L`investimento del proprio patrimonio tra illusioni, promesse e realtà
Transcript
L`investimento del proprio patrimonio tra illusioni, promesse e realtà
L’investimento del proprio patrimonio tra illusioni, promesse e realtà Un approccio ragionevole per scelte equilibrate marzo 2005 Investimenti mobiliari e immobiliari Un’ottica di lungo periodo: gli USA 1600 800 400 200 Fonti: JCF, EcoWin 100 Iniziamo mettendo in discussione un luogo comune: la rivalutazione dei valori immobiliari non è, nel lungo periodo, maggiore di quella dei valori azionari. Nell’ultimo quarto di secolo, negli USA, il prezzo di un immobile unifamiliare nuovo è cresciuto al tasso annuo composto del 6,1%, l’indice azionario è cresciuto del 10,1% composto. E’ invece corretto affermare che l’investimento immobiliare espone il capitale ad oscillazioni meno ampie di quanto non faccia quello azionario il quale però ha ripagato la maggior volatilità a cui ha esposto gli investitori. 2 Investimenti mobiliari e immobiliari Un’ottica di lungo periodo: l’Italia 3200 1600 800 400 200 Fonti: EOS, Gabetti 100 Nello stesso periodo, in Italia, gli immobili hanno conosciuto una rivalutazione assai più consistente che negli USA, pari al tasso annuo composto del 9,6%: questo è accaduto grazie all’elevata inflazione degli anni ’70 e ’80 che ha artificiosamente aumentato i valori immobiliari. Ciò nonostante anche nel nostro paese il mercato azionario ha premiato maggiormente gli investitori, offrendo un rendimento annuo composto del 12,5%. 3 Investimenti mobiliari e immobiliari Un’ottica di lungo periodo: l’Italia Fonte: Gabetti L’andamento del mercato immobiliare italiano, rappresentato da solo e in scala aritmetica, mostra più efficacemente l’ascesa delle quotazioni negli ultimi anni. 4 Investimenti mobiliari e immobiliari Un’ottica di lungo periodo: gli USA 800 400 200 Fonte: Ecowin, JCF Fonte: JCF 100 Volendo aggiungere anche la performance dell’investimento obbligazionario solo gli USA ci offrono una serie storica adeguata: ci accorgiamo che, negli ultimi 20 anni, i bond si collocano in una posizione intermedia fra gli immobili e le azioni. 5 Investimenti mobiliari e immobiliari La piramide degli investimenti INVESTIMENTI FINANZIARI INVESTIMENTI IMMOBILIARI Gli immobili rappresentano senz’altro un elemento di stabilità per un patrimonio, ma i dati che abbiamo presentato dimostrano anche l’importanza dell’investimento in azioni e obbligazioni. obbligazioni Per questo motivo, nel seguito di questa presentazione, tenteremo di dare una risposta a due questioni assai rilevanti ………. 6 Investimenti mobiliari e immobiliari Sintesi 9 Il valore degli immobili tende a crescere nel tempo con una progressione stabile e priva di brusche inversioni. 9 Il valore delle azioni cresce in modo più tumultuoso, alternando periodi positivi a periodi negativi. 9 Le obbligazioni costituiscono una classe di investimento con caratteristiche intermedie. 9 Nel lungo termine la maggior volatilità dell’investimento azionario viene remunerata da una maggiore crescita di valore. 7 La componente mobiliare del patrimonio Un elemento essenziale Gli immobili rappresentano un elemento di stabilità per il patrimonio. I dati appena esposti dimostrano anche l’importanza dell’investimento in azioni e obbligazioni. Qual è il modo migliore per combinare, all’interno del proprio portafoglio, questi due strumenti? E’ possibile stabilire se in una certo periodo è più promettente l’investimento azionario oppure quello obbligazionario? 8 Le azioni Un investimento remunerativo nel lungo periodo 1600 800 400 +809% 200 100 Fonte: JCF 50 Negli ultimi 25 anni l’indice Morgan Stanley World ha avuto un andamento positivo, crescendo dell’809%, pari al 9,2% annuo composto. Questa crescita è da attribuirsi a due elementi tipici dei mercati azionari ……… 9 Le azioni Un investimento remunerativo nel lungo periodo SETTIMANE CON PERFORMANCE POSITIVA 2 SETTIMANE CON PERFORMANCE NEGATIVA 1 0 100 200 300 400 500 600 700 800 Nel corso delle 1.315 settimane che hanno costituito gli ultimi 25 anni, l’indice è salito 722 volte (pari al 55% delle settimane totali) con una media pari al +1,60 % ed è sceso 593 volte (pari al 45% delle settimane totali) con una media pari al -1,58%. Inoltre, in media, le 1.315 performance settimanali dell’indice sono state positive (+0,17%). 10 Le azioni Un investimento remunerativo nel lungo periodo Organizzando in classi le performance settimanali dell’indice MSCI World, ne otteniamo la distribuzione: come era logico attendersi, questa è “sbilanciata” verso i valori positivi; vi è inoltre una notevole somiglianza con una distribuzione statistica, molto nota, detta gaussiana (*). (*) In realtà la distribuzione dei rendimenti azionari non è esattamente gaussiana, ma differisce dalla distribuzione teorica per alcuni aspetti. Ai fini della nostra trattazione l’ipotesi è comunque accettabile. 11 Le azioni Un investimento remunerativo nel lungo periodo Importante osservazione empirica i rendimenti azionari nel lungo periodo, oltre ad essere mediamente positivi, positivi sono anche, in media, superiori a quelli obbligazionari (*). (*) L’affermazione, stando ad un recente studio di ABN Amro e della London Business School, è valida per 17 mercati nazionali, fra i quali quello italiano. 12 Le azioni Sintesi 9 I mercati azionari, nel lungo termine, crescono: i rendimenti delle azioni sono dunque positivi. 9 E’ stato verificato che i rendimenti azionari, nel lungo termine, superano quelli obbligazionari. 9 L’andamento dei mercati azionari è descrivibile attraverso strumenti statistici la cui conoscenza consente di controllarne il rischio. 13 Il mix azioni/obbligazioni Guida ad una scelta importante Qual è il modo migliore per “mixare” azioni e obbligazioni all’interno del proprio portafoglio? Non esiste una sola risposta a questa domanda, ma tante quante sono le esigenze dei singoli risparmiatori. 14 Il mix azioni/obbligazioni Guida ad una scelta importante Seguono 3 tabelle che, con riferimento a 3 diversi orizzonti temporali, di 5, 10 e 15 anni, illustrano il capitale finale ottenibile da un investimento iniziale di 100 Euro, suddiviso fra azioni e obbligazioni secondo diverse proporzioni. I rendimenti ipotizzati per la parte obbligazionaria sono quelli offerti attualmente dal mercato per le rispettive scadenze; relativamente alle possibili performance azionarie abbiamo effettuato alcune ipotesi coerenti con la teoria e le evidenze empiriche precedentemente introdotte. 15 Il mix azioni/obbligazioni Esempio di come è costruita la tabella a 5 anni % Azioni % Obbligazioni R e n d i m e n t o a n n u o a z i o n i 75 25 50 50 25 75 0 100 35% 30% 50 Euro investiti in obbligazioni al 3% annuo composto divengono, in 5 anni, 58. 25% 20% 15% 10% 5% 50 Euro investiti in azioni, nel caso in cui queste rendano il 10% all’anno, diventano in 5 anni 80,5 Euro. 58 + 80,5 = 138,5 0% -5% -10% -15% 25 Euro investiti in azioni, nel caso in cui queste perdano il 10% all’anno, diventano in 5 anni 15 Euro. 75 Euro investiti in obbligazioni al 3% annuo divengono, in 5 anni, 87. 87 + 15 = 102 -20% -25% 16 Il mix azioni/obbligazioni in un’ottica di 5 anni 75 25 50 50 25 75 0 100 35% 365 282 199 116 30% 307 244 180 116 25% 258 211 163 116 20% 216 182 149 116 15% 180 159 137 116 10% 150 138 127 116 5% 125 122 119 116 0% 104 108 112 116 -5% 87 97 106 116 -10% 73 87 102 116 -15% 62 80 98 116 -20% 54 74 95 116 -25% 47 70 93 116 % Azioni % Obbligazioni R e n d i m e n t o a n n u o a z i o n i La distribuzione teorica dei rendimenti annui che riportiamo accanto alla tabella è ricavata sulla base delle evidenze empiriche di cui abbiamo detto; da essa si comprende che i casi estremi, cioè le maggiori perdite ed i maggiori guadagni, sono altamente improbabili già su un orizzonte di 5 anni. Le caselle della tabella riportano, dato un rendimento obbligazionario pari al 3% annuo composto, il valore finale di un investimento di 100 Euro in funzione della performance annua azionaria e della bilanciatura fra azioni e obbligazioni. 17 Il mix azioni/obbligazioni in un’ottica di 10 anni 75 25 50 50 25 75 0 100 35% 1.544 1.078 612 145 30% 1.070 762 454 145 25% 735 538 342 145 20% 501 382 264 145 15% 340 275 210 145 10% 231 202 174 145 5% 158 154 150 145 0% 111 123 134 145 -5% 81 103 124 145 -10% 62 90 118 145 -15% 51 82 114 145 -20% 44 78 112 145 -25% 41 75 110 145 % Azioni % Obbligazioni R e n d i m e n t o a n n u o a z i o n i Se l’orizzonte temporale passa a 10 anni, avvengono 2 fenomeni distinti: aumentano le combinazioni che garantiscono il minimale recupero del capitale e diminuiscono le probabilità di ottenere rendimenti estremi (la campana diventa più alta e più stretta) cioè, in altri termini, si riduce l’incertezza. Il rendimento obbligazionario annuo composto utilizzato è pari al 3,8%. 18 Il mix azioni/obbligazioni in un’ottica di 15 anni % Azioni % Obbligazioni R e n d i m e n t o a n n u o a z i o n i 75 25 50 50 25 75 0 100 35% 6.808 4.599 2.391 183 30% 3.885 2.651 1.417 183 25% 2.177 1.512 848 183 20% 1.201 862 522 183 15% 656 498 340 183 10% 359 300 241 183 5% 202 195 189 183 0% 121 141 162 183 -5% 80 115 149 183 -10% 61 102 142 183 -15% 52 96 139 183 -20% 48 93 138 183 -25% 47 92 137 183 Il passaggio a 15 anni accentua ulteriormente i due fenomeni. In questo caso il rendimento obbligazionario annuo composto è stato ipotizzato pari al 4,1% IL TEMPO RIDUCE DRASTICAMENTE L’INCERTEZZA CIRCA I RENDIMENTI AZIONARI AZIONARI 19 Il mix azioni/obbligazioni Sintesi 9 Il tempo riduce drasticamente l’incertezza circa i rendimenti azionari. 9 La certezza della conservazione del capitale ad una certa scadenza è ottenibile, indipendentemente dall’andamento dei mercati, scegliendo un mix azioni/obbligazioni adeguato alla durata dell’investimento. 9 Ogni risparmiatore, sulla base della propria propensione al rischio, deve scegliere un mix adeguato di azioni e obbligazioni. 20 Strumenti di scelta Esistono strumenti che evidenzino la maggiore o minore opportunità di compiere, in un dato momento, determinate scelte di investimento tra azioni e obbligazioni? Esistono, in altre parole strumenti che consentano di valutare i mercati finanziari e di stabilirne l’appetibilità? Si, ma non sono tutti accessibili ai comuni risparmiatori. Quella che segue è una rapida carrellata di alcuni strumenti in uso presso la Cellino e Associati SIM. Di alcuni abbiamo già avuto occasione di parlare; altri, invece, saranno oggetto di futuri approfondimenti. 21 Uno strumento di scelta fra azioni ed obbligazioni L’indice S&P 500 18% 16% 14% 12% 10% 8% 6% 4% T-Bond Yield Earnings Yield 2% Fonti: JCF, Yardeni 0% 1978 1980 1982 1984 1986 1988 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 Un approccio empirico assai efficace per valutare la convenienza delle azioni rispetto alle obbligazioni, consiste nel raffronto fra l’earnings yield (utile per azione rapportato al prezzo) del mercato azionario e il rendimento del titolo di Stato decennale, eletti, rispettivamente, a stima del rendimento atteso dagli investimenti azionario e obbligazionario. Questa regola, molto osservata, afferma che i due rendimenti attesi non possano, nel lungo termine, divergere, ma, piuttosto, che i prezzi di azioni e obbligazioni dovranno muoversi per eliminare le eventuali divergenze. 22 Uno strumento di scelta fra azioni ed obbligazioni L’indice S&P 500 80% 60% SOPRAVALUTAZIONE 40% 20% 0% 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 -20% -40% SOTTOVALUTAZIONE Fonti: JCF, Yardeni -60% L’indice di sopra/sotto valutazione del mercato azionario che si può costruire partendo dalla relazione ora individuata indica i punti di ingresso e di uscita dal mercato azionario per un investitore. Chi avesse acquistato azioni, quando queste risultavano sottovalutate, e obbligazioni a breve negli altri momenti avrebbe visto, dal 1979 ad oggi, il proprio portafoglio crescere di oltre il 13% annuo, contro il 10% garantito dall’investimento passivo in azioni. Il grafico che segue evidenzia l’andamento di 2 portafogli, di ipotetici 100 $ iniziali, investiti, parallelamente, nell’indice in modo passivo, oppure seguendo la regola ora enunciata. 23 Uno strumento di scelta fra azioni ed obbligazioni L’indice S&P 500 2.500 2.000 1.500 1.000 500 FED Model S&P Fonti: JCF, Yardeni 0 1979 1981 1983 1985 1987 1989 1991 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005 24 Un modello per la valutazione delle azioni Analisi fondamentale Nel campo dell’analisi fondamentale, la Cellino e Associati SIM utilizza una variante esclusiva del Residual Income Model. Sebbene questo modello sia piuttosto diffuso negli USA, questa metodologia è ancora relativamente rara in Italia. Dei buoni risultati garantiti da questo modello, molto è stato detto nello studio di febbraio 2004, cui rimandiamo. 25 Un modello per la valutazione delle azioni Analisi fondamentale Settore Assicurazioni (mid-cap) Giudizio espresso Performance I trimestre 8,53% Banche 11,32% Costruzioni 10,40% Utilities 1,43% Assicurazioni (large-cap) 1,69% Auto -4,92% Ciclici -3,91% Energia 9,62% Telefonici -4,81% Media 3,73% Tecnologia -10,52% L’analisi storica condotta nel mese di marzo 2004 valutava la capacità previsiva del modello nel lungo termine e ne verificava, con successo, l’efficacia nelle scelte di investimento tra il 1995 e il 2003. In questa sede ci limitiamo a proporre un semplice riscontro delle nostre previsioni per il 2005, realizzate anch’esse con il Residual Income Model, pubblicate su Tuttosoldi del 20 dicembre 2004. La verifica è basata sulle performance medie dei titoli dell’indice S&P/MIB e MIDEX, distribuiti fra i diversi settori sulla base della classificazione della Dow Jones. 26 Un modello per la valutazione delle azioni Analisi tecnica Nel campo dell’analisi tecnica, la Cellino e Associati SIM utilizza in esclusiva il Sistema Esperto Up-Down Forecast. Si tratta di uno strumento decisionale molto efficace sviluppato dalla EOS, una società di software che ha creato nel tempo diversi strumenti per l’analisi previsionale dei mercati finanziari e che vanta un background di assoluto rispetto. La collaborazione con la SIM è la prosecuzione di quella pluriennale avviata con lo Studio dell’Agente di Cambio Franco Cellino. 27 La presente pubblicazione della Cellino e Associati SIM S.p.A. è indirizzata ad un pubblico indistinto e viene fornita a titolo meramente informativo. Essa non costituisce attività di consulenza da parte della Cellino e Associati SIM S.p.A. né, tantomeno, offerta o sollecitazione ad acquistare o vendere strumenti finanziari. Le informazioni ivi riportate sono di pubblico dominio e sono considerate attendibili, tuttavia la Cellino e Associati SIM S.p.A. non è in grado di assicurarne l’esattezza. Tutte le informazioni riportate sono date in buona fede sulla base dei dati disponibili, ma sono suscettibili di variazioni anche senza preavviso in qualsiasi momento dopo la pubblicazione. Si declina ogni responsabilità per qualsivoglia informazione esposta in questa pubblicazione. Si invita a fare affidamento esclusivamente sulle proprie valutazioni delle condizioni di mercato nel decidere se effettuare un’operazione finanziaria e nel valutare se essa soddisfa le proprie esigenze. La decisione di effettuare qualunque operazione finanziaria è a rischio esclusivo dei destinatari della presente informativa. La Cellino e Associati SIM S.p.A., suoi soci, amministratori o dipendenti possono detenere ed intermediare titoli delle società menzionate e, più in generale, possono avere uno specifico interesse riguardo agli emittenti, agli strumenti finanziari o alle operazioni oggetto della pubblicazione. 28