PUERICULTURA = Scienza allevamento del bambino

Transcript

PUERICULTURA = Scienza allevamento del bambino
PUERICULTURA
=
Scienza chePUERICULTURA
studia la crescita e lo
sviluppo del= bambino
Oggetto:
studio
delle condizioni
Scienza che
studia
la crescitache
e favoriscono
lo sviluppola del
migliore realizzazionebambino
delle potenzialità del bambino,
sia per lo sviluppo fisico che per la maturazione
Oggetto:
studio delle condizioni che favoriscono la migliore
psico-affettiva.
realizzazione delle potenzialità del bambino, sia per lo sviluppo
Puericultura
si occupa psico-affettiva.
anche della prevenzione delle
fisicoLache
per la maturazione
malattie e delle perturbazioni dello sviluppo
La Puericultura
occupa anche
della prevenzione
fisiologicosi dall’epoca
preconcezionale
fino delle malattie
e delle all’adolescenza
perturbazioni dello
sviluppo fisiologico dall’epoca
inclusa.
preconcezionale fino all’adolescenza inclusa.
Lo studio del bambino è sempre calato nel suo contesto
Lo studio
del bambino
è sempre calato nel suo contesto sociale
sociale
e ambientale
e ambientale
Oggetto di studio della
Oggetto di studio
della puericultura:
puericultura:
9Bambino sano alle varie età
99
Bambino
sano alle varie
età
Caratteristiche
fisiologiche
del
bimbo
9Caratteristiche
fisiologiche del bimbo
99
Processo
naturale
di accrescimento
Processo
naturale
di accrescimento
99
Alimentazione
Alimentazione
99
Igiene
corporea
Igiene
corporea
9Ambiente di vita
9Ambiente di vita
LaLaPuericultura
occupadella
della
salute
Puericultura sisioccupa
salute
dell’essere
dell’essere
umano
da prima
del suoe per tutto
umano da prima
del suo
concepimento
concepimento
e per
tuttoevolutivo
il suo percorso
il suo
percorso
evolutivo
••PREVENZIONE
PREVENZIONE
•PROMOZIONE DELLA SALUTE
• PROMOZIONE DELLA SALUTE
•EDUCAZIONE ALLA SALUTE
• EDUCAZIONE ALLA SALUTE
Prevenzione
ridurre
e/o eliminare i fattori di rischio
Prevenzione
La ridurre
prevenzione
essere: i fattori di rischio
e/o può
eliminare
primaria
La prevenzione
può essere:
secondaria
primaria
terziaria
secondaria
Promozione
della salute
terziaria
processo
che fornisce
agli individui
Promozione
della
salute e alla comunità i mezzi per
aumentare
il controllo
sui fattori
determinano
processo
che fornisce
agliche
individui
e allala salute
comunità i mezzi per aumentare il controllo sui
fattori che
la salute
strumento
per ladeterminano
promozione della
salute
Educazione alla salute
Educazione
salute
colma
il divario tra alla
quanto
conosciamo dei fattori di rischio e
quanto
conosceper
la gente
strumento
la promozione della salute
colma il divario tra quanto conosciamo dei fattori
di rischio e quanto conosce la gente
Fasi
evolutiva
Fasietà
età
evolutiva
•Vita Intrauterina:
• Vita Intrauterina:
periodo blastemico
periodo
embrionale
periodo
blastemico
periodo
fetale
periodo
embrionale
•Vita Extrauterina:
periodo fetale
periodo neonatale
• Vita Extrauterina:
prima infanzia
periodo
neonatale
seconda
infanzia
prima
infanzia
terza
infanzia
pubertà
adolescenza
seconda
infanzia
terza infanzia
pubertà adolescenza
Unità didattica n.1
Assistenza
al Neonato
Unità
didattica
n.1
Assistenza al Neonato
Oggetto
Oggettodidistudio:
studio:
- neonato
- neonato
- assistenza
in sala
- assistenza
in sala
partoparto
- assistenza
al nido
- assistenza
al nido
- cure
igieniche
- cure
igieniche
- alimentazione
- alimentazione
stile
di
vita
familiare
- stile di vita familiare
Obiettivi
formativi
Obiettivi formativi
1- descrivere le misure assistenziali da
erogare al neonato in sala parto e al
1- descrivere
nido; le misure assistenziali da erogare al
neonato in sala parto e al nido;
2- illustrare le cure igieniche da assicurare
2- illustrare le cure igieniche da assicurare al bimbo
al
bimbo
in
ospedale
e
a
domicilio;
in ospedale e a domicilio;
descrivere
le indicazioni
e modalità
deitipi
3- 3descrivere
le indicazioni
e modalità
dei diversi
diversi tipie di
allattamento
il ruolo
di allattamento
il ruolo
educativo edell’infermiere
educativo dell’infermiere
Assistenza in sala parto
Alla nascitainil neonato
è sottoposto a
Assistenza
sala parto
modificazioni fisiologiche notevoli:
cambiamento anatomico e funzionale del
Alla nascita il neonato è sottoposto a modificazioni
sistema cardio-circolatorio e
fisiologiche notevoli:
respiratorio
cambiamento anatomico
e funzionale del sistema
Il neonatocardio-circolatorio
diventa un essere autonomo
e respiratorio
Il neonato
un essere autonomo
I primi minuti
di vita diventa
sono cruciali.
I primi minuti
di vita
sono
in sala
parto
: cruciali.
Obiettivi assistenziali
• Favorire l’adattamento dell’attività respiratoria
Obiettivi assistenziali in sala parto :
• Favorire
la stabilizzazione
dell’attività
•Favorire
l’adattamento
dell’attività respiratoria
cardiocircolatoria
•Favorire
la stabilizzazione dell’attività cardiocircolatoria
• Favorire
la regolazione
della temperatura
corporea
•Favorire
la regolazione
della temperatura
corporea
Procedure da compiere in sala parto
Procedure
daanamnesi
compiere
in sala parto
• Riesaminare
materna
•
••
•
•
Controllare attrezzature e farmaci per la rianimazione
Riesaminare
anamnesi materna
Assistenza immediata:
Controllare
attrezzature
e farmaci
per la rianimazione
>aspirazione
mucosità del
cavo orofaringeo
Assistenza
immediata:
e delle narici
appena disinpegnata la testa
>taglio del cordone ombelicale
1.>porre
aspirazione
mucosità
del cavo
orofaringeo sotto
e dellela
il neonato
sul piano
di rianimazione
narici appena
lampada
radiantedisimpegnata la testa
2. taglio del cordone ombelicale
3. porre il neonato sul piano di rianimazione sotto la
lampada radiante
•
Assistenza primaria (entro 60’’):
(entro
60’’):e coprirlo con panni
•• Assistenza
asciugare ilprimaria
corpo del
neonato
>asciugare
il corpo del neonato e coprirlo con panni
caldi
• caldi
disostruire faringe e narici con catetere morbido
faringe e di
narici
condel
catetere
morbido
• >disostruire
rilevare le condizioni
vitalità
neonato
>rilevare le condizioni di vitalità del neonato
• A 60’’:>attribuzione del punteggio di Apgar
• A 60’’:>attribuzione
del punteggio di Apgar
se 4 - 7 osservare/stimolare
•
- 7 osservare/stimolare
se <se34rianimazione
primaria
se < 3 rianimazione primaria
• 5’A :5’>seconda
: >seconda
attribuzione
punteggio
di Apgar
A
attribuzione
punteggio
di Apgar
Punteggio di Apgar
Punteggio
Apgar di vitalità del neonato
valuta le di
condizioni
di basa sulla valutazione di 5 elementi:
valuta
le condizioni
di vitalità del neonato
>attività
cardiaca
si>attività
basa sullarespiratoria
valutazione di 5 elementi:
>attività cardiaca
>tono muscolare
>attività respiratoria
>eccitabilità
dei riflessi
>tono muscolare
>colorito
cutaneo
>eccitabilità
dei riflessi
>colorito cutaneo
• valore normale 7 - 10 neonati sani
valore
7 - 10
neonati sani depressi
• valore
tra 4normale
-6 neonati
moderatamente
• valore
tra 0-3
gravemente
compromessi
valore
tra 4neonati
-6 neonati
moderatamente
depressi
valore tra 0-3 neonati gravemente compromessi
RIANIMAZIONE
Il punteggio di ApgarRIANIMAZIONE
è utile per valutare le condizioni
del neonato, indica quali sono le modalità di
intervento in quel determinato momento ed esprime
Il punteggio di Apgar è utile per valutare le condizioni del neonato, indica
l’efficacia degli atti di rianimazione messi in opera.
quali sono le modalità di intervento in quel determinato momento ed
Non
ha però
per la prognosi
esprime
l’efficacia
deglivalore
atti di rianimazione
messineuroevolutiva,
in opera. Non ha però
al 1 minuto.
Il rischio
dialdanno
valore soprattutto
per la prognosiquello
neuroevolutiva,
soprattutto
quello
1 minuto. Il
rischio neurologico
di danno neurologico
permanente
è invece
in relazionealla
alla
permanente
è invece
in relazione
persistenza
nel temponel
di bassi
valori
di tale valori
indice di tale indice
persistenza
tempo
di bassi
PUNTEGGIO DI APGAR
SEGNO
CLINICO
0
1
2
Frequenza
cardiaca
Assente
< 100/min
> 100/min
Respirazione
Assente
Debole
irregolare
Pianto valido
Flaccidità
Semiflessione
degli arti
Flessione
degli arti
Assente
Smorfie
Tosse o
starnuti
Cianosi blu o
pallore
Cianosi lieve
Roseo
Tono
Eccitabilità
Colore
Isola
Neonatale
Isola
Neonatale
• Ambiente dove viene assistito il neonato
• Adiacente alla Sala Parto
• Ambiente dove viene assistito il neonato
• Dotataalla
di Sala
: Parto
• Adiacente
* lettino
o piano riscaldato con lampada
• Dotata
di :
radiante
* lettino o piano riscaldato con lampada radiante
**Biancheria
pulita
Biancheria pulita
sorgente di
e aria
**sorgente
diossigeno
ossigeno
e aria
aspiratore
**aspiratore
cronometro segnaminuti
**cronometro
segnaminuti
* sondini per aspirazione (8-10 Ch)
* sondini per aspirazione (8-10 Ch)
• mascherine facciali di diverse misure
• pallone Ambu
* mascherine facciali
di diverse misure
• raccordi/tubi/materiale
per ossigenoterapia
• tubi e*sondini
endotracheali
pallone
Ambu
• laringoscopio
con lame
* raccordi/tubi/materiale
per ossigenoterapia
• farmaci e materiale per rianimazione (vit. K collirio
* tubi e sondini endotracheali
antibiotico, farmaci per urgenza, fisiologica e glucosata)
* laringoscopio con lame
* farmaci e materiale per rianimazione (vit. K
collirio antibiotico, farmaci per urgenza,
fisiologica e glucosata)
Ulteriori
Ulterioriinterventi
interventiassistenziali
assistenziali
• Bagno del neonato/ misurazione/vestizione
• Profilassi
Bagno congiuntivale
del neonato/ misurazione/vestizione
• Profilassi
della
malattia emorragica
Profilassi
congiuntivale
• Medicazione
del cordone
Profilassi della
malattiaombelicale
emorragica
• Sondaggio
gastrico
(non di routine)
Medicazione
del cordone
ombelicale
• Contatto
genitori
- neonato
Sondaggio
gastrico
(non di routine)
• Identificazione
del neonato
Contatto genitori
- neonato
• Raccolta
campionedel
di sangue
Identificazione
neonatodal cordone ombelicale
• Trasporto
delcampione
neonato di
al sangue
Nido con
portatile
Raccolta
dalincubatrice
cordone ombelicale
Trasporto del neonato al Nido con incubatrice
portatile
Alcune
Alcuneanomalie
anomaliepresenti
presentinel
nelneonato
neonato
Eritema neonatale
Eritema neonatale
Teleangiectasie
Teleangiectasie
Macchie mongoliche
Macchie mongoliche
Ittero fisiologico
Ittero fisiologico
Paralisi/stiramento plesso brachiale
Paralisi/stiramento plesso brachiale
Frattura clavicola
Frattura clavicola
Tumore da parto
Tumore da parto
ASSISTENZA AL NIDO
tutti i bambini AL
nelle
prime ore di vita
ASSISTENZA
NIDO
necessitano di una attenta osservazione in
quanto
ogni nelle
neonato
considerato
tutti
i bambini
primedeve
ore diessere
vita necessitano
di unaa
A
attenta
osservazione in quanto ogni neonato deve essere
RISCHIO
S considerato a RISCHIO
ACCERTAMENTO
S
MONITORAGGIO
DEI SEGUENTI
PARAMENTI:
I MONITORAGGIO
DEI SEGUENTI
PARAMENTI:
S • Controllo
• Controllo
temperatura
delladella
temperatura
cutaneacutanea
T • Controllo
delladella
frequenza
respiratoria
• Controllo
frequenza
respiratoria
del colorito
cutaneocutaneo
E • Valutazione
• Valutazione
del colorito
dell’emissione di meconio
N • Controllo
• Controllo dell’emissione di meconio
Z • Controllo dell’emissione di urine
• Controllo
dell’emissione
di urine
•
Controllo
della
glicemia
A
• Controllo della glicemia
A
DIAGNOSI INFERMIERISTICHE
DIAGNOSI INFERMIERISTICHE
• Rischio di liberazione inefficace delle vie
aeree,
•Rischio
di liberazione inefficace delle vie aeree,
• Rischio
di infezione
•Rischio
di infezione
•Termoregolazione
inefficace
• Termoregolazione
inefficace
•Modello
inefficace
di nutrizione
• Modello
inefficace
di nutrizione
•Rischio
di alterato attaccamento madre - bambino
• Rischio
di alterato attaccamento madre
- bambino
OBIETTIVI GENERALI DELL’ASSISTENZA
SONO:
OBIETTIVI GENERALI DELL’ASSISTENZA
SONO:
• Mantenere la pervietà delle vie aeree
••Mantenere
Prevenire la
le pervietà
infezioni delle vie aeree
••Prevenire
infezioni o ipertermia
Prevenirelel’ipotermia
••Prevenire
l’ipotermia
o ipertermia
Promuovere
l’allattemento
al seno
••Promuovere
l’allattemento
al seno
Favorire il processo
di attaccamento
madrebambino
• Favorire
il processo di attaccamento madrebambino
• Istruire i genitori sulle modalità corrette di
accudimento
delsulle
neonato
• Istruire
i genitori
modalità corrette di
accudimento del neonato
PROBLEMI COLLABORATIVI
PROBLEMI COLLABORATIVI
• IPOTERMIA
• IPOGLICEMIA
• IPERBILIRUBINEMIA
•IPOTERMIA
• BRADICARDIA
•IPOGLICEMIA
•IPERBILIRUBINEMIA
•BRADICARDIA
INTERVENTI ASSISTENZIALI
INTERVENTI ASSISTENZIALI
Controllo di frequenza cardiaca, frequenza
respiratoria,
temperatura,
colorito
cutaneo,
Controllo
di frequenza
cardiaca,
frequenza
respiratoria,
motilità, reattività
temperatura,
colorito cutaneo, motilità, reattività
Osservazione
intensiva
6 ore
-12 fino
ore al
fino
al
Osservazione
intensiva
per per
6 -12
completo
completoalla
adattamento
alla vita extra-uterina.
adattamento
vita extra-uterina.
Fototerapia
(in(in
caso
di ittero)
con con
lampade
fluorescenti
Fototerapia
caso
di ittero)
lampade
(440-470
lamda) (440-470
N.B.: coprire
occhi,N.B.:
controllare
temp.,
fluorescenti
lamda)
coprire
idratare
occhi, controllare temp., idratare
Controllo
emissione
meconio
e caratteristiche
delle feci
Controllo
emissione
meconio
e caratteristiche
delle feci
Controllo delle minzioni
Esecuzione screenings neonatali (4^gior.)
Controllo
di eventuali
• Controllo
delle
minzioni infezioni con rispetto di
rigorose norme
igieniche:
del( personale (divisa,
• Esecuzione
screenings
neonatali
mani), delle attrezzature e presidi sanitari, degli
ambienti dove soggiorna il neonato, degli altri
neonati
INTERVENTI PER LA PERVIETA’ DELLE VIE
AEREE
Sistemare il nonato in posizione laterale
o supina, evitare la posizione prona
„
INTERVENTI PER PREVENIRE L’IPOTERMIA o IPERTERMIA
Monitorare la termperatura del neonato.
INTERVENTI
PER PREVENIRE L’IPOTERMIA o
> ogni
ora in incubatrice
IPERTERMIA
> in seguito ogni 4 ore fino a stabilizzazione
„ Monitorare la termperatura del neonato.
> ogni 12 ore nei giorni seguenti
> ogni ora in incubatrice
*>rettale
v.n. 36.8 +/- 0,2 C
in seguito ogni 4 ore fino a stabilizzazione
*cutanea
v.n. 36,5 +/- 0,3 C
> ogni 12 ore nei giorni seguenti
*ascellare
v.n. 36,4 +/- 0,2 C
*rettale
v.n. 36.8 +/- 0,2 C
*cutanea
v.n. 36,5 +/- 0,3 C
Il neonato nella 1^fase, è posto in incubatrice (controllo
*ascellare
v.n. 36,4 +/- 0,2 C
„
temperatura e Ossigeno), poi in culla
Il neonato nella 1^fase, è posto in incubatrice (controllo
temperatura e Ossigeno), poi in culla
A)A)se la
temperatura è inferiore alla norma:
se la temperatura è inferiore alla norma:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Avvolgere il neonato con due coperte
Avvolgere il neonato con due coperte
Mettergli un copricapo
Mettergli un copricapo
Verificare se vi sono fonti ambientali di
Verificare
se videl
sono
fonti ambientali di dispersione
dispersione
calore
del calore
Se dopo un ora l’ipotermia persiste, avvisare il
Semedico
dopo un ora l’ipotermia persiste, avvisare il
medico
Verificare la presenza di complicanze da stress
Verificare
la presenza
di complicanze
da stress da
da freddo:
ipossia, acidosi
respiratoria,
freddo:
ipossia,squilibri
acidosi idroelettrolitici,
respiratoria, ipoglicemia,
ipoglicemia,
perdita di
squilibri
peso. idroelettrolitici, perdita di peso.
B. B.
Se laSe
temperatura
e superiore
alla norma:
la temperatura
e superiore
alla norma:
•
•
•
•
Allentare le coperte;
•
Allentare le coperte;
Togliere il copricapo
•
Togliere
il copricapovi è una temperatura
Verificare
se nell’ambiente
•elevata
Verificare se nell’ambiente vi è una
temperatura
elevata persiste, avvisare il
Se dopo
un ora l’ipertermia
medico
•
Se dopo un ora l’ipertermia persiste,
avvisare il medico
Verificare la presenza di segni di sepsi (funzionalità
respiratoria,
cute alimentazione
carente,
irritabilità,
• Verificare
la presenza
di segni di sepsi
(funzionalità
segni di infezioni localizzate (cute, ombelico, occhi…)
respiratoria, cute alimentazione carente, irritabilità, segni
Spiegare
a chi assiste
bambino occhi…)
le ragioni per le
di infezioni
localizzate
(cute, ilombelico,
quali è vulnerabile ai mutamenti di temperatura
• Spiegare a chi assiste il bambino le ragioni per le quali
(freddo o caldo)
è vulnerabile ai mutamenti di temperatura (freddo o
a. Dimostrare come conservare il calore durante il
caldo)
bagno,
b. Spiegare che non è necessario un controllo
a.Spiegare come conservare il calore durante il bagno,
costante della temperatura una volta tornati a
b.Spiegare
casa,che non è necessario un controllo costante
della
temperatura una volta tornati a casa,
c. Insegnare a controllare la temperatura se il
c.Insegnare
a controllare
la temperatura
se il bambino
bambino
scotta, è sofferente
o irritabile.
sembra caldo, è sofferente o irritabile.
INTERVENTI MIRATI ALLA PREVENZIONE DELLE
INFEZIONI
INTERVENTI MIRATI ALLA PREVENZIONE DELLE INFEZIONI
Monitoraggio per rilevare i segni di infezione(ad es.:
letargia, difficoltà nell’alimentazione, vomito,
• Monitoraggio per rilevare i segni di infezione(ad es.: letargia, difficoltà
temperaturavomito,
istabile,
cambiamenti
lievi del
nell’alimentazione,
temperatura
istabile,anche
cambiamenti
anche lievi
colorito).
del colorito).
Provvedere alla cura del cordone ombelicale. Istruire
su tale alla
curacura
e sui
infezioneIstruire
(ad es.:
rossore
• Provvedere
del segni
cordonediombelicale.
su tale
cura e sui
segniaccentuato,
di infezione (ad
es.: rossorepurulento).
accentuato, drenaggio purulento).
drenaggio
Istruire i genitori a lavarsi accuratamente le mani
• Istruire
i genitori
a lavarsi
accuratamente le mani prima di toccare il
prima
di toccare
il neonato;
neonato;
I visitatori esterni, devono indossare un camice pulito
e delleesterni,
sopra devono
scarpeindossare
duranteunlacamice
permanenza
al nido.
• I visitatori
pulito e delle
sopra
scarpe
durante ladipermanenza
nido.
Controllo
eventuali alinfezioni
con rispetto di rigorose
norme igieniche: del personale (divisa, mani), delle
• Controllo
di eventuali
infezionisanitari,
con rispetto
di rigorose
norme
igieniche:
attrezzature
e presidi
degli
ambienti
dove
del personale
(divisa,
mani), delle
attrezzature
e presidi sanitari, degli
soggiorna
il neonato,
degli
altri neonati
ambienti dove soggiorna il neonato, degli altri neonati
INTERVENTI MIRATI A FAVORIRE
L’ALLATTAMENTO AL SENO
INTERVENTI MIRATI A FAVORIRE L’ALLATTAMENTO AL
SENO
seguire una politica favorevole formulate per iscritto
e ben una
notapolitica
la personale
assistenza;
• seguire
favorevolediformulate
per iscritto e ben nota la
personale
di assistenza;
Dimostrare
competenza;
Informare le mamme sui vantaggi e sulla pratica
• Dimostrare
competenza;
dell’allattamento;
Incoraggiare le madri ad attaccare al seno il più
• Informare le mamme sui vantaggi e sulla pratica dell’allattamento;
precocemente possibile;
Alimentazione
del ad
neonato
inalcaso
problemi
• Incoraggiare
le madri
attaccare
seno di
il più
precocemente
(artificiale -sonda) se il bambino non riesce a
possibile;
succhiare somm.re soluzione glucosata contenente
sali di calciodel
(il neonato
digiunoinnon
superare
le 6 --sonda)
8 ore
• Alimentazione
casodeve
di problemi
(artificiale
rischio di
se =
il bambino
nonipoglicemia)
riesce a succhiare somm.re soluzione glucosata
contenente sali di calcio (il digiuno non deve superare le 6 - 8 ore =
rischio di ipoglicemia)
Non dare aggiunte di altri liquidi;
Incoraggiare il rooming-in
• Non dare
aggiuntel’allattamento
di altri liquidi;a richiesta
Incoraggiare
• Incoraggiare
Accertareil ilrooming-in
modello di alimentazione e il fabbisogno
nutrizionale
del bambino:
• Incoraggiare
l’allattamento
a richiesta
„ Rilevare:
volume,
durata, e sforzo
nel corso
• Accertare
il modello
di alimentazione
e il fabbisogno
dell’allattamento;
nutrizionale
del bambino: frequenza e sforzo respiratorio;
di eaffaticamento
• Rilevare:eventuali
volume, segni
durata,
sforzo nel corso
Attuare interventi
specifici
atti respiratorio;
a promuovere
dell’allattamento;
frequenza
e sforzo
eventuali
alimentazione per via orale:
segni diun’efficace
affaticamento
„ Interventi
per ainsegnare
il posizionamento
• Attuare
interventi specifici atti
promuovere
un’efficace
del bambino,
come attaccarlo e staccarlo dal seno,
alimentazione
per via orale:
quando
cambiare
seno… il posizionamento del
• Interventi
specifici
per insegnare
„ Controllo
degli stimoli
ambientali….
bambino,
come attaccarlo
e staccarlo
dal seno, quando
cambiare seno…
• Controllo degli stimoli ambientali….
INTERVENTI GENERALI PER PREVENIRE IL RISCHIO DI
ALTERATO ATTACCAMENTO MADRE – BAMBINO
INTERVENTI GENERALI PER PREVENIRE IL RISCHIO DI
Accertare i fattori eziologici o contribuenti
ALTERATO ATTACCAMENTO MADRE – BAMBINO
„ Fattori materni (gravidanza indesiderata, travaglio
di parto prolungato e faticoso, dolore e
Accertare i fattori eziologici o contribuenti
affaticamento post-partum, mancanza di un
• Fattori
(gravidanza
indesiderata,
di
sistemamaterni
di supporto
positivo,
mancanza ditravaglio
un
parto
prolungato
faticoso, dolore e affaticamento
modello
di ruoloe positivo)
post-partum, mancanza di un sistema di supporto
„ Modello di coping inadeguato (di uno o entrambe i
positivo, mancanza di un modello di ruolo positivo)
genitori: alcolismo, dipendenza da farmaci,
• Modello
coping inadeguato
(di uno o entrambe
difficoltàdiconiugali,
genitore adolescente,
malattiai
genitori:
alcolismo,
dipendenza
da farmaci, difficoltà
in famiglia,
cambiamento
di ruolo..)
coniugali, genitore adolescente, malattia in famiglia,
„ Fattori riguardanti il bambino (prematuro, con
cambiamento di ruolo..)
difetti, ammalato, parto multiplo)
• Fattori riguardanti il bambino (prematuro, con difetti,
ammalato, parto multiplo)
Se possibile, eliminare o ridurre i fattori
contribuenti:
Se possibile,
eliminare
ridurre i fattori contribuenti:
1.
malattia,
dolore,oaffaticamento
Mancanza di esperienza e di un modello positivo di ruolo
materno
malattia,
dolore, affaticamento
3.
Mancanza
di un sistema
supporto
positivo
Mancanza
di esperienza
e di undimodello
positivo
di ruolo materno
Mancanza
di unopporturnità
sistema di supporto
Garantire
per il positivo
processo di
2.
•
•
•
realizzazione del legame:
„
Promuove
il legame
successiva alla
Garantire
opporturnità
per nell’immediata
il processo difase
realizzazione
del
legame: nascita
Facilitare il processo di realizzazione del legame nella fase
postpartum
• Promuove
il legame
nell’immediata
fase successiva alla nascita
„
Garantire
il sostegno
alla madre/genitori
• Facilitare
il processo
di realizzazione
del legame nella fase
„
Verificare
il bisogno
di insegnamento
postpartum
„
Quando è necessaria un’immediata separazione del
• Garantire
il sostegno
alla madre/genitori
neonato
dai genitori
a causa di prematurità o malattia,
• Verificare
il bisogno
di insegnamento
fornire
esperienze
di legame/attaccamento per quanto
possibile.
• Quando
è necessaria un’immediata separazione del neonato dai
genitori a causa di prematurità o malattia, fornire esperienze di
legame/attaccamento per quanto possibile.
„
Tipi di assistenza al Nido
Tipi“Nido
di assistenza
al Nido
chiuso”
“Rooming in” in questo caso gli operatori sono veri
•“Nidoeducatori
chiuso” rispetto a :
*igiene
di degenza
•“Rooming
in”stanza
in questo
caso gli(visite)
operatori sono veri
*modalità
e igiene del neonato
educatori
rispettodiacambio
:
*•igiene
allattamento
stanza di degenza (visite)
•modalità di cambio e igiene del neonato
Gli infermieri
devono supportare la mamma nei
•allattamento
momenti di difficoltà (es.: pianto inconsolabile,
difficoltà di allattamento...) spiegandole i motivi dei
Gli infermieri devono supportare la mamma nei momenti di
comportamenti del bimbo e fornendo tutte le
difficoltà (es.: pianto inconsolabile, difficoltà di
informazioni di cui necessita.
allattamento...) spiegandole i motivi dei comportamenti del
bimbo e fornendo tutte le informazioni di cui necessita.
L’igiene di vita del bambino
L’igiene
di
vita
del
bambino
Igiene del corpo: il momento della pulizia del
bimbo permette l'instaurarsi delle prime relazioni
affettive
Igiene
del corpo: il momento della pulizia del bimbo
* bagno
permette
l'instaurarsi delle prime relazioni affettive
cambio pannolino ed igiene dell’area perigenitale e
•* bagno
(prevenireed
dermatite
da pannolino)
•perianale
cambio pannolino
igiene dell’area
perigenitale e
* igiene delle
mani edermatite
del viso (occhi-naso-orecchieperianale
(prevenire
da pannolino)
•unghie)
igiene delle mani e del viso (occhi-naso-orecchieIgiene dell’alvo:
unghie)
* caratteristiche
Igiene
dell’alvo: delle feci
frequenza
•* caratteristiche
delle feci
• frequenza
Igiene
del vestiario
Igiene
del vestiario
• indumenti
(tipo
- stoffa)
* indumenti
(tipo
- stoffa)
• lavaggio
biancheria
* lavaggio
biancheria
Ambiente di vita
Ambiente
di vita stanza – umidità
* temperatura
• temperatura
stanza
– umidità
* evitare fumo
passivo
• evitare
fumo passivo
* attrezzatura
• attrezzatura
* uscite del bimbo (passeggiate - viaggi)
• uscite del bimbo (passeggiate - viaggi)
Ritmi di vita
• ogni bambino ha i propri ritmi che vanno compresi e
rispettati
• ogni mamma va aiutata a capire il suo bambino
• La mamma funge da interfaccia tra ambiente (stili di vita,
tradizioni culturali, abitudini familiari) e neonato.
• sonno e addormentamento (spazio e oggetto
transizionale)
• attività fisica e gioco
Ritmi di vita
* ogni bambino ha i propri ritmi che vanno compresi
e rispettati
* ogni mamma va aiutata a capire il suo bambino
La mamma funge da interfaccia tra ambiente (stili di
vita, tradizioni culturali, abitudini familiari) e neonato.
* sonno e addormentamento (spazio e oggetto
transizionale)
* attività fisica e gioco
* momenti di “noia” - “non sapere cosa fare”
stimolano la fantasia - creatività - attitudine
riflessiva

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