la progettazione in geografia

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INSEGNAMENTO DI
GEOGRAFIA
LEZIONE XIII
“LA PROGETTAZIONE IN GEOGRAFIA”
PROF. EMILIA SARNO
Università Telematica Pegaso
La progettazione in geografia
Indice
1
INTRODUZIONE -------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 3
2
LA PROGETTAZIONE ------------------------------------------------------------------------------------------------------ 4
3
LO STILE COGNITIVO ----------------------------------------------------------------------------------------------------- 6
3.1.
3.2.
LE INDICAZIONI MINISTERIALI E LE COMPETENZE ----------------------------------------------------------------------- 6
I PREREQUISITI ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 6
4
PROGETTARE IL CURRICOLO------------------------------------------------------------------------------------------ 7
5
LA PROGETTAZIONE INTERDISCIPLINARE----------------------------------------------------------------------- 9
6
PROGRAMMAZIONE INTERDISCIPLINARE ---------------------------------------------------------------------- 10
7
MAPPA CONCETTUALE PER LA SCUOLA PRIMARIA: LA CITTÀ ----------------------------------------- 12
8
SVILUPPO PROGETTUALE ---------------------------------------------------------------------------------------------- 14
8.1.
L’INTERCULTURALITÀ: LE RELAZIONI TRA SOGGETTI DIVERSI ------------------------------------------------------- 15
9
SUGGERIMENTI PER LA REALIZZAZIONE DIDATTICA DELLA MAPPA,
L’INTERCULTURALITÀ, CON IL COINVOLGIMENTO DELL’INTERO CONSIGLIO DI CLASSE ------ 16
10
LO SVILUPPO SOSTENIBILE -------------------------------------------------------------------------------------------- 17
11 SUGGERIMENTI PER LA REALIZZAZIONE DIDATTICA DELLA MAPPA, LO SVILUPPO
SOSTENIBILE, CON IL COINVOLGIMENTO DELL’INTERO CONSIGLIO DI CLASSE ---------------------- 18
12
ESEMPI DI COSTRUZIONE DI UNITÀ DI LAVORO -------------------------------------------------------------- 19
12.1.
12.2.
12.3.
12.4.
12.5.
LA SCOPERTA DEL QUARTIERE NELLA SCUOLA PRIMARIA -----------------------------------------------------------DALLA MIA REGIONE ALL’UNIONE EUROPEA UNITÀ PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO --------LINGUE E RELIGIONI IN EUROPA UNITÀ PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ------------------------SCOPERTE GEOGRAFICHE E GLOBALIZZAZIONE UNITÀ PER LA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO --L’EVOLUZIONE DELLA CITTÀ PORTUALI DELL’EUROPA SETTENTRIONALE UNITÀ PER LA SCUOLA
SECONDARIA DI SECONDO GRADO----------------------------------------------------------------------------------------------------
19
20
21
21
22
BIBLIOGRAFIA --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 23
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
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1 Introduzione
In questa lezione saranno individuate le linee guida per la progettazione didattica in
geografia e saranno proposte esemplificazioni tanto per la costruzione del curricolo geografico,
quanto per la predisposizione di progetti interdisciplinari e di unità di lavoro.
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
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2 La progettazione
La progettazione didattica per l’insegnamento/apprendimento della geografia richiede in
ogni scuola di ordine e grado che si seguano dei criteri generali che adesso andremo a chiarire. I
criteri sono:
-I nuclei fondanti della disciplina
-Le categorie geografiche
-I percorsi metodologici
-Lo stile cognitivo
-Le indicazioni ministeriali e le competenze
-I prerequisiti.
Il docente, prima di avviare la stesura della programmazione del suo lavoro annuale, di
moduli o unità di lavoro, deve aver ben chiari questi passaggi per determinare quali aspetti trattare,
quali competenze e con quali strategie.
I nuclei fondanti sono i temi essenziali della disciplina come la comprensione e interpretazione della
relazione uomo-ambiente, la conoscenza prima della realtà più vicina poi di quella lontana (ad
esempio prima la propria regione, poi l’Italia e ancora l’Europa e il mondo), l’analisi di tematiche
umane, economiche, socio-politiche, l’utilizzazione del linguaggio della geo-graficità, la
padronanza di concetti-chiave.
Le categorie geografiche fondamentali sono diverse, ma le principali sono il paesaggio, la
problematica regionale, la transcalarità; il primo è il documento del modellamento dell’ambiente da
parte dei gruppi umani; la seconda riguarda le condizioni socio-amministrative e politiche
all’interno degli stati e tra gli stati stessi; la transcalarità indica la capacità di trattare lo stesso
argomento a più scale (la scala locale, regionale, nazionale, internazionale) in modo integrato.
I percorsi metodologici maggiormente validi per la geografia sono:
•
L’osservazione diretta ed indiretta
•
La lettura ed analisi dei modelli cartografici
•
La dimensione cronospaziale della disciplina
•
Il pensiero scientifico e il pensiero umanistico
L’insegnamento/apprendimento della geografia si fonda sull’osservazione diretta degli ambienti e
laddove questa non sia possibile bisogna mettere in atto quella indiretta, cioè la ricostruzione
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
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attendibile di uno spazio tramite fonti e documenti. In relazione a ciò bisogna utilizzare in modo
continuativo carte e mappe. Inoltre, è opportuno avviare gli studenti all’interdisciplinarità per cui
essi devono cogliere le relazioni con la storia e con le scienze. Quindi la geografia si presenta come
un sapere crono-spaziale (cioè che considera tanto la dimensione cronologica quanto quella
spaziale). Nello stesso tempo il docente deve anche far comprendere come essa sia una scienza
complessa vicina tanto al sapere umanistico quanto a quello scientifico.
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3 Lo stile cognitivo
I geografi, da tempo, rivolgono la loro attenzione allo studio della cultura come
riorganizzazione territoriale, per analizzare in quale modo le culture si strutturino nella dimensione
spaziale. Quest’interesse consente di riflettere sull’importanza della relazione di ciascuno con lo
spazio e di valutarne i molteplici significati. Lo spazio è il contesto, nel quale viviamo e con il quale
s’interagisce, è oggetto del nostro apprendimento, ma è anche una categoria del modo di essere
dell’uomo. In quest’ottica deve essere valorizzata l’intelligenza spaziale, messa in evidenza da
Gardner,
che
deve essere considerata il codice cognitivo privilegiato per la geografia.
L’intelligenza spaziale secondo il pensiero dello studioso Gardner (2000; 2010) è la complessa
capacità di orientarsi nello spazio, utilizzarlo, ma anche concettualizzarlo e rappresentarlo; queste
ultime sono appunto le competenze basilari per l’apprendimento della geografia.
3.1.
Le indicazioni ministeriali e le competenze
Il docente che deve realizzare una qualsiasi tipologia di progettazione didattica non può prescindere
dalle Indicazioni ministeriali perché esse chiariscono principalmente le competenze che bisogna
sviluppare negli studenti. Le competenze fondamentali da potenziare per la geografia sono:
•
Competenze orientative
•
Competenze ambientali
•
Competenze interculturali
•
Competenze della geo-graficità
•
Competenze progettuali.
I documenti più recenti ai quali si deve far riferimento per la scuola dell’infanzia, primaria e
secondaria di primo grado sono le Indicazioni per il curricolo del 2007 che hanno recepito in
gran parte le Indicazioni Nazionali del 2003. Per la scuola secondaria di secondo grado si farà
riferimento sempre ai documenti più recenti: le Indicazioni per le superiori del 2010.
3.2.
I prerequisiti
Prima di avviare un percorso didattico il docente deve osservare con attenzione il contesto nel quale
opera e conoscere il punto di partenza dei propri allievi considerando i prerequisiti posseduti,
altrimenti tutta la sua progettazione cadrà nel vuoto.
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4 Progettare il curricolo
Secondo Frabboni (2002, p.56) il curricolo “ ha il compito pedagogico (...) di disegnare e
progettare il percorso formativo di ogni comparto scolastico”.
In tale processo
il curricolo
scolastico si suddivide nel curricolo di classe e in quello disciplinare. Il curricolo richiede che si
strutturi un percorso coerente che può essere anche verticale nel senso che indichi le attività
didattiche non solo per un anno ma per un intero ciclo scolastico. Il docente potrà progettarlo in
modo individuale ma anche unitamente agli altri docenti seguendo i criteri indicati nel paragrafo
precedente. Secondo le Indicazioni per il curricolo per la scuola primaria e secondaria di primo
grado il curricolo può essere strutturato in base al sapere (conoscenze), saper fare (competenze) e
saper essere (comportamenti), come nello schema che segue. Esso poi va completato indicando le
metodologie didattiche utilizzate, i criteri di valutazione, le modalità per le verifiche.
Nella scuola secondaria di secondo grado sia nei licei che nei tecnici si dovranno rafforzare
le conoscenze geografiche degli studenti soprattutto fornendo loro una visione economico-politica
del mondo e dando gli strumenti per interpretare le diverse problematiche. Si fornisce di seguito
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anche per le superiori uno schema per il curricolo sempre strutturato in relazione al sapere, al saper
fare e al saper essere.
E’ chiaro che il curricolo sarà adattato secondo l’indirizzo; in un liceo ad esempio si darà maggiore
spazio a temi storico-geografici come lo studio della geografia storica dell’Europa, il paesaggio
come documento storico, i presupposti epistemologici della geografia e della cartografia.
Invece negli istituti tecnici si punterà su tematiche economiche,
come la relazione
popolazione/risorse, gli squilibri territoriali, i flussi turistici, e dando particolare rilevanza alle
problematiche ambientali.
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5 La progettazione interdisciplinare
La geografia è un sapere multidimensionale, che ha come caratteristica strutturante
l’interdisciplinarità, e può essere realmente oggetto di apprendimento, a patto che se ne rispetti
questa dimensione. Secondo l’indicazione di Dewey, tutto il sapere trova la sua unità nella
geografia, se si lavora con la consapevolezza dell’interdipendenza tra le conoscenze, da esplorare
con la stessa logica che si adotta per studiare gli attributi spaziali.
Proponiamo uno schema che riassume la logica della programmazione interdisciplinare, con alcuni
suggerimenti utili per elaborare un modello integrato, con obiettivi condivisi.
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6 Programmazione interdisciplinare
Le discipline
collaborano
1) Progetto interdisciplinare
Affrontano insieme un
problema
S’integrano
Analisi del contesto
2) Scelta del tema-oggetto
di studio
Simulazione dei
risultati
Correlazione con
l’intero processo
educativo
Gli altri aspetti da considerare per una progettazione interdisciplinare sono:
3) Analisi del tema e selezione delle discipline che possono concorrere ad affrontarlo.
4) Individuazione del livello della classe in termini di prerequisiti e di
conoscenze sull’argomento.
5) Definizione delle fasi di lavoro, dei contenuti, delle metodologie, dei risultati.
6) Precisazione delle metodologie interdisciplinari utilizzate dai docenti in modo coerente:
alternanza di esperienze individuali e di gruppo; analisi ed interpretazione della
documentazione; elaborazioni.
7) Definizione di obiettivi trasversali, con l’indicazione delle competenze, che richiedono l’apporto
delle discipline interessate.
8) Riflessione comune sui dati raccolti e sulla qualità delle prestazioni degli allievi.
9) Integrazione dei saperi: attivazione di momenti collegiali per la stesura di mappe concettuali,
come verifica del contributo delle discipline.
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In relazione a questo schema
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si propongono alcuni esempi di progettazione
interdisciplinare sostenuti da mappe che illustrano le diverse tematiche. Il primo, sulla città, può
essere realizzato nella scuola primaria; in questo caso si può organizzare un progetto
interdisciplinare tra geografia, storia, disegno. Il docente incentrerà la scoperta della città a
cominciare da una visita a quella più vicina con i suoi allievi in modo da avviare il discorso e poi
fornire le conoscenze necessarie.
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7 Mappa concettuale per la scuola primaria: la città
Un secondo esempio è un progetto interdisciplinare intitolato La dimensione europea ieri ed oggi.
Esso è fondamentale tanto per la secondaria di primo grado quanto la secondaria di secondo
grado. Il tema dell’identità europea è di straordinaria importanza per l’integrazione nell’Unione, per
quella formazione geopolitica che deve consentire agli studenti di non vivere, in modo abulico e
passivo, il confronto con gli spazi politici. Ecco la mappa che sintetizza gli argomenti che si
possono trattare e poi seguono le indicazioni per lo sviluppo del progetto.
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8 Sviluppo progettuale
Titolo del
del progetto
La dimensione europea ieri ed oggi.
Motivazione
educativa
Formare l’identità europea degli allievi attraverso la
ricostruzione e la ricomposizione della storia culturale europea.
Motivazione
didattica
Abituare gli allievi all’integrazione delle conoscenze e alla ricostruzione di un argomento, oggetto di studio, con la
collaborazione di diverse discipline.
Destinatari
Allievi di prima superiore.
Discipline
Geografia, storia, educazione civica, storia dell’arte, italiano, lingua
comunitaria, scienze.
Obiettivi
Ricostruire la complessa storia dell’Europa; valorizzare la coscienza civica.
Competenze
Saper operare confronti; porre in correlazione le conoscenze; leggere il
territorio; analizzare i paesaggi e compararli; comprendere i passaggi
storico/cul-turali; comprendere i fenomeni scientifici; sintetizzare e
organizzare produzioni personali.
Percorsi
Gli argomenti proposti nella mappa possono essere modularizzati, o
segmentati in fasi di lavoro che i docenti svolgono in comune.
Verifiche
Somministrazione di questionari; elaborazione di mappe; interventi
espositivi; produzioni scritte.
Valutazione
L’efficacia dell’esperienza si potrà valutare analizzando i risultati raggiunti
in termini di conoscenze e competenze.
Strumenti, spazi, tempi
Il consiglio stabilirà modalità e strumenti, secondo le esigenze della
classe e la disponibilità della scuola.
Il tema può essere affrontato cominciando dal significato della parola Europa e dalle
conoscenze degli studenti. L’analisi della configurazione geografica e quella della storicità degli
stanziamenti, la correlazione tra le fasce climatiche e le dinamiche demografiche, possono
evidenziare il ruolo del Mediterraneo come cuore dell’Europa. La scoperta delle diverse fasi
consente di comprendere l’affermazione dei modi di essere di questa civiltà, le caratteristiche
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culturali e sociali, le divisioni, infine il ruolo rispetto al mondo sia in una dimensione centripeta, sia
centrifuga. La stessa configurazione geografica spiega le differenze di territorializzazione tra ovest
ed est, mentre l’unità politica della parte occidentale trova le sue ragioni in alcuni processi storici
comuni. In questo modo, si coglie la correlazione tra temporalizzazione e contesto spaziale, tra i
fenomeni culturali e quelli economici, insegnando a ricostruire periodi storici attraverso i paesaggi.
Tutte le varie fasi fanno scoprire l’importanza dell’Europa, come si è affermata l’identità
dell’occidentalizzazione e il ruolo di rilancio verso le altre nazioni.
Le mappe successive sono dedicate al tema dell’interculturalità e dello sviluppo sostenibile.
Il primo tema vuole collocare i rapporti umani nello spazio per contestualizzarli e
storicizzarli: la relazione con lo spazio diventa indicativa dei modi di confrontarsi con gli altri, con
l’obiettivo di educare all’interculturalità. La geografia è essenziale per capire il mondo, per
conoscerlo, per avvicinare persone di diverse nazionalità, per comprendere e apprezzare culture
diverse, per educare i cittadini ad un maggiore rispetto per l’ambiente in cui vivono. Ma è anche
essenziale per approfondire fatti storici, economici, sociali e politici nella loro sintesi unitaria.
8.1.
L’interculturalità: le relazioni tra soggetti diversi
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9 Suggerimenti per la realizzazione didattica della
mappa, L’interculturalità, con il coinvolgimento
dell’intero consiglio di classe
Fasi
Attività
1) La scoperta dell’altro
Attività motorie di gruppo.
2) L’accettazione e il rifiuto
Discussione in classe; con il docente di scienze il
confronto tra il comportamento animale ed umano.
3) La diversità dei paesaggi
Analisi delle forme e degli attributi di paesaggi
differenti.
4) Gli altri nel tempo e nello spazio
Indagine sull’emigrazione (ad esempio nel proprio
paese); analisi delle ragioni.
5) Il viaggio come conoscenza
Visita guidata.
6) le regole della convivenza
Scrivere insieme le regole.
7) il conflitto
Descrizioni di esperienze.
8) Il conflitto nella storia
Approfondimenti attraverso e-venti e documenti
Il tema dello sviluppo sostenibile, a sua volta, va inquadrato e storicizzato, volgendo
l’attenzione sia alla progressiva crescita dei fenomeni d’inquinamento, sia al rischio di esaurimento
delle risorse naturali, causato dall’eccessivo sfruttamento. Diventa un iter educativo di straordinaria
potenzialità considerare il rapporto tra tempo della natura e l’evoluzione dell’uomo, per illustrare le
complesse interazioni che si realizzano nell’ambiente, superando l’abitudine di trattare questi
argomenti in modo estemporaneo. La mappa, quindi, facilita il ragionamento e la discussione,
consente all’allievo di seguire il lavoro, mentre il docente ne progetta lo sviluppo articolato. Al
margine delle mappe è aggiunta l’esemplificazione delle possibili attività di lavoro, per allievi di
scuola media, con l’intento di mostrare come temi complessi possono essere avvicinati anche a
studenti meno esperti.
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10 Lo sviluppo sostenibile
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11 Suggerimenti per la realizzazione didattica della
mappa, lo sviluppo sostenibile, con il
coinvolgimento dell’intero consiglio di classe
1) La scoperta del bisogno
Lettura di storie avventurose per spiegare che l’uomo
ha bisogni e la natura risorse.
2) I bisogni dell’uomo oggi
La pubblicità: analisi del bisogno oggi e dello spreco di
risorse.
3) Differenze tra i popoli
Analisi e comparazione di grafici e tabelle sulle
differenti qualità di vita.
4) Trasformazioni dell’ecosistema
Visione di una cassetta con il docente di scienze sui
temi dell’inquinamento.
5) Le soluzioni
Simulazione in classe della
condivisione delle risorse.
Letture per approfondimenti.
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12 Esempi di costruzione di unità di lavoro
Nella libertà d’insegnamento del docente egli può progettare unità didattiche (che sono
centrate sugli obiettivi d’insegnamento), unità d’apprendimento (che sono centrate sulle
competenze da sviluppare gli allievi), come vi sono altre modalità di strutturare unità. Per questi
motivi utilizzeremo la formulazione unità di lavoro che contempera le diverse esigenze.
In un’unità di lavoro i criteri fondamentali da individuare sono:
-
la motivazione
-
prerequisiti
-
gli obiettivi formativi
-
le metodologie utilizzate
-
le competenze
-
criteri di valutazione
-
modalità di verifica.
-
tempi.
E’ necessario motivare la scelta del tema o del problema da trattare anche in relazione alla
classe della quale vanno rilevati i prerequisiti per comprendere lo stato dell’arte. Poi vanno indicati
gli obiettivi formativi e in relazione ad essi le competenze da potenziare negli studenti. Gli obiettivi
si definiscono formativi nel momento in cui rendono le conoscenze e le abilità patrimonio
consapevole ed interiorizzato degli allievi. I criteri di valutazione e le modalità di verifica devono
essere coerenti al percorso stabilito. In relazione a questi criteri si possono strutturare unità di lavoro
per la geografia, come le esemplificazioni che seguono.
12.1.
La scoperta del quartiere nella scuola primaria

Motivazione: Rendere l’allievo consapevole del proprio spazio.

Obiettivi formativi: saper riconoscere le caratteristiche principali dello spazio urbano

Competenze: orientamento; scoperta del territorio; analisi di dati naturali e antropici
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
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Contenuti e metodologie: E’ opportuno cominciare dalla stesura di mappe mentali dei
percorsi abituali degli allievi e confrontarle: ciascuno metterà in evidenza alcuni particolari;
l’analisi della mappa del quartiere farà individuare istituzioni e luoghi significativi; saranno
proficue discussioni e relazioni sui dati emersi.

Criterio di valutazione: acquisizione delle competenze indicate

Modalità di verifica: disegni, descrizioni, tabelle riepilogative di dati e informazioni.
12.2.
Dalla mia regione all’Unione Europea unità per la scuola
secondaria di primo grado
 Motivazioni: Acquisizione della dimensione territoriale e politica dell’Unione Europea;
Comparazione tra la propria comunità e lo spazio dell’UE; in tal caso è importante punto di
partenza l’analisi della carta dei 27 stati appartenenti all’Unione Europea (fig. 1).
 Obiettivi formativi: Saper individuare gli Stati appartenenti all’UE con l’utilizzo di
adeguate carte; Saper riconoscere l’appartenenza della propria regione amministrativa
nell’ambito dell’UE; Saper ricostruire la formazione dell’UE dal punto di vista politico.
 Competenze: Identificazione dei tratti costitutivi dell’UE; Corretto utilizzo delle fonti e
degli strumenti cartografici.
 Metodologie lezione frontale; lezione interattiva; attività di gruppo; attività laboratoriali per
la ricerca di informazioni e per la lettura delle carte.
 Verifiche: questionari, lettura delle carte, sintesi orali o scritte.
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12.3.
Lingue e religioni in Europa unità per la scuola secondaria di
primo grado
 Motivazione: Localizzazione delle diverse aree linguistiche e religiose europee e
riconoscimento del loro valore nella costruzione culturale del paesaggio.
 Obiettivi formativi: Saper individuare la distribuzione delle lingue e delle religioni anche
elaborando mappe; saper analizzare i fattori storici, politici e sociali utili a interpretare la
distribuzione sul territorio delle componenti linguistiche e religiose.
 Competenze: Consapevolezza del ruolo culturale della lingua e della religione, nonché della
stretta connessione con i gruppi sociali di riferimento.
 Abilità: predisporre tabelle, grafici
 Metodologie lezione frontale; lezione interattiva; attività di gruppo; attività laboratoriali per
la ricerca di informazioni e per la lettura delle carte.
 Verifiche: questionari, lettura delle carte, sintesi orali o scritte.
12.4.
Scoperte geografiche e globalizzazione unità per la scuola
secondaria di secondo grado
 Motivazione: porre a confronto i viaggi del passato con quelli del presente e mostrare le
relazioni internazionali nel tempo
 Obiettivi formativi: Saper analizzare la complessità dei rapporti internazionali; saper
cogliere le relazioni tra risorse e loro utilizzazione; operare confronti tra gruppi sociali.
 Competenze: Saper riconoscere le complesse relazioni economiche e politiche nell’età
moderna e contemporanea; Saper analizzare lo stretto rapporto tra processi economici e
sviluppo
 Metodologie: Lezione frontale, ricerca di informazioni, lavori di gruppo, lezione interattiva
 Attività: Predisporre carte tematiche per i paesi colonizzatori e quelli colonizzati, poi per i
paesi dal capitalismo avanzato e quelli in via di sviluppo
 Strategie didattiche: Comprensione delle relazioni; Costruzione di apposite tabelle
 Verifiche: sintesi orali e scritte, tabulazione di dati
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12.5.
L’evoluzione della città portuali dell’Europa Settentrionale
unità per la scuola secondaria di secondo grado
 Motivazioni: approfondire concetti di geografia urbana; analizzare le similitudini e le
differenze nell’evoluzione di quattro città europee: Bruges, Anversa, Amsterdam,
Rotterdam;
 Obiettivi formativi: Saper individuare le trasformazioni apportate dall’uomo al territorio;
saper operare un confronto critico tra realtà territoriali diverse.
 Competenze: Saper analizzare temi antropici ed economici ; acquisire il linguaggio
specifico inerente alla geografia urbana
 Metodologie: lavori di gruppo; lezione frontale
 Strategie: Analisi di fonti iconografiche, letterarie e storiche
 Verifiche: Prove semistrutturate, elaborazione di tabelle di confronto; schemi a
completamento.
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
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Università Telematica Pegaso
La progettazione in geografia
Bibliografia
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Libreria, 1997.
 M. Fiore, “I punti-chiave dell’insegnamento/apprendimento della geografia”, in Ambiente
Società Territorio, 2006.
 Gardner, H.(2000). Formae mentis. Milano, Feltrinelli.
 Gardner, H. (2010). Formae mentis saggio sulla pluralità dell’intelligenza, Milano,
Feltrinelli.
 E.Sarno, Ripensiamo la geografia, Roma, Edizioni Kappa, 2002.
 E. Sarno, Proposte didattiche per l’insegnamento della geografia nella scuola media, in “
La Rinascita della scuola”, Roma, 2003, n.1, pp. 39-45.
 E. Sarno, Il curricolo di geografia nella scuola secondaria di primo grado e applicazioni di
didattica ludica, in “Emilia-Romagna Regione della coesione e dell’ospitalità”. Atti del 49°
Convegno Nazionale AIIG, Bologna, Patron Editore, 2008, pp.181-186.
 E. Sarno et Al. (a cura di), Beni ambientali e culturali Una lettura interdisciplinare,
Campobasso, Palladino Editore, 2009, ISBN 978-88-8460-137-7.
 E. Sarno, Indicazioni per il curricolo, metodologia geo-storica e beni culturali, in “Beni
ambientali e culturali Una lettura interdisciplinare” Atti del Seminario Tematico Nazionale,
Palladino Editore, Campobasso, 2009, pp. 135-140.
 E. Sarno et Al. (a cura di), Beni ambientali e culturali Il Molise adriatico, Campobasso,
Ufficio Scolastico Regionale per il Molise, Isernia, 2010.
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