Usa, gli importatori scommettono sul vino del Piemonte

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Usa, gli importatori scommettono sul vino del Piemonte
Usa, gli importatori scommettono sul vino del Piemonte
Oltre 30 buyers americani hanno incontrato 25 cantine vitivinicole a New York
Evento promosso dal Consorzio Piemonte Land of Perfection con Wine Enthusiast
Gli americani bevono in media 9,5 litri di vino all’anno. Ancora pochi rispetto agli oltre 45 di
italiani e francesi, ma i consumi stanno crescendo. La conferma arriva dall’Italian Wine
and Food Istitute, che fotografa per il 2013 una situazione positiva delle esportazioni di
vino italiano negli Stati Uniti: tra gennaio e aprile 2013, sono aumentate del 24,9 % in
quantità e del 32,1% in valore. L’export ha registrato 825 mila ettolitri di vino italiano, per
un valore di 415 milioni di dollari, contro i 799 mila ettolitri, per un valore di 390 milioni
del 2012. Dai dati parziali dell’anno, l’Italia vola al primo posto tra i Paesi esportatori di
vino negli Stati Uniti, un primato detenuto finora dall’Australia (ora a quota 699 mila ettolitri
esportati, pari a un valore di 162 milioni di dollari). Il direttore dell’Italian Wine & Food
Lucio Caputo lo ha ribadito in una “lezione” sul mercato del vino ai 25 vignaioli del
Piemonte volati a New York per trovare l’importatore americano. Un’iniziativa promossa
dal Consorzio Piemonte Land of Perfection in accordo con Wine Enthusiast, una delle
più importanti riviste del settore vino negli Usa che ha ideato “Importer Connection”, un
programma per mettere in contatto i buyers con le cantine vinicole che non hanno
l’importatore ma sono interessate a importare negli Stati Uniti. I degustatori della rivista
hanno assaggiato, assegnato punteggi e selezionato i vini: le 76 etichette delle aziende
piemontesi (dal Gavi al Barolo, dal Barbaresco alla Barbera, dal Ruché al Grignolino, dal
Moscato al Brachetto) hanno ottenuto voti molto alti, tutti sopra gli 80, attirando l’interesse
di quei buyers che volevano ampliare il loro portfolio sui vini italiani. “Stavolta abbiamo
pensato a un evento – dice Andrea Ferrero, presidente di Piemonte Land of Perfection –
rivolto alle aziende più piccole che, da sole, non avrebbero la forza per arrivare sul
mercato americano, pur essendo una peculiarità del Piemonte. Molte di queste cantine
coltivano e custodiscono quel patrimonio prezioso di vitigni autoctoni piemontesi, forse
meno conosciuti ma che sempre più hanno appeal sui consumatori esteri, in particolare
negli Stati Uniti. Piccole realtà che vanno protette e agevolate nelle politiche dell’export”.
Il Consorzio Piemonte Land of Perfection è nato per armonizzare le strategie
promozionali dei principali Consorzi del vino (Asti, Barolo Barbaresco Alba Langhe e
Roero, Brachetto d’Acqui, Barbera Vini d’Asti e del Monferrato, Gavi) e delle più grandi
Associazioni di produttori piemontesi (Produttori Moscato e Vignaioli Piemontesi). Altre
info sul sito www.piemonte-landofperfection.org.