La moglie Rosamaria è figlia di palermitani: Videa
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La moglie Rosamaria è figlia di palermitani: Videa
Diener strega anche... l'Italia La moglie Rosamaria èfigliadipalermitani: Videa di una maglia azzurra per Travis non è un sogno di Giampiero Marras SASSARI- Era dai tempi di Mike D'Antoni che un play americano non attirava così tanto la bramosia della nazionale italiana. La serie A è stregata da Travis Diener, il ventinovenne regista che la Dinamo Sassari ha ingaggiato in estate dopo una onorevolissima carriera nel college (Final Four della NCAA con Marquette nel 2003 insieme a Dwyane Wade) e un buon quinquennio nella Nba con le maglie di Orlando, Indiana e Portland. La moglie Rosamaria Nigliaccio è figlia di palermitani e questo ha fatto balenare l'idea di una sua naturalizzazione. «E' vero che mia moglie ha origini italiane, ma il processo è molto lungo e non so come potrebbe finire» risponde sibillino lasciando la porta socchiusa a desideri e sogni della squadra azzurra e dei tifosi italiani. E' soprannominato AlaDiener, perché le sue mani sfregano il pallone come fosse una lampada per creare magie: assist rapidissimi, passaggi dalle traiettorie impossibili, arresti e tiro letali, triple nei momenti caldi. Cóntro Cantù è stato grande (21 punti e 4 assist) e Sassari ha quasi battuto la vice capolista. A Bologna è stato immenso (23 punti e 7 assist) e la Dinamo ha fatto il colpaccio. Sprazzi di Nba pura. Schegge adamantine di un giocatore che a dispetto del fisico da giovane impiegato (185cm per 80 chili scarsi) ha una solidità fisica e mentale tale da poter stare cinque stagioni nel campionato più forte del mondo. «E' stata una sensazione grandiosa quando gli Orlando mi hanno scelto. Ho potuto giocare con e contro i migliori. Non dimenticherò mai quegli anni. E poi l'incontro col presidente, la leggenda Larry Bird. E' stato davvero speciale lavorare per lui». A Sassari è arrivato per rilanciare una carriera frenata da alcuni infortuni. E lo stiramento muscolare patito durante la preparazione in estate non lo ha certo aiutato a riprendere i ritmi del leader. Ma nel girone di ritorno l'eccezionale (contro Caserta vinse praticamente da solo) sta diventando la regola. La regola dell'estesa famiglia Diener (in otto nel mondo del basket): che tu sia allenatore o giocatore non importa, quando ti alzi, inizia a correre per vincere. «Ora sto bene e so che posso giocare sempre meglio» afferma con una sicurezza che è foriera di altre azioni da cineteca. A proposito: la Lega ha scelto come assist della giornata quello per la schiacciata di White, ma riguardatevi quello ad Hunter con spostamento laterale in volo. Pazzesco per intelligenza e tempismo. Con Travis Diener al meglio Sassari è praticamente salva. Ma non può bastare ad un Diener. «Mi sto divertendo qui. Coi compagni stiamo bene in campo e fuori, abbiamo tifosi che ci seguono anche in trasferta e ci spingono a dare il massimo. E' vero che siamo stati un po' altalenanti nel rendimento, ma abbiamo sempre reagito con zrandi vittorie quando serviva. Il mio obiettivo è di giocare ogni settimana meglio per portare la squadra ai play off». I tifosi sassaresi lo coccolano con riconoscenza che già sfuma nella nostalgia, perché un play così può essere solo di passaggio. Anche se Travis ribadisce che a Sassari sta benissimo (si è informato persino sul prossimo anno) all'orizzonte si profilano un ritorno nella Nba o l'approdo in una squadra da Euroleague. «Alla fine della stagione parlerò con il mio agente e vedrò qual è la situazione migliore per me». Il futuro è comunque rosa. Se poi dovesse tin- gersi anche d'azzurro, tanto di guadagnato per la nazio- naie, perché quando hai Travis Diener in squadra, l'impossibile diventa probabile. DECISIVO Travis Diener, 29 anni, 283 punti e 104 assist in questa stagione (Ciamillo)