Ekphrasis. John Keats e il vaso Sosibios (1)

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Ekphrasis. John Keats e il vaso Sosibios (1)
La notte nazionale del Liceo Classico (II edizione)
LiceoClassico“JacopoStellini”,Udine
15gennaio2016
Odesuun’urnagrecadiJohnKeats
traduzionediMichelaBarbieri,classe5F
Tu,ancorpurasposadellaquiete,
Tu,figliaadottivadelSilenzioedellentoTempo,
Narratricesilvestre,chepuoidunqueesprimere
Unariccastoriapiùdolcementediquantodiconoimieiversi:
Qualeleggendaadornatadifrondealeggiasullatuaforma
Narrandostoriedideiodimortali,odientrambi,
ATempeonellebellevallid'Arcadia?
Qualiuominiequalideirappresenti?Qualitimidefanciulle?
Qualefolleinseguimento?Qualelottaperfuggire?
Qualiflautietamburelli?Qualeprimitivaestasi?
Sondolcilemelodieudite,maancordipiùquellenonudite;
Osoaviflauti,dunque,continuateasuonare;
Nonperesseresensibilmentepercepiti,maintonate,
Piùcareall'anima,musichesilenziose:
Belgiovane,maifiniràiltuocantoall'ombradeglialberi,
Chemaisispoglieranno;
Oaudaceamante,maipotraibaciarla,
Purcosìvicinoallameta,manonessereinfelice
Perchéleinonpuòsfiorire,eanchesenongiungeraiallatuafelicità,
Leisaràbellaeternamentecomeiltuoamore!
Oramifortunati,chenonvispoglieretedellefoglie,
Restandoinun'eternaprimavera;
Ogioiosomusicista,cheintonerai,infaticabile,
Semprenuovemelodie;
Oamoreancorapiùfelice,oamorelietissimo,
Chesaraipersemprevivoeancoradagodere;
Epersempreaneleraiedeternamentesaraigiovane;
Superioreadogniumanapassione
Che,consumata,lasciailcuoredelusoenauseato,
Lafrontefebbricitanteelalinguasecca.
Questichesiavvicinanoalsacrificiomidomandochisiano;
Oarcanosacerdote,aqualeornatoaltare
Portiquellagiovencachesilamentaversoilcielo
Conisericifianchiadornidighirlande?
Qualepiccolopaesesulfiumeosulmare
Oqualeserenacittadinaabbarbicatasuimonti
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Inquestosacromattinoèdeserta?
Opiccolopaese,letuestradesarannomuteenessun'anima
Potràmaitornareeraccontareperchéseistatoabbandonato.
OsublimeformaAttica,dallaleggiadraarmonia,
Dalriccodecorodiuominiefanciullemarmorei,
Diramidellaforestaedierbacalpestata,
Otu,formasilente,cifaiperderelaragione
Comedavantiall'eternità:freddocantopastorale!
Turimarraiquandoiltempodissolveràquestagenerazione
Ecisaraineidoloridellesuccessive,
Eternaamicadell'uomo,acuitestimoniche
"Bellezzaèverità,veritàbellezza-equestoèciò
Chesisasullaterra,nonservesaperealtro"
Introduzione
L’Ode sull’urna greca costituisce il vertice poetico di John Keats e può anche essere considerata
una sintesi interpretativa della sua intera produzione per la presenza dei temi a lui più cari: la
bellezza, l’amore e la finitezza della vita umana contrapposti all’immortalità dell’arte e alla
permanenzadellanatura.
NatoaLondrail31ottobre1795,JohnKeatsfu,nonostantelamorteprematura,unodeimaggiori
poeti del Romanticismo inglese. Prevalse nella sua produzione una visione molto sensibile del
mondoedellacondizioneumana,cheegliritenevadominatadallasofferenzaedallaricercadella
bellezza,potenzialmentepresenteinognicosa.Fondamentaleful'amiciziaconilpoetaededitore
LeighHunt,chelointrodussenelcircolodeiletteratiemergentidell'epocadaiqualiebbesostegno
fino alla morte. Nel 1819 Keats mostrò i primi sintomi della tubercolosi e al progredire della
malattiacercòunclimapiùsalubreinItalia,aRoma.Lesuecondizioni,tuttavia,nonmigliorarono
e nel 1821 egli morì a soli ventisei anni. I sei anni, brevi ma
intensi, della sua produzione furono segnati dalle difficoltà
economiche e dallo scarso successo presso la critica ma,
come Shelley scrisse nella sua elegia, "il fato e la sua fama
sarannoun'ecoeunalucenell'eternità".
L’urna cui si riferisce il titolo dell’Ode è un vaso marmoreo
decorato con rilievi di epoca classica greca e molti studiosi
hannotentatodiscopriredaiparticolaricheemergononella
poesia quale fosse in realtà l’urna che il poeta romantico
aveva in mente. Tre sono le ipotesi più accreditate: il vaso
Sosibios,ilvasoBorgheseeilvasoTownley.
Il vaso Sosibios sembrerebbe il riferimento più vicino
all’autore perché egli ne tracciò una copia di proprio pugno
attualmenteesibitaaRomanellacasadipiazzadiSpagnache
il poeta e amico Shelley concesse a Keats e dove il giovane
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consumò gli ultimi giorni della sua vita ormai tragicamente
minata dalla tubercolosi. Tuttavia, riesce difficile rintracciare
nellefigurepresentinelloschizzodiKeatsleillustrazionicuisi
riferisce l’Ode, inoltre è certo che Keats non abbia mai visto
questovasoperchéconservatonelmuseodelLouvreaParigi.
Forseèpiùplausibilesupporrecheildisegnotracciatoamano
da Keats sia solo l’evidenza dell’enorme interesse che lo
scrittore provava per l’arte greca piuttosto che la diretta
ispirazione per la sua composizione poetica. Altrettanto
suggestiva risulta l’ipotesi secondo cui l’Ode abbia tratto
ispirazionedalvasoBorgheseconservatoaParigimacheKeats
avrebbe potuto ammirare tramite riproduzioni o racconti di
amici.
IlvasoTownley,invece,èstatooggettodicontemplazionedirettada
partediKeatspoichéesibitonelBritishMuseumdiLondraneglianni
immediatamente precedenti l’Ode e legato alla controversa
acquisizione dei fregi del Partenone (Elgin Marbles) che Lord Elgin
era riuscito a sottrarre alle distruzioni dei Turchi in Grecia all’inizio
dell’800.LevisitediKeatsalBritishMuseumperammirareireperti
classici attestano la familiarità del poeta con l’arte classica e
potrebberoessereallabasedellasuaispirazionepoetica.
Tuttavia,nessunadiquesteurneriproducetuttelesceneelefigure
umane descritte da Keats nella sua celebre composizione.
Attualmentesitendearitenereprobabilecheilpoetanonavessein
mente un unico prototipo ma che, piuttosto, abbia dato vita ad
un’urnaimmaginataecompostadascenecheegliavevaosservatosu
vasiosupportidiversi.
Struttura
L’OdeconstadicinquestrofedidieciversidecasillabiarimaalternataABABseguitidaunasestina
miltonianaall’internodellaqualesiorganizzanodueterzineconschemavario.
L’Odesull’urnagrecarappresenta,assiemeallealtrequattrograndiOdiscrittenell’annusmirabilis
diKeats,1819,ilverticeartisticodelpoetaromanticoinglesecheproprioinquell’annosidedicò
alla ricerca del modello a lui più congeniale. Dopo aver scartato la struttura dell’ode pindarica
perchéritenutanonadeguataallasuaarticolataargomentazionefilosofica,eglisicimentainuna
composizione poetica più lunga rispetto al modello greco ma compatta e caratterizzata da una
seriediunitàtematicheestrutturalialsuointerno:ognistrofaèdedicataadunargomentoche
risulta sintatticamente compiuto. L’Ode creata da Keats cerca un equilibrio tra due estremi: la
simmetriadelmodelloclassicoelalibertàespressivadellospiritoromantico.Iprimiquattroversi
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di ogni strofa con la loro regolarità compositiva compensano la libertà dello schema delle
successiveterzine.
L’ulterioresviluppodell’odeoperatodaKeatsnell’"Odesull’urnagreca”comportal’inserimentodi
una seconda voce con la quale il poeta intreccia un dialogo dominato da una lunga serie di
domandeche,però,rimangonosenzarisposta.Latecnicaseguitanell’Odeèquelladell’ekphrasis
dellaliricaellenistica,ovvero,larappresentazioneinversidiun’operad’artevisiva.Keatssuperail
modello dell’ekphrasis degli idilli di Teocrito in virtù della presenza di un dialogo tra il poeta e
l’opera e la presenza della voce viva di questa. Nello stesso tempo rende omaggio al modello
classicoinquantosialludeancheadun’implicitagaradiabilitàtrailversodelpoetael’efficacia
dell’operavisiva.
Analisi
L’apostrofediaperturadell’ode(Thoustillunravish’dbride)stabilisceiltonogeneralecheilpoeta
intrattiene con l’urna la quale diviene oggetto di attenzione, di curiosità e di domande come se
essa fosse persona capace di udire, comprendere e parlare agli uomini, essendo “amica
dell’uomo”(afriendtoman;nell’ultimastrofa).
Neiprimiquattroversitroviamounaseriedidefinizionidell’urnacheè,innanzitutto,denominata
“ancora pura sposa della tranquillità” (unravish’d bride of quietness) espressione che ci fa
comprenderecomel’urna–operad’arte–vengaassuntacomesimbolodibellezzaperfetta,non
intaccata dal tempo e dalla caducità come gli esseri mortali. L’aggettivo "pura" ci mostra come
l’urna, pur essendo da lunghi secoli sposa sia, tuttavia, ancora nella condizione di verginità e
perciò non coinvolta nel processo della vita. Implicitamente la definizione di moglie inviolata
nasconde uno dei vari paradossi che affollano il tessuto poetico dell’Ode e ci porta a riflettere
sull’altoprezzodapagareperottenerelaperfezioneelapermanenza:sottrarsialciclodellavita.
Nelsecondoversol’urnaèdefinita“figliaadottivadelsilenzioedeltempo”(foster-childofSilence
andslowTime).Chifuronodunqueiverigenitori?SisupponechefosserogliartistidellaGrecia
classica e dopo la loro scomparsa l’opera d’arte sia stata adottata dal silenzio e dal tempo che
scorrelento.Ilvaso,perciò,èdegnosimbolodellaperfezioneedellabellezzachenonmutaconil
passaredeisecoli.
Neiversisuccessiviilpoetadefiniscel’urna
in modo più preciso; l’urna è attestazione
della storia della vita rurale della Grecia
classica (Sylvan historian) ed è, quindi, in
grado di preservare dalla caducità del
tempo il momento bello illustrato e di
mantenerlo vivo e palpitante per sempre.
In quanto storiografa e narratrice, l’urna
vincelacontesadichisaraccontaremeglio
la storia illustrata sulle sue pareti perché
più abile del poeta in quanto il potere
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dell’artevisivaconferisceimmortalevitaancheallafragileesperienzaumana.
Inseguitoilpoetarivolgeall’urnaunaseriediquesiticircalastoriaillustratainrilievosulmarmoe
cheessaèstatacapaceditramandareinalteratapersecoli.Keatsalludeallesceneeallefigureche
nella strofa successiva descriverà più in dettaglio. Il poeta si chiede se le immagini riproducano
esserimortaliodivinità,seilteatrodellevicendesiriferiscaallavallediTempe–luogofavoritoda
ApolloedalleMuse-oallamiticaregionedell’Arcadia.Benchénonvisianorispostealledomande,
ciò che rimane chiaro è che le scene ritratte sono dominate da suoni e musica e presentano
un’azionepienadidrammaticitàevelocemovimento.Sitrattadiun’attivitàprecipitosa(struggle
toescape…,madpursuit…)echeillettorepercepiscecomepotenzialmenteviolenta.Ilfraseggio
del poeta qui pone enfasi al precipitare dell’azione con periodi brevissimi, senza verbi che
sottolineano efficacemente la rapidità dei movimenti (What maiden loth? What mad pursuit?
Whatstruggletoescape?Whatpipesandtimbrels?Whatwildecstasy?).
Tutti questi suoni e movimenti pongono il poeta di fronte ad un implicito paradosso: l’urna
silenziosa, sposa della tranquillità esibisce una storia pregna di suoni e azioni. all’inizio della
secondastrofailpoetasisoffermasuquestocontrastoeriflettesostenendochelemelodienon
uditesonoancorapiùdolcidiquelleudite(Unheardmelodiesaresweetbutthoseunheard/Are
sweeter…)eilcontrastoculminaconl’ossimoro“dittiesofnotone”,melodiesilenziose.QuiKeats
sembrasuggerirel’ideaplatonicasecondocuiciòchenoidefiniamomondorealeinrealtàèsolo
unacopiadell’ideaperfetta,quindil’uditodellamusica
reale attraverso i sensi, per quanto bello, è solo una
pallida imitazione della forma ideale che esiste altrove
perfetta, non soggetta al divenire, lontano dal mondo
umano. Le melodie non udite aprono ad infinite
possibilità e sono migliori di quelle reali e percepite
dall'orecchio umano perché a differenza di questi
fenomenitransitorihannovitaimmortale.Anchel’urna,
dunque, come le melodie non udite sembra essere qui
rappresentatacomeuntipodiformapuraplatonicache
esiste al di fuori dello scorrere del tempo e che sa
comunicare suoni e movimento pur essendo immobile e silenziosa. Nella disputa che nasce dal
contrasto tra la silenziosa immutabile urna e la vita umana rumorosa e mutevole, il poeta pare
schierarsiafavoredellemelodienonuditeinquantopiùdolci.
Keats descrive quindi due delle figure sull’urna: una coppia di amanti. Ancora una volta il poeta
sembra preferire, come con le melodie non udite, la perfezione della bellezza silenziosa e
immutabile“Foreverwiltthoulove,andshebefair!”Tuttavia,perlaprimavoltainquest’Ode,il
poeta insinua che il prezzo per la perfezione di questo amore immutabile è altissimo perché
comporta la perdita della vita stessa, qui allusa con il mancato atto del bacio e il mancato
godimento fisico “never, never canst thou kiss … , thou hast not thy bliss …” . Dunque, la scelta
dell’immortalità da parte dell’urna ha comportato inevitabilmente il sacrificio della bellezza
viventeereale,rendendoeternal'attesadellasoddisfazione.
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Nella terza strofa, il poeta esplora ancora il contrasto tra immortalità ed esperienza umana
mettendoinevidenzalatragicacondizionedellanaturaumanasoggettaalmondodell’esperienza
dove tutte le cose belle sono destinate a svanire e cadere. Qui il poeta considera ancora, e
apparentemente con più forza, che l’alternativa al divenire umano è rappresentata dall’urna
eternamente immutabile. Nel ribadire la superiorità di questa alternativa Keats utilizza la figura
retorica della ripetizione: “Ah, happy, happy boughs!”, “And, happy melodist” … “More happy
love!morehappy,happylove!”.Maqualèl’effettofinalediquestainsistenza?Perchémaiilpoeta
siadoperacosìstrenuamentearipeterel’aggettivo“happy”?Ciòapparequasicomeuntentativo
estremodapartesuadiautoconvincersidelfeliceesitodiquestasilenziosaperfezioneilcuicosto
èilsacrificiodellapienezzadellavitaedell’esperienzastessa.Inoltre,checosapossiamocogliere
implicitamente dai versi di apertura della strofa quando si illustra la perfezione dello stato
dell’alberochenonsaràmaispogliodellesuefoglieperchéisuoiraminondirannomaiaddioalla
primavera? Anche di fronte a questo concetto dobbiamo osservare che un’eterna primavera,
stagione per definizione ideale perché priva degli estremi di caldo e freddo, sarebbe meno
preferibile se le figure sull’urna non avessero avuto l’esperienza del rigido inverno che rende
piacevole il tepore primaverile. Una primavera
perpetuasembrerebbemetaforadiunavitavissutain
modo incompleto e privata dell’esperienza. La terza
strofacisuscitatuttequestedomandeecisuggerisce
che anche Keats forse era dubbioso circa la verità
dell’assunto secondo cui “Unheard melodies are …
sweeter”.
Nella quarta strofa si mette a fuoco la scena di un
sacrificio religioso: una giovenca sta per essere
immolatadaunsacerdoteneipressidiuntempio.Il
termine sacrificio che qui è utilizzato nel suo senso
propriodiritoreligiosocifavenireinmentelaprivazionesuggeritanellastrofaprecedente.Infatti,
la bellezza perfetta ed immortale dei personaggi sull’urna si realizza solo grazie alla rinuncia
dell’esperienzasensuale.
Tutte le forme di sacrificio dell’esperienza sensibile sembrano essere riassunte alla fine della
quarta strofa nella descrizione melanconica del paesino abbandonato dal sacerdote e dai suoi
seguaci sopraggiunti per seguire il rito religioso. L’immagine suggerisce il principale risultato
negativodell’assenzadidivenire.Seidueamantisarannopersemprefelici,parallelamentelacittà
saràpersempreinfeliceeseparatadaisuoiabitanti“andnotasoul,totell/Whythouartdesolate,
cane'erreturn”.Quindi,seperunversol’immaginefissatasulmarmohal’effettodiarrecareuna
permanentefelicitànelpregustareunattochenonavverràmai,giàinsémenoattraentedellavita
veramentevissuta,quilapermanenzadell’abbandonodellacittadinaèpalesementeunrisultato
negativo.
Lacittàsvolgeancheun’altrafunzionerelativamenteall’Urna:sollecital’immaginazionedelpoeta.
Lacittàesistesolonellamentedicoluichecontemplal’urna.Edèsolonelmomentoincuil’urna
silenziosaeimmutabileèammiratadaunessereumanochelacittàprendevita.Quicomeinaltre
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poesie Keats presenta gli elementi contrastanti della vita e dell’arte immortale e piuttosto che
scegliere tra l’uno o l’altro di questi due poli egli li accetta entrambi come parte fondamentale
dell’esistenza. L’arte possiede qualcosa che l’uomo disperatamente desidera ma non ha:
l'immortalità.L’umanità,d’altrocanto,haqualcosachel’artenonpotràmaiavere:lavitareale.I
due elementi di questa dicotomia si compenetrano in un rapporto simbiotico ed entrambi sono
celebratiedesaltati.
NellaquintastrofaKeatssirivolgeall’urnacomeoggetto,nonpiùcome
personificazione di un essere vivente. Qui viene rappresentata come
forma e le sue figure non sono più umane ma freddo marmo. Il poeta
indica quale sia la funzione dell’urna e conclude che non è quella di
replicare o sostituire la vita. Il suo compito è quello di realizzare una
necessitàcreatadallavita,ossiaoffrireallabellezzadelmondodestinata
allacaducitàlapossibilitàdifermareiltempopersemprenelmomento
perfetto.
Gli ultimi due versi sono stati al centro di un annoso dibattito critico non solo a causa
dell’enigmaticitàdell’affermazione:“Labellezzaèverità,laveritàbellezza”('Beautyistruth,truth
beauty’)maancheperl’esistenzadidueversionitestualidoveilvirgolettatocheracchiudelavoce
dell’Urna, secondo una versione termina dopo il secondo Beauty, alla fine dell’ultimo verso
nell’altra. Senza addentrarci troppo nel complesso territorio dell’interpretazione critica si
potrebbesuggerirecheiterminibellezzaeveritàpotrebberopersonificarel’ideadellaperfezione
chepermane(labellezza)mentrel’ideadellaveritàpotrebbeessereespressionedellavitavera.In
questocasol’equazioneBellezza=Veritàverrebbeariassumerel’interocontenutodellapoesiae
potrebbe placare il dissidio sopra illustrato tra il limite umano e la perfezione imperturbabile
dell’arte,riaffermandocosìlareciprocaidentitàenecessitàsimbioticadelledueentità.L’artenon
può esistere se non nella vita dell’uomo, unico fruitore della sua bellezza; la vita, per converso,
nonhasensocompiutosenzal’arteepertantononvipuòessereneppureveritàsenzal’arteche
necoglieepreservaimomentidiperfezione.
OdeonaGrecianUrnbyJohnKeats
Thoustillunravish'dbrideofquietness,
Thoufoster-childofsilenceandslowtime,
Sylvanhistorian,whocanstthusexpress
Aflowerytalemoresweetlythanourrhyme:
Whatleaf-fring'dlegendhauntsaboutthyshape
Ofdeitiesormortals,orofboth,
InTempeorthedalesofArcady?
Whatmenorgodsarethese?Whatmaidensloth?
Whatmadpursuit?Whatstruggletoescape?
Whatpipesandtimbrels?Whatwildecstasy?
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Heardmelodiesaresweet,butthoseunheard
Aresweeter;therefore,yesoftpipes,playon;
Nottothesensualear,but,moreendear'd,
Pipetothespiritdittiesofnotone:
Fairyouth,beneaththetrees,thoucanstnotleave
Thysong,norevercanthosetreesbebare;
BoldLover,never,nevercanstthoukiss,
Thoughwinningnearthegoalyet,donotgrieve;
Shecannotfade,thoughthouhastnotthybliss,
Foreverwiltthoulove,andshebefair!
Ah,happy,happyboughs!thatcannotshed
Yourleaves,noreverbidtheSpringadieu;
And,happymelodist,unwearied,
Foreverpipingsongsforevernew;
Morehappylove!morehappy,happylove!
Foreverwarmandstilltobeenjoy'd,
Foreverpanting,andforeveryoung;
Allbreathinghumanpassionfarabove,
Thatleavesahearthigh-sorrowfulandcloy'd,
Aburningforehead,andaparchingtongue.
Whoarethesecomingtothesacrifice?
Towhatgreenaltar,Omysteriouspriest,
Lead'stthouthatheiferlowingattheskies,
Andallhersilkenflankswithgarlandsdrest?
Whatlittletownbyriverorseashore,
Ormountain-builtwithpeacefulcitadel,
Isemptiedofthisfolk,thispiousmorn?
And,littletown,thystreetsforevermore
Willsilentbe;andnotasoultotell
Whythouartdesolate,cane'erreturn.
OAtticshape!Fairattitude!withbrede
Ofmarblemenandmaidensoverwrought,
Withforestbranchesandthetroddenweed;
Thou,silentform,dostteaseusoutofthought
Asdotheternity:ColdPastoral!
Whenoldageshallthisgenerationwaste,
Thoushaltremain,inmidstofotherwoe
Thanours,afriendtoman,towhomthousay'st,
"Beautyistruth,truthbeauty,—thatisall
Yeknowonearth,andallyeneedtoknow."
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