ingegneri 2
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dbanistico affine a quello della torre Eiffel, ma con pòche tradizionali e con un significativo compromesso tra monumentalità e funzionalità tecnica: tipir simbolo di una situazione urbana paleoindustriale. ; torre Eiffel, e proprio perché non ha altra funiooe che quella di visualizzare la propria funzionaà tecnica, si vede con chiarezza come la ricerca ir^tturalista fosse, nel campo dell'architettura, il paifielo della ricerca impressionista in pittura. Una cattura lineare che non interrompe la continuità delo spazio e sviluppa il suo intreccio "a giorno" nella Ji;ce e nell'aria è, incontestabilmente, un tipico caso [plein-air architettonico. Non ha massa né volume, - : ritta sul cielo come un disegno al tratto su un fo£Ìio di carta: con tratti più spessi e più sottili, che diversamente qualificano la qualità cromatica del fondo, come i disegni degli impressionisti. Nello stesso lempo, però, ha una forte carica simbolistica, perché le sue strutture e le sue forme non sono più ottemperanti al principio naturalistico dell'equilibrio statico di pesi e resistenze ma, soprattutto, non vuole più esfere rappresentativa dell'autorità politica o religiosa, ma espressiva di un'ideologia progressiva nello slancio stesso delle sue linee. E "progetto" smisuratamente ingrandito e "reificato". Tra l'ideazione grafica e la forma costruita non c'è un processo, un iter: la tecnica costruttiva del ferro è una tecnica rapida e diretta come quella instaurata dagli impressionisti. Non teme, anzi mira ad adeguarsi ai temi, ai ritmi, ai ..modi di vita della città moderna. Ha, anche, un carattere esplicitamente, quasi sfrontatamente pubblicitario: ma anche Toulouse-Lautrec ha sentito il bisogno di far pittura (e una pittura comunicativa come un segnale) con i cartelli pubblicitari. Proprio al linearismo pittorico di Toulouse può accostarsi, volendo fare un riferimento stilistico a distanza, il linearismo costruttivo di Eiffel. Non accettando una qualsiasi preconcetta immagine dello spazio a cui accordare l'immagine dell'edificio, Eiffel determina lo spazio con i segni stessi della costruzione: e per la prima volta, in architettura, conviene parlare di segno invece che di forma. Il parallelismo non è analogia: lo strutturalismo compie, nel campo della costruzione, un'operazione dello stesso tipo di quella che compie, nel campo della rappresentazione, la pittura che muove dalle premesse impressioniste e da quelle, complementari, dei simbolisti. Per gli architetti usciti dalla scuola delle "belle arti", invece, c'era un repertorio di "stili" pseudostorici, combinabili secondo gli schemi ò.^ eclettismo e adattabili a qualsiasi tipologia edilizia. Il parallelo della loro architettura, sempre al servizio dei poteri istituzionali e indifferente alle spinte vitali di una società in progresso, è la pittura dei Bouguerau e dei Cabanel che trionfa nelle Accademie e nei Salon ufficiali. V'erano due livelli ben distinti: dell'utile e del decorativo. Per la mentalità della borghesia, la banca doveva esteriormente assomigliare a un palazzo del Rinascimento e la casa di campagna a un maniero feudale. Di questa ipocrisia fanno giustizia i costruttori che hanno una seria preparazione scientifica. 11.16 ALESSANDRO ANTONELLI, Mole, 1863-1868, altezza 167 m, Torino (veduta d'epoca) La Mole era originariamente destinata a sinagoga 94. L'ARCHITETTURA DEGLI INGEGNERI 91