale Forense, Via del Governo Vecchio n. 3
ORARIO
Dalle 15,30
ORGANIZZAZIONE
Consiglio Nazionale Forense - Osservatorio Nazionale sul Diritto di
Famiglia
VARIE
Ingresso libero
NOVITÀ
14
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ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA
TEMA
Avvocatura e consigli giudiziari - “Opportunità, prospettive e problemi,
per il contributo che l’Avvocatura può dare dopo la riforma
dell’ordinamento giudiziario”
MANIFESTAZIONE
Tavola rotonda
DATA
venerdì 17 ottobre 2008
CITTÀ
Vicenza
LUOGO
Sede dell’Ordine degli Avvocati di Vicenza - Palazzo Gualdo, Piazzetta
Gualdi n. 7
ORARIO
Dalle 15,30
ORGANIZZAZIONE
Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati - Ordine degli
Avvocati di Vicenza
VARIE
Il convegno è accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Vicenza con 3
crediti formativi nell’area deontologia
NOVITÀ
TEMA
Respingimento. Espulsioni ed aspetti penali del diritto
dell’immigrazione
MANIFESTAZIONE
Corso di formazione su Diritto degli stranieri
DATA
lunedì 20 ottobre 2008
CITTÀ
Firenze
LUOGO
Palazzo Incontri - Sala Verde, Via dei Pucci, n. 1
ORARIO
Dalle 14,30
ORGANIZZAZIONE
A.S.G.I. - Associazione per gli Studi Giuridici sull’immigrazione, in
collaborazione con la Fondazione per la Formazione Forense dell’Ordine
degli Avvocati di Firenze
PARTECIPANTI
Simonetta Furlan Avvocato del Foro di Firenze, Alessandro Nencini
Consigliere della Corte d’Appello di Firenze
VARIE
È prevista una quota d’iscrizione. Il Corso consente l’attribuzione dei crediti
formativi nella misura di un credito per ogni ora di effettiva partecipazione.
TEMA
I reati di violenza e di abuso sessuale
MANIFESTAZIONE
Convegno
DATA
venerdì 24 ottobre 2008
CITTÀ
Rovigo
LUOGO
Sala “Pasquale Arzenton” presso il Consorzio di Bonifica Polesine Adige
Canalbianco, Piazza Garibaldi n. 8
ORARIO
Dalle 15
ORGANIZZAZIONE
Camera Penale di Rovigo
PARTECIPANTI
Avv. Prof. Giovanni Flora, Prof. Guido Casaroli, Dott. Carlo Negri
15
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ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA
VARIE
La partecipazione all’incontro darà diritto a n. 3 crediti formativi
TEMA
Discriminazione per motivi etnici, razziali e nazionalità
MANIFESTAZIONE
Corso di formazione su Diritto degli stranieri
DATA
lunedì 27 ottobre 2008
CITTÀ
Firenze
LUOGO
Palazzo Incontri - Sala Verde, Via dei Pucci, 1
ORARIO
Dalle 14,30
ORGANIZZAZIONE
A.S.G.I. - Associazione per gli Studi Giuridici sull’immigrazione, in
collaborazione con la Fondazione per la Formazione Forense dell’Ordine
degli Avvocati di Firenze
PARTECIPANTI
Adelina Adinolfi Università di Firenze Relatore, Daniela Consoli Avvocato
del Foro di Firenze Relatore
VARIE
È prevista una quota d’iscrizione. Il Corso consente l’attribuzione dei crediti
formativi nella misura di un credito per ogni ora di effettiva partecipazione.
TEMA
Law via the internet. Free Access, Quality of Information, Effectiveness
of Rights
MANIFESTAZIONE
IX Conferenza internazionale
DATA
giovedì 30 e venerdì 31 ottobre 2008
CITTÀ
Firenze
LUOGO
Chiostro del Maglio, via Venezia, 5
ORARIO
Dalle 9,15
DESCRIZIONE
La Conferenza di Firenze intende concentrarsi sul bene “informazione
giuridica digitale” e analizzarne i suoi aspetti soprattutto alla luce dell'idea
di libertà della cultura e della conoscenza giuridica digitale e del progresso
tecnologico che plasma/modella il diritto
ORGANIZZAZIONE
I.T.T.I.G.-C.N.R. - Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione
Giuridica del Consiglio Nazionale delle Ricerche
PARTECIPANTI
Gianmaria Ajani (Università di Torino, Italia), Mariya Badeva Bright
(Southern African Legal Information Institute), Albrecht Berger (OPOCE Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, Lussemburgo),
Pascale Berteloot (OPOCE - Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle
Comunità europee, Lussemburgo), Jon Bing (Norwegian Research Center
for Computers and Law NRCCL, Norvegia), Guillaume Blain (LexUM University of Montreal, Canada), Danièle Bourcier (CNRS, Francia),
Thomas R. Bruce (Director of Legal Information Institute at the Cornell
Law School, Stati Uniti), Donna Buckingham (New Zealand Legal
Information Institute (NZLII); University of Otago), Pompeu Casanovas
(Director of the Institute of Law and Technology at the Autonomous
University of Barcelona, Spagna), Gherardo Casini (Executive Coordinator
of the Global Centre for ICT in Parliament - United Nations, Italia), Roberto
Caso (Università di Trento, Italia), Karl Charbonneau (LexUM - University
16
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ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA
of Montreal, Canada), Philip Chung (AustLII - Australasian Legal
Information Institute; University of Technology, Sydney, Australia),
Pasquale Costanzo (Università di Genova, Italia), Stéphane Cottin (General
Secretariat of the Government, Francia), Bertel De Groote (Faculty of
Business Administration and Public Administration of the University
College, Ghent, Belgio), Andrea Di Porto (Direttore del Dipartimento
"Identità culturale" del Consiglio Nazionale delle Ricerche; Università "La
Sapienza", Roma, Italia), Sebastiano Faro (ITTIG/CNR, Italia), Fernando
Galindo Ayuda (University of Zaragoza, Spagna), Alessandro Gallo
(Springer, Italia), Thomas F. Gordon (Fraunhofer FOKUS, Germania),
Graham Greenleaf (Co-Director AustLII - Australasian Legal Information
Institute; University of New South Wales, Australia), Maximilian Herberger
(Director of the Institute for Law and Informatics at the Saarland
University, Germania), Aki Hietanen (Director of Information Services,
Ministry of Justice, Finlandia), Harald Hoffmann (Metadat, Austria), Nina
Koch (Director General of the Civil Affairs Agency, Danimarca), Friedrich
Lachmayer (University of Innsbruck, Austria), Philip Leith (Queen's
University of Belfast, Inghilterra), Caterina Lupo (CNIPA - Centro
Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione, Roma, Italia),
Michel Moret (Head of the Centre for Official Publications, Swiss Federal
Chancellery), Andrew Mowbray (AustLII - Australasian Legal Information
Institute; University of Technology, Sydney, Australia), Marc-André
Morrisette (LexUM - University of Montreal, Canada), Abdul Paliwala
(University of Warwick, Inghilterra), Monica Palmirani (Università di
Bologna, Italia), Fabio Pistella (Presidente del CNIPA - Centro Nazionale
per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione, Roma, Italia), Daniel
Poulin (Director of LexUM - University of Montreal's justice system
technologies laboratory, Canada), Kevin Pun (HKLII - Hong Kong Legal
Information Institute; University of Hong Kong), Mario Ragona
(ITTIG/CNR, Italia), Davide Sarti (Università di Firenze, Italia), Giovanni
SARTOR (Istituto universitario europeo, Firenze, Italia), Günther
Schefbeck (Head of Parliamentary Documentation Department, Parliament,
Austria), Italo Scotti (Capo Servizio Studi della Camera dei Deputati,
Italia), Enrico Seta (Camera dei Deputati, Italia), Daniela Tiscornia
(ITTIG/CNR, Italia), Roland Traunmuller (Institute of Informatics in
Business and Administration at the University of Linz, Austria), Hans Van
Bossuyt (President of the Managements Committee Informatisation of the
Judicial Order, Ghent, Belgio), Tom Van Engers (Leibniz Center for Law at
the University of Amsterdam, Olanda), Fernando Venturini (Biblioteca
della Camera dei Deputati, Italia), Hughes-Jean Vibert (MINES ParisTech,
Francia), Vincenzo Zeno-Zencovich (Università degli studi di Roma 3,
Italy)
VARIE
È prevista una quota d’iscrizione. Lingue della conferenza: Italiano e
Inglese. È prevista la traduzione simultanea.
TEMA
Collective redress. Towards a system of class actions in Europe?
MANIFESTAZIONE
Conferenza
DATA
giovedì 30 e venerdì 31 ottobre 2008
CITTÀ
Firenze
17
Via G.G. Belli, 27 – 00193 Roma – Tel. 06.32.18.983 – 06.32.21.805 – Fax 06.32.19.431
www.oua.it - e-mail: [email protected][email protected]
ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA
LUOGO
Aula magna dell’Università, Piazza S. Marco n. 4
ORARIO
Dalle 8,30
ORGANIZZAZIONE
ERA - Accademia Europea del Diritto, in cooperazione con la Fondazione
per la Formazione Forense dell’Ordine degli Avvocati di Firenze e il Centro
di studi sulla giustizia civile “Giovanni Fabbrini”
VARIE
È prevista una quota d’iscrizione. Lingue Italiano e Inglese (con traduzione
simultanea)
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